Modulo 5: Gli enzimi
Cinetica della catalisi enzimatica
Se la stessa reazione è catalizzata da un enzima la sua cinetica cambia in questo modo. Si raggiunge una velocità massima (reazione di ordine 0)
v
[S]
P S
EnzymeEffetto di saturazione La velocità di una reazione catalizzata da un enzima è influenzata da :
- quantità dell’enzima
- concentrazione di substrato - temperatura
- pH
V0
V0
La velocità di reazione diminuisce con il passare del tempo:
• Il substrato si consuma
• La reazione è reversibile e la formazione del prodotto innesca la reazione contraria
• Il prodotto di reazione puo’ inibire l’attivita’ dell’enzima
• L’enzima puo’ andare incontro a denaturazione
k3
Effetto della [S] sulla V 0 :
P E
ES S
E +
k1+
K-1
k2
Come valuto
l’effetto della variazione di [S] su V0
V0 = k2[ES] vel. Iniziale di formazione di P
- La [S] >>>[E]
- La velocità di formazione di ES è uguale alla velocità di dissociazione del complesso
v formazione = k1[E][S]
v dissociazione =k-1 [ES] + k2[ES]
Formazione dello STATO STAZIONARIO vformazione = v dissociazione
k1[E][S] = [ES] (k-1 + k2) [E][S]/[ES] = (k-1 + k2)/k1
- k3 <<< k2 è perciò trascurabile
ASSUNZIONI
SI VUOLE trovare la relazione quantitativa tra [S] e V0
Si ipotizza la formazione di un [ES]
a concentrazione costante
k3
E P
ES S
E +
k1+
K-1
k2
- [E] = [E]T - [ES]
Effetto della concentrazione di S sulla V 0 :
Come esprimo in quantità note [ES]? Non è facile da misurare sperimentalmente
Vel. di formazione ES: k1[E][S] = k1([E]T - [ES])[S]
Vel. di scissione ES: (k-1 + k2)[ES]
k1([E]T - [ES])[S]=(k-1 + k2)[ES] ([ES] non varia nel tempo)
k1[E]T[S] – k1[ES][S] = (k-1 + k2)[ES]
k1[E]T[S]= k1[ES][S] + (k-1 + k2)[ES]
k1[E]T[S] = (k1[S] + k-1 + k2)[ES] risolvo per [ES]
[ES]= k1[E]T[S] /k1[S] + k-1 + k2 semplifico combinando le costanti
[ES]= [E]T[S] /[S] + (k-1 + k2)/k1 KM = costante di M-M
P E ES
S
E +
k1+
K-1
k2
[ES]= [E]T[S] /[S] + KM
..riprendiamo l’equazione della velocità di formazione di P V0 = k2[ES]
Sostituisco [ES]:
Vo= k2 [E]T[S]/([S]+KM) si può ulteriormente semplificare considerando
La velocità massima (Vmax) si raggiunge quando tutti i siti catalitici sono occupati: [ES]=[E]T
Vmax= k2[E]T
Vo= Vmax[S]/([S]+KM) EQUAZIONE di MICHAELIS-MENTEN
Equazione della velocità di una reazione a singolo Substrato catalizzata da un enzima
Effetto della concentrazione di S sulla V
0: l’equazione di Michaelis-Menten
L’equazione di Michaelis-Menten descrive la relazione tra la velocità0, la velocità max e la concentrazione0 di substrato.
P E
ES S
E +
k1+
K-1
k2
Assumendo che : 1. [E] << [S];
2. [P] » 0 ;
3. d[ES]/dt » 0 4. T, pH, = costanti
Km = costante di Michaelis Km= (K-1 + K2)/ K1
Cinetica enzimatica: dipendenza della V 0 dalla concentrazione di S
Consideriamo i seguenti casi:
1. Quando [S] << Km allora v = Vmax[S]/Km con V0 proporzionale ad [S] (reazione di 1° ordine)
2. Quando [S] >> KM; (Km + [S]) ® [S]; V0
® Vmax la velocità diventa indipendente da [S].
1. Nel caso in cui [S] = KM allora l’equazione 1 diventa v=1/2 Vmax
(1)
La Km è numericamente uguale alla concentrazione di substrato alla quale la V0 della reazione è metà della velocità massima (unità di misura della costante è la M)
Tale equazione si adatta alle osservazioni sperimentali?
K M e V max sono calcolati sperimentalmente
Dall’equazione: E’ difficile calcolare sia il valore di Vmax (è un valore asintotico), sia Km
Si u?lizza, quindi, un sistema doppi dei reciproci per trasformarla in equazione di una reAa in cui 1/V0 è espresso in funzione di 1/S.
1/ V0 = Km / VmaxS + 1/ Vmax
Grafico dei doppi reciproci (Lineweaver-Burk)
y = mX + q m= Km / Vmax q = 1/Vmax
Il valore di Vmax e quello di KM sono sperimentalmente calcolabili per ogni coppia enzima-substrato dalla v0 di catalisi a diverse concentrazioni di substrato:
Significati della K m
I valori di KM variano da 10-1 a 10-7 M Significati:
1. è numericamente uguale alla [S]
alla quale metà dei siti di E sono saturati in cui V=1/2 Vmax.
2. KM fornisce una misura della concentrazione di S richiesta per la catalisi, spesso coincide con la concentrazione in vivo
Nel caso in cui k-1 >>k2 (comune) approssima la Kd del complesso ES quindi Km è una forza del complesso ES: un piccolo valore di Km indica un’elevata affinità per il substrato
P E
ES S
E +
K1+
K-1
K2 Km= (K-1+ K2)/ K1
La costante catalitica K cat
Enzima Substrato kcat(sec-1) KM(M)
Catalasi H2O2 4.0x107 1.1
Anidrasi Carbonica CO2 6.0x105 1.2x10-2 Acetilcolinesterasi Aceticolina 1.4x104 9.0x10-5
Fumarasi Fumarato 8.0x102 5.0x10-6
Quando l’enzima è totalmente saturato dal substrato: Vmax = k2[ET]
k2 è sostituita da una costante più generale kcat per enzimi che seguano il modello di reazione di M & M e con reazioni a più passaggi.
Vmax = kcat[E]T
La costante catalitica Kcat(numero di turnover) dell' enzima rappresenta il numero massimo di molecole di substrato convertite in prodotto per sito attivo e per unità di tempo.
Il rapporto k
cat/K
Mè una misura dell’efficienza catalitica
Enzima Substrato kcat(sec-1) KM(M) kcat/ KM (M-1) (sec-1)
Catalasi H2O2 4.0x107 1.1 4.0x107
Anidrasi Carbonica CO2 1.0x104 1.2x10-2 8.3x107 Acetilcolina esterasi Aceticolina 1.4x104 9.0x10-5 1.6x108
Fumarasi Fumarato 8.0x102 5.0x10-6 1.6x108
In condizioni fisiologiche gli enzimi raramente sono saturati da S 0,1 KM < [S]< 1 KM
Per esprimere l’efficienza catalitica in condizioni non saturanti:
V0 = kcat / KM [E]T[S]
La costante di velocità Kcat/KM è una misura dell’efficienza catalitica dell’enzima, cioè di quanto efficacemente un enzima è in grado di legare il suo substrato (KM) e di catalizzare la sua trasformazione in prodotto (V di catalisi (Kcat)
Dai valori k
cat/K
Msi può comparare la preferenza di un enzima per diversi substrati
Amminoacido presente a monte del sito di taglio
Catena laterale kcat/ KM (M-1) (sec-1)
Glicina -H 0,13
Valina -CH 2
Norvalina -CH2CH2CH3 3,6 x 102
Fenilalanina -CH2-phenile 1 x 105
Il rapporto kcat/KM consente di valutare direttamente l’efficienza dell’enzima rispetto a diversi substrati
Grado di preferenza della chimotripsina per diversi substrati
CH3 CH3
Gli enzimi allosterici non obbediscono alla cinetica secondo Michaelis-Menten
Un importante gruppo di enzimi regolatori non obbedisce alle modello cinetico di M & M : gli enzimi allosterici.
Possiedono più subunità (e quindi piu siti attivi).
Andamento sigmoidale delle cinetiche enzimatiche.
Il legame del substrato ad un sito attivo altera le proprietà degli altri siti attivi nella stessa molecola enzimatica:
effetto cooperativo. (vedi emoglobina).
L’attività degli enzimi allosterici sono regolate da effettori allosterici.
Gli enzimi posso essere soggetti ad inibizione
Inibitori enzimatici: utili per comprendere il meccanismo d’azione degli enzimi. Molti farmaci sono importanti inibitori di enzimi:
Il tipo di legame può essere di due tipi:
Inibitori reversibili
Inibitori irreversibili
Azione può essere rimossa
allontanando l’inibitore. Legami non covalenti con l’enzima. La loro azione può essere descritta dall’equazione M&M. Inibizione competitiva e non competitiva.
Alterano fisicamente gli enzimi bersaglio legandosi saldamente (covalentemente). Le conseguenze sono permanenti sull’enzima. Equivalgono
ad una diminuzione della
concentrazione dell’enzima.
Inibizione competitiva e non competitiva
Come stabilire se un inibitore è competitivo o non competitivo ?
Inibizione competitiva
KM aumenta vmax non varia Inibizione competitiva: l’inibitore (I) si lega solo all’enzima E, allo stesso sito di legame del substrato. Diminuisce la frazione di molecola enzimatiche legate al substrato
( 1 + [ ]KiI ) + [S]
m
•max
o
K
[S]
= V
K
M appv
Importanti farmaci sono inibitori competitivi di enzimi
L’antitumorale metotrexato si lega alla diidrofolato reduttasi, enzima che partecipa alla sintesi dei nucleotidi con affinità 1000 volte maggiore al substrato naturale.
In rosso le differenze strutturali
Il metotrexato è un inibitore competitivo della diidrofolato reduttasi
Inibitori competitivi: substrati metabolizzabili ( metotrexato, ibuprofene, etanolo) oppure non metabolizzabili (malonato)
L’etanolo è usato come antidoto
nell’avvelenamento da metanolo
Inibizione non competitiva: l’inibitore (I) si lega sia all’enzima E, che a ES presso un sito diverso dal sito attivo. Abbassa la concentrazione dell’enzima funzionale
Km resta uguale (raro)
o aumenta (comune, inibizione mista)
vmax decresce
Inibizione non competitiva
[S]
+ K
V [S]
= V
m max o
•
Ki +[I]
1
Esercizio
Durante lo studio di una cinetica enzimatica sono stati ottenuti i seguenti dati in assenza ed in presenza di un inibitore (I).
[S]
µ
Mv
-I mmoli/min
v
+I mmoli/min
3 10.4 4.1
5 14.5 6.4
10 22.7 11.4
30 34.5 22.7
100 40 34.5
a. Determinare graficamente il valore di KM e Vmax in presenza e assenza di inibitore.
b. Spiegate di che tipo di inibizione si tratta.
1/[S]
µ
M -I 1/v mmoli/min+I 1/v mmoli/min
0.33 0.096 0.244
0.20 0.069 0.156
0.10 0.044 0.088
0.03 0.029 0.044
0.01 0.025 0.029
-I
-Inibitore
-1/KM = -0.1 KM = 10 µM
1/vmax = 0.022 vmax = 45.5 mmoli/min +Inibitore
-1/KM = -0.03 KM = 33.3 µM
1/vmax = 0.022 vmax = 45.5 mmoli/min
b. Si tratta di una inibizione competitiva poiché la vmax è la stessa mentre la KM in presenza di inibitore è più grande.
Risultati
+I
Gli inibitori irreversibili possono
permettere di individuare il sito attivo
Il DIPF (gas nervino) (diisopropilfluorofosfato) Si lega a OH delle serine: indica che sono Ser attive. Es:
inattiva le acetilcolinesterasi,
La iodoacetammide può inattivare un enzima reagendo con un residuo si cisteina essenziale per la catalisi
I categoria: reagenti gruppo specifici
Gli inibitori irreversibili possono essere divisi in: (1) reagenti gruppo-specifici, (2) analoghi del substrato, (3) inibitori suicidi.
Inibitori irreversibili: analoghi del substrato
Sono molecole che mimano i substrati naturali, si legano covalentemente al sito catalitico dell’enzima. Sono più specifici per il sito attivo, rispetto ai reagenti gruppo sp.
TPCK = tosil-L-fenilalanina cloro metil chetone – analogo del substrato regisce irreversibilmente con un residuo di His inibendo l’enzima chimotripsina
Gli analoghi dello stato di transizione sono potenti inibitori
Composti simili allo stato di transizione (analoghi dello stato di transizione) sono potenti inibitori enzimatici.
La racemizzazione della prolina da L a D procede attraverso uno stato di transizione in cui il C α tetraedrico diventa trigonale.
Il pirrolo 2 carbossilato (con C α trigonale) si lega alla racemasi 160 volte più saldamente della prolina
Inibitori irreversibili: La penicillina, un inibitore suicida.
La struttura della penicillina
Schema della struttura della parete batterica di Staphylococcus aureus
La penicillina inattiva irreversibilmente un’enzima chiave della sintesi della parete batterica.
Ponte di pentaglicina Tetrapeptide L-ala-D-glu-L-Lys-D-ala
Blocca la formazione dei ponti trasversali di pentaglicina
polisaccaride
L’azione della transpeptidasi e formazione dei legami trasversali
Nella parete della cellula il gruppo -NH2della pentaglicina attacca il legame peptidico tra le due D-ala per formare un legame trasversale. Reazione catalizzata dalla glicopeptide transpeptidasi
Nella reazione transpeptidasica si forma un intermedio acil-enzima
La penicillina mima il dipeptide D- ala-D-ala e si lega alla peptidasi
La penicillina si lega al sito attivo dell’enzima (presente una Ser) formando un complesso inattivo. Il complesso non procede oltre, la transpeptidasi è inibita arrestando la sintesi della parete
Il residuo di Ser attacca il carbonio carbonilico dell’anello lattamico molto reattivo per formare il derivato penicillil-enzima