1992
• Si distrae, non sta attento
• Legge stentatamente
• Non sta mai fermo
• Non mi ascolta
Dal 2007
Ha un disturbo dell’attenzione
È dislessico È iperattivo
NUOVO APPROCCIO ALLA RELAZIONE EDUCATIVA
• Non mi ascolta
• Mi sfida
• Ha la testa tra le nuvole
• Non è portato alla matematica
• Dimentica subito ciò che studia
• È timido, chiuso
È iperattivo È demotivato È bullismo
•Ha un disturbo dell’attenzione
È discalculico
Ha un deficit di memoria
È autistico
integrazione s. f. [dal lat.
integratio -onis, con influenza, nel sign. 3, dell’ingl. integration]. – 1.
In senso generico, il fatto di integrare, di rendere intero, pieno, perfetto ciò che è incompleto o insufficiente a un determinato scopo, aggiungendo quanto è
inclusione s. f. [dal lat.
inclusio -onis]. – 1. a. L’atto, il fatto di includere, cioè di inserire, di comprendere in una serie, in un tutto (spesso contrapp. a esclusione): i. di un nome nella graduatoria dei vincitori; i. di alcune clausole
INTEGRAZIONE=INCLUSIONE?
scopo, aggiungendo quanto è necessario o supplendo al difetto con mezzi opportuni: istituire corsi d’i. con insegnamento di materie specifiche; concedere un assegno straordinario a i. dello stipendio; i.
degli alimenti, di un alimento, con aggiunta di fattori...
vincitori; i. di alcune clausole cautelative in un contratto; in frasi negative: hanno protestato per la non i. del loro nominativo nella lista; la non i.
di certe clausole nel contratto
ha suscitato molto malumore.
L’ICF
La pedagogia speciale è passata ad interessarsi soprattutto di funzionamento della salute e del benessere e di costruzione di profili di soggetti
bisognosi di interventi speciali: DSA, sensoriali, ma anche persone svantaggiate sul piano economico e sociale (quindi anche linguistico, culturale, religioso, etc.).
etc.).
Una nuova
classificazione: l’ ICF
L’IDEA DI FONDO DELL’ICF
Il modello che pervade e sorregge oggi il
concetto di salute pone al centro di ogni
intervento educativo e formativo l’idea del
funzionamento umano.
SCHEMA DI RIFERIMENTO ICF
Condizioni fisiche
Funzioni corporee - Strutture corporee
Attività personali (Esecuzione di un
Partecipazione sociale (Coinvolgimento in una
situazione di vita) (Esecuzione di un
compito-azione)
(Coinvolgimento in una situazione di vita)
Fattori contestuali ambientali
( servizi, sistemi, politiche)
Fattori contestuali personali ( aspetti psicologici, affettivi e
comportamentali)
PEI= PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO
Documento redatto dal CdC in collaborazione con la famiglia e il servizio sanitario che ha in carico il bambino.
Nel PEI dopo un’attenta osservazione, vengono individuati: obiettivi, contenuti, metodologie, tempi e criteri di valutazione secondo i reali bisogni del soggetto diversabile.
PROGETTO DI VITA
Documento complesso alla cui costruzione concorrono più soggetti e soprattutto il
diversabile per la messa a punto di strategie e
di servizi per il miglioramento della qualità di
vita personale, sociale, lavorativa.
LA RETE NEL PROGETTO DI VITA
Scuola
Soggetto disabile/Famiglia Neuropsichiatria
Ente Locale Associazioni
……….
COMPONENTI FONDAMENTALI DI UN PEI-PDV
PEI- Pdv
DIAGNOSI FUNZIONALE
Momento conoscitivo dei
punti di forza/debolezza
PROFILO DINAMICO FUNZIONALE
Momento di definizione di
obiettivi e di
PEI- Pdv FUNZIONALE obiettivi e di scelte progettuali
Attività,
materiali, metodi di lavoro
Momento di definizione di tecniche e risorse
di lavoro
Verifica
dell’acquisizione e dell’appropriatezza degli obiettivi
Momento di revisione e
correzione
LE ATTIVITÀ, I MATERIALI, I METODI DI LAVORO
Si elaborano soluzioni operative per
favorire gli obiettivi definiti nel Profilo
dinamico funzionale.
LE ATTIVITÀ, I MATERIALI, I METODI DI LAVORO
Si identificano : - gli spazi - I tempi - Le persone
- Le risorse materiali, organizzative, strutturali e metodologiche
ATTIVITA’ DIDATTICHE, EDUCATIVE E DI
STIMOLAZIONE
LE ATTIVITÀ, I MATERIALI, I METODI DI LAVORO
Gli insegnanti hanno bisogno di:
- un repertorio ampio di attività - situazioni
- modelli di lavoro
- sequenze di obiettivi articolate per difficoltà crescenti
UN ESEMPIO : LE DIVERSE INTELLIGENZE DEI VARI ALUNNI
Prendere in considerazione le intelligenze dei vari alunni per proporre attività varie e differenti allo scopo di stimolarne la consapevolezza, lo sviluppo, l’uso critico in rapporto ai vari compiti.
STRATEGIE DIDATTICHE E/O MATERIALI UTILI ALLO SVILUPPO DELLE VARIE INTELLIGENZE SECONDO LA TIPOLOGIA DI GARDNER
Intelligenza logico-matematica (
sequenze razionali, schemi, ordine, quantità,…)
- Esercizi o problemi logici
- Classificazioni/categorizzazioni - Creare codici/simboli
- Calcoli e quantificazioni - Calcoli e quantificazioni
- Pensiero scientifico sperimentale - Presentazioni logiche e sequenziali
INTELLIGENZA LINGUISTICA( SIGNIFICATI NEL LINGUAGGIO, COMUNICAZIONE ORALE E/O SCRITTA)
- Letture
- Discussioni in piccolo/grande gruppo - Conferenze/lezioni
- Giochi di parole
- Inventare e raccontare storie - Dibattiti e controversie
- Diari di bordo/ poesie - Diari di bordo/ poesie
INTELLIGENZA SPAZIALE ( PERCEZIONE, RAPPRESENTAZIONE E MODIFICAZIONE DELLA REALTÀ)
Cartine, grafici, diagrammi, schemi Visualizzazione
Diapositive, video, film, fotografie Puzzle visivi, labirinti, costruzioni Pittura, collage, ceramica
Aiuti visivi Aiuti visivi
Immaginazione visiva
INTELLIGENZA CORPOREA/CINESTESICA ( USO DEL CORPO E DI OGGETTI)
-
manipolazione, costruzioni, trasformazioni Cucina, giardinaggio, bricolage
Attività sportive
Attività di consapevolezza motoria Mimo e linguaggio del corpo
Lingua dei segni Lingua dei segni
INTELLIGENZA INTERPERSONALE (
COMPRENDERE LE PERSONE E LE RELAZIONI)
- insegnamento reciproco, tutoring, apprendimento cooperativo Giochi da tavolo
Mediazione di conflitti
Ruoli sociali nella gestione della classe
INTELLIGENZA INTRAPERSONALE ( COMPRENDERE LA PROPRIA ESISTENZA PER SÉ E PER GLI ALTRI )
Studio autonomo e autoprogettato Riflessione
Diari personali
Attività su autostima/identità Attività emozionali
INTELLIGENZA MUSICALE ( SENSIBILITÀ E
CAPACITÀ DI CREARE SUONI, MELODIE, RITMI, ECC.)
Cantare, suonare
Musiche legate alle emozioni Rap, ritmi, stornelli
Colonne sonore
INTELLIGENZA NATURALISTICA ( SENSIBILITÀ ALLA FLORA/FAUNA E ALLA BIOLOGIA )
Osservazione
Ricostruzione di habitat
Collegare e stabilire relazioni Prendersi cura di animali/piante
PLURALITÀ DELLE POSSIBILITÀ OPERATIVE
Presentazioni interattive con diapositive/video e dibattito Attività di simulazione/role playing
Attività cooperative di piccolo gruppo
Coppie di studenti che risolvono un problema pensando ad alta voce.
LE VERIFICHE DELL’ACQUISIZIONE E
DELL’APPROPRIATEZZA DEGLI OBIETTIVI
La verifica dovrebbe essere rivolta a qualcosa di più della pura e semplice acquisizione degli obiettivi.
Occorre valutare:
- Il grado di mantenimento nel tempo delle competenze acquisite.
- Il livello raggiunto delle capacità di autoregolazione autonoma nell’esecuzione di una data abilità.
DAL PEI AL PDV
Il Progetto di vita è un pensare in prospettiva futura
Preparare le azioni necessarie, prevedere le varie fasi, gestire i tempi, valutare i pro e i contro, comprendere la fattibilità.
Come si può progettare la vita
di qualcuno?
« IL LUNGO VIAGGIO PER DIVENTARE ADULTI»
Per iniziare questo viaggio è necessario che qualcuno ci creda, che qualcuno immagini questa possibilità.
Da questa possibilità inizia il percorso di crescita e di cambiamento.
QUALITÀ E ORIENTAMENTO
Una buona qualità della vita adulta deve essere l’elemento di riferimento per orientare l’insegnamento a un’inclusione sociale più ampia.
IN COSA CONSISTE UNA BUONA QUALITÀ DELLA VITA?
Dare valore a ciò che per l’essere umano è della massima importanza: avere cura ed essere oggetto di azioni di cura.
LA CURA EDUCATIVA VALORIZZA:
la portata conoscitiva delle emozioni;
l’educazione a « sentire» l’altro;
una postura riflessivamente presente sull’accadere delle cose, sia fuori nel mondo sia dentro di noi.
IL PROCESSO DI ORIENTAMENTO È…
Centrato sul soggetto-persona, sui suoi bisogni-interessi
Attento alle questioni economiche, sociali, culturali in un dato tempo storico e in un determinato contesto territoriale
Preso in carica direttamente dalla comunità se costruisce progetti integrati
FORMAZIONE ALL’ORIENTAMENTO E ALL’ AUTORIENTAMENTO
FORMATIVI, NON SOLO INFORMATIVI
METACOGNIZIONE
Il campo della metacognizione rappresenta un luogo di incontro dell’apprendere e dell’insegnare inerenti all’uso di strategie di acquisizione e impiego di contenuti e di relative procedure d’azione attraverso l’utilizzo di molteplici codici di
comunicazione.
TRE PUNTI DI VISTA
La questione dell’allargare il PEI al Pdv va affrontata da tre punti di vista:
- tecnico-didattico - psicologico
- relazionale
IL PDV DAL PUNTO DI VISTA TECNICO-DIDATTICO
Un orientamento di prospettiva, interno alle varie attività, continuo e costantemente attivo nella definizione degli obiettivi a lungo termine, nella scelta dei criteri per gli obiettivi a medio termine, nelle attività di valutazione autentica.
Il Pdv inizia dalla scuola dell’infanzia.
IL PDV DAL PUNTO DI VISTA TECNICO-DIDATTICO
Aree prese in considerazione secondo il modello ICF:
- Attività personali
- Partecipazione sociale
- Fattori contestuali ambientali e personali
ARTICOLAZIONE VALIDA ANCHE PER LA
VITA ADULTA
IL PDV DAL PUNTO DI VISTA TECNICO-DIDATTICO
Giusta attenzione : - alle autonomie
- alla comunicazione in contesti reali
- alla capacità di interagire con gli estranei
- al modo di esplorare il proprio corpo in modo psicologicamente adatto - alla costruzione di buone rappresentazioni dell’ambiente.
IL PDV DAL PUNTO DI VISTA PSICOLOGICO
La condizione adulta richiede una complessa maturazione psicologica e affettiva.
Fondamentale risulta lo sviluppo positivo della propria identità
IL PDV DAL PUNTO DI VISTA PSICOLOGICO
L’identità si sviluppa e si modifica attraverso il lavoro interconnesso di quattro dimensioni mentali
VALORI
AZIONI VALORI
OBIETTVI MOTIVAZIONI
AUTOEFFICACIA
ATTRIBUZIONI AUTOSTIMA
IL PDV DAL PUNTO DI VISTA PSICOLOGICO
Nello sviluppo dell’identità è importante anche la capacità metacognitiva di osservarsi, di guardarsi « quasi dall’esterno».
LA NARRAZIONE
Nello sviluppo dell’identità è cruciale la variabile « tempo» : noi siamo quello che siamo stati, quello che abbiamo fatto, scelto, ecc.
E’ importante aiutare i diversabili o soggetti bes a «fare memoria», a ricostruire le scelte, i desideri, i dubbi, i risultati, le emozioni coinvolte, attraverso forme concrete: diari, racconti, fotografie, viaggi sui luoghi…
IL PDV DAL PUNTO DI VISTA RELAZIONALE
Rendere più ricca la rete di rapporti e opportunità di relazione e di aiuto in cui è
inserito il soggetto: famiglia, scuola, associazioni, amici, vicini di casa, colleghi di lavoro.
NON UN’OTTICA INDIVIDUALISTICA, MA IMPRESA COLLETTIVA ,
CON A CAPO IL SOGGETTO DIVERSABILE.
MODELLO PEI
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20(1).pdf