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Il Progetto Serra Coop. Jolly Italia

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Academic year: 2022

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Inscritta alla C.C.I.A.A. di Latina al n. 147865, C.F./P. IVA 02124380599

Albo Soc. Coop. N. 128460, Società Cooperative a Mutualità Prevalente di Diritto

Il Progetto Serra

Coop. Jolly Italia

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Premessa

Ortoterapia: definizione e storia

Con il termine anglosassone ‘’horticultural-therapy’’, che in Italia viene solitamente tradotto in ‘’terapia orticolturale’’, ‘’Orticoltura terapeutica’’ o ‘’Orto-giardino- terapia’’(anche se le espressioni che maggiormente rispecchiano le attività svolte e le implicazioni curative sono Terapia assistita con le piante o riabilitazione attraverso la natura), si intende un processo che, utilizzando impianti e attività orto florovivaistiche, favorisce l’adeguamento sociale, educativo, psicologico e fisico delle persone, migliorando il corpo e la mente. Utilizzata sin dall’antichità in alcune tecniche terapeutiche orientali, bisogna però attendere gli studi dello statunitense Benjamin Rush (1745-1813, considerato il ‘’padre della psichiatria americana), che nella sua opera

‘’Malattie della mente’’ descrive scientificamente le potenzialità di un approccio terapeutico fondato sull’ utilizzo delle piante e delle attività di giardinaggio, affermando tra l’altro che lavorare il terreno ha un benefico effetto sulla salute mentale.

E’ una terapia basata su programmi terapeutici e di sostegno alle tradizionali cure mediche il cui obiettivo principale è il BENESSERE individuale delle persone. Si tratta dell’ Horticultural Therapy, tradotta spesso in Orto-cultura ma più appropriatamente

‘’Terapia assistita dalle piante’’. La terapia si è diffusa negli Stati Uniti ed in Germania e comprende attività di giardinaggio, coltivazione di piante ma anche il semplice contatto con esse e la visione del paesaggio.

Aspetti terapeutici e riabilitativi:

Ad oggi nei paesi anglosassoni vi è una costante ricerca e sperimentazione riguardo l’

ortoterapia ossia quella disciplina basata sul “curare e farsi curare dagli orti e dai giardini”. Questo presuppone nel lavoro con pazienti psichiatrici l’emergere di due aspetti fondamentali. Il primo è prendere consapevolezza del possibile cambiamento attraverso la modificazione del paesaggio in cui si vive preparando il terreno, piantando, seguendo la semina, la fioritura e il raccolto attraverso un’adeguata gestione del proprio tempo.

Secondo, i pazienti attraverso la cura di un altro soggetto vivente possono percepire di non essere sempre e solo loro stessi l’obiettivo del trattamento e della cura. Coltivare un orto o prendersi cura di uno spazio verde per il decoro della città in cui si vive permette di uscire da un ruolo passivo in cui molto spesso questi soggetti sono relegati rispetto alla società in cui vivono avendo quindi la possibilità di sviluppare un percorso di crescita psicologica emotiva ed intellettiva. Inoltre “curare” uno spazio verde all’interno della città in cui si vive porta a sviluppare un maggiore senso di appartenenza e a poter sviluppare importanti aspetti di integrazione e socializzazione. Inoltre questa attività si presta al lavoro in gruppo favorendo la socializzazione e la collaborazione, la condivisione di un obiettivo comune e l’espressione delle proprie idee.

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Il Progetto Serra

La persona come unità Bio - Psico - Sociale

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Durata:10 mesi

Obiettivi: Apprendere l'osservazione, la sperimentazione e il contatto con la natura.

Aspetti Metodologici: Attività in laboratorio e pratiche.

Strumenti Didattici: Interventi pratici con semi, piante, fiori e frutti.

Il progetto proposto dalla Cooperativa Sociale Jolly Italia ha come obiettivo principale quello di organizzare un'attività di gruppo attraverso la tecnica riabilitativa dell' ortoterapia, la cui finalità, è il recupero e la valorizzazione delle parti sane dell'individuo.

L'ortoterapia è una nuova terapia alternativa capace di migliorare lo stato di salute degli individui sia da un punto di vista prettamente organico che psicologico. E' un vero trattamento di sostegno che sfrutta le potenzialità della natura ed i suoi effetti benefici in determinate categorie di persone come gli anziani, i diversamente abili e con disagio psicologico. L'ortoterapia comprende l'attività di giardinaggio, la coltivazione di piante e di ortaggi, attività queste che permettono la cura dell'ansia attraverso la stimolazione dei sensi del tatto, dell'olfatto e della vista. Tutti noi sappiamo quanto faccia bene una passeggiata nel bosco o in un parco cittadino quando si è molto stressati o stanchi...la semplice visione degli alberi e dei colori dei fiori riesce a risollevare il morale anche ai malati, ai disabili e ai depressi.

Così come gli animali, utilizzati nella "pet therapy", l'ortoterapia lavora con un materiale

"vivente": le piante. Esa serve per curare particolari disabilità o disagi psicologici (stress, depressione, ansia, vecchiaia, tossicodipendenza, stato di detenzione etc.)

Nei giardini terapeutici si trova o si ritrova, la fiducia nelle proprie capacità di far vivere, crescere e curare un essere vivente, si sviluppa un metodo di lavoro che consente di raggiungere un obiettivo rappresentato dalla crescita della pianta. Le varie fasi agricole di semina, fioritura, raccolta consentono di comprendere ed organizzare il tempo. Il contatto con la terra, l'osservazione di forme, colori, ombre e luce dei vegetali, trasmettono sensazioni rilassanti, stimolano capacità percettive ma anche quelle affettive che vengono attivate con il prendersi cura di una pianta. Si trova o si ritrova, inoltre, fiducia nelle proprie capacità di far vivere e crescere un essere, da non sottovalutare poi l'aspetto positivo di sperimentare un metodo di lavoro che consente di raggiungere un obiettivo. Dalla cura di un orto o di un giardino ne traggono benefici i disabili fisici con patologie congenite o da traumi attraverso l'acquisizione o riacquisizione delle proprie capacità, si migliorano l'autostima e il sensodi controllo sull'ambiente, attraverso i profumi ed i sapori si ricarica lo spirito si sciolgono le tensioni.

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La passione per il verde ha effetti benefici per tutti, coltivare pomodori e rose rallenta il battito cardiaco, regolarizza il respiro, abbassa la pressione sanguigna ma soprattutto mette il sorriso sulle labbra. Un altro aspetto positivo di questa terapia verde è il fatto che richiede uno sforzo fisico anche se limitato, ed è dunque utile nei casi di astenia o nelle convalescenze.

Il Gruppo

Come già sottolineato nella premessa, il laboratorio pone le sue basi sul “lavoro di gruppo”. Il gruppo di lavoro, infatti, svolge specifiche attività come soluzione di problemi, sviluppo di un compito, progettazione di attività e di beni, preparazione di procedure finalizzate al raggiungimento di un obiettivo, realizzate attraverso modalità, tempi, metodi, risorse. Una attenzione particolare va posta alla fase di conoscenza e formazione del gruppo. Il lavorare “con e insieme” all’altro favorisce e incrementa momenti di socializzazione, di confronto e condivisione di momenti significativi. A tal proposito, è fondamentale alternare momenti di condivisione a momenti di autonomia, momenti in cui ogni partecipante può mettersi alla prova cimentandosi in azioni nuove concrete trovando un proprio spazio di espressione e di riconoscimento come soggetto unico all’interno di un gruppo nuovo.

Il nostro giardino terapeutico permetterà al gruppo di condividere esperienze comuni e attraverso la possibilità di esplorare nuove relazioni di raggiungere nuovi obiettivi.

Rispetto a questo in passate esperienze i partecipanti hanno scritto: “ E’ difficile, ma ho fatto un buon lavoro”; “Ho il pollice verde”; “Ho fiducia in me stesso e negli altri; “Far nascere da una talea una pianta è stupendo perché vive come noi”; “Le persone mi vogliono bene”; tra le nuvole minaccia pioggia, meno male che ho finito”; “Mi diverto e imparando passo il tempo”.

Declinando qui di seguito le differenti attività svolte, sarà più chiaro quanto la natura, attraverso il lavoro del gruppo, è uno stimolo ma anche una reale esperienza di interazione e collaborazione, nonché attività educativa, ludica e psicosociale.

Le attività: dalla Serra all’Orto

Le attività di laboratorio si svolgeranno principalmente all’interno di una serra attrezzata e il lavoro seguirà sempre una certa ritualità scandita da fasi sempre simili:

1. cambio abbigliamento 2. distribuzione dei lavori

3. spiegazione verbale e visiva della procedura tecnica per svolgere i lavori 4. scelta degli attrezzi

5. esecuzione dei lavori in gruppo e singolarmente 6. pausa con merenda

7. pulizia della serra

8. discussione di gruppo: si fa il punto sui lavori eseguiti ripercorrendo l’attività svolta durante la sessione di terapia orticolturale

9. compilazione schede e firme.

Tutte le proposte si suddivideranno in due grandi attività:

• florovivaistica

• orto

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Il lavoro proposto, permetterà ai ragazzi di seguire lo sviluppo del ciclo produttivo a partire dalla preparazione del terreno per l’accoglienza del seme, con la possibilità di seguire i ritmi stagionali muovendosi in spazi diversi a seconda delle esigenze imposte dalla natura stessa. In tempi molto brevi ognuno di loro vivrà concretamente l’esperienza della cura che necessita di continuità, costanza, delicatezza ed un buon livello di attenzione per il raggiungimento di un prodotto finale ottimale.

Queste le principali attività proposte:

semina in semenzaio : in una piccola cassettina divisa in piccoli vasetti vengono riposti i semi che, con il tempo, si sono sviluppati e in seguito invasati o trapiantati.

talee : da una pianta madre si procede alla potatura delle vie aeree, si mettono a dimora i piccoli rametti ricavati, dopo circa un mese si ricaveranno nuove piantine.

messa a dimora delle piantine e sviluppo di piantina da orto: dopo la nascita delle piantine nel semenzaio (circa un mese) a seguito valutazione del raggiungimento di una buona compattezza di zolla ed un buon livello vegetativo si provvederà

a rinvasarle o mettere a dimora nel giardino o nell’orto.

attività di cura e manutenzione dell’orto.

Tutte le attività tendono a valorizzare un approccio di tipo globale all’ambiente, ponendo attenzione anche alla dimensione percettivo-sensoriale, nell’ambito generale delle differenti qualità cognitive di ognuno. Oltre all’apprendimento legato alla sfera del fare si utilizzano strumenti educativi al fine di sollecitare i partecipanti individualmente e come gruppo ad esprimere emozioni e sensazioni, coinvolgersi, documentarsi, prendere posizioni e agire.

Ci riferiamo in particolare a:

• dialogo e confronto continuo, domande aperte

• attività artistico espressive

• scrittura creativa

• problem solving

• il cerchio delle emozioni

Valutazione

La valutazione del laboratorio di ortoterapia come più volte sottolineato, sarà di tipo qualitativo e sarà svolto con l’ausilio di schede osservative tenendo conto del livello di partecipazione, piacevolezza, apprendimento e condivisione con il gruppo.

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Tempistica e struttura organizzativa del progetto

Il progetto si svolgerà da settembre a giugno.

1. Preparazione semenzai: attività di preparazione negli appositi alveoli delle future piantine.

2. Aratura e concimazione: attività di lavorazione del terreno con

conseguente concimazione dello stesso. Uso di concime biologico (letame).

3. Trapianto e piantumazione in terreno aperto: trasferimento delle piantine precedentemente preparate dagli alveoli al terreno aperto.

4. Semina in campo aperto.

5. Raccolta.

6. Vendita: attività finalizzata al recupero di fondi per il mantenimento ed il proseguimento del progetto in oggetto.

7. Workshop conclusivo: foto e documentazione sulla valutazione della partecipazione degli utenti.

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Chi siamo

La nostra storia

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La Jolly Italia Società Cooperativa Sociale è stata fondata nel 2002.

Ha attuato percorsi innovativi riconducibili all'ortoterapiafinalizzatial recuperoe

Semenzaio e talee orto realizzato con i semi

all'inserimento lavorativo di persone con disabilità mentali sensoriali e psichiche cosicché tali soggetti hanno potuto individuare ed incrementarele capacità e le abilità motorie e cognitive, ricreare l'inserimento sociale e lavorativo, utili per la vita quotidiana e favorirne l'indipendenza economica e la loro individualità.

“L'innovazione Sociale” che si intende produrre avrà come obiettivo primario le inter- azioni e le interconnessioni tra i diversi attori sono a tutela della salute come i servizi socio- sanitari e le Istituzioni pubbliche e private, presenti sul territorio nazionali.

“L'inclusività” considerata come accrescimento sarà il filo conduttore per sperimentare nuove forme di Reti partendo dai nuovi paradigmi mondiali, ascrivibili all'introduzione dell'I.C.F. La convenzione O.N.U. e l'H.D.I. (Human Development Index), che mettono al centro la persona e misurano il benessere in termini di Welfare.

La Cooperativa nel novembre 2003 ha avuto in affidamento un'attività di giardinaggio dall'Associazione Anniverdi O.N.L.U.S. alla quale dopo poco tempo si è aggiunto un progetto che ha visto la partecipazione di alcuni dei ricoverati, che consisteva nella realizzazione di un piccolo orto all'interno della sede in Lavinio (RM).

Nel novembre 2004 ha avviato un progetto rivolto ad otto utenti con finalità obiettivi e azioni riconducibili ai principi dell'ortoterapia ottenendo risultati molto soddisfacenti, tanto da essere stato replicato nei due anni successivi (2005-2006).

Nel 2006 si è svolta un'ulteriore attività rivolta a sette utenti del centro sociale riabilitativo occupazionale onlus di Nettuno (RM) della durata di quattro mesi.

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Nel 2007 la Cooperativa ha avviato un progetto di formazione per ragazzi disagiati inviati dall'Amministrazione comunale di Aprilia (LT) ed un progetto di scuola/lavoro al quale hanno aderito la scuola “IPSSCT Colonna Gatti” di Anzio e Nettuno e l'”I.S.A.” di Pomezia.

L'esperienza nelle scuole è proseguita con un progetto di assistenza specialistica con interventi formativi per il Centro Europeo di Studi Manageriali” di Formia e per l'Istituto Carlo e Nello Rosselli” di Aprilia

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Nel 2006 si è svolta un'ulteriore attività rivolta a sette utenti del centro sociale riabilitativo occupazionale onlus di Nettuno (RM) della durata di quattro mesi.

Nel 2007 la Cooperativa ha avviato un progetto di formazione per ragazzi disagiati inviati dall'Amministrazione comunale di Aprilia (LT) ed un progetto di scuola/lavoro al quale hanno aderito la scuola “IPSSCT Colonna Gatti” di Anzio e Nettuno e l'”I.S.A.” di Pomezia. L'esperienza nelle scuole è proseguita con un progetto di assistenza specialistica con interventi formativi per il Centro Europeo di Studi Manageriali” di Formia e per l'Istituto Carlo e Nello Rosselli” di Aprilia.

Dal 16 luglio 2009 la Cooperativa è iscritta all'albo regionale delle cooperative sociali (area D4 4K 17 settore e servizio civile prot. n. 83903 civile).

Da ottobre 2009 si è svolto in Via Nettunense Km. 26,200 loc. Campo di Carne ad Aprilia, un corso diformazione e riabilitazione basato sui principi dell'ortoterapia e naturopatia avente come utenza i ragazzi del DSM RM H4 di Pomezia. La Cooperativa ha provveduto alla pulizia delle aree verdi circostanti le sedi di proprietà di LazioDISU dove risiedono gli studenti universitari (2005) mentre con l'Amministrazione comunale di Aprilia ha realizzato opere per l'abbattimento delle barriere architettoniche (2008) e collaborato alla realizzazione di un parco nel cuore della città di Aprilia (Parco in movimento area Manaresi) adatto anche per bambini portatori di handicap.

Il progetto di riabilitazione dell'ortoterapia e neuropatia si è replicato nel 2010 con l'ausilio del comune di Ardea.

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Nel marzo 2011è stato avviato un progetto di ortoterapia con l'esperienza di un piccolo banchetto per la vendita dei prodotti coltivati con l'ausilio del Comune di Aprilia e la USL dipartimento Salute Mentale di Aprilia;progetto replicato a maggio 2011 per il comune di Pomezia ed il DSM RM H4 di Pomezia.

La Cooperativa ha avuto altresì un gazebo con vendita di fiori nel centro commerciale Padiglioni di Pomezia (Via Castelli Romani) e ad Aprilia un vivaio di piante, dove si trovano ancore delle serre fatte in precedenza (2004-2005) con un Bando vinto e finanziato al 60% dalla Filas, progetto approvato in Commissione edilizia dal Comune di Aprilia - Via Nettunense Km. 26,200.

Dal mese di settembre 2015 la cooperativa ha assunto n. 6 dipendenti provenienti dal DSM di Aprilia provvedendo su progetto dell'Amministrazione comunale di Aprilia alla manutenzione nei vari parchi e giardini della città di piccoli ma necessari lavori.

Con il termine anglosassone horticultural therapy, che nel nostro Paese viene solitamente tradotto in “Terapia orticolturale”, “Orticoltura terapeutica” o

“Ortogiardinoterapia” (anche se le espressioni che maggiormente rispecchiano le attività svolte e le implicazioni curative sono TERAPIA ASSISTITA CON LE PIANTE o RIABILITAZIONE ATTRAVERSO LA NATURA), si intende un processo che utilizzando impianti e attività ortoflorovivaistiche favorisce l’adeguamento sociale, educativo, psicologico e fisico delle persone, migliorando così il corpo e la mente.

la serra lavori in serra

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attività di giardinaggio raccolto

Utilizzata fin dall’antichità in alcune tecniche terapeutiche orientali, bisogna però attendere gli studi dello statunitense Benjamin Rush (1745 – 1813, considerato il “padre della psichiatria americana”), che nella sua opera “Malattie della mente” descrive scientificamente le potenzialità di un approccio terapeutico fondato sull’utilizzo delle piante e sulle attività di giardinaggio, affermando tra le altre cose che lavorare il terreno ha un benefico effetto sulla salute mentale.E’ una terapia basata su programmi terapeutici e di sostegno alle tradizionali cure mediche il cui obiettivo principale è il BEN ESSERE individuale delle persone. Si tratta dell’Horticultural Therapy tradotta spesso in Ortocultura ma più appropriatamente Terapia assistita dalle piante. Diffusa negli Stati Uniti ed in Germania comprende attività di giardinaggio, coltivazione di piante ma anche il semplice contatto con queste e la visione di un paesaggio.

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