• Non ci sono risultati.

Un trauma cranico con trombosi venosa

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Un trauma cranico con trombosi venosa"

Copied!
2
0
0

Testo completo

(1)

Iacono A, et al. Medico e Bambino Pagine Elettroniche 2018;21(10) https://www.medicoebambino.com/?id=PSR1810_20.html

Pagina 1 di 2

MeB – Pagine Elettroniche

Volume XXI

Dicembre 2018

numero 10

I POSTER DEGLI SPECIALIZZANDI

UN TRAUMA CRANICO CON TROMBOSI VENOSA

Alessandra Iacono, Euro Cacciatore, Martina Serafini, Giuseppe Maggiore

Scuola di Specializzazione in Pediatria, Dipartimento di Scienze Mediche - Sezione di Pediatria, Università di Ferrara e AOU Arcispedale Sant’Anna, Ferrara

Indirizzo per corrispondenza: cacciatore.euro@gmail.com

Una bambina di 5 anni giunge in Pronto Soccorso (PS) perché al risveglio presenta incapacità a mantenere l’equilibrio con tendenza alla retropulsione accompagnata da un episodio di vomito.

La madre ci racconta che il pomeriggio antecedente la piccola si era arrampicata sulla scrivania cadendo all’indietro da un’altezza di circa un metro, battendo l’occipite sul pavimento. La piccola ha pianto subito e non ha perso coscienza. Dopo qualche ora ha iniziato ad accusare dolore all’orecchio sinistro, responsivo al para-cetamolo, e un episodio di vomito. Durante la notte ha riposato tranquillamente.

All’esame obiettivo in PS la bimba appariva abbattuta ma vigile e reattiva, presentava la tendenza alla retropul-sione con impossibilità a mantenere la stazione eretta e nistagmo orizzontale a sinistra. Era inoltre presente una tumefazione del cuoio capelluto in sede occipitale sini-stra, senza rime di frattura; la restante obiettività neurolo-gica era negativa. In considerazione del quadro clinico, è stata eseguita una TC encefalo-orecchio interno che ha documentato la presenza di un’esile falda di ematoma in sede occipitale destra, associata a una iperdensità nella loggia del seno sigmoideo di destra compatibile con una trombosi del seno venoso sigmoideo.

I colleghi neurochirurghi escludevano la necessità di in-tervenire chirurgicamente; il completamento diagnostico mediante RM encefalo con lo studio dei seni venosi ha confermato la presenza dell’ematoma sottodurale, asso-ciato a un segnale di flusso disuniforme in tutte le pesatu-re, in particolare a carico del seno sigmoideo destro, sug-gestivo di impegno endoluminale (trombosi) (Figura 1).

Gli esami ematochimici erano risultati non significati-vi, in particolare non emergevano segni di anemizzazione e la coagulazione era nella norma.

L’elettroencefalogramma mostrava segni compatibili con sofferenza di modesta entità delle regioni posteriori destre, localizzazione compatibile con la sede della lesio-ne post-traumatica. Dal punto di vista clinico, la tendenza alla retropulsione con impossibilità a mantenere la stazio-ne eretta è andata gradualmente riducendosi, consentendo

inizialmente il mantenimento della posizione seduta e successivamente il parziale recupero delle attività motorie e della deambulazione autonoma. Dopo una settimana, la piccola è stata dimessa senza terapia e con indicazione a eseguire una RM di controllo dopo una settimana.

Figura 1. RM: sezione coronale e sezione assiale.

Al controllo clinico persisteva la tendenza alla retro-pulsione di lieve entità e la RM dell’encefalo dimostrava un’evoluzione in senso occlusivo dell’iniziale trombosi del seno sigmoideo, estesa anche al tratto distale del seno venoso trasverso (Figura 2).

(2)

Iacono A, et al. Medico e Bambino Pagine Elettroniche 2018;21(10) https://www.medicoebambino.com/?id=PSR1810_20.html

Pagina 2 di 2 Si decide pertanto di iniziare terapia con enoxaparina

sottocute con successivo switch alla terapia anticoagulan-te orale con warfarin. La piccola è progressivamenanticoagulan-te mi-gliorata dal punto di vista clinico, tollerando la terapia an-ticoagulante senza complicanze.

Al follow-up dopo 6 mesi l’obiettività neurologica era completamente negativa.

La risonanza dell’encefalo e l’angio-RM di controllo mostravano un quadro di ricanalizzazione a livello del se-no sigmoideo, ma con un assottigliamento del segnale di flusso nell’emiporzione destra del seno trasverso, in pros-simità della confluenza con il seno sagittale (Figura 3). Abbiamo deciso, vista la parziale ricanalizzazione, di con-tinuare la terapia anticoagulante, al termine della quale la bambina eseguirà lo screening trombofilico.

Il follow-up di neuroimaging a 12 mesi ha mostrato una completa risoluzione della trombosi (Figura 4), per-tanto ha sospeso la terapia con anticoagulante ed è tornata a mangiare spinaci!

Questo caso è indimenticabile perché:

• Anche i traumi con un’iniziale obiettività neurologica negativa possono riservare delle sorprese!

• Il trauma rappresenta una rara causa di trombosi veno-sa cerebrale in età pediatrica e richiede una gestione at-tenta.

• La terapia medica con anticoagulanti orali iniziata prontamente può contribuire a ridurre mortalità e mor-bilità.

Bibliografia di riferimento

• Awad AW, Bhardwaj R. Acute post-traumatic pedia-tric cerebral venous thrombosis: Case report and revi-ew of literature. Surg Neurol Int 2014;5:53.

Figura 3. RM: ricostruzione 3D.

Riferimenti

Documenti correlati

FATTORI DIPENDENTI DAL PRESIDIO -CORRETTA SCELTA PRESIDIO -DIMENSIONI (F) -N° LUMI -RIMOZIONE PRECOCE SE NON IN USO FATTORI CORRELATI AL PROVIDER -ESPERIENZA IMPIANTATORE

On this basis, factors involved in the pathogenesis of catheter- related thrombosis include vessel wall injury as a result of the needle inserRon; venous stasis or occlusion as

Strong recommendation, high quality evidence Benefits clearly outweigh risk and burdens, or vice versa. Strong recommendation, moderate quality evidence Benefits clearly outweigh

DURATA DELLA TERAPIA DI MANTENIMENTO Linee guida ESMO per il Paziente Oncologico •  CR -TVP è a basso rischio di recidiva e sindromi post-trombotiche; si suggerisce se possibile

Survivor functions differed by peripherally inserted central catheter status for each outcome (log-rank test for equality: proximal upper-extremity deep vein thrombosis, P <

No randomized trials had investigated the relationships between insertion techniques in the long term setting and central venous thrombosis rate.. Prospective, not randomized,

Asymptomatic PICC- and CICC-related thrombosis does not require treatment, and it is not associated with significant risk of sequelae in non-high-risk patients (PE and

 DANNEGGIAMENTO DELLA TUNICA INTIMA ALLA PARTE TERMINALE DEL CATETERE. CATETERE E TROMBOSI : DOVE E