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Comunicato stampa Unioncamere, proposte

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Academic year: 2022

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Crisi, Dardanello: “Da Unioncamere un pacchetto di proposte per far ripartire investimenti e consumi”

Roma, 3 maggio 2012 – La possibilità di ammortizzare gli investimenti aggiuntivi in tre anni per rilanciare lo sviluppo; un patto Governo/Camere di commercio per portare sui mercati internazionali altre 10mila imprese nel prossimo triennio; una disciplina speciale che impedisca il fallimento delle imprese causato dai ritardi nei pagamenti della Pa; un rinvio dei pagamenti Iva e Irap per i primi due anni di attività delle nuove imprese.

Queste alcune delle proposte concrete, rapidamente cantierabili e soprattutto a costo nullo per le casse dello Stato, che il Presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, ha elencato oggi, presentando i dati del Rapporto Unioncamere 2012.

“I grandi mutamenti sullo scenario geo-politico e le crisi ricorrenti del sistema economico- finanziario mondiale ci hanno fatti entrare in un’era nuova”, ha sottolineato il presidente Dardanello. “Dobbiamo tutti prenderne atto e smettere di comportarci come se tra poco tutto tornerà com’era prima. Non succederà. Se l’impresa si riorganizza nel segno dell’efficienza, della qualità e dell’innovazione, anche le istituzioni – e le Camere di commercio per prime lo sanno - devono fare lo stesso. Oggi, come centocinquanta anni fa - quando le Camere nacquero come rete di istituzioni indispensabile per la costruzione del nuovo stato unitario - siamo consapevoli della nostra missione e delle responsabilità che ne seguono e per questo proponiamo al Governo e al Paese le nostre proposte per uscire – vittoriosi – dalla crisi”.

Il pacchetto di proposte di Unioncamere Investimenti

• Introdurre un intervento a carattere straordinario che consenta alle imprese di ammortizzare in tre anni gli investimenti aggiuntivi in macchinari e attrezzature. Gli investimenti ammortizzabili dovranno essere superiori alla media di quelli effettuati nell’ultimo triennio.

• Consentire alle Camere di commercio di poter attivare i Fonti strutturali, facendo leva sulle proprie risorse e sulla propria progettualità.

• Adottare anche in Italia, utilizzando le Camere di commercio, lo strumento del débat public francese, per facilitare la costruzione del consenso intorno alle opere prioritarie.

Internazionalizzazione

• Sottoscrizione di un patto tra Governo e Camere di commercio affinché, attingendo alle risorse dedicate del sistema camerale e attivando quelle dei fondi strutturali, sia possibile portare sui mercati internazionali - nei prossimi tre anni – 10mila imprese tra quelle che attualmente non esportano perché si sentono poco attrezzate per competere.

• Creazione di appositi strumenti finanziari – fondi di investimento e fondi di garanzia - pensati specificamente a misura di Pmi.

• Nel quadro del nuovo sistema della promozione e sotto la regia del Governo, le Camere di commercio sono pronte a intensificare il proprio contributo, operando in Italia nel

Per ulteriori informazioni:

ufficio.stampa@unioncamere.it - 06.4704 264-370-287-350 / 348.9025207 - 3480163758 www.unioncamere.gov.it

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Per ulteriori informazioni:

ufficio.stampa@unioncamere.it - 06.4704 264-370-287-350 / 348.9025207 - 3480163758 www.unioncamere.gov.it

ruolo “casello d’entrata” delle imprese sui mercati internazionali e, nel mondo - attraverso la rete delle Camere all’estero – per fornire assistenza sui mercati di sbocco.

Credito

• Introduzione di una disciplina speciale che consenta la gestione delle crisi finanziarie prodotte dall’incaglio dei crediti verso la Pa, evitando che l’imprenditore perda il controllo dell’azienda e incorra nelle conseguenze civili e penali di un fallimento.

• Il Sistema camerale rilancia l’appello a sensibilizzare le Istituzioni comunitarie per rivedere i contenuti degli accordi di Basilea 3, introducendo uno specifico “supporting factor” per ponderare il rischio di credito delle Pmi, oggi soggette agli stessi profili delle grandi imprese.

Imprese

Rinvio per i primi due anni di attività del versamento degli acconti Iva e Irap alla fine dell’esercizio fiscale per sostenere la creazione di imprese – non solo ad alta tecnologia ma anche di giovani, donne e immigrati.

Lavoro

Introduzione di un sistema stabile di certificazione delle competenze che, come in Germania, faccia perno sulle Camere di commercio coinvolgendo direttamente le imprese allo scopo di sostenere concretamente la riforma dell’apprendistato in chiave europea.

Semplificazione

Armonizzazione delle normative locali ed estensione del modello dello Sportello unico delle attività produttive delle Camere di commercio a tutto il territorio nazionale.

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