I Appello di Analisi Stocastica 2009/10
Cognome:Laurea Magistrale in Matematica
Nome:17 marzo 2010
Matricola:Esercizio 1. Sia {Bt}t∈[0,∞) un moto browniano reale, definito su uno spazio di probabilità completo (Ω, F, P). Per M, t0, h > 0introduciamo i seguenti eventi:
A(M )t0,h := �
|Bt0+h− Bt0| ≤ Mh} , Ct(M )0,h := A(M )t0,h ∩ A(M )t0+h,h∩ A(M )t0+2h,h = �
|B(t0+ih)+h− B(t0+ih)| ≤ Mh , per i = 0, 1, 2} . (a) Si mostri che P(A(M )t,h )≤ M√
h, per ogni M, t, h > 0.
(b) Si mostri che P(Ct,h(M ))≤ M3h3/2, per ogni M, t, h > 0.
Per M > 0 e n ∈ N introduciamo gli eventi
D(M )n :=
2n
�
k=1
C(M )k
2n,2n1 , G(M ) := lim sup
n→∞ D(M )n . (c) Si mostri che P(D(M )n )≤ M32−n/2, per ogni M > 0 e n ∈ N.
(d) Si mostri che P(G(M )) = 0, per ogni M > 0. In altri termini, q.c. si verifica solo un numero finito di eventi D(M )n .
(e) (*) (facoltativo) Sia f : [0, ∞) → R una funzione continua tale che esiste s ∈ (0, 1) in cui f è derivabile. Si mostri che esiste una costante M > 0 tale che per ogni n ∈ N esiste k∈ {1, . . . , 2n} tale che |f(k+i2n +21n)− f(k+i2n)| ≤ M21n, per i = 0, 1, 2.
Si proceda nel modo seguente:
- Si mostri che esiste L > 0 tale che |f(s + h) − f(s)| ≤ L h per ogni h ∈ [0, 1].
- Per n ∈ N sia k ∈ {1, . . . , 2n} tale che k2−1n ≤ s < 2kn. Applicando la disuguaglianza triangolare, si mostri che |f(k+i+12n )− f(k+i2n)| ≤ L (2i + 3)21n e si concluda ponendo M := 7L.
(f) Si concluda che q.c. il moto browniano non è derivabile in nessun punto s ∈ (0, 1).
Soluzione 1. (a) Dato che Bt0+h− Bt0∼ N(0, h), si ha (Bt0+h− Bt0)/√
h∼ N(0, 1) e dunque P(|Bt0+h− Bt0| ≤ Mh) = P�����Bt0+h√− Bt0
h
��
�� ≤ M
√h
�
=
�M√ h
−M√ h
e−x2/2
√2π dx
≤
� M√ h
−M√ h
√1
2πdx = 2
√2πM√ h≤ M√
h .
(b) Per l’indipendenza degli incrementi del moto browniano e per il punto precedente P(A(M )t,h ∩ A(M )t+h,h∩ A(M )t+2h,h) = P(At,h(M ))· P(A(M )t+h,h)· P(A(M )t+2h,h)≤ (M√
h)3= M3h3/2. (c) Per il punto precedente
P(D(M )n ) = P
�2n
�
k=1
C(M )k 2n,2n1
�
≤
2n
�
k=1
P
� C(M )k
2n,2n1
�
≤ 2nM3
� 1 2n
�3/2
= M3 2n/2. (d) Per il punto precedente�
n∈NP(D(M )n )≤ M3�
n∈N2−n/2<∞, quindi P(G(M )) = 0per il Lemma di Borel-Cantelli.
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(e) • Se f è derivabile in s ∈ (0, 1) esiste finito il limite di (f(s + h) − f(s))/h, per h → 0;
in particolare, esistono costanti L�, ε > 0tali che |f(s + h) − f(s)|/h ≤ L�per ogni h∈ [0, ε]. Dato che la funzione f è continua, essa è limitata nell’intervallo [s, s + 1];
di conseguenza, esiste L�� > 0tale che |f(s + h) − f(s)|/h ≤ L�� per ogni h ∈ [ε, 1].
Ponendo L := max{L�, L��} si ha dunque che |f(s + h) − f(s)|/h ≤ L per ogni h ∈ [0, 1].
• Applicando la disuguaglianza triangolare e quanto appena mostrato, possiamo scrivere
��
��f
�k + i + 1 2n
�
− f
�k + i 2n
����� ≤
��
��f
�k + i + 1 2n
�
− f(s)
��
�� +
��
��f
�k + i 2n
�
− f(s)
��
��
≤ L�����k + i + 1 2n − s
��
�� +
��
��k + i 2n − s
��
��
� , e sek2−1n ≤ s <2kn si ottiene
��
��k + i + 1 2n − s
��
�� +
��
��k + i 2n − s
��
�� ≤i + 2 2n +i + 1
2n = (2i + 3)1 2n.
Per i = 0, 1, 2 si ha 2i + 3 ≤ 7; ponendo M := 7L, abbiamo dunque mostrato che
|f(k+i+12n )− f(k+i2n)| ≤ M21n.
(f) Sia ω ∈ Ω tale che la funzione t �→ Bt(ω)sia derivabile in un punto s = s(ω) ∈ (0, 1). Per il punto precedente, esiste M = M(ω) > 0 tale che per ogni n ∈ N esiste k = k(ω) ∈ {1, . . . , 2n} tale che |Bk+i
2n+2n1(ω)− Bk+i
2n(ω)| ≤ M21n, per i = 0, 1, 2. Questo significa precisamente che ω ∈ C(M )k
2n,2n1 . Quindi ω ∈ D(M )n , per ogni n ∈ N, e dunque ω ∈ G(M ). Abbiamo mostrato l’inclusione di eventi
{s �→ Bsè derivabile in qualche punto s ∈ (0, 1)} ⊆ �
M∈N
G(M ). Per i punti precedenti, P(G(M )) = 0per ogni M > 0 e dunque P(�
M∈NG(M )) = 0.
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Esercizio 2. Su uno spazio di probabilità filtrato standard (Ω, F, {Ft}t∈[0,∞), P)sono definiti un {Ft}t∈[0,∞)-moto browniano reale B = {Bt}t∈[0,∞) e un processo continuo e adattato X = {Xt}t∈[0,∞)che risolve la seguente equazione differenziale stocastica:
dXt = c XtdBt + Xt
1 + Xt2dt X0 = x0
, (1)
dove x0, c > 0sono numeri reali strettamente positivi fissati.
(a) Sia X�={Xt�}t∈[0,∞)un altro processo continuo e adattato definito su Ω che risolve l’equazione (1). Si mostri che, per ogni T > 0 fissato, i processi {Xt}t∈[0,T ]e {Xt�}t∈[0,T ]sono indistinguibili, ossia P(Xt= Xt�, ∀t ∈ [0, T ]) = 1. Si deduca che P(Xt= Xt�, ∀t ∈ [0, ∞)) = 1.
Definiamo ora i processi Y = {Yt}t∈[0,∞)e Z = {Zt}t∈[0,∞)ponendo Yt := e−cBt, Zt := XtYt = e−cBtXt.
(b) Si mostri che Y è un processo di Itô e se ne calcoli il differenziale stocastico.
(c) Si mostri che Z è un processo di Itô e che si ha
dZt =
� 1
1 + Xt2 − c2 2
� Ztdt Z0 = x0
. (2)
(d) Si mostri che il processo �Z ={ �Zt}t∈[0,∞), definito da Z�t := x0exp
�� t 0
1
1 + Xs2ds − c2 2t
�
, (3)
soddisfa l’equazione (2).
Ammetteremo che per l’equazione (2) ci sia unicità per traiettorie.
(e) Si mostri che P(Zt> 0 , ∀t ≥ 0) = 1. Si deduca che la variabile τ := inf{t ∈ [0, ∞) : Xt= 0} (dove inf ∅ := +∞) vale q.c. +∞.
Soluzione 2. (a) Le funzioni σ(x) := c x e b(x) :=1+xx2 hanno derivata limitata sull’intera retta reale (σ�(x) = c, |b�(x)| = |(1+x1−x22)2| ≤(1+x1+x22)2 =1+x12 ≤ 1), quindi sono lipschitziane e hanno crescita al più lineare all’infinito.
Sono dunque soddisfatte le ipotesi standard del teorema di esistenza e unicità per equazioni differenziali stocastiche visto a lezione: di conseguenza, per ogni T > 0, per l’equazione (1) con insieme dei tempi ristretto a t ∈ [0, T ] c’è unicità per traiettorie. Questo significa che le due soluzioni {Xt}t∈[0,T ]e {Xt�}t∈[0,T ]sono indistinguibili, cioè P(Xt= Xt�, ∀t ∈ [0, T ]) = 1.
Osservando che l’evento {Xt= Xt�, ∀t ∈ [0, T ]} è decrescente in T e {Xt= Xt�, ∀t ∈ [0, ∞)} = �
T∈N
{Xt= Xt�, ∀t ∈ [0, T ]} ,
dalla continuità dall’alto della probabilità segue che P(Xt= Xt�, ∀t ∈ [0, ∞)) = 1.
(b) Y è un processo di Itô perché è funzione C2del moto browniano B, che è un processo di Itô.
Applicando la formula di Itô si ottiene
dYt = −c e−cBtdBt + 1
2c2e−cBtdt . (4)
(c) Z è un processo di Itô perché prodotto dei due processi di Itô X e Y (il prodotto (x, y) �→ xy è una funzione C2). Per la formula di integrazione per parti stocastica si ha
dZt = d(XY )t = XtdYt + YtdXt + d�X, Y �t.
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Dalle relazioni (1) e (4) segue che d�X, Y �t=−c2Xte−cBtdt = −c2Ztdt, per cui dZt = Xt
�
−c e−cBtdBt + c2 2 e−cBtdt
�
+ e−cBt
�
c XtdBt + Xt
1 + Xt2dt
�
− c2Ztdt
=
� 1
1 + Xt2 − c2 2
� Ztdt .
(d) Chiaramente �Z0 = x0. Per ogni ω ∈ Ω, la funzione t �→ �Zt(ω) è derivabile (infatti t�→�t
0 1
1+Xs(ω)2ds è derivabile per il teorema fondamentale del calcolo). Di conseguenza, applicando l’ordinaria formula di derivazione per le funzioni composte si ottiene
d �Zt
dt = x0exp
��t 0
1
1 + Xs2ds − c2 2t
�
·
� 1
1 + Xt2 − c2 2
�
= �Zt
� 1
1 + Xt2 − c2 2
� . Sempre per il teorema fondamentale del calcolo si ha dunque
Z�t− �Z0 =
� t 0
d �Zs
ds ds = � t 0
Z�s
� 1
1 + Xs2 − c2 2
� ds , che non è altro che l’equazione (2) in forma integrale.
In alternativa, si poteva notare che {Wt:=�t
0 1
1+Xs2ds −c22t}t≥0è un processo di Itô. Si osservi che dWt= (1+X1 2
t −c22)dt, quindi d�W �t= 0. Dato che �Zt= x0eWt, per la formula di Itô si ha
d �Zt = x0eWtdWt = �Zt
� 1
1 + Xt2 − c2 2
� dt .
(e) Dalla relazione (3) segue immediatamente che, q.c., �Zt> 0per ogni t ≥ 0. Di conseguenza, q.c., anche Zt> 0per ogni t ≥ 0, perché Z è indistinguibile da �Z. Dato che Xt= Zt/Yt= ZtecBt, si ottiene che, q.c., Xt> 0per ogni t ≥ 0, dunque τ = +∞.