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Una visione comune sul futuro del Servizio Sanitario italiano: dialogo tra AstraZeneca e le Società Scien9fiche

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Academic year: 2021

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Una visione comune sul futuro del Servizio Sanitario italiano: dialogo tra AstraZeneca e le Società Scien9fiche

Se da un lato l’emergenza COVID-19 ha messo in luce numerosi aspeF cri9ci del nostro Servizio Sanitario, dall’altro ha creato un’accelerazione posi9va di importan9 processi che da tempo sembravano essersi arena9. Al fine di oJenere una visione complessiva delle cri9cità e delle opportunità da cogliere, AstraZeneca ha incontrato “virtualmente” le Società Scien9fiche per confrontarsi su alcune tema9che chiave.

Negli ul(mi mesi abbiamo assis(to ad una crisi economica e sanitaria senza preceden( (se non facendo un balzo indietro di più di se8ant’anni all’ul(mo confli8o mondiale).

Ma ogni crisi, come suggerisce lo stesso e(mo della traduzione giapponese di tale parola (危機 = wēijī), può rappresentare, in pari tempo, un pericolo (危="pericolo") ed un’opportunità (機="opportunità").

Per non perdere questa opportunità, che spesso i momen( di maggiore emergenza e difficoltà riescono ad offrire come s(molo al cambiamento, il Management Team di AstraZeneca* ha incontrato ad un tavolo virtuale i Presiden( di alcune delle più importan( Società Scien(fiche (AAIITO, AIPO, AIRO, AMD, ANMCO, C.A.R.D., CIPOMO, F.I.M.M.G., FADOI, FIASO, GISE, GOIRC, GONO, MITO, SIAAIC, SIAARTI, SIC, SICOA, SICT, SID, SIE, SIGO, SIHTA e SIMG) e la Fondazione Human Technopole**, al fine di analizzare tu8e le esperienze posi(ve emerse nella fase di emergenza e raccogliere idee e possibilità per il sistema(co miglioramento del nostro Servizio Sanitario.

Di seguito, sono sinte(camente raccol( gli elemen( chiave emersi dagli incontri, con l’impegno di mantenere questo conta8o sempre aTvo per trasferire ai diversi rappresentan( della comunità scien(fica e del mondo dell’azienda spun( u(li allo sviluppo di nuove poli(che e strategie di inves(mento:

Digitalizzazione e Telemedicina

Il lungo periodo iniziale di lockdown nazionale e la situazione di rischio che tu8’ora perdura, imponendo for( limitazioni in alcune realtà, ha messo a dura prova la possibilità dei pazien( (in par(colare coloro che sono affeT da patologie croniche) di accedere alle stru8ure sanitarie, con pesan( conseguenze so8o il profilo del monitoraggio delle condizioni cliniche e della tempes(va definizione del piano diagnos(co- terapeu(co.

Le tecnologie digitali di uso comune, le pia8aforme di telecomunicazione e di messaggis(ca istantanea, oltre che gli strumen( di controllo a distanza si sono rivelate cruciali, consentendo sempre più spesso di mantenere un collegamento tra medico e paziente, fondamentale per garan(re la con(nuità di cura ed il monitoraggio dello stato di salute dei pazien(, in par(colare di quelli più fragili.

Questa esperienza ha di fa8o cer(ficato il valore della telemedicina, da anni argomento di mol( dibaT( (e, in alcuni casi, come quello dell’Is(tuto Superiore di Sanità, di un importante lavoro di analisi e sviluppo di proge8ualità) ma mai implementata in modo significa(vo. Le inizia(ve, in ques( ul(mi mesi, sono state molteplici e di vario genere ma, nella maggior parte dei casi, di cara8ere locale, senza un coordinamento nazionale o, in mol( casi, nemmeno regionale (un report ALTEMS iden(fica l’implementazione di circa 130 1 nuove inizia(ve di sanità digitale dal 1 di marzo, des(nate sia ai pazien( affeT da malaTe infeTve che a quelli cronici e fragili).

Al fine di rendere finalmente stru8urato e realmente opera(vo il servizio dell’assistenza a distanza, a supporto delle procedure tradizionali, è necessario implementare prontamente le nuove “Indicazioni

Analisi dei modelli organizza(vi di risposta al Covid-19. ALTEMS - Instant REPORT#17: 23 luglio 2020, in h8ps://

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altems.unica8.it/altems-covid-19. Ul(ma data di accesso al sito: 18/12/2020

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Nazionali per l’erogazione di prestazioni in Telemedicina” del Ministero della Salute (approvate lo scorso 17 dicembre anche dalla Conferenza Stato-Regioni), a8raverso progeT che coinvolgano le Società Scien(fiche ed i diversi a8ori (operatori sanitari, associazioni di pazien( e l’industria sanitaria) con l’obieTvo di u(lizzare la telemedicina su tu8o il territorio nazionale in modo omogeneo e con soluzioni condivise.

Inoltre, lo sviluppo di altri strumen( digitali innova(vi (e, in parallelo, di percorsi forma(vi per operatori e pazien() e l’implementazione di pia8aforme di ges(one da( condivise (fra regioni ed en( pubblici o priva(), interoperabili e collegate con sistemi di intelligenza ar(ficiale (IA), potrebbero consen(re analisi epidemiologiche e prediTve (a8raverso, anche, la stra(ficazione della popolazione), oltre alla valutazione in tempo reale dei da( di consumo dei farmaci, con maggiori possibilità di verifica dell’appropriatezza prescriTva e conseguente monitoraggio della spesa farmaceu(ca in sos(tuzione di strumen( oggi in uso, poco efficien( e funzionali.

Fondamentale deve essere la cooperazione tra le Regioni-PA ai fini dell’integrazione delle diverse pia8aforme già in uso (sia per la telemedicina che per altre soluzioni digitali) e lo sviluppo di partenaria(

pubblico-privato (sia individuali che a8raverso Consorzi Inter-aziendali-universitari), necessaria anche per implementare nuove soluzioni avanzate u(lizzando le risorse messe a disposizione dell’Unione Europea con il programma Next GeneraFon EU.

Risulta poi decisivo affrontare in modo stru8urale tema(che importan( quali responsabilità medico legale, privacy e ges(one dei da(. Se, appunto, durante l’emergenza gli aspeT di responsabilità medico-legale sono sta( supera( dalla situazione di urgenza stessa, al fine della messa a sistema di importan( inizia(ve che prevedono l’u(lizzo delle tecnologie digitali e della telemedicina diventa cruciale la risoluzione delle a8uali restrizioni (come, ad esempio, la modifica del Codice deontologico del medico affinché si possa prevedere la visita a distanza a8raverso strumen( di telemedicina) che non consentono ai professionis( di operare in un quadro norma(vo adeguato al contesto.

Semplificazione dei processi

La necessità di semplificazione è leitmo(v in tuT gli ambi( della P.A. e le esigenze di semplificazione e di economia procedurale si avvertono ormai da quasi due decenni. Tu8avia, solo l’emergenza sanitaria ha trasformato tali esigenze in impellenze.

Per rispondere alle esigenze di distanziamento sociale e al fine di limitare la diffusione del virus all’interno delle stru8ure sanitarie, sono state messe in a8o importan( strategie che hanno consen(to l’agevolazione dell’accesso alle cure di tuT i pazien(. Tra ques(, è importante so8olineare la dematerializzazione delle rice8e e trasmissione a8raverso i canali di messaggis(ca istantanea e la dispensazione di farmaci della distribuzione dire8a presso le farmacie territoriali o dire8amente a domicilio.

Tu8avia, c’è il rischio che, una volta terminata l’emergenza, non si riesca a fare tesoro delle opportunità di semplificazione sperimentate (che, peraltro, si sarebbero potute applicare già da tempo) e si ritorni ad

ATTIVITÀ IMPLEMENTATE DURANTE L’EMERGENZA COVID-19 MODELLI DA SVILUPPARE

Inizia(ve locali di Telemedicina, spesso non coordinate Proge8o stru8urale nazionale opera(vo di Telemedicina Supporto di aziende private a progeT specifici di cara8ere

locale

Partnership pubblico-privato per la promozione di strumen(

digitali innova(vi, di percorsi forma(vi per operatori e pazien(

e per lo sviluppo di pia8aforme condivise ed interoperabili U(lizzo di pia8aforme da( già esisten( poco avanzate o nuove

inizia(ve di cara8ere regionale o locale

Integrazione e u(lizzo di pia8aforme avanzate (es. MMG-PLS) a livello nazionale e sviluppo di modelli di IA per analisi epidemiologiche e prediTve di rischio

U(lizzo di strumen( di telecomunicazione per il collegamento tra professionis(

Implementazione della cooperazione tra professionis( anche a8raverso pia8aforme digitali di ges(one del paziente

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Il primo obieTvo per dare una svolta posi(va in termini di accelerazione dei processi risulta quindi la costruzione di un piano di semplificazioni che possa par(re proprio dalle esperienze posi(ve maturate in fase emergenziale e che costruisca nuovi modelli e percorsi finalizza( al miglioramento della presa in carico del paziente. Il contributo delle Società Scien(fiche e dell’Industria può diventare posi(vo e proposi(vo per le is(tuzioni (nella consapevolezza dell’importanza del rapporto in “presenza” tra medico e paziente).

Tali semplificazioni dovrebbero per esempio consen(re un più rapido accesso alla terapia a8raverso l’u(lizzo di strumen( digitali e di telemedicina (es. teleconsulto e televisita anche per il rinnovo della prescrizione), il potenziamento della diagnos(ca point-of-care con sistemi di diagnosi rapida, la sos(tuzione degli strumen( di prescrizione e di monitoraggio cartacei (rice8e, registri, piani terapeu(ci) con strumen( di monitoraggio real Fme, favorire terapie/soluzioni in autosomministrazione (monitorate da remoto), sviluppare pia8aforme per l’empowerment dei pazien( e per l’educazione sanitaria dei ci8adini.

Ges9one Territoriale del Paziente/Domiciliazione delle Cure

La ges(one domiciliare del paziente, con il supporto dei nuovi strumen( digitali e della telemedicina, ha potuto garan(re con(nuità di cura e tutela dal rischio di contagio dei pazien(, in par(colare quelli oncologici che u(lizzano terapie orali.

La pandemia da SARS-CoV-2 ha fa8o emergere la necessità di ripensare i percorsi socio-assistenziali con la riduzione degli accessi agli ospedali, l’implementazione di pia8aforme digitali di comunicazione e l’interazione tra i diversi stakeholder che cercano di stru8urare nuove forme di collaborazione con l’industria.

La costruzione di team mul(disciplinari (Specialis(, MMG-PLS, farmacis( e unità infermieris(che di territorio) consen(rebbe il potenziamento stru8urale della ges(one territoriale del paziente, a8raverso la definizione di percorsi più snelli e processi educazionali dei pazien( grazie anche al supporto delle aziende.

Ciò porterebbe a benefici in termini di riduzione degli accessi agli ospedali e degli spostamen( dei pazien(

fragili a8raverso visite di follow-up, esami e somministrazione dei farmaci a domicilio (con il supporto di una segreteria organizza(va).

ATTIVITÀ IMPLEMENTATE DURANTE L’EMERGENZA COVID MODELLI DA SVILUPPARE Dematerializzazione delle rice8e e trasmissione a8raverso i

canali di messaggis(ca istantanea

Mantenimento e sviluppo del percorso di dematerializzazione della rice8e e dei processi conseguen( (es. dematerializzazione fustelle)

Dispensazione di farmaci della distribuzione dire8a presso le farmacie territoriali o dire8amente a domicilio

Prescrizione dei farmaci innova(vi da parte dei MMG-PLS e rela(va dispensazione presso le farmacie territoriali (distribuzione convenzionata)

ATTIVITÀ IMPLEMENTATE DURANTE L’EMERGENZA COVID MODELLI DA SVILUPPARE Definizione delle Unità Speciali di Con(nuità Assistenziale

(USCA)

Sviluppo di re( integrate di assistenza territoriale

Rafforzamento dei servizi infermieris(ci territoriali e dell’assistenza domiciliare integrata (ADI)

Introduzione a livello stru8urale della figura dell’infermiere di territorio a supporto del MMG

Richiesta alle Regioni di ado8are piani di riorganizzazione della rete assistenziale territoriale e domiciliare

Costruzione di team mul(disciplinari per la ges(one integrata del paziente fragile/complesso, a8raverso la definizione di percorsi condivisi più snelli e processi educazionali dei pazien(, grazie anche al supporto delle aziende

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Ruolo del MMG nella Ges9one delle MalaFe Croniche

La ges(one dei pazien( cronici dovrà essere sempre di più des(nata al territorio, a8raverso la costruzione di un network degli operatori con i pazien( e con centri di cura intermedi. Come so8olineato nel paragrafo precedente, sarà fondamentale costruire pia8aforme digitali idonee ed introdurre a livello stru8urale nuove figure chiave come quella dell’infermiere di territorio (l’implementazione di pia8aforme di raccolta incrociata di da(, collegate a soqware di IA, potrebbero inoltre offrire la possibilità di favorire l’iden(ficazione precoce delle patologie a8raverso processi di stra(ficazione della popolazione basa( su fa8ori di rischio).

Uno degli obieTvi primari dovrà essere la riduzione degli accessi in ospedale per adempimen( burocra(ci (es. rinnovo piano terapeu(co), rime8endo al centro della ges(one del paziente cronico il MMG a8raverso, ad esempio, la possibilità di prescrivere farmaci innova(vi e la rela(va dispensazione nei canali territoriali, in un percorso integrato di cura con gli Specialis( (includendo quelli che operano per la terapia del dolore).

Focus Oncologia

Così come per i pazien( affeT da patologie croniche non maligne, anche i pazien( oncologici potrebbero beneficiare di nuovi percorsi di assistenza territoriale (a8raverso l’integrazione oTmale territorio/

ospedale), con i correla( vantaggi in termini di qualità della vita e di monitoraggio costante della terapia.

La creazione di team mul(disciplinari e mul(professionali, lo sviluppo di nuovi sistemi digitali e di telemedicina potrebbero, quindi, anche in questo caso, garan(re una migliore assistenza dei pazien( a domicilio ed in fase di pre-ospedalizzazione o follow-up alle cure ospedaliere erogate (mediche, radioterapiche e chirurgiche, nonché a quelle prestate dalle re( di terapia del dolore e di cure pallia(ve), offrendo anche l’opportunità di somministrazione di farmaci orali in accordo con farmacis( ospedalieri e territoriali.

La possibilità di disporre di farmaci oncologici orali, dall’alto profilo di tolleranza che possono essere somministra( anche a domicilio, porta un valore aggiunto importante (troppo spesso non giustamente valorizzato) al percorso di terapia e alla qualità di vita del paziente, oltre che alla riduzione degli accessi in ospedale con conseguen( risparmi di cos( direT ed indireT.

In questa emergenza è quindi emersa, con forza ancora maggiore, l’importanza di dare valore alla ricerca e sviluppo di prodoT innova(vi, che offrano non sono migliori profili di sicurezza ed efficacia, ma anche benefici in termini di ges(one e costo complessivo.

Ruolo dell’Informazione Scien9fica

Nel corso dell’ul(mo anno l’aTvità degli informatori ha subito un forte rallentamento a causa delle

ATTIVITÀ IMPLEMENTATE DURANTE L’EMERGENZA COVID MODELLI DA SVILUPPARE

Estensione prescrizione medicinali innova(vi a MMG (es. NAO) Estensione prescrizione farmaci innova(vi a MMG per le patologie croniche (es. diabete, BPCO)

Proroga validità PT Rinnovo telema(co PT o sos(tuzione degli stessi con note e pia8aforme digitali avanzate

ATTIVITÀ IMPLEMENTATE DURANTE L’EMERGENZA COVID MODELLI DA SVILUPPARE

Consegna a domicilio di farmaci oncologici orali Prosecuzione del servizio, distribuzione a8raverso i canali di territorio, somministrazione a domicilio

U(lizzo della Telemedicina per i pazien( oncologici Prosecuzione e implementazione dei servizi di Telemedicina per il monitoraggio dei pazien( oncologici

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consen(to di sos(tuire le aTvità di visita tradizionale con contaT da remoto, perme8endo di proseguire l’importante ruolo di informazione e sviluppo di proge8ualità che la classe medica ri(ene fondamentale.

L’emergenza ha quindi messo in luce come i canali digitali rappresen(no uno strumento concreto ed un valore aggiunto sia per la professione dell’informatore medico scien(fico che degli operatori sanitari, sempre più orienta( verso l’u(lizzo di nuove tecnologie.

L’informatore è stato sollecitato ad acquisire nuove competenze in ambito digitale e può oggi diventare punto di riferimento anche per la formazione degli operatori coinvol( nella digitalizzazione dei processi, a8raverso lo sviluppo di progeT educa(vi e supporto a vari livelli (anche in partenaria( pubblico-privato).

Congressi

L’organizzazione e lo svolgimento dei Congressi hanno subito e subiranno, nel futuro a medio-lungo termine, profondi cambiamen( per garan(re il corre8o distanziamento sociale e la prevenzione dei contagi.

La sinergia tra aziende del farmaco e stakeholders della salute dovrà produrre nuovi modelli che possano rimodulare gli inves(men(, focalizzandosi sulla necessità di trovare soluzioni u(li alla formazione specifica degli operatori a8raverso l’u(lizzo anche di pia8aforme digitali.

Modelli mis(, quindi, che possano integrare momen( di confronto con modalità di erogazione tradizionale e percorsi di interconnessione per l’aggiornamento e lo scambio di informazioni da remoto.

Il contributo dell’Azienda farmaceu9ca all’evoluzione del SSN

Le aziende farmaceu(che, negli ul(mi anni, si sono trasformate sempre più in vere e proprie società di servizi, capaci di dare un contributo fondamentale so8o diversi aspeT: dalla ricerca, sviluppo e produzione di farmaci innova(vi, fino al miglioramento complessivo dei percorsi di cura e presa in carico del paziente.

In questa fase di emergenza, hanno messo in campo strategie innova(ve di supporto al sistema, come lo sviluppo di soluzioni di monitoraggio dei pazien( da remoto, la dispensazione dei farmaci a domicilio o la formazione erogata da remoto (sia per gli operatori che per i pazien().

Finita l’emergenza, sarà necessario creare un approccio stru8urale di cooperazione con le Società Scien(fiche che possa andare oltre le faTve e sempre preziose collaborazioni avute fino ad oggi, per lo sviluppo di soluzioni innova(ve a supporto dell’intero sistema, quali percorsi di “early HTA”, implementazione di tecnologie innova(ve e u(lizzo dei big data per supportare i processi di medicina personalizzata, partenaria( per l’implementazione di progeT di ricerca bio-medica.

ATTIVITÀ IMPLEMENTATE DURANTE L’EMERGENZA COVID MODELLI DA SVILUPPARE

ATvità di informazione medico scien(fica con strumen( digitali Implementazione delle aTvità digitali a supporto dell’aTvità tradizionale e sviluppo di programmi di formazione ed educazione degli operatori sanitari (es. tema digitale)

Supporto degli ISF alle regioni, a8raverso progeT specifici, nella ges(one dell’emergenza

Partnership stru8urali pubblico-privato per condividere il valore degli ISF nelle strategie socio-sanitarie (es. piani emergenziali)

ATTIVITÀ IMPLEMENTATE DURANTE L’EMERGENZA COVID MODELLI DA SVILUPPARE

Webinar e convegni da remoto Modelli mis(: erogazione tradizionale e tramite pia8aforme web

Formazione con strumen( digitali da remoto Sviluppo di modelli digitali per la formazione ed il confronto a distanza

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La pandemia, ancora in corso, ha ulteriormente evidenziato l’importanza strategica del sistema salute nel suo complesso, non solo per i pazien( ma per tu8o l’ecosistema sociale ed economico.

L’industria e le Società Scien(fiche devono quindi essere partner non solo del Sistema Sanitario, ma dell’intero Sistema Paese.

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*Senior Management Team di AstraZeneca (in ordine alfabe-co):

Vincenzo Bartoli, VP InnovaFon & Commercial Excellence <vincenzo.bartoli@astrazeneca.com>;

Tamara Driol, HR Director <tamara.driol@astrazeneca.com>;

Filippo Fontana, VP BU CVRM <filippo.fontana@astrazeneca.com>;

Chiara Gargiulo, VP BU RIA <chiara.gargiulo@astrazeneca.com>;

Simone MassenM, VP Legal <simone.massen(@astrazeneca.com>;

Mirko MerleO, Head of Oncology <mirko.merleT@astrazeneca.com>;

Maria Constanza Oliveros Celis, VP Medical Affairs <constanza.oliveros@astrazeneca.com>;

Francesca Patarnello, VP MA&GA <francesca.patarnello@astrazeneca.com>;

Angela Pellegrino, Country Director SMM <angela.pellegrino@astrazeneca.com>;

Carmelo Perrone, Compliance Business Partner <carmelo.perrone@astrazeneca.com>;

Gianmarco Serranò, CFO <gianmarco.serrano@astrazeneca.com>;

Lorenzo WiSum, CP Italy <lorenzo.wi8um@astrazeneca.com>.

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**Hanno partecipato agli incontri, in rappresentanza delle Società ScienMfiche (in ordine alfabe-co):

Riccardo Asero Associazione Allergologi e Immunologi Italiani Territoriali e Ospedalieri (AAIITO) Livio Blasi Collegio Italiano dei Primari Oncologici Medici Ospedalieri (CIPOMO)

Francesco Caiazza Società Italiana Cardiologia Ospedalità Accreditata (SICOA) Antonio Chiantera Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO)

Agos(no Consoli Società Italiana di Diabetologia (SID)

Michela Cozzaglio Associazione Italiana Radioterapia e Oncologia clinica (AIRO) Jacopo Cricelli Società Italiana di Medicina Generale (SIMG)

Claudio Cricelli Società Italiana di Medicina Generale (SIMG)

Pietro Derrico Società Italiana di Helath Technology Assessment (SIHTA) Paolo Di Bartolo Associazione Medici Diabetologi (AMD)

Vi8orio Donato Associazione Italiana Radioterapia e Oncologia clinica (AIRO) Alfredo Falcone Gruppo Oncologico del Nord Ovest (GONO)

Andrea Fontanella Federazione delle Associazioni Dirigen( Ospedalieri Internis( (FADOI) Domenico Gabrielli Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO) Francesco Giorgino Società Italiana di Endocrinologia (SIE)

Ciro Indolfi Società Italiana di Cardiologia (SIC) Maria Grazia Magro Fondazione Human Technopole (FHT)

Dario Manfello8o Federazione delle Associazioni Dirigen( Ospedalieri Internis( (FADOI) Roberta Monzani Società Italiana Anestesis( e Rianimatori italiani (SIAARTI)

Giovanni Muriana Società Italiana di Chirurgia Toracica (SICT)

Rodolfo Passalacqua Gruppo Oncologico Italiano di Ricerca Clinica (GOIRC) Flavia Petrini Società Italiana Anestesis( e Rianimatori italiani (SIAARTI) Sandro Pignata Mul(center Italian Trials in Ovarian cancer (MITO)

Nicola Pinelli Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere (FIASO) Francesco Purrello Società Italiana di Diabetologia (SID)

Ma8eo Ritrovato Società Italiana di Helath Technology Assessment (SIHTA) Silvestro ScoT Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (F.I.M.M.G.) Gianenrico Senna Società Italiana di allergologia, asma e Immunologia Clinica (SIAAIC)

Marco Simoni Fondazione Human Technopole (FHT)

Giuseppe Taran(ni Società Italiana di Cardiologia Interven(s(ca (GISE) Emiliano Tizi Società Italiana Anestesis( e Rianimatori italiani (SIAARTI) Adriano Vaghi Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO)

Serafina Valente Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO) Roberto Venesia Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (F.I.M.M.G.)

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Gennaro Volpe Confederazione Associazioni Regionali di Distre8o (C.A.R.D.) Carlo Zerbino Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO)

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