• Non ci sono risultati.

SOMMARIO 1 PREMESSA DESCRIZIONE DELL INTERVENTO 4: VIA G. MATTEOTTI, CORSO UMBERTO I, PARCHEGGIO NUOVO DI CORSO UMBERTO I...

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "SOMMARIO 1 PREMESSA DESCRIZIONE DELL INTERVENTO 4: VIA G. MATTEOTTI, CORSO UMBERTO I, PARCHEGGIO NUOVO DI CORSO UMBERTO I..."

Copied!
36
0
0

Testo completo

(1)
(2)

SOMMARIO

1

 

PREMESSA ... 3

 

2

 

DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO 4: VIA G. MATTEOTTI, CORSO UMBERTO I, PARCHEGGIO NUOVO DI CORSO UMBERTO I ... 5

 

2.1  INDIVIDUAZIONE DELLE CRITICITÀ ... 5 

2.2  SOLUZIONE TECNICA PROPOSTA ... 5 

2.2.1  INTERVENTO 4.1: nuovo collettore/scarico "SC01" di emergenza dell’area parcheggio ... 5 

2.2.2  INTERVENTO 4.2: nuovo collettore bianco "B-C-D" a servizio del bacino di via G. Matteotti con relativo nuovo scarico "SC02" ... 5 

2.2.3  INTERVENTO 4.3: raccolta delle acque bianche di parte dell’area di C.so Umberto I / Largo Tranvai e convogliamento in collettore esistente ... 6 

2.3  DESCRIZIONE DEI MATERIALI ... 7 

2.3.1  Tubazioni per condotte di scarico interrate non in pressione ... 7 

2.3.2  Tubazioni per condotte in pressione ... 7 

2.3.3  Canali di drenaggio grigliato per la raccolta delle acque meteoriche ... 7 

2.3.4  Vasca / Pozzettone “B” ... 7 

2.3.5  Impianto di sollevamento acque bianche tipo “Evamatic Box N 2 500 ES” ... 8 

3

 

AREA IN ESAME ... 10

 

4

 

INQUADRAMENTO URBANISTICO, EDILIZIO E VINCOLISTICO ... 11

 

4.1  DATI GENERALI ... 11 

4.2  URBANISITICA ED EDILIZIA ... 11 

4.3  VINCOLO PAESAGGISTICO E AMBIENTALE ... 12 

4.4  VINCOLO ARCHEOLOGICO ... 12 

4.5  VINCOLO IDROGEOLOGICO ... 12 

4.6  ESPROPRI ... 12 

5

 

GESTIONE DELLE MATERIE ... 13

 

6

 

VERIFICA DELL’INSERIMENTO PAESAGGISTICO ... 14

 

6.1  PREMESSA GENERALE ... 14 

6.2  SCHEDA SCARICO N°SC01 ... 16 

6.2.1  Descrizione ... 16 

6.2.2  Inquadramento ... 16 

6.2.3  Documentazione fotografica dello scarico ... 17 

6.2.4  Documentazione fotografica del punto significativo (pozzetto fiscale) ... 19 

6.2.5  Dati base per la successiva autorizzazione allo scarico ... 19 

6.3  SCHEDA SCARICO N°SC02 ... 26 

6.3.1  Descrizione ... 26 

6.3.2  Inquadramento ... 26 

6.3.3  Documentazione fotografica dello scarico ... 27 

6.3.4  Documentazione fotografica del punto significativo (pozzetto fiscale) ... 28 

(3)

6.3.5  Dati base per la successiva autorizzazione allo scarico ... 28  6.4  SIMULAZIONI DELLA VISIBILITA DEGLI SCARICHI DAL MARE ... 32 

7

 

CONCLUSIONI ... 35

 

 

(4)

1 PREMESSA

La presente relazione è inerente al PROGETTO ESECUTIVO - LOTTO N. 01 - "Opere connesse con il pozzo a vortice - lavori urgenti per l’attenuazione dei fenomeni di allagamento in "via Matteotti" e

"Corso Umberto I" nel periodo transitorio di realizzazione del pozzo a vortice” ed è stata redatta conformemente al d.P.R. 207/2010 e ss. mm. e ii. con l’intento di assicurare un’adeguata realizzazione dell’opera. La presente relazione Ambientale - Paesaggistica (prescritta dall’art. 146 del d.Lgs. n° 42/2004 e ss. mm. e ii.) preordinata alla verifica della compatibilità paesaggistica fra interesse paesaggistico tutelato ed intervento progettato, è posta a corredo, congiuntamente al progetto dell’intervento in argomento, dell’istanza di parere finalizzata all’autorizzazione paesaggistica ai sensi dell’art. 159, comma 1 e dell’art. 146 comma 2 del D.lgs n° 42/2004 e ss.

mm. e. ii. , essa, inoltre, è predisposta in coerenza con il Decreto del presidente del Consiglio dei ministri 12 dicembre 2005, rubricato “Individuazione della documentazione necessaria alla verifica della compatibilità paesaggistica degli interventi proposti, ai sensi dell'articolo 146, comma 3, del Codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42” e pubblicato sulla G.U. n. 25 del 31 gennaio 2006) riguarda le opere descritte con maggior dettaglio nei paragrafi successivi.

E’ indispensabile precisare che con Decreto del Presidente della Repubblica 13 febbraio 2017, n. 31 - Regolamento recante individuazione degli interventi esclusi dall’autorizzazione paesaggistica o sottoposti a procedura autorizzatoria semplificata, pubblicato in G.U. 22 marzo 2017, n. 68 ed entrato in vigore il 6 aprile 2017, gli interventi di progetto ricadono nell’allegato A, ovvero tra gli interventi che NON richiedono l’autorizzazione paesaggistica.

Si cita il punto di interesse dell’allegato A:

“A.15. fatte salve le disposizioni di tutela dei beni archeologici nonché le eventuali specifiche prescrizioni paesaggistiche relative alle aree di interesse archeologico di cui all’art. 149, comma 1, lettera m) del Codice, la realizzazione e manutenzione di interventi nel sottosuolo che non comportino la modifica permanente della morfologia del terreno e che non incidano sugli assetti vegetazionali, quali: volumi completamente interrati senza opere in soprasuolo; condotte forzate e reti irrigue, pozzi ed opere di presa e prelievo da falda senza manufatti emergenti in soprasuolo;

impianti geotermici al servizio di singoli edifici; serbatoi, cisterne e manufatti consimili nel sottosuolo; tratti di canalizzazioni, tubazioni o cavi interrati per le reti di distribuzione locale di servizi di pubblico interesse o di fognatura senza realizzazione di nuovi manufatti emergenti in soprasuolo o dal piano di campagna; l’allaccio alle infrastrutture a rete. Nei casi sopraelencati è consentita la realizzazione di pozzetti a raso emergenti dal suolo non oltre i 40 cm”.

(5)

Nonostante quanto appena affermato, si è ritenuto comunque necessario proporre una serie di dati, informazioni, documentazione fotografica, verifica dell’inserimento paesaggistico onde ulteriormente dimostrare che l’intervento è totalmente compatibile.

Si è ritenuto, infine, utile riportare già i dati di localizzazione dei due nuovi realizzandi scarichi

“SC01” e “SC02”, posti al termine degli interventi “4.1” e “4.2” descritti di seguito.

(6)

2 DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO 4: VIA G. MATTEOTTI, CORSO UMBERTO I, PARCHEGGIO NUOVO DI CORSO UMBERTO I

2.1 I

NDIVIDUAZIONE DELLE CRITICITÀ

Come si evince dagli elaborati grafici allegati, sono state individuate tre criticità prioritarie:

CRITICITA' 4.1:

 assenza di scarico di emergenza di dimensioni adeguate

 necessità di pulizia anche a seguito di eventi meteorici ordinari CRITICITA' 4.2:

 sistema estremamente connesso, che nel pozzettone esistente "E" vede innestarsi 2 x DN800 e 1 x DN250, determinando un'interruzione dei flussi e rigurgiti a monte

 necessità di pulizia anche a seguito di eventi meteorici ordinari CRITICITA' 4.3:

 sistema di griglie insufficienti

 mancanza di uno scarico adeguato

 necessità di pulizia a seguito anche di eventi meteorici ordinari

2.2 S

OLUZIONE TECNICA PROPOSTA

Come si evince dagli elaborati grafici allegati, sono state individuate le seguenti soluzioni progettuali.

2.2.1 INTERVENTO 4.1: nuovo collettore/scarico "SC01" di emergenza dell’area parcheggio

Si propone la realizzazione di un collettore circolare in PeAd corrugato DE800/DI690 di lunghezza totale pari a circa 22 metri che costituisce nuovo scarico denominato "SC01". Il nuovo scarico funzionerà in emergenza in corrispondenza di eventi meteorici eccezionali. I dettagli e i particolari dei manufatti, compreso il nuovo scarico, sono riportati nell'allegato "ODM.01".

2.2.2 INTERVENTO 4.2: nuovo collettore bianco "B-C-D" a servizio del bacino di via G. Matteotti con relativo nuovo scarico "SC02"

Si propone la realizzazione di un nuovo collettore DE930/DI800 che intercetti preliminarmente il collettore esistente DN800 proveniente da via G. Matteotti (tratto esistente "A-E").

Il pozzettone di intercettazione (2,00 m x 3,00 m) è stato indicato come "nodo B".

Il pozzettone "B" costituisce uno sfioratore a bassa soglia, pertanto, le portate nere e di prima pioggia della fognatura di via Matteotti proseguiranno verso il nodo esistente "E", mentre tutte le

(7)

portate di pioggia confluiranno nel collettore di progetto "B-C-D" che si sviluppa come una tubazione circolare in PeAd corrugato DE930/DI800 convogliante solo acque bianche e costituisce un nuovo scarico denominato "SC02". Il collettore "B-C-D" non raccoglie acque meteoriche lungo il proprio percorso, pertanto, non sarà necessario derivare acque di prima pioggia.

I dettagli e i particolari dei manufatti, compreso il nuovo scarico, sono riportati nell'allegato

"ODM.01".

2.2.3 INTERVENTO 4.3: raccolta delle acque bianche di parte dell’area di C.so Umberto I / Largo Tranvai e convogliamento in collettore esistente

Si propone la realizzazione di n° 3 griglioni di progetto indicati come "G01", "G02" e "G03".

Il griglione "G01" presumibilmente raccoglierà il maggior quantitativo di acque, soprattutto quelle provenienti da via A. Compagnone/Largo Tranvai, pertanto, sono stati previsti due pozzetti (pB01 e pB02) in uscita dal griglione "G01". Il griglione "G02" sarà collegato al pozzetto "pB03" e il griglione

"G03" sarà collegato al pozzetto "pB04". Tutti i collegamenti saranno con tubazione DN200 in PeAd corrugato. Per ognuno dei pozzetti "pB01-pB02-pB03-pB04" è stato previsto un convogliamento attraverso una tubazione DN200 e con tale diametro, onde evitare le interferenze con la tubazione idrica presente su Lungomare Sandro Pertini, proseguiranno fino ai pozzetti di progetto di tipo carrabile "PB01" e "PB02". Da tali pozzetti, con un DE350/DI300 con maggiore pendenza, le portate saranno convogliate nel pozzetto esistente "E".

E’ stata prevista anche la predisposizione di un cavidotto per il futuro passaggio di cavi elettrici di bT per una lunghezza complessiva di circa 30 metri lineari e utilizzando lo scavo necessario per le tubazioni di fognatura bianca. Il collegamento parte dal gruppo quadri nei pressi dell’ingresso al nuovo parcheggio di Corso Umberto I e termina nei pressi dell’edicola esistente tra C.so Umberto I e Lungomare Pertini. Tutti i pozzetti saranno interrati con chiusino a filo pavimentazione stradale esistente.

(8)

2.3 D

ESCRIZIONE DEI MATERIALI

2.3.1 Tubazioni per condotte di scarico interrate non in pressione

Si propone la fornitura e posa in opera di tubo strutturato in polietilene ad alta densità coestruso a doppia parete, liscio internamente e corrugato esternamente, per condotte di scarico interrate non in pressione, prodotto in conformità alla norma EN13476 tipo B.

In barre da 6 metri, con giunzione a bicchiere e comprensive di manicotto e guarnizione e comunque tutto quanto necessario per garantire che il sistema "tubazione" sia collaudabile.

Classe di rigidità pari SN 16 kN/m2

Diametri scelti, dove DE=diametro esterno e DI= diametro interno:

 DE930/DI800

 DE800/DI690

 DE350/DI300

 DE250/DI218

 DE200/DI176

2.3.2 Tubazioni per condotte in pressione

Si propone la fornitura e posa in opera di tubi in polietilene PE 100 ad elevata prestazione, con valori minimi di MRS (Minimum Required Strenght) di 10 Mpa.

Si utilizzeranno tubi con PFA = 10 atm, diametro esterno = 160 mm, spessore = 9,5 mm.

2.3.3 Canali di drenaggio grigliato per la raccolta delle acque meteoriche

Si propone la fornitura e posa in opera di canale di drenaggio tipo GRIDIRON mod. SERIE "R" in cemento vibrocompresso o equivalente, ottenuto mediante azioni di vibrazione e compressione di una miscela di inerti di fiume e cemento 425 certificati. Griglia di raccolta acque di classe E conforme alla UNI EN 124.

2.3.4 Vasca / Pozzettone “B”

Il pozzettone "B" sarà costituito da una vasca prefabbricata di dimensioni interne non inferiori a 2,00 m x 3,00 m per un'altezza non inferiore a 2,25 metri. La copertura sarà monoblocco prefabbricata carrabile per carichi pesanti (carichi stradali di 1a categoria) di spessore non inferiore a 20 cm. Il calcestruzzo costituente il pozzetto sarà del tipo autocompattante SCC (Self Compacting Concrete) confezionato con CEMENTO PORTLAND conforme a UNI EN 197-1, con aggiunta di minerali tipo I – carbonato di calcio filler ventilato ed inerti conformi a UNI EN 12620, avente resistenza a compressione C50/60 (Rck ≥ 600 Kg/cmq) classi di esposizione XC4 (cls resistente alla corrosione da carbonatazione, XS2/XD2 (cls resistente alla corrosione da cloruri) XF1 (cls resistente all’attacco del gelo/disgelo) conformi norma UNI EN 206-1, dotati di armature

(9)

interne d’acciaio ad aderenza migliorata e rete elettrosaldata tipo B450C controllate in stabilimento, il tutto conforme D.M. 14.01.2008, aventi superfici esterne ed interne con finitura faccia a vista a totale eliminazione di porosità e nidi di ghiaia e nidi di ghiaia e rinforzati con costoloni verticali e puntoni/tiranti interni in ACCIAIO INOX AISI 304. Tutte le pareti esterne del pozzettone devono essere rivestiti con rivestimento protettivo realizzato a mezzo stesura di pittura elastica colore grigio o prodotto similare.

Comprendente il volume di scavo, gli oneri per spostamenti piccoli sottoservizi, la messa a livello dei chiusini rispetto alla pavimentazione, il magrone di fondo per stabilizzazione pozzetto, il magrone sulle pareti laterali, la sigillatura tra i diversi pezzi prefabbricati, i giunti e sigillatura per ingressi/uscite tubazioni, la realizzazione della soglia stramazzante, la realizzazione di una pannellatura metallica (sp. min. 1 cm) per la realizzazione del foro in uscita verso il pozzetto esistente "E", la realizzazione di soletta di base in c.a. leggermente armato di spessore minimo di 20 cm e armata con doppia rete elettrosaldata in acciaio diametro 8 mm, maglia 20x20 cm.

Compresi tutti i mezzi e le attrezzature, comprese elettropompe, per garantire il funzionamento della rete esistente nel periodo transitorio. La lavorazione deve essere completa, anche in presenza di falda.

Il tutto dato finito a regola d'arte, perfettamente funzionante, completamente interconnesso, collaudabile e certificabile.

2.3.5 Impianto di sollevamento acque bianche tipo “Evamatic Box N 2 500 ES”

Si propone la fornitura e posa in opera di sistema automatico preassemblato tipo KSB Evamatic Box N 500 litri o equivalente per acque nere fino a +40 °C con due pompa tipo Ama Porter con corpo pompa / motore in unica fusione monoblocco in ghisa priva di giunzioni tra le due parti.

Passaggio libero fino a 60 mm, motore a 2 poli con auto protezione nella versione monofase.

Serbatoio in polietilene ad alta densità con doppio dispositivo di ancoraggio al pavimento composto da:

 1 coperchio Ø 630 mm per la chiusura con guarnizione e bulloni di fissaggio

 molteplici attacchi per il collegamento della tubazione di sfiato dell’aria e di scarico (ingresso) delle acque nere.

Serbatoio Evamatic Box N 500 litri (per 2 pompe) con le seguenti caratteristiche:

 volume complessivo di 500 l

Si propone, nel caso dei pozzetti di grandi dimensioni, la fornitura e posa in opera di Chiusino di ispezione classe C250 prodotto in materiale composito con superficie antisdrucciolo in conformità alla norma UNI EN 124 da azienda certificata ISO 9001: 2008 e 14001: 2004, avente marcatura

(10)

riportante classe di resistenza, norma di riferimento, identificazione del produttore e marchio di qualità rilasciato da un ente di certificazione internazionalmente riconosciuto, con telaio quadrato, fornito e posto in opera, compresi ogni onere e magistero per dare il lavoro finito a perfetta regola d'arte. Dimensione esterna DN1100 mm. Luce netta da 905 mm.

(11)

3 AREA IN ESAME

L’area in esame ricade all’interno del territorio Comunale di Pozzuoli (NA). La città di Pozzuoli confina a est e a nord-est con Napoli, a nord-ovest con Giugliano in Campania e Quarto, a est con Bacoli e a sud con il Mar Tirreno. In particolare l’area relativa al presente progetto riguarda parte del territorio del Comune Pozzuoli (NA). In dettaglio, l’intervento serve a mitigare gli effetti di allagamento nelle aree limitrofe a Corso Umberto I, Largo Tranvai e Lungomare Pertini.

Il territorio comunale di Pozzuoli, esteso per 43,21 km2 è riportato nella tavoletta III NO (Procida) in scala 1:25.000 del Foglio 184 della Carta IGM d’Italia. Preliminarmente alla progettazione esecutiva sono stati approfonditi gli aspetti geologici, urbanistici e vincolistici sulla scorta delle indicazioni del progetto preliminare/definitivo. Si riporta di seguito uno stralcio dell’area generale oggetto di intervento.

Stralcio carta topografica scala 1:25.000 IGM – In rosso l’areale di intervento

(12)

4 INQUADRAMENTO URBANISTICO, EDILIZIO E VINCOLISTICO

4.1 D

ATI GENERALI

Il progetto è stato analizzato in rapporto alle prescrizioni e alle norme contenute nei Piani Territoriali e Settoriali attualmente operanti sul territorio. In particolare: il PTR fa ricadere il comune di Pozzuoli nell’ambito 1 – Piana Campana, per il quale il Quadro di Riferimento (Qtr) classifica il territorio come

“Sistema a dominante paesistico ambientale culturale-F2”. Tra gli indirizzi strategici più significativi vengono individuati i programmi di interconnessione e di accessibilità, la riqualificazione della costa, la valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio, la difesa della biodiversità, la riqualificazione e valorizzazione del bene “città” e, infine, il potenziamento delle attività produttive, con particolare attenzione a quella turistica. Il progetto della nuova rete fognaria, riguardando sostanzialmente interventi in sottosuolo che rimarcano tracciati stradali esistenti, non entra in conflitto con nessuno di tali indirizzi strategici ma, anzi, contribuisce al perseguimento degli obiettivi di riqualificazione ambientale enunciati.

Stesso discorso per il P.T.C.P. (cfr. PD.EG.D.5), dove, in particolare, sono enunciati quali principali obiettivi: la valorizzazione delle risorse naturalistiche, storico-architettoniche e paesaggistiche, l’immodificabilità del disegno del suolo, la riqualificazione e il recupero ambientale, così come pure per il PRG comunale (crf. PD.EG.D.1) e relative NTA. Nell’uno e nell’altro piano non si evincono prescrizioni ostative agli interventi di progetto.

I Piani di Settore analizzati sono stati: il Piano Paesistico dei Campi Flegrei, il Parco Regionale dei Campi Flegrei e le Aree di particolare rilevanza ambientale.

Il primo, Piano Paesistico dei Campi Flegrei (cfr. PD.EG.D.3), perimetra gli Ambiti di Protezione integrale (P.I.). gli Ambiti di protezione integrale con restauro paesistico (P.I.R.) e gli ambiti di Recupero urbanistico-edilizio, paesistico ed ambientale (R.U.A.). L’intervento di via Napoli ricade per la maggior parte tra l’Ambito P.I. e quello P.I.R. e in piccola parte (zona occidentale) in quello R.U.A. In tutti gli ambiti sono vietati, in particolare per quanto riguarda il progetto, l’alterazione dell’andamento naturale del terreno, aspetto questo pienamente rispettato negli interventi programmati. Il secondo, Parco Regionale dei Campi Flegrei (cfr.PD.EG.D.4), perimetra: A – Riserva integrale, B – Riserva generale e marina, C – Riserva controllata. L’intervento di via Napoli non ricade in nessuna di queste aree di Riserva. Non si evincono quindi prescrizioni ostative agli interventi.

4.2 U

RBANISITICA ED EDILIZIA

Il comune di Pozzuoli è dotato di Piano Regolatore Generale in ottemperanza alle Leggi 17.8.1942 N. 1150 e 6.8.67 N. 765, D.M. 2.4.1968 N. 1444 e alla Legge Regione Campania 20.3.1982 N.14.

(13)

Il P.R.G. interessa, ai sensi dell'art. 7 della legge Urbanistica 17.8.1942 n° 1150, l'intero territorio del Comune di Pozzuoli e, attraverso le norme e le tavole di piano, fornisce le direttive per l'uso e lo sviluppo di esso, dettando indicazioni e prescrizioni sia per la stesura dei piani attuativi che per la disciplina delle iniziative connesse allo sviluppo edilizio e urbanistico.

Gli stralci grafici proposti sono tratti dalle tavole grafiche riportanti le modifiche e integrazioni di cui alla delibera del Consiglio Provinciale n. 48 del 26.6.2001, così come assunte nel Decreto di

approvazione del Presidente della Provincia di Napoli n. 69 del 23.1.2002.

Dallo stralcio della tav. “P1.001.00 – Zonizzazione” proposto nell’allegato grafico, si evince che l’intervento 4 di somma urgenza ricade in parte esclusivamente su strada e in piccola parte (collettore “B-C-D”) nelle zone “V_Pa” e “P”, cioè aree parcheggi e verde pubblico attrezzato.

4.3 V

INCOLO PAESAGGISTICO E AMBIENTALE

Dallo stralcio della tav. “A6.065.00 – Piano Paesistico” proposto nell’allegato grafico, si evince che:

 Gli interventi 4 ricadono nelle “Area a Protezione Integrale”

4.4 V

INCOLO ARCHEOLOGICO

Dallo stralcio della tav. “A4.049.00 – Vincoli” proposto nell’allegato grafico, si evince che gli interventi non ricadono in aree vincolate archeologicamente.

4.5 V

INCOLO IDROGEOLOGICO

Dagli stralci di tutte le carte disponibili del P.S.A.I. vigente, si evince che non sussiste alcun vincolo idrogeologico (pericolosità o rischio da frana, allagamento, idraulico).

4.6 E

SPROPRI

Non sono presenti espropri nel presente progetto.

(14)

5 GESTIONE DELLE MATERIE

I siti oggetto dell’intervento sono inseriti nell’ex Sito di Interesse Nazionale Litorale Domitio Flegreo e Agro Aversano attualmente declassato a Sito di Interesse Regionale con Decreto Ministeriale 11 gennaio 2013, tale sito è stato individuato tra i primi interventi di bonifica di Interesse Nazionale dalla legge 426/98 e comprendeva inizialmente 59 Comuni delle Province di Napoli e Caserta, compresa la fascia marina antistante per 3000 m e successivamente 61. Essendo l’area dell’ex SIN molto grande, l’articolo 4 del D.M. 10 gennaio 2000 prevedeva che il Commissario Delegato - Presidente della Regione Campania individuasse, all’interno del perimetro provvisorio del SIN, i siti effettivamente potenzialmente inquinati. Tale sub-perimetrazione è stata effettuata dall’ARPAC Campania che ha individuato, puntualmente, all’interno dell’intero territorio del SIN, le effettive aree da sottoporre ad indagini preliminari. Tale sub-perimetrazione è stata fatta propria dal Piano Regionale delle Bonifiche della Regione Campania di cui alla D.G.R. n. 1269 del 27 maggio 2013 che ha, quindi, individuato, nella zona del grande progetto di “Risanamento Ambientale e valorizzazione dei laghi dei Campi Flegrei” come siti potenzialmente contaminati da sottoporre ad indagini analitiche: il lago di Lucrino (cod. 3060A012), il Lago d’Averno (cod. 3060A016), l’arenile di Pozzuoli (cod. 3060A017), l’arenile di Monte di Procida (cod. 3047A002), il lago Fusaro (cod. 3006A004) ed una serie di punti di vendita carburanti distribuiti lungo i territori comunali.

Poiché, ampie zone del progetto in oggetto sub-perimetrate tra quelle da sottoporre ad indagini preliminari si è utilizzato il seguente criterio per il riutilizzo delle terre e rocce da scavo, specificando che le analisi dovranno essere effettuate non sul luogo di deposito temporaneo, ma sul luogo di formazione e quindi attraverso campionamenti distribuiti lungo gli scavi.

Le terre e rocce da scavo devono presentare valori di concentrazioni tutti inferiori alle CSC di cui alla destinazione d’uso del territorio (tabella 1, allegato V, Parte quarta, Titolo V del d.lgs. 152/2006).

Tale rispondenza dovrà essere calcolata sulla frazione fine, cioè sulla frazione avente un diametro inferiore ai 2 mm. La frazione grossolana, con diametro superiore ai 2 mm ed inferiore ai 2 cm, deve essere sottoposta ad un test di cessione in acqua deionizzata per 24h Uni 10802/2004) e le sostanza presenti nell’eluato devono avere concentrazioni inferiori alle CSC delle acque sotterranee (tabella 2, allegato V, Parte quarta, Titolo V del d.lgs. 152/2006).

Solo ove ricorrano tutte e tre le condizioni di cui sopra, le terre e rocce provenienti dagli scavi del progetto potranno essere considerato come sottoprodotti e quindi utilizzate come riempimenti e rinterri, in caso contrario, dovranno essere portate a rifiuto attribuendo il relativo codice CER.

Poiché, come accennato, alcune parti del territorio oggetto dell’intervento sono state sub- perimetrate come siti potenzialmente contaminati dall’Arpac all’interno del SIR Litorale Domitio Flegreo e Agro Aversano, almeno uno dei campionamenti dovrà essere effettuato per ogni area pubblica sub-perimetrata al fine di poter essere utilizzato dalle Amministrazioni quali indagine preliminare ai sensi dell’art. 242 comma 2 del d.lgs. 152/2006 s s.m.i.

(15)

6 VERIFICA DELL’INSERIMENTO PAESAGGISTICO 6.1 P

REMESSA GENERALE

Di seguito, possono individuarsi i due realizzandi scarichi al termine degli interventi “4.1” e “4.2”, indicati come “SC01” e “SC02”.

(16)

E’ palese che i dati forniti di seguito sono relativi ad ipotesi progettuali, pertanto, dovranno essere verificati quando saranno ultimati i lavori.

(17)

6.2 S

CHEDA SCARICO N

° SC01

Il primo nuovo scarico è costituito dal collettore di emergenza dell’intervento “4.1”, individuabile come tratto “01/PB01-6”.

6.2.1 Descrizione

I dettagli dello scarico sono riportati negli allegati grafici “RP.04” e “ODM.01”.

6.2.2 Inquadramento

Stralcio IGM 1 : 25.000 – In rosso lo scarico SC01

(18)

6.2.3 Documentazione fotografica dello scarico

Vista dal parcheggio verso lo scarico

(19)

Vista della scogliera al di sopra del nuovo scarico

(20)

6.2.4 Documentazione fotografica del punto significativo (pozzetto fiscale)

Il pozzetto fiscale è individuato come “PB02”

6.2.5 Dati base per la successiva autorizzazione allo scarico

Corpo idrico ricettore: mare

Ubicazione: prospiciente nuovo parcheggio “Corso Umberto I”

Coordinate UTM: 4519214.00 m N - 426190.00 m E Dati catastali: Foglio 88 – p.lla 318

Caratteristiche della fognatura a monte dello scarico: a servizio del singolo Comune di Pozzuoli

Caratteristiche delle acque da scaricare:

 Reflui di tipo urbano costituiti da portate meteoriche eccedenti le acque di prima pioggia

(21)

 Numero massimo di attivazioni nel corso dell’anno: 30

 Durata massima della singola attivazione: 60 minuti

 Durata media della singola attivazione: 30 minuti

 Portata massima ammessa: 0,750 mc/s

 Portata media prevista durante le attivazioni: 0,200 mc/s

 Volume massimo da autorizzare per attivazione: 1.350 metri cubi

 Volume massimo annuo da autorizzare: 40.500 metri cubi

Tipologia di scarico: scarico discontinuo e saltuario in quanto funzionante in emergenza per la sola area parcheggio con un rapporto di diluizione 1 : 20.

Caratteristiche dell’ambiente nell’intorno dello scarico:

Come si evince dai grafici di progetto, lo schema esistente vede la confluenza nel pozzetto terminale esistente “ES” di 3 tubazioni: due tubazioni DN250 provenienti dalla raccolta delle caditoie laterali; una tubazione DN315 che costituisce l’asse principale del sistema di raccolta dell’intero parcheggio. In uscita dal pozzetto esistente “ES” esiste una sola tubazione DN315 che prosegue verso il disoleatore esistente. Le criticità idrauliche evidenziate sono fondamentalmente due:

 La capacità idraulica dei collettori in ingresso al pozzetto esistente “ES” è molto superiore della capacità in uscita

 Al disoleatore dovrebbero essere inviate solo le acque di prima piggia

Per tali motivi, si è ritenuto necessario dimensionare un collettore di progetto di dimensioni adeguate e capace di convolgiare le portate di pioggia con tempi di ritorno superiori.

L’area complessiva è pari a:

A = 3.500 metri quadrati

L’intensità media per la determinazione delle acque di prima pioggia è pari a:

h = 5 mm = 0,005 m

t = 15 minuti = 0,25 ore

i = h/t = 0,02 m/ore

Volendo esprimere la portata in litri al secondo è possibile utilizzare un coefficiente udometrico per le sole aree impermeabili pari a:

q = 0,0056 l/sxm2 In tal modo si determina una portata di prima pioggia pari a:

Qpp = c x A x q = 1x 3.500 x 0,0056 = 20 l/s

(22)

Cautelativamente, si è scelto un coefficiente di afflusso “c” pari a 1, in modo da inviare la maggior portata di prima pioggia possibile al disoleatore, tutelando al massimo il corpo idrico ricettore che, in questo caso, è costituito dal mare.

Siccome il collettore esistente è un DN315 con diametro interno pari a circa 280 mm, tenendo conto della pendenza dello 0,5 % del collettore si determinano i seguenti valori:

Fr = numero di Froude < 1 = corrente lenta

hu = altezza di moto uniforme = 0,12 m

Vu = velocità di moto uniforme = 0,90 m/s

Gr = grado di riempimento = 43 %

Pertanto, il collettore esistente è pienamente compatibile per smaltire le portate di pioggia fino alle acque di prima pioggia. Il collettore di progetto DN800/DI690 in Pead Corrugato, ha una pendenza dell’1 %, pertanto, con un grado di riempimento pari al 70% è capace di convolgiare una portata fino a 750 l/s con una velocità pari a 2,78 m/s.

(23)

Grafico scarico

(24)
(25)

Punto significativo – Punto di controllo fiscale

Il manufatto è stato indicato come “Pozzetto Fiscale” e corrisponde, in pianta e profilo, al picchetto

“04-PB02”. E’ stato redatto opportuno grafico di dettaglio del pozzetto con due piante e due sezioni.

Il manufatto è posizionato sulla parte ancora cementata a circa 3 metri dall’inizio della scogliera.

Il manufatto è dotato di chiusino in materiale composito di luce netta 600 x 600 mm.

Il manufatto è immediatamente identificabile e facilmente accessibile, consentendo il monitoraggio quali-quantitativo delle acque di scarico. Lo scarico è di emergenza e convoglia solo acque meteoriche depauperate delle acque di prima pioggia.

(26)

Grafico del pozzetto fiscale

(27)

6.3 S

CHEDA SCARICO N

° SC02

Il secondo nuovo scarico è costituito dal collettore “B-C-D” dell’intervento “4.2”.

6.3.1 Descrizione

I dettagli dello scarico sono riportati negli allegati grafici “RP.04” e “ODM.01”.

6.3.2 Inquadramento

Stralcio IGM 1 : 25.000 – In rosso lo scarico SC02

(28)

6.3.3 Documentazione fotografica dello scarico

Vista della sezione finale del realizzando scarico

(29)

6.3.4 Documentazione fotografica del punto significativo (pozzetto fiscale)

Vista dell’area del realizzando pozzetto fiscale

6.3.5 Dati base per la successiva autorizzazione allo scarico

Corpo idrico ricettore: mare

Ubicazione: prospiciente inizio lungomare Yalta Coordinate UTM: 4519225.00 m N - 426218.00 m E Dati catastali: Foglio 88 – p.lla 318

Caratteristiche della fognatura a monte dello scarico: a servizio del singolo Comune di Pozzuoli

Caratteristiche delle acque da scaricare:

 Reflui di tipo urbano costituiti da portate meteoriche eccedenti le acque di prima pioggia

(30)

 Numero massimo di attivazioni nel corso dell’anno: 30

 Durata massima della singola attivazione: 60 minuti

 Durata media della singola attivazione: 30 minuti

 Portata massima ammessa: 1,030 mc/s

 Portata media prevista durante le attivazioni: 0,400 mc/s

 Volume massimo da autorizzare per attivazione: 3.708 metri cubi

 Volume massimo annuo da autorizzare: 11.240 metri cubi

Tipologia di scarico: scarico discontinuo e saltuario in quanto funzionante per eventi meteorici con elevati tempi di ritorno e con un rapporto di diluizione 1 : 20.

Caratteristiche dell’ambiente nell’intorno dello scarico:

Tale intervento è strettamente connesso al collettore esistente “AE” su via G. Matteotti che è costituito da un collettore circolare DN800 con diametro interno di circa 690 mm.

La pendenza del collettore è di circa il 2 % (0,02 m/m).

Il collettore è di tipo misto.

Le portate nere sono state ottenute dai dati desunti dai “Lavori di ottimizzazione delle reti di captazione delle acque meteoriche, delle stazioni di sollevamento fognarie e degli scarichi di troppo pieno attraverso condotte sottomarine”.

Le portate bianche sono state ovviamente desunte dagli studi idrologici e idraulici condotti nel presente progetto.

Le portate d’interesse per il presente intervento sono le seguenti:

Portata media nera (determinata su una popolazione di circa 500 abitanti) = Qm,n = 1,81 l/s

Portata di prima pioggia = Qpp = 20Qm,n = 36,11 l/s

Le portate nere e di prima pioggia continueranno ad essere convogliate verso il nodo esistente “E”.

A circa 20 metri dal nodo “E” e in direzione del nodo di monte “A”, si realizzerà uno sfioratore laterale per la derivazione delle restanti acque di pioggia, da convogliare attraverso il nuovo collettore “B-C-D” che, dopo circa 50 metri, scaricherà tali portate a mare.

Il collettore “B-C-D” non raccoglie acque meteoriche lungo il proprio percorso, pertanto, non sarà necessario prevedere derivazioni di ulteriori portate di pioggia.

La portata di massima pioggia del tratto “AE” è pari a: Q20 = 1.066,00 l/s.

La portata da derivare verso il collettore “B-C-D” sarà quindi pari a:

Qd = Qpp - Q20 = 1.066 - 36,11 ≈ 1.030 l/s

Il collettore “B-C-D” è costituito da una tubazione in PeAd Corrugato DN930/DI800, quindi, con diametro interno da 800 mm. La pendenza del tratto è di circa lo 0,5 % (0,005 m/m) che porta a

(31)

determinare una velocità di moto uniforme (corrente lenta) di 2,19 m/s e un’altezza di moto uniforme pari a 0,70 m con grado di riempimento pari a circa 87,5%.

Punto significativo – Punto di controllo fiscale

In questo caso il manufatto di controllo fiscale (pozzetto fiscale) è costituito dal pozzetto denominato “D” che, come si evince dal grafico successivo, costituisce, nel suo tratto orizzontale, anche lo scarico. Il tutto è evidente nella tavola grafica allegata e dagli stralci riportati di seguito.

Il manufatto è dotato di chiusino in materiale composito di luce netta 905 mm.

Il manufatto è immediatamente identificabile e facilmente accessibile, consentendo il monitoraggio quali-quantitativo delle acque di scarico. Lo scarico è di emergenza e convoglia solo acque meteoriche depauperate delle acque di prima pioggia.

(32)

Grafico pozzetto fiscale e sezione di scarico

(33)

6.4 S

IMULAZIONI DELLA VISIBILITA

DEGLI SCARICHI DAL MARE

(34)
(35)
(36)

7 CONCLUSIONI

Con i contenuti della presente relazione, si ritiene di aver compiutamente descritto tutti gli aspetti inerenti alla compatibilità paesaggistica, ritenendo che gli interventi siano autorizzabili dall’ufficio comunale competente in materia; pertanto, si ritiene con il presente elaborato di aver pienamente rispettato i contenuti del d.P.R. 207/2010 e ss. mm. e ii. , del d.Lgs. n° 42/2004 e ss. mm. e ii. e del recente d.P.R. del 13 febbraio 2017, n. 31.

 

Riferimenti

Documenti correlati

REALIZZAZIONE P.I. STRADA DI ACCESSO CAMPO SPATARO – COMUNE DI RIBERA - 2° SETTORE SERVIZIO LL.PP. e-bis) del Codice dei Contratti. in qualità di legale rappresentante

Coerentemente con le linee guida ministeriali, il costo operativo per km di servizio effettuato sulla rete tranviaria utilizzato come riferimento dei calcoli nell'ACB risulta 5,75

La descrizione degli aspetti pertinenti dello stato attuale dell’ambiente (scenario di base) e una descrizione generale della sua probabile evoluzione in caso di mancata

113 prevede che le Regioni previo parere del Ministero dell’Ambiente disciplinino, tra l’altro, “…i casi in cui può essere richiesto che le acque di prima pioggia e di

Bando pubblico per la concessione di contributi a beneficio di privati per interventi di bonifica di manufatti contenenti amianto – Anno 2014 Allegato 3.B - &#34;Scheda

[r]

b) domanda inviata direttamente all'Ente belga. Nelle more della decisione o dopo aver conosciuto le determinazioni negative dell'Organismo straniero, il lavoratore

Per lo &#34;step&#34; 6 (In opera - getto collaborante - In Opera a tempo determinato), la verifica a SLE delle tensioni nel cls della trave, per la combinazione Rara, è riassunta