Un nuovo ponte per Stadano Bonaparte INTRODUZIONE
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INTRODUZIONE
La presente tesi di laurea ha come obiettivo lo studio di una soluzione progettuale per il nuovo ponte sul fiume Magra a Stadano nel comune di Aulla.
Infatti, in seguito all’alluvione del 25 ottobre 2011 il ponte esistente crollò, lasciando completamente isolato il paese di Stadano Bonaparte1. La Lunigiana fu tremendamente colpita da questo evento catastrofico che provocò la distruzione di ulteriori due ponti nelle località di Castagnetoli e Mulazzo, rispettivamente sui torrenti Teglia e Mangiola.
Si rese così necessaria la ricostruzione di tre nuovi ponti atti a ripristinare la viabilità tra i paesi colpiti e i comuni limitrofi. In particolare, il ponte di Stadano, avrebbe permesso il collegamento dell’omonima frazione alla Strada Statale della Cisa (SS 62).
Nel 2012, la Provincia di Massa Carrara, in accordo con la Regione Toscana, indisse un concorso di progettazione per la ricostruzione dei tre ponti considerati, cui parteciparono importanti studi ingegneristici di tutta Italia. Ad oggi, tutte le fasi progettuali sono state completate ma ancora nessuno dei tre ponti è stato ricostruito ed il paese di Stadano Bonaparte è raggiungibile attraverso una strada provvisoria che occupa parte della corsia d’emergenza dell’autostrada A15 Parma – Mare.
Descrizione del vecchio ponte e dello stato attuale
Il vecchio ponte, sito sulla strada comunale che collega Stadano alla Strada Statale della Cisa SS62 in corrispondenza della frazione di Isola, era un ponte a travata continua in cemento armato ordinario di spessore pari a 1,5 metri e luce complessiva di circa 140 metri. Ciascuna campata aveva lunghezza pari a 20 metri e una larghezza di circa 6,50 metri. Le sette pile in cemento armato poste in alveo, delle quali solo quattro hanno resistito all’alluvione e sono ancora oggi visibili, hanno altezza variabile e strutturalmente sono formate da un pulvino superiore altro circa un metro collegato tramite due “fusti” cilindrici al basamento, formato da più blocchi monolitici di varie forme e dimensioni, crescenti procedendo verso il letto del fiume. Durante la sua vita, il ponte non era mai stato oggetto di ristrutturazioni particolari e manteneva le caratteristiche originarie di quando fu costruito nei primi anni dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Nelle foto sottostanti è mostrato quel che resta del vecchio ponte, comprese le parti trasportate dalla piena, che ancora oggi giacciono sul fondo dell’alveo.
Le foto riportate sono state scattate nel febbraio del 2015.
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Questo borgo deve il suo nome alle origini della dinastia di Napoleone I, che vengono fatte risalire proprio a questi luoghi.
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II Foto 1 – Vista dall’Autostrada A15 di quel che resta del vecchio ponte di Stadano.
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III Foto 3 – Alcune delle pile rimaste con spezzoni del vecchio impalcato adagiati sul letto del fiume.
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IV Per quanto riguarda il ponte in esame, il bando di progetto comprendeva anche la demolizione delle parti restanti del vecchio attraversamento e forniva il risultato dello studio idraulico atto a determinare il livello di massima piena con tempo di ritorno duecentennale e i relativi battenti idrici, prescrivendo comunque un franco di sicurezza di almeno 2 metri.
Invece, per le caratteristiche geologiche e geotecniche del sito, in mancanza di studi specifici, si farà riferimento alla cartografia tecnica della Regione Toscana.