Settori
Sanità e previdenza - Ambiente e territorio
La dotazione
di infrastrutture
e servizi nella sanità
Anni 2004-2005
2
0
0
9
SISTEMA STATISTICO NAZIONALE
I settori
Ambiente, territorio, climatologia
Popolazione, matrimoni, nascite, decessi, flussi migratori Sanità, cause di morte, assistenza, previdenza sociale Istruzione, cultura, elezioni, musei e istituzioni similari Comportamenti delle famiglie (salute, letture, consumi, etc.) Amministrazioni pubbliche, conti delle amministrazioni locali Giustizia civile e penale, criminalità
Conti economici nazionali e territoriali
Occupati, disoccupati, conflitti di lavoro, retribuzioni Indici dei prezzi alla produzione e al consumo Agricoltura, zootecnia, foreste, caccia e pesca Industria, costruzioni, commercio, turismo, trasporti e comunicazioni, credito
Importazioni ed esportazioni per settore e Paese AMBIENTE E TERRITORIO POPOLAZIONE SANITÀ E PREVIDENZA CULTURA FAMIGLIA E SOCIETÀ PUBBLICA AMMINISTRAZIONE GIUSTIZIA E SICUREZZA CONTI ECONOMICI LAVORO PREZZI AGRICOLTURA E ZOOTECNIA INDUSTRIA E SERVIZI COMMERCIO ESTERO
Alla produzione editoriale collocata nei 13 settori si affiancano le pubblicazioni periodiche dell’Istituto: Annuario statistico italiano, Bollettino mensile di statistica e Compendio statistico italiano.
Settori
Sanità e previdenza - Ambiente e territorio
La dotazione
di infrastrutture
e servizi nella sanità
Anni 2004-2005
SISTEMA STATISTICO NAZIONALE
A cura di: Claudia Brunini
Coordinamento redazionale: Xenia Caruso
Per informazioni sul contenuto della pubblicazione
rivolgersi al Cont@ct Centre dell’Istat all’indirizzo:
https://contact.istat.it//
Eventuali rettifiche ai dati pubblicati saranno diffuse
all’indirizzo www.istat.it nella pagina di presentazione del volume
La dotazione di infrastrutture e servizi nella sanità
Anni 2004-2005
Informazioni n. 8
ISBN 978-88-458-1644-4
© 2009
Istituto nazionale di statistica
Via Cesare Balbo, 16 - Roma
Realizzazione: Istat, Servizio Editoria
Stampato nel mese di marzo 2010
per conto dell’Istat presso
Centro stampa e riproduzione s.r.l.
Via di Pietralata, 157 - Roma
Si autorizza la riproduzione a fini non
Indice
Pagina
Avvertenze………….………..………….………..…
9
Premessa………….………..………….………. 11
PARTE PRIMA - LE ASL NELLE REGIONI
1. Aspetti
generali
1.1
Introduzione………..……….………..
15
1.2
Gli
indicatori……….…...
16
2.
Il quadro nazionale
2.1
La normativa nazionale ……….………..
21
2.2
L’analisi…….………...……...
22
3. Il
Piemonte
3.1
La geografia dei principali servizi sanitari e alcuni aspetti sociodemografici..…….………..
31
3.2
La dotazione di servizi sanitari nelle Asl……….………....
32
4.
La Valle d’Aosta
4.1
La geografia dei principali servizi sanitari e alcuni aspetti sociodemografici……….
45
4.2
La dotazione di servizi sanitari nelle Asl……….………
46
5. La
Lombardia
5.1
La geografia dei principali servizi sanitari e alcuni aspetti sociodemografici……..………...
53
5.2
La dotazione di servizi sanitari nelle Asl……….………....
54
6.
Le province autonome di Trento e di Bolzano
6.1
La geografia dei principali servizi sanitari e alcuni aspetti sociodemografici..….…………..
67
6.2
La dotazione di servizi sanitari nelle Asl……….……
68
7. Il
Veneto
7.1
La geografia dei principali servizi sanitari e alcuni aspetti sociodemografici..….…………..
77
7.2
La dotazione di servizi sanitari nelle Asl.………
78
8. Il
Friuli-Venezia
Giulia
8.1
La geografia dei principali servizi sanitari e alcuni aspetti sociodemografici..……...………
91
8.2
La dotazione di servizi sanitari nelle Asl.………
92
9. La
Liguria
9.1
La geografia dei principali servizi sanitari e alcuni aspetti sociodemografici..…….………..
101
9.2
La dotazione di servizi sanitari nelle Asl.………
102
10. L’Emilia
Romagna
6
Pagina
11. La
Toscana
11.1 La geografia dei principali servizi sanitari e alcuni aspetti sociodemografici………...……..
121
11.2 La dotazione di servizi sanitari nelle Asl……….
122
12. L’Umbria
12.1 La geografia dei principali servizi sanitari e alcuni aspetti sociodemografici…….…………
135
12.2 La dotazione di servizi sanitari nelle Asl……….
136
13. Le
Marche
13.1 La geografia dei principali servizi sanitari e alcuni aspetti sociodemografici……...………..
143
13.2 La dotazione di servizi sanitari nelle Asl……….
144
14. Il
Lazio
14.1 La geografia dei principali servizi sanitari e alcuni aspetti sociodemografici……...………..
157
14.2 La dotazione di servizi sanitari nelle Asl……….
158
15. L’Abruzzo
15.1 La geografia dei principali servizi sanitari e alcuni aspetti sociodemografici…………...…..
171
15.2 La dotazione di servizi sanitari nelle Asl……….
172
16. Il
Molise
16.1 La geografia dei principali servizi sanitari e alcuni aspetti sociodemografici……….
181
16.2 La dotazione di servizi sanitari nelle Asl……….
182
17. La
Campania
17.1 La geografia dei principali servizi sanitari e alcuni aspetti sociodemografici………...
189
17.2 La dotazione di servizi sanitari nelle Asl……….
190
18. La
Puglia
18.1 La geografia dei principali servizi sanitari e alcuni aspetti sociodemografici...………..
203
18.2 La dotazione di servizi sanitari nelle Asl……….
204
19. La
Basilicata
19.1 La geografia dei principali servizi sanitari e alcuni aspetti sociodemografici……….
217
19.2 La dotazione di servizi sanitari nelle Asl……….
218
20. La
Calabria
20.1 La geografia dei principali servizi sanitari e alcuni aspetti sociodemografici….….…….…..
227
20.2 La dotazione di servizi sanitari nelle Asl……….
228
21. La
Sicilia
21.1 La geografia dei principali servizi sanitari e alcuni aspetti sociodemografici……...….…….
239
21.2 La dotazione di servizi sanitari nelle Asl……….
240
22. La
Sardegna
PARTE SECONDA - INDICI SINTETICI DI DOTAZIONE DEI SERVIZI SANITARI
Pagina
1. Indici sintetici di dotazione dei servizi sanitari
1.1 Aspetti
teorici………...…….
261
1.2 Risultati
………....
264
1.2.1
I servizi per l’assistenza di base………...
264
1.2.2 I servizi per l’assistenza clinico-diagnostica extraospedaliera………...
265
1.2.3 I servizi per l’assistenza territoriale……….
271
1.2.4 I servizi per l’assistenza ospedaliera pubblica……….
273
1.2.5 I servizi per l’assistenza ospedaliera privata accreditata………
274
Appendice metodologica
A - La qualità e il trattamento dei dati………...
283
B - Il metodo per la sintesi degli indicatori ………...
284
C - Analisi della robustezza degli indici di sintesi………...
287
Avvertenze
Segni convenzionali
Nelle tavole della presente pubblicazione sono adoperati i seguenti segni convenzionali:
linea (-) :
-
quando il fenomeno non esiste;
-
quando il fenomeno esiste e viene rilevato, ma i casi non si sono verificati;
-
quando il dato relativo deriva da un rapporto tra due frequenze nulle;
-
quando il dato relativo deriva da un rapporto in cui il numeratore è maggiore
di zero, ma il denominatore è uguale a zero.
quattro punti (....):
-
quando il fenomeno esiste, ma i dati non si conoscono per qualsiasi ragione.
due punti (..):
-
quando i numeri non raggiungono la metà della cifra dell’ordine minimo
considerato.
Partizione delle Asl
La partizione territoriale minima è quella delle Asl, così come si presentava al 31 dicembre 2005, momento a
cui i dati si riferiscono. L’elenco delle Asl è fornito dal Ministero del lavoro, salute e politiche sociali. La
partizione è invariata al 31 dicembre 2006.
Aree Nuts2
Piemonte, Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste, Lombardia, Liguria, Provincia autonoma di Bolzano, Provincia
autonoma di Trento, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio,
Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna.
Ripartizioni territoriali a quattro modalità
Nord-ovest
Piemonte, Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste, Lombardia, Liguria.
Nord-est
Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna.
Centro
Toscana, Umbria, Marche, Lazio.
Mezzogiorno
Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna.
Ripartizioni territoriali a tre modalità
Nord
Piemonte, Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste, Lombardia, Liguria, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia
Giulia, Emilia-Romagna.
Centro
Toscana, Umbria, Marche, Lazio.
Mezzogiorno
Premessa
Il volume è frutto del lavoro di un gruppo di ricercatori dell’Istat,
1nato con il compito di studiare e
sperimentare indicatori di dotazione delle infrastrutture sanitarie nelle Asl e nelle regioni a sostegno delle
politiche di intervento. In particolare, il gruppo ha avuto il duplice obiettivo di effettuare una ricognizione degli
indicatori di dotazione delle infrastrutture sanitarie sulla base dei bacini informativi disponibili e di sperimentare
alcune metodologie di sintesi in ambiti settoriali circoscritti, omogenei e consistenti.
Nel volume le informazioni sono organizzate con l’intento di fornire un adeguato supporto informativo a
tutte le fasi del processo decisionale in sanità, che risulta piuttosto frammentato tra i diversi livelli territoriali. La
dotazione e l’organizzazione sul territorio delle infrastrutture dei servizi sanitari dipende infatti da politiche
definite sia a livello nazionale, dove si stabiliscono gli indirizzi generali e si espletano le funzioni di
coordinamento e controllo, sia a livello regionale dove, attraverso la definizione di linee programmatiche che
rispettino gli indirizzi governativi, si cerca di rispondere in modo adeguato alle specificità del territorio, sia
infine a livello di Asl, che hanno funzioni gestionali e amministrative.
La dotazione di infrastrutture e servizi è analizzata per sei ambiti sanitari: organizzazione delle Asl;
assistenza di base; assistenza clinico-diagnostica extraospedaliera; assistenza territoriale; assistenza ospedaliera
pubblica; assistenza ospedaliera privata accreditata. Per ciascun ambito di assistenza sanitaria vengono forniti
anche gli indici sintetici di dotazione.
La tecnica applicata per il calcolo di queste misure sintetiche di dotazione, che enucleano una molteplicità
di indicatori in un unico valore, è il frutto di un’attenta analisi metodologica. Essa ha i seguenti vantaggi:
produce valori che sono numeri puri - e quindi svincolati dall’unità di misura; è semplice da riprodurre poiché si
compone di pochi passaggi; produce valori che sono anche di semplice interpretazione; consente confronti
temporali.
Il gruppo di lavoro ha concluso i lavori nel 2009 e il contenuto del volume costituisce la prima applicazione
da parte dell’Istat di tecniche per la sintesi di indicatori semplici. La presente applicazione riguarda un settore
specifico, quello della sanità, ma tali metodologie possono essere applicate per il calcolo di indici sintetici in
una molteplicità di altri settori. La metodologia individuata, che è ancora in fase di sperimentazione, si è già
dimostrata molto robusta anche per altri ambiti tematici.
Ha collaborato Raffaella Chiocchini per l’elaborazione e l’editing della cartografia
Capitolo 1 - Aspetti generali
1.1 - Introduzione
Le infrastrutture sanitarie, e l’insieme di servizi ad esse connessi, sono comprese tra le infrastrutture che
Hansen (Niles M. Hansen, 1965) classifica come sociali. Esse si differenziano da quelle di tipo economico in
quanto non direttamente orientate al supporto delle attività produttive o alla movimentazione di beni e servizi,
ma determinanti solo indirette del reddito e della produttività di un’area. Le infrastrutture sociali si distinguono
anche per avere, rispetto alle economiche, un minore grado di accessibilità pubblica (D. Biehl, 1991). Infatti, se
si considerano le quattro proprietà
1che qualificano il livello di questo attributo, si può rilevare che i servizi
sanitari hanno un grado di immobilità e indivisibilità variabile: elevato ad esempio per i servizi ospedalieri che
sono una risorsa non facilmente trasportabile e la cui utilizzabilità è legata alla loro totale disponibilità, più
contenuto per i servizi territoriali. I servizi sanitari possono avere inoltre un certo grado di sostituibilità ed
un’elevata polivalenza. Questa minore accessibilità pubblica rende possibile l’intervento di capitali privati nella
loro proprietà e gestione.
Con riferimento alla produzione di beni e servizi la presenza del privato è più consistente, con notevoli
differenze da regione a regione: in alcune si osserva una netta prevalenza del privato, in altre del pubblico. Il
sistema si caratterizza comunque per un elevato livello di integrazione fra pubblico e privato, favorito dal
meccanismo della convenzione che consente ai due ambiti di agire all’interno di un quadro di coordinamento e
condivisione di obiettivi determinati sia a livello nazionale che regionale.
Anche le famiglie contribuiscono alla spesa sanitaria complessiva per una quota pari al 21,8 per cento nel
2006 e con un andamento decrescente nell’ultimo quinquennio.
2Le regioni che vedono una maggiore
partecipazione della spesa privata si collocano tutte nel Centro-nord e sono, in ordine decrescente, il
Friuli-Venezia Giulia (28,2 per cento), l’Emilia-Romagna (26,8 per cento), la Lombardia (25,9 per cento), il Piemonte
(24,8 per cento), il Veneto (23,7 per cento) e la Toscana (23,0 per cento).
Il servizio sanitario è dunque una infrastruttura la cui dotazione e organizzazione dipendono quasi
esclusivamente da politiche pubbliche che vengono definite a vari livelli territoriali: quello nazionale, con
funzione di coordinamento e controllo; quello regionale, con il compito di fornire le linee programmatiche;
quello di Asl con funzioni gestionali e amministrative. Il processo decisionale è dunque molto frammentato.
L’obiettivo del volume è quello di organizzare le informazioni in modo da fornire supporto ad ogni fase e
articolazione del procedimento che porta alla costruzione delle politiche sanitarie.
Viene descritta, nel modo più dettagliato possibile, la presenza sul territorio di strutture e servizi finalizzati
all’assistenza sanitaria sia distrettuale sia ospedaliera. Il prodotto si caratterizza per completezza e flessibilità.
La completezza è garantita dal panorama di variabili considerate, gran parte di quelle che le fonti ufficiali
mettono a disposizione relativamente all’offerta di servizi. La flessibilità riguarda la varietà degli strumenti che
costituiscono il prodotto: un volume di approfondimenti e analisi e un sistema informativo che consente la
navigazione e il download dei dati.
L’offerta di servizi è analizzata per sei ambiti sanitari: organizzazione delle Asl; assistenza di base;
assistenza clinico-diagnostica extraospedaliera; assistenza territoriale; assistenza ospedaliera pubblica;
assistenza ospedaliera privata accreditata.
Le variabili, tutte di offerta, intendono descrivere, nel modo più efficace possibile, la dotazione nel
territorio dei servizi sanitari. Esse sono tratte da fonti ufficiali e, tuttavia, non sempre sufficienti a fornire,, di
ciascun ambito di assistenza, una descrizione del tutto esauriente. Questo fatto è dovuto essenzialmente a due
Il capitolo è redatto da Claudia Brunini.
1
Le quattro caratteristiche che consentono di definire, secondo Biehl, il livello di accessibilità pubblica sono: l’indivisibilità, secondo cui una
16
ragioni: la prima è legata alla caratteristica locale delle politiche sanitarie, che rendono estremamente difficile
alle rilevazioni nazionali di cogliere efficacemente i modi diversi in cui gli indirizzi del governo centrale
vengono tradotti a livello regionale; la seconda attiene alla complessità dei meccanismi di rilevazione dei dati,
che si adattano con una certa lentezza a realtà variegate e mutabili quale quella sanitaria.
I maggiori punti di debolezza si riscontrano nei primi quattro ambiti di assistenza. Gli indicatori di
organizzazione delle Asl risentono significativamente degli specifici orientamenti regionali che si traducono
spesso in assetti organizzativi che i modelli di rilevazione ministeriali non riescono a cogliere con efficacia.
L’assistenza di base è scarsamente rappresentata sia a livello regionale che di Asl, in particolare risulta carente
la capacità di cogliere le diverse forme organizzative della continuità assistenziale. L’assistenza
clinico-diagnostica extraospedaliera, che ha quale punto di riferimento nel territorio gli ambulatori e laboratori
specialistici, è espressa solo mediante la presenza di apparecchiature clinico-diagnostiche e il numero di
ambulatori. Nulla si conosce sul numero di branche specialistiche attive e sul personale che vi opera; e non è
inoltre possibile quantificare la parte di attività clinico-diagnostica svolta dagli ospedali a livello territoriale. Per
l’assistenza territoriale a livello regionale, infine, è noto il numero di servizi ma nulla si sa sulla loro dimensione
e sul personale che vi opera. Risulta, inoltre, molto carente l’informazione a livello di Asl.
La base di dati così formata è utilizzata anche per la costruzione di indicatori di sintesi della dotazione di
servizi sanitari in ciascun ambito sanitario.
Il livello territoriale prescelto tiene conto del processo di devoluzione in corso, che sta conducendo il nucleo
decisionale delle politiche sanitarie sempre più nel territorio, vicino al cittadino. Da qui la necessità di dati
riferiti sia al dettaglio territoriale dove si localizzano le decisioni - quello regionale - sia ai dettagli inferiori e
superiori per consentire al decisore di acquisire una panoramica degli effetti delle politiche attuate. Dunque,
quando possibile, i dati sono forniti a livello di singola Asl, per regione (mantenendo separate le province
autonome di Trento e Bolzano) e a livello nazionale.
1.2 - Gli indicatori
Il volume offre un ampio ventaglio di dati relativi all’offerta di servizi in sanità. Si tratta di gran parte delle
variabili disponibili da fonte ufficiale relativamente ai sei ambiti di assistenza considerati.
La struttura organizzativa delle Asl è descritta mediante sei indicatori che esaminano la propensione delle
Asl a dotarsi di quelle strutture necessaria ad una erogazione efficace dei servizi.
L’assistenza di base è descritta mediante quattro indicatori relativi alla medicina di base e alla continuità
assistenziale.
L’ambito relativo all’assistenza clinico-diagnostica extraospedaliera riguarda l’attività degli ambulatori e
laboratori. Gli indicatori sono relativi alla numerosità delle strutture e alla dotazione delle principali
apparecchiature cliniche.
L’assistenza territoriale include indicatori sui servizi distrettuali rivolti alle fasce più deboli, sull’assistenza
residenziale e semiresidenziale e sull’attività di riabilitazione svolta dagli istituti o centri di riabilitazione ex art.
26, legge n. 833/1978; nonché gli indicatori relativi al personale nelle Asl.
Gli ultimi due ambiti riguardano infine l’assistenza ospedaliera, pubblica e privata accreditata. Sono
descritti con un ampio panorama di dati sulla disponibilità di posti letto secondo le principali specialità, sulla
presenza di personale e sulla dotazione di apparecchiature per la diagnosi e cura.
Prospetto 1.1 - Indicatori di offerta di servizi sanitari per ambito sanitario
AMBITO E SOTTOAMBITO INDICATORI
STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELLE ASL
IBA001-Asl con centro unificato di prenotazione per 100 Asl IBA002-Asl con dipartimento di salute mentale per 100 Asl IBA003-Asl con dipartimento di prevenzione per 100 Asl IBA004-Asl con servizio di trasporto ai centri di dialisi per 100 Asl IBA005-Asl con dipartimento materno-infantile per 100 Asl
IBA006-Asl con servizio di assistenza domiciliare integrata per 100 Asl
ASSISTENZA DI BASE
IBA007-Medici generici per 10.000 abitanti IBA008-Pediatri di base per 10.000 abitanti 0-13 anni IBA009-Medici di guardia medica per 100.000 abitanti IBA010-Ore di servizio di guardia medica per 100 abitanti
ASSISTENZA CLINICO-DIAGNOSTICA EXTRAOSPEDALIERA
ITE001-Ambulatori e laboratori per 100.000 abitanti
Apparecchiature di alta specialità ed elevata intensità organizzativa ITE028-Camere iperbariche extraospedaliere per 100.000 abitanti ITE029-Tac extraospedaliere per 100.000 abitanti
ITE030-Apparecchi per emodialisi extraospedalieri per 100.000 abitanti ITE031-Tomografi a risonanza magnetica extraospedalieri per 100.000 abitanti ITE032-Acceleratori lineari extraospedalieri per 100.000 abitanti
ITE033-Gamma camere computerizzate extraospedaliere per 100.000 abitanti
Apparecchiature per accertamento strumentale ITE034-Ecotomografi extraospedalieri per 100.000 abitanti ITE035-Gruppi radiologici extraospedalieri per 100.000 abitanti
ITE036-Apparecchi portatili per radioscopia extraospedalieri per 100.000 abitanti ITE037-Tavoli radiocomandati per apparecchi radiologici extraospedalieri per 100.000
abitanti
Apparecchiature di laboratorio ITE038-Analizzatori multiparametrici selettivi extraospedalieri per 100.000 abitanti ITE039-Analizzatori automatici per immunochimica extraospedalieri per 100.000 abitanti ITE040-Contaglobuli automatici differenziali extraospedalieri per 100.000 abitanti
Apparecchiature per sale operatorie e rianimazione ITE041-Monitor extraospedalieri per 100.000 abitanti ITE042-Tavoli operatori extraospedalieri per 100.000 abitanti ITE043-Ventilatori polmonari extraospedalieri per 100.000 abitanti ITE044-Apparecchi per anestesia extraospedalieri per 100.000 abitanti ITE045-Lampade scialitiche extraospedaliere per 100.000 abitanti
ASSISTENZA TERRITORIALE
Servizi territoriali ITE002-Consultori materno-infantili per 100.000 abitanti
ITE003-Servizi sanitari assistenza psichiatrica per 100.000 abitanti ITE004-Servizi sanitari assistenza anziani per 100.000 abitanti ITE005-Servizi sanitari assistenza disabili fisici per 100.000 abitanti ITE006-Servizi sanitari assistenza disabili psichici per 100.000 abitanti ITE007-Servizi sanitari assistenza tossicodipendenti (attivi) per 100.000 abitanti ITE008-Personale (rilevato) servizi assistenza tossicodipendenti per 100.000 abitanti ITE009-Medici (rilevati) servizi assistenza tossicodipendenti per 100.000 abitanti ITE010-Personale socio-sanitario (rilevato) servizi assistenza tossicodipendenti per
100.000 abitanti
ITE011-Psicologi (rilevati) servizi assistenza tossicodipendenti per 100.000 abitanti
Assistenza residenziale e semiresidenziale ITE012-Posti letto residenziali assistenza psichiatrica per 100.000 abitanti ITE013-Posti letto semiresidenziali assistenza psichiatrica per 100.000 abitanti ITE014-Posti letto residenziali assistenza anziani per 100.000 abitanti ITE015-Posti letto semiresidenziali assistenza anziani per 100.000 abitanti ITE016-Posti letto residenziali assistenza disabili fisici per 100.000 abitanti ITE017-Posti letto semiresidenziali assistenza disabili fisici per 100.000 abitanti ITE018-Posti letto residenziali assistenza disabili psichici per 100.000 abitanti ITE019-Posti letto semiresidenziali assistenza disabili psichici per 100.000 abitanti
Assistenza riabilitativa ITE020-Posti letto residenziali negli istituti di riabilitazione per 100.000 abitanti ITE021-Posti letto semiresidenziali negli istituti di riabilitazione per 100.000 abitanti ITE022-Medici negli istituti di riabilitazione per 100.000 abitanti
ITE023-Personale di riabilitazione negli istituti di riabilitazione per 100.000 abitanti ITE024-Altro personale negli istituti di riabilitazione per 100.000 abitanti
Personale delle Asl ITE025-Personale delle Asl per 100.000 abitanti ITE026-Medici delle Asl per 100.000 abitanti
18
Prospetto 1.1 segue - Indicatori per l’analisi dell’offerta di servizi di assistenza sanitaria per ambito sanitario
AMBITO E SOTTOAMBITO INDICATORI
ASSISTENZA OSPEDALIERA PUBBLICA
IOSP001-Posti letto ordinari acuti negli istituti di cura pubblici per 100.000 abitanti IOSP002-Posti letto ordinari riabilitazione negli istituti di cura pubblici per 100.000 abitanti IOSP003-Posti letto ordinari lungodegenza negli istituti di cura pubblici per 100.000
abitanti
IOSP004-Posti letto ordinari terapia intensiva negli istituti di cura pubblici per 100.000
abitanti
IOSP005-Posti letto ordinari elevata assistenza negli istituti di cura pubblici per 100.000
abitanti
IOSP006-Posti letto ordinari media assistenza negli istituti di cura pubblici per 100.000
abitanti
IOSP007-Posti letto ordinari assistenza di base negli istituti di cura pubblici per 100.000
abitanti
IOSP008-Posti letto day hospital acuti negli istituti di cura pubblici i per 100.000 abitanti IOSP009-Posti letto day hospital riabilitazione negli istituti di cura pubblici per 100.000
abitanti
IOSP010-Posti letto day hospital elevata assistenza negli istituti di cura pubblici per
100.000 abitanti
IOSP011-Posti letto day hospital media assistenza negli istituti di cura pubblici per
100.000 abitanti
IOSP012-Posti letto day hospital assistenza di base negli istituti di cura pubblici per
100.000 abitanti
IOSP013-Ambulanze di tipo A negli istituti di cura pubblici per 100.000 abitanti IOSP014-Unità mobili di rianimazione negli istituti di cura pubblici per 100.000 abitanti IOSP015-Dipartimenti di emergenza di primo livello negli istituti di cura pubblici per
100.000 abitanti
IOSP016-Dipartimenti di emergenza di secondo livello negli istituti di cura pubblici per
100.000 abitanti
IOSP017-Servizi trasfusionali negli istituti di cura pubblici per 100.000 abitanti IOSP018-Servizi di dialisi negli istituti di cura pubblici per 100.000 abitanti IOSP019-Incubatrici negli istituti di cura pubblici per 100.000 abitanti IOSP020-Sale operatorie negli istituti di cura pubblici per 100.000 abitanti
Personale IOSP021-Personale negli istituti di cura pubblici per 100.000 abitanti IOSP022-Medici e odontoiatri negli istituti di cura pubblici per 100.000 abitanti IOSP023-Personale infermieristico negli istituti di cura pubblici per 100.000 abitanti IOSP024-Personale tecnico-sanitario negli istituti di cura pubblici per 100.000 abitanti IOSP025-Personale con funzioni di riabilitazione negli istituti di cura pubblici per 100.000
abitanti
IOSP026-Personale negli istituti di cura pubblici per 100 posti letto ordinari e day hospital
negli istituti di cura pubblici
IOSP027-Medici e odontoiatri negli istituti di cura pubblici per 100 posti letto ordinari e
day hospital negli istituti di cura pubblici
IOSP028-Personale infermieristico negli istituti di cura pubblici per 100 posti letto ordinari
e day hospital negli istituti di cura pubblici
IOSP029-Personale tecnico-sanitario negli istituti di cura pubblici per 100 posti letto
ordinari e day hospital negli istituti di cura pubblici
IOSP030-Personale con funzioni di riabilitazione negli istituti di cura pubblici per 100
posti letto ordinari e day hospital negli istituti di cura pubblici Apparecchiature di alta specialità ed elevata intensità organizzativa IOSP031-Camere iperbariche negli istituti di cura pubblici per 100.000 abitanti
IOSP032-Tac negli istituti di cura pubblici per 100.000 abitanti
IOSP033-Apparecchi per emodialisi negli istituti di cura pubblici per 100.000 abitanti IOSP034-Tomografi a risonanza magnetica negli istituti di cura pubblici per 100.000
abitanti
IOSP035-Acceleratori lineari negli istituti di cura pubblici per 100.000 abitanti IOSP036-Gamma camere computerizzate negli istituti di cura pubblici per 100.000
abitanti
Apparecchiature per accertamento strumentale IOSP037-Ecotomografi negli istituti di cura pubblici per 100.000 abitanti IOSP038-Gruppi radiologici negli istituti di cura pubblici per 100.000 abitanti IOSP039-Apparecchi portatili per radioscopia negli istituti di cura pubblici per 100.000
abitanti
IOSP040-Tavoli radiocomandati per apparecchi radiologici negli istituti di cura pubblici
per 100.000 abitanti
Apparecchiature di laboratorio IOSP041-Analizzatori multiparametrici selettivi negli istituti di cura pubblici per 100.000 abitanti
IOSP042-Analizzatori automatici per immunochimica negli istituti di cura pubblici per
100.000 abitanti
IOSP043-Contaglobuli automatici differenziali negli istituti di cura pubblici per 100.000
Prospetto 1.1 segue - Indicatori per l’analisi dell’offerta di servizi di assistenza sanitaria per ambito sanitario
AMBITO E SOTTOAMBITO INDICATORI
Apparecchiature per sale operatorie e rianimazione IOSP044-Monitor negli istituti di cura pubblici per 100.000 abitanti IOSP045-Tavoli operatori negli istituti di cura pubblici per 100.000 abitanti IOSP046-Ventilatori polmonari negli istituti di cura pubblici per 100.000 abitanti IOSP047-Apparecchi per anestesia negli istituti di cura pubblici per 100.000 abitanti IOSP048-Lampade scialitiche negli istituti di cura pubblici per 100.000 abitanti
ASSISTENZA OSPEDALIERA PRIVATA ACCREDITATA
IOSA001-Posti letto ordinari acuti negli istituti di cura privati accreditati per 100.000
abitanti
IOSA002-Posti letto ordinari riabilitazione negli istituti di cura privati accreditati per
100.000 abitanti
IOSA003-Posti letto ordinari lungodegenza negli istituti di cura privati accreditati per
100.000 abitanti
IOSA004-Posti letto ordinari terapia intensiva negli istituti di cura privati accreditati per
100.000 abitanti
IOSA005-Posti letto ordinari elevata assistenza negli istituti di cura privati accreditati per
100.000 abitanti
IOSA006-Posti letto ordinari media assistenza negli istituti di cura privati accreditati per
100.000 abitanti
IOSA007-Posti letto ordinari assistenza di base negli istituti di cura privati accreditati per
100.000 abitanti
IOSA008-Posti letto day hospital acuti negli istituti di cura privati accreditati i per 100.000
abitanti
IOSA009-Posti letto day hospital riabilitazione negli istituti di cura privati accreditati per
100.000 abitanti
IOSA010-Posti letto day hospital elevata assistenza negli istituti di cura privati accreditati
per 100.000 abitanti
IOSA011-Posti letto day hospital media assistenza negli istituti di cura privati accreditati
per 100.000 abitanti
IOSA012-Posti letto day hospital assistenza di base negli istituti di cura privati accreditati
per 100.000 abitanti
IOSA013-Ambulanze di tipo A negli istituti di cura privati accreditati per 100.000 abitanti IOSA014-Unità mobili di rianimazione negli istituti di cura privati accreditati per 100.000
abitanti
IOSA015-Dipartimenti di emergenza di primo livello negli istituti di cura privati accreditati
per 100.000 abitanti
IOSA016-Dipartimenti di emergenza di secondo livello negli istituti di cura privati
accreditati per 100.000 abitanti
IOSA017-Servizi trasfusionali negli istituti di cura privati accreditati per 100.000 abitanti IOSA018-Servizi di dialisi negli istituti di cura privati accreditati per 100.000 abitanti IOSA019-Incubatrici negli istituti di cura privati accreditati per 100.000 abitanti IOSA020-Sale operatorie negli istituti di cura privati accreditati per 100.000 abitanti
Personale IOSA021-Personale negli istituti di cura privati accreditati per 100.000 abitanti IOSA022-Medici e odontoiatri negli istituti di cura privati accreditati per 100.000 abitanti IOSA023-Personale infermieristico negli istituti di cura privati accreditati per 100.000
abitanti
IOSA024-Personale tecnico-sanitario negli istituti di cura privati accreditati per 100.000
abitanti
IOSA025-Personale con funzioni di riabilitazione negli istituti di cura privati accreditati per
100.000 abitanti
IOSA026-Personale negli istituti di cura privati accreditati per 100 posti letto ordinari e
day hospital negli istituti di cura privati accreditati
IOSA027-Medici e odontoiatri negli istituti di cura privati accreditati per 100 posti letto
ordinari e day hospital negli istituti di cura privati accreditati
IOSA028-Personale infermieristico negli istituti di cura privati accreditati per 100 posti
letto ordinari e day hospital negli istituti di cura privati accreditati
IOSA029-Personale tecnico-sanitario negli istituti di cura privati accreditati per 100 posti
letto ordinari e day hospital negli istituti di cura privati accreditati
IOSA030-Personale con funzioni di riabilitazione negli istituti di cura privati accreditati per
100 posti letto ordinari e day hospital negli istituti di cura privati accreditati Apparecchiature di alta specialità, elevata intensità organizzativa IOSA031-Camere iperbariche negli istituti di cura privati accreditati per 100.000 abitanti
IOSA032-Tac negli istituti di cura privati accreditati per 100.000 abitanti
IOSA033-Apparecchi per emodialisi negli istituti di cura privati accreditati per 100.000
abitanti
IOSA034-Tomografi a risonanza magnetica negli istituti di cura privati accreditati per
100.000 abitanti
IOSA035-Acceleratori lineari negli istituti di cura privati accreditati per 100.000 abitanti IOSA036-Gamma camere computerizzate negli istituti di cura privati accreditati per
20
Prospetto 1.1 segue - Indicatori per l’analisi dell’offerta di servizi di assistenza sanitaria per ambito sanitario
AMBITO E SOTTOAMBITO INDICATORI
Apparecchiature per accertamento strumentale IOSA037-Ecotomografi negli istituti di cura privati accreditati per 100.000 abitanti IOSA038-Gruppi radiologici negli istituti di cura privati accreditati per 100.000 abitanti IOSA039-Apparecchi portatili per radioscopia negli istituti di cura privati accreditati per
100.000 abitanti
IOSA040-Tavoli radiocomandati per apparecchi radiologici negli istituti di cura privati
accreditati per 100.000 abitanti
Apparecchiature di laboratorio IOSA041-Analizzatori multiparametrici selettivi negli istituti di cura privati accreditati per 100.000 abitanti
IOSA042-Analizzatori automatici per immunochimica negli istituti di cura privati
accreditati per 100.000 abitanti
IOSA043-Contaglobuli automatici differenziali negli istituti di cura privati accreditati per
100.000 abitanti
Apparecchiature per sale operatorie e rianimazione IOSA044-Monitor negli istituti di cura privati accreditati per 100.000 abitanti IOSA045-Tavoli operatori negli istituti di cura privati accreditati per 100.000 abitanti IOSA046-Ventilatori polmonari negli istituti di cura privati accreditati per 100.000 abitanti IOSA047-Apparecchi per anestesia negli istituti di cura privati accreditati per 100.000
abitanti
Capitolo 2 - Il quadro nazionale
2.1 - La normativa nazionale
Una recente modifica costituzionale, Riforma del Titolo V, assegna la competenza organizzativa del
Sistema sanitario nazionale (Ssn) alle Regioni, in ossequio al principio di sussidiarietà sancito dalla Carta
costituzionale. Pertanto, lo Stato centrale individua le linee guida e gli obiettivi dell’azione pubblica attraverso
leggi quadro o linee di indirizzo, come il Piano sanitario nazionale (Psn), e assolve una funzione di garanzia
affinché il sistema rispetti i principi di solidarietà ed equità per tutti i cittadini; le Regioni esercitano un ruolo
concorrente in materia sanitaria, in forza di ciò hanno il compito di legiferare all’interno del quadro di
riferimento dettato dallo Stato centrale, di formulare le linee guida regionali attraverso i Piani sanitari regionali
(Psr) e di organizzare la produzione di servizi sanitari assicurando i Livelli essenziali di assistenza (Lea).
I Lea sono una delle innovazioni introdotte negli ultimi anni nel Servizio sanitario nazionale e rappresentano
il passaggio da un sistema sanitario dal carattere universalistico, dove si assicurava l’assistenza sanitaria a tutti i
cittadini, ad un sistema basato su meccanismi di selettività delle prestazioni, cioè che riconosce ai cittadini il diritto di
ricevere l’assistenza ritenuta essenziale al perseguimento degli obiettivi di salute pubblica.
Il ciclo di riforme sperimentato dal Sistema sanitario nazionale, oltre a regolare i rapporti tra il livello di
governo centrale e quello regionale, ha perfezionato (decreto legislativo 229/99) un processo di decentramento
con il coinvolgimento dei comuni nelle politiche di programmazione e di controllo ed ha riaffermato il ruolo del
territorio nel perseguimento degli obiettivi di salute e nel processo di integrazione tra l’assistenza di carattere
sociale e quella di carattere sanitario.
Dal punto di vista degli strumenti fiscali per l’attuazione del decentramento, il decreto legislativo 56/2000
ha introdotto il federalismo fiscale che si fonda sulla compartecipazione delle regioni a statuto ordinario al
gettito delle imposte. In concreto, il decreto legislativo prevede che le regioni debbano provvedere al
finanziamento del Servizio sanitario nazionale tramite risorse proprie derivanti dalla compartecipazione al
gettito dell’Iva e dell’Irpef e dall’intero gettito Irap.
Il decreto legislativo 56/2000 istituisce, inoltre, il cosiddetto “Fondo di solidarietà perequativa”, il cui
principio fondamentale è quello della “solidarietà tra le regioni” al fine di assicurare a tutte la possibilità di
garantire ai propri cittadini i livelli essenziali di assistenza sanitaria. Il Fondo di solidarietà risponde ad una
triplice esigenza: colmare i divari regionali rispetto alla capacità contributiva, procedendo ad un riallineamento
del gettito fiscale delle singole regioni rispetto a quello medio nazionale; tenere in considerazione i fabbisogni
sanitari assai differenziati sul territorio (si pensi ad esempio all’invecchiamento della popolazione al
Centro-nord e al maggiore disagio sociale delle regioni del Sud); infine, rispondere alla necessità di tener conto della
cosiddetta “dimensione geografica”, in altre parole dei differenti livelli di costo derivanti sia da una diversa
struttura dell’offerta, frutto di scelte sedimentate negli anni, sia da differenziali di efficienza presenti tra le
diverse regioni.
Il nuovo quadro normativo tracciato dal decreto sul federalismo fiscale ha segnato un profondo
cambiamento, in particolare per quanto riguarda l’ammontare complessivo delle risorse destinate alla sanità
che dipenderà dalle scelte del governo centrale, per quanto riguarda il finanziamento dei Lea, e dalle
singole regioni per quanto riguarda i servizi aggiuntivi che queste intenderanno fornire alla popolazione.
Questi ultimi dipenderanno dalle scelte politiche locali, dai livelli di efficienza nella gestione della spesa e
dalla capacità di esercitare l’autonomia impositiva che la normativa assegna alle regioni. A queste ultime
viene inoltre riconosciuta la completa responsabilità di eventuali disavanzi nella gestione finanziaria. Il
finanziamento del Ssn è stabilito a livello centrale; il piano di riparto del finanziamento alle regioni è
stabilito di concerto con le regioni stesse e si avvale di un sistema di ponderazioni costruito in base alla
popolazione residente e al bisogno delle popolazioni, quest’ultimo stimato attraverso i consumi medi
osservati negli anni passati.
22
L’assistenza sanitaria si articola in tre livelli organizzativi: assistenza sanitaria collettiva in ambienti di vita
e di lavoro, assistenza distrettuale e assistenza ospedaliera. Il primo livello attiene ai compiti di igiene e sanità
pubblica, alla prevenzione rivolta alle persone e agli ambienti di lavoro, all’igiene degli alimenti e alla sanità
veterinaria. Il secondo livello eroga servizi di medicina generale, di assistenza farmaceutica, diagnostica e
specialistica ed è responsabile dell’assistenza residenziale e semiresidenziale agli anziani, disabili e
tossicodipendenti. Il terzo livello svolge servizi ad elevata intensità assistenziale di pertinenza degli ospedali.
L’organo di governo centrale attribuisce ad ognuno dei tre livelli la quota di spesa che deve essere allocata.
In particolare, nel 2006, ha attribuito una quota pari al 5 per cento del finanziamento totale del Ssn all’assistenza
di primo livello, al 51 per cento per quella distrettuale e al 44 per cento all’assistenza ospedaliera.
I sistemi sanitari regionali dispongono di un finanziamento stabilito centralmente, ogni regione è divisa in
Aziende sanitarie locali (Asl) che sono responsabili dell’erogazione dell’assistenza. I modelli organizzativi
regionali sono di vario tipo: in alcune regioni le Asl producono direttamente i servizi di assistenza attraverso gli
ospedali e le strutture territoriali proprie; in altre, dove il livello di aziendalizzazione è più avanzato, la
produzione dei servizi è affidata ad altre aziende, sia del settore pubblico sia di quello privato accreditato, con le
quali concordano le tariffe e, in alcuni casi, i volumi di prestazione da erogare. Infine, alcune Asl adottano un
modello organizzativo misto, quindi sono sia produttori di servizi sia finanziatori.
Il sistema organizzativo in cui le Asl finanziano i servizi di assistenza erogati da altre strutture, autonome
dalle Asl stesse, è un sistema che si definisce di “quasi mercato”, cioè un mercato in cui c’è netta separazione tra
finanziatore ed erogatore e gli operatori agiscono nell’interesse e con finanziamento pubblico nel quale operano
con le regole di un mercato concorrenziale classico.
Il Ministero della salute, attraverso l’ultimo Piano sanitario nazionale (2006-2008), ha dettato le linee
guida che le regioni dovranno seguire per il perseguimento delle finalità del Ssn. Le indicazioni del
documento prevedono un rafforzamento dell'assistenza di base (maggior coinvolgimento dei medici di base
nel governo della domanda e nella definizione dei percorsi sanitari), una maggiore integrazione delle reti
assistenziali e dei diversi livelli di assistenza per un miglior utilizzo delle risorse e una maggiore garanzia
di qualità delle cure. Secondo questa strategia gli ospedali dovrebbero perdere la tradizionale centralità, in
quanto rappresenterebbero solo una delle diverse tipologie di servizi sanitari, preposti alle cure intensive di
quelle malattie la cui criticità giustifica l'alto impegno di risorse strumentali ed economiche. Pertanto,
secondo le indicazioni del governo centrale, il baricentro del sistema sanitario si dovrebbe spostare verso il
territorio, dove si dovrebbero definire i percorsi assistenziali integrati e garantire l'unitarietà tra prestazioni
sanitarie e sociali.
L’attuazione delle linee guida è di pertinenza delle regioni, le quali hanno autonomia completa
nell’allocazione delle risorse (personale, strutture, posti letto e apparecchiature), e determina la struttura
dell’offerta di assistenza sanitaria osservata sul territorio.
2.2 - L’analisi
Nel 2005 il territorio italiano era suddiviso in 195 Asl caratterizzate da bacini di utenza molto variabili
(coefficiente di variazione 0,76): da un minimo di circa 13.500 abitanti in una Asl del Molise (Alto Molise), ad
un massimo di oltre 1.300.000 abitanti in Lombardia (Asl della Città di Milano).
certa cautela nell’interpretazione di questi indicatori in quanto l’autonomia regionale ha consentito in molti
casi di organizzare i servizi sanitari con forme diverse rispetto a quelle individuate dalla normativa
nazionale, garantendo comunque i servizi ai cittadini. È il caso della provincia autonoma di Trento, che pur
risultando priva del dipartimento di prevenzione, ha individuato nella Direzione igiene e sanità pubblica il
servizio con competenze analoghe a quelle del dipartimento.
Tavola 2.1 - Asl e loro caratteristiche organizzative per regione - Anno 2005 (valori assoluti e percentuali)
REGIONI Asl
Asl con centro unificato di prenotazione per 100 Asl
Asl con dipartimento di salute mentale per 100 Asl Asl con dipartimento di prevenzione per 100 Asl
Asl con servizio di trasporto ai centri di dialisi per 100 Asl
Asl con dipartimento materno-infantile
per 100 Asl
Asl con servizio di assistenza domiciliare integrata per 100 Asl
Piemonte 22 100,0 100,0 90,9 77,3 95,5 100,0
Valle d'Aosta/Vallée d’Aoste 1 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Lombardia 15 33,3 100,0 100,0 33,3 86,7 100,0 Trentino-Alto Adige 5 60,0 40,0 40,0 40,0 40,0 100,0 Bolzano-Bozen 4 50,0 25,0 50,0 25,0 25,0 100,0 Trento 1 100,0 100,0 - 100,0 100,0 100,0 Veneto 21 95,2 95,2 95,2 61,9 81,0 100,0 Friuli-Venezia Giulia 6 100,0 100,0 100,0 33,3 83,3 100,0 Liguria 5 80,0 60,0 60,0 20,0 40,0 100,0 Emilia-Romagna 11 100,0 100,0 100,0 63,6 54,5 100,0 Toscana 12 100,0 100,0 100,0 66,7 75,0 100,0 Umbria 4 75,0 75,0 75,0 75,0 75,0 75,0 Marche 13 92,3 100,0 100,0 76,9 92,3 100,0 Lazio 12 91,7 83,3 83,3 41,7 75,0 83,3 Abruzzo 6 100,0 83,3 83,3 66,7 66,7 100,0 Molise 4 100,0 75,0 100,0 25,0 100,0 100,0 Campania 13 84,6 100,0 100,0 23,1 69,2 92,3 Puglia 12 100,0 100,0 100,0 50,0 50,0 91,7 Basilicata 5 100,0 100,0 100,0 20,0 80,0 100,0 Calabria 11 72,7 100,0 90,9 36,4 81,8 63,6 Sicilia 9 77,8 77,8 77,8 44,4 66,7 77,8 Sardegna 8 50,0 62,5 75,0 - 37,5 100,0 Italia 195 85,6 91,8 91,3 49,7 74,4 94,4
Fonte: Elaborazioni Istat su dati Ministero del lavoro, salute e politiche sociali
I servizi di assistenza sanitaria di base (medici e pediatri di base) sono garantiti con elevata omogeneità in
tutte le regioni (Figura 2.1): il tasso relativo ai medici è pari a 8 per 10.000 abitanti e quello relativo ai pediatri è
pari a 9,7 per 10.000 bambini in età pediatrica.
Figura 2.1 - Medici generici e pediatri di base per regione - Anno 2005 (indici per 10.000 abitanti)
0,0 2,0 4,0 6,0 8,0 10,0 12,0 14,0 Pie m o n te Val le d'Ao s ta/ V a llée d ’Aos te Lombar d ia T re n ti no-Al to Adi ge Bo lz ano -Bo z e n Tr e n to Venet o F ri u li-V ene z ia Giu lia Ligur ia Emil ia -R omagna To s c ana Umbr ia Mar c h e La z io Ab ru zzo Mol is e Ca m pan ia Pugl ia B a sil ica ta Cal abr ia Si cil ia S a rdegna ITA L IA
Medici generici per 10.000 abitanti Pediatri di base per 10.000 bambini 0-13 anni
24
Molto più eterogenea appare la situazione territoriale relativamente all’attività di guardia medica: a fronte
di circa 23 medici di guardia medica ogni 100.000 abitanti, se ne rilevano solo 5,4 nella Provincia autonoma di
Bolzano e ben 73,4 in Basilicata, 71,0 in Sardegna, 64,7 in Calabria e 64,4 in Molise. Come per le caratteristiche
organizzative delle Asl, e considerata la spiccata dicotomia Nord-Sud - con tassi contenuti nelle aree
centro-settentrionali del Paese ed elevati nelle aree meridionali - l’indicatore va interpretato tenendo presente che le
regioni potrebbero aver attivato servizi alternativi alla guardia medica con le medesime funzioni, ad esempio
attraverso l’associazionismo in medicina generale.
Per quanto riguarda l’assistenza territoriale per l’attività clinica, di diagnostica strumentale e per immagini,
l’analisi sconta la scarsa disponibilità di indicatori appropriati per la corretta valutazione dell’offerta. In
particolare per gli ambulatori e laboratori si dispone solo dell’informazione relativa al numero di strutture e
manca la quantificazione del personale in attività presso queste strutture, variabile che costituirebbe una base
importante per caratterizzare la dimensione delle strutture stesse e quindi l’offerta. Pertanto, in relazione al tasso
di ambulatori e laboratori, si può solo constatare come sia caratterizzato da una spiccata variabilità regionale
(Figura 2.2), con valori inferiori alla media nazionale (18 strutture ogni 100.000 abitanti) in circa la metà delle
regioni, principalmente appartenenti al Centro-nord, e valori più elevati nelle restanti regioni, con tassi
particolarmente elevati nella provincia autonoma di Bolzano (39 per 100.000), in Toscana (29 per 100.000) e in
Sicilia (34 per 100.000).
Figura 2.2 - Ambulatori e laboratori per 100.000 abitanti per regione - Anno 2005 (Base Italia=100)
Fonte: Elaborazioni Istat su dati Ministero del lavoro, salute e politiche sociali
tipologia di strutture presso cui sono disponibili (ospedaliere od extraospedaliere). Difatti in molte realtà
regionali la dotazione di certe apparecchiature risulta elevata nelle strutture extraospedaliere e contenuta in
quelle ospedaliere e viceversa. Pertanto nella Tavola 2.2 si riportano le apparecchiature di alta specialità ed
elevata intensità organizzativa complessive. Tra queste, gli apparecchi per emodialisi sono i più numerosi
(14.444) e la dotazione risulta particolarmente elevata nella provincia autonoma di Trento, dove se ne registrano
quasi 42 ogni 100.000 abitanti rispetto ai circa 25 della media nazionale, in Umbria, in Molise, nel Lazio e nelle
Marche; mentre in Campania ne risultano meno di 10 ogni 100.000 abitanti. Tac, tomografi a risonanza
magnetica e gamma camere computerizzate sono rispettivamente 1.561, 843 e 717. Per tutte e tre la dotazione
rispetto alla popolazione residente risulta più elevata della media in Molise. Inoltre le tac sono più diffuse in
Campania e Calabria, i tomografi a risonanza magnetica nelle Marche e le gamma camere computerizzate in
Valle d’Aosta e Sicilia. Infine, nel nostro Paese ci sono 100 camere iperbariche (di cui 23 in Campania e 14 sia
in Lombardia che in Sicilia) e 283 acceleratori lineari, di cui quasi il 20 per cento in Lombardia.
Tavola 2.2 - Apparecchiature ospedaliere ed extraospedaliere ad alta specialità ed elevata intensità organizzativa
per regione - Anno 2005 (valori assoluti e indici per 100.000 abitanti)
Camere iperbariche
Tac Apparecchi per
emodialisi Tomografi a riso-nanza magnetica Acceleratori lineari Gamma camere computerizzate REGIONI
N. Indice N. Indice N. Indice N. Indice N. Indice N. Indice
Piemonte 1 0,02 107 2,47 1.160 26,75 81 1,87 22 0,51 31 0,71 Valle d'Aosta/Vallée d’Aoste - - 3 2,43 37 29,98 2 1,62 - - 3 2,43 Lombardia 14 0,15 240 2,54 2.434 25,80 138 1,46 53 0,56 77 0,82 Trentino-Alto Adige 1 0,10 18 1,84 320 32,66 12 1,22 6 0,61 5 0,51 Bolzano-Bozen 1 0,21 9 1,88 112 23,34 9 1,88 2 0,42 4 0,83 Trento - - 9 1,80 208 41,60 3 0,60 4 0,80 1 0,20 Veneto 8 0,17 90 1,91 868 18,39 69 1,46 23 0,49 45 0,95 Friuli-Venezia Giulia 1 0,08 25 2,07 312 25,86 17 1,41 12 0,99 9 0,75 Liguria 1 0,06 35 2,19 461 28,79 24 1,50 9 0,56 18 1,12 Emilia-Romagna 4 0,10 91 2,18 913 21,90 51 1,22 17 0,41 31 0,74 Toscana 10 0,28 75 2,08 858 23,77 53 1,47 20 0,55 35 0,97 Umbria - - 25 2,90 331 38,34 11 1,27 7 0,81 6 0,69 Marche 1 0,07 38 2,49 469 30,78 32 2,10 9 0,59 20 1,31 Lazio 3 0,06 170 3,22 1.639 31,00 94 1,78 28 0,53 71 1,34 Abruzzo - - 29 2,23 330 25,34 18 1,38 7 0,54 13 1,00 Molise 1 0,31 15 4,67 103 32,04 8 2,49 2 0,62 7 2,18 Campania 23 0,40 225 3,89 567 9,79 73 1,26 18 0,31 110 1,90 Puglia 5 0,12 94 2,31 1.104 27,13 46 1,13 12 0,29 57 1,40 Basilicata - - 14 2,35 163 27,38 5 0,84 2 0,34 11 1,85 Calabria 3 0,15 74 3,69 451 22,47 25 1,25 8 0,40 31 1,54 Sicilia 14 0,28 154 3,07 1.448 28,87 61 1,22 26 0,52 117 2,33 Sardegna 10 0,61 39 2,36 476 28,80 23 1,39 2 0,12 20 1,21 Italia 100 0,17 1.561 2,66 14.444 24,65 843 1,44 283 0,48 717 1,22
Fonte: Elaborazioni Istat su dati Ministero del lavoro, salute e politiche sociali
Le apparecchiature per accertamenti strumentali sono costituite da 12.603 ecotomografi, 8.041 gruppi
radiologici, 3.194 apparecchi portatili per radioscopia e 3.204 tavoli radiocomandati per apparecchi radiologici
(Tavola 2.3). Gli ecotomografi (21,5 ogni 100.000 abitanti) sono più diffusi al Centro-nord e in particolare in
piccole regioni quali l’Umbria, la Valle d’Aosta e la provincia autonoma di Bolzano (Tavola 2.4). La dotazione
di gruppi radiologici (13,7) è più elevata in Molise, Liguria, Sicilia e Marche.
Per le tre tipologie di apparecchiature di laboratorio si distinguono le regioni Campania e Sicilia che,
coerentemente con l’elevato numero di strutture di cui risultano dotate, dispongono di un numero di
apparecchiature rispetto alla popolazione residente significativamente superiore alla media nazionale. Per gli
analizzatori multiparametrici selettivi anche il dato del Molise è particolarmente elevato, mentre per gli
analizzatori automatici per immunochimica l’indice è alto in corrispondenza della Valle d’Aosta e del Molise.
26
Tavola 2.3 - Apparecchiature ospedaliere ed extraospedaliere secondo la tipologia per regione - Anno 2005 (valori
assoluti)
Per accertamento strumentale Di laboratorio Per sale operatorie e rianimazione
REGIONI Ecoto-mografi Gruppi radio-logici App. portatili per radio-scopia Tavoli radio-comandati per app. radiologici Analiz-zatori multi-parametri ci se-lettivi Analiz-zatori automa-tici per immuno-chimica Conta-globuli auto-matici differen-ziali Monitor Tavoli operatori Venti latori polmo-nari App. per aneste-sia Lampa-de scia-litiche Piemonte 903 599 234 245 294 369 186 2.597 586 857 689 1.007 V.d'Aosta/V.d’Aoste 39 8 1 4 9 28 3 110 14 29 14 69 Lombardia 2.263 1.384 510 444 747 1.018 437 6.577 1.315 2.199 1.382 3.346 Trentino-Alto Adige 243 112 59 37 53 75 36 854 170 491 192 870 Bolzano-Bozen 142 69 40 19 21 17 16 476 67 171 111 495 Trento 101 43 19 18 32 58 20 378 103 320 81 375 Veneto 947 654 242 148 261 422 171 3.142 940 1.792 691 1.873 Friuli-Venezia Giulia 238 116 72 50 55 125 60 773 203 375 163 459 Liguria 384 247 138 60 101 151 71 1.317 233 595 245 510 Emilia-Romagna 1.063 568 247 202 254 478 134 3.057 854 1.909 823 1.938 Toscana 881 375 138 185 234 422 129 2.284 572 1.215 533 1.232 Umbria 356 86 43 56 78 120 49 512 158 255 174 350 Marche 377 232 76 94 119 226 82 883 218 467 245 533 Lazio 967 804 330 323 526 631 398 3.381 702 1.133 781 1.383 Abruzzo 208 151 68 67 140 149 101 584 156 263 143 259 Molise 87 64 22 42 71 59 30 260 56 77 61 148 Campania 1.127 862 274 397 1.203 1.305 852 3.246 641 1.008 760 903 Puglia 670 457 167 194 603 584 417 1.886 423 777 460 717 Basilicata 88 41 25 34 56 74 47 374 89 162 82 166 Calabria 410 263 118 149 263 322 243 813 237 279 250 397 Sicilia 1.012 773 342 364 896 932 888 3.316 814 1.046 865 1.274 Sardegna 340 245 88 109 180 149 86 981 200 277 191 335 Italia 12.603 8.041 3.194 3.204 6.143 7.639 4.420 36.947 8.581 15.206 8.744 17.769
Fonte: Ministero del lavoro, salute e politiche sociali
Tavola 2.4 - Apparecchiature ospedaliere ed extraospedaliere secondo la tipologia per regione - Anno 2005 (indici
per 100.000 abitanti)
Per accertamento strumentale Di laboratorio Per sale operatorie e rianimazione
REGIONI Eco- tomo-grafi Gruppi radio-logici Appa-recchi portatili per radio-scopia Tavoli radio- coman-dati per app.
radio-logici Analiz-zatori multi- para-metrici selettivi Analiz-zatori auto-matici per immuno-chimica Conta-globuli auto-matici diffe-renziali Monitor Tavoli opera-tori Ventila-tori pol-monari App.per anestesia Lampa-de scia-litiche Piemonte 20,83 13,81 5,40 5,65 6,78 8,51 4,29 59,89 13,51 19,76 15,89 23,22 V.d'Aosta/V.d’Aoste 31,60 6,48 0,81 3,24 7,29 22,69 2,43 89,12 11,34 23,50 11,34 55,91 Lombardia 23,99 14,67 5,41 4,71 7,92 10,79 4,63 69,71 13,94 23,31 14,65 35,47 Trentino-Alto Adige 24,80 11,43 6,02 3,78 5,41 7,65 3,67 87,15 17,35 50,11 19,59 88,79 Bolzano-Bozen 29,59 14,38 8,34 3,96 4,38 3,54 3,33 99,20 13,96 35,64 23,13 103,16 Trento 20,20 8,60 3,80 3,60 6,40 11,60 4,00 75,60 20,60 64,00 16,20 75,00 Veneto 20,07 13,86 5,13 3,14 5,53 8,94 3,62 66,58 19,92 37,97 14,64 39,69 Friuli-Venezia Giulia 19,73 9,61 5,97 4,14 4,56 10,36 4,97 64,07 16,83 31,08 13,51 38,04 Liguria 23,98 15,43 8,62 3,75 6,31 9,43 4,43 82,25 14,55 37,16 15,30 31,85 Emilia-Romagna 25,49 13,62 5,92 4,84 6,09 11,46 3,21 73,32 20,48 45,79 19,74 46,48 Toscana 24,41 10,39 3,82 5,13 6,48 11,69 3,57 63,28 15,85 33,67 14,77 34,14 Umbria 41,23 9,96 4,98 6,49 9,03 13,90 5,68 59,30 18,30 29,53 20,15 40,54 Marche 24,74 15,23 4,99 6,17 7,81 14,83 5,38 57,95 14,31 30,65 16,08 34,98 Lazio 18,29 15,21 6,24 6,11 9,95 11,93 7,53 63,94 13,28 21,43 14,77 26,16 Abruzzo 15,97 11,59 5,22 5,14 10,75 11,44 7,76 44,84 11,98 20,20 10,98 19,89 Molise 27,07 19,91 6,84 13,07 22,09 18,36 9,33 80,89 17,42 23,96 18,98 46,04 Campania 19,46 14,89 4,73 6,86 20,78 22,54 14,72 56,06 11,07 17,41 13,13 15,60 Puglia 16,46 11,23 4,10 4,77 14,82 14,35 10,25 46,34 10,39 19,09 11,30 17,62 Basilicata 14,78 6,89 4,20 5,71 9,41 12,43 7,89 62,82 14,95 27,21 13,77 27,88 Calabria 20,43 13,11 5,88 7,42 13,11 16,05 12,11 40,51 11,81 13,90 12,46 19,78 Sicilia 20,18 15,41 6,82 7,26 17,87 18,58 17,71 66,12 16,23 20,86 17,25 25,40 Sardegna 20,57 14,82 5,32 6,59 10,89 9,01 5,20 59,35 12,10 16,76 11,56 20,27 Italia 21,50 13,72 5,45 5,47 10,48 13,03 7,54 63,04 14,64 25,95 14,92 30,32
L’assistenza territoriale si compone anche di una molteplicità di servizi sanitari destinati ad una utenza
caratterizzata da diversi problemi di salute e bisogni sanitari: consultori materno-infantili, centri territoriali semi
residenziali e residenziali di assistenza agli anziani, di assistenza psichiatrica, di assistenza ai disabili psichici e
disabili psichici, servizi di recupero dei tossicodipendenti (sert) e servizi riabilitativi. Una componente
importante dell’offerta è rappresentata anche dal personale che opera in questi servizi. Il sistema informativo
sanitario dispone dei dati sul complesso del personale in servizio nelle Asl, sul personale disponibile nei sert e
nei servizi riabilitativi, ma non dei dati sul personale delle altre strutture territoriali, semi residenziali e
residenziali. A livello nazionale si rilevano 119 medici delle Asl ogni 100.000 residenti, 276 infermieri e 734
unità di personale complessive con una variabilità regionale piuttosto contenuta (Tavola 2.5).
Considerando un bacino di utenza di 100.000 residenti si registrano 4,4 consultori materno-infantili con un
minimo di 1,9 in Molise e un massimo di 17,8 in Valle d’Aosta.
Tavola 2.5 - Servizi territoriali secondo la tipologia per regione - Anno 2005 (indici per 100.000 abitanti)
Personale delle Asl Servizi per i tossicodipendenti Assistenza riabilitativaREGIONI Totale Medici Infer-mieri Con- sultori N. Pers.le totale Medici Pers.le socio-sanitario Psi-cologi Posti letto resi-denziali Posti letto semi-resid. Medici Pers.le riabilit. Altro pers. Piemonte 854,32 128,25 299,91 5,47 1,45 17,18 3,64 8,95 3,30 4,75 1,18 1,50 6,41 4,80 V.d'Aosta/V.d’Aoste 1.530,51 225,24 517,73 17,82 0,81 17,01 2,43 8,91 2,43 - - - - -Lombardia 147,04 15,07 28,80 2,76 0,82 10,00 2,25 5,34 1,75 48,52 16,82 6,94 18,70 53,09 Trentino-Alto Adige 1.521,83 176,35 555,99 5,72 0,51 9,59 1,53 4,69 1,94 30,21 1,53 1,12 2,76 13,98 Bolzano-Bozen 1.646,74 176,72 599,13 9,59 0,83 12,09 1,88 6,25 2,71 27,30 1,25 1,04 1,88 4,17 Trento 1.401,97 176,00 514,59 2,00 0,20 - - - - 33,00 1,80 1,20 3,60 23,40 Veneto 1.009,87 135,89 415,80 6,02 0,78 11,42 2,12 6,04 1,97 6,76 9,96 2,03 6,36 11,44 Friuli-V. Giulia 776,63 91,09 328,31 3,07 0,50 11,44 2,24 5,88 2,24 6,96 29,01 3,81 8,12 27,10 Liguria 907,06 139,39 358,66 7,06 0,31 7,68 1,81 3,81 1,25 23,86 16,61 2,69 8,81 26,54 Emilia-Romagna 938,56 139,90 375,64 5,23 1,03 15,16 3,14 8,15 2,37 4,51 0,82 0,48 1,53 4,68 Toscana 977,62 152,03 411,82 7,79 1,16 14,08 3,35 7,23 1,94 25,35 22,58 10,83 27,54 29,95 Umbria 799,74 130,07 326,15 5,44 1,27 11,70 2,78 5,44 1,51 22,01 20,85 2,66 3,94 28,84 Marche 894,08 135,52 363,04 3,35 0,92 12,67 2,89 5,18 2,30 46,40 11,88 9,91 30,19 55,65 Lazio 710,11 138,41 270,44 3,80 0,89 8,98 2,93 3,99 1,70 25,95 42,31 10,31 38,64 41,53 Abruzzo 1.188,52 229,67 477,08 5,38 0,84 8,45 2,38 3,76 1,23 64,19 51,76 20,96 54,44 64,66 Molise 1.221,11 215,91 469,15 1,87 1,87 17,73 4,36 8,40 2,80 84,93 6,22 10,89 21,78 59,42 Campania 697,79 129,66 258,86 2,90 0,73 10,78 2,54 5,08 1,62 23,06 54,23 13,87 91,80 55,63 Puglia 754,80 132,17 277,23 4,13 1,40 12,06 2,78 5,21 2,41 24,03 16,36 6,39 35,33 42,51 Basilicata 775,05 126,82 305,22 7,56 1,01 12,09 3,36 5,21 2,35 115,57 13,44 8,57 51,23 88,19 Calabria 850,34 151,58 291,55 2,79 0,75 10,36 2,99 4,19 1,15 31,89 8,47 2,34 9,87 15,05 Sicilia 532,47 105,22 173,79 3,81 1,02 9,03 2,13 4,15 1,44 13,90 29,81 6,70 29,93 43,89 Sardegna 1.167,61 214,36 438,09 4,17 0,67 12,40 3,45 5,69 1,88 42,35 51,37 26,26 77,68 68,12 Italia 733,64 119,01 276,29 4,40 0,94 11,49 2,68 5,64 1,93 26,25 22,66 7,31 29,05 36,43
Fonte: Elaborazioni Istat su dati Ministero del lavoro, salute e politiche sociali
L’offerta territoriale per il recupero dei tossicodipendenti è di 0,94 servizi ogni 100.000 residenti con
una variabilità regionale contenuta. Il personale che opera in queste strutture è pari a 11,5 unità ogni
100.000 residenti con un range compreso tra 7,2 nella provincia autonoma di Trento e 17,7 in Molise. I
tassi relativi al personale medico, al personale socio-sanitario ed agli psicologi sono rispettivamente pari a
2,7, 5,6 e 1,9.
Molto più eterogenea appare l’offerta regionale di servizi riabilitativi. A livello nazionale si registrano
circa 26 posti letto residenziali e 23 posti letto semiresidenziali ogni 100.000 residenti, con una dotazione
di circa 7 medici ogni 100.000 residenti, 29 unità di personale di riabilitazione e 36 unità di altro personale.
Questa dotazione, sia in termini di posti letto che di personale, risulta molto variabile nel territorio.
Tuttavia, occorre tenere in considerazione che in alcune realtà regionali in cui risulta scarsa la disponibilità
di servizi riabilitativi in strutture di riabilitazione ex art. 26 legge 833/78 (cui si riferiscono questi
indicatori), le prestazioni riabilitative possono essere garantite da altri servizi territoriali od ospedalieri.
28
semiresidenziali); seguono poi i servizi di assistenza psichiatrica con 3,6 servizi ogni 100.000 residenti, 26,2 posti
letto residenziali e 17,6 posti letto semi residenziali. Più scarsa l’offerta di servizi per i disabili fisici e i disabili
psichici (Figura 2.3), che sono anche i servizi che presentano una maggiore variabilità regionale.
Figura 2.3 - Servizi territoriali residenziali e semiresidenziali rivolti ad anziani e disabili - Anno 2005 (indici per
100.000 abitanti)
0 10 20 30 40 50
servizi assistenza anziani po sti letto residen-ziali ass. anziani po sti letto semires.
ass. anziani servizi assistenza psichiatrica
po sti letto residen-ziali ass. psichiatrica
po sti letto semires. ass. psichiatrica servizi assistenza disabili fisici
po sti letto residen-ziali ass. disbaili fisici
po sti letto semires. ass. disabili fisici servizi assistenza disabili psichici
po sti letto residen-ziali ass. disabili psichici
po sti letto semires. ass. disabili psichici
2 3 8
Fonte: Elaborazioni Istat su dati Ministero del lavoro, salute e politiche sociali