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Locali e attrezzature di cucina

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Academic year: 2021

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Locali e attrezzature di cucina

Ergonomia e funzionamento

L’ergonomia (dal greco ergon, lavoro, e nomos, regola) è la discipli- na che studia i rapporti tra l’uomo, gli strumenti che egli usa e l’am- biente di lavoro in cui opera. Suo scopo è ottimizzare questi rap- porti, contribuendo ad aumentare la sicurezza e diminuire la fatica.

Nell’ambito delle attività lavorative, il problema dell’ergonomia è stato considerato dalla legislazione italiana in relazione alla difesa della salute del lavoratore : nella legge 626/94 si tratta del “rispetto dei principi ergonomici nella concezione dei posti di lavoro, nella scel- ta delle attrezzature e nella definizione dei metodi di lavoro e produ- zione”.

L’ usabilità è uno degli obiettivi essenziali dell’ergonomia, cioè il grado con il quale un prodotto può essere impiegato efficacemente dagli utenti per raggiungere specifici obiettivi. Perché un prodotto sia usabile occorre che le operazioni siano svolte con successo e con il minimo sforzo psicofisico. In cucina, per esempio, è importante ave- re tutto a portata di mano, alla distanza più corretta, operare senza rischi e senza eccessivi sforzi fisici. Ma ogni particolare deve essere progettato con cura: come la profondità o posizione dei ripiani (che devono essere alla giusta altezza per risultare facilmente utilizzabili, senza necessità di usare scalette o rischio di sbattere la testa contro spigoli sporgenti) o i cassetti che devono essere facilmente apribili, pratici, dotati di maniglie che richiedano una presa semplice ed effi- cace.

Le stesse macchine devono essere studiate per la sicurezza d’im- piego e la praticità d’uso (lo sportello d’accesso alla lavapiatti deve garantire una buona visibilità al suo interno e facilità di carico e sca- rico senza obbligare l’operatore a “contorsionismi”).

Gli stessi principi devono essere applicati per sedie, dimensiona- mento e disposizione di tavoli e piani di lavoro (senza spigoli, di al- tezza adeguata, con superficie non riflettente per non affaticare la vista), manici di coltelli ecc.

La brigata deve potersi muovere velocemente e senza intralciarsi nei locali della cucina. Per questo motivo, l’organizzazione e la disposizione delle attrezzature devono essere prestabilite per favorire un percorso “a senso unico”, determinato dalle fasi di lavorazione.

Sistema a pedale di apertura e chiusura dell’acqua del rubinetto: evita l’uso delle mani e garantisce maggiore igiene.

Rubinetto a fotocellula: si attiva semplicemente avvicinando le mani.

Maniglia

ribaltabile.

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Come funziona una cucina professionale

La sequenza di ciascuna fase di lavorazione deve essere sempre rispettata.

A ogni fase deve corrispondere una zona precisa della cucina, dedicata alla singola preparazione, in modo che gli ingredienti e le preparazioni seguano un percorso lineare di “marcia avanti”. Ogni fase si deve inoltre concludere sempre con le procedure di allon- tanamento dei rifiuti, attuate secondo scrupolose regole igieniche (lavarsi sempre le mani alla fine di ogni operazione) e di lavaggio delle attrezzature e degli spazi adibiti.

(

*

)

L’aboyeur annuncia alla brigata le comande che provengono dalla sala, controlla l’andamento del servizio, gestisce le uscite dei piatti (ad esempio primi e secondi in successione). È una figura ormai quai scomparsa, sostituita dallo chef di cucina o dal sous chef.

Fase Procedura Spazio

Ricevimento e stoccaggio delle

merci Preparazione

Cottura

Pasticceria

Presentazione

Distribuzione

Lavaggio e riordino delle

stoviglie

Le materie prime vengono ricevute e controllate, quindi smistate verso il magazzino

Fasi preliminari di pulizia, taglio di verdure, carni, pesci e realizzazione dei piatti freddi

Le materie prime, pulite e tagliate, vengono avviate alla cottura e cucinate dai cuochi. Arrivano anche i

piatti pronti che richiedono una rigenerazione

Preparazione dolci

Lo chef de cuisine controlla il piatto da servire e verifica che la presentazione sia perfetta prima di

consegnarlo all’aboyeur*

La responsabilità di coordinare il rapporto tra cucina e sala passa all’aboyeur, se presente. In sua

assenza, il ruolo di coordinare l’uscita dei piatti spetta allo chef di cucina

Il lavaggio si articola in 4 fasi

Asportazione dello sporco grossolano con spazzole o getti di detergente ad alta pressione

Risciacquo Disinfezione Risciacquo finale

CORRETTA SEQUENZA DELLE FASI DI LAVORAZIONE DI CUCINA

Economato

Zona ricevimento e controllo merci Zona a temperatura non controllata Zona a temperatura controllata

Cucina fredda Zona carne Zona pesce Zona verdure Zona piatti freddi e antipasti

Cucina calda

È il cuore della cucina, con le piastre, i fornelli e i forni. Solitamente è collocata al centro del locale, in modo da permettere ai cuochi di operare da tutti

i lati Pasticceria

Separata dalla cucina ma direttamente comunicante con essa

Nelle cucine più grandi precede la zona di distribuzione. In genere coincide con essa

Zona di distribuzione

Separa la cucina dall’office di sala. Qui si trova il tavolo, o pass, su cui i cuochi appoggiano i piatti preparati, successivamente prelevati dal personale

di sala Zona di pulizia

Può essere un locale unico oppure, nelle cucine dei grandi alberghi, è formato da 2 zone: una per il lavaggio di pentole e attrezzature da cucina e l’altra

per il lavaggio di piatti, bicchieri e posate

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Collocazione e caratteristiche

Le attrezzature vanno collocate nelle diverse zo- ne della cucina, rispettando la fase di lavorazione corrispondente.

Dalla metà degli anni Sessanta è stato adottato il sistema gastronorma : grazie a questo sistema modulare, che prevede dimensioni standard per recipienti, vassoi e macchine, si possono aggiun- gere o sostituire singoli elementi, forniti anche da produttori diversi, senza bisogno di adattare gli spazi o rifare gli allacciamenti.

Attrezzature per la cottura dei cibi

I forni hanno subito una notevole evoluzione adottando tecnologie sempre più sofisticate: han- no maggiore affidabilità e precisione, il controllo della cottura è più semplice, il lavoro risulta facili- tato con aumento della produttività e della qualità del prodotto finito.

Da ricordare tra i forni più comunemente utilizzati nelle cucine professionali:

forno tradizionale : può essere a gas (con fonte di calore in basso per cotture non omogenee) o elettrico (con una fonte di calore in basso e una in alto);

forno a termoconvezione : a gas o elettrico, con una ventola che aspira aria all’interno della camera di cottura, riscaldandola a contatto della fonte di calore e distribuendola uniformemente.

Consente una cottura omogenea dei cibi. Un umidificatore evi- ta l’eccessivo essiccamento;

forno a vapore : agisce in pressione, non va aperto durante la cot- tura. L’acqua viene immessa all’interno del generatore di calore, si trasforma in vapore che viene distribuito uniformemente nella ca- mera di cottura grazie a una ventola;

forno a bassa densità di calore : non supera i 120 °C e li mantiene per tempi lunghi. L’umidità degli alimenti resta nella cella ed evita l’essiccamento. Particolarmente adatto per le carni e la rigene- razione dei cibi cotti;

forno a microonde : le onde elettromagnetiche ad altissima fre- quenza, prodotte dal generatore, penetrano nell’alimento per un paio di centimetri, provocando un’eccitazione molecolare che genera rapidamente calore.

Attività Attrezzature Spazio

Celle frigorifere, abbattitori di temperatura, produttori

di ghiaccio a cubetti e granulare Lavaverdure, centrifughe, tritacarne,

tagliaverdure, pelaverdure, polivalenti,

affettatrici, frullatori, segaossa, mescolatrici, frantumatori, sbattitrici, cutter, mixer, tritarifiuti

Cucine industriali, friggitrici, brasiere,

forni, piastre, salamandre, bagnomaria, griglia

Lavastoviglie

CORRETTA COLLOCAZIONE DELLE ATTREZZATURE DI CUCINA

Economato

Cucina fredda

Cucina calda

Zona di pulizia Refrigerazione

Preparazione

Cottura

Lavaggio

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La tecnologia moderna offre attualmente forni che riuniscono in un corpo unico le prestazioni di più apparecchi singoli altamente specializzati, rispondendo così anche a esigenze di spazio.

Il forno a vapore combinato

Cottura a vapore combinata La combinazione di vapore e aria calda mantiene le pietanze morbide, riduce al minimo la perdita di peso e garantisce una doratura ottimale. I tempi di cottura sono brevi, l’aroma risulta intenso e le croste sono croccanti.

Cottura ad aria calda L’aria, riscaldata a circa 300 °C, impedisce la fuoriuscita dei liquidi della carne che rimane succosa (per esempio bistecche e braciole).

Questo tipo di cottura è adatto a gratinature, grigliate e preparazioni di arrosti e dolci.

Rigenerazione Grazie alla combinazione di vapore e aria calda, si possono portare in breve tempo alla temperatura desiderata anche notevoli quantità di piatti o contenitori gastronorma, senza che il cibo diventi eccessivamente asciutto o acquoso.

Cottura a vapore

Garantisce tempi di riscaldamento molto ridotti e una temperatura costante di vapore (circa 100 °C). La cottura risulta uniforme e le qualità nutritive restano invariate.

Rappresenta la migliore soluzione, oltre che per cuocere a

vapore, per stufare, scottare, cuocere a fuoco lento e affogare gli

ingredienti.

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Attrezzature per la cottura dei cibi

La brasiera È un recipiente in ferro/

acciaio, rettangolare, dotato di coperchio basculante. Ha una fonte di calore (a gas o elettrica) in basso.

Serve per cuocere grandi quantità di cibo in umido.

Il cuocipasta

Ha una vasca che, a seconda dei modelli, può avere una capienza compresa tra 20 e 50 litri in cui vengono immersi i cestelli con gli ingredienti.

Spesso è fornita di un sistema per sollevare i cestelli e per riportare automaticamente a livello il liquido di cottura.

Il fry top e la griglia

Adatto per cotture a contatto, il fry top può avere, a seconda dei modelli, piastre satinate in acciaio lisce, rigate o al cromo, con funzionamento a gas o elettrico e controllo termostatico della temperatura di lavoro.

La griglia pùo funzionare a carbone, gas o elettricità.

L’alimentazione a carbone garantisce le migliori qualità organolettiche alle vivande ma presenta problemi di pulizia, stoccaggio e accensione del combustibile.

La griglia elettrica dà risultati analoghi a quelli della griglia a gas, ma evita la formazione di sostanze nocive che si formano quando gocce di grasso vengono a contatto con la fiamma alterando gli alimenti, anche nel sapore.

La friggitrice

È composta da 1 o 2 vasche d’acciaio per l’olio.

La fonte di calore (a gas o elettrica) è regolata da un termostato ed è situata a metà delle vasche.

In questo modo l’olio raggiunge una temperatura più elevata in alto e inferiore in basso. I cestelli contenenti il prodotto da friggere vengono immersi nella parte alta. La differenza di calore provoca la caduta delle impurità sul fondo, mantenendo limpido l’olio di frittura.

I fuochi aperti

Per il loro uso intensivo

devono essere costruiti in

modo da garantire facilità

di pulizia e sicurezza

igienica: l’invaso di raccolta

dei liquidi è largo e a

tenuta stagna. Sono allo

studio fornelli sequenziali

che, accendendosi e

spegnendosi a intervalli

regolari, garantiscono

temperatura costante e

risparmio energetico.

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Attrezzature elettromeccaniche

L’attrezzatura elettromeccanica rappresenta l’insieme degli appa- recchi (robot da cucina) dotati di motore elettrico.

Questo materiale permette:

di lavorare più velocemente e più uniformemente;

di semplificare e alleggerire il lavoro;

di ottenere una migliore resa.

Alcuni tipi di apparecchi elettromeccanici:

il mixer planetario con accessori;

la macchina per sbucciare, lavare e centrifugare gli ortaggi;

l’affettatrice universale (macchina per prosciutto);

il cutter con vasca fissa o rotante;

i vari mixer e gli accessori per tagliare gli ortaggi;

la tritatrice per carne;

l’affettatrice per pane;

il laminatoio per verdure.

Questi apparecchi sono molto diversificati, alcuni sono per un uso specifico (affettatrice per pane), altri sono polivalenti (mixer, appa- recchi per tagliare la verdura ecc.).

Devono essere perfettamente adatti alle esigenze dell’azienda e al numero di coperti da preparare. Una piccola azienda opterà per apparecchi polivalenti, una più grande per apparecchi specifici.

Modelli di mixer planetari da tavolo.

L’uso degli apparecchi elettromeccanici presenta alcuni rischi particolari dovuti a:

presenza di una lama tagliente;

presenza di organi mobili che possono girare a grande velocità;

presenza contemporanea dell’acqua e

dell’elettricità.

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Attrezzature elettromeccaniche di cucina

Il mixer planetario

Grazie ai vari accessori (gancio, paletta, frusta), il mixer planetario permette di ottenere ogni tipo di lavorazione (sbattere, impastare ecc.). Secondo i modelli, possono essere adattati accessori ausiliari:

affettaverdura, macinacarne, cutter, macina, schiacciapatate, grattugia per formaggio ecc.

Alcuni apparecchi possono avere in opzione un sistema di riscaldamento delle vasca e un carrello sul quale appoggiarla.

La macchina pelaverdure Pela e sbuccia patate, carote, rape, sedano-rapa, scorzobianca e, con la semplice sostituzione di un vassoio, anche cipolle e mele. È disponibile, come accessorio, un piatto abrasivo per raschiare cozze e frutti di mare. La macchina agisce sulla buccia delle verdure attraverso l’abrasione, come farebbe un foglio di carta vetrata. L’acqua all’interno della vasca porta via gli scarti. Per non ostruire i tubi, si consiglia di installare un catino filtrante per recuperare le

“fecole”.

Il tagliaverdure

Il tagliaverdure permette, combinando tra loro dischi, griglie e grattugie, di ottenere numerosi tipi di tagli diversi (oltre 60 per alcuni modelli) come affettatura, sminuzzatura, sfilatura, raspatura ecc., e serve anche a tagliare patate per la frittura o la macedonia di verdure.

La centrifuga per verdura

La centrifuga per verdura permette di centrifugare (scolare) tutte le verdure bagnate o che sono state appena lavate (insalate, fagiolini, patate che devono essere trattate per la frittura ecc.).

Il funzionamento è molto semplice: un motore elettrico fa muovere una vasca di forma cilindrica e la forza centrifuga impressa alle verdure contenute elimina l’acqua di lavaggio.

Impastatrice a spirale

La forma particolare della spirale consente di ottenere impasti perfettamente amalgamati in pochi minuti.

Impastatrice a bracci tuffanti

Indispensabile per

realizzare gran parte dei

prodotti di pasticceria, è

utilizzata per ossigenare gli

impasti grazie al sistema

a bracci tuffanti. L’altezza

di lavoro dei bracci è

regolabile.

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Attrezzature elettromeccaniche di cucina

La frusta e il mixer a immersione

I mixer a immersione permettono di ridurre le verdure a passato (in particolare minestre), di emulsionare e omogeneizzare alcune salse. Mixer e fruste a immersione hanno il vantaggio di lavorare direttamente nel recipiente di cottura e limitano così le manipolazioni e i travasi.

L’affettatrice universale (macchina per prosciutto)

Questa macchina permette di tagliare rapidamente e in modo regolare i salumi, le carni cotte senza osso (arrosti), il pane in cassetta per i canapé ecc. Lo spessore delle fette è regolato grazie a un selezionatore di grande precisione. Alcuni apparecchi sono muniti di un affilatoio automatico efficace e rimovibile e di un contatore di fette.

Il cutter o mixer a vasca rotante

Grazie alla grande velocità di rotazione del coltello (da 1500 a 3000 giri al minuto), questo apparecchio permette di ottenere in pochi secondi prezzemolo e cipolle finemente tritati, di preparare farce varie (terrine, carne per salsiccia, carne macinata), burri composti, salsa maionese e derivati, di mescolare diversi tipi di pasta (frolla, sablé).

Il cutter o mixer a vasca fissa Questi apparecchi, attualmente molto diffusi nelle cucine, permettono gli stessi impieghi dei cutter a vasca rotante.

Spesso di dimensioni anche minori, sono indispensabili in ogni posto di lavoro.

Alcuni modelli polivalenti sono equipaggiati con accessori complementari (tagliaverdure, spremifrutta, centrifuga) e hanno molti impieghi nei piccoli ristoranti.

Altri modelli più capienti sono provvisti di una vasca basculante che può essere bloccata in ogni posizione.

Il tritacarne (modello da tavolo)

Permette di tritare ogni genere di carni per la preparazione di farce varie e fette macinate.

Scegliere un apparecchio interamente in acciaio inossidabile, senza parti

difficilmente raggiungibili durante la pulizia.

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