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La cardiomiopatia restrittiva

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Academic year: 2022

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Capitolo 11

La cardiomiopatia restrittiva

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La cardiomiopatia restrittiva è una condizione ca- ratterizzata da normale dimensione cavitaria sini- stra e normale funzione sistolica ma con una rigi- dità miocardica aumentata [1]. Questa patologia riduce la distensibilità del ventricolo in modo tale che il riempimento ventricolare è principalmente proto-diastolico. Quando la funzione sistolica atria- le è conservata, il ventricolo può ricevere una quo- ta modesta di volume ematico durante la sistole atriale, ma al prezzo di un aumento della pressio- ne telediastolica. Questi disturbi fisiologici sono associati ad aumento della pressione atriale sini- stra, dilatazione atriale e possibili aritmie [2].

La cardiomiopatia restrittiva non è comune, ed in genere non si riconosce nessuna causa specifica.

Le forme più comuni di cardiomiopatia restrit- tiva sono quella idiopatica [1], la fibrosi endomio- cardica [3, 4], associata a Sindrome di Löffler, e la malattia infiltrativa del miocardio [5]. In Occiden- te, l’amiloidosi cardiaca resta la causa più comune di cardiomiopatia restrittiva. Tra le altre malattie del miocardio che si possono presentare con un quadro simile abbiamo la sarcoidosi [7] e l’emo- cromatosi [8].

Cardiomiopatia restrittiva idiopatica

La cardiomiopatia restrittiva idiopatica è una con- dizione benigna caratterizzata da normale dimen- sione cavitaria ventricolare sinistra e dilatazione atriale sinistra in assenza di alterazioni della val- vola mitralica. È una malattia a lenta evoluzione se paragonata ad altre cardiomiopatie restrittive [2].

I pazienti con questa diagnosi tendono a rispon- dere ai diuretici ed agli ACE-inibitori [9]. Il riem- pimento ventricolare sinistro restrittivo è caratte- rizzato da tempo di rilasciamento isovolumetrico breve, predominante riempimento protodiastolico con tempo di decelerazione breve e componente telediastolica ridotta o assente. Il flusso venoso pol- monare è un flusso telediastolico invertito duran-

Apicogramma e velocimetria Doppler transmitralica che mo- strano l’aumento della pressione telediastolica con volume di riempimento ridotto in paziente con cardiomiopatia restrittiva Fig. 11.1

te la sistole atriale, di durata maggiore rispetto al corrispondente flusso transmitralico. Se questi pa- zienti con pressioni di riempimento aumentate svi- luppano fibrillazione atriale, la cardioversione elet- trica potrebbe non essere efficace a causa dell’in- grandimento atriale.

ECG FCG

Apicocardiogramma

Doppler mitralico

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Fibrosi endomiocardica

La fibrosi endomiocardica è una forma di cardio- miopatia restrittiva, prevalente tra le popolazioni in- digene in Africa occidentale, Sud dell’India, Tai- landia e Sud America. La fibrosi endomiocardica è caratterizzata da estesa fibrosi dello strato sub- endocardico che coinvolge l’apice dei ventricoli de- stro e sinistro e si estende al tratto d’afflusso. La fi- brosi può essere segmentaria o diffusa [3, 10]. La fi- brosi endomiocardica induce un incremento della rigidità della camera ventricolare e quindi un ri-

empimento di tipo restrittivo. Il ventricolo sinistro è di normali dimensioni ma le pareti sono ispessi- te, con aumento dell’eco riflettenza dello strato sub- endocardico [11-13]. La funzione ventricolare ini- zialmente può essere conservata, ma con il tempo si deteriora. La fibrosi endomiocardica rappresen- ta il substrato per la formazione di trombi che pos- sono obliterare l’intero apice ventricolare, special- mente quello destro. Gli atri in genere sono dilata- ti, non necessariamente a causa dell’insufficienza mitralica e tricuspidalica, ma come conseguenza dell’aumento delle pressioni atriali dovuto alla scar-

Velocità di flusso transmitralico in paziente con cardiomiopatia restrittiva di lunga data con flus- so venoso polmonare. Da notare il classico pattern di riempimen- to con inversione del flusso tele- diastolico nelle vene polmonari Fig. 11.3

Proiezione quattro camere in paziente con cardiomiopatia restrittiva che mostra normali dimensioni del ventricolo sinistro, atrio sinistro dilatato (a), pattern di riempimento restrittivo (b)

Fig. 11.2 a, b

a b

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La cardiomiopatia restrittiva

Capitolo 11 181

Proiezione quattro camere apicale in paziente con fibrosi en- domiocardica.Notare l’ingrandimento degli atri,l’aumento del- l’ecoriflettenza subendocardica in presenza di normali dimen- sioni ventricolari e l’insufficienza tricuspidalica al color Doppler Fig. 11.4

Proiezione quattro camere apicale in paziente con amiloi- dosi in fase avanzata coinvolgente le quattro camere e le valvole atrioventricolari

Fig. 11.5

sa distensibilità ventricolare. Casi gravi possono essere complicati da ipertensione polmonare ed insufficienza tricuspidale. La malattia può coin- volgere gli stessi lembi mitralici e tricuspidali, ag- gravando l’entità del rigurgito. La fibrosi endo- miocardica può presentarsi in maniera molto si- mile alla Sindrome di Löffler [13-15].

Sindrome di Löffler

La Sindrome di Löffler si manifesta con segni clinici ed ecocardiografici simili alla fibrosi endomiocar- dica, ma in più è presente ipereosinofilia [13-15].

Mentre il trattamento della fibrosi endomiocardi- ca è la decorticazione subendocardica con o senza sostituzione valvolare, il controllo dell’eosinofilia è il primo stadio del trattamento della Sindrome di Löffler.

Malattia infiltrativa miocardica

In Occidente l’amiloidosi cardiaca è la causa più comune di cardiomiopatia restrittiva. Il miocardio può essere infiltrato dal ferro nell’emocromatosi [8, 16], dal glicogeno nelle malattie di Pompe [17]

e di Cori, oppure da glicolipidi nella malattia di Fabry [18]. Gli infiltrati miocardici disturbano la

normale funzione dei miociti ed il metabolismo cardiaco, dando luogo alla fibrosi. La fibrosi pro- gressiva aumenta la rigidità miocardica che a sua volta porta a un incremento delle pressioni dia- stoliche ventricolari. I depositi di amiloide posso- no essere segmentari o diffusi, e le pareti ventri- colari nell’amiloidosi cardiaca sono generalmente ispessite, con una ridotta frazione di accorciamen- to e aumento dell’ecoriflettività [6, 19]. I depositi di amiloide possono interessare le quattro camere cardiache e persino le valvole atrio-ventricolari.

Nei pazienti con amiloidosi cardiaca, maggiore è lo spessore parietale, più importante è il deposi- to di amiloide, tanto peggiore è la prognosi dei pa- zienti. Uno spessore parietale maggiore di 1.5 cm è associato ad una sopravvivenza media di 5 mesi [19]. L’estensione della disfunzione ventricolare non è proporzionata al grado di ispessimento del- la pareti, che può essere ridotto in aree di assotti- gliamento [20]. Al momento della prima manife- stazione clinica, il quadro ecocardiografico dell’a- miloidosi cardiaca di solito è grave ed il riempi- mento ventricolare è di tipo restrittivo [21]. Gene- ralmente si possono riscontrare diversi gradi d’in- sufficienza mitralica e tricuspidale, anche gravi, soprattutto quando le valvole sono interessate dal processo patologico.

Nell’amiloidosi cardiaca i cambiamenti del pat- tern di riempimento ventricolare seguono la pro-

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Proiezione parasternale asse-lungo (a) e M-mode (b) in paziente con deposizione amiloide. Notare le normali dimensioni ca- vitarie del ventricolo sinistro, l’ispessimento parietale e la ridotta frazione di accorciamento. AS = atrio sinistro; PP = parete po- steriore; VS = ventricolo sinistro

Fig. 11.6 a, b

a Riempimento ventricolare sinistro (restrittivo) in paziente con amiloidosi cardiaca. b Riempimento ventricolare destro nello stesso paziente.Notare il caratteristico pattern restrittivo in entrambe le camere cardiache ed il terzo tono cardiaco al fonocardiogramma Fig. 11.7 a, b

a b

b a

Riempimento ventricolare sinistro in paziente con amiloi- dosi in stadio avanzato che mostra pattern di tipo restrittivo con tempo di decelerazione molto ridotto (100 ms) Fig. 11.8

SETTO

SETTO

PP VS

PP

AS

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La cardiomiopatia restrittiva

Capitolo 11 183

M-mode in asse-corto del ventricolo sinistro in due pazien- ti. Cardiomiopatia ipertrofica (a) e amiloidosi cardiaca (b).

Notare l’ispessimento parietale simile ma la frazione di ac- corciamento ridotta in particolare della parete posteriore nel paziente con amiloidosi, paragonato alla cardiomiopatia ipertrofica (c-e). Le sezioni istologiche mostrano i depositi di amiloide nel muscolo cardiaco (rosa). (d) (mela verde). In (d) Viene usato colorante fluorescente per l’amiloide Fig. 11.9 a-e

a

b

c d

e

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Sezione anatomo-patologica di ventricolo in paziente af- fetto da sarcoidosi cardiaca che mostra fibrosi miocardica Fig. 11.10

gressione della malattia e la funzione ventricolare si deteriora. Sebbene nelle fasi precoci della ma- lattia il rapporto E/A può essere inferiore ad 1 ed il tempo di rilasciamento isovolumetrico prolunga- to, nelle fasi tardive il riempimento diviene re- strittivo ed il tempo di rilasciamento isovolume- trico si accorcia, per l’aumento della pressione atria- le sinistra. Queste alterazioni si possono riscon- trare anche nel cuore destro [22, 23].

Nell’amiloidosi cardiaca il pattern di riempi- mento ventricolare si è dimostrato in grado di pre- dire la prognosi. Un tempo di decelerazione del- l’onda E minore di 150 ms è stato correlato ad un’a- spettativa di vita del 50% ad un anno rispetto al 90% di sopravvivenza ad un anno per quei pazienti che invece avevano un tempo di decelerazione su- periore a 150 ms [24].

L’amiloidosi cardiaca dovrebbe essere diffe- renziata dalla cardiomiopatia ipertrofica [25]. Men- tre le dimensioni cavitarie sono ugualmente con- servate nelle due condizioni, la funzione sistolica ventricolare globale, la frazione di accorciamento segmentaria e la percentuale di ispessimento sono mantenute solo nella cardiomiopatia ipertrofica. I criteri di voltaggio sull’ECG di superficie possono essere di aiuto per la presenza di bassi voltaggi del QRS nell’amiloidosi cardiaca. L’amiloidosi può an- che coinvolgere il setto interatriale ed essere asso- ciata a vari gradi di versamento pericardico.

Sarcoidosi cardiaca

Il coinvolgimento del cuore si verifica in una mi- noranza dei casi di sarcoidosi. Il coinvolgimento si manifesta con infiltrazioni localizzate di depo- siti granulomatosi sarcoidi seguiti da fibrosi [26].

Quando la sarcoidosi colpisce la parete posterio- re del ventricolo sinistro, è in genere coinvolto il segmento prossimale, con un quadro ecocardio- grafico simile all’infarto della parete posteriore.

La malattia può anche coinvolgere il muscolo pa- pillare laterale, con diversi gradi d’insufficienza mitralica. La sarcoidosi cardiaca può colpire il segmento prossimale del setto e coinvolgere il si- stema di conduzione, dando luogo a disturbi del- la conduzione fino al blocco atrio-ventricolare completo. Questo spiega l’eziologia della sincope.

La cavità ventricolare sinistra può essere legger- mente dilatata nelle regioni basali a causa della fibrosi segmentaria. Il riempimento ventricolare è in genere telediastolico.

Proiezione parasternale asse-lungo di un paziente con sar- coidosi cardiaca che mostra un setto prossimale ad aspet- to cicatriziale con aumento dell’ecoriflettenza

Fig. 11.11

Emocromatosi

Nei pazienti con emocromatosi il miocardio ven- tricolare può essere infiltrato dal ferro [16]. L’in- filtrazione tende ad invadere lo strato più esterno del miocardio piuttosto che il subendocardio. Si deposita nei miociti così come nelle cellule inter- stiziali generando fibrosi miocardica. Sebbene la cavità ventricolare possa essere dilatata, la prognosi è migliore che nelle altre malattie infiltrative, poi- chè risponde bene alla terapia chelante [27].

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La cardiomiopatia restrittiva

Capitolo 11 185

Sezione istologica che mostra emosiderosi con punteggia- tura blu porpora dei depositi di ferro nei miociti

Fig. 11.12

Immagine M-mode in paziente con ipertensione e diabete di lunga durata. Notare la modesta dilatazione cavitaria, con ridotta funzione sistolica e frazione di accorciamento Fig. 11.13

Proiezione parasternale asse-lungo in paziente con malat- tia da depositi di glicogeno che mostra l’ispessimento del- le pareti con aumento dell’ecoriflettenza

Fig. 11.14

Proiezione quattro camere apicale che dimostra l’ingrandi- mento atriale e la normale dimensione del ventricolo destro in paziente con malattia restrittiva del solo ventricolo destro Fig. 11.15

Cardiomiopatia ipertensiva diabetica

Il diabete e l’ipertensione di lunga durata possono danneggiare la funzione ventricolare sinistra in maniera tale da somigliare ad una cardiomiopatia restrittiva, soprattutto quella da amiloidosi. Le di- mensioni delle cavità sono conservate, le pareti so-

no ispessite, la frazione di accorciamento signifi- cativamente ridotta. La maggior parte di questi pa- zienti sono dispnoici a causa dell’aumento della pressione atriale, non associata a disfunzione del- la valvola mitralica. La prognosi a lungo termine di questa condizione è migliore rispetto a quella dell’amiloidosi cardiaca.

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