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Leo il bullo. Una storia per tutti. LIONS CLUB BUSTO ARSIZIO EUROPA - CISALPINO DISTRETTO 108lb1

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(1)

Leo il bullo

Una storia per tutti

Leo il bullo

Una storia per tutti

LIONS CLUB BUSTO ARSIZIO

“EUROPA - CISALPINO”

DISTRETTO 108lb1

20° CONCORSO DI NARRATIVA

Per Studenti delle Scuole Primarie, Secondarie di I grado e Secondarie di II grado

(2)

Leo il bullo

Una storia per tutti

Leo il bullo

Una storia per tutti

(3)

Mi chiamo Leo

,

da Leone

.

Il mio nome dice quanto sono forte

.

Però non piaccio a nessuno

.

E nessuno piace a me

.

Per questo motivo non ho amici

.

Ma non ha importanza

Ho trovato ugualmente il modo per divertirmi e per farmi valere

.

Vado a scuola e per me la scuola è la cosa più noiosa che esista

al mondo

.

Sono circondato da compagni che

,

come soldatini se ne stanno zitti ad ascoltare la maestra che parla

,

parla

,

parla

...

Che sciocchi

!

.

(4)

Che barba

,

in classe non succede mai niente di interessante

!

E così entro in gioco io

:

mi invento ogni giorno qualcosa di divertente

,

un' idea nuova per ridere un po'

.

"

Sta zitto

"

"

Smettila di ridere

"

"

Non continuare a disturbare Mi sgrida la maestra

.

"

!

!

(5)

La maestra non capisce che un motivo per ridere c'è sempre

!

Per esempio oggi ho nascosto nello zaino di Mario un biglietto con scritto

:

"

La maestra fa le puzzette

"

"

E questo che cosa è

?

Ha chiesto Mario mentre metteva nello zaino il quaderno di italiano

.

Incuriosito non ha resistito e ha aperto il foglio

,

mentre la maestra passava tra i banchi

.

"

.

(6)

Mario è diventato rosso come un peperone e ha supplicato la maestra di non leggere

il biglietto

.

Ma la maestra glielo ha rubato e lo ha letto ad alta voce

:

"

La maestra fa le puzzette

!?

Tutti sono scoppiati a ridere

,

ma non Mario e nemmeno la maestra

.

Mario mi guarda male e mi indica con il dito

.

La maestra infuriata mi castiga

:

Scriverai 100 volte

:

sono un bambino dispettoso

"

Io sorrido e guardo male Mario che già trema di paura

.

"

"

.

(7)

Aspetto Mario fuori nel corridoio

,

non c'è nessuno neppure il bidello e mostrando i pugni

domando

:

"

Hai fatto la spia Il castigo lo scriverai tu per me

! Mah,

balbetta il pauroso

.

"

Devi stare zitto e fare quello che dico io se non vuoi prenderle

.

Hai capito

?

dico

sottovoce con tono deciso che non ammette repliche

.

Mario comincia a tremare

:

è alto come uno gnomo

,

pesa meno di niente e se

gli soffi addosso vola via

.

Io no

,

io sono alto e forte

.

Se appoggio il gomito sul tavolo e stringo il pugno

,

come a fare braccio di

ferro

,

si vedono anche i muscoli

!

Ruggisco feroce

,

da vero leone e Mario è già scappato via

.

Che fifone

! eh!

mah,

"

"

(8)

Io sono il capo e faccio blu di botte chiunque si ribelli

.

A dire la verità fino ad ora non ho tirato neanche un cazzotto

,

però quando

ruggisco

"

si capisce che potrei azzannare e così fanno tutti come dico

.

Davide mi fa i compiti

,

Fabio mi porta un cornetto tutte le mattine

.

Marco mi

porta lo zaino e chi non ha nulla da fare mi dà qualche soldo

.

E' davvero una pacchia

:

avere tanti sciocchi ai tuoi ordini

...

averlo saputo prima avrei fatto

il prepotente subito

,

senza aspettare di essere in terza elementare

.

"

(9)

Oggi in classe è arrivato un nuovo compagno

,

Si chiama Paolo e viene da Torino

.

La maestra gli ha detto di sedersi dove vuole

,

ma l' unico posto vuoto è

accanto a me

.

Mi guarda

,

mi sorride

,

mi saluta

"

Ciao

!

Ciao Ciao

"

Che seccatura

,

ora dovrò spiegare a questo nuovo moccioso che qui comando io

.

"

Ciao

"

ripete lui e di nuovo mi sorride

.

" Brrrrrr...

rispondo ruggendo ma chi gli ha dato il permesso di parlare

?

Lui però non sembra per niente spaventato

,

anzi

,

ride e mi domanda

:

Scusa non ho

capito

,

come ti chiami

?

"

" Brrrrrr... ,

"

(10)

Il brutto dei nuovi compagni è che vogliono sempre fare i simpatici

.

A me prudono già le mani

!

Voglio 3 euro perchè mi stai disturbando

.

Parli troppo

moscerino

!

"

Cosa

?

Non ho capito

.

Chiede Paolo

.

"

Paga o ti rompo il naso

!

Adesso forse ti sembrerà più chiaro

"

Paolo spalanca la bocca e dimentica per un po' di chiuderla

.

Poi riprende

:

Io mi chiamo

Paolo e tu

...

come ti chiami

?

Questa volta tocca a me restare a bocca aperta

.

Ma questo qui è sordo oppure fa finta di non capire

.

Ci mancava anche la voce stridula della maestra adesso

:

"

Aprite il libro a pagina 25

"

"

"

"

"

.

.

(11)

Finalmente l’ intervallo

.

I miei compagni di classe giocano a pallone nel cortile della scuola e sono tutti

delle schiappe

. Bhe,

non proprio tutti

,

Paolo

,

quello nuovo

,

è un buon attaccante

.

Mi siedo sul muretto e mi diverto da matti a prenderli in giro.

"

Sono davvero buffi che schiappe

"

"

Siete scarsi

"

grido e mi trema la pancia dal ridere

.

!

!

(12)

Paolo mi ha visto e corre verso di me con un sorriso che va da

un orecchio all' altro

.

Salto giù dal muretto

,

pronto a dargli un pugno in testa

,

così impara a starmi

alla larga

.

Paolo prende fiato

,

mi mette una mano sulla spalla e mi incita dicendo

"

:

Dai amico

vieni a giocare Amico

?

Ma io non ho amici

,

non piaccio a nessuno e nessuno

piace a me

.

Quello gnomo non ha capito niente

:

si è mai visto un bullo

giocare a calcio

?

Che gusto c'è a rincorrere un pallone

?

La settimana prossima abbiamo la partita contro la

3A

,

chi vince va in finale

!

Insiste felice Paolo

.

"

" "

"

(13)

Che scemi lo sanno tutti che la 3A è una squadra forte

,

di più

,

imbattibile

Non hanno nessuna speranza di vincere

,

neanche tra un milione di anni

.

"

Fabio è ammalato

-

prosegue Paolo

-

siamo senza portiere

.

Ma tu

...

con il tuo fisico

forte sei perfetto

.

Ci aiuterai vero

?

"

Che cosa

?

Io sono un duro

,

non un calciatore

.

"

Per favore

,

per favore

"

continua Paolo

.

Mi gratto la testa e non so che cosa dire

.

"

"

(14)

Portiere e calciatore non sono la stessa cosa

.

Il portiere non deve correre avanti e

indietro per il campo e ha il ruolo più importante di tutti

,

il portiere è

il numero 1 della squadra

.

E poi

,

in 3 A c'è quel fesso di Dario al

quale potrei dare davvero una bella lezione

:

può scordarsi di fare goal se in porta

ci sono io

.

"

Allora

?

mi chiede Paolo

" Eh,

va bene

!

Ma solo per questa volta perchè sono stanco di sentirti

.

"

"

(15)

E chi se lo aspettava

,

ho scoperto che fare il portiere è davvero divertente

.

Sbuffo come un toro

,

carico come un bufalo inferocito e quando ruggisco e faccio gli

occhiacci g li avversari se la fanno sotto dallo spavento

.

Che ridere

,

fare il portiere è meglio che fare gli scherzi in classe

.

La stazza non mi manca

,

sono anche veloce a tuffarmi

,

non c'è pallone che mi

sfugga

:

li prendo tutti

.

(16)

Paolo ha segnato un paio di goal

,

ma se non fosse stato per me quelli della

3A avrebbero stravinto

.

A fare il tifo è venuta anche la maestra

:

Bravo Leo

!

Urla di gioia quando

paro un tiro fortissimo all' incrocio dei pali

.

Bravo a me

?

Questa poi

...

Di solito mi dice

:

Stai zitto

"

E' vero sono stato bravo

,

ma sentirlo dire da lei

,

davanti a tutti mi fa uno

strano effetto

.

Forse un po' mi piace

,

ma solo un po'

:

"

Vittoria

,

vittoria grida la maestra quando il bidello fischia la fine della partita

"

"

"

.

"

(17)

Paolo corre verso la porta e in un attimo

,

mi si appiccica addosso

.

"Ehi,

ma che fai

?

Togliti

"

Non sopporto le moine

,

sono cose da femmina

,

ma Paolo

non si schioda

.

Abbiamo vinto Leo

!

Abbiamo vinto ed è tutto merito tuo

!

esclama lui

.

Mi sento in imbarazzo

.

Una cosa strana mi sale dentro

,

mi prende come un capogiro che però mi fa

stare bene

.

"

"

(18)

"

Leo è proprio un campione vero ragazzi

?

chiede Paolo ai compagni

.

Mi stanno tutti a distanza

,

fanno un leggero cenno con la testa

,

ma hanno paura

.

Fanno un passo indietro

,

è come se si aspettassero un pugno nello stomaco da un momento

all'altro

,

poi si allontanano

.

"

(19)

Ma io non voglio picchiare nessuno e non voglio che abbiano paura di me

:

resto lì fermo a guardarli come uno stupido

.

Vorrei festeggiare con loro

,

magari comperare un gelato

,

ma come faccio a dirglielo

?

Se poi non mi vogliono

?

Fisso le mie scarpe sporche

,

stringo con forza i pugni

,

emetto il mio solito ruggito

,

il ringhio preme più forte in gola e poi finalmente si scioglie in una parola

:

"

G

...

G R grazie

!

Lo sguardo muto dei compagni di classe mi interroga

,

attimi di silenzio mi sembrano lunghissimi

,

il dubbio nei loro gesti

,

poi un cenno

,

un sorriso

,

un' occhiata amica

...

un sospiro di sollievo mi rasserena

:

sono dei loro

.

"

(20)

Il racconto è stato pensato e scritto dai bambini

di classe 3B

della scuola primaria A. Manzoni di Castellanza

Traduzione in simboli è stata realizzata dalle maestre

Carmen Barzoni e Giada Cavallo.

Bianca Baxiu

Giorgio Bernasconi Luca Bombelli

Viola Burchielli Alyssa Cerrato Mattia D’Angelo Giorgia Ferrario Andrea Frigoli Noemi Gagliardi Sofia Graziani Francesca Iuliano

Helene Loiseau Andrea Montoli Andrea Placido

Alessandro Prestigiacomo Nicolò Pucci

Tommaso Radaelli Aurora Realmuto A lessandro Ruaro Sania Scabari

Mariagiorgia Sommella Marta Toziano

Joele Zappia

(21)

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