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2. Rilievo conoscitivo

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Academic year: 2021

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2. Rilievo conoscitivo

2.1. Rilievo geometrico-strutturale

La restituzione grafica dell’edificio è stata effettuata grazie alla documentazione fornita dall’amministrazione dell’Azienda USL 2 di Lucca e da sopralluoghi effettuati: attraverso i quali sono state aggiornate la planimetria, le piante e le sezioni dell’edificio. Il tutto corredato da documentazione fotografica. Inoltre, grazie a precedenti studi e alla documentazione sui lavori svolti in passato, si è riusciti a risalire ai materiali componenti le strutture ed alla tessitura muraria.

2.1.1. Caratteristiche generali

L’ edificio E è un complesso edilizio a pianta irregolare con struttura portante verticale in muratura di pietrame costituito da nuclei costruiti in tempi diversi. A causa della pendenza del terreno la struttura si eleva per due o tre piani fuori terra, a seconda della zona.

Il padiglione E comprende due corpi di fabbrica principali che lo costituiscono e che verranno considerati strutturalmente separati (prevedendo la realizzazione di un giunto sismico) il primo denominato “ala Nord” e il secondo “ala Sud” comprendente la zona di collegamento tra l’ala Nord e l’ala Sud. Dell’interazione con la chiesa e il convento confinanti sul fronte est dell’edificio, si terrà conto dei pesi sismici trasmesse da queste strutture in quanto i solai che gravano sui muri in comune sono in legno e quindi non in grado di offrire un vincolo significativo allo sbandamento.

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15 Le figure a seguire riportano le piante dell’intero padiglione E:

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18 2.1.2. Terreno e fondazioni

Dall’indagine geognostica e relazione geologica – geotecnica redatta nel 1990 dallo Studio Geoser di Castelnuovo Garfagnana risulta un suolo di categoria B. Si tratta dunque di rocce tenere e depositi di terreni a grana grossa molto addensati o terreni a grana fine molto consistenti. Per questi terreni si può assumere un peso specifico di 1800 kg/m3 ed un angolo di attrito interno di 35°.

Dalla documentazione disponibile non è stato possibile risalire con certezza alla tipologia delle fondazioni del fabbricato; si presume comunque che si tratti di fondazioni a sacco (tipiche dell’epoca) costituite dalle murature stesse che si approfondiscono nel terreno.

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19 2.1.3. Muratura

In generale la muratura è composta da pietrame ad elementi arrotondati ma ben organizzati, legati da malta di buona qualità.

In particolare le pareti portanti del nucleo originario (la maggior parte delle pareti dell’edificio, ad eccezione del piano secondo dell’ala Nord) risultano realizzate in pietra arenaria tenera ad elementi arrotondati di media pezzatura, con tessitura a sacco priva di ricorsi o listature.

Su questo tipo di muratura è stata eseguita nel 2005 una prova di compressione diagonale seconda la codifica ASTM E 19-81 isolando un pannello di muratura di spessore 50 cm e dimensioni 1,2 x 1,2 m. La prova, che si può considerare rappresentativa per tutte le murature dell’insediamento originario, ha fornito un valore di τk = 5,0 t/m2.

Da un’indagine visiva realizzata asportando finestre di intonaco di 1,0 x 1,0 m, risulta un buon ammorsamento fra le pareti portanti ortogonali.

2.1.4. Rilievo fotografico

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20 Figura : prospetto sud - ALA NORD dell’edificio

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21 Figura : prospetto sud - ALA SUD dell’edificio

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22 Figura 1.3: prospetto ovest in corrispondenza della parte di collegamento tra ala nord e ala sud

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23 2.1.5. Pianta piano terra dell’ala Nord

La quota media della pavimentazione è +3,80 m (rispetto allo zero posto nel seminterrato dell’ala sud), ma variabile da zona a zona come riportato nelle piante. La zona più a nord è costituita da un terrapieno, su cui poggia il solaio del piano superiore. I solai dell’ala nord del piano terra sono a volte a crociera (nelle stanze) e volte a botte (corridoio centrale) realizzate in muratura a calce di spezzoni di tufo, di spessore medio 15 cm, riempite con materiale arido e sovrastante pavimentazione in gettata di cemento e graniglia di marmo.

2.1.6. Pianta Piano Primo dell’ala Nord

La quota della pavimentazione è +8,00 m rispetto allo zero posto nel seminterrato dell’ala sud.

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24 Al piano primo nella zona di collegamento fra ala nord ed ala sud è presente un solaio in legno in doppia orditura travi-travetti con mezzane e sovrastante caldana e pavimentazione; non è presente il cordolo.

Sono inoltre presenti solai più recenti in profilati metallici ammorsati nella muratura ma senza cordolo e solai in latero-cemento con cordolo. Il solaio in profili metallici di collegamento fra le palestre e la degenza è stato collegato alla muratura sottostante con piastra saldata ai profili e collegata alla muratura tramite tondini di ferro (lavoro realizzato nel 2000).

Su tutti i solai è stato realizzato nell’anno 2000 un massetto in cls dello spessore minimo di 4 cm con rete metallica elettrosaldata FeB44k Φ 8 mm 10x10 per la distribuzione dei carichi.

Sono state poste in opera in tempi non accertati delle catene metalliche tendenti ad eliminare la spinta della volta a botte sul corridoio del piano sottostante.

In tempi più recenti (anno 2000) sono state poste in opera catene sui due lati dei muri portanti del piano sottostante per migliorare l’ammorsamento fra pareti portanti ortogonali.

Sul corridoio del primo piano sono stati realizzati due portali costituiti da doppio profilo metallico HEA 140 in corrispondenza di muri portanti interni per ridurne l’interasse. In occasione della sopraelevazione del piano sovrastante (1929) sono state realizzate architravature in cls armato sulle finestre ed in acciaio sulle porte.

Nell’anno 2000 è stata chiusa con blocchi portanti la finestra in corrispondenza della muratura perimetrale della sopraelevazione.

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25 2.1.7. Pianta Piano Secondo dell’ala Nord

È l’ultimo significativo ampliamento dell’edificio, effettuato negli anni ’20. La quota della pavimentazione è +12,00 m rispetto allo zero situato nel seminterrato dell’ala sud.

Sono presenti diverse tipologie di solaio.

In corrispondenza del corridoio abbiamo una volta a botte della stessa tipologia di quelle dei piani sottostanti.

Solai più recenti sono invece realizzati in profilati metallici ammorsati nella muratura ma senza cordolo perimetrale ed in latero-cemento con cordoli perimetrali (questa ultima tipologia di solaio è stata realizzata nel 1983).

Nel 2000 i profili metallici del solaio della terrazza sono stati collegati alla muratura sottostante tramite una piastra saldata ai profili ed ancorata alla muratura tramite tondini di ferro.

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26 Sono presenti architravature sulle aperture realizzate con due profili metallici NP14 collegati fra loro e ben ammorsati alle murature.

2.1.8. Copertura-Ala Nord

Nel 1981 la vecchia copertura in legno dell’ultima sopraelevazione è stata sostituita da un solaio in latero-cemento provvisto di cordoli su tutte le murature portanti; sul solaio poggiano le paretine che sostengono il tavellonato, il massetto ed il manto di copertura.

La copertura della zona di collegamento fra l’ala nord e l’ala sud è stata rifatta nel 2001 mantenendo la tipologia in legno con doppia orditura travi-travicelli con mezzane o tavellonato, inserendo su tutte le murature portanti un cordolo in cemento armato.

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27 2.1.9. Scale Ala Nord

Le scale sono in pietra a sbalzo ancorate alle murature portanti. L’ultima rampa delle scale che collegano il primo al secondo piano presentano un rinforzo realizzato con un profilato metallico posto sulla parte a sbalzo.

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29 2.1.10. Pianta piano terra dell’ala Sud

Fa parte del nucleo originario dell’edificio; le caratteristiche delle murature sono quindi quelle generali già illustrate.

Al piano terra in corrispondenza del sottostante piano seminterrato (quindi a quota 2,70m rispetto allo zero di riferimento) sono presenti tre diverse tipologie di solai orditi tutti secondo la direzione di minore larghezza dell’edificio.

I solai con profilai metallici sono costituiti da elementi NP14 (sono le putrelle in acciaio con sezione trasversale a doppia T corrispondenti alla nomenclatura attuale INP140) con interasse 100cm e aventi elementi di alleggerimento in tavellonato; il sovrastante massetto è realizzato in clsa di Rck = 300MPa ed uno strato di malta alleggerita per uno spessore totale di 10cm; infine si riscontra una pavimentazione in clinker ed uno strato di intonaco (2cm circa) sull’intradosso del solaio stesso. Il solaio in legno è realizzato con orditura principale (sezione trasversale 14x18 cm) e secondaria (sezione trasversale 10x10 cm) con mezzane in laterizio. Gli interassi saranno quindi di 30cm per gli elementi secondari e 110cm circa per quelli principali (come si nota dalle sezioni riportate). Il solaio in latero – cemento è invece posto in corrispondenza di un bagno al di sotto del quale si trova un locale in disuso adibito a scannafosso; questo è costituito da travetti prefabbricati in c.a. tipo traliccetto di altezza 14cm e interasse i = 50cm e pignatte con sovrastante massetto collaborante in cls di spessore 4cm. I travetti sono collegati alla muratura con un opportuno cordolo armato.

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30 2.1.11. Pianta Piano Primo dell’ala Sud

Fa parte del nucleo originario dell’edificio; le caratteristiche delle murature sono quindi quelle generali già illustrate.

Al piano primo a una quota di 7,60m dallo zero di riferimento) si hanno solai in legno dello stesso tipo descritto al punto precedente, quindi con orditura principale (sezione trasversale 14x18 cm) e secondaria (sezione trasversale 10x10 cm) con mezzane in laterizio. Gli interassi saranno quindi di 30cm per gli elementi secondari e 165cm circa per quelli principali (come si nota dalle sezioni riportate). Le travi principali sono, inoltre, ordite secondo la direzione di minore larghezza dell’edificio come si può notare dalla piante del piano primo. Nella sezione D-D si notano, inoltre, due travi in legno affiancato da una coppia di putrelle meccaniche messe in forza da cunei in legno e quindi collaboranti.

A quota 8,00m dallo zero di riferimento si hanno, inoltre, due volte a crociera in muratura del tipo sopra descritto.

La sezione A-A mostra la presenza di un controsoffitto al piano terra in corrispondenza di una zona dell’ala sud sopra il locale seminterrato: tale controsoffitto in latero – cemento è costituito da travetti 15x25 cm circa, interasse 115cm circa e tavellonato. Naturalmente, vista la tipologia, si presume sia stato realizzato in epoca recente o, comunque, nella seconda metà del secolo scorso; il controsoffitto originario, invece, era

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31 un controsoffitto in legno del quale rimangono solamente 2 travi dell’orditura principale non aventi più alcuna funzione statica e visibili anch’esse nella sezione A-A.

Le sezioni B-B, C-C, D-D, G-G, I-I e J-J mostrano, invece, il controsoffitto del primo piano dell’ala sud: questo è un classico controsoffitto in legno realizzato con travi 14x18

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32 cm orientate secondo il lato più corto dell’edificio (quindi poggiano direttamente sui muri portanti) e tavelloni cosicché l’interasse fra le travi è di 1m circa). E si noti che sul corridoio tale impalcato è stato disposto ad una quota dal pavimento maggiore rispetto a quella che si ha nelle varie stanze (sul corridoio si ha un soffitto di altezza 3,25m contro i 3,00m che si hanno nelle stanze).

La parte che, invece, collega l’ala sud con l’ala nord (visibile nella sezione G-G) non ha controsoffitto e quindi presenta la copertura in vista.

In corrispondenza delle sezioni E-E e D-D, inoltre, è evidenziato un locale interrato sul ramo che collega l’ala sud all’ala nord. Tale locale presenta un solaio con volta a crociera in muratura del tipo sopra descritto e si accede ad esso tramite una scala costituita da scalini in legno non collegati alla muratura portante che dal piano terra prosegue fino allo stesso locale interrato.

Infine dalle sezioni C-C, D-D, E-E, F-F ed H-H si può notare la parte adiacente all’edificio E di proprietà della Chiesa. Le sezioni C-C ed H-H mostrano la scala che, dal piano terra della chiesa adiacente, permette di salire al piano primo della stessa: quindi il locale al piano terra in corrispondenza della sezione H-H si trova al di sotto del pianerottolo della suddette scale mentre la parte soprastante è di proprietà della chiesa stessa.

In corrispondenza del sottoscala è presente una volta a crociera del tipo sopra descritto così da scaricare mediante essa il peso delle scale stesse sui muri adiacenti. Le scale, invece, sono costituite da scalini in pietra fissati alle pareti portanti che contengono la scala stessa.

Le sezioni D-D, E-E ed F-F, invece, mostrano la parte adiacente al ramo di collegamento tra l’ala sud e l’ala nord. Si nota, allora, che la chiesa presenta i solai allineati con quelli dell’edificio E: entrambi sono in legno e costituiti da un’orditura principale (sezione trasversale 14x18 cm) e secondaria (sezione trasversale 10x10 cm) con mezzane in laterizio. Gli interassi saranno quindi di 30cm per gli elementi secondari e 250cm circa per quelli principali (come si nota dalle sezioni riportate). Sempre in corrispondenza di queste sezioni è evidente il chiostro esterno della chiesa dove, al piano terra, la muratura esterna scarica il proprio peso sulle colonne mediante degli archi.

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33 2.1.12. Interventi storici di ristrutturazione dell’edificio

Dell’intervento di ampliamento degli anni venti, riguardante la sopraelevazione dell’ala Nord dell’edificio (le cui pareti sono state realizzate in muratura e la copertura con struttura portante in legno) non è disponibile alcuna documentazione tecnica e si presume che l’intervento abbia tenuto conto delle prescrizioni allora in vigore contenute nel R.D.n.471 del 13/03/1927.

Successivamente non sono state apportate modifiche sostanziali alle strutture portanti riscontrabili da documentazione. Infatti solo in anni recenti sono stati effettuati interventi di ristrutturazione, di manutenzione o riparazione che hanno interessato principalmente i solai e i tetti.

Di quest’ultimi interventi invece sono disponibili i progetti di cui si riporta di seguito una descrizione dei lavori realizzati:

 Anno 1981: lavori di ristrutturazione che hanno interessato il rifacimento del tetto della sopraelevazione dell’ala Nord. L’originaria copertura in legno realizzata negli anni venti è stata sostituita con una struttura composta da solaio in c.a. e laterizio con soletta collaborante, paretine in mattoni forati ad interasse di 1 metro, tavellonato, massetto di spessore 4cm e manto di copertura. All’altezza del solaio è stato realizzato un cordolo in cemento armato ricorrente sui muri portanti armato con 4 φ16 e staffe φ6 ogni 20 cm.

 Anno 1983: lavori di ristrutturazione che hanno interessato i solai del piano secondo dell’ala Nord dell’edificio. Sono stati rimossi i solai esistenti in legno e sono stati posti in opera nuovi solai in travetti prefabbricati tipo traliccetto e pignatte con massetto collaborante in calcestruzzo di spessore 4 cm. I travetti sono stati collegati fra di loro sulla

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34 testata per mezzo di un tondino φ16 corrente su tutta la lunghezza; inoltre sono stati collegati alla muratura d’ambito in modo da costituire un efficace ancoraggio. Lungo i bordi dei nuovi solai sono stati realizzati cordoli in cemento armato anche parzialmente incassati nella muratura armati con 4 φ16 e staffe φ6 ogni 25 cm, ancorati nelle murature con apposite ammorsature a coda di rondine. Sono inoltre state realizzate nuove architravi mediante la posa in opera di 2 profilati NP14 ancorati alla muratura per almeno 30 cm per lato, saldati fra loro con spezzoni in acciaio φ20.

Figura:nuovi solai in latero cemento del 2° piano dell’ala Nord

 Anno 2000: lavori di ristrutturazione e di miglioramento sismico. Sono state poste in opera catene in acciaio FeB44k controllato del diametro φ20 lungo i due lati di tutte le murature portanti, opportunamente ancorate con piastre in acciaio. La funzione principale di tali catene è quella di migliorare l’ammorsamento fra le murature portanti ortogonali. In particolare sono state poste catene in corrispondenza del piano terra dell’ala Nord dell’edificio e in corrispondenza del piano primo dell’ala Sud. Relativamente all’ala Sud si evidenzia che sia al piano seminterrato che al piano terra erano già presenti incatenamenti aventi lo stesso scopo e realizzati nell’ambito di alcuni lavori di ristrutturazione necessari per far fronte ai danni causati dal terremoto del 1920. Sono stati inoltre realizzati due portali metallici costituiti da un doppio profilato HEA 140 in corrispondenza dei muri interni del corridoio dell’ala Nord per ridurre l’interasse del corridoio stesso. Sempre relativamente all’ala Nord, le longherine dei solai metallici della terrazza e del corridoio di collegamento fra le palestre e la degenza sono state collegate alle rispettive murature d’ambito tramite profilati metallici piatti ed angolari saldati all’estradosso delle travi a cui è saldato un tondino sagomato ad L che è stato inserito all’interno della muratura. Inoltre su tutti i solai del piano primo dell’ala Nord è stato realizzato un massetto in calcestruzzo armato con rete elettrosaldata FeB44k φ8 10 x 10 di spessore 4 cm. Inoltre sono stati rifatti gli intonaci esterni per migliorare il egame fra il pietrame delle murature.

 Anno 2001: riqualificazione esterna della struttura di copertura dell’ala Sud del padiglione e della zona di collegamento fra ala Nord e ala Sud. Prima dell’intervento la struttura di copertura era costituita da un’orditura principale di travi (sezione 22x26cm) e un’orditura secondaria di arcarecci (sezione 14x18 cm) e travicelli (sezione 10x10 cm) in legno con tavellonato oppure in mezzane di laterizio; le gronde erano semplicemente mensole in

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35 legno e mezzane, e non erano presenti cordoli o catene a livello di copertura; il manto di copertura era, infine, realizzato in coppi toscani in cotto.

L’intervento di manutenzione consistette nel mantenere la struttura attuale del tetto dove questa era in buono stato di conservazione dal punto di vista statico e sostituire, invece, le orditure principali e secondarie in legno dove queste presentassero problemi strutturali; il tavellonato e le mezzane furono, inoltre, rimessi in opera negli stessi modi e posizioni in cui si trovavano originariamente. Infine, a livello di copertura in corrispondenza delle murature portanti furono realizzati cordoli in c.a. dello spessore delle murature e dell’altezza di 25cm armati con 4Φ16 e staffe Φ6 passo 20cm. La nuova gronda venne realizzata come quella preesistente, immorsando le mensole nel cordolo e fu montata una guaina porosa e traspirante per garantire una sufficiente ventilazione del tetto, mentre fu ripristinato il vecchio manto di copertura in coppi di cotto. Per quanto riguarda gli interassi delle travi principali e degli arcarecci ci si rifà alle quote riportate nelle sezioni allegate, mentre i travicelli sono distanziati tra loro 30cm nel caso in cui si abbiano mezzane oppure 50cm nel caso in cui sia presente un tavellonato.

Per la struttura in legno del tetto è stato impiegato legno di castagno, mentre per i cordoli in c.a. è stato usato calcestruzzo con Rck = 30 MPa e acciaio Feb44k.

Relativamente all’ala Sud dell’edificio furono demoliti una sopraelevazione e un bagnetto in aggetto al piano primo dell’ala Sud realizzati negli anni ’60, vennero spostate delle finestre e vi fu la sostituzione di porte in finestre, ancora al primo piano, sia per la riqualificazione architettonica del prospetto sud sia per migliorare strutturalmente le murature garantendo che le nuove aperture fossero in asse con le esistenti. Tutte le nuove aperture furono riquadrate con profilati in acciaio IPE180, mentre le vecchie aperture (compresa quella del bagnetto in aggetto) furono chiuse con bozze autoportanti. Si riportano di seguito la pianta dell’edificio con indicati gli interventi effettuati:

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36 Figura : localizzazione del bagnetto demolito e delle porte sostituite con finestre

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2.2. Livelli di conoscenza e fattori di confidenza

La definizione del livello di conoscenza, e quindi del corrispettivo fattore di confidenza, si basa sui rilievi geometrici, sui dettagli costruttivi e sulle proprietà dei materiali.

In base al livello di approfondimento e all’accuratezza delle operazioni di rilievo, dell’analisi storica e delle indagini sperimentali viene assegnato alla costruzione un livello di conoscenza da LC1 (scarsa conoscenza) ad LC3 (buona conoscenza).

2.2.1. Geometria

Dal rilievo geometrico conoscitivo e da documentazione fotografica sono state elaborate planimetrie, piante e sezioni riportate in allegato. Risulta assente un quadro fessurativo.

2.2.2. Dettagli costruttivi

Sull’edificio in passato sono state svolte verifiche in situ estese basate su rilievi e saggi sia a campione che sistematici per vari elementi strutturali verificando quanto segue:

h) Qualità del collegamento fra pareti verticali;

i) Qualità del collegamento fra orizzontamenti e pareti ed eventuale presenza di cordoli di piano o di altri dispositivi di collegamento;

j) Esistenza di architravi strutturalmente efficienti;

k) Presenza di elementi strutturalmente efficienti atti ad eliminare le spinte eventualmente presenti;

l) Presenza di elementi, anche non strutturali, ad elevata vulnerabilità; m) Tipologia della muratura e sue caratteristiche costruttive.

Si distinguono verifiche in situ limitate e verifiche in situ estese ed esaustive:

 Verifiche in situ limitate: sono basate su rilievi di tipo visivo effettuati ricorrendo a rimozione dell’intonaco e saggi nella muratura che consentano di esaminare le caratteristiche sia in superficie che nello spessore murario, e di ammorsamento tra muri ortogonali e dei solai nelle pareti.

 Verifiche in situ estese ed esaustive: sono basate su rilievi di tipo visivo effettuati ricorrendo a rimozione dell’intonaco e saggi nella muratura che consentano di esaminare le caratteristiche sia in superficie che nello spessore murario, e di ammorsamento tra muri ortogonali e dei solai nelle pareti. L’esame dei vari elementi deve essere esteso in modo sistematico all’intero edificio.

Nel caso in esame le verifiche possono essere considerate estese ed esaustive in quanto estese all’intero fabbricato.

2.2.3. Proprietà dei materiali

Le indagini sulle proprietà dei materiali si distinguono in indagini limitate, indagini estese ed indagini esaustive a seconda dell’accuratezza dell’esame effettuato e della presenza o meno di prove sperimentali.

 Indagini in situ limitate: si basano su esami visivi della superficie muraria condotti dopo la rimozione di una zona di intonaco per individuare la forma e la dimensione dei blocchi e la tipologia della muratura.

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38  Indagini in situ estese: le indagini di cui al punti precedente sono effettuate in maniera sistematica con saggi superficiali ed interni per ogni tipo di muratura. La tipologia della muratura viene stabilita con l’ausilio di prove con martinetto piatto doppio e con prove di caratterizzazione della malta e dei mattoni.

 Indagini in situ esaustive: in aggiunta alle prove di cui al punto precedente si effettuano ulteriori prove sperimentali che siano in grado di valutare le caratteristiche meccaniche della muratura.

Nel caso in esame, essendo presenti sia indagini visive della superficie muraria sia una prova di compressione diagonale che fornisce, per una muratura significativa della tipologia dell’intero fabbricato, le caratteristiche meccaniche, le indagini possono essere considerate estese.

2.2.4. Livelli di conoscenza e fattori di confidenza

Si riporta la tabella riassuntiva delle Norme Tecniche per le Costruzioni per l’individuazione del livello di conoscenza e del fattore di confidenza:

Avendo effettuato il rilievo geometrico, verifiche in situ estese ed esaustive sui dettagli costruttivi ed indagini in situ estese sulle proprietà dei materiali, il livello di conoscenza da assumere risulta LC2, cui corrisponde un fattore di confidenza FC = 1,20.

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39 Ipotizzando però che precedentemente ad un eventuale lavoro di recupero vengano effettuate indagini sulle proprietà dei materiali più approfondite, si considera raggiunto il livello di conoscenza LC3, cui corrisponde un fattore di confidenza FC = 1,00.

2.3. Caratteristiche meccaniche della muratura

Le NTC2008 forniscono una tabella in cui, per ogni tipologia di muratura, sono dati i valori medi (un massimo ed un minimo) dei parametri meccanici della muratura ed il peso specifico. Nel caso in esame si fa riferimento ad una muratura a conci di pietra tenera:

I valori da adottare dipendono dal livello di conoscenza, come indicato nella tabella del paragrafo precedente. Nel caso in esame abbiamo un livello di conoscenza LC3 ed un valore sperimentale di resistenza τk = 5,0 t/m2, superiore quindi al valore massimo

dell’intervallo. Si assumono quindi sia per le resistenze che per i moduli elastici i valori medi compresi nell’intervallo.

Tali valori sono riferiti alle seguenti condizioni: malta di caratteristiche scarse, assenza di ricorsi, paramenti semplicemente accostati o mal collegati, muratura non consolidata

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40 e tessitura a regola d’arte. Nel caso non siano rispettate queste condizioni la normative fornisce dei coefficienti correttivi (migliorativi o peggiorativi) che vanno a moltiplicare i valori ottenuti dalla precedente tabella.

Nel caso in esame, avendo riscontrato una malta di buone caratteristiche, sia i valori di resistenza che i moduli elastici vengono moltiplicati per 1,5.

Si ottengono quindi i seguenti valori medi dei parametri meccanici della muratura:

Resistenza media a compressione fm 285 N/cm2

Resistenza media a taglio τ0 5,25 N/cm2

Modulo di elasticità medio E 1620 N/mm2

Modulo elasticità tang. Medio G 540 N/mm2

Peso specifico medio W 16 kN/m3

I valori così ottenuti vanno preliminarmente ridotti tramite il fattore di confidenza per ricavare i valori da utilizzare nel progetto e nella verifica, i quali vanno ulteriormente ridotti, quando richiesto, mediante i coefficienti parziali di sicurezza.

Nel caso in esame il fattore di confidenza è pari ad 1, mentre per le azioni sismiche su edifici in muratura esistenti, il coefficiente parziale di sicurezza è uguale a 2. Si ottengono dunque i valori delle resistenze di progetto riportati nella seguente tabella:

Fattore di confidenza FC 1,00

Coefficiente di sicurezza (azione sismica) γm 2,00

Resistenza a compressione di progetto fd 142,50 N/cm2

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