L A FESTA DI S ANTA L UCIA
- STORIA E TRADIZIONI -
L A STORIA UFFICIALE DI S ANTA L UCIA
La storia racconta che Santa Lucia è nata a Siracusa intorno al 283, in una famiglia ricca e nobile. A cinque anni è rimasta orfana di padre ed è cresciuta con la mamma gravemente
malata, la cui guarigione viene considerata come il primo
miracolo di Lucia. Il suo
martirio è avvenuto durante la persecuzione dei cristiani da parte dell’Imperatore
Diocleziano.
LA VITA DI LUCIA - VIDEO Santa Lucia davanti al giudice, dipinto di Lorenzo Lotto (1532)
I L MARTIRIO DI S ANTA L UCIA
Il martirio di Santa Lucia, dipinto di Mario Minniti (XVII sec.) Santa Lucia condotta al martirio,
dipinto di Pietro Novelli (XVII sec.)
L E RELIQUIE ED IL CULTO DI S ANTA L UCIA
La venerazione di Santa Lucia è iniziata subito e nel VI sec. papa Gregorio Magno ha introdotto il suo culto nella Chiesa cristiana.
Nel 1039 i bizantini hanno momentaneamente tolto la Sicilia orientale agli Arabi e hanno trasportato il corpo di Lucia da Siracusa a Costantinopoli (l’attuale Istanbul, in Turchia).
Un paio di secoli più tardi il corpo è stato portato a Venezia dove si trova tuttora; a Siracusa troviamo solo delle piccole reliquie.
Chiesa di Santa Lucia al sepolcro, Siracusa
Corpo di Santa Lucia conservato nella chiesa di San Geremia, Venezia
Simulacro d’argento di Santa Lucia del 1599, portato in processione a
Siracusa
L UCE E GRANO - LE TRADIZIONI POPOLARI
CONNESSE AL CULTO DI S ANTA L UCIA
La storia ufficiale della Santa è stata arricchita da molti racconti popolari.
Uno studioso delle tradizioni
popolari siciliane, Giuseppe Pitrè, ci racconta (in Spettacoli e feste
popolari siciliane, 1870-1913) che
Lucia è santa taumaturgica,
specializzata nella custodia e cura della vista e degli occhi.
Il suo culto è legato alla luce ed ai cicli stagionali: all’arrivo
dell’oscurità invernale, propizia il
ritorno del calore solare primaverile
e la raccolta del nuovo grano maturo.
L E LEGGENDE LEGATE
AL POTERE CURATIVO DEGLI OCCHI
Una di queste leggende narra che la
giovane Lucia, grazie alla bellezza dei suoi occhi, fece innamorare un ragazzo.
Quest’ultimo glieli chiese in dono come pegno d’amore e Lucia, seguendo alla lettera il vangelo (Matteo 5,29-31), se li cavò e glieli consegnò. Gli occhi poi,
miracolosamente, ricrebbero più belli di prima.
Da questa leggenda si andò sempre più consolidando l’immagine di Lucia quale santa patrona della vista. Dai secc. XIV- XV si diffuse la raffigurazione della Santa con in mano un piattino contenente i suoi occhi. La parola Lucia deriva dal latino
“lux” che significa luce.
S ANTA L UCIA E IL GRANO
Santa Lucia è legata al grano ed alla fine delle carestie. A lei si
attribuisce la fine della terribile carestia che ha colpito la nostra città a metà del XVII secolo. Secondo la tradizione, il 13 dicembre - giorno di commemorazione della Santa - del 1646, una nave carica di frumento e altri cereali arrivò nel porto di Palermo (una leggenda analoga racconta che lo sbarco avvenne a Siracusa nel mese di maggio, da qui la festa di Santa Lucia delle quaglie) attuando il miracolo che i cittadini avevano tanto atteso. I palermitani, affamati da diversi mesi in carestia, non molirono il grano per farne farina, ma lo bollirono, per sfamarsi subito, aggiungendo un po’ d’olio, creando così la "cuccìa" (da “còcciu” cosa piccola, chicco). Da allora i palermitani ricordano ogni anno l’evento
non mangiando farinacei (pane e pasta), ma riso (arancine) e la cuccìa è diventata il simbolo di questa festa.
I
L GRANO BOLLITO NELLATRADIZIONE MEDITERRANEA
Giuseppe Pitrè racconta che in passato, nel giorno di Santa Lucia,
il consumo di grosse frittelle fatte con farina di ceci (grosse panelle spesso sagomate con la forma del
pesce) e legumi era più diffuso della preparazione della cuccìa. In alcune parti della Sicilia, la cuccìa
non è associata alla festa della Santa; l’uso del grano bollito nel
Mediterraneo, del resto, ha sicuramente radici più antiche del
XVII secolo.
La tradizione siciliana
della cuccìa per Santa Lucia
- VIDEO -
I L FRUMENTO
E LA FESTA DEI MORTI
Le tradizioni relative al consumo del grano nel
Mediterraneo, hanno spesso radici religiose riconducibili a culti più antichi di origine greca e romana.
È piuttosto evidente la
somiglianza tra Santa Lucia e Demetra, dea della fertilità dei campi, o tra la Santa cristiana e Kore/Proserpina (figlia di
Demetra), divinità pagana
legata alla festa dei morti ed
all’antica usanza di mangiare
grano bollito il 2 novembre.
LA TRADIZIONE GASTRONOMICA ITALIANA
PER LA FESTA DI SANTA
L
UCIAOcchi di Santa Lucia, Abruzzo Occhi di Santa Lucia, Puglia Biscocchi, Sardegna
Puoti di Santa Lucia, Verona Frolle di Santa Lucia, Verona Cuccìa, Sicilia
Gateau di patate, Palermo Arancine, Palermo Panelle e crocchè, Palermo
L
A CUCCÌA:
IL SIGNIFICATO CULTUALE DELLA PREPARAZIONE La preparazione del grano nella cuccìa richiede un processo complesso che riproduce la macerazione del seme nel terreno invernale, fino alla nascita della pianta in primavera. Leggiamo in Giovanni 12, 24-26: “Se il seme di grano non muore, rimarrà solo, se muore produrrà molto frutto.” La morte, dunque, è vista come un momento positivo in vista della rinascita.
Per lo stesso principio in Ungheria ed in Croazia, nel giorno di Santa Lucia, si piantano dei semi di grano che il giorno di Natale saranno già alti, rappresentando la Natività.
S ANTA L UCIA , LA LUCE E IL SOLSTIZIO
Lucia è la Santa della luce e si festeggia nel periodo dell’anno in cui anticamente si svolgevano i rituali per invocare il ritorno della luce primaverile. Ancora oggi si dice che il 13 dicembre sia “il giorno più corto dell’anno”. In realtà il giorno più corto (solstizio d’inverno) è il 21 dicembre. L’errore nasce perché fino al 1500 il solstizio d’inverno cadeva tra il 12 e il 13 dicembre. Con la riforma del calendario attuata nel 1582 da Papa Gregorio XIII, il solstizio d’inverno iniziò a coincidere con il 21 o 22 dicembre. Di fatto, con la festa di Santa Lucia anticamente iniziava l’inverno.
VIDEO 1
- Il giorno più corto che ci sia -
VIDEO 2
- Il pianeta Terra -
VIDEO 3
- Il dì e la notte -
S ANTA L UCIA IN I TALIA
Santa Lucia è la Santa del solstizio, dell’inverno e del Natale; fino ad alcuni decenni fa portava i regali ai bambini di quasi tutta Italia. Con il passare del tempo questa tradizione ha fatto posto alla più moderna e meno religiosa figura di Santa Claus, Babbo Natale.
Sono moltissime le filastrocche, poesie e canzoni dedicate a questa Santa,
amatissima dai bambini. Secondo gli usi tramandatisi nei secoli, Lucia arriverebbe la notte del 13 Dicembre con un carretto trainato da un asinello.
E’ compito dei bambini la sera prima di andare a dormire farle trovare un bicchiere di latte, dei biscotti e delle carote per l’asinello.
S ANTA L UCIA
IN E UROPA
Santa Lucia è legata alla luce ed al solstizio
d’inverno; in occasione della sua celebrazione, nei
paesi del Nord Europa, in particolare in Svezia, le ragazze vestite da Santa
Lucia, indossano una corona composta da tante
candele accese.
La festa di
Santa Lucia in Svezia - VIDEO -
Come possiamo leggere in Wikipedia Festa di Santa Lucia:
“La sua festa coincide con il solstizio d'inverno, il giorno più corto dell'anno prima delle riforme del calendario. Cadendo nella stagione dell'Avvento, il giorno di Santa
Lucia è visto come un evento che segnala l'arrivo del Tempo di Natale, che culmina con l'arrivo della Luce di Cristo nel calendario, il giorno di Natale”.
VERIFICA
Chi è Santa Lucia?
Come è morta?
Dov’è custodito il suo corpo?
A cosa è legato il culto di Santa Lucia?
Perché il 13 dicembre i palermitani non mangiano farinacei?
Quali sono i cibi tipici della festa di Santa Lucia?
Cos’è il solstizio d’inverno?
Spiega il significato del detto “Santa Lucia il giorno più corto che ci sia”
Festeggi Santa Lucia? Come? Se non sei cristiano, esistono nella tua cultura delle feste con caratteristiche simili a quella di Santa Lucia?