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Il mercato dei prodotti biologici I quadrimestre Mercato nazionale

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Academic year: 2022

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Osservatorio biologico Ismea

Newsletter

Il mercato dei prodotti biologici – I quadrimestre 2006

Numero 2 luglio 2006

L’andamento dei prezzi al consumo dei prodotti biologici nel I quadrimestre 2006

Mercato nazionale

Nel presente paragrafo si analizza l’andamento dei prezzi al consumo dei più importanti prodotti biologici. In questo caso il periodo di riferimento è il I quadrimestre 2006 e sono stati utilizzati, come di consueto, i dati del Panel Ismea/ACNielsen che non effettua rilevazioni nei negozi specializzati bio.

Sebbene si tratti di prezzi derivati, cioè calcolati come rapporto tra acquisti domestici in valore e in quantità, si possono trovare comunque indicazioni interessanti in un mercato generalmente molto elastico all’andamento dei listini.

Nel primo quadrimestre 2006 i prezzi al consumo dei più importanti1 prodotti biologici confezionati hanno registrato in media2 un calo del -4,5% rispetto al quadrimestre precedente. Questa contrazione si contrappone ad una tendenza all’aumento dei listini (+5,2%) che emerge dal confronto con il primo quadrimestre del 2005 (tab. 1).

Per quanto riguarda l’ortofrutta bio fresca e sfusa3, dove si è trascurata la variazione congiunturale perché influenzata da fenomeni di stagionalità, il confronto tendenziale tra i primi quattro mesi del 2006 e del 2005 ha fatto segnare un calo della quotazione media del -5,8%, del tutto opposto al dato sui prodotti confezionati (+5,2%).

Scendendo nel dettaglio dei singoli prodotti, si nota nell’ambito dei confezionati una concordanza in termini di segno tra gli andamenti congiunturali e tendenziali per le bevande alla frutta non gassate, i cereali preparati, il latte fresco e il miele, che presentano tassi positivi in entrambi i casi. Una situazione opposta si verifica per le bevande alla soia, le brioches, i cereali per l’infanzia e lo yogurt, che fanno registrare variazioni negative sia in termini congiunturali che tendenziali. I restanti prodotti presentano andamenti di segno opposto nel confronto con il quadrimestre precedente e in quello con lo stesso periodo dell’anno precedente.

Passando all’ortofrutta fresca e sfusa, i ribassi su base tendenziale più forti si registrano tra gli ortaggi, con tassi superiori al 10% per i pomodori (-21,3%), i carciofi (-12,3%), i broccoli (-11,8%) e le lattughe (-11,3%). Tra la frutta in diminuzione risultano le mele, le banane e le pere con variazioni comprese tra il -7%

e il -12%, mentre le arance (+5,3%), i kiwi (+13,0%) e i limoni (+3,0%) vedono crescere le loro quotazioni rispetto ai primi quattro mesi del 2005.

1 I prodotti bio presi in esame sono stati i quindici più consumati tra i confezionati secondo i dati Ismea/ACNielsen.

2 La media dei prezzi dei prodotti bio è stata calcolata come media ponderata (per il valore degli acquisti domestici) dei listini al consumo di ciascun prodotto.

3 Sono stati considerati i primi sei prodotti frutticoli e i primi sei ortaggi per consumi nel I quadrimestre 2006

(2)

Prodotti bio confezionati

Var. % I quadr.

06/I I I quadr. 05

Var. % I quadr.

06/I quadr. 05 Bev. alla frutta non gassate 3,1% 13,7%

Bevande alla soia -2,5% -2,7%

Brioches -22,8% -21,7%

Cereali per l’infanzia -7,5% -0,6%

Cereali preparati 4,3% 1,7%

Cibi omogeneizzati 2,2% -9,2%

Frollini -8,2% 2,1%

Frutta fresca - 4,5%

Verdura fresca - -12,6%

Latte fresco 1,4% 1,2%

Miele 1,6% 5,0%

Olio Oliva -2,5% 13,7%

Pasta di semola -7,4% 1,1%

Uova -0,2% 0,8%

Yogurt -5,4% -1,8%

Media ponderata paniere

prodotti bio confezionati -4,5% 5,2%

Ortofrutta bio fresca e sfusa

Arance - 5,3%

Mela - -6,7%

Banana - -11,6%

Pere - -6,6%

Kiwi - 13,0%

Limoni - 3,0%

Carciofo - -12,3%

Pomodoro - -21,3%

Broccolo - -11,8%

Lattuga - -11,3%

Finocchio - -6,8%

Patata - 0,4%

Media ponderata paniere

ortofrutta bio fresca e sfusa - -5,8%

Fonte: Ismea/ACNielsen

Ta be lla 1 - L'a nda me nto de i pre zzi de i principa li prodotti bio ne l I qua drime stre 2006

Un confronto interessante è quello con le variazioni della media dei prodotti convenzionali corrispondenti a quelli del paniere bio. I prodotti confezionati convenzionali nel I quadrimestre 2006 registrano una lieve rivalutazione rispetto al quadrimestre precedente (+1,5%), che non si riscontra invece nel biologico (-4,5%) (tab. 2).

Su base tendenziale, invece, la crescita media dei listini del biologico (+5,2%) risulta superiore a quella del convenzionale (+4,2%).

Relativamente all’ortofrutta fresca e sfusa nel confronto tra i primi quattro mesi del 2006 e del 2005 la contrazione della quotazione media del convenzionale (-7,9%) appare più forte di quella del biologico (-5,8%).

Scendendo nel dettaglio dei singoli prodotti confezionati si notano variazioni positive dei prezzi al consumo sia del bio che del convenzionale in entrambi i confronti (tendenziale e congiunturale) per le bevande alla frutta non gassate, i cereali preparati e il latte fresco. Al contrario variazioni tutte negative si registrano per i cereali per l’infanzia. Inoltre una crescita dei prezzi del biologico a fronte di un calo nel convenzionale si riscontra sia nel congiunturale che nel tendenziale per il miele

(3)

mentre una condizione opposta appare per le brioches.

Passando all’ortofrutta fresca e sfusa si nota che c’è una concordanza di segno nelle variazioni tendenziali del bio e del convenzionale per tutti i prodotti considerati tranne nel caso delle pere.

Prodotti confezionati

bio conv bio conv

Bev. alla frutta non gassate 3,1% 1,9% 13,7% 0,4%

Bevande alla soia -2,5% -4,9% -2,7% 1,1%

Brioches -22,8% 0,5% -21,7% 1,6%

Cereali per l’infanzia -7,5% -0,4% -0,6% -9,8%

Cereali preparati 4,3% 1,3% 1,7% 2,4%

Cibi omogeneizzati 2,2% -1,4% -9,2% 1,9%

Frollini -8,2% 0,9% 2,1% 2,5%

Frutta fresca - - 4,5% -3,2%

Verdura fresca - - -12,6% 3,2%

Latte fresco 1,4% 0,7% 1,2% 1,0%

Miele 1,6% -3,1% 5,0% -6,1%

Olio Oliva -2,5% 8,9% 13,7% 21,2%

Pasta di semola -7,4% 0,5% 1,1% 1,0%

Uova -0,2% 1,1% 0,8% 3,2%

Yogurt -5,4% 3,2% -1,8% -0,5%

Media ponderata paniere

prodotti confezionati -4,5% 1,5% 5,2% 4,2%

Ortofrutta fresca e sfusa

Arance - - 5,3% 6,1%

Mela - - -6,7% -2,2%

Banana - - -11,6% -1,1%

Pere - - -6,6% 0,6%

Kiwi - - 13,0% 15,1%

Limoni - - 3,0% 4,1%

Carciofo - - -12,3% -14,7%

Pomodoro - - -21,3% -23,1%

Broccolo - - -11,8% -9,5%

Lattuga - - -11,3% -20,6%

Finocchio - - -6,8% -8,9%

Patata - - 0,4% 4,4%

Media ponderata paniere

ortofrutta - - -5,8% -7,9%

Fonte: Ismea/ACNielsen

Var. % I quadr. 06/ I I I quadr. 05

Var. % I quadr. 06/I quadr. 05 Ta be lla 2 - Confronto tra l'a nda me nto de i pre zzi de l bio e de l conve nziona le pe r i principa li prodotti de l compa rto bio ne l I qua drime stre 2006

Per quanto riguarda il differenziale di prezzo tra bio e convenzionale (tab. 3) si nota che esso in media oscilla tra il 30% e il 40% nell’ambito del confezionato e tra l’1% e il 4% per l’ortofrutta fresca e sfusa. In particolare, nel confezionato lo scarto di listino tra bio e convenzionale è passato dal 31% del I quadrimestre 2005 al 40% degli ultimi quattro mesi del 2005 per poi scendere al 32% del I quadrimestre 2006.

Nell’ambito dell’ortofrutta fresca e sfusa si nota una lieve crescita del differenziale tra il I quadrimestre 2005 (1%) e lo stesso periodo del 2006 (4%) (figura 1).

Nel confezionato i prodotti che presentano in tutti e tre i periodi divari percentuali tra prezzo bio e convenzionale superiori al 50% sono le bevande alla frutta non gassate, i

(4)

frollini, la verdura fresca, il miele, la pasta di semola e le uova.

Tra l’ortofrutta fresca e sfusa gli alimenti con un differenziale superiore al 10% in entrambi i periodi esaminati sono soltanto le banane, i limoni e le patate.

Figura 1 - Il differenz iale % medio di prezzo tra bio e convenzionale per i prodotti confez ionati e ortofrutticoli freschi

e sfusi

30,5%

40,1%

31,9%

1,4% 3,8%

0,0%

5,0%

10,0%

15,0%

20,0%

25,0%

30,0%

35,0%

40,0%

45,0%

I qua drime stre 2005 III qua drime stre 2005 I quadrimestre 2006 bio confezionato ortofrutta bio fresca e sfusa

Fonte: Ismea/ACNielsen

(5)

Prodotti confezionati

I quadrimestre

2005

I I I quadrimestre

2005

I quadrimestre 2006 Bev. alla frutta non gassate 94% 117% 120%

Bevande alla soia 16% 9% 12%

Brioches 69% 70% 31%

Cereali per l’infanzia 5% 24% 16%

Cereali preparati -12% -15% -13%

Cibi omogeneizzati -8% -21% -18%

Frollini 58% 73% 57%

Frutta fresca 13% 31% 22%

Verdura fresca 83% 86% 55%

Latte fresco 18% 18% 18%

Miele 54% 64% 72%

Olio Oliva 57% 64% 47%

Pasta di semola 71% 86% 71%

Uova 96% 94% 92%

Yogurt 30% 40% 28%

Media ponderata paniere

prodotti confezionati 31% 40% 32%

Ortofrutta fresca e sfusa

Arance 0% - -1%

Mela 10% - 5%

Banana 28% - 14%

Pere -4% - -11%

Kiwi 8% - 6%

Limoni 15% - 14%

Carciofo -9% - -7%

Pomodoro 3% - 6%

Broccolo 8% - 5%

Lattuga -5% - 6%

Finocchio 4% - 6%

Patata 24% - 19%

Media ponderata paniere

ortofrutta fresca e sfusa 1% - 4%

Fonte: Ismea/ACNielsen

Ta be lla 3 - Il diffe re nzia le % me dio di pre zzo tra bio e conve nziona le pe r i principa li prodotti bio

I consumi domestici di prodotti biologici confezionati in Italia

Consumi domestici

Il presente paragrafo analizza i consumi domestici di prodotti biologici confezionati in Italia nei primi quattro mesi del 2006.

Occorre ricordare che il panel Ismea /AcNielsen da cui sono stati tratti i dati prende in considerazione soltanto i consumi domestici, escludendo quelli extradomestici e quelli effettuati nei periodi di ferie e non rileva gli acquisti effettuati presso il canale dei negozi specializzati bio.

L’andamento nel I quadrimestre 2006

Questi hanno raggiunto nel I quadrimestre 2006 un valore di 87,9 milioni di euro con un lieve incremento (+2,0%) rispetto al quadrimestre precedente, mentre si registra una contrazione (-4,8%) nel confronto con il corrispondente del 2005. Osservando l’andamento congiunturale dei consumi negli ultimi 24 mesi rilevati si nota una discreta stabilità dei consumi a partire da Novembre 2005 fino ad Aprile 2006

(6)

nonostante il lieve ribasso di Gennaio (figura 2).

Se si ricercano tendenze nel breve periodo nei consumi domestici di prodotti biologici confezionati sia nel 2004 (-4,1%) che nel 2005 (-5,8%) si riscontrano ribassi percentuali non trascurabili. Il dato del I quadrimestre 2006 (-4,8%) rispetto allo stesso periodo del 2005 potrebbe configurarsi come una conferma della contrazione in corso da due anni.

Figura 2 - Andamento dei consumi domestici di prodotti biologici confez ionati in Italia fino ad Aprile 2006

0 5.000.000 10.000.000 15.000.000 20.000.000 25.000.000 30.000.000

01-mag-04 01-giu-04 01-lug-04 01-ago-04 01-set-04 01-ott-04 01-nov-04 01-dic-04 01-gen-05 01-feb-05 01-mar-05 01-apr-05 01-mag-05 01-giu-05 01-lug-05 01-ago-05 01-set-05 01-ott-05 01-nov-05 01-dic-05 01-gen-06 01-feb-06 01-mar-06 01-apr-06 01-mag-06

(in euro)

Fonte: Ismea/ACNielsen

I comparti che appaiono più promettenti, mostrando forti crescite dei consumi sia a livello congiunturale che tendenziale, sono zucchero, caffè e tè (congiunt. 7,0%

tendenz. 41,7%) Oli (13,7% e 69,6%), miele (4,2% e 17,7%), salumi ed elaborati carni (53,4% e 73,2%) e bevande alcoliche (14,0% e 23,7%) (tab.4).

Al contrario i comparti più in difficoltà, che evidenziano contrazioni delle vendite sia congiunturali che tendenziali, sono riso e pasta (-8,3% e -17,8%), gelati e surgelati (-12,9% e -23,5%), pane e sostituti (-10,3% e -13,8%) e la voce residuale altri (-15,6% e -26,2%).

I comparti che mostrano un incremento congiunturale dei consumi nel I quadrimestre 2006 nonostante la tendenza negativa espressa nel confronto con lo stesso periodo del 2005 sono Latte e derivati (6,6% e -17,6%) e Ortofrutta fresca e trasformata4 (9,6% e -9,7%), i prodotti per l’infanzia (12,5% e -14,5%) e i condimenti (9,2% e -16,0%).

Al contrario una contrazione congiunturale delle vendite che si contrappone alla crescita tendenziale si registra per i biscotti, dolciumi e snack (-7,2% e 8,0%) e i prodotti dietetici (-28,6% e 1,5%).

Infine sostanzialmente stabili nel I quadrimestre 2006 e in contrazione rispetto allo stesso periodo del 2005 appaiono le bevande analcoliche (-0,4% e -13,8%) e le uova (-0,5% e -2,3%).

4 Per l’ortofrutta fresca nel confronto congiunturale sono possibili effetti di stagionalità dei consumi che sono assenti nel confronto tendenziale.

(7)

I quadr 05 II I quadr 05 I quadr 06

Var % I quadr 06/ III quadr 05

Var % I quadr 06/ I quadr 05

Latte e derivati 20.728.217 16.023.600 17.075.750 6,6% -17,6%

Ortofrutta fresca e trasformata 15.019.486 12.369.576 13.556.448 9,6% -9,7%

Biscotti, dolciumi e snack 10.663.802 12.409.198 11.519.386 -7,2% 8,0%

Bevande analcoliche 10.090.526 8.737.619 8.699.176 -0,4% -13,8%

Uova 7.088.691 6.961.966 6.925.958 -0,5% -2,3%

Zucchero, caffè e tè 4.752.884 6.296.786 6.735.800 7,0% 41,7%

Oli 2.760.933 4.117.450 4.681.994 13,7% 69,6%

Prodotti per l'infanzia 5.110.068 3.882.929 4.368.978 12,5% -14,5%

Riso e pasta 4.103.789 3.680.212 3.373.365 -8,3% -17,8%

Miele 2.063.955 2.332.625 2.429.684 4,2% 17,7%

Gelati e surgelati 2.743.728 2.408.618 2.098.057 -12,9% -23,5%

Pane e sostituti 2.383.632 2.288.906 2.053.818 -10,3% -13,8%

Condimenti 1.387.686 1.068.003 1.166.054 9,2% -16,0%

Prodotti dietetici 795.388 1.130.014 807.271 -28,6% 1,5%

Salumi e elaborati carne 296.962 335.274 514.215 53,4% 73,2%

Bevande alcoliche 335.061 363.766 414.539 14,0% 23,7%

Altri prodotti bio 2.034.094 1.779.521 1.501.653 -15,6% -26,2%

Totale prodotti bio confezionati 92.358.902 86.186.063 87.922.146 2,0% -4,8%

Fonte : Ismea/AcNielsen

Ta be lla 4 - I consum i dom estici di prodotti biologici confezionati ne l I quadrim e stre 2006 in Ita lia per comparto (in e uro)

Tornando all’aggregato dei consumi domestici di prodotti biologici confezionati (tab. 5) passiamo ad osservare le tendenze delle vendite nelle macroaree geografiche italiane.

In tutte le regioni nel I quadrimestre 2006 si registra una crescita su base congiunturale degli acquisti (Nord Ovest 3,9%; Nord Est 1,2% Centro+Sardegna 4,9%) con l’eccezione del Sud+Sicilia che mostra un forte ribasso (-12%) sebbene legato a una quota di mercato ancora limitata (7%). Le variazioni tendenziali vanno a confermare l’andamento positivo del Centro+Sardegna (+6,4%) e quello negativo del Sud+Sicilia (-19,5%). In queste due macroaree sembrano esprimersi tendenze strutturali, mentre nelle regioni settentrionali i consumi sono più oscillanti e quindi probabilmente influenzati maggiormente da dinamiche congiunturali.

Riguardo ai canali di distribuzione del biologico confezionato il ruolo principale nella commercializzazione è svolto dai Super e Ipermercati che detengono una quota del 90% del mercato (nella rilevazione tuttavia non sono considerati i negozi specializzati).

Questo canale ha mostrato nei primi quattro mesi del 2006 una lieve crescita congiunturale (+1,2%), inferiore a quella generale del comparto (+2,0%), mentre su base tendenziale ha fatto registrare una discreta contrazione degli acquisti (-6,3%) contro il -4,8% complessivo.

Buone performance si registrano al contrario per i Negozi tradizionali che, seppur con una quota di mercato esigua (6%), mostrano tassi di crescita notevoli sia in termini congiunturali (32,7%) che tendenziali (26,0%).

Infine le Superette (-5,7% e -8,8%) e soprattutto i Discount (-38,0% e -17,9%) fanno registrare forti cali nelle vendite sia rispetto al quadrimestre precedente che al primo quadrimestre del 2005.

(8)

(in euro)

I quadr 05 II I quadr 05 I quadr 06

Var % I quadr 06/ I II quadr 05

Var % I quadr 06/ I quadr 05 Totale Italia 92.358.902 86.186.063 87.922.146 2,0% -4,8%

per area geografica

Nord Ovest 35.930.287 32.864.113 34.139.025 3,9% -5,0%

Nord Est 29.883.814 27.133.057 27.449.206 1,2% -8,1%

Centro+Sardegna 19.157.753 19.424.965 20.383.820 4,9% 6,4%

Sud+Sicilia 7.387.057 6.763.933 5.950.088 -12,0% -19,5%

per canale distributivo

Supermercati+Ipermercati 84.971.318 78.743.403 79.658.771 1,2% -6,3%

Superette 1.949.225 1.886.225 1.778.485 -5,7% -8,8%

Discount 931.899 1.233.257 764.856 -38,0% -17,9%

Negozi tradizionali 4.308.647 4.090.664 5.428.042 32,7% 26,0%

Altri canali 197.813 232.514 291.992 25,6% 47,6%

Fonte : Ismea/AcNielsen

Tabe lla 5 - I consumi dome stici di prodotti biologici confe ziona ti ne l I qua drimestre 2006 in Ita lia pe r a re a geografica e cana le distributivo

L’indagine Ismea sul posizionamento del made in Italy agroalimentare all’estero

Studi e analisi

Nel dicembre 2005 l’Ismea ha pubblicato un’indagine sul posizionamento del made in Italy agroalimentare all’estero dalla quale si individuano i risultati salienti per la sola parte relativa ai prodotti biologici. Il campione era costituito da 10 operatori esteri della distribuzione e commercializzazione (che trattano prodotti italiani) per ciascuna delle seguenti nazioni: Germania, Giappone, Regno Unito, Russia e USA.

I risultati dell’indagine che di seguito verranno commentati devono quindi essere analizzati con la dovuta cautela, poiché il campione è costituito da un numero molto esiguo di intervistati.

La composizione del campione, comprensiva anche di grossisti-importatori, è variata da paese a paese, sia in funzione della configurazione del sistema distributivo nelle diverse nazioni sia in rapporto alla effettiva disponibilità degli operatori a rilasciare l’intervista.

Analizzando i dati disponibili si evidenzia innanzitutto la percentuale del campione che distribuisce e commercializza prodotti bio italiani.

Gli Stati Uniti sono la nazione in cui è presente la percentuale più elevata di operatori che commercializzano biologico proveniente dall’Italia. Negli USA infatti il 70% del campione tratta prodotti agroalimentari bio italiani, mentre tale percentuale scende al 57% nel caso del Giappone. Ad una discreta distanza si posiziona la Germania (37%) e il Regno Unito (30%), mentre nessuno degli intervistati russi tratta biologico italiano.

Nel mercato statunitense il campione preso in esame si occupa principalmente di olio d’oliva (88%), pasta (88%), vino (71%) e formaggi (50%) biologici italiani, mentre nessuno distribuisce salumi e ortofrutta bio (tab. 6).

Negli USA le incidenze medie del biologico italiano sul totale del venduto bio (tab. 7) non sono estremamente elevate. Le più alte si riscontrano comunque per la pasta (11%), l’olio (9%) e il vino (5%).

(9)

olio di oliva vino formaggi salumi ortofrutta pasta Totale

Germania 56% 40% 30% 25% 29% 40% 37%

Giappone 70% 63% 33% 83% 67% 80% 57%

Regno Unito 70% 22% 30% 0% 38% 20% 30%

Russia 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%

USA 88% 71% 50% 0% 0% 88% 70%

Fonte: Indagine Ismea sul posizionamento del made in Italy agroalimentare all'estero

Ta be lla 6 - Pe rce ntua le di ope ra tori che comme rcia lizza no prodotti bio ita lia ni

Ta be lla 7 - Incide nza me dia de i prodotti ita lia ni bio sul tota le de l ve nduto bio olio di oliva vino formaggi salumi ortofrutta pasta

Germania 18% 16% 13% 14% 2% 12%

Giappone 6% 15% 3% n.r. 11% 7%

Regno Unito 66% 8% 15% 0% 4% 38%

Russia 0% 0% 0% 0% 0% 0%

USA 9% 5% 3% 0% 0% 11%

Fonte: Indagine Ismea sul posizionamento del made in Italy agroalimentare all'estero

In Giappone, secondo il campione preso in esame, vi è un più diffuso interesse degli operatori per una più ampia varietà di prodotti. Essi infatti commercializzano in percentuali abbastanza elevate salumi (83%), pasta (80%), olio (70%), ortofrutta e vino (entrambi con quote superiori al 60%), mentre più contenuto è il ricorso ai formaggi (33%).

L’incidenza media del biologico italiano sul totale delle vendite bio, secondo gli intervistati di questo paese, risulta alta per il vino (15%) e l’ortofrutta (11%) e leggermente più bassa per pasta (7%), olio (6%) e formaggi (3%).

Anche in Germania gli operatori, seppur con percentuali più basse rispetto al Giappone, presentano un’offerta variegata di prodotti. Il 56% del campione tratta olio d’oliva biologico italiano, il 40% la pasta e il vino, mentre risultano meno importanti le quote relative ai formaggi (30%), all’ortofrutta (29%) e ai salumi bio (25%).

Il peso medio del biologico italiano sul totale del venduto bio risulta inoltre discreto per quasi tutti i prodotti esaminati.

Gli operatori del Regno Unito trattano principalmente l’olio (70%) e in secondo luogo ma a larga distanza l’ortofrutta (38%), i formaggi (30%), il vino (22%) e la pasta (20%), mentre nessuno commercializza salumi bio italiani.

Il peso del biologico italiano sul totale delle vendite bio in questo paese inoltre risulta alto per l’olio (66%) e in misura minore per la pasta (38%), mentre più bassa appare l’incidenza per formaggi (15%), vino (8%) e ortofrutta (4%).

(10)

Le prime 20 nazioni per superfici biologiche nel mondo

Statistiche

Ta be lla 8 -

Le prime 20 na zioni pe r supe rfici biologiche * (e tta ri)

Australia 12.126.633

Cina 3.466.570

Argentina 2.800.000

Italia 954.361

USA 889.048

Brasile 887.637

Germania 767.891

Uruguay 759.000

Spagna 733.182

Regno Unito 690.270

Cile 639.200

Francia 534.037

Canada 488.752

Bolivia 364.100

Austria 344.916

Messico 295.046

Repubblica Ceca 260.120

Peru 260.000

Grecia 249.488

Ucraina 241.980

Fonte:Fibl-Ifoam

*I dati presenti in tabella sono i più recenti disponibili alla data del febbraio 2006

I consumi domestici di prodotti biologici confezionati nel 2005 in Italia

2004 2005

Var % 2005/2004

Quota su totale (2005)

Latte e derivati 58.545.752 54.439.067 -7,0% 20,6%

Ortofrutta fresca e trasformata 44.997.716 39.573.189 -12,1% 15,0%

Biscotti, dolciumi e snack 34.280.111 34.811.254 1,5% 13,2%

Bevande analcoliche 32.357.459 30.647.941 -5,3% 11,6%

Uova 21.321.870 20.203.086 -5,2% 7,6%

Zucchero, caffè e tè 10.859.630 15.689.998 44,5% 5,9%

Prodotti per l'infanzia 15.704.047 11.775.246 -25,0% 4,5%

Riso e pasta 12.121.615 11.721.308 -3,3% 4,4%

Oli 12.301.892 10.856.771 -11,7% 4,1%

Gelati e surgelati 9.226.086 6.892.473 -25,3% 2,6%

Pane e sostituti 6.410.889 6.886.944 7,4% 2,6%

Miele 5.630.223 5.513.220 -2,1% 2,1%

Condimenti 3.557.013 4.071.556 14,5% 1,5%

Prodotti dietetici 3.341.858 2.885.267 -13,7% 1,1%

Bevande alcoliche 3.309.557 1.723.359 -47,9% 0,7%

Salumi e elaborati carne 1.134.227 1.265.639 11,6% 0,5%

Altri prodotti bio 5.853.984 5.563.116 -5,0% 2,1%

Totale prodotti bio confezionati 280.953.929 264.519.434 -5,8% 100,0%

* Nella rilevazione Ismea/ACNielsen non sono compresi gli acquisti effettuati presso i negozi specializzati bio Fonte : Ismea/AcNielsen

Ta be lla 9 - I consumi dome stici* di prodotti biologici confe ziona ti ne l 2005 in Ita lia pe r compa rto (in e uro)

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Manifestazioni ed eventi

“SANA” a Bologna dal 7 al 10 Settembre 2006

Il 18° Salone internazionale del Naturale (Alimentazione-Salute-Ambiente) è la manifestazione di riferimento del mercato del biologico, dell’eco-compatibile e dei consumi sostenibili. Nella precedente edizione erano presenti 1.600 espositori di cui 400 esteri, per una partecipazione di 70.000 visitatori. Molto ricca anche l’area convegnistica con 77 eventi organizzati. Per info: www.sana.it

Fonte: Sana

BIOFACH AMERICA

Bio Fach America, la rassegna dei produttori biologici dell’area nord-americana, si terrà a Baltimora dal 5 al 7 Ottobre 2006. I convegni previsti partiranno dal 4 Ottobre e saranno incentrati sulle tematiche di mercato. Per informazioni http://press.nuernbergmesse.de

Fonte: Biofach newsletter

“BIOLIFE” a Bolzano

Dal 3 al 5 Novembre 2006 a Bolzano si terra’ la terza edizione di “Biolife” la fiera dell’agricoltura e del prodotto biologico di montagna che ha registrato negli anni passati ampi successi. Per informazioni rivolgersi a CSU – Sandro Innocenti tel.

0471324239 o s.innocenti@csu-online.it Fonte: Aiab

Varie

I progetti del governo svedese sul biologico

Il governo svedese ha intenzione di aumentare la certificazione dell’agricoltura biologica dall’attuale 7% al 20% entro il 2010, poiché la quota del biologico sulle superfici agricole ha già raggiunto il 19% nel 2005 ma solo il 7% risulta certificato.

Nel settore pubblico il governo svedese ha intenzione di incrementare gli acquisti di biologico per le mense dall’attuale 2,5% al 25% entro il 2010, consentendo così al mercato complessivo di alimenti biologici in Svezia di espandersi ulteriormente.

Fonte: Biofach newsletter

Il biologico in Germania nel 2005

La superficie coltivata a biologico in Germania è salita a 807.406 ettari nel 2005 secondo la BLE. L’incremento rispetto al 2004 sarebbe di circa il 5%, mentre nel 2004 rispetto al 2003 era stato del 4,6%. Il numero di aziende biologiche lo scorso anno è ammontato invece a 17.200 unità. La loro dimensione media era intorno ai 47 ettari e superiore di 2 ettari rispetto a quella delle aziende agricole nel complesso. Contrariamente a quanto rilevato dal BLE, secondo informazioni del Federal Statistics Office, la superfice biologica è cresciuta solo del 2%. Esperti ritengono che la mancanza di volontà di convertire la produzione al biologico è dovuta ai bassi prezzi al produttore che non offrono più alcun incentivo alla

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conversione.

Fonte: Biofach newsletter

In crescita il biologico in Polonia nel 2005

Lo sviluppo dell’agricoltura biologica in Polonia è stato molto intenso nel 2005.

Secondo l’organismo di controllo IJHARS il numero degli agricoltori è cresciuto nel 2005 da 3.423 a 7.183, realizzando un incremento del 110%. Inoltre 44 nuovi trasformatori biologici si sono certificati nell’ultimo anno portando nel complesso a 99 il loro numero alla fine del 2005. La superficie agricola destinata a biologico nello stesso anno si è attestata sui 167.740 ettari con un incremento del 103% rispetto al 2004. Nel complesso circa l’1% della superficie agricola polacca è stata destinata al biologico e alla fine del 2005 l’azienda biologica media polacca contava 23 ettari di terreno, risultando del 18% più piccola che nel 2004, quando aveva in media 28 ettari

Fonte: EKOCONNECT

Crescita del 30% delle vendite di biologico nel Regno Unito

Secondo il rapporto annuale della Soil Association le vendite di prodotti biologici nel Regno Unito sono cresciute del 30% nel 2005 fino a raggiungere i 2,3 miliardi di euro. Questo tasso, il più alto dall’inizio del secolo, risulta quasi triplicato rispetto all’incremento già registrato nel 2004 (+11%). La superficie dedicata all’agricoltura biologica in Gran Bretagna è diminuta del 15% sebbene si registri una crescita del 42% del numero di aziende biologiche. Il mercato dei prodotti biologici rappresenta nel Regno Unito l’1,3% delle vendite complessive di alimenti e bevande.

Fonte: agrapress

Ismea – Direzione Mercati e Risk Management Unità operativa Osservatori e Panel

Responsabile Unità : Franca Ciccarelli (+39) – 06.855.68.413 Enrico De Ruvo (+39) – 06.855.68.460

Giovanni Luppi (+39) – 06.855.68.527

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