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Adorazione Eucaristica Comunitaria 4 Febbraio 2021

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Academic year: 2022

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Adorazione Eucaristica Comunitaria 4 Febbraio 2021

Guidata dall’Azione Cattolica Ragazzi

Parrocchia Immacolata – Modugno

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Canto – È bello lodarti È bello cantare il tuo amore È bello lodare il tuo nome È bello cantare il tuo amore È bello lodarti, Signore È bello cantare a Te Tu che sei l'amore infinito

Che neppure il cielo può contenere Ti sei fatto uomo

Tu sei venuto qui

Ad abitare in mezzo a noi, allora

Tu che conti tutte le stelle

E le chiami ad una ad una per nome Da mille sentieri

Ci hai radunati qui

Ci hai chiamati figli tuoi, allora

Sac: Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo.

Tutti: Amen.

Sac: Il Dio della speranza, che ci riempie di ogni gioia e pace nella fede per la potenza dello Spirito Santo, sia con tutti voi.

Tutti: E con il tuo spirito.

Prima parte – È tempo per me stesso

Ragazzo: Il tempo libero è quel periodo di tempo che si ha a disposizione prima o dopo le attività obbligatorie, come mangiare e dormire, andare al lavoro, frequentare la scuola, fare i compiti a casa, eseguire i lavori domestici.

Come trascorri il tuo Tempo libero?

Leggere, scrivere, suonare uno strumento, ascoltare musica, giocare al tablet o alla playstation, fare videochiamate, uscire, guardare video su Youtube o la TV… Queste sono alcune cose che ci piacciono fare nel nostro tempo libero.

Anche se, molte volte, sentiamo che in questo periodo, passando molto tempo a casa, non riusciamo a dedicare il giusto tempo ai nostri hobby, i compiti sono troppi e non riusciamo a fare altro…

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Pensi di perdere tempo o di fare qualcosa di costruttivo per te?

Secondo alcuni di noi, giocare ai videogiochi non aiuta a investire il nostro tempo ma ci fa stare bene, è fonte d’ispirazione, fantasia , ci aiuta a prendere decisioni in poco tempo, ci rilassa dalla scuola… Anche la musica ci aiuta a passare meglio la giornata rilassandoci, a sollevarci il morale.

E allora, ti chiediamo ancora… Nel tempo libero, Cosa fai per TE STESSO?

Padrone del tempo (Michel Quoist)

L'uomo che non è più padrone di se stesso "si lascia andare", passa davanti alla porta senza mai osare di entrare in casa sua.

Se hai paura di fermarti, è perché hai paura di incontrarti,

e se hai paura di incontrarti è perché non sei più in intimità con te stesso, non ti conosci più, temi i tuoi rimproveri e le tue esigenze.

Non hai tempo per sostare?

Sii leale, vi sono sempre dei momenti di vuoto nelle tue attività.

Non affrettarti a colmarli cercando il chiasso, un giornale, una conversazione, una presenza...

Quando puoi concederti un momento di silenzio, non mettere subito un disco. Fermati...

Se ti fermi, è per prendere coscienza di te, riunire tutte le tue forze, riordinarle e dirigerle, al fine di impegnarti tutto intero nella tua vita.

Accettare di fermarsi, è accettare di guardare se stesso, e accettare di guardarsi, è già impegnarsi.

Meditiamo la Parola e la Liturgia

Amerai il prossimo tuo come te stesso [Mc 12,31]

«Fai agli altri ciò che vorresti sia fatto a te»

Quando leggo queste frasi, con la mente rischio di concentrare

immediatamente la mia attenzione al mio prossimo, agli altri. Così non ho il tempo di pensare che queste frasi parlano anzitutto di me!

Queste frasi dovremmo leggerle al contrario:

«come ami te stesso, così ama il tuo prossimo»

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«Tutte le cose che vuoi che gli uomini ti facciano, falle anche tu a loro» [Mt 7,12]

Infatti se dapprima non amo me stesso, come potrò amare l’altro?

Se dapprima non so dire a me stesso ciò che vorrei che gli altri facciano a me, come potrò fare lo stesso agli altri? Amare me stesso non significa affatto essere egoista.

S. Bernardo, infatti, diceva che esistono 4 gradini dell’amore e che il 1° di questi gradini è proprio l’amore per me stesso:

«Bisogna che il nostro amore cominci dalla carne.Infatti non viene prima lo spirituale. Ciò che è animale precede ciò che è spirituale.

Innanzitutto, l'uomo ha amore per se stesso » Ritroviamo l’amore per se stessi perfino a messa quando, durante una preghiera eucaristica, si invoca il Signore per sé! Il sacerdote infatti in quella occasione, per conto di ciascun fedele, dice:

Ricordati di tutti i presenti, dei quali conosci la fede e la

devozione:

[…] essi innalzano la preghiera a te,

Dio eterno, vivo e vero, per ottenere a sé […]

redenzione, sicurezza di vita e salute

Canto – San Francesco

O Signore fa’ di me uno strumento, fa’ si me uno strumento della tua pace, dov’è odio che io porti l’amore, dov’è offesa che io porti il perdono, dov’è dubbio che io porti la fede, dov’è discordia che io porti l’unione, dov’è errore che io porti verità, a chi dispera che io porti la speranza.

O Maestro dammi tu un cuore grande che sia goccia di rugiada per il mondo

che sia voce di speranza, che sia un buon mattino per il giorno d’ogni uomo

e con gli ultimi del mondo sia il mio passo lieto nella povertà, nella povertà.

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Seconda parte – È tempo per gli altri In ascolto della parola

Dal Vangelo secondo Matteo (26, 36-46)

Allora Gesù andò con loro in un podere, chiamato Getsèmani, e disse ai discepoli: «Sedetevi qui, mentre io vado là a pregare». E, presi con sé Pietro e i due figli di Zebedeo, cominciò a provare tristezza e angoscia. E disse loro: «La mia anima è triste fino alla morte; restate qui e vegliate con me». Andò un poco più avanti, cadde faccia a terra e pregava, dicendo: «Padre mio, se è possibile, passi via da me questo calice! Però non come voglio io, ma come vuoi tu!». Poi venne dai discepoli e li trovò addormentati. E disse a Pietro: «Così, non siete stati capaci di vegliare con me una sola ora? Vegliate e pregate, per non entrare in tentazione. Lo spirito è pronto, ma la carne è debole». Si allontanò una seconda volta e pregò dicendo: «Padre mio, se questo calice non può passare via senza che io lo beva, si compia la tua volontà». Poi venne e li trovò di nuovo addormentati, perché i loro occhi si erano fatti pesanti. Li lasciò, si allontanò di nuovo e pregò per la terza volta, ripetendo le stesse parole.

Per meditare…

Gesù chiede una sola cosa ai discepoli: VEGLIATE.

É facile dire sì… ma è anche facile addormentarsi. Quante volte ci siamo trovati nella stessa situazione dei discepoli? Qualcuno ci ha chiesto una mano e non l'abbiamo ascoltato, abbiamo preferito fare altro... Eravamo troppo impegnati quando bastava davvero poco, bastava non addormentarsi...

…“Chi sei?” disse il piccolo principe. “Sei proprio bello…”

“Sono una volpe”, disse la volpe.

“Vieni a giocare con me,” le propose il piccolo principe. “Sono così triste…”

“Io non posso giocare con te,” disse la volpe.

“Non sono addomesticata.”…

…“Io cerco degli amici. Che cosa vuol dir addomesticare?” “È una cosa troppo dimenticata”, disse la volpe. “Vuol dire creare legami…”

“Creare dei legami?”

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“Certo,” disse la volpe. “Tu per me sei ancora soltanto un bambino del tutto simile a centomila bambini. E io non ho bisogno di te. E nemmeno tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe simile a centomila volpi.

Ma se mi addomestichi avremo bisogno l’uno dell’altre. Tu sarai per me unico al mondo. Io sarò per te unica al mondo…”…

…”La mia vita è monotona. Io do la caccia alle galline, gli uomini danno la caccia a me. Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano. Così mi annoio un po’. Ma se tu mi addomestichi la mia vita sarà come illuminata.”…

Commento

Il tempo che la volpe e il piccolo principe trascorrono insieme fa nascere tra i due una relazione, uno stare bene insieme. Questa relazione diventa poi una forte amicizia che porta gioia ad entrambi. Per la volpe, essere addomesticata, vuol dire avere bisogno dell’altro per colorare la propria vita e per uscire dalla monotonia della routine.

… il piccolo principe, che assisteva alla comparsa di un bocciolo enorme, sentiva che ne sarebbe sortita un’apparizione miracolosa, ma il fiore non smetteva più di prepararsi ad essere bello, al riparo della sua camera verde…

…”Come siete bello!”

“Vero,” rispose dolcemente il fiore. “E sono nato insieme al sole…”

Il piccolo principe capì subito che non era troppo modesto, ma era così commovente!

“Credo che sia ora di colazione,” aggiunse subito il fiore. “abbiate la bontà di occuparvi di me…”

E il piccolo principe, tutto confuso, andò a cercare un innaffiatoio pieno di acqua fresca e servì il fiore.

Poi il fiore cominciò a tormentarlo con la sua vanità un po’ ombrosa…

“… ho il terrore delle correnti d’aria. Non avreste un paravento?”

“Il terrore delle correnti d’aria… non è una bella cosa, per una pianta,” osservò tra sé il piccolo principe. “Questo fiore è proprio complicato…”

“La sera mi dovete mettere sotto vetro. Fa molto freddo da voi. Una brutta posizione. Nel posto dove vengo io…”…

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Commento

A differenza del rapporto con la volpe, il piccolo principe anche se in difficoltà nel creare una relazione con la rosa, che si mostra egoista e scontrosa, continua a prendersene cura.

Infatti va oltre il suo carattere riuscendo a filtrare nel profondo, toccandone le fragilità del suo animo nascosto .

Per riflettere…

Tu ti impegni a rimanere sveglio per l’altro? O alla prima occasione ti addormenti e non FAI ATTENZIONE alle sue esigenze?

E voi, il tempo che investite per gli altri, come lo trascorrete?

Il tempo donato è sempre gratificante? Oppure può far bene solo all’altro?

Terza parte – È tempo per Dio In preparazione all’adorazione

S. Bernardo, a proposito dei gradini dell’amore, diceva:

«Vedendo poi che l’amore per se stessi da solo non può sussistere, comincia a cercare Dio (per mezzo della fede) come un essere necessario … e Lo ama»

Amarmi non mi basta; cosicchè - quando veramente amo me stesso - desidero non più solo amore per me ma anche amore per l’Altro.

Canto – Pane del cielo Pane del cielo

Sei tu, Gesù Via d'amore Tu ci fai come te

No, non è rimasta fredda la terra Tu sei rimasto con noi

Per nutrirci di te Pane di vita

Ed infiammare col tuo amore Tutta l'umanità

Sì, il cielo è qui su questa terra Tu sei rimasto con noi

Ma ci porti con te Nella tua casa

Dove vivremo insieme a te Tutta l'eternità

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In ascolto della parola

Dal Vangelo secondo Luca (10, 38-42)

Mentre erano in cammino, entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi.

Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t'importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c'è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».

Riflessione del celebrante

Canto – Preghiera

Signore io ti prego con il cuore La mia vita voglio offrire in mano a te Voglio solamente te servire

Ed amare come hai amato tu

Fammi diventare amore, segno della tua libertà Fammi diventare amore, segno della tua verità Signore io ti prego con il cuore

Rendi forte la mia fede più che mai Dammi tu la forza per seguirti

E per camminare sempre insieme a te Invocazioni

T: Ascoltaci, o Signore

L1. Per i ragazzi dell’ACR che in questo periodo si sentono dispersi. Fa sì che trovino del tempo per dedicarsi a se stessi e mettere a frutto i propri hobby cercando di rendere più costruttive queste giornate ormai uguali. Preghiamo.

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L2. Signore, aiutaci a ritrovare l'importanza di dedicare il nostro tempo al prossimo e aiutaci a riscoprire l'importanza dello stare assieme e del donarsi agli altri come il piccolo principe ha fatto con la volpe e la rosa. Preghiamo.

L3. Signore, ti preghiamo affinché riscopriamo l'importanza di dedicare del tempo a Te. Tu che sei nostro Padre, ci sorreggi e vegli su di noi durante le nostre giornate, dai conforto agli ammalati e speranza ai giovani. Aiutaci a capire la bellezza dello stare con insieme a Te. Preghiamo.

L4. Signore, ti preghiamo affinché riscopriamo l'importanza di dedicare del tempo anche a noi stessi. Aiutaci a prenderci cura di noi stessi, tempio dello spirito. Preghiamo.

L5. Signore, ti preghiamo per tutti i ragazzi. In questo periodo non facile, aiutali a crescere e capire di quanto amore sono circondati, di quell'amore che tu ci doni. Fa che, nelle nostre routine quotidiane, possiamo percorrere la retta via dei tuoi insegnamenti. Preghiamo.

Benedizione finale.

Canto – Grandi cose Grandi cose ha fatto il Signore per noi, ha fatto germogliare i fiori fra le rocce;

grandi cose ha fatto il Signore per noi,

ci ha riportati liberi alla nostra terra.

Ed ora possiamo cantare, possiamo gridare

l'amore che Dio ha versato su noi.

Tu che sai strappare dalla morte, hai sollevato il nostro viso dalla polvere.

Tu che hai sentito il nostro pianto, nel nostro cuore hai messo un seme di felicità.

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Parrocchia Immacolata Modugno

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