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CIRIZA GEOMETRIA-(A-G)

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Academic year: 2022

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(1)

CIRIZA-8037623-GEOMETRIA-(A-G)

Roma, marted`ı 17 marzo 2020

(2)

Propriet`a della somma e del prodotto dei numeri reali

(R, +, .)

1) a + b = b + a ∀a, b ∈ R (commutativa)

2) a + (b + c) = (a + b) + c ∀a, b, c ∈ R (associativa) 3) ∃ 0 ∈ R : 0 + a = a ∀a ∈ R (esistenza elemento neutro) 4) ∀ a ∈ R ∃a ∈ R : a + a= 0 e si denota a = −a (esistenza elemento opposto)

5) a.b = b.a ∀a, b ∈ R (commutativa)

6) a.(b.c) = (a.b).c ∀a, b, c ∈ R (associativa) 7) ∃ 1(6= 0) ∈ K : 1.a = a∀ a ∈ R

(esistenza elemento unit`a)

8) ∀ a ∈ K : a 6= 0 ∃a: a.a = 1 e si denota a = a−1 (esistenza elemento inverso)

9) a.(b + c) = a.b + a.c ∀a, b, c ∈ R 10) (a + b).c = a.c + b.c ∀a, b, c ∈ R

(3)

Definizione di spazio vettoriale reale

Un spazio vettoriale reale (V , R, +, ·) `e un insieme V , dove sono definite due operazioni:

una legge di composizione interna + : V × V → V , (v , w ) 7→ v + w .

e una legge di composizione esterna · : R × V → V , (a, w ) 7→ a·w .

che soddisfano le seguente propriet`a:

(4)

Definizione di spazio vettoriale

1) (commutativa) v +w = w +v ∀v , w ∈ V

2) (associativa) u+(v +w ) = (u+v )+w ∀u, v , w ∈ V

3) (esistenza elemento neutro) ∃ ~0 ∈ V : ~0+v = v ∀v ∈ V

4) (esistenza elemento opposto) ∀ v ∈ V ∃u ∈ V : v +u = ~0 l’opposto si denota con −v

5) (distributiva) a·(u+v ) = a·u+a·v ∀a ∈ R∀v ∈ V

6) (distributiva) (a + b)·v = a·v +b·v ∀a, b ∈ R∀v ∈ V

7) (a.b)·v = a·(b·v )∀a, b ∈ R∀v ∈ V

8) 1·v = v dove 1 ∈ R∀v ∈ V

(5)

Propriet`a di (V , R

, +, ·)

a) l’elemento neutro ~0 ´e unico,

b) l’opposto di un dato vettore ´e unico,

c) 0·v = ~0,

d) a·~0 = ~0,

e) se a·v = ~0 allora a = 0 oppure v = ~0 (legge dell’annullamento)

f) l’opposto di a·v `e (−a)·v = a·(−v ) = −a·v .

(6)

Dimostrazione della propriet`a a)

a) l’elemento neutro ~0 ´e unico.

Dimostrazione:

Supporre che esistono due elementi neutri ~0 e ~0 allora ~0= ~0 + ~0 = ~0

dove la prima uguaglianza si verifica per che ~0 `e un elemento neutro e la seconda per che anche ~0 lo `e.

(7)

Dimostrazione della propriet`a b)

b) l’opposto di un dato vettore ´e unico.

Dimostrazione: Supporre che esistono due elementi opposti w e w per v

allora ~0 = w + v

sommando w si ottiene

w = ~0 + w = (w + v ) + w = w + (v + w) = w + ~0 = w .

(8)

Dimostrazione della propriet`a c)

c) 0·v = ~0.

Dimostrazione:

0·v = (0 + 0)·v = 0·v +0·v quindi 0·v = 0·v +0·v

sommando l’opposto −(0·v )+[0·v +0·v ] = −(0·v )+0·v = ~0.

ma −(0·v )+[0·v +0·v ] = [−(0·v )+0·v ]+0·v = ~0+0·v = 0·v .

si ha quindi che ~0 = 0·v .

(9)

Dimostrazione della propriet`a d)

d) a·~0 = ~0.

Dimostrazione:

a· ~0 = a · (~0 + ~0) = a · ~0 + a · ~0

sommando l’opposto −(a~0) si ha che

~0 = −(a · ~0) + a · ~0 = −(a · ~0) + [a · ~0 + a · ~0] = [−(a · ~0) + a · ~0] + a · ~0 = a · ~0.

(10)

Dimostrazione della propriet`a e)

e) se a·v = ~0 allora a = 0 oppure v = ~0.

Dimostrazione:

Se a 6= 0 allora esiste l’inverso a−1 ∈ R, si ha dunque che v = 1 · v = (a−1a) · v = a−1· (a · v ) = a−1· ~0 = ~0.

f) l’opposto di a·v `e (−a)·v = a·(−v ) = −a·v .

Verifica:

a·v + (−a)·v = (a − a)·v = 0 · v = ~0.

a·v + a·(−v ) = a·(v − v ) = a~0 = ~0.

Per unicit`a dell’opposto −(a·v ) si ha che (−a)·v = −(a·v ) e che a·(−v ) = −(a·v ).

(11)

Osservazione

Primo esempio:

L’insieme dei numeri reali R `e uno spazio vettoriale sul campo reale con le operazioni usuali di somma e prodotto.

(12)

Esempio 1 (a):

R2 = {(x, y ) : x, y ∈ R}

v1 = (x1,y1) e v2= (x2,y2) ∈ R2 si definisce la somma:

v1+ v2 = (x1,y1) + (x2,y2) = (x1+ x2,y1+ y2)

se λ ∈ R il prodotto di v = (x, y ) per λ `e λv = λ(x, y ) = (λx, λy )

il vettore nullo si denota con ~0 = (0, 0).

(V = R2, K= R, +, .) `e uno spazio vettoriale.

(13)

Esempio 1 (a):

Verifica: per ogni v1, v2, v3, ,v ∈ R2 e α, β ∈ R.

1) v1+ v2= (x1+ x2,y1+ y2) = (x2+ x1,y2+ y1) = v2+ v1

2) [v1+ v2] + v3= ([x1+ x2] + x3,[y1+ y2] + y3) = x1+ [x2+ x3], y1+ [y2+ y3] = v1+ [v2+ v3].

3) ~0 + v = (0, 0) + (x, y ) = (0 + x, 0 + y ) = (x, y ).

4) −v = (−x, −y ) soddisfa (−v ) + v = ~0.

5) (αβ) · v = ((αβ)x, (αβ)y ) = (α(βx), α(βy ) = α· (βx, βy ) = α · (β · v ).

6) (α + β) · v = ((α + β)x, (α + β)y ) =

(αx + βx, αy + βy ) = (αx, αy ) + (βx, βy ) = α · v + β · v . 7) α · (v1+ v2) = (α(x1+ x2), α(y1+ y2)) = αv1+ αv2.

(14)

Esempio 1 (b):

R3 = {(x, y , z) : x, y , z ∈ R}

v1 = (x1,y1,z1) e v2 = (x2,y2,z2) ∈ R2 si definisce la somma:

v1+ v2 = (x1,y1,z1) + (x2,y2,z2) = (x1+ x2,y1+ y2,z1+ z2)

se λ ∈ R il prodotto di v = (x, y ) per λ `e λv = λ(x, y , z) = (λx, λy , λz)

il vettore nullo si denota con ~0 = (0, 0, 0).

Analogamente al esempio precedente si verifica che (V = R3, K= R, +, .) `e uno spazio vettoriale.

(15)

Esempio 1 (c):

Pi`u in generale Rn= {(x1, . . . ,xn) : xi ∈ R}

con le operazioni:

v1+ v2= (x1, . . .xn) + (y1, . . . ,yn) = (x1+ y1, . . . ,y1+ yn) e λv = λ(x1, . . . ,xn) = (λx1, . . . , λxn) `e uno spazio vettoriale su R.

(16)

Polinomi

p(x) = a0+ a1x+ · · · + anxn

x `e la variabile indeterminata, aj ∈ K sono i coefficienti di p, a0 `e detto il termine noto.

Se a1 = · · · = an= 0 si dice che il polinomio `e costante.

Se anche a0= 0 si dice che il polinomio ´e nullo.

Se gli aj ∈ R, j = 0, . . . , n il polinomio si dice reale, se gli aj ∈ C, j = 0, . . . , n il polinomio si dice complesso.

R[x]= l’insieme dei polinomi reali.

C[x]= l’insieme dei polinomi complessi,

Il grado di un polinomio non nullo `e il numero intero k tale che ak 6= 0 e ak+j = 0, ∀j ∈ N.

Il grado del polinomio nullo `e −∞.

(17)

esempio 2 (a):

Lo spazio vettoriale dei polinomi di grado minore o uguale a n Rn[x] = {p(x) : grado p ≤ n}

Somma di due polinomi

(p+q)(x) := p(x)+q(x) = a0+b0+(a1+b1)x+· · ·+(an+bn)xn.

Prodotto di un polinomio per uno scalare α ∈ R

(αp)(x) := αp(x) = αa0+ (αa1)x + · · · + (αan)xn.

(18)

esempio 2 (b):

L’insieme dei polinomi di grado uguale a n {p(x) : grado p = n}

NON `e uno spazio vettoriale.

(19)

MATRICI

Una matrice `e un insieme di numeri ordinati per righe e colonne

A=

a11 . . . a1n ... ... ... am1 . . . amn

= (aij)

Si dice che A ha ordine m per n si ha m righe ed n colonne.

Si denota con M(m, n; K) l’insieme delle matrici con coefficienti in K di ordine m per n.

Se K = R la matrice A si dice reale, se K = C la matrice A si dice complessa.

(20)

esempio 4:

Lo spazio vettoriale delle matrici M(m, n; R)

Somma di due matrici A = (aij) e B = (bij) di ordine m per n,

A+ B = (aij) + (bij) := (aij + bij).

Moltiplicazione di una matrice per uno scalare:

Se α ∈ R

αA= α(aij) := (αaij)

(21)

esempio 4:

Lo spazio vettoriale delle matrici M(2; R)

A=

 a b c d



e A=

 a b c d

 .

A+ A =

 a+ a b+ b c + c d + d

 .

Moltiplicazione di una matrice per uno scalare:

Se α ∈ R,

αA=

 αa αb αc αd

 .

(22)

Esercizio 1

Verificare che V = R2 con le seguenti leggi di composizione non `e uno spazio vettoriale su R.

(a) (x1,y1) + (x2,y2) = (x1+ x2, y2); α(x, y ) = (αx, αy ).

(b) (x1,y1) + (x2,y2) = (x1+ x2,y1+ y2); α(x, y ) = (0, αy ).

soluzione: `e sufficiente esibire una propriet`a che non sia soddisfata

(a) non `e commutativa

(x2,y2) + (x1,y1) = (x2+ x1, y1) 6= (x1,y1) + (x2,y2).

(b) la propriet`a 8) non `e sodisfata: se α = 1 allora 1(x, y ) = (0, 1y ) 6= (x, y ), ∀(x, y ).

(23)

Esercizio 2

(a) Verificare che C `e un C- spazio vettoriale con le leggi usuali. La somma: per z1= x1+ iy1 e z2 = x2+ iy2,

z1+ z2 = (x1+ x2) + i (y1+ y2) e il prodotto per uno scalare α: per z = x + iy e

α= a + ib ∈ C, αz = (ax − by ) + i (ay + bx).

(b) Verificare che C `e un R-spazio vettoriale con le leggi : la somma z1+ z2 definita come in (a) e il prodotto per uno scalare α (reale):

∀α ∈ R, αz = αx + i αy

(24)

Esercizio 3

Sia V l’insieme dei numeri reali strettamente positivi.

Dimostrare che V `e un R-spazio vettoriale rispetto alle operazioni ⊕, ⊗ definite come segue: x ⊕ y = xy ∀x, y ∈ V ; a⊗ x = xa ∀a ∈ R, x ∈ V .

soluzione: verifica delle proprie`a per ⊕

1) x ⊕ y = xy = yx = y ⊕ x,

2) (x ⊕ y ) ⊕ z = (xy )z = x(yz) = x ⊕ (y ⊕ z),

3) il numero 1 `e l’elemento neutro per la legge di composizione interna: 1 ⊕ y = 1y = y ,

4) per ogni x > 0, x−1>0 `e l’elemento opposto per la legge di composizione interna: x ⊕ x−1= xx−1= 1.

(25)

Esercizio 3

Sia V = {x ∈ R ; x > 0}, K = R. Siano

⊕ : V × V → V definita da x ⊕ y = xy ∀x, y ∈ V

⊗ : R × V → V definita da a ⊗ x = xa ∀a ∈ R, x ∈ V . Dimostrare che (V , R, ⊕, ⊗) `e uno spazio vettoriale:

soluzione: verifica delle propriet`a per ⊗.

5) (ab) ⊗ x = xab= (xb)a= a ⊗ (xb) = a ⊗ (b ⊗ x),

6) (a + b) ⊗ x = x(a+b)= xa .xb= (a ⊗ x) ⊕ (b ⊗ x),

7) a ⊗ (x ⊕ y ) = (x.y )a= xa.ya= (a ⊗ x) ⊕ (a ⊗ y ),

8) 1 ⊗ x = x1 = x.

(26)

Esercizio 4

Sia S1 l’insieme dei numeri complessi di modulo 1. Verificare che S1 `e un R-spazio vettoriale con le leggi di composizione interna: (ei θ,ei φ) 7→ ei(θ+φ)∀ei θ,ei φ ∈ S1

esterna: (a, ei θ) 7→ eiaθ ∀a ∈ R, ∀ei θ ∈ S1.

S1 = {ei θ = cos θ + i sin θ, θ ∈ R}.

interna:

ei θ⊕ ei φ := ei θ .ei φ= ei(θ+φ).

esterna:

a⊗ ei θ := (ei θ)a = eiaθ.

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