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CHIMICA: TANTI PRODOTTI, MENO INFORTUNI DATI

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Academic year: 2022

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37

A N D A M E N T O D E G L I I N F O RT U N I S U L L AV O R O

DATI

©

NUMERO

10

OTTOBRE 2010

I N A I L - R o m a , P i a z z a l e G i u l i o P a s t o r e , 6 - Te l . 0 6 / 5 4 8 7 . 1 Segretaria di Redazione Vitalina Paris - Tel. 06/54872290 - Fax 06/54872603 Spedizione in abbonamento postale - art. 2, comma 20/c, legge 662/1996 - Filiale di Milano Iscrizione al N. 178 del 17/4/2000 del Registro della Stampa presso il Tribunale di Roma

QUESTO MESE:

Direttore Responsabile Antonella Onofri Tabelle a cura di Alessandro Salvati

Capo redattore Franco D’Amico Grafici a cura di Vitalina Paris

Questa newsletter è disponibile nel sito web dell’INAIL all’indirizzo http://www.inail.it alla sezione STATISTICHE

ISSN 2035-5645

CHIMICA: TANTI PRODOTTI, MENO INFORTUNI

CHIMICA:

TANTI PRODOTTI, MENO INFORTUNI

LA CHIMICA IN ITALIA E IN EUROPA

INDUSTRIA CHIMICA:

PIÙ ATTENZIONE ALL’AMBIENTE E ALLA SICUREZZA

TIPO DI INFORTUNIO 2005 2006 2007 2008 2009 Var. %

2009/2005 INFORTUNI SUL LAVORO DENUNCIATI NELL’INDUSTRIA CHIMICA - ANNI EVENTO 2005-2009

Infortuni in complesso 6.166 5.942 5.790 5.218 4.471 -27,5

- di cui in itinere 1.037 961 1.022 977 838 -19,2

Casi mortali 17 12 16 5 5 -70,6

- di cui in itinere 7 5 3 1 4 -42,9

Nel settore della Chimica, secon- do la classificazione ISTAT, rien- tra un’ampia gamma di prodotti nonostante le dimensioni ridotte:

farmaceutica, fabbricazione di fibre sintetiche, detersivi, esplosi- vi, vernici, ecc. Meno di 300 mila addetti assicurati all’INAIL (pari all’1,5% dell’intera Industria e Servizi), occupati in circa 10 mila aziende per lo più di medio- grandi dimensioni (circa 26 addetti per azienda contro i 4,5 del complesso della gestione).

Secondo i più recenti dati diffusi da Federchimica, la Chimica in senso “stretto” copre da sola il 5,6% della produzione 2009 del- l’intero comparto manifatturiero, caratterizzandosi da sempre per il forte impegno nella ricerca- innovazione e l’impiego in tutti i settori industriali. Rilevante la contrazione nel tempo degli infortuni sul lavoro: le denunce

sono scese da 6.166 del 2005 a 4.471 del 2009 (-27,5%) un calo molto più consistente di quello registrato nell’Industria e Servizi (-16,5%). Contenuti e in diminu- zione anche i casi mortali, passa- ti da 17 nel 2005 a 5 nel 2008 e

2009. Va detto, peraltro, che una quota consistente è costituita da infortuni in itinere che rappresen- tano in media, nell’ultimo quin- quennio, il 17,5% del totale infor- tuni e il 36,4% dei casi mortali.

(Andrea Bucciarelli)

Saponi, detersivi, ...

11,1%

Farmaceutica 44,1%

Prodotti chimici di base

21,4%

Altri 10,7%

Pitture, vernici, inchiostri, ... 10,0%

Fibre sintetiche e artificiali 1,5%

Fitofarmaci 1,2%

TAV. 1: ADDETTI ASSICURATI NELL'INDUSTRIA CHIMICA PER TIPO DI PRODUZIONE ANNO 2008

(2)

DENTRO LA NOTIZIA

INDUSTRIA CHIMICA: PIÙ ATTENZIONE ALL’AMBIENTE E ALLA SICUREZZA

38

I dati del bilancio ambientale dell’Industria Chimica - noto come Responsible Care (RC) - rivelano che nel 2009, nonostan- te non sia stata una congiuntura facile per il settore che ha regi- strato un calo della produzione del 16,2 %, le somme destinate e impegnate effettivamente nella salute e sicurezza dei lavoratori e nella protezione dell'ambiente, sono aumentate dello 0,5%.

Hanno ottenuto la certificazione dei sistemi di gestione della sicu- rezza secondo lo standard OHSAS 18001 (Occupational Health and Safety Assessment Scheme) 123 stabilimenti di imprese aderenti al programma RC. Prosegue, inoltre, il cammi- no virtuoso del comparto chimi- co verso lo sviluppo sostenibile.

Le imprese hanno notevolmente ridotto le emissioni di gas serra (-56,6% rispetto al 1990) e hanno raggiunto, per le altre emissioni, non solo gli obiettivi del Protocollo di Kyoto, ma anche i livelli fissati dall'Unione europea al 2020. Anche dal punto di vista infortunistico, il settore chimico è tra quelli nei quali si lavora più in sicurezza:

l’indice di frequenza infortunisti- ca (15,46 infortuni indennizzati l’anno ogni mille addetti), pari a

poco più della metà di quello medio dell’Industria e Servizi (28,50), colloca l’Industria Chimica agli ultimi posti per rischiosità, al di sotto perfino della Pubblica Amministrazione.

Per quanto riguarda le malattie professionali, le denunce sono aumentate del 24% negli ultimi cinque anni, passando da 259 a 322; tale aumento risulta impu- tabile principalmente alle malat-

tie che riguardano il sistema osteoarticolare, fenomeno peral- tro comune a tutti i settori di atti- vità economica e motivato dal- l’emersione delle cosiddette malattie “perdute”, anche in virtù della nuova tabella (D.M.

09/04/2008) che comprende tali patologie ed esonera dall’o- nere della prova del nesso cau- sale con l’attività svolta.

(Silvia Mochi)

TAV. 2: FREQUENZA INFORTUNISTICA PER ALCUNI SETTORI DI ATTIVITÀ ECONOMICA Lav.ne metalli

Lav.ne minerali non metalliferi

Lav.ne legnoCostruzioni Estraz. di minerali

Trasporti e comunicazioni Ind. meccanica

Pubblica amministrazioneInd. tessile e abbigliamento Ind. chimica 0

10 20 30 40 50 60

INDUSTRIA E SERVIZI 28,5

SETTORE DI ATTIVITÀ ECONOMICA Inabilità Inabilità

Morte Totale

temporanea Permanente

FREQUENZA INFORTUNISTICA PER ALCUNI SETTORI DI ATTIVITÀ E TIPO DI CONSEGUENZA

Lavorazione metalli (siderurgia, metallurgia) 49,87 2,91 0,11 52,89 185,58 Lavorazione minerali non metalliferi (mat. per edilizia,

vetro, ceramica…) 46,70 3,32 0,13 50,14 175,93

Lavorazione legno 44,50 4,21 0,08 48,79 171,19

Costruzioni 40,92 4,66 0,20 45,77 160,60

Estraz. di minerali (marmi, sabbia, ghiaia, carbone,

gas e petrolio...) 37,07 4,37 0,36 41,79 146,63

Trasporti e comunicazioni 35,53 3,02 0,19 38,74 135,93

Industria meccanica (fabbr. utensili, armi, elettrodomestici…) 33,29 1,51 0,04 34,83 122,21 Industria e Servizi 26,63 1,80 0,07 28,50 100,00

Pubblica amministrazione 17,53 0,97 0,02 18,51 64,95

Industria tessile e abbigliamento 14,81 0,82 0,01 15,64 54,88

Industria chimica 14,70 0,73 0,04 15,46 54,25

(*) Infortuni indennizzati x 1.000 addetti, esclusi i casi in itinere - Media triennio consolidato 2005-2007.

FREQUENZA INFORTUNISTICA(*) Numero indice (Industria e Servizi = 100)

(3)

APPUNTI PROFESSIONALI

LA CHIMICA IN ITALIA E IN EUROPA

39

INFORTUNI FREQUENZA INFORTUNISTICA(*)

REGIONE ANNO 2009DENUNCIATI TemporaneaInabilità PermanenteInabilità Morte Totale INFORTUNI DENUNCIATI E FREQUENZE INFORTUNISTICHE NELL’INDUSTRIA CHIMICA PER ALCUNE REGIONI

Lombardia 1.637 14,78 0,65 0,02 15,45

Emilia Romagna 538 18,17 0,96 0,03 19,16

Veneto 452 19,12 0,96 0,04 20,12

Piemonte 372 18,52 0,73 0,08 19,33

Lazio 341 7,59 0,35 0,01 7,95

Toscana 287 14,87 0,75 0,02 15,64

ITALIA 4.471 14,70 0,73 0,04 15,46

(*) Infortuni indennizzati x 1.000 addetti, esclusi i casi in itinere - Media triennio consolidato 2005-2007.

In Italia gli addetti dell’Industria chimica e farmaceutica costitui- scono circa il 10% dell’occupa- zione settoriale europea. Tra il 2000 e il 2008 l’occupazione è calata del 7%, in linea con la media europea, anche a causa dell’esternalizzazione di alcune attività. E’ quanto si apprende dall’Organizzazione Europea dell’Industria Chimica (Cefic) e da Federchimica, che sottolineano come l’Italia sia il terzo produtto- re chimico a livello europeo, dopo Germania e Francia.

Le statistiche fornite da Eurostat, inoltre, scendendo a livello territo- riale più dettagliato, eleggono la Lombardia come la prima regio- ne chimica europea, davanti alla Renania in Germania e all’Ile de France.

Infatti, è proprio in Lombardia che si concentra il 33% delle aziende e il 43% degli addetti nazionali.

Dal punto di vista infortunistico questa regione figura prima per numero assoluto di denunce per- venute all’Inail, coerentemente alla concentrazione di attività nel settore, con 1.637 casi (pari al 36,6% del totale), seguita dall’Emilia Romagna con 538

denunce (12%) e dal Veneto (452 casi, pari al 10,1%). In termini relativi - ovvero tenendo conto degli esposti al rischio - la Lombardia compare, invece, agli ultimi posti nella graduatoria di rischio, con un valore allineato a quello nazionale. Valori superiori si registrano, invece, in Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna.

Bassa l’incidenza di infortuni occorsi a stranieri, pari a circa il 10% del totale nazionale (462

casi nel 2009), una quota sensi- bilmente inferiore a quella rileva- ta per l’Industria e Servizi (16%).

Anche per il settore della Chimica, elevata è l’incidenza infortunistica delle tre comunità straniere più presenti in Italia:

marocchini (14,1% dei nati all’e- stero), romeni (9,5%) e albanesi (5,8%). Da segnalare la significa- tiva presenza anche di infortuna- ti senegalesi (8,2%).

(Liana Veronico)

TAV. 3: PRODUZIONE CHIMICA IN EUROPA FONTE: CEFIC, FEDERCHIMICA - ANNO 2008

Francia 15,2%

Italia 10,2%

Germania 24,6%

Altri paesi 20,6%

Regno Unito 8,8%

Paesi Bassi 7,9%

Spagna 6,5%

Belgio 6,2%

(4)

TIPOLITOGRAFIA INAIL - MILANO

40

L’OSSERVATORIO STATISTICO

a cura di Adelina Brusco

LA PRODUZIONE INAIL

GLI INDENNIZZI PER INFORTUNIO

INDENNITÀ PER INABILITÀ TEMPORANEA (1)

PERIODI GESTIONI

Industria e Servizi Agricoltura TOTALE

Agosto 2009 39.256 3.499 42.755

Agosto 2010 40.714 3.477 44.191

Variazione % 3,71 -0,63 3,36

Set. 2008 - Ago. 2009 503.887 43.491 547.378 Set. 2009 - Ago. 2010 473.919 41.911 515.830

Variazione % -5,95 -3,63 -5,76

(1)Per data di definizione.

Set2009 Ott2009 Nov2009 Dic2009 Gen2010 Feb2010 Mar2010 Apr2010 Mag2010 Giu2010 Lug2010 Ago2010

0 500 1000 1500 2000 2500 3000

TAV. 5: INDENNIZZI IN CAPITALE PER MESE DI EROGAZIONE

INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA

Set2009 Ott2009 Nov2009 Dic2009 Gen2010 Feb2010 Mar2010 Apr2010 Mag2010 Giu2010 Lug2010 Ago2010

0 300 600 900

TAV. 6: RENDITE DIRETTE PER MESE DI COSTITUZIONE

INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA

Set2009 Ott2009 Nov2009 Dic2009 Gen2010 Feb2010 Mar2010 Apr2010 Mag2010 Giu2010 Lug2010 Ago2010

0 40 80 120 160 200

TAV. 7: RENDITE A SUPERSTITI PER MESE DI COSTITUZIONE

INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA

INDENNIZZI IN CAPITALE PER MENOMAZIONE PERMANENTE (DANNO BIOLOGICO) (2)

PERIODI GESTIONI

Industria e Servizi Agricoltura TOTALE

Agosto 2009 1.947 278 2.225

Agosto 2010 1.949 265 2.214

Variazione % 0,10 -4,68 -0,49

Set. 2008 - Ago. 2009 30.122 3.948 34.070 Set. 2009 - Ago. 2010 29.402 4.177 33.579

Variazione % -2,39 5,80 -1,44

(2)Per data di erogazione.

RENDITE PER INABILITÀ/MENOMAZIONE PERMANENTE (3)

PERIODI GESTIONI

Industria e Servizi Agricoltura TOTALE

Agosto 2009 525 63 588

Agosto 2010 467 59 526

Variazione % -11,05 -6,35 -10,54

Set. 2008 - Ago. 2009 8.264 1.053 9.317 Set. 2009 - Ago. 2010 7.786 1.125 8.911

Variazione % -5,78 6,84 -4,36

(3)Per data di costituzione della rendita.

RENDITE A SUPERSTITI (4)

PERIODI GESTIONI

Industria e Servizi Agricoltura TOTALE

Agosto 2009 137 14 151

Agosto 2010 131 16 147

Variazione % -4,38 14,29 -2,65

Set. 2008 - Ago. 2009 1.622 189 1.811

Set. 2009 - Ago. 2010 1.520 220 1.740

Variazione % -6,29 16,40 -3,92

(4)Per data di costituzione delle rendite (vedovi, orfani, ecc.).

Set2009 Ott2009 Nov2009 Dic2009 Gen2010 Feb2010 Mar2010 Apr2010 Mag2010 Giu2010 Lug2010 Ago2010

0 5000 10000 15000 20000 25000 30000 35000 40000 45000

TAV. 4: INDENNITÀ DI TEMPORANEA PER MESE DI DEFINIZIONE

INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA

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