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parte seconda La terra cruda come materiale da costruzione

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Academic year: 2021

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Figura 26.2 2Ghadamès- Libya: centro storico realizzato in adobe, patrimonio dell’UNESCO46

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2007, KENNEDY F.J., “Berber House”, Ghadamès- Libya. Il rivestimento in gesso bianco riflette la radiazione solare

Figura 26.2 1 Minareto di Al-Mihdar, Moschea nel Tarim, Yemen1: costruzione in adobe più alta del mondo, 53m d’altezza, situata a 100 Km da Shibam

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2.2.5 Architetture di Terra: edifici moderni

Il villaggio di Maosi47. è situato in una delle aree più povere della Cina. Inizialmente il governo aveva realizzato la scuola con una struttura in cemento, dimostratasi inutilizzabile per le condizioni climatiche molto rigide del luogo, sia in inverno che in estate. La

nuova scuola permette

l’alfabetizzazione e l’educazione di 450 allievi. E’ costruita secondo le tecniche tradizionali: pietra alla base dell’edificio e mattoni di terra cruda per l’involucro; legno, canne paglia e mattonelle recuperate. Per ottenere una temperatura che fosse stabile durante tutto l’arco dell’anno, evitando ai bambini il

riscaldamento col carbone e lo sterco essicato, gli architetti Prof.Ng Edward e Mu Jun, (dell’Università di Hong Kong) hanno lavorato con la simulazione dinamica. L’edificio è stato realizzato con una copertura isolata, infissi esposti a sud con vetri a doppia camera: queste le misure adottate per contrastare temperature rigide che in estate arrivano ai 40°C e in inverno a -15°C, (nel mese di gennaio). Il budget messo a disposizione è stato volutamente basso per consentire la realizzazione di un edificio facilmente ripetibile. Il Prof.Ng Edward, presidente dell’Associazione umanitaria Wu Zhi Qiao ha lanciato col Ministero della Costruzione, dopo il Sisma del Sichuan del 2008, un programma di autocostruzione con l’utilizzo della terra per diffondere il savoir-faire e un aiuto finanziario per i villaggi del Maan.

47 2010, “EcologiK. Architecture, ville, société, énergie”. Architecture à vivre editore. Paris

Figura 26.2 3 Scuola elementare di Maosi, Provincia del Gaonsi -Cina- 2007

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HKD $422 al metro quadro (Euro 38,65), molto meno delle solite aule delle scuole locali, realizzate con cemento e mattoni. Secondo le rilevazioni dello scorso anno, la temperatura interna delle nuove aule è sempre stabile: fresca in estate e calda in inverno. Anche durante lo scorso inverno, con temperature insolitamente fredde, l'atmosfera interna ha sempre mantenuto un livello termico accettabile, con aria fresca e senza che si siano resi necessari combustibili per il riscaldamento”48.

Figura 26.2 4 Asilo, Orianenburg- Germany, 200249

Asilo a nord di Berlino, progettato su una superficie di 850 m2 nel quartiere Eden di Orianenburg. La cupola nell’immagine che copre la sala polivalente ha un diametro di 11m e un’altezza di 6,80m e risulta essere la cupola esistente più ampia realizzata con mattoni in terra cruda, senza l’utilizzo di centine ma con l’ausilio di uno strumento a rotazione variabile progettato dal Laboratorio Sperimentale (FEB) dell’Università di Kassel.

48

2009, BOSSI L., “La scuola elementare ecologica di Maosi”, Domus –Sezione Architettura,Luglio 2009 49 2002, MINKE G., “ www.dachverband-lehm.de

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Figura 26.2 5 Compasso di controllo delle rotazioni sviluppato dal Laboratorio di Ricerca Sperimentale FEB, (Building Research Institute) di Kassel

2.2.6 Architetture di Terra: il patrimonio della Sardegna

Il Campidano sardo ricco in terreni dal contenuto argilloso si presenta come l’area dove maggiormente si trovano edifici realizzati con la tecnica costruttiva dell’Adobe. Al di fuori dell’area pianeggiante la tecnica si mescola all’utilizzo della pietra nelle costruzioni, creando un variegato paesaggio urbano. “In Sardegna come raramente nel resto d’Italia, il costruire in terra cruda è sinonimo di opus Latericium, (mentre il muro di mattoni, è indicato come Opus Testaceum) ovvero di muro di mattoni d’argilla seccati al asole e legati con malta. Nell’isola l’Opus Latericium assume un carattere peculiare: nel Campidano da Cagliari ad Oristano, pare che il mattone crudo, fino a poco prima dell’ultima guerra, sia stato l’unico materiale possibile per l’architettura domestica e quella rappresentativa. Tant’è che a differenza del resto del mondo Occidentale in cui il mattone crudo è chiamato “adobe” (dall’arabo ad_tube=mattone), alla Sardegna è comunemente accreditato, anche in ambito internazionale, il sinonimo più antico e in

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realizzate le antiche Ville urbane.

La Sardegna possiede il più elevato numero di centri urbani realizzati interamente in terra cruda nell’ambito europeo, ovvero il 50% degli Enti Locali dell’Isola. Interi centri storici sardi, a differenza del resto d’Italia dove si trovano singole opere poderali (risolte secondo apposita manualistica rurale settecentesca), sono realizzati in terra cruda…Il costruire regolarmente in terra cruda…è cessato alla fine del 1950. I regolamenti edilizi e di conservazione succedutisi nella città di Quartu Sant’Elena (Ca), negli anni tra il 1850 e il 1860, erano adeguatamente protettivi nei confronti degli edifici in terra cruda. In seguito l’introduzione dei materiali moderni ha cambiato lentamente questo equilibrio sino ad arrivare alle catastrofiche conseguenze degli anni post 1960.”50

51

50 1958, BALDACCI O., “I tipi di impresa nell’agricoltura della Sardegna”, Società geografica italiana (dal “bollettino della società geografica italiana n°6/8)

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2007, DI BENEDETTO S. , “Progettazione dell’architettura Sostenibile. Progetto di un centro di Educazione

Ambientale in Sardegna: Metànoia”.Università degli Studi di Firenze

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2.2.6.1 Tessuto urbano di alcuni centri storici della Sardegna

Il centro storico del Comune di Quartu

Sant’Elena (CA) è caratterizzato da un

susseguirsi di case a corte: le strade delle città

sono movimentate dai variegati portali in

legno d’ingresso alle abitazioni, realizzate per

la maggior parte su uno o due piani. I portali

schermano i giardini all’interno dove si

affacciano le aperture trasparenti della zona

giorno al piano terra e della zona notte al

piano primo. Gli edifici sono così strutturati

per la loro appartenenza in passato ad

una fiorente società agricola.

52

La tipologia edilizia di Casa Secci, di seguito illustrata, appartiene alle case a corte

tipiche del Campidano Settentrionale e che si riscontrano pertanto anche nella Valle del

Cixerri dove sorge il Comune di Villamassargia (CI) nel cui centro storico è insediato

l’edificio. Alla corte si accede dall’ interno dell’abitazione o direttamente dalla strada,

mediante la porta carraia ‘su portali’; la corte, elemento tipico della casa rurale in Sardegna,

è caratterizzata dal pagliaio ad un piovente, dalla presenza del pozzo e dalle tettoie

appoggiate in parte sul muro di cinta e su pilastri che in passato costituivano riparo per il

bestiame.

L’edificio mostra inoltre il criterio di giustapposizione che costituisce il canone

dell’edilizia dei campidani settentrionali. La muratura è realizzata in adobe, ‘su ladiri’, che

caratterizza la costruzione edilizia del Campidano sardo; tali murature si innalzano su

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2007, DI BENEDETTO S. , “Progettazione dell’architettura Sostenibile. Progetto di un centro di Educazione

Ambientale in Sardegna: Metànoia”.Università degli Studi di Firenze

Figura 26.2 7 Palazzo in adobe nel centro storico di Quartu (Ca)

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maggior parte la presenza di particolari lesioni strutturali

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.

Figura 26.2 8 Casa Secci. Recupero di una casa a corte in adobe nel centro storico di Villamassargia (CI)54

Figura 26.2 9 Casa Secci. Corte interna e loggiato

53 2008, DE NOTARPIETRO N., DI BENEDETTO S., “Relazione Tecnica” del Progetto di Restauro: “Recupero e ristrutturazione interna di un’abitazione tradizionale di terra cruda”

54

2008, Progettista Ing. DE NOTARPIETRO N., collaboratore Arch. DI BENEDETTO S., “Recupero e ristrutturazione

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Figura 26.2 10 Casa Secci. Corte interna ex-granaio e loggiato

Figura 26.2 11 Casa Secci. Ex-granaio prima del recupero e restauro conservativo

Figura 26.2 12 Casa Secci. Realizzazione della struttura di copertura con travi e capriata in legno lamellare in

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Figura 26.2 2Ghadamès- Libya: centro storico realizzato in adobe, patrimonio dell’UNESCO 46
Figura 26.2 3  Scuola elementare di Maosi, Provincia del Gaonsi -Cina-  2007
Figura 26.2 4 Asilo, Orianenburg- Germany, 2002 49
Figura 26.2 5 Compasso di controllo delle rotazioni sviluppato dal Laboratorio di Ricerca  Sperimentale FEB, (Building Research Institute) di Kassel
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