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SCALO DI PORTA ROMANA: 2001, 2018 E PLANIVOLUMETRICO DI PROGETTO
Dallo scalo quando ancora era in attività fino al progetto: caratteri dell’area che hanno determinato le scelte progettuali.
POLITECNICO DI MILANO
SCUOLA DI ARCHITETTURA URBANISTICA INGEGNERIA DELLE COSTRUZIONI- MI
TIPO DI CORSO: Laurea Magistrale
CORSO DI STUDIO: ARCHITETTURA - PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA
PROGETTTO DI TESI:
CENTRO PER LA PRODUZIONE E L’ESPOSIZIONE DELL’ARTE MIGRATORIA Nuovi ruoli per la città dei migranti
Luca Russo M.840976
Foto aeree e planivolumetrico
RELATORE: Ferreri Giovanni Luca CORRELATORI: Monica Luca
Bergamaschi Luca
Campaiola Giulio Pasquale Bassoli Andrea Antonio
viale isonzo
viale isonzo
piazza trento
corso lodi
via giuseppe ripamonti
n
2001: Lo scalo di Porta è ancora in attivià ma in via di dismissione. Dalla foto aerea è possibile osservare i convogli merci presenti nell’area, e banchine di scarico e carico merci lungo la linea prin- cipale e i capannoni industriali adetti al funzionamento dello scalo ancora presenti ed utilizzati. Da li a poco tempo l’intera area e quasi tutte le sue funzioni relative allo scalo merci verranno smantellate.
2018: Lo scalo di Porta è totalmente dismesso. L’area di intervento secondo l’Accordo di Programma si trova racchiusa nel perimetro dello scalo ferroviario con circa 187.300 m². La zona è localizzata al confine tra due quartieri: uno definito da Viale Isonzo, Piazza Trento e Corso Lodi, e l’altro, più periferico, che si sviluppa lungo Via Brembo e Via Lorenzin, dovesi trova tuttora la Fon- dazione Prada con il Prada Museum. Le strategie di riqualificazione si pongono come obiettivo principale l’eliminazione della divisione tra i due quartieri, oggi separati dall’infrastruttura ferroviaria.
PROGETTO: seguendo le linee dettate dall’Accordo di Programma il progetto si pone, tra gli obiettivi principali, quello di permettere il passaggio tra le zone nord e sud del quartiere che ad oggi è impedito dall’infrastruttura ferroviaria ancora attiva. Per farlo ci si avvale di una strada rialzata che passa sopra la ferrovia, ed è col- legata alla quota stradale attraverso l’uso di rampe che poggiano su un terrapieno che crea una naturale pendenza dalla quota di strada, per l’appunto, fino alla quo- ta della strada rialzata. La strada rialzata è orientata longitudinalmente rispetto all’area, richiamando la disposizione dei vecchi edifici industriali di servizio allo scalo.
All’interno del parco, sul lato che affaccia su Viale Isonzo verra posto il Museo e i laboratori, e l’ingresso privilegiato al entro museale verrà posto in sovrapposizione con quello che era il precedente ingresso principale dello scalo.
0 25m 50m
100m