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Parere sulla proposta del Ministro della Giustizia di rideterminazione della pianta organica degli uffici giudicanti di secondo grado di Roma, Milano e Napoli.

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Parere sulla proposta del Ministro della Giustizia di rideterminazione della pianta organica degli uffici giudicanti di secondo grado di Roma, Milano e Napoli.

(delibera del 27 luglio 2017)

1. Premessa

In data 12 luglio 2017 è stata trasmessa dal Ministero della Giustizia la proposta di rideterminazione delle piante organiche degli uffici giudicanti e requirenti di secondo grado di Milano, Napoli e Roma.

La competente Commissione del Consiglio Superiore della Magistratura ha esaminato la proposta ministeriale procedendo, preliminarmente, all’acquisizione del parere dei Consigli giudiziari, eventualmente corredato della relazione della Commissione flussi.

I pareri dei Consigli giudiziari sono stati trasmessi al CSM la settimana successiva e sono stati analizzati, unitamente alla proposta ministeriale, dalla VII commissione, con l’ausilio dell’Ufficio statistico del Consiglio, secondo criteri tecnici convergenti con quelli utilizzati per predisporre il progetto ministeriale.

In particolare, come già fatto per la precedente proposta sugli altri uffici di secondo grado, sono stati esaminati i dati delle sopravvenienze, delle pendenze (comprese quelle ultrabiennali), delle definizioni e del carico di lavoro, riferito sia all’ufficio nel suo complesso, sia ai singoli magistrati; è stato poi verificato il c.d. tasso di ricambio e cioè l’attuale rapporto tra procedimenti iscritti e procedimenti definiti in ciascun ufficio giudiziario e sono state valutate le possibili conseguenze che la variazione della pianta organica, proposta dal Ministero, potrebbe produrre sulla funzionalità degli uffici e, pertanto, sull’efficienza del servizio giustizia.

2. La proposta di variazione del Ministro della Giustizia per gli uffici giudicanti

La proposta ministeriale prevede, come anche evidenziato nella tabella che segue, l’aumento di:

• 2 unità dell’organico della sede di Corte d’Appello di Milano

• 5 unità dell’organico delle sede di Corte d’Appello di Napoli

• 3 unità dell’organico delle sede di Corte d’Appello di Roma Proposta di variazione pianta organica Corti d’Appello

Presidente di Corte di

Appello

Presidente

di sezione Consigliere Totale

Presidente di Corte di Appello

Presidente

di sezione Consigliere Totale

MILANO 1 22 100 123 1 22 102 125 + 2

NAPOLI 1 27 119 147 1 27 124 152 + 5

ROMA 1 27 135 163 1 27 138 166 + 3

Totale 3 76 354 433 3 76 364 443 + 10

Corti di Appello

Pianta Organica Attuale Proposta Ministero

Modifiche Ministero

La proposta ministeriale che, sostanzialmente, è basata sull’andamento dei flussi del settore civile e del settore penale dal 2013 al 2016 - è stata elaborata, da un lato, con l’intento di fornire un sostegno alle sedi metropolitane del Centro Sud al fine di favorire un’auspicata intrapresa di nuove soluzioni organizzative e, dall’altro, con riferimento alla sede milanese, per consentirne il rafforzamento del settore Lavoro della Corte.

La tabella sottostante mostra come è variato il rapporto esistente tra il totale dei magistrati previsti in pianta organica in primo grado e il totale dei magistrati in appello, al netto della figura del magistrato distrettuale. Sono messi a confronto i dati precedenti alla modifica in primo grado con le variazioni che interverrebbero a seguito della proposta ministeriale ultima.

Come risulta evidente, le variazioni sono di lieve entità.

(2)

2 Totale trib.

distr.

Corte Appello

Rapporto Trib. distr.

/ Corte

Totale trib.

distr.

Corte Appello

Rapporto Trib. distr.

/ Corte

Milano 507 123 4,12 511 125 4,09 -0,03

Napoli 658 147 4,48 657 152 4,32 -0,15

Roma 568 163 3,48 570 166 3,43 -0,05

Dato Nazionale 5.113 1.242 4,12 5.249 1.277 4,11 -0,01

Distretti

Attuale Pianta organica magistrati Nuova Pianta organica magistrati

Differenze Rapporto

3. L’elaborazione statistica dei dati

Come detto, l’Ufficio statistico del CSM ha elaborato, per ciascun ufficio giudiziario interessato dalla proposta ministeriale, i dati relativi al c.d. tasso di ricambio e cioè all’attuale rapporto tra procedimenti iscritti e procedimenti definiti, alle pendenze (comprese quelle ultrabiennali), alle sopravvenienze, alle definizioni e al carico di lavoro.

Le due tabelle successive mostrano il tasso di ricambio rilevato dal 2013 al 2016 distintamente per il settore civile e penale. In rosso sono evidenziati i valori inferiori a 100, segno della difficoltà per l’ufficio di definire un numero di procedimenti almeno uguale a quello delle sopravvenienze. Mentre nel settore civile i risultati sono sempre stati positivi in tutte e tre le sedi giudiziarie, nel penale l’indice di ricambio è negativo a Napoli nel 2013 e nel 2016 e, a Roma, in quasi tutto il quadriennio.

Corte di appello Tasso di Ricambio - Settore Civile 2013 2014 2015 2016 Media

Milano 132 129 126 103 123

Napoli 119 140 140 127 132

Roma 151 174 157 137 155

Media Nazionale 132 130 118 112 123

Corte di appello Tasso di Ricambio - Settore Penale 2013 2014 2015 2016 Media

Milano 112 123 118 126 120

Napoli 43 115 135 94 97

Roma 81 60 124 48 78

Media Nazionale 85 102 103 93 96

Le due tabelle seguenti mostrano l’andamento delle pendenze finali rilevate dal 2013 al 2016 distintamente per il settore civile e per il settore penale, al fine di evidenziare la capacità di smaltimento dell’arretrato nel corso degli anni considerati. Nel settore civile i tre uffici hanno ridotto le pendenze costantemente.

Corte di appello Pendenti finali - settore civile

2013 2014 2015 2016 media

Milano 17.703 15.615 13.709 13.761 15.197

Napoli 66.741 61.471 56.224 52.502 59.235

Roma 85.508 73.034 63.322 57.622 69.872

Totale Nazionale 398.422 357.714 328.357 313.503 349.499

(3)

3

Nel settore penale la riduzione delle pendenze è stata costante a Milano; a Napoli vi è stata una riduzione dal 2013 al 2015, mentre nel 2016 le pendenze sono aumentate di circa 1.000 procedimenti; a Roma sono cresciute quasi in tutto il quadriennio, ad eccezione del 2015.

(4)

4

Corte di appello Pendenti Finali - settore penale

2013 2014 2015 2016 Media

Milano 13.806 12.022 10.571 8.643 11.743

Napoli 48.530 46.792 43.245 44.294 45.453

Roma 33.920 40.179 38.574 50.513 37.812

Totale Nazionale 263.932 258.159 254.949 268.592 257.997

Al fine di verificare il cd arretrato patologico, sono di seguito riportate le tabelle contenenti la percentuale di fascicoli pendenti iscritti da più di due anni per il settore civile prima e per il settore penale poi. Milano è la sede più virtuosa.

Percentuale procedimenti ultra-biennali - settore civile Pendenti ultra- biennali Corte di appello

% Pendenti ULTRA-BIENNALI Settore Civile

2013 2014 2015 2016 media 2016

Milano 39% 36% 29% 19% 31% 2.615

Napoli 58% 64% 65% 62% 62% 32.551

Roma 54% 61% 58% 54% 57% 31.116

Media Nazionale 50% 55% 54% 49% 52% 153.616

Percentuale procedimenti ultra-biennali - settore penale Pendenti ultra- biennali Corte di appello

% Pendenti ULTRA-BIENNALI Settore Penale

2013 2014 2015 2016 media 2016

Milano 40% 32% 23% 20% 29% 1.729

Napoli 39% 39% 62% 59% 50% 26.133

Roma 40% 44% 53% 51% 47% 25.762

Media Nazionale 41% 44% 50% 45% 45% 120.866

Al fine di effettuare i confronti tra le diverse sedi di Corte d’Appello sono state calcolate le sopravvenienze per giudice, sulla base del totale della pianta organica così come proposta dal Ministero. Il numero medio di iscrizioni pro-capite si attesta a livello nazionale sui 96 procedimenti civili e 93 procedimenti penali. Per la sede di Roma, stante le difficoltà riscontrate nella registrazione delle iscrizioni nell’anno 2016 per il settore penale, evidenziate dal Ministero, si è presa in considerazione la media degli anni 2015 – 2016, e a questo valore per tale settore si farà riferimento, da ora in poi, per quanto riguarda le iscrizioni e le definizioni.

Corte di appello

2016 Iscritti -

settore civile

Iscritti - settore penale

Iscritti civili/

Pianta Organica

proposta

Iscritti Penali/

Pianta Organica

proposta

(5)

5

Milano 8.538 7.176 68 57

Napoli 13.565 13.240 89 87

Roma 16.440 14.865* 99 90

Totale Nazionale 122.184 119.162 96 93

*Il dato degli iscritti per il settore penale della sede di Roma è una media del biennio 2015 - 16

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6

Il grafico sottostante mostra, per ciascuna sede metropolitana, le sopravvenienze civili e penali rapportate al totale dei giudici di cui alla nuova proposta ministeriale.

0 20 40 60 80 100 120

Milano Napoli Roma Totale Nazionale

Fascicoli iscritti per magistrato in organico

Civile Penale

(7)

7

La tabella seguente mostra le pendenze complessive e per magistrato in organico a fine 2016. Il numero medio di pendenze pro-capite si attesta a livello nazionale su 245 procedimenti civili e 210 penali.

Corte di appello

2016

Pendenti finali - settore civile

Pendenti finali - settore penale

Pendenti civili/Pianta

Organica proposta

Pendenti Penali/ Pianta

Organica proposta

Milano 13.761 8.643 110 69

Napoli 52.502 44.294 345 291

Roma 57.622 50.513 347 304

Totale Nazionale 313.503 268.592 245 210

Il grafico sottostante mostra, per ciascuna sede metropolitana, le pendenze civili e penali rapportate al totale dei giudici di cui alla nuova proposta ministeriale.

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8

0 50 100 150 200 250 300 350 400

Milano Napoli Roma Totale Nazionale

Fascicoli pendenti per magistrato in organico

Civile Penale

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9

Utilizzando le informazioni contenute nella nota ministeriale sulla ripartizione dell’organico di ogni sede tra i due settori, sono stati calcolati i rapporti tra le sopravvenienze, le definizioni e le pendenze e il numero di magistrati in organico addetti alla materia civile e alla materia penale, sulla base della nuova pianta organica proposta dal Ministero. A tal fine si è ipotizzato di assegnare le 2 unità aggiunte all’organico della sede milanese al settore civile, così come ipotizzato dallo stesso Ministero, mentre per le altre due sedi, essendo più critica la situazione del settore penale, le unità aggiuntive dell’organico sono state così ripartite: a Napoli sono state assegnati 2 magistrati al settore civile e 3 magistrati al settore penale; a Roma sono stati attribuiti 1 magistrato al settore civile e 2 magistrati al settore penale. A livello nazionale ogni magistrato civile nel 2016 avrebbe avuto in carico un numero di nuove iscrizioni pari a 173, avrebbe definito 195 fascicoli e avrebbe avuto un ruolo di 443 procedimenti pendenti; ogni magistrato penale, sempre nel 2016, avrebbe avuto in carico un numero di nuove iscrizioni pari a 196, avrebbe definito 195 fascicoli e avrebbe avuto un ruolo di 471 procedimenti.

Corte di appello

Iscritti civili 2016/

organico civile proposto

Iscritti penali 2016/

organico penale proposto

Definiti civili 2016 / organico civile proposto

Definiti penale 2016 / organico penale proposto

Pendenti civile 2016 / organico civile proposto

Pendenti penale 2016 / organico penale proposto

Milano 120 133 124 167 194 160

Napoli 158 201 201 189 610 671

Roma 166 222 227 144 582 754

Totale nazionale 173 196 195 195 443 471

*Il dato degli iscritti e dei definiti per il settore penale della sede di Roma è una media del biennio 2015 - 16

(10)

10 I grafici sottostanti riportano il confronto tra le sedi metropolitane.

0 50 100 150 200 250

Milano Napoli Roma Italia

Fascicoli iscritti per magistrato in organico addetto al settore

Civile Penale

(11)

11

0 100 200 300 400 500 600 700 800

Milano Napoli Roma Italia

Fascicoli pendenti per magistrato in organico addetto al settore

Civile Penale

(12)

12

0 50 100 150 200 250

Milano Napoli Roma Italia

Fascicoli definiti per magistrato addetto al settore

Civile Penale

(13)

13

La tabella sottostante riporta, per il settore penale, il tasso di impugnazione rilevato presso le sedi metropolitane di Corte di Appello. Presso la sede di Roma si registra un tasso di impugnazione in linea con quello nazionale, 41% a fronte di 40%, mentre nella sede partenopea si registra un indice più alto di quello nazionale (48%). A Milano il tasso di impugnazione è considerevolmente più basso, pari al 37%.

Corte di Appello

Tassi di impugnazione settore penale

in Corte di Appello Media

2011 2012 2013 2014 2015

Milano 35% 35% 39% 40% 36% 37%

Napoli 44% 43% 84% 39% 31% 48%

Roma 36% 45% 41% 55% 21% 40%

Media

Nazionale 39% 44% 46% 40% 34% 41%

Infine, nella tabella seguente, si riporta il dato fornito dal Ministero sull’andamento dei flussi relativi alla materia della “Protezione internazionale” per il 2016 e per il primo trimestre 2017.

Impugnazione ex art. 35 d.lg.vo 25/2008" ed "Altri istituti relativi allo stato della persona ed ai diritti della personalità"

Corte di Appello

Anno 2016 Anno 2017

Iscritti Definiti Pendenti al 31.12

Totale Iscritti SICID

% codici oggetto considerati

Iscritti al 31.3

Stima al 31.12

Milano 1.877 371 1.810 8.391 22,4% 383 1.532

Napoli 531 173 500 13.312 4,0% 301 1.204

Roma 280 142 467 16.136 1,7% 205 820

Totale 9.507 2.212 9.747 119.894 7,9% 3.152 12.608

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4. I pareri dei Consigli giudiziari e la valutazione consiliare.

Il Consiglio Superiore della Magistratura, al fine di esprimere il previsto parere, ai sensi dell’art. 10, della legge n. 195 del 1958, ha chiesto, come detto, ai Consigli giudiziari degli uffici interessati di esprimersi sulla proposta ministeriale.

I Consigli giudiziari, anche sulla base delle valutazioni della Commissione flussi, hanno espresso il richiesto parere che viene di seguito riassunto per ciascuno dei tre uffici metropolitani.

5. Corte d’Appello di Milano

La proposta del Ministero prevede l’aumento di 2 consiglieri.

Presidente di Corte di Appello

Presidente

di sezione Consigliere Totale

Presidente di Corte di

Appello

Presidente

di sezione Consigliere Totale

MILANO 1 22 100 123 1 22 102 125 + 2

Corti di Appello

Pianta Organica Attuale Proposta Ministero

Modifiche Ministero

5.1. Il parere del Consiglio Giudiziario

Il Consiglio Giudiziario ha espresso un parere fortemente critico sulla proposta ministeriale, non condividendo, anzitutto, i criteri utilizzati per la rideterminazione delle piante organiche dei tre uffici metropolitani.

Secondo l’organo di governo autonomo locale, infatti, la proposta ministeriale non terrebbe conto in alcun modo dei posti di magistrato distrettuale ora fortemente ridotti (1 per Milano, 2 ciascuno per Napoli e Roma, contro gli 8 posti originariamente previsti). Questo avrebbe determinato una diminuzione del numero totale di posti, ma disuguale per le tre Corti: la diminuzione sarebbe, infatti, appena accennata per la Corte d’Appello di Napoli (-0,6%), più marcata per quella di Roma (-1,75%) e, invece, molto consistente per quella di Milano (-5,34%). Pertanto, senza compensare la diminuzione dei posti di magistrato distrettuale, la pianta organica totale della Corte d’Appello di Milano scenderebbe da 131 a 124 posti, mentre quella di Napoli da 155 a 154 posti e quella di Roma da 171 a 168 posti.

Secondo il Consiglio giudiziario, inoltre, la proposta ministeriale, se attuata, si risolverebbe in un trattamento di sfavore proprio per l’ufficio più virtuoso: la Corte d’Appello di Milano, infatti, avrebbe “conseguito, negli ultimi anni, risultati molto positivi non solo per fattori organizzativi, ma anche per uno straordinario impegno dei presidenti, dei consiglieri e del personale amministrativo”, che avrebbero “significativamente incrementato il loro ritmo di lavoro e cambiato il loro metodo di lavoro, in termini di maggior produttività e maggior attenzione alla durata dei procedimenti”;

secondo il Consiglio giudizario, tuttavia, questo impegno non sarebbe sostenibile nel lungo periodo.

Inoltre, la rideterminazione delle piante organiche secondo la proposta ministeriale indurrebbe i magistrati e il personale tutto a considerare che uno straordinario impegno nel lavoro si risolverebbe, comunque, in un ulteriore incremento dei carichi di lavoro, mentre il rallentamento dell’impegno, con conseguente aumento dell’arretrato e dei tempi di definizione delle controversie, potrebbe paradossalmente produrre un aumento di posti in organico.

Il Presidente della Corte ha poi evidenziato che l’attuale previsione di aumento di 2 sole unità non consentirebbe di affrontare adeguatamente l’aumento del carico di lavoro derivante dall’aumento di competenze della sezione impresa (D.L.vo 19.01.2017, n.3) e dall’arrivo in II grado delle cause nate dalla procedura ILVA (sarebbero stati comunicati dal Tribunale più di 1000 procedimenti), oltre ai numerosissimi procedimenti d’appello derivanti dalle cause di protezione internazionale sorte in I grado sino al 17.08.2017.

Infine, l’attuale previsione di aumento non consentirebbe di organizzare al meglio l’ufficio per l’esame preliminare delle impugnazioni, necessario sia nel settore civile, sia nel settore penale.

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15

Il Consiglio giudiziario, pertanto, ha espresso parere non favorevole sulla proposta di rideterminazione della pianta organica delle tre Corti d’Appello, considerandola addirittura dannosa nella sua impostazione, prima ancora che nelle specifiche variazioni, non solo per la Corte d’Appello di Milano ma altresì per il sistema giudiziario del Paese nel suo complesso.

5.2. La valutazione consiliare

Dall’analisi dei dati emerge che gli uffici di Tribunale del distretto di Milano hanno avuto un aumento dell’organico pari a 4 unità: si è passati, infatti, da 507 magistrati a 511.

Come detto, la proposta ministeriale per l’ufficio di Corte prevede l’aumento di 2 unità.

Il rapporto tra il numero dei magistrati in organico presso gli uffici di Tribunale del distretto e l’ufficio di Corte di Appello, alla luce delle modifiche proposte, è pari a 4,09, vicino a quello medio nazionale (4,11).

La tabella seguente riporta alcuni indici registrati presso la sede in esame.

(16)

16

2013 2014 2015 2016

Media ufficio

Media nazionale

Tasso di ricambio civile 132 129 126 103 123 123

Tasso di ricambio penale 112 123 118 126 120 96

Pendenti settore civile 17.703 15.615 13.709 13.761 15.197

Pendenti settore penale 13.806 12.022 10.571 8.643 11.743

% Ultrabiennali settore civile 39% 36% 29% 19% 31% 52%

Numero ultrabiennali settore civile 6.875 5.568 4.023 2.615 4.667

% Ultrabiennali settore penale 40% 32% 23% 20% 29% 45%

Numero ultrabiennali settore penale 5.501 3.804 2.400 1.729 3.352 Valori registrati presso l'ufficio di Corte di Appello di: Milano

La sede di Milano fa registrare tassi positivi dell’indice di ricambio negli ultimi quattro anni sia per il settore civile sia per il settore penale.

Questo ha comportato la riduzione delle pendenze sia nel settore civile – da 17.703 fascicoli pendenti nel 2013 si passa a 13.761 fascicoli pendenti nel 2016 – sia nel settore penale – da 13.806 fascicoli pendenti del 2013 si passa a 8.643 fascicoli pendenti nel 2016.

La percentuale di fascicoli pendenti ultrabiennali nel settore civile, pari nel 2016 al 19%, è nettamente inferiore a quella che si registra nello stesso anno a livello nazionale, che è pari al 52%.

Nel settore penale, il 20% dei fascicoli pendenti al 31.12.2016 è iscritto da più di due anni, valore anche in questo caso ben inferiore a quello nazionale, che è pari al 45%. Nel quadriennio vi è stata una progressiva e sostanziale riduzione in entrambi i settori.

Al fine di analizzare la situazione dell’ufficio relativa all’anno 2016 si riporta la tabella seguente in cui i magistrati addetti al settore civile sarebbero 71 rispetto ai 54 addetti al settore penale (è già stato considerato l’aumento previsto dalla proposta ministeriale distribuendo le due unità aggiuntive al settore civile).

Corte di appello di:

Milano

Media nazionale

Iscritti civili 2016 su magistrati addetti al civile 120 173 Iscritti penali 2016 su magistrati addetti al penale 133 195 Definiti civili 2016 su magistrati addetti al civile 124 195 Definiti penali 2016 su magistrati addetti al penale 167 195 Pendenti civili 2016 su magistrati addetti al civile 194 443 Pendenti penali 2016 su magistrati addetti al penale 160 471

Indice di ricambio 2016. Settore civile 103 112

Indice di ricambio 2016. Settore penale 126 93

Il numero medio di fascicoli civili iscritti per magistrato in organico addetto al settore nel corso del 2016 è inferiore a quello nazionale - 120 contro 173 – così come il numero medio di fascicoli penali iscritti per magistrato in organico addetto al settore nello stesso periodo: 133 contro 195.

Per tenere conto della peculiarità dell’ufficio lombardo, relativamente alla specificità delle materie trattate, soprattutto nel settore civile, il Ministero tiene in considerazione gli indici di iscrizione pro capite isolando la materia lavoro. Da questo emerge che, nell’ultimo triennio, presso la Corte di Appello di Milano, si iscrivono un numero di cause per magistrato addetto al settore lavoro superiore a quello nazionale, 202 contro 191 e, soprattutto, superiore a quelli delle altre sedi metropolitane, Roma (165) e Napoli (170). I dati sotto riportati sono quelli contenuti nella relazione ministeriale e valutati sulla base dell’attuale pianta organica.

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17

Milano Napoli Roma Italia Iscritti lavoro 2016 su magistrati addetti al civile 202 170 165 191 Iscritti civile 2016 su magistrati addetti al civile 99 149 176 160 Iscritti penali 2016 su magistrati addetti al penale 141 189 234 193

Sede

Per quanto riguarda, invece, il carico dei fascicoli pendenti su magistrato in organico, la sede di Milano fa registrare valori ben inferiori a quelli medi nazionali in entrambi i settori. Per la materia civile, al 31.12.2016, risultano pendenti 194 procedimenti civili per magistrato in organico addetto al settore, contro i 443 che si registrano a livello nazionale. Per il settore penale, presso il capoluogo milanese sono pendenti a fine anno 160 procedimenti per magistrato addetto al settore, contro i 471 che si registrano a livello nazionale.

L’ufficio fa registrare un numero di fascicoli definiti per magistrato, nel settore civile, pari a 124 e, quindi, inferiore a quello nazionale, che si assesta su 195 definizioni per magistrato addetto al civile.

La situazione è analoga per quanto attiene al settore penale poiché, a fronte di un numero di fascicoli definiti in Italia per magistrato addetto al settore, pari a 195, a Milano ogni magistrato penale definisce 167 fascicoli.

Tenuto in debito conto la particolare complessità delle controversie della sede lombarda, legate alla specificità della realtà economico – produttiva del territorio di competenza dell’ufficio, al fine di consolidare gli obiettivi di miglioramento delle performance ottenute dall’ufficio milanese e di rafforzare la sezione dedicata alla trattazione della cause di lavoro, il Ministero propone un aumento dell’organico della Corte di Appello di Milano di 2 unità.

La proposta, tuttavia, appare insoddisfacente. Il Consiglio ritiene, infatti, di dover condividere la posizione del Presidente della Corte in merito all’inidoneità della proposta ministeriale a far fronte alle attuali e future esigenze dell’ufficio.

Anzitutto deve essere assolutamente garantita la piena operatività dell’ufficio per l’esame preliminare delle impugnazioni, ormai considerato, come dimostrano anche le conclusioni del recente studio condotto dal Consiglio Superiore della Magistratura, uno strumento formidabile per rendere più efficiente ed efficace il servizio giustizia: sul punto, pertanto, la richiesta del Presidente della Corte d’Appello di destinare almeno un consigliere al settore civile e uno al settore penale non può che esser5e condivisa.

Così come appaiono condivisibili le preoccupazioni legate all’aumento di competenze della Corte determinato sia dalle recenti disposizioni legislative in materia di Impresa (D.lgs. 19.1.17 n. 3), sia dall’arrivo in secondo grado delle cause nate dalla procedura ILVA e da quelle sulla protezione internazionale (settore, quest’ultimo, dove è stato registrato, negli ultimi due anni, il maggior numero di sopravvenienze rispetto alle altre due sedi metropolitane).

Sotto il primo profilo, va anche considerata la particolare complessità dei procedimenti civili in materia d’impresa sol che si consideri che nel circondario di Milano operano oltre 160.000 società di capitali, di cui 1.235 con fatturato superiore ai 50 milioni di euro, pari al 23% su base nazionale.

Pertanto, considerata anche la soppressione dell’organico dei magistrati distrettuali di cui ha sofferto l’ufficio, per consentire alla Corte di Appello di Milano di non retrocedere dagli standard di rendimento raggiunti, si richiede, oltre all’aumento di organico previsto dal Ministero, l’incremento di altre 3 unità, per arrivare complessivamente a 5, che doterebbe la Corte delle forze necessarie a raggiungere gli obiettivi auspicati.

(18)

18 6. Corte d’Appello di Napoli

La proposta del Ministero prevede l’aumento di 5 consiglieri.

Presidente di Corte di Appello

Presidente

di sezione Consigliere Totale

Presidente di Corte di

Appello

Presidente

di sezione Consigliere Totale

NAPOLI 1 27 119 147 1 27 124 152 + 5

Corti di Appello

Pianta Organica Attuale Proposta Ministero

Modifiche Ministero

6.1 Il parere del Consiglio Giudiziario

Il Consiglio Giudiziario di Napoli rileva che il Ministero non avrebbe individuato le cause che hanno generato un volume di cause pendenti così alto; in particolare non tiene conto del tasso di scopertura dell’organico quanto meno dell’ultimo quadriennio. Si osserva che, nonostante la Corte d’Appello definisca un numero di procedimenti superiori alle sopravvenienze, non riesce a ridurre significativamente il numero assoluto delle pendenze e l’arretrato ultrabiennale. La mancata definizione delle pendenze ultrabiennali non deve attribuirsi a un difetto di organizzazione ma alla scelta di adottare un criterio LIFO (Last In First Out) per evitare che un sempre maggiore numero di controversie incorra nel rischio della ultrabiennalità. Si ritiene, tra l’altro, che i Giudici ausiliari non possano essere proficuamente destinati alla definizione di procedimenti di risalente iscrizione mediamente connotati da particolari difficoltà processuali e sostanziali.

La possibilità di reperire risorse per il settore civile operando recuperi gestionali dalla pianta organica della sezione lavoro non considera che la riduzione dell’attuale organico comporterebbe la creazione di arretrati anche per la sezione lavoro.

Nel settore penale occorre tener conto della specificità criminale del territorio che porta alla celebrazione di una quantità elevata di maxi processi.

Pertanto ritiene congrua la richiesta formulata dal Presidente della Corte d’Appello di un aumento di 9 consiglieri e 2 Presidenti di sezione in modo da poter destinare 3 unità al settore civile e le restanti alla creazione di una nuova sezione di assise e di una nuova sezione penale di appello. Il Consiglio Giudiziario, in conclusione, ritiene che la proposta di incremento di sole 5 unità non sarebbe idonea a soddisfare le esigenze della Corte e auspica che l’aumento della pianta organica comprenda anche un ulteriore posto di Presidente di sezione al fine di consentire la creazione di una ulteriore sezione di assise.

Per la Procura Generale il Consiglio Giudiziario ritiene condivisibile la decisione di conservare immutato l’organico in attesa della valutazione degli effetti della riforma dell’art. 412 c.p.p.

6.2. La valutazione consiliare

Dall’analisi dei dati emerge che gli uffici di Tribunale del distretto di Napoli hanno avuto una diminuzione dell’organico di una unità: si è passati, infatti, da 658 magistrati a 657.

Come detto la proposta ministeriale per l’ufficio di Corte prevede l’aumento di 5 unità.

Il rapporto tra il numero dei magistrati in organico presso gli uffici di Tribunale del distretto e l’ufficio di Corte di Appello, alla luce delle modifiche proposte, è pari a 4,32, superiore a quello medio nazionale che è pari a 4,11 e, quindi, di esso più svantaggioso.

Occorre, inoltre, tenere presente che con l’istituzione della sede di Napoli Nord avvenuta nel 2013, l’organico del Tribunale di Napoli è stato ridotto di 29 unità a fronte della creazione di 72 posti di giudice, 7 Presidenti di sezione e 1 Presidente a Napoli Nord, con il consequenziale aumento dell’attività della Corte d’Appello - a cui non è seguito alcun aumento di organico dell’ufficio di secondo grado - e il peggioramento del rapporto sopra indicato.

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19

2013 2014 2015 2016

Media ufficio

Media nazionale

Tasso di ricambio civile 119 140 140 127 132 123

Tasso di ricambio penale 43 115 135 94 97 96

Pendenti settore civile 66.741 61.471 56.224 52.502 59.235

Pendenti settore penale 48.530 46.792 43.245 44.294 45.453

% Ultrabiennali settore civile 58% 64% 65% 62% 62% 52%

Numero ultrabiennali settore civile 38.619 39.055 36.314 32.551 36.724

% Ultrabiennali settore penale 39% 39% 62% 59% 50% 45%

Numero ultrabiennali settore penale 18.876 18.442 26.951 26.133 22.684 Valori registrati presso l'ufficio di Corte di Appello di: Napoli

La sede di Napoli fa registrare tassi positivi dell’indice di ricambio per gli ultimi quattro anni per il settore civile. Nel settore penale, invece, il numero dei fascicoli iscritti supera quello dei fascicoli definiti nel 2013 (dove l’indice tocca un preoccupante minimo pari a 43) e nel 2016. Considerando la media degli ultimi quattro anni, l’ufficio registra valori ben superiori a 100 nel civile e inferiori all’equilibrio, nel penale.

Le pendenze nel settore civile sono quindi in diminuzione, si passa dai 66.741 fascicoli pendenti nel 2013 ai 52.502 fascicoli pendenti al 31.12.2016. Le pendenze nel settore penale sono in leggera crescita tra il 2016 e il 2015: 44.294 contro 43.245, anche se inferiori ai valori del 2013 (48.530 pendenti).

La percentuale di fascicoli pendenti ultrabiennali nel 2016 è ben superiore a quella nazionale, sia nel settore civile (62%), sia in quello penale (59%).

Al fine di analizzare la situazione dell’ufficio relativa all’anno 2016 si riporta la tabella seguente in cui i magistrati addetti al settore civile sarebbero 86 rispetto ai 66 addetti al settore penale (è già stato considerato l’aumento previsto dalla proposta ministeriale distribuendo, delle cinque unità aggiuntive, due al settore civile e tre al settore penale che presenta maggiori criticità).

Corte di appello di:

Napoli

Media nazionale Iscritti civili 2016 su magistrati addetti al civile 158 173 Iscritti penali 2016 su magistrati addetti al penale 201 195 Definiti civili 2016 su magistrati addetti al civile 201 195 Definiti penali 2016 su magistrati addetti al penale 189 195 Pendenti civili 2016 su magistrati addetti al civile 610 443 Pendenti penali 2016 su magistrati addetti al penale 671 471

Indice di ricambio 2016. Settore civile 127 112

Indice di ricambio 2016. Settore penale 94 93

Il numero medio di fascicoli civili iscritti per magistrato in organico addetto al settore nel corso del 2016 è inferiore a quello nazionale - 158 contro 173 - mentre il numero medio di fascicoli penali iscritti per magistrato in organico addetto al settore nello stesso periodo risulta leggermente più alto di quello medio nazionale: 201 contro 195.

Per quanto riguarda invece il carico dei fascicoli pendenti su magistrato in organico la sede di Napoli fa registrare valori ben superiori a quelli medi nazionali in entrambi i settori. Per la materia civile, al 31.12.2016 risultano pendenti 610 procedimenti civili per magistrato in organico addetto al settore, contro i 443 che si registrano a livello nazionale. Per il settore penale, presso il capoluogo campano

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20

sono pendenti a fine anno 671 procedimenti per magistrato addetto al settore, contro i 471 che si registrano a livello nazionale.

L’ufficio fa registrare un numero di fascicoli definiti per magistrato nel settore civile pari a 201, di poco superiore a quello nazionale, che si assesta su 195 definizioni per magistrato addetto al civile.

Nel settore penale, invece, a fronte di un numero di fascicoli definiti in Italia per magistrato addetto al settore, pari a 195, a Napoli ogni magistrato penale definisce 189 fascicoli.

Da una simulazione effettuata, emerge che, con ulteriori quattro unità assegnate al settore penale della Corte di Appello di Napoli, mantenendo lo stesso standard di produttività teorica, difficilmente elevabile in ragione della complessità dei procedimenti penali che normalmente vengono trattati in quell’ufficio, l’indice di ricambio penale raggiungerebbe il perfetto equilibrio tra fascicoli iscritti e fascicoli definiti. Il Consiglio, pertanto, ritiene assolutamente necessario l’incremento di ultertiori 4 unità, per arrivare complessivamente a 9, anche in considerazione del fatto che, come detto, quest’ulteriore apporto non consentirebbe, in ogni caso, di intaccare la pendenza ma garantirebbe, almeno, l’equilibrio dell’indice di ricambio, sì da evitare la formazione di ulteriore arretrato.

L’aumento complessivo di 9 unità consentirebbe, inoltre, di riequilibrare il rapporto tra magistrati di primo e secondo grado che, come detto, aveva subito un peggioramento a seguito dell’istituzione del Tribunale di Napoli Nord.

7. Corte d’Appello di Roma

La proposta del Ministero prevede l’aumento di 3 consiglieri.

Presidente di Corte di Appello

Presidente

di sezione Consigliere Totale

Presidente di Corte di

Appello

Presidente

di sezione Consigliere Totale

ROMA 1 27 135 163 1 27 138 166 + 3

Corti di Appello

Pianta Organica Attuale Proposta Ministero

Modifiche Ministero

7.1 Il parere del Consiglio Giudiziario

Il Consiglio Giudiziario di Roma, acquisito il parere della Commissione Flussi, esprime parere contrario alla proposta ministeriale di incremento della pianta organica della Corte di Appello di Roma ritenendo insufficiente il prospettato aumento di organico di 3 unità; chiede, infatti, un aumento di 5 unità che consentirebbe di consolidare il trend positivo in termini di indici di ricambio e di smaltimento ed un effettivo e concreto abbattimento dell’arretrato patologico dell’area civile ma anche di ridurre il tasso di incidenza della prescrizione e la durata dei processi nel settore penale.

In tale valutazione il Consiglio Giudiziario pone in rilievo il rapporto flussi/magistrati in organico, riferito al totale dei flussi civili e penali relativo al 2016, che indica per la Corte di Roma 193 sopravvenienze per magistrato contro le 182 per la Corte di Napoli e le 128 per la Corte di Milano.

Nello specifico, il numero di iscritti per magistrato della Corte di Roma nel biennio 2015-2016 è superiore di 11 unità rispetto alla media nazionale, mentre Napoli e Milano si collocano al di sotto della media rispettivamente di 13 e di 57 fascicoli per magistrato.

Con riguardo alla riduzione dell’arretrato, risulta che la Corte di Appello di Roma riesce a smaltire l’elevato e crescente numero di cause in ingresso, in misura maggiore rispetto alle altre Corti di Appello italiane; nel settore contenzioso civile e lavoro e previdenza si registra una riduzione delle pendenze ultra biennali nell’ordine rispettivamente del 14% e del 47% nel triennio 2013-2016.

Pertanto nel settore civile, nonostante tutte le risorse attuali risultino impegnate nel costante aumento della produttività (alti indici di ricambio e riduzione, seppur minima, dei tempi di definizione), permane la situazione patologica delle pendenze ultra biennali che, stante il costante flusso di impugnazioni nel civile ordinario, sono un fenomeno altrettanto costante.

Nel settore penale, è eclatante il dato relativo alle prescrizioni dei reati che sono in misura decisamente maggiore rispetto alle altre due Corti metropolitane; a tale dato si affianca quello relativo alle sopravvenienze che hanno avuto un picco nel primo semestre 2017 quantificato

(21)

21

nell’impugnazione di ben il 71% delle sentenze di primo grado. Questi due elementi conducono a ritenere necessario l’aumento delle unità nel settore penale, che permetterebbe di riequilibrare la distribuzione delle risorse all’interno dell’Ufficio (che vede un numero prevalente di unità nel settore civile) e di aggredire l’annoso aumento delle prescrizioni contenendone gli effetti.

7.2. La valutazione consiliare

Dall’analisi dei dati emerge che gli uffici di Tribunale del distretto di Roma hanno avuto un aumento dell’organico pari a 2 unità: si è passati, infatti, da 568 magistrati a 570.

Come detto, la proposta ministeriale per l’ufficio di Corte prevede l’aumento di 3 unità.

Il rapporto tra il numero dei magistrati in organico presso gli uffici di Tribunale del distretto e l’ufficio di Corte di Appello, alla luce delle modifiche proposte, è pari a 3,43, inferiore a quello medio nazionale che è pari a 4,11 e, quindi, di esso più vantaggioso.

La tabella seguente riporta alcuni indici registrati presso la sede in esame.

(22)

22

2013 2014 2015 2016

Media ufficio

Media nazionale

Tasso di ricambio civile 151 174 157 137 155 123

Tasso di ricambio penale 81 60 124 48 78 96

Pendenti settore civile 85.508 73.034 63.322 57.622 69.872

Pendenti settore penale 33.920 40.179 38.574 50.513 45.453

% Ultrabiennali settore civile 54% 61% 58% 54% 57% 52%

Numero ultrabiennali settore civile 46.353 44.413 36.531 31.116 39.602

% Ultrabiennali settore penale 40% 44% 53% 51% 47% 45%

Numero ultrabiennali settore penale 13.592 17.520 20.511 25.762 21.346 Valori registrati presso l'ufficio di Corte di Appello di: Roma

La sede di Roma fa registrare tassi positivi dell’indice di ricambio dal 2013 al 2016 per il settore civile, anche se nell’ultimo anno considerato la capacità di smaltire un numero di fascicoli superiore a quello dei fascicoli iscritti si riduce rispetto agli anni precedenti, ma il valore del tasso rimane sempre più alto di quello medio nazionale (137 contro 123). Nel settore penale, invece, il numero dei fascicoli definiti è sempre inferiore a quello dei fascicoli iscritti con l’eccezione dell’anno 2015, a cui fa riscontro però il brusco calo dell’indice del 2016. Questa alternanza nei risultati della performance è certamente legata alla scarsa attendibilità dei dati relativi alle iscrizioni in materia penale in questo biennio, già sopra illustrata. L’indice quadriennale, certamente più robusto, pari a 78 - e quindi, non solo ben inferiore alla parità, ma anche inferiore al valore medio nazionale - testimonia la sofferenza del settore penale dell’ufficio di Corte di Appello di Roma.

Tutto ciò ha comportato: un forte calo nelle pendenze del settore civile, che sono passate, tra il 2013 e il 2016, da 85.508 a 57.622, e, ovviamente, una crescita dell’arretrato penale che è passato dai 33.920 fascicoli del 2013 ai 50.513 fascicoli del 2016.

La percentuale di fascicoli pendenti ultrabiennali nel settore civile, pari nel 2016 al 54%, è di poco superiore a quella che si registra nello stesso anno a livello nazionale, che è pari al 52% ed è progressivamente scesa dal 2014 al 2016. Nel settore penale, invece, il 51% dei fascicoli pendenti al 31.12.2016 è iscritto da più di due anni – a livello nazionale tale percentuale è più bassa ed è pari al 45%.

Al fine di analizzare la situazione dell’ufficio relativa all’anno 2016 si riporta la tabella seguente in cui, si ricorda, i dati dei flussi in materia penale sono costituiti da una media degli anni 2015 – 2016 e i magistrati addetti al settore civile sarebbero 99 rispetto ai 67 addetti al settore penale (è già stato considerato l’aumento previsto dalla proposta ministeriale distribuendo, delle tre unità aggiuntive, una al settore civile e due al settore penale che presenta maggiori criticità).

Corte di appello di:

Roma

Media nazionale Iscritti civili 2016 su magistrati addetti al civile 166 173 Iscritti penali 2016 su magistrati addetti al penale 222 195 Definiti civili 2016 su magistrati addetti al civile 227 195 Definiti penali 2016 su magistrati addetti al penale 144 195 Pendenti civili 2016 su magistrati addetti al civile 582 443 Pendenti penali 2016 su magistrati addetti al penale 754 471

Indice di ricambio 2016. Settore civile 137 112

Indice di ricambio 2016. Settore penale 65 93

*Il dato degli iscritti, dei definiti e dell’indice di ricambio per il settore penale della sede di Roma è una media del biennio 2015 - 16

(23)

23

Il numero medio di fascicoli civili iscritti per magistrato in organico addetto al settore nel corso del 2016 è inferiore a quello nazionale - 166 contro 173 - mentre il numero medio di fascicoli penali iscritti per magistrato in organico addetto al settore nel biennio 2015 – 2016 risulta più alto di quello medio nazionale: 222 contro 195.

Per quanto riguarda, invece, il carico dei fascicoli pendenti su magistrato in organico, la sede di Roma fa registrare valori superiori a quello medio nazionale nel settore civile – 582 fascicoli pendenti su magistrato in organico addetto al settore contro 443 e - a ulteriore testimonianza delle difficoltà del settore - ben superiori a quello medio nazionale per quanto riguarda la materia penale:

754 contro 471, che sono attualmente ben più alti considerando l’organico inferiore di 3 unità.

L’ufficio fa registrare un numero di fascicoli definiti per magistrato nel settore civile pari a 227, e quindi ben superiore a quello nazionale, che si assesta su 195 definizioni per magistrato addetto al civile. La situazione è diversa per quanto attiene al settore penale poiché, a fronte di un numero di fascicoli definiti in Italia per magistrato addetto al settore pari a 195, a Roma ogni magistrato penale definisce 144 fascicoli.

Per riportare ai valori medi nazionali (93) il tasso di ricambio del settore penale dell’ufficio di Roma, mantenendo l’attuale indice di produttività, sarebbe necessario implementare l’organico dei magistrati addetti al settore di circa 29 unità. Considerando invece, i tassi medi di produttività nazionali, sarebbe necessario impiegare nel settore in esame 4 unità in più per riportare l’indice di ricambio ai valori medi nazionali, 10 per raggiungere un equilibrio tra iscrizioni e definizioni. Vista la possibilità di un diverso riparto, rispetto all’attuale, del personale di magistratura della Corte tra i due settori che - secondo quanto indicato dal Presidente della Corte nella relazione inviata al Consiglio - dovrebbe riguardare lo spostamento di 5 unità dal settore civile a quello penale, si chiede l’incremento di ulteriori 4 unità, per arrivare complessivamente a 7, che consentirebbe, così, la creazione di una nuova sezione penale.

8 La proposta di variazione del Ministro della Giustizia per gli uffici requirenti di secondo grado di Milano, Napoli e Roma

Il Ministero, considerando che un’analisi completa dell’attività delle Procure Generali non può prescindere da una valutazione dell’impatto che su tali uffici produrrà la legge sulla cd “riforma del processo penale” approvata in via definitiva dalla Camera dei Deputati il 14 giugno 2017, ritiene di non modificare la pianta organica delle Procure Generali delle sedi “metropolitane”, quanto meno fino a quando non saranno misurabili gli effetti della nuova normativa sulla mole di lavoro degli uffici requirenti di secondo grado.

Il Consiglio, pur condividendo le ragioni espresse dal Ministero, che portano a lasciare invariate le piante organiche, rappresenta, tuttavia, che con la variazione della pianta organica giudicante si accentua la differenza nel rapporto tra sostituti procuratori generali e consiglieri della Corte d’Appello addetti all’area penale, pari al 48% a livello nazionale (1 sost. ogni 2 cons.) e che diventerebbe, con la proposta ministeriale, pari al 44% a Milano (1 sostituto ogni 2,25 consiglieri), al 36% a Napoli (1 sostituto ogni 2,75 consiglieri) e al 34% a Roma (1 sostituto ogni 2,91 consiglieri).

Appare evidente, pertanto, l’esigenza di procedere tempestivamente ad una revisione integrativa degli organici delle Procure generali e, in questo senso, si formula specifica richiesta al Ministro della Giustizia.

9 Conclusioni

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24

Il Consiglio ritiene, in definitiva, di dover chiedere al Signor Ministro della Giustizia di modificare la proposta di rideterminazione della pianta organica dei tre uffici metropolitani.

Appare necessario, infatti, un ulteriore sforzo per dotare le sedi metropolitane degli strumenti necessari al raggiungimento o alla conservazione di un elevato livello di produttività. Occorre, infatti, tener conto che le performance dei tre uffici metropolitani producono un rimarchevole effetto sull’intero sistema Giustizia e sull’immagine del Paese, vista l’incidenza a dir poco eccezionale che tali sedi rappresentano sul territorio nazionale raccogliendo, essi soli, nelle materie civili e penali, il 39% dei fascicoli pendenti e il 34% delle iscrizioni complessive (dati 2016).

La proposta ministeriale, pertanto, dovrebbe essere modificata nei seguenti termini:

 Corte di Appello di Milano: ulteriori 3 magistrati, così da pervenire a un aumento complessivo di 5 unità;

 Corte di Appello di Napoli: ulteriori 4 magistrati, così da pervenire a un aumento complessivo di 9 unità;

 Corte di Appello di Roma: ulteriori 4 magistrati, così da pervenire a un aumento complessivo di 7 unità.

Tabella riepilogativa della P.O. dei Consiglieri delle Corti di Appello con le richieste del CSM

Presidente di Corte di Appello

Presidente

di sezione Consigliere Totale

Presidente di Corte di Appello

Presidente

di sezione Consigliere Totale

MILANO 1 22 100 123 1 22 102 125 + 2 +3 +5

NAPOLI 1 27 119 147 1 27 124 152 + 5 +4 +9

ROMA 1 27 135 163 1 27 138 166 + 3 +4 +7

Totale 3 76 354 433 3 76 364 443 + 10 +11 +21

Nuova pianta organica richiesta dal

CSM Corti di Appello

Pianta Organica Attuale Richieste di

modifiche del CSM rispetto alla proposta Ministeriale Proposta Ministero

Modifiche Ministero

Tanto premesso,

il Consiglio Superiore della Magistratura

delibera

di esprimere parere favorevole alla proposta del Ministro della Giustizia di rideterminazione della pianta organica degli uffici giudicanti di secondo grado di Roma, Milano e Napoli, nei termini di cui in motivazione, subordinato all’accoglimento delle prospettate integrazioni che si considerano necessarie per la maggiore efficacia del progetto.

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