• Non ci sono risultati.

31 dicembre 2011

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "31 dicembre 2011 "

Copied!
1
0
0

Testo completo

(1)

Sanatoria 2012- La road map

cronologia normativa

Note

Prima del

31 dicembre 2011

L’immigrato è in Italia (anche in modo irregolare) e lascia traccia di questa sua presenza in un atto pubblico (visto di ingresso, titolo di soggiorno scaduto, tessera sanitaria Stp, decreto di espulsione amministrativa, ecc.)

Art. 5 co. 1 D.lgs 109/2012

Art. 1 Decreto Interministeriale

Il lavoratore straniero irregolare deve essere presente nel territorio

nazionale in modo ininterrotto almeno dal 31 dicembre 2011 (quindi anche da prima).

Il documento pubblico di presenza in Italia è indispensabile per ottenere la

regolarizzazione.

Almeno dal maggio 2012

(ma anche da prima)

L’immigrato, lavora come dipendente presso un’azienda a tempo pieno oppure come collaboratore domestico (in questo caso anche a part-time)

Art. 5 co. 1 D.lgs 109/2012

Art.1 Decreto Interministeriale

Il rapporto di lavoro continuativo deve essere in corso da almeno tre mesi prima della entrata in vigore della legge (9 agosto 2012)

Per sanare questo periodo di lavoro il datore di lavoro deve pagare il regolare stipendio al lavoratore ed i relativi importi fiscali e previdenziali. Almeno per 6 (sei) mesi.

Dal 15 settembre al 15 ottobre 2012

Il datore di lavoro presenta la domanda di emersione di lavoro irregolare. Deve disporre di un reddito minimo:

a) azienda: fatturato 30.000 euro b) datore di lavoro domestico

- single: 20.000 euro - con famiglia: 27.000 euro

- non autosufficiente: nessun minimo (Reddito per regolarizzare 1 lavoratore)

Art. 5 co. 1 D.lgs 109/2012

Art. 3 Decreto Interministeriale

La domanda va presentata in via telematica.

Prima della domanda si deve aver pagato il contributo forfettario di 1.000 euro (mille) per ogni lavoratore che si vuole regolarizzare.

Nel calcolo del reddito disponibile si può conteggiare quello dei familiari anche non conviventi

Il contributo forfettario può essere pagato dal 7 settembre tramite apposito Modello F24.

Dalla presentazione della domanda di regolarizzazione fino alla convocazione presso lo Sportello Unico per

l'Immigrazione

Il rapporto di lavoro prosegue

Datore di lavoro e lavoratore sono

“immuni” da procedimenti amministrativi e penali.

Art. 5 co. 1 D.lgs 109/2012

Art. 5 Decreto Interministeriale

Durante tutto questo periodo di lavoro il datore di lavoro deve continuare a pagare le regolari competenze contrattuali (al

lavoratore) e gli obblighi derivati sia fiscali (Stato) che contributivi (Inps).

Possono essere considerate eccezioni accettabili per l’interruzione del rapporto di lavoro dichiarato: chiusura dell’attività aziendale, decesso del datore di lavoro domestico, decesso dell’assistito (per le badanti). In questo caso al lavoratore può essere rilasciato un permesso di soggiorno per atteso lavoro.

Convocazione del datore di lavoro e del lavoratore presso lo Sportello Unico per l’Immigrazione della provincia di residenza del datore di lavoro o dove ha sede l’azienda

Il datore di lavoro deve portare con sé e presentare tutta la documentazione Il lavoratore irregolare deve essere presente.

Serve una marca da bollo di euro 14,62

Art. 5 co. 9 D.lgs 109/2012

Presso lo SPI si perfeziona e conclude la pratica di

regolarizzazione con la stipula del contratto di lavoro e avvio della domanda di rilascio del permesso di soggiorno.

Può avvenire nello stesso giorno oppure successivamente

Dalla data di definizione della pratica si avvia un rapporto di lavoro regolato dalle norme di legge e contrattuali di riferimento.

E’ quindi possibile la sua cessazione, il cambio di orario di lavoro, di mansione, ecc.

Il lavoratore è assumibile da un altro datore di lavoro.

A cura di Dipartimento Immigrazione Cisl Veneto. 4 settembre 2012

Riferimenti

Documenti correlati

Quando la coperta è troppo corta bisogna operare delle scelte.. che il datore di lavoro non abbia la possibilità di pagare gli stipendi ai dipendenti e, nel contempo,

Come già previsto nel regime in vigore fino al 1997, esse sono: le indennità liquidate dal giudice a titolo di risarcimento danno nell'ipotesi di reintegrazione nel posto di lavoro

La disposizione è stata innanzi tutto censurata, rispetto ai parametri evocati, poiché si porrebbe in contrasto con l’esigenza, storicamente avvertita dal legislatore, di

• al contribuente che sostiene tali spese per familiari non autosufficienti anche se non fiscal- mente a carico. Se più familiari hanno sostenuto spese per assistenza riferite

Arretrati al lordo delle ritenute previdenziali e fiscali relativi agli anni 2006 e 2007, compresivi di RPD dell’una tantum di 51,46 euro conseguente alla mancata applicazione

A seguito di risultati positivi annuali delle attività proprie dell' Associazione Città Sicura, se risultano in sintonia con gli obiettivi che l' Amministrazione si pone

- quanto agli obblighi di formazione e informazione, si ritiene sufficiente che l’attività formativa del personale da regolarizzare sia stata programmata in modo tale

- con sentenza del 26 novembre 2014, la Corte di giustizia dell’Unione Europea, in risposta alla sollecitazione proveniente dalla Corte costituzionale (oltre che da un