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2.2.3 La rimessa di GBP proveniente da Banque Paribas

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2.2.3

La rimessa di GBP 1.125.000 proveniente da Banque Paribas

Il paragrafo esamina i flussi finanziari intervenuti tra il giugno 1998 e il febbraio 1999 sul conto clienti n.10367985 e sul conto deposito accesi presso National Westminster Bank di Gibilterra da Marrache & Co.

In maniera analitica, l’appendice 2 alla consulenza del P.M. descrive le singole entrate e le singole uscite. Più sinteticamente, la tabella 2 presente a pagina 28 della consulenza così descrive le entrate e riassume le uscite:

Entrate

Descrizione GBP Data o periodo

Fondi provenienti da Banque Paribas 1.125.000,00 25 giugno 1998 Parte dei fondi provenienti da Banco Atlantico (Nelson

Consultants)

48.914,90 7 agosto 1998

Fondi provenienti da Royal Bank of Scotland (Nelson Trust)

94.427,50 23 dicembre 1998

Totale 1.268.342,40

Uscite

Descrizione GBP Data o periodo

Pagamenti a favore di Donald Mills 39.600,00 Luglio-Agosto 1998 Pagamenti a favore di altri conti intestati a Marrache &

Co.

358.340,00 Luglio 1998 – Febbraio 1999

Altri pagamenti 35.003,40 Luglio-Settembre 1998

Totale uscite identificate 432.943,40

Differenza tra entrate e uscite: 1.268.342,40 – 432.943,40 = 835.399,00 GBP.

► La somma di GBP 1.125.000,00 risulta essere stata accreditata il 25 giugno 1998 sul conto clienti n.10367985, acceso presso National Westminster Bank di Gibilterra da Marrache & Co., con

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la descrizione “Banque Paribas” e la dicitura “SU TR IPBMC98062500181” (all.72 alla consulenza del P.M.) 1.

Lo stesso 25 giugno 1998 Benjamin Marrache aveva disposto che la somma venisse trasferita da tale conto clienti su un conto deposito temporaneo 2.

Dai “ledgers” presenti quale all.60 alla consulenza del P.M. risulta che la somma era stata registrata, sia in entrata nel conto corrente che in uscita al conto deposito, tra le scritture di pertinenza del Cave Trust, riconducibile a Diego Attanasio.

Nonostante le indagini esperite, e le ricerche effettuate dallo stesso Marrache nel 2006 al fine di conoscere la provenienza della somma (all.73 alla consulenza del P.M.), non è stato possibile ottenere dati precisi; neppure la destinazione della somma è stata chiarita e se – come si dirà – è imputabile non solo a Marrache, ma anche a Paribas il non avere indicato elementi certi in ordine alla provenienza del denaro, è invece imputabile a Marrache il fatto di non avere indicato alcun elemento sulla sua destinazione.

► La somma di GBP 48.914,90, di cui si è già parlato nel paragrafo 2.2.2.2 (in quanto ricompresa nel maggior importo di GBP 1.300.000,00, proveniente dal conto corrente n.300.459 acceso presso Banco Atlantico Gibraltar Ltd a nome di Nelson Consultants Ltd e quindi accreditato, il 7 agosto 1998, sul conto clienti n.10367985 acceso presso National Westminster Bank di Gibilterra da Marrache & Co.), lo stesso 7 agosto 1998 era stata trasferita sul conto deposito intestato a Marrache

& Co. & Nelson presso National Westminster Bank di Gibilterra, come da istruzioni conferite in pari data da Solomon Marrache (all.78 alla consulenza);

► La somma di GBP 94.427,50, accreditata il 23 dicembre 1998 sul conto clienti n.10367985 acceso presso National Westminster Bank di Gibilterra da Marrache & Co., era stata trasferita il 31 dicembre 1998 allo stesso conto deposito intestato a Marrache & Co. & Nelson presso National Westminster Bank di Gibilterra (all.82 alla consulenza; dallo stesso allegato risulta che il trasferimento dal conto clienti al conto deposito concerneva la maggior somma di GBP 126.905,12,

1 La dicitura appare solo in parte decifrabile: “SU” è da ritenersi abbreviazione di “Suisse” (la provenienza della somma, infatti, è da Banque Paribas – Suisse); “TR”, come si ricava dalla legenda dell’estratto conto, significa

“Transfer”; “980625” appare indicare la data dell’operazione, 25 giugno 1998 appunto. Il resto non è stato chiarito.

2 Sul punto, nella deposizione resa all’udienza del 31 gennaio 2008 (pagg.52-53), il teste Marrache ha affermato che il 26 giugno 1998 la somma di 1.125.000 sterline era stata prelevata da un altro conto acceso presso la National Westminster Bank (c/c n.10372911, a nome di “Solicitors Reserve Marrache & Co.”), per essere inviata a un deposito fisso; sull’estratto conto relativo a tale uscita, uno dei contabili di Marrache aveva scritto a mano “PB Geneva via Midland Bank”, per significare che la somma proveniva da Paribas.

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in quanto all’importo di GBP 94.427,50 si aggiungevano l’importo di GBP 32.356,05, accreditato il 18 novembre 1998 sul conto clienti n.10367985, e l’importo di GBP 121,57 a titolo di interessi).

Sia l’importo di GBP 94.427,50 che quello di GBP 32.356,05, come risulta dai “ledgers”

presenti quale all.60, sono registrati in uscita dal “ledger” concernente il Nelson Trust, costituito – come si è detto nel paragrafo 2.1.3 – a favore di Flavio Briatore il 9 settembre 1997 e revocato l’11 maggio 1998. Costituisce, dunque, un’ulteriore anomalia il fatto che in epoca di gran lunga successiva alla revoca del trust, sul suo “ledger” venissero ancora registrate notevoli somme.

► La somma di GBP 39.600,00, riportata tra le uscite, si compone di due importi, rispettivamente di GBP 27.100,00 e GBP 12.500,00. Si tratta di somme che (si vedano gli allegati 74 e 77 alla consulenza del P.M.) sono state tratte dal conto clienti n.10367985 il 6 luglio 1998 e il 12 agosto 1998 per essere versate a Mills.

► La somma di GBP 358.340,00 costituisce, come si rileva dall’appendice 2 alla consulenza del P.M., l’insieme di più uscite dal conto clienti n.10367985, intervenute tra il luglio 1998 e il febbraio 1999 per la maggior parte a favore del conto “office account” n.10367977, intestato a Marrache &

Co. (per GBP 215.924,14) 3 e per la differenza a favore del conto n.10404589, intestato a Gibland Secretarial Services Ltd, società associata allo studio Marrache & Co., che fornisce servizi di amministrazione societaria (per GBP 142.415,94) 4.

La documentazione concernente tali uscite è data, come si rileva dagli allegati alla consulenza del P.M., dalla corrispondenza con la banca e dalle descrizioni riportate sui ledger accounts.

3 Dall’appendice 2 allegata alla consulenza del P.M. si ricava che la somma di GBP 215.924,14 è così composta:

100.000,00 To the credit of Marrache & Co. office a/c n.10367977 18 dicembre 1998 All.82 40.000,00 Trsf to office 18 gennaio 1999 All.83 924,14 To our office account n.10367977 28 gennaio 1999 All.84 75.000,00 To the credit of Marrache & Co. office a/c n.10367977 10 febbraio 1999 All.85 Totale 215.924,14

4 Dall’appendice 2 allegata alla consulenza del P.M. si ricava che la somma di GBP 142.415,94 è così composta:

140.000,00 Pag Glb office 6 luglio 1998 All.74

603,94 To the account of Gibland Secretarial Serv. (a/c 10404589) 7 agosto 1998 All.78

1.812,00 Gibland fees 4 febbraio 1999 All.84

Totale 142.415,94

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► La somma di GBP 35.003,40 costituisce, come si rileva dall’appendice 2 alla consulenza del P.M., l’insieme di più uscite dal conto clienti n.10367985, intervenute tra il luglio e il settembre 1998 5.

Anche in questo caso, la documentazione concernente tali uscite è data, come si rileva dagli allegati alla consulenza, dalla corrispondenza con la banca e dalle descrizioni riportate sui ledger accounts.

Dal “ledger” del Cave Trust, riferibile ad Attanasio (all.60 alla consulenza del P.M.), si rileva che la provvista per due delle uscite (quelle di GBP 6.480,25 e 21.305,00) è tratta da “Nelson”.

Ma né il “ledger” del Nelson Trust, né quello del Nelson Consultants Trust offrono alcun elemento per comprendere la provenienza del denaro.

*******************

Va dato atto che la consulente della difesa Berlusconi, nella seconda relazione, alle pagine 20 e seguenti, e all’udienza del 18 luglio 2008, alle pagine 95-124, si è diffusa sull’esame della somma di GBP 1.125.000, affluita il 25 giugno 1998 sul conto clienti n.10367985, acceso presso la National Westminster Bank di Gibilterra da Marrache & Co., osservando che, come nel dibattimento si è accertato, “il conto <Paribas> dal quale proviene la somma in questione risulta acceso presso una filiale di Ginevra della Banque Paribas (Suisse) S.A. ed è intestato alla fiduciaria Jean-Pierre Rivara SA, Geneve. Il beneficiario di tale conto risulta Isaac Marrache, mentre è appena il caso di notare che nè David Mills, nè Diego Attanasio, nè – tantomeno – Carlo Bernasconi risultano avere a che fare con il conto in questione”.

Come risulta dalla documentazione trasmessa dalla Confederazione elvetica a seguito della rogatoria espletata dalla Procura della Repubblica il 28 novembre 1997, e depositata all’udienza del 7 marzo 2008 (in atti quale faldone 6 bis), il conto Paribas è quello contrassegnato dal numero “GE 090310 L 001 (GBP)”, intestato appunto a “Jean-Pierre Rivara SA, Geneve” e avente come beneficiario economico Isaac Marrache. Nell’elaborato 1 allegato alla seconda relazione, la consulente della difesa Berlusconi ha esaminato le uscite e le entrate del conto, considerando:

5 Dall’appendice 2 allegata alla consulenza del P.M. si ricava che la somma di GBP 35.003,40 (esattamente, 35.003,35) è così composta:

3.141,37 Compensi a Mann & Partners 14 luglio 1998 All.75

6.480,25 n/d 31 luglio 1998 All.77

21.305,00 Compensi a Edwards & Co 4 agosto 1998 All.77

1.845,73 Compensi a Mann & Partners (per conto di Dendor Investm.) 28 agosto 1998 All.79 1.481,00 Compensi a Chiltern Ltd (per conto di Dendor Investments) 14 settembre 1998 All.81 750,00 Compensi a Ozannes (per conto di Dendor Investments) 15 settembre 1998 All.81 Totale 35.003,35

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- che alla data del 14 febbraio 1996 esso presentava un saldo attivo pari a GBP 485.000,00;

- che alla data dell’1 luglio 1996, a causa di dieci uscite di diverso importo (per complessive GBP 395.000,00), il saldo era sceso a GBP 90.000,00;

- che il 12 luglio 1996 era affluita sul conto la somma di GBP 1.065.000,00 (con conseguente saldo pari a GBP 1.155.000,00);

- che tra il 5 agosto 1996 e il 23 giugno 1998, a causa di quattro uscite del complessivo importo di GBP 115.000,00, della maturazione di interessi e dell’afflusso della somma di GBP 15.000,00, il saldo era divenuto pari a GBP 1.125.000;

- che il 25 giugno 1998 la somma di GBP 1.125.000,00 era stata trasferita al conto clienti di Marrache e il conto Paribas era stato azzerato.

Muovendo dalla considerazione secondo cui (come si è visto esaminando le operazioni relative al cosiddetto “dividendo Horizon” nel capitolo 2.6 della prima consulenza del P.M.) per un verso solo nel marzo 1999 Mills aveva distribuito ai soci dello studio Withers la somma che si era impegnato a dividere con loro nel memorandum del 27 novembre 1996 e per altro verso solo nel mese di novembre 1999 lo stesso Mills aveva investito la propria somma di USD 600.032,20 nel Torrey Global Offshore Fund, la consulente della difesa Berlusconi osserva che “una tale ricostruzione dei fatti è assolutamente incompatibile con l’ipotesi che il trasferimento di GBP 1.065.000, avvenuto il 12 luglio 1996 sul conto GE 090310 L 001 (GBP) intestato a Jean Pierre Rivara Sa, Geneve, possa avere una qualsiasi connessione con il presunto <gift> di USD 600.000 oggetto del capo d’imputazione”.

Ripercorrendo la diversa origine del dividendo Horizon e le sue movimentazioni e ripetendo che da esso traevano origine le somme spartite tra i soci dello studio Withers, la consulente della difesa Berlusconi ribadisce l’esistenza di una “incompatibilità cronologica” tra la provvista di GBP 1.125.000,00 e i fatti oggetto del processo.

Si legge a pagina 28 della seconda relazione della difesa Berlusconi che “il 12 luglio del 1996 (data nella quale, si ribadisce, avviene il trasferimento di GBP 1.065.000 sul conto GE 090310 L 001 (GBP), intestato a Jean-Pierre Rivara Sa, Geneve) il <dividendo Horizon>, al netto delle tasse, era

<al sicuro> - nella prospettiva dell’avvocato Mills – siccome giacente sul conto n.16082010 acceso presso la Guinness Mahon & Co. ed intestato a David Mills, <congelato> in vista di una futura suddivisione che – in allora – l’avvocato Mills preconizzava a suo esclusivo beneficio”.

Considerando che “solo il 13 agosto del 1996 vi sarebbe stata una qualche definizione provvisoria della questione relativa alla suddivisione del <dividendo Horizon>: ciò, perlomeno, è quanto si

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può desumere dall’incipit dell’<internal memo> di Withers datato 27 novembre 1996”, la consulente della difesa Berlusconi, alle pagine 24 e 28, conclude che “solamente un mese più tardi”

del 12 luglio 1996, “a tutto concedere, avrebbe iniziato a delinearsi la prima di quelle ragioni di malcontento che avrebbero indotto” l’avvocato Mills, “secondo il tenore della lettera del 2 febbraio 2004” a Bob Drennan, “a richiedere quel <prestito a lungo termine od un regalo> di 600.000 dollari, che – sempre secondo l’avvocato Mills – sarebbe stato ottenuto <alla fine del 1999>”.

Per di più, aggiunge ancora la consulente della difesa Berlusconi a pagina 28, “un tale procedimento ricostruttivo <a ritroso>, essendo ormai giunto al luglio del 1996, attiene ad un periodo di tempo di un anno antecedente persino rispetto alle vicende di Ocean Installer – Mees Pierson”.

“In ultimo”, osserva la consulente della difesa Berlusconi a pagina 29, “vale la pena rilevare che la società di revisione Baker Tilly Limited di Gibilterra, su incarico di Marrache & co., ha provveduto a svolgere un esame contabile dei conti di Marrache & co., giungendo alla conclusione che tale somma non avrebbe nulla a che vedere con i fatti oggetto del procedimento penale e, in particolare, con il patrimonio di Diego Attanasio riconducibile a The Cave Trust, The Perth Trust, The Vast Enterprises Trust, The Nelson Associates Trust e The Nelson Consultants Trust.

A tale riguardo, non è forse inutile ricordare come l’ascrizione al patrimonio di Diego Attanasio della somma di GBP 1.125.000 sia la conseguenza dell’annotazione manoscritta di tale trasferimento <in entrata> e, immediatamente dopo, <in uscita> sul cosiddetto <ledger> del The Cave Trust: in altri termini, si tratta di una annotazione che non è ricavabile da alcun documento bancario ma, semplicemente, da una nota interna manoscritta dello studio Marrache & co. Non sembra quindi azzardato ipotizzare che, alla luce degli accertamenti svolti, si possa semplicemente essere al cospetto di un’errata annotazione contabile, ossia all’iscrizione erronea nel <ledger> del The Cave Trust di un’operazione che nulla ha a che fare nè con il The Cave Trust nè – più in generale – con il patrimonio di Diego Attanasio”.

*******************

Ritiene il collegio che – come si dirà nelle conclusioni, traendo le fila dall’enorme serie di dati esaminati dai consulenti – l’osservazione della consulente della difesa Berlusconi, secondo cui la somma di USD 600.000, oggetto dell’imputazione, non abbia a che fare con l’importo di GBP 1.125.000,00 di cui qui si sta parlando, non possa essere condivisa.

L’ingresso della somma di GBP 1.125.000,00 sul conto clienti di Marrache è tutt’altro che avulso dall’indagine che qui si svolge, trattandosi di incremento di un conto su cui, come si è visto,

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intervengono sia operazioni relative ad entità attinenti ai fatti di causa (quali la rimessa di GBP 48.914,90, proveniente da Banco Atlantico-Nelson Consultants e la complessiva uscita di GBP 39.600,00, destinate a Mills), sia operazioni mascherate sotto la targa “Nelson Trust”, ma – come si è detto – aventi tutt’altra origine (si tratta della complessiva somma di GBP 126.905,12, indicata come uscita da tale trust, per essere accreditata sul conto clienti n.10367985, dopo che lo stesso trust era già stato revocato).

E’ vero che la somma di GBP 1.125.000,00 imputata al Cave Trust e come tale iscritta in entrata sul relativo “ledger” il 15 giugno 1998, è stata registrata in uscita il 26 giugno 1998; ciò, però, non indica un errore di scrittura, o comunque (come si legge nel superficiale esame dell’11 aprile 2008, asseritamente svolto dalla società di revisione Baker Tilly di Gibilterra e prodotto con la dicitura

“firma illeggibile” all’udienza del 18 luglio 2008) uno storno, bensì, come si rileva dallo stesso

“ledger”, un passaggio della somma, proveniente “from Banque Paribas” e destinata da Marrache

“to deposit acc.”. La stessa consulente della difesa Berlusconi, all’udienza del 10 ottobre 2008 (pagg.89-90), ha ampiamente preso le distanze dalla considerazione di Baker Tilly, che sosteneva trattarsi di uno storno, e ha confermato invece che “c’è un’entrata dalla Banca Paribas e un trasferimento al deposit account... entra sul conto corrente e va al deposito”.

Ma c’è molto di più. Il rilievo dell’ingente rimessa di GBP 1.125.000,00 sta nel fatto che la sua provenienza non è stata in alcun modo chiarita 6: non basta considerare che essa discende essenzialmente dall’importo di GBP 1.065.000,00, affluito il 12 luglio 1996 sul conto acceso dalla Jean-Pierre Rivara SA presso la Paribas di Ginevra, se non si aggiunge che nella documentazione acquisita presso la Paribas non è presente il bonifico concernente tale somma, così che la sua fonte rimane assolutamente nascosta; in atti, vi è solo, contrassegnata dall’affoliazione 59, la nota di accredito di detta somma sul conto 90310.

Non solo: tutte le operazioni intervenute sul conto, ricostruite dalla consulente della difesa nell’elaborato 1, presentano le stesse caratteristiche. Mentre la consulente allega, quali documenti n.21, 22, 23, 24, 25 e 26, le sole distinte bancarie relative alle singole movimentazioni, la documentazione trasmessa da Banque Paribas contiene in taluni casi anche gli ordini di bonifico, caratterizzati dall’inquietante e indistinta dicitura secondo cui gli accrediti delle somme uscite dal conto 90310 tra il 14 febbraio e l’1 luglio 1996 avvengono “sans mention du donneur d’ordre”, quasi sempre a favore di beneficiari bensì identificati (si tratta per la maggior parte di conti intestati

6 Va necessariamente ricordato, sul punto, il colorito rilievo emerso durante le deposizioni della consulente della difesa Berlusconi alle udienze del 10 ottobre 2008 (pagg.115-129) e 17 ottobre 2008 (pagg.33-45 e 57), secondo cui, da una deposizione di Isaac Marrache rimasta confinata nell’attività del P.M., sarebbe emerso che la provvista di GBP 1.125.000 derivasse da un soggetto indicato solo con il genericissimo cognome di “Mr. Philips”, forse di nome “Simon”

o “Peter”, del quale nulla si è mai saputo.

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a Marrache), ma a loro volta meri tramite, venendo i depositi effettuati su conti clienti, talora con la generica aggiunta “en faveur de un de nos clients” 7. A volte, poi, gli ordini di bonifico non sono neppure presenti. In tutti questi casi, dunque, della provenienza e dell’effettiva destinazione delle somme nulla si sa. E lo stesso Marrache, scrivendo al Tribunale il 15 febbraio 2008, a completamento della deposizione resa il 31 gennaio 2008, riferiva di non essere in grado di dare alcuna ulteriore informazione, dato il tempo trascorso.

Ne consegue che il fatto che il conto clienti di Marrache fosse divenuto il punto di incrocio e di confusione di tali somme con una parte di quelle di cui si discute nel presente procedimento evidenzia ancora una volta l’impressionante attività di riciclaggio posta in essere dal sodalizio Marrache-Mills.

Oltre alle anomalie sinora esaminate, poi, lascia francamente esterrefatti il dato secondo cui anche la destinazione della somma di GBP 835.399,00, costituente la differenza tra le entrate sul conto (GBP 1.268.342,40) e le relative uscite (GBP 432.943,40) è rimasta completamente sconosciuta.

7 Si vedano, nella documentazione trasmessa da Paribas, i fogli 28, 30, 34, 35, 46, 47, 53, 57, 60, 73; ma si vedano anche, per il 1997 (anno sostanzialmente non considerato nell’elaborato 1 della consulenza della difesa), i fogli 124, 131, 132, 133, 163, 171.

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