RISOLUZIONE
1. Dalla definizione di opposto e dalla propriet` a associativa dei numeri reali si ha:
a = a + 0 = a + (c c) = (a + c) c
= (b + c) c = b + (c c) = b + 0 = b
2. Dato a 2 R, siano ↵, 2 R opposti di a. Dalla definizione di opposto abbiamo che a + ↵ = 0 e a + = 0 e quindi a + ↵ = a + . Dalla legge di cancellazione dell’addizione segue allora che
↵ = .
3. Dato che a · 1 = a per ogni a 2 R, dalla propriet`a distributiva e dalla definizione di 0 si ottiene:
a + a · 0 = a · 1 + a · 0 = a · (1 + 0) = a · 1 = a = a + 0 e dalla legge di cancellazione dell’addizione segue che a · 0 = 0.
4. Per ogni a 2 R, dalla propriet`a commutativa e dalla definizione di opposto abbiamo ( a) + a = a + ( a) = 0
e dunque, per l’unicit` a dell’opposto, a `e l’opposto di a, ossia ( a) = a.
5. Per ogni a 2 R dalla propriet`a distributiva e dalla definizione di opposto e di 1 abbiamo a · ( 1) + a = a · ( 1) + a · 1 = a · ( 1 + 1) = a · 0
Dalla propriet` a 3. abbiamo che a · 0 = 0 e quindi che a · ( 1) + a = 0
Dall’unicit` a dell’opposto segue che a · ( 1) `e l’opposto di a, ovvero a · ( 1) = a.
6. Dato c 6= 0, sappiamo che esiste il suo reciproco 1 c , tale che c · 1 c = 1. Allora, dalla definizione di 1 e di reciproco e dalla propriet` a associativa dei numeri reali si ha:
a = a · 1 = a · (c · 1 c ) = (a · c) · 1 c
= (b · c) · 1 c = b · (c · 1 c ) = b · 1 = b
7. Dato a 2 R, a 6= 0, siano ↵, 2 R reciproci di a. Dalla definizione di reciproco abbiamo che a · ↵ = 1 e a · = 1 e quindi a · ↵ = a · . Dalla legge di cancellazione del prodotto segue allora che ↵ = .
8. Proviamo innanzitutto che se a = 0 oppure b = 0 allora a · b = 0. Se a = 0 allora, dalla propriet`a 3. a · b = 0 · b = 0, allo stesso modo, se b = 0 allora a · b = a · 0 = 0.
Proviamo ora che se a · b = 0 allora a = 0 oppure b = 0. Se a 6= 0 allora l’a↵ermazione `e vera, se a 6= 0 allora esiste 1 a 2 R tale che a · a 1 = 1 (`e definito il reciproco di a). Dalla definizione di elemento neutro e dalla propriet` a associativa e commutativa del prodotto, otteniamo
b = b · 1 = b · (a · 1 a ) = (b · a) · 1 a = (a · b) · 1 a = 0 · 1 a
Dalla propriet` a commutativa del prodotto e dalla propriet` a 3., si ha 0 · a 1 = 0 e pertanto b = 0.
9. Dati a, b 6= 0, dalla propriet`a commutativa e associativa del prodotto e dalla definizione di reciproco e di elemento neutro risulta
(a · b) · a 1 · 1 b = a · 1 a · b · 1 b = 1 · 1 = 1
Abbiamo allora che 1 a · 1 b `e il reciproco di a ·b e dall’unicit`a del reciproco otteniamo che a·b 1 = 1 a · 1 b . 10. Dalla propriet` a distributiva, associativa e commutativa del prodotto, utilizzando la propriet` a 9.
e la definizione di reciproco, per ogni a, b 2 R \ {0} abbiamo
a+b
a ·b = (a + b) · a 1 ·b = a · a 1 ·b + b · a 1 ·b = a · 1 a · 1 b + b · 1 a · 1 b
= a · 1 a · 1 b + b · 1 b · 1 a = 1 · 1 b + 1 · 1 a = 1 b + a 1 = a 1 + 1 b 11. Risulta
A = {x 2 R | 2 2x + 2 x 2} = ( 1, 0]
in quanto la disequazione 2 2x + 2 x 2 ammette come soluzione ogni x 0. Abbiamo quindi che A `e insieme superiormente limitato, 0 `e un maggiorante, ma non inferiormente limitato. Dato che 0 2 A possiamo concludere che
0 = max A = sup A mentre inf A = 1 12. Abbiamo che
B = {|x| | 0 x 2 2x < 3 } = [0, 3)
Infatti, la disequazione x 2 2x < 3 ammette come soluzione ogni x 2 R tale che 1 < x < 3 mentre x 2 2x 0 `e verificata da ogni x 0 e ogni x 2, pertanto si ha che 0 x 2 2x 3 se e solo se x 2 ( 1, 0] [ [2, 3). Quindi
B = {|x| | x 2 ( 1, 0] [ [2, 3)}
da cui segue che B = [0, 3). Infatti se x 2 ( 1, 0] [ [2, 3) allora 0 |x| < 3, ovvero |x| 2 [0, 3), e viceversa per ogni y 2 R con 0 |y| < 3 esiste x 2 R tale che x 2 ( 1, 0] [ [2, 3) e y = |x|.
Poich´e B = [0, 3), `e immediato verificare che
inf B = min B = 0 e sup B = 3.
Osserviamo che 3 non `e massimo dato che non appartiene a B.
13. Si ha che
C = {x 2 Q | x 2 x p
2(x 1) } = {x 2 Q | 1 x p
2 } = [1, p 2] \ Q Abbiamo quindi che C `e insieme limitato, 1 `e un minorante e p
2 un maggiorante. Poich´e 1 2 C possiamo concludere che
inf C = min C = 1.
Abbiamo che p
2 = sup C. Infatti, p
2 `e un maggiorante e dal teorema di densit` a dei numeri razionale, per ogni " > 0 esiste q 2 Q tale che p
2 " < q < p
2. Pertanto, per 0 < " < p 2 1, q 2 C. Osserviamo che C non ammette massimo, dato che p
2 62 Q e pertanto p
2 62 C.
14. Risulta
D = { n+1 n | n 2 N [ {0}} = {1 n+1 1 | n 2 N [ {0}}
Per n 2 N [ {0} abbiamo che 0 n+1 1 < 1 e quindi che 0 1 n+1 1 < 1
Ne segue che D `e inferiormente limitato, ogni ` 0 `e un minorante e poich´e 0 = 1 0+1 1 2 D possiamo concludere che
0 = min D = inf D
Abbiamo poi che D `e superiormente limitato, ogni L 1 `e un maggiorante. Verifichiamo che 1 `e l’estremo superiore di D, ovvero che non esistono maggioranti di D pi` u piccoli di 1. Preso
" > 0 qualunque, proviamo che 1 " non `e un maggiorante. A tale scopo `e sufficiente provare che esiste n 0 2 N [ {0} tale che
1 n01 +1 > 1 " , n
01 +1 < " , n 0 > 1 " 1
e tale numero naturale esiste in virt` u della propriet` a archimedea (a) . Osserviamo infine che 1 non
`e un massimo dato che 1 62 C, infatti per ogni n 2 N [ {0} si ha n+1 1 6= 0 e quindi 1 n+1 1 6= 1.
15. L’insieme { 5 1k | k 2 Z} risulta inferiormente limitato. Infatti per ogni k 2 Z si ha 5 1k > 0, quindi ogni ` 0 `e un minorante. Abbiamo che 0 `e l’estremo inferiore, dato che 0 `e un minorante e non esistono minoranti pi` u grandi di 0. Per provarlo, preso " > 0 qualunque, proviamo che esiste k 0 2 Z tale che 5 1k < ". Abbiamo
> 0, quindi ogni ` 0 `e un minorante. Abbiamo che 0 `e l’estremo inferiore, dato che 0 `e un minorante e non esistono minoranti pi` u grandi di 0. Per provarlo, preso " > 0 qualunque, proviamo che esiste k 0 2 Z tale che 5 1k < ". Abbiamo
1
5
k< " , 5 k0 > 1 "
Ora, dalla disuguaglianza di Bernoulli (b) , abbiamo che 5 k0 = (1 + 4) k0 1 + 4k 0
1 + 4k 0
e dalla propriet` a archimedea esiste k 0 2 N tale che k 0 > 1 4 ( 1 " 1). Quindi per tale valore otteniamo 5 k0 1 + 4k 0 > 1 " da cui 5 1k < ". Abbiamo pertanto provato che
< ". Abbiamo pertanto provato che
inf E = 0
L’insieme E non risulta per` o superiormente limitato, non esiste alcun maggiorante. Infatti, preso comunque L > 0, procedendo come sopra, utilizzando la disuguaglianza di Bernoulli e la propriet` a archimedea, sia n 0 2 N tale che
5 n0 > L allora, posto k 0 = n 0 otteniamo che 1
5
k0= 5 k0 = 5 n0 > L.
> L.
16. Siano A e B sottoinsiemi limitati di R tali che A ✓ B. Abbiamo che l’a↵ermazione A `e vera.
Infatti, se B risulta superioremente illimitato, la propriet` a `e immediata. Se invece B risulta superioremente limitato, dato che A ✓ B avremo che ogni maggiorante di B risulta maggiorante
(a)
la propriet` a archimedea a↵erma che per ogni x 2 R esiste n 2 N tale che x n
(b)