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L IVA AL 10% SUGLI INTERVENTI DI RECUPERO. L iva al 10% sulle manutenzioni degli edifici di tipo abitativo

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A cura di Raffaella Pompei, dottore commercialista, funzionario dell’Ufficio fiscale

L’IVA AL 10% SUGLI INTERVENTI DI RECUPERO

L’iva al 10% sulle manutenzioni degli edifici di tipo abitativo

La legge finanziaria 2010 (Legge 191/2009) ha reso definitiva, ossia senza termine di scadenza, l’iva agevolata al 10% sulle manutenzioni degli immobili abitativi. Tale agevolazione inizialmente prevista per l’anno 2000 dall'art.7 della legge 488/1999 (norma da continuare a citare in fattura per giustificare l’applicazione dell’aliquota ridotta), è stata successivamente prorogata con una serie di interventi normativi che hanno però lasciato scoperto il periodo compreso tra il 1/1/2006 e il 30/9/2006 durante il quale le prestazioni di manutenzioni sono rimaste assoggettate all’aliquota iva ordinaria del 20%.

L’agevolazione riguarda le prestazioni relative ad appalti e contratti d’opera e le vendite con posa in opera per interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria effettuate su fabbricati a prevalente destinazione abitativa (ossia aventi più del 50% della superficie sopra terra destinata ad uso abitativo privato).

Secondo i chiarimenti contenuti nella circolare ministeriale 71/E del 7/4/2000, rientrano nell’agevolazione le manutenzioni effettuate su:

• unità immobiliari di tipo abitativo (con categoria catastale da A/1 ad A/11 con esclusione della categoria A/10 relativa agli uffici), non assume rilievo l’effettivo utilizzo o la collocazione o meno in un edificio a prevalente destinazione abitativa con la conseguenza che è agevolata la manutenzione di un appartamento collocato in un edificio a prevalente destinazione non abitativa mentre non è agevolata la manutenzione di un ufficio o negozio collocato in un edificio a prevalente destinazione abitativa);

• pertinenze degli immobili abitativi anche se la manutenzione riguarda la sola pertinenza e anche se la stessa è situata in un edificio che non ha prevalente destinazione abitativa;

• parti comuni di edifici a prevalente destinazione abitativa;

• edifici residenziali pubblici a prevalente destinazione abitativa, ossia edifici di enti pubblici destinati ad abitazioni o a stabili residenze di collettività come ad esempio, case popolari, orfanotrofi, ospizi, brefotrofi (si segnala che l’agevolazione assume rilievo solo per le manutenzioni ordinarie dato che per le manutenzioni straordinarie su tali edifici l’aliquota iva agevolata al 10% è già prevista dal punto 127-duodecies della tabella A parte terza del DPR 633/1972, che non prevede limitazioni in presenza di beni significativi e per i subappalti);

• edifici assimilati alle abitazioni non di lusso a condizione che costituiscano stabile residenza di collettività (ad esempio, orfanotrofi, ospizi, brefotrofi, conventi), mentre non sono compresi gli immobili privi del carattere di stabile residenza, quali caserme, ospedali, scuole.

Si ricorda che se l'intervento comprende la fornitura dei "beni significativi" individuati dal DM 29.12.1999 sull'importo della prestazione relativa alla fornitura di tali beni, l'aliquota agevolata si

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applica solo fino a concorrenza dell'importo complessivo dell'intervento al netto del valore dei predetti beni.

Per esempio in caso di intervento così suddiviso: fornitura di un bene significativo per un valore di 3.500 euro; lavoro e altri beni o materiali non significativi per un valore di 1.500 euro, il bene significativo potrà essere assoggettato all'aliquota agevolata del 10% solo per 1.500 euro mentre per 2.000 euro sarà assoggettato all'aliquota ordinaria del 21%.

In tal modo l'intervento di complessivi 5.000 euro di imponibile sarà assoggettato ad iva al 10% per 3.000 euro e ad iva al 21% per 2.000 euro). Si ricorda inoltre che anche nel caso in cui l'intervento

sia completamente assoggettato ad aliquota del 10%, nella fattura o nella ricevuta fiscale deve sempre essere riportato il valore complessivo dell'intervento e quello dei beni significativi forniti.

Si segnala che non possono essere assoggettate all’aliquota iva agevolata del 10% né le prestazioni dei professionisti (geometri, architetti, ingegneri, ecc.) né le operazioni che configurano fasi intermedie nella realizzazione dell’intervento, vale a dire le cessioni di beni e prestazioni di servizi (subappalti) rese nei confronti dell’appaltatore o prestatore d’opera.

Ai fini dell’applicazione dell’iva agevolata al 10%

sulle manutenzioni, sulle

fatture emesse dall’1/1/2008 non è più

richiesta l’indicazione del costo della manodopera, indicazione che dal 14/5/2011 non è più necessaria neanche ai fini della fruizione della detrazione del 36% per gli interventi di recupero o del 55%, per gli interventi diretti al risparmio energetico.

Se vengono pagati acconti il limite di valore dei beni significativi su cui applicare l’aliquota IVA al 10% va calcolato in proporzione all’intero corrispettivo pattuito e non al singolo pagamento.

BENI SIGNIFICATIVI ai sensi del DM 29.12.1999

• ascensori e montacarichi

• infissi interni e esterni

• caldaie

• videocitofoni

• apparecchiature di

condizionamento e riciclo d'aria

• sanitari e rubinetteria da bagno

• impianti di sicurezza

Mario Rossi Via Roma 100 33100 Udine

codice fiscale RSSMRA80D3G198S partita iva 07789430302

Reg. imprese di Udine RSSMRA80D3G198S

Paolo Bianchi Viale Venezia 10 33100 Udine fattura n.4 del 16 gennaio 2012

Installazione presso la vostra abitazione di una caldaia a condensazione marca X Modello Y

Corrispettivo pattuito € 5.000,00 (+ IVA) Beni significativi DM 29.12.1999 € 3.500,00 (+IVA)

Aliquota iva imponibile posa in opera 10% €1.000,00 tubazioni e materiale 10% € 500,00

caldaia

quota agevolata art. 7 L. 488/99 10% €1.500,00 quota non agevolata 21% €2.000,00

Imponibile al 10% €3.000,00 Iva al 10% € 300,00

Imponibile al 21% € 2.000,00 Iva al 21% € 420,00

Totale imponibile € 5.000,00 Totale iva € 720,00 Totale fattura € 5.720,00

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La fattura relativa ad ogni pagamento deve quindi evidenziare il valore dei beni significativi corrispondente alla quota di corrispettivo pagato (acconto o saldo), con indicazione sia della parte di valore dei beni significativi assoggettata a IVA al 10% sia della parte con IVA al 21%.

Con riferimento al caso riportato nell’esempio di fattura, se l’acconto viene concordato come percentuale dell’imponibile (al netto d’iva), ad esempio del 30%, occorrerà applicare tale percentuale per ottenere: la quota parte imponibile dell’acconto imputabile al bene significativo (30% di 3.500 = 1.050); la quota parte imponibile dell’acconto imputabile alla posa in opera e ai materiali (30% di 1.500 = 450); la quota parte imponibile dell’acconto imputabile al bene significativo da assoggettare al 10% (30% di 1.500 = 450) e quella da assoggettare al 21% (30% di 2.000 = 600); la quota parte imponibile dell’acconto da assoggettare al 10% (30% di 3.000 = 900) e infine la quota parte imponibile dell’acconto da assoggettare al 21% (30% di 2.000 = 600).

L’iva al 10% sugli interventi di ristrutturazione, restauro e risanamento conservativo e sull’installazione di pannelli solari

Si ricorda che il 10% è anche l’aliquota con cui vanno fatturati, in base al punto 127-quaterdecies della Tabella A parte terza allegata al DPR 633/1972 (decreto iva), gli interventi di restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia e ristrutturazione urbanistica, interventi rispettivamente previsti dalle lettere c), d) ed e) dell’art.31 della legge 457/1978. In tal caso però non sono previste limitazioni in presenza di beni significativi e l’agevolazione è applicabile anche per i fabbricati diversi dalle abitazioni e in caso di subappalto.

In particolare per i suddetti interventi sono assoggettate all’aliquota iva del 10% sia le vendite di prodotti finiti che le prestazioni relative ad appalti o contratti d’opera e relativi subappalti, indipendentemente dalla tipologia del fabbricato. Per l’applicazione dell’aliquota agevolata occorre un’apposita dichiarazione con cui il cliente dichiari la destinazione dei beni o delle prestazioni alla realizzazione di uno degli interventi agevolati (restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione).

Per prodotti finiti si intendono i beni diversi dalle materie prime e semilavorate che anche dopo il loro impiego non perdono la loro individualità come caldaie, termosifoni, tubi, sanitari, contatori, pannelli solari, infissi, scale, ecc…. La loro vendita, quando è destinata ad un intervento di restauro, risanamento conservativo o ristrutturazione, è soggetta all’aliquota iva del 10% in base al punto 127-terdecies della Tabella A parte terza allegata al DPR 633/1972.

Anche per la vendita e/o l’installazione di pannelli solari l’aliquota agevolata iva è applicabile anche se l’installazione avviene su fabbricati diversi dalle abitazioni e senza termini di scadenza.

In tal caso per le vendite senza installazione l’aliquota iva al 10% è prevista dal punto 127- quinquies della Tabella A parte terza allegata al DPR 633/1972 mentre per le installazioni con o senza fornitura dal punto 127-septies della Tabella A parte terza allegata al DPR 633/1972.

Udine, 27 settembre 2012

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Spett.le ditta

__________________

__________________

__________________

Oggetto: richiesta di applicazione dell’iva al 10% per intervento di manutenzione

Il sottoscritto ..., nato a …... il ... , residente a ... , via ... , n. ... , Codice Fiscale ...

DICHIARA

sotto la propria responsabilità che le prestazioni di servizi dipendenti da contratto di appalto relative alla realizzazione dell’intervento edilizio di ………..

………(descrivere la tipologia dei lavori da eseguire) con riferimento all’immobile sito a …………... in via………..., n. ...

rientrano nella previsione del all’art.7, comma 1, lettera b) della legge 23/12/1999 n.488, trattandosi di un intervento di manutenzione su fabbricato a prevalente destinazione abitativa privata e pertanto chiede l’applicazione dell’aliquota del 10%, tenendo conto dei limiti 1 previsti dalla citata disposizione nel caso in cui il contratto preveda la fornitura dei beni significativi individuati dal DM 29/12/1999 (ascensori e montacarichi; infissi esterni ed interni; caldaie; video citofoni;

apparecchiature di condizionamento e riciclo dell'aria; sanitari e rubinetterie da bagno; impianti di sicurezza).

Luogo e data______________________ Firma_______________________

1Ai sensi della circolare ministeriale n.71 del 7/4/2000 “tale limite di valore deve essere individuato sottraendo dall'importo complessivo della prestazione, rappresentato dall'intero corrispettivo dovuto dal committente, soltanto il valore dei beni significativi. Il valore delle materie prime e semilavorate, nonche' degli altri beni necessari per l'esecuzione dei lavori, forniti nell'ambito della prestazione agevolata, non deve essere individuato autonomamente in quanto confluisce in quello della manodopera. In sostanza, occorre considerare il valore complessivo della prestazione, individuare il valore del bene o dei beni significativi forniti nell'ambito della prestazione medesima e sottrarlo dal corrispettivo. La differenza che ne risulta costituisce il limite di valore entro cui anche alla fornitura del bene significativo e' applicabile l'aliquota del 10 per cento. Il valore residuo del bene deve essere assoggettato alla aliquota ordinaria del 20 per cento [del 21% per le fatture emesse dal 17 settembre 2011 in poi]. Puo' affermarsi, per semplicita', che il "bene significativo" fornito nell'ambito della prestazione resta soggetto interamente alla aliquota del 10 per cento se il suo valore non supera la meta' di quello dell'intera prestazione Per i beni aventi un valore superiore l'agevolazione si applica entro il limite sopra precisato”.

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Spett.le Ditta

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Oggetto: richiesta di applicazione dell’iva al 10% per interventi di ristrutturazione, restauro e risanamento conservativo

Il sottoscritto ..., nato a …... il ... , residente a ... , via ... , n. ... , Codice Fiscale ...

DICHIARA

sotto la propria responsabilità che le prestazioni di servizi dipendenti da contratto di appalto relative alla realizzazione dell’intervento edilizio di ………..

………(descrivere la tipologia dei lavori da eseguire) con riferimento all’immobile sito a …………... in via………..., n. ...

rientrano nella previsione del n. 127-quaterdecies della tabella A, Parte III, allegata al D.P.R.

26/10/1972, n. 633, in quanto riconducibili ad un intervento di:

Restauro e risanamento conservativo Ristrutturazione edilizia

Ristrutturazione urbanistica

II sottoscritto, pertanto,

CHIEDE

l’applicazione dell’aliquota Iva del 10% sui corrispettivi dei suddetti servizi.

A tal fine si allega la fotocopia della relativa abilitazione comunale all’intervento.

Il sottoscritto si impegna, inoltre, a comunicare ogni eventuale fatto o circostanza, che faccia venire meno il diritto all’agevolazione in oggetto, al fine di consentirvi l’emissione della fattura integrativa per la differenza di aliquota Iva, come previsto da||’art. 26, cc. 1, del D.P.R. 26.10.1972, n. 633 e successive modificazioni.

Luogo e data______________________ Firma_______________________

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