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Sicurezza Alimentare Sicurezza Alimentare INIZIATIVE e SERVIZI di supporto per le

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Camera di Commercio di Parma – 8 Aprile 2015

Sicurezza Alimentare Sicurezza Alimentare INIZIATIVE e SERVIZI di supporto per le

INIZIATIVE e SERVIZI di supporto per le Imprese emiliano romagnole Imprese emiliano romagnole nell’ambito delle attività SIMPLER/

nell’ambito delle attività SIMPLER/Enterprise Enterprise Europe Europe Network Network nell’ambito delle attività SIMPLER/

nell’ambito delle attività SIMPLER/Enterprise Enterprise Europe Europe Network Network Progetto “CLUSTER Agroalimentare”

Progetto “CLUSTER Agroalimentare”

Dr. Luca Bartoletti - Centro per l’Innovazione e lo Sviluppo Economico

Dott.ssa Bruna Turchi - Responsabile Settore Alimentare REINTEGRA Srl

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CENTRO PER L’INNOVAZIONE E LO SVILUPPO ECONOMICO Azienda Speciale Camera di Commercio Forlì-Cesena

MISSION “Favorire lo sviluppo economico attraverso la leva dell’INNOVAZIONE” 1

(3)

Focus sulle

Focus sulle IMPRESE IMPRESE del Territorio del Territorio Regionale Emiliano Romagnolo Regionale Emiliano Romagnolo

ITALIA:

5.148.413 Imprese

85.783

32.938 38.303

66.576

41.509

27.222

36.080

49.887

34.503

0 10.000 20.000 30.000 40.000 50.000 60.000 70.000 80.000 90.000 100.000

All’interno delle Attività si possono distinguere i seguenti

All’interno delle Attività si possono distinguere i seguenti MACRO Settori: MACRO Settori:

-- AGRICOLTURA AGRICOLTURA

e e

ALIMENTARE ALIMENTARE (AGROINDUSTRIA) (AGROINDUSTRIA) -- MECCANICA MECCANICA -- MODA (Tessile, Calzaturiero) MODA (Tessile, Calzaturiero) -- LEGNO e MOBILI LEGNO e MOBILI --CHIMICO FARMACEUTICO CHIMICO FARMACEUTICO -- ELETTRONICA ELETTRONICA + + COMMERCIO COMMERCIO -- ICT ICT -- TURISMO TURISMO

Minimo comune denominatore all’interno dei diversi territori :

Minimo comune denominatore all’interno dei diversi territori : 98% PMI 98% PMI –– MICRO Imprenditorialità MICRO Imprenditorialità

Indicatori

Indicatori di ricchezza / creatività / dinamismo individuale,di ricchezza / creatività / dinamismo individuale, ma la mancanza di fattori di sviluppo ma la mancanza di fattori di sviluppo e e innovazione innovazione più sistematici e duraturi al livello dellepiù sistematici e duraturi al livello delle infrastrutture

infrastrutture e deie dei sistemi organizzativi, può rappresentare una limitazione sistemi organizzativi, può rappresentare una limitazione per la per la competitività delle impresecompetitività delle imprese all’interno del mercato globale all’interno del mercato globale e e per per lo sviluppo economico della

lo sviluppo economico della Regione e Province Regione e Province 31/12/2014

31/12/2014 –– Banca Dati Banca Dati StockviewStockview -- Ufficio Studi e Statistiche della Camera di Commercio FCUfficio Studi e Statistiche della Camera di Commercio FC

0

Emilia-Romagna:

412.801 Imprese (8%)

(4)

Focus

Focus sull’AGROALIMENTARE sull’AGROALIMENTARE del Territorio del Territorio Regionale Regionale

9.671 8.454

7.425 9.309

7.245

5.627 7.873

6.879

2.927

2.000 4.000 6.000 8.000 10.000 12.000

Imprese attive: AGROALIMENTARE

BOLOGNA FERRARA FORLI' - CESENA MODENA PARMA PIACENZA

14,8

12,9

8,6 11,4 12,0

10,5 4,5

Incidenza % sul Totale ER

BOLOGNA FERRARA FORLI' - CESENA MODENA PARMA PIACENZA RAVENNA

Settore

Settore AGROALIMENTARE AGROALIMENTARE: è risultante dalla : è risultante dalla somma tra AGRICOLTURA

AGRICOLTURA e INDUSTRIA ALIMENTARE INDUSTRIA ALIMENTARE e rappresenta e rappresenta il

il 15,8% 15,8% delle imprese attive in ER. delle imprese attive in ER.

31/12/2014

31/12/2014 –– Banca Dati Banca Dati StockviewStockview -- Ufficio Studi e Statistiche della Ufficio Studi e Statistiche della CCIAA di FCCCIAA di FC

ITALIA:

815.213 Imprese

Emilia-Romagna:

65.410 Imprese (8%)

0

2.000 PIACENZA

RAVENNA REGGIO EMILIA RIMINI

11,1 14,2

RAVENNA REGGIO EMILIA RIMINI

11,3

25,7

19,4

14,0 17,5

20,7 21,8

13,8 8,5

Incidenza % Imprese Agro/totale Imprese attive

BOLOGNA FERRARA FORLI' - CESENA MODENA PARMA PIACENZA RAVENNA REGGIO EMILIA RIMINI

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CENTRO PER L’INNOVAZIONE E LO SVILUPPO ECONOMICO

Tutoraggio Innovazione, servizio di supporto alle idee innovative

(dal 2009 servizio erogato anche sul territorio riminese)

2

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“Sicurezza Alimentare: iniziative e servizi di supporto per le imprese emiliano

“Sicurezza Alimentare: iniziative e servizi di supporto per le imprese emiliano romagnole nell’ambito delle attività SIMPLER/

romagnole nell’ambito delle attività SIMPLER/Enterprise Enterprise Europe Europe Network” Network”

La Sicurezza Alimentare rappresenta uno dei temi di maggiore interesse per tutte le Imprese che operano nel Settore Agroalimentare.

Sono passati più di 10 anni dalla entrata in vigore dei REGOLAMENTI COMUNITARI del così detto “Pacchetto Igiene”.

- Regolamento (CE) n. 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 gennaio 2002, che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l'Autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare

alimentare, istituisce l'Autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare - Regolamento (CE) n. 852/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, sull'igiene dei prodotti alimentari

- Regolamento (CE) n. 853/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, che stabilisce norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine animale

- Regolamento (CE) n. 854/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, che stabilisce norme specifiche per l'organizzazione di controlli ufficiali sui prodotti di origine animale destinati al consumo umano

-Regolamento (CE) n. 882/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, relativo ai controlli ufficiali intesi a verificare la conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti e alle norme sulla salute e sul benessere degli animali

La progressiva entrata in vigore delle numerose prescrizioni e le modifiche legislative intercorse come il Regolamento UE n. 1169/2011 sull'etichettatura nutrizionale dei prodotti alimentari, hanno richiesto un profondo cambiamento dei processi produttivi e delle procedure

operative, l'introduzione di nuove tecnologie per la verifica ed il controllo dei processi, il

costante investimento di risorse umane ed economiche da parte delle Imprese.

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Con il supporto di UNIONCAMERE Emilia-Romagna, della Rete SIMPLER e nell’ambito delle attività Enterprise Europe Network, abbiamo deciso di realizzare una serie di INIZIATIVE per le Imprese ER interessate: Progetto Progetto “CLUSTER “CLUSTER Agroalimentare” Agroalimentare”

- termine inglese: grappolo, raggruppamento, agglomerato di oggetti dello stesso tipo collegati tra loro

-in ambito scientifico, con il termine cluster si intende un gruppo di unità simili o vicine tra loro, dal punto di vista della posizione o della composizione - il termine cluster (distretto – rete) designa un gruppo di imprese, di operatori economici, centri di ricerca, istituzioni, università COLLEGATI tra loro (geograficamente vicine e non, appartenenti allo stesso settore, stessi interessi, accomunate da qualcosa) che COLLABORANO per MIGLIORARE la propria COMPETITIVITA’ – CRESCITA ECONOMICA.

FASI - ATTIVITA’ - OBIETTIVI

Fase 1 – Presentazione delle ATTIVITA’ all’interno del Seminario “Etichettatura, sicurezza alimentare e sistemi di gestione ambientale nel settore agroalimentare”

Obiettivo: fare il punto sullo “stato dell'arte” relativo all'attuazione dei Regolamenti UE, raccogliere l’adesione delle Imprese interessate ad un “percorso di miglioramento”.

Scadenza: 14 Maggio 2015

Fase 2 – Identificazione delle CRITICITA’ EMERGENTI attraverso un FOCUS GROUP con le Imprese finalizzato al confronto sulle esigenze degli Operatori in merito alla Etichettatura ed alla Sicurezza Alimentare.

Obiettivo: evidenziare, descrivere e analizzare le problematiche maggiormente presenti,

(elaborare un Report di sintesi, dialogare con l’Unione Europea attraverso SME Feedback)

Scadenza: Ottobre 2015

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Progetto “CLUSTER Agroalimentare”

Progetto “CLUSTER Agroalimentare”

FASI - ATTIVITA’ - OBIETTIVI

Fase 3Supporto alle IMPRESE per trasformare le criticità emerse in opportunità di

miglioramento e di innovazione, attraverso azioni di TUTORAGGIO che rispondano ai bisogni rilevati:

-visite aziendali “significative” e raccolta/diffusione materiali di approfondimento (video e documenti relativi a linee guida, procedure, sistemi, tecnologie, ecc.)

-redazione di Report “personalizzati” che descrivono la “stato dell’arte dell’Impresa” (punti di -redazione di Report “personalizzati” che descrivono la “stato dell’arte dell’Impresa” (punti di forza, aree di criticità, opportunità di miglioramento / innovazione)

- redazione ed avviamento di Piani di Miglioramento da implementare nell'Impresa (condivisione, confronto ed effettiva volontà di realizzazione)

-Obiettivo: affiancare le Imprese fornendo loro informazioni utili a compiere le scelte più adeguate (Report personalizzato e Piano di Miglioramento).

Scadenza: Dicembre 2015

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Grazie per l’attenzione

AZIENDA SPECIALE CISE – 11 marzo 2014

Luca Bartoletti

Responsabile Area Innovazione e Sostenibilità clusteragro@ciseonweb.it

Telefono diretto: 0543-38225

Grazie per l’attenzione

Promozione, orientamento, miglioramento della sostenibilità nelle Imprese attraverso l’Innovazione

Promozione delle Cultura di Impresa e di un approccio dinamico alla complessità dello sviluppo economico

sostenibile attraverso Progetti, Attività ed Eventi di carattere N Progetti, Attività ed Eventi di carattere Nazionale ed Europeo (salute e sicurezza,

energia, ambiente, ecc.)

Riferimenti

Documenti correlati

e) nel caso di materiali e oggetti attivi, le informazioni sull’impiego o sugli impieghi consentiti e le altre informazioni pertinenti come il nome e la quantità delle

 Progettazione complessiva degli interventi, dalla revisione dei processi allo sviluppo dei servizi IT a supporto.  Individuazione delle modalità per finanziare il progetto

Possibilità di ricevere e/o inviare manifestazioni di interesse da/verso imprese, centri di ricerca e università dei paesi membri della rete. 3 categorie

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1. Attivazione dei Comitati dei Direttori dei Dipartimenti di Prevenzione delle AA.SS.LL. in ogni regione, allargato al contributo delle Società scientifiche e

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