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IMPIANTO FOTOVOLTAICO FV-CELSO PROGETTO ESECUTIVO

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Academic year: 2022

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(1)

REGIONE SICILIA

Libero consorzio Comunale di Trapani Comune di Mazara del Vallo

IMPIANTO FOTOVOLTAICO FV-CELSO

PROGETTO ESECUTIVO

" Realizzazione di un impianto fotovoltaico di potenza pari a 6 MW "

TITOLO DOCUMENTO:

APPALTATORE: Codice documento

di legge è rigorosamente vietato riprodurre e are a terzi il contenuto del presente documento

tea tek

Preparato Controllato Approvato Descrizione Data Rev.

T.E.A. TEK Srl

00 2021/08/09

Prima Emissione per Approvazione A. Aquino

A. D'Ovidio D. Di Palma

COMMITTENTE: Edera Sol s.r.l. via Mercato 3 - 20121 Milano

PROGETTISTA ESECUTIVO:

Ing. Andrea D'Ovidio

DIRETTORE DEI LAVORI:

Ing. Gianluca Belviso COLLAUDATORE IN C.O:

Ing. Giovanni Andronico

PROGETTISTA GENERALE:

Ing. Giuseppe Santoromita Villa

EN83 - RELAZIONE OTTEMPERANZA CONDIZIONI AMBIENTALI

EN83-GR-2011-00 D'Ovidio Andrea

Ingegnere

06.09.2021 09:15:27 GMT+00:00

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1 Informazioni Generali ... 2

2 Riferimenti Normativi ... 4

3 Introduzione ... 6

4 Inquadramento dell’opera ... 7

4.1 4.1 Impianto ... 7

4.2 4.2 Linea di Connessione MT ... 8

5 Variazioni al Progetto Definitivo ... 11

5.1 Layout impianto ... 11

5.2 Strutture di sostegno ... 12

5.3 Stazioni di trasformazione ... 13

6 Ottemperanza ... 15

7 Indice delle figure ... 24

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1 Informazioni Generali

Location

Nome Impianto Impianto Solare Fotovoltaico EN83 – Contrada Celso, Mazara del Vallo (TP)

Indirizzo Contrada Celso, snc

Comune Mazara del Vallo (Trapani)

CAP 91026

Informazioni Catastali Foglio 208 particelle 65, 66, 67, 68, 69, 70, 71, 72, 73, 74, 75, 76, 77, 78, 79, 10, 35, 36

Identificazione IGM: TAV 618 III SO “CASTELVETRANO”

Cartografia Tecnica Regionale 618130

Coordinate Geografiche Latitudine 37°38'38.29" N - Longitudine 12°41'55.58" E

Quota [70;85] m.s.l.m.

Bacino Idrografico Bacino Idrografico del Fiume Arena (054) Committente

Ragione Sociale Edera Sol S.R.L.

Indirizzo Via Mercato 3, Milano (MI)

Partita IVA 10416020963

Progettista

Ragione Sociale TEA TEK S.r.l.

Indirizzo Via Maddaloni snc c/o Consorzio “AREA”, Acerra – 80011 - NAPOLI (Italy)

Partita IVA 06362981216

Recapiti

+39 08118919610 info@teatek.it Dati Impianto

Potenza in DC: 6,002,360.00 Wp

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Potenza in DC singolo pannello

solare e Modello pannello 485 Wp (STC) - CSY3-485MS HiKu5

Numero pannelli solari 12,376

Numero Stazioni Trasformazioni 2

Trasformatori 2

Potenza Trasformatori in AC 2 x 3,000 kVA

Estensione Sito 16.06 ha

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2 Riferimenti Normativi

 Decreto Ministeriale 17 gennaio 2018 - Nuove norme sismiche per il calcolo strutturale

 Circolare n. 7 del 21 gennaio 2019, pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 35/2019 - Istruzioni per l’applicazione dell’aggiornamento delle norme tecniche per le costruzioni di cui al decreto ministeriale 17 gennaio 2018

 Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006, “Norme in materia ambientale” e s.m.i.;

 Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile 2008 “Testo unico della sicurezza” e s.m.i.;

 CEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua;

 CEI 11-20: Impianti di produzione di energia elettrica e gruppi continuità collegati a reti di I e II categoria;

 CEI EN 60904-1: Dispositivi fotovoltaici Parte 1: Misura delle caratteristiche fotovoltaiche tensione- corrente;

 CEI EN 60904-2: Dispositivi fotovoltaici - Parte 2: Prescrizione per le celle fotovoltaiche di riferimento;

 CEI EN 60904-3: Dispositivi fotovoltaici - Parte 3: Principi di misura per sistemi solari fotovoltaici per uso terrestre e irraggiamento spettrale di riferimento;

 CEI EN 61727: Sistemi fotovoltaici (FV) – Caratteristiche dell'interfaccia di raccordo con la rete;

 CEI EN 61215: Moduli fotovoltaici in silicio cristallino per applicazioni terrestri. Qualifica del progetto e omologazione del tipo;

 CEI EN 61000-3-2: Compatibilità elettromagnetica (EMC) - Parte 3: Limiti Sezione 2: Limiti per le emissioni di corrente armonica (apparecchiature con corrente di ingresso = 16 A per fase);

 CEI EN 60555-1: Disturbi nelle reti di alimentazione prodotti da apparecchi elettrodomestici e da equipaggiamenti elettrici simili-Parte 1: Definizioni;

 CEI EN 60439-1-2-3: Apparecchiature assiemate di protezione e manovra per bassa tensione;

 CEI EN 60445: Individuazione dei morsetti e degli apparecchi e delle estremita' dei conduttori designati e regole generali per un sistema alfanumerico;

 CEI EN 60529: Gradi di protezione degli involucri (codice IP);

 CEI EN 60099-1-2: Scaricatori;

 CEI 20-19: Cavi isolati con gomma con tensione nominale non superiore a 450/750 V;

 CEI 20-20: Cavi isolati con polivinilcloruro con tensione nominale non superiore a 450/750 V;

 CEI 81-10: Protezione delle strutture contro i fulmini;

 CEI 81-3: Valori medi del numero di fulmini a terra per anno e per chilometro quadrato;

 CEI 11-20: Impianti di produzione energia elettrica collegati alla rete elettrica

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 CEI 0-2: Guida per la definizione della documentazione di progetto per impianti elettrici;

 CEI 0-3: Guida per la compilazione della documentazione per la legge n. 46/1990;

 UNI 10349: Riscaldamento e raffrescamento degli edifici. Dati climatici.;

 CEI EN 61724: Rilievo delle prestazioni dei sistemi fotovoltaici.

 Linee guida per la misura, lo scambio e l'analisi dei dati;

 IEC 60364-7-712 Electrical installations of buildings - Part 7-712: Requirements for special installations or locations Solar photovoltaic (PV) power supply systems.

Qualora le sopra elencate norme tecniche siano modificate o aggiornate, si applicano le norme più recenti. Si applicano inoltre, per quanto compatibili con le norme sopra elencate, i documenti tecnici emanati dalle società di distribuzione di energia elettrica riportanti disposizioni applicative per la connessione di impianti fotovoltaici collegati alla rete elettrica.

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3 Introduzione

La seguente Relazione costituisce parte integrante della documentazione predisposta nella presentazione del progetto esecutivo per accompagnare la Relazione Tecnica Descrittiva del progetto fotovoltaico

“Progettazione e realizzazione di un impianto fotovoltaico della potenza di 6 MW e di tutte le opere connesse ed infrastrutture”, redatta ai sensi dell’art. 24, comma 2, lettera (a) “Relazione generale del progetto definitivo”

della Sezione III del D.P.R. 5 Ottobre 2010 no. 207, fornendo, nello specifico, gli elementi utili per argomentare alle osservazioni fornite dall’Assessorato Territorio e Ambiente - Commissione Tecnica Specialistica, della Regione Sicilia nel documento denominato “PARERE C.T.S. n. 152 /2020 del 20/05/2020”.

Nella Relazione di Ottemperanza si forniranno argomentazioni a tutte le Prescrizioni e Raccomandazioni contenute nel documento sopra citato, compatibilmente con il livello di informazioni acquisite sulle attività attualmente concluse e inviate per le verifiche di merito.

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4 Inquadramento dell’opera

4.1 4.1 Impianto

Il sito è localizzato a Mazara del Vallo (TP) località Contrada Celso ed i terreni, censiti al N.C.T. al foglio 208 particelle 65, 66, 67, 68, 69, 70, 71, 72, 73, 74, 75, 76, 77, 78, 79, 10, 35, 36, hanno un’estensione complessiva pari a ha 16.06. Il terreno è caratterizzato da una conformazione ottimale, in quanto si presenta:

- sub-pianeggiante e disposto longitudinalmente da Nord-Est a Sud-Ovest;

- accessibile dal punto di vista viario, in quanto vi è la presenza contemporanea della A29 Palermo- Mazara del Vallo a Sud del sito e una strada comunale a Nord;

- attraversato da linee aeree MT;

- privo di vincoli ed ostacoli che possano compromettere l’installazione del campo fotovoltaico.

A seguire la suddivisione particellare del sito:

Figura 1 – Area catastale impianto (in Rosso) A seguire una ortofoto del sito in oggetto:

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Figura 2 – Foto satellitare zona installazione (in Blu)

L’area oggetto dell’intervento è compresa all’interno del perimetro di coordinate geografiche di Latitudine 37°38'38.29" N e Longitudine 12°41'55.58" E ed è ubicata all’interno di una zona sub-pianeggiante disposta nella direzione Nord – Sud ad una quota di circa 80 m s.l.m.

Esaminando la documentazione relativa al sito in oggetto, si evince che il sito risulta classificato, in base al piano regolatore del comune di Mazara del Vallo, come zona produttiva agricola (zona E1).

La costruzione dell’impianto, tramite l’installazione delle strutture che fungeranno da supporto dei pannelli fotovoltaici in situ, avverrà senza modificare in modo considerevole la morfologia del suolo, il territorio e il paesaggio e non introdurrà interazioni con la flora e la fauna suscettibili di svolgere potenzialmente un'azione alterante degli equilibri. Non è stata identificata la presenza di vincoli quali parchi e/o riserve, SIC (Siti di Importanza Comunitaria) e ZPS (Zone Di Protezione Speciale).

4.2 4.2 Linea di Connessione MT

L’intervento di progetto verrà realizzato in Contrada Celso, snc, sita nel comune di Mazara del Vallo (TP) ed è stato denominato dalla ditta committente “Impianto di connessione alla rete MT di e-distribuzione per Cessione Totale per l’impianto di produzione da fonte Solare per una potenza in immissione richiesta di 6000 kW sito in

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Contrada Celso, snc - Mazara Del Vallo” (Codice Rintracciabilità e-Distribuzione: 175852802). Il punto di consegna, definito dall’Ente Distributore, è posizionato in prossimità del campo fotovoltaico ad una distanza di 1,735 m dallo stesso. La linea verrà connessa alla Cabina Primaria AT/MT “Mazara” posizionata alle seguenti coordinate: 37°39'12.9"N 12°41'00.7"E. A seguire una immagine satellitare:

Figura 3 - Cabina Primaria AT/MT

Il nuovo sostegno, il cavidotto interrato e la cabina di consegna verranno posizionati così come specificato negli elaborati grafici a corredo del presente documento. A seguire la suddivisione particellare della connessione:

Figura 4 – Area catastale e tracciato connessione A seguire una foto satellitare della stessa:

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Figura 5 – Foto satellitare della linea di connessione.

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5 Variazioni al Progetto Definitivo

Durante la fase di progettazione esecutiva, si sono rese indispensabili alcune variazioni alle soluzioni tecniche approvate al fine di ottemperare a quelle che sono state le condizioni ambientali prescritte dagli enti intervenuti in fase di Autorizzazione Unica.

Tali variazioni sono volte ad apportare miglioramenti ed efficientamenti, sia in termini di risorse che in termini di spazi e quindi superficie occupata dall’impianto FV.

5.1 Layout impianto

Come si può evincere anche da una semplice analisi qualitativa, comparando i layout sotto riportati, è stata ridotta notevolmente l’area occupata dalle strutture a vantaggio della salvaguardia del verde già presente in sito.

Figura 6 - Layout proposto in fase di Progetto Definitivo Figura 7 - Layout proposto in fase di Progetto Esecutivo

Per ottenere questo risultato sono stati adottati pannelli FV più potenti in modo da ridurne il numero, da 15.000 unità inizialmente ipotizzate, a 12.376 unità organizzate in stringhe da 26 moduli ciascuna le quali sono a loro volta disposte su strutture ad inseguimento solare denominate “Tracker”, in configurazione 2V.

Tale scelta progettuale ha prodotto come beneficio oltre che quello di occupare una superficie minore, anche quello di poter seguire meglio il naturale andamento del suolo e quindi ridurre all’osso la movimentazione di terreno.

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5.2 Strutture di sostegno

In fase di progettazione definitiva sono stati proposti dei Tracker, che il costruttore delle strutture stesse, aveva provveduto a particolarizzare con i pannelli FV allora considerati. A valle della variazione dei moduli solari la configurazione delle strutture è inevitabilmente cambiata risultando in una variazione dell’altezza massima e minima dal suolo dei pannelli quando le strutture sono a ±60°.

Figura 8 - Particolare struttura proposta in fase di Progetto Definitivo

Figura 9 - Particolare struttura proposta in fase di Progetto Esecutivo

Dal confronto delle sezioni sopra riportate, quello che ne scaturisce è che le strutture nella loro configurazione finale, quando ruotate a ±60°, risultano essere più alte rispetto a quelle autorizzate, ma comunque entro il limite del 20% disposto dal decreto semplificazione.

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5.3 Stazioni di trasformazione

Per ottimizzare le vie cavo e per impattare il meno possibile sull’ambiente e sul paesaggio, si è ritenuto opportuno ridurre il numero di stazioni di trasformazioni ed ove possibile abolire le cabine in muratura preferendo soluzioni che possono essere esposte direttamente agli agenti atmosferici.

Dal confronto di cui sotto si può apprezzare la riduzione del numero di stazioni di trasformazioni da 3 a 2 come evidenziato dai cerchi rossi.

Figura 10 - Posizione delle cabine di trasformazione

Progetto Definitivo Figura 11 - Posizione delle stazioni di trasformazione Progetto Esecutivo

La soluzione individuata risulta inoltre molto più compatta, si è passati dall’avere 2 cabine per ogni punto di trasformazione all’avere una sola stazione aperta per ogni punto di trasformazione come è possibile apprezzare dal confronto sotto.

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Figura 12 - Vista in pianta cabine proposte in fase di Progetto Definitivo

Figura 13 - Vista laterale cabine proposte in fase di Progetto Definitivo

Figura 14 - Vista in pianta stazione di trasformazione proposta in fase di Progetto Esecutivo

Figura 15 - Vista laterale stazione di trasformazione proposta in fase di Progetto Esecutivo

Per realizzare tale soluzione si è scelto di adottare un trasformatore isolato in olio, prevedendo una vasca di raccolta per eventuali sversamenti del liquido isolante, in modo da prevenire ogni rischio di contaminazione del terreno. I quadri di parallelo in media e bassa tensione sono entrambi realizzato per resistere agli agenti atmosferici e per essere installati all’esterno.

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6 Ottemperanza

Si riportano nelle successive tabelle il rimando agli elaborati revisionati e/o le risposte dettagliate ai diversi pareri.

Oggetto della prescrizione Risposta o riferimento elaborato che recepisce la prescrizione

Condizione Ambientale no. 1

Ambito di Applicazione Aspetti progettuali

Prima dell’inizio dei lavori dovrà essere trasmessa copia del progetto esecutivo rielaborato in funzione delle prescrizioni impartite da tutti gli Enti intervenuti nel Procedimento. Il progetto esecutivo dovrà contenere tutte le misure di mitigazione contenute nello Studio di Preliminare Ambientale e nella documentazione di Progetto esaminata non in contrasto con le seguenti prescrizioni.

Il progetto esecutivo verrà corredato, tra gli altri, dai seguenti elaborati:

- EN83-GR-2010_Relazione_Interferenze;

- EN83-GD-2001: Interferenze e fasce di rispetto;

- EN83-CD-2010: Particolari di risoluzione interferenze;

- EN83-CD-2014: Interferenze e Particolare superamento interferenze

In tali elaborati e nelle relazioni tecniche descrittive sono state esplicate le soluzioni tecniche adottate per recepire le prescrizioni degli enti preposti.

Condizione Ambientale no. 2

Ambito di Applicazione Vegetazione

Si dovrà individuare su apposta planimetria, a scala adeguata, lo stato di progetto con l’individuazione dei laghetti artificiali cui si fa riferimento nello SPA. Lungo il perimetro dei laghetti si dovrà inoltre prevedere una fascia di almeno 5 metri per l’impianto di specie vegetali igrofile tipiche del territorio. Si dovranno inoltre indicare le specie arbustive della macchia mediterranea (tra quelle caratterizzanti il territorio) che si intendono mettere a dimora nelle fasce tra i pannelli fotovoltaici e la modalità delle cure colturali che si intendono programmare (irrigazioni, concimazioni, potature ordinarie, etc..). Dovrà altresì essere monitorato l’attecchimento delle specie arboree previste da progetto

Individuazione laghetti artificiali. Nella tavola inclusa nella serie “Mitigazione” a cui è stato assegnato codice CD- 2011 vengono previsti i laghetti artificiali nella planimetria così come immagine di cui sotto.

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prevedendo che le cure colturali siano effettuate fino al completo affrancamento della vegetazione e comunque ripetute con frequenze idonee per un periodo non inferiore ai cinque anni successivi all’ultimazione dei lavori, prevedendo la sostituzione dei soggetti morti. Il proponente dovrà presentare un Progetto che indichi la modalità di impianto con l’indicazione planimetrica, a scala adeguata, della disposizione degli alberi di olivo da porre lungo il perimetro per una fascia di 10 m “a doppio filare”, tipo di cultivar e dimensioni delle piante che dovranno essere previste con vaso min. da 30-40 cm di Ø e/o min. di 5 anni di età. La fascia di mitigazione dovrà essere effettuata prima della messa in esercizio dei pannelli fotovoltaici.

Il sopra-suolo dovrà essere mantenuto costantemente coperto da vegetazione, anche attraverso tecniche di inerbimento e l’opera di decespugliamento dovrà essere realizzata solo per la creazione di passaggi per gli addetti ai lavori, al fine di permettere una maggiore continuità di habitat. È fatto in ogni caso espresso divieto di utilizzare diserbanti chimici.

Fascia 5 m laghetti. Nelle tavole incluse nella serie

“Mitigazione” a cui è stato assegnato codice CD-2011 vengono indicati i laghetti artificiali con fascia di rispetto di 5 m nella quale sono previste specie vegetali tipiche del territorio.

Specie arbustive della macchia mediterranea:

inerbimento e monitoraggio. Nelle tavole incluse nella serie “Mitigazione” a cui è stato assegnato codice CD-2011 vengono indicate le specie arboree usate sia per la mitigazione (es. Olea Europea) sia per la messa a dimora tra i pannelli fotovoltaici (es Lavanda) oltre ad una serie di misure previste per il loro impianto, potatura ed irrigazione.

Si riporta a titolo di esempio uno stralcio delle tavole (ad es.

la sezione di ingresso al cantiere che si affaccia sulla strada provinciale) dove si può già notare l’impianto di specie arboree tra le strutture di pannelli e nella fascia di mitigazione esterna.

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Condizione Ambientale no. 3

Ambito di Applicazione Suolo

È fatto divieto di alterare la naturale pendenza dei terreni e l’assetto idrogeologico dei suoli. Al fine di favorire il deflusso delle acque meteoriche dovrà essere prevista una rete di allontanamento delle stesse costituita da cunette di forma trapezoidale scavate nel terreno naturale/rilevato in materiale permeabile. Tutte le opere di regimazione dovranno essere previste nell’ambito dell’ingegneria naturalistica.

I macchinari usati per le trivellazioni, i serbatoi utilizzati per lo stoccaggio del combustibile o altri beni potenzialmente inquinanti, dovranno prevedere opportuni sistemi di contenimento di sversamenti accidentali e dovranno essere localizzati in zone distanti da punti di deflusso delle acque meteoriche.

È fatto divieto utilizzare detergenti chimici per il lavaggio dei pannelli. Sarà possibile utilizzare esclusivamente prodotti eco-compatibili certificati.

Non verranno realizzati interventi volti ad alterare la pendenza dei terreni o l’assetto idrogeologico dei suoli, prevedendo, invece, un sistema di drenaggio per la regimentazione delle acque di pioggia. I canali di drenaggio saranno del tipo riportato in figura a seguire.

I serbatoi di stoccaggio fluidi saranno dotati di vasca di contenimento per evitare che eventuali perdite vadano a generare contaminazioni del terreno.

La pulizia dei pannelli verrà effettuata prevedendo l’uso di una gamma di detergenti ecosostenibili in cui l’abrasivo precedentemente costituito da microplastiche sotto forma di microsfere di polietilene è stato sostituito con abrasivi naturali minerali. In ogni caso verranno evitati prodotti dentro cui si possa riscontrare la presenza di microplastiche, ovvero ingredienti specificamente indicati dall’UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente) quali Polietilene (PE), Polimetilmetacrilato (PMMA), Nylon, Polietilene Tereftalato (PET) e Polipropilene (PP).

Condizione Ambientale no. 4

Ambito di Applicazione Terre e rocce da scavo

I materiali scaturenti dalle operazioni di scavo devono essere sottoposti alle disposizioni ed alle procedure previste dal Regolamento, approvato con D.P.R.

13/06/2017, recante la disciplina semplificata della gestione delle terre o rocce da scavo. Nel caso tali materiali, risultino qualificati come “rifiuti”, ai sensi del

La gestione delle terre e rocce da scavo verrà esplicitata nel documento della serie CR-2007 relativo al sito in oggetto.

All’interno del suddetto elaborato verranno dettagliati i volumi di scavo e scotico superficiali previsti e le eventuali quantità di volume di terreni per cui potrebbe essere previsto il conferimento in discarica (se previsti).

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Titolo III, Capo IV, del citato Regolamento, gli stessi devono essere gestiti nel rispetto di quanto indicato nella Parte IV del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n° 152 e ss.mm.ii.;

Condizione Ambientale no. 5

Ambito di Applicazione Fauna

Si dovranno prevedere pannelli realizzati con una gamma cromatica compatibile con i colori del contesto, inoltre i pannelli dovranno avere un basso indice di riflettanza in modo da ridurre il cosiddetto “effetto acqua”

o “effetto lago” che potrebbe confondere l’avifauna ed essere utilizzata come pista di atterraggio in sostituzione ai corpi d’acqua (fiumi o laghi). Il progetto esecutivo dovrà prevedere tutti gli accorgimenti per evitare la diffusione luminosa, compatibilmente con le esigenze di sicurezza dell’impianto. In particolare tutti i fasci luminosi dovranno essere diretti verso il basso.

I pannelli fotovoltaici utilizzati saranno del tipo 485 Wp (STC) - CSY3-485MS HiKu5 della Canadian Solar. Il colore si attesterà su tonalità di blu scuro così come nell’immagine a seguire.

Tale colore risulta rimarcatamene più scuro rispetto al colore degli specchi di acqua naturali il che riduce considerevolmente il rischio che l’avifauna possa utilizzare le superfici fotovoltaiche come piste di atterraggio. Infine, tutti i fasci luminosi prodotti da ogni sorta di illuminazione prevista in cantiere verranno orientati verso il basso.

Condizione Ambientale no. 6

Ambito di Applicazione Varie

Dovranno essere ottemperate le prescrizioni del Libero Consorzio di Trapani.

A seguire i punti in ottemperanza Ambientale al Parere rilasciato dal Libero Consorzio di Trapani con Prot. n.

0042261 del 08/11/2018.

1. I materiali scaturenti da operazioni di scavo verranno appositamente trattati così come anche esplicitato al

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punto 4, mentre verranno previsti per la costruzione materiali provenienti dal riciclo degli inerti ed esplicita richiesta verrà inoltrata anche al fornitore del suddetto materiale;

2. È previsto lo studio della qualità dell’area su tutta l’area interessata secondo le modalità previste dal decreto 155/2010. Qualora la fase di costruzione dovesse generare superamenti della soglia rilevata, idonei sistemi di abbattimento verranno messi in essere;

3. Tutti i mezzi presenti in cantiere saranno soggetti a manutenzione giornaliera e periodica sulla base dei manuali di uso e manutenzione specifici per ogni macchina usata e per il lavoro che questa è chiamata ad effettuare. Inoltra le operazioni di manutenzione non verranno effettuate in campo ma in aree preposte laddove verrà prevista la impermeabilizzazione del piano di lavoro (pavimento) su cui verranno effettuate le operazioni di manutenzione. Tutte le misure sopra citate avranno lo scopo di ridurre al massimo il rischio di perdite dovute a rotture in campo;

4. Tutti i rifiuti prodotti in cantiere verranno separati a seconda del materiale di origine e poi sottoposti o a riutilizzo/recupero o a riciclo o a smaltimento in base al tipo di materiale e seguendo la gerarchia di gestione del rifiuto, che ha il riuso, ove possibile, come prima opzione e lo smaltimento come opzione finale. Questi processi sono trattati nel documento allegato al progetto esecutivo classificato come GR-2019 Piano Rifiuti;

5. La costruzione dell’impianto fotovoltaico non prevede l’uso di macchine ad alto impatto sonoro, anche per via del fatto che non sono presenti suoli rocciosi da dover scavare. Uniche fonti di rumore potrebbero derivare dall’uso di macchine per l’infissione dei pali nel terreno.

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Tali macchine saranno del tipo riportato nell’immagine a seguire.

L’operatore e le persone circostanti dovranno usare dispositivi di protezione acustica omologati per ridurre il livello di rumore al proprio orecchio oppure programmare turni di lavoro che prevedono interruzioni per ridurre l’esposizione al rumore. La durata delle operazioni sarà limitata a pochi giorni e verranno effettuati in orari di lavoro diurni. La macchina sarà comunque dotata di certificazione acustica così come stabilito per legge, infatti la direttiva 2000/14/CE dell'8 maggio 2000, "Emissione acustica ambientale delle macchine ed attrezzature destinate a funzionare all'aperto", in vigore dal 3 luglio 2001, e recepita in Italia con il D. Lgs. n°262 del 4 Settembre 2002, "Attuazione della direttiva 2000/14/CE concernente l'emissione acustica ambientale delle macchine ed attrezzature destinate a funzionare all'aperto";

6. Per il cantiere in oggetto è prevista campagna dedicata di monitoraggio dei campi elettromagnetici Ante Operam e rispetto alle opere preesistenti (elettrodotti aerei) verrà assicurata fascia di rispetto così come elaborati grafici allegati al progetto esecutivo della serie GD-2001 (Layout Impianto FV) e della serie GD-2014 (Interferenze);

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7. Nel documento denominato “C2 - Relazione Dismissione Impianto_rev03” vengono riportate le misure atte a ripristinare i luoghi una vota che la fase di esercizio dell’impianto verrà cessato.

A seguire punti in ottemperanza dal punto di vista della Viabilità al Parere rilasciato dal Libero Consorzio di Trapani con Prot. n. 0042261 del 08/11/2018.

a. La delimitazione dell’area da realizzare lungo la S.P. 86 verrà posta ad almeno 3 metri dal confine stradale come si può evincere dall’elaborato grafico allegato al progetto esecutivo delle serie GD-2001 (Layout Impianto FV), CD-2008 (Recinzione) e CD-2009 (Layout strade e sistemi di drenaggio;

b. La piantumazione delle specie vegetali arboree e arbustive verrà effettuata a una distanza dal confine stradale non inferiore a 6 metri come si può evincere dall’elaborato grafico allegato al progetto esecutivo delle serie CD-2011 (Mitigazione);

c. L’installazione delle strutture fotovoltaiche e di qualsiasi altro manufatto è prevista ad una distanza di almeno 20 metri dal confine stradale come si può evincere dall’elaborato grafico allegato al progetto esecutivo delle serie GD-2001 (Layout Impianto FV);

d. Il progetto esecutivo prevederà il posizionamento dell’elettrodotto interrato lungo il lato SINISTRO della S.P. 86 come si può evincere dall’elaborato grafico allegato al progetto esecutivo delle serie CD-2014 (Planimetria di Connessione);

e. Sulla S.P. 86 non si registra a presenza di tombini e/o opere d’arte stradali che potrebbero fungere da ostacolo, lungo la tratta di connessione.

L’attraversamento del ponte sul Torrente San Giovanni verrà effettuato tramite passaggio del cavo MT in canalina esterna all’opera viaria come si può evincere

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dall’elaborato grafico allegato al progetto esecutivo delle serie CD-2010 (Layout con identificazione tracciato cavi e particolari posa cavi) e dalla relazione in allegato al progetto esecutivo delle serie GR-2009 (Relazione generale linea di connessione);

f. Il piano viabile verrà ripristinato tramite stesura di strato di conglomerato bituminoso a caldo dello spessore di 3 cm lungo l’intera lunghezza dello scavo e per metà della carreggiata stradale, come si può evincere dall’elaborato grafico allegato al progetto esecutivo delle serie CD-2010 (Layout con identificazione tracciato cavi e particolari posa cavi);

g. La cabina ENEL di consegna è prevista essere posizionata ad almeno 3 metri dal confine stradale della S.P. 86 come si può evincere dall’elaborato grafico allegato al progetto esecutivo delle serie GD-2001 (Layout Impianto FV).

Dal punto di vista Geologico e Idrogeologico, secondo quanto previsto nel Parere rilasciato dal Libero Consorzio di Trapani con Prot. n. 0042261 del 08/11/2018, verranno previsti particolari accorgimenti progettuali per le strutture di fondazione così come si può evincere dall’elaborato grafico allegato al progetto esecutivo delle serie GD-2001 (Layout Impianto FV).

Condizione Ambientale no. 7

Ambito di Applicazione Beni Culturali

Dovranno essere fedelmente ripristinati i luoghi di attraversamento del cavidotto relativamente al tratto del Torrente San Giovanni.

Il passaggio della linea di connessione MT sul ponte che attraversa il Torrente San Giovanni verrà effettuato tramite canalina staffata al lato destro del ponte (guardando la strada in direzione della cabina di consegna CP “Mazara”), come si può evincere dall’elaborato grafico allegato al progetto esecutivo delle serie CD-2010 (Layout con identificazione tracciato cavi e particolari posa cavi) e dalla relazione in allegato al progetto esecutivo delle serie GR-

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2009 (Relazione generale linea di connessione). Tale soluzione di attraversamento non comporta interventi invasivi, o atti a modificarne le caratteristiche, né dell’alveo fluviale né del tirate idrico del torrente rispetto al ponte e una volta dismesso l’impianto verrà rimossa interamente.

Condizione Ambientale no. 8

Ambito di Applicazione Altri aspetti

Il proponete dovrà presentare un PMA per le componenti ambientali uso del suolo, acque superficiali, fauna e flora.

Il PMA dovrà indicare le modalità, frequenze delle attività di monitoraggio. Il monitoraggio dovrà essere previsto almeno per cinque anni dopo la messa in esercizio dell’impianto. Per tutto il periodo di monitoraggio dovranno essere adottate, in relazione agli esiti dei monitoraggi, e se necessarie, ulteriori misure di mitigazione. Il Proponente dovrà inviare annualmente una relazione tecnica sugli esiti di monitoraggio e le eventuali ulteriori misure di mitigazione adottate.

Le componenti ambientali uso del suolo, acque superficiali, fauna e flora verranno monitorate con i metodi descritti nel documento allegato al progetto esecutivo delle serie GR- 2018 denominato “Piano di Monitoraggio Ambientale”

(PMA) entro cui verranno anche esplicitate tutte le misure di mitigazione (laddove previste) da mettere in atto nel corso del ciclo di vita dell’opera.

Condizione Ambientale no. 9

Ambito di Applicazione Aspetti progettuali

In fase di dismissione, le varie parti dell’impianto dovranno essere separate in base alla composizione chimica in modo da poter riciclare il maggior quantitativo possibile dei singoli elementi, quali alluminio e silicio, presso ditte che si occupano di riciclaggio e produzione di tali elementi; i restanti rifiuti dovranno essere smaltiti a norma di legge.

Il Progetto di recupero dei terreni, successivamente alla dismissione dei pannelli fotovoltaici, dovrà prevedere esclusivamente l’uso di specie vegetali autoctone e/o storicizzate (anche riutilizzando le stesse piante già presenti nell’area di cantiere) e/o il ripristino con colture agrarie. È fatto comunque divieto utilizzare specie aventi carattere invasivo.

Nel progetto esecutivo verranno recepite le indicazioni riportate nel documento denominato “C2 - Relazione Dismissione Impianto_rev03” in cui sono esplicitate le azioni di separazione smaltimento dei rifiuti generati dalla dismissione dell’impianto in modo da poter riciclare e/o recuperare il maggior quantitativo di materiale possibile.

Il recupero dei terreni in seguito alla fase di dismissione del sito avverrà tramite l’uso di specie vegetali autoctone.

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7 Indice delle figure

Figura 1 – Area catastale impianto (in Rosso) ... 7

Figura 2 – Foto satellitare zona installazione (in Blu) ... 8

Figura 3 - Cabina Primaria AT/MT ... 9

Figura 4 – Area catastale e tracciato connessione ... 9

Figura 5 – Foto satellitare della linea di connessione. ... 10

Figura 6 - Layout proposto in fase di Progetto Definitivo ... 11

Figura 7 - Layout proposto in fase di Progetto Esecutivo ... 11

Figura 8 - Particolare struttura proposta in fase di Progetto Definitivo ... 12

Figura 9 - Particolare struttura proposta in fase di Progetto Esecutivo ... 12

Figura 10 - Posizione delle cabine di trasformazione Progetto Definitivo ... 13

Figura 11 - Posizione delle stazioni di trasformazione Progetto Esecutivo ... 13

Figura 12 - Vista in pianta cabine proposte in fase di Progetto Definitivo ... 14

Figura 13 - Vista laterale cabine proposte in fase di Progetto Definitivo ... 14

Figura 14 - Vista in pianta stazione di trasformazione proposta in fase di Progetto Esecutivo ... 14

Figura 15 - Vista laterale stazione di trasformazione proposta in fase di Progetto Esecutivo ... 14

Firmato digitalmente da: GRANISSO GINO Luogo: Napoli

Data: 02/09/2021 11:11:58

Riferimenti

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