• Non ci sono risultati.

Maccagno A.M. - Il genere Cyclotella nei depositi diatomitici di Riano (Roma)

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Maccagno A.M. - Il genere Cyclotella nei depositi diatomitici di Riano (Roma)"

Copied!
13
0
0

Testo completo

(1)

ANGIOLA M. MACCAGNO

Istituto di Geologia e Paleontologia - Università di Roma

IL GENERE CYCLOTELLA NEI DEPOSITI DIATOMITICI DI RIANO (ROMA)

Questa breve nota è un'introduzione allo studio delle Diatomee, costituenti essenziali delle diatomiti dei dintorni di Roma; per ora l'esame è stato limitato alla formazione << tufitico- diatomitica l) di Riano (cava di «Valle dell'Inferno l> e località «<l Crocifisso l>), formazione sovra- stante al <<tufo litoide giallo vacuolare l> e attribuibile al Mindel-Riss.

Nella prima località, dove si è avuto un episodio diatomitico esteso e di tipo nettamente lacustre, l'associazione delle Diatomee è oligotipica, a volte addirittura monotipica, per l'asso- luta prevalenza di Cyclotella katzingiana ~ planetophora FRICKE, che a tratti diviene quasi esclu- siva. È questa una piccola forma vivente anche oggi in laghi piuttosto grandi in acque chiare e tranquille; prevale nelle associazioni viventi e fossili delle regioni temperate europee, è diffusa in Africa, si trova raramente, o manca, nelle associazioni delle latitudini molto alte.

Nella seconda località si tratta di un episodio stagnale costituito di un materiale tufitico- diatomitico molto impuro, a rare diatomee di ambiente stagnale-palustre, che costituiscono un'associazione più variata.

Nel lavoro vengono descritte le specie del gen. Cyclotella KZ. presenti nei depositi dia- tomitici studiati.

Con rappresentazioni diagrammatiche è illustrato il variare dei rapporti di frequenza tra la specie prevalente, C. kutzingiana ~ planetophora FRICKE, la subordinata C. meneghiniana

ot genuina A. CL. e il gruppo delle altre diatomee. Si è potuto notare una concordanza tra il massimo di frequenza di C. katzingiana e quello di Pterocarya, indicato dalloJ'studio dei pollini.

Verso la sommità della formazione, dove il materiale depositato non è più farina fossile, ma un limo tufitico-lacustre, la popolazione delle diatomee diminuisce fortemente, ma l'asso- ciazione è molto più varia; contemporaneamente l'associazione forestale indica un progressivo irrigidimento climatico con la diminuzione di Pterocarya e l'aumento di abete e faggio.

N el quadro delle ricerche effettuate e in corso a cura dell'Istituto di Geologia e Paleontologia dell'Università di Roma sui terreni quaternari a N della città, ho tentato di porre le premesse per uno studio sistematico delle Diatomee che hanno popo- lato le acque della regione durante il Quaternario, costituendo molteplici depositi diatomitici di tipo palustre e lacustre a volte abbastanza estesi. Per ora ho esaminato le diatomiti intercalate alla for- mazione << tufaceo diatomitica >> sovrastante al << tufo litoide giallo vacuolare >> abbondante nella zona.

La formazione in parola è dagli AA. attribuita in genere al Mindel-Riss. In tempi antichi e rela- tivamente recenti, vari AA. hanno dato elenchi di Diatomee fossili presenti nella zona. Si è sempre trattato però di studi episodici, anche se particolar- mente accurati (Clerici, 1894.1 e 2, 1910, 1929.1;

Bo netti, 1909, ecc.).

In questo breve lavoro, con il quale dò 1mzto ad un programma di studio delle Diatomee fossili

dei dintorni di Riano, mi sono prefissa, in luogo di dare semplici elenchi di presenza di forme neces- sariamente incompleti, di stabilire le variazioni delle percentuali relative tra le forme più abbon- danti e significative dell'associazione floristica di queste acque. Con questo intento ho fatto un esame preliminare di alcuni livelli in serie, prelevati dal deposito di tipo lacustre più rilevante della zona:

la cava di diatomite di <<Valle dell'Inferno>> sulla via Rianese al Km. 3 dal Comune di Riano (Roma).

Questa cava è già nota per osservazioni geo-morfo- logiche e paleontologiche (Accordi e Maccagno, 1962) e per studi di paleobotanica (Follieri, 1958.1 e 2, 1959, 1960.1 e 2), nonchè per ritrovamenti di rilevanti resti fossili (cervi, elefanti, ecc.). Come prima osservazione si deve notare che la quasi totalità della farina fossile di detto giacimento è costituita dall'accumulo di frustoli di Cyclotella kiitzingiana . ~ planetophora FRICKE. Associate ad essa si trovano altre specie, presenti però in picco-

(2)

Fra. 1 - La cava di farina fossile di<< Valle dell'Inferno>>, Riano.

1) Q. S0-51 m s.l.m.: livello a pesci(= livello a Follieri, 1958.2)

2) Q. 72-74,5 m s.l.m.: strati nei quali si sono trovati i numerosi resti di cervi (= livello b Follieri) 3) Q. 79-82 m s.l.m.: strati di limo tufitico-lacustre ( = livello c Follieri)

- The diatomite open quarry of the "Valle dell'Inferno", Riano.

1) 50-51 m a.s.l.: leve! of the fishes ( = leve! a Follieri, 1958.2)

2) 72-74,5 m a. s.I.: layers in which numerous remains of deer have been found ( = leve! b Follieri) 3) 79-82 m a. s.I.: layers of tufaceous lake mud ( = leve! c Follieri)

lissimo numero di esemplari; la più abbondante fra tutte si è rivelata un'altra Cyclotella : C. mene- ghiniana r:x. genuina A.CL. Mi sono limitata, in questo

lavoro preliminare sulle Diatomee di Riano, allo studio del gen. Cyclotella KZ. che si è rivelato interessante per la variazione del rapporto per- centuale tra le due specie di Cyclotella citate, tra loro e con l'insieme delle altre forme; variazione che ho cercato di mettere in evidenza con la rappre- sentazione grafica lineare della fig. 2 e con i dia- grammi di frequenza dei tre gruppi. Seguirà a questa nota preliminàre lo studio completo della associazione delle diatomee della zona, studio che sto conducendo in collaborazione col dottor M.

J alongo, che qui ringrazio per la collaborazione prestatami.

In vista di questo proposito nella serie diatomitica di Valle dell'Inferno è stata effettuata una cam- pionatura sistematica ogni 50 cm., più i numerosi livelli di tufi intercalati.

In questa nota preliminare però m1 limito a

dare i risultati dell'esame di otto livelli della cava, corrispondenti ai punti segnati nel diagramma sche- matico della serie (fig. 2), punti che sono stati scelti nei livelli particolarmente indicativi per i fossili presenti o per particolari caratteristiche di stratificazione (livelli turbati, ecc.), come indicato nella serie stratigrafica acclusa.

Un'osservazione a parte riguarda un altro epi- sodio diatomitico più decisamente palustre posto in località vicino alla prima: << Il Crocifisso >> (al Km. 5 della Rianese ), giacimento in cui si trovava l'esemplare di E. antiquus FALC. e CAUTL. che ho recentemente descritto (Maccagno, 1962).

Si tratta di un episodio di sedimentazione tufa- ceo-diatomitica, molto impuro, intercalato anch'esso alla formazione dei << tufi stratificati >>, che in questo punto appoggia direttamente sulle argille e sabbie marine calabriane, poichè mancano le formazioni di tufo interposte generalmente tra questa e le formazioni marine di base; particolarmente rile- vante la mancanza del tufo << giallo litoide vacuo-

(3)

lare >>. Si tratta però della stessa formazione a cui appartiene la diatomite di Riano, poichè seguen- dola stratigraficamente sul terreno, si vede poco lontano il suo appoggio sul tufo litoide giallo va- cuolare stesso.

L'esame delle diatomee di questo deposito ha rivelato una flora poverissima, non solo come forme, ma anche come numero di individui; limitando mi al solo genere Cyclotella, segnalo la presenza di Cyclotella kutzingiana CH. ~ planetophora FRICKE

>> bodanica EULENST y ajjìnis GRVN.

>> comta KZ.

a

ofigactis GRVN.

>> actinopleurata CLERICI.

Le altre forme sono ancora più rare.

Nei singoli campioni esaminati, conteggiando le presenze relative delle specie nei livelli prescelti, ho potuto costruire dei diagrammi percentuali (fig. 3). La osservazione è stata condotta per quanto è stato possibile su un numero che si ag- gira sui 500 individui, riportando i dati in per- centuale.

Il metodo seguito per preparare i vetrini dei campioni prescelti è in parte quello proposto da Hustedt (Freund, 1958) con alcune modifiche che si sono rivelate opportune. Ringrazio qui molto vivamente i Dott. Bonadonna e Praturlon che hanno messo a punto il metodo e montati i preparati.

DESCRIZIONE DELLE SPECIE Div.

Bacillariophyta

Cl.

Bacillariophyceae

Subcl.

CENTRICAE

Ordo DISCALES Fam. COSCINODISCACEAE Gen. Cyclotella KtiTZING, 1834

Il genere comprende numerose specie, delle quali solo sei sono rappresentate nelle diatomiti di Riano. (Nell'ambito delle specie, le diverse forme, di pari grado, secondo quanto proposto da Cleve-Euler A. (1951 ), sono state indicate con lettere dell'alfabeto greco).

Cyclotella meneghiniana KZ. <X genuina A.CL.

(Tav. I, 3 e 4)

Surirella melosiroides Meneghini (in lettera a Kiitzing).

1844 Cyclotella meneghiniana Kiitzing. Die Kieselscha- ligen Bacillarien der Diatomeen. pag. 50, tav. 30, fig. 68.

1880-81--- Van Heurck. Synopsis des Diatomées de Belgique. pag. 214, tav. 94, figg.

11 e 13.

1881 Cyclotella katzingiana v. meneghiniana Lanzi.

Le Diatomee rinvenute nelle fonti ur- bane dell'acqua Pia-Marcia. Atti Ace.

Pont. Nuovi Lincei, XXXIV, pp. 3 e 5.

1893 Cyclotella meneghiniana Antonelli e Bonetti. Le Diatomee fossili di Tor di Valle nei dintorni di Roma. Mem. Pont. Ace.

Nuovi Lincei, IX.

1894- De Toni. Sylloge Algarum. pag. 1354.

1894.1 Clerici. Sopra un giacimento di Dia- tomee al M.te Finocchio e della Creta presso Tor di Valle. Boll. Soc. Geo!.

!tal., XII, fase. 4.

1894.2 - - - Clerici. Considerazioni sopra i tufi vulcanici a N or d di Roma fra il fosso della Crescenza e quello della Torrac- cia. Rd. R. Ace. d. Lincei, III, fase. 7°.

1895 Clerici. Sopra un gtactmento di diato- mee presso Viterbo. Boll. Soc. Geo!.

!tal., XIV, fase. 1.

1897 Cyclotella melosiroides Peragallo H. Catalogue des Diatomées. pag. 257, (non Leumer- mann).

1900 Cyclotella meneghiniana Schmidt A. Atlas der Diatomaceenkunde. tav. 222, figg. 22, 25-30.

1904 Clerici. Sul giacimento diatomeifero di S. Tecla presso Acireale. Boll. Soc.

Geo!. !tal., XXIII, pp. 430-434.

1905 Cleri ci. Sopra una trivellazione eseguita presso Roma sulla via Casilina. Rd.

R. Ace. d. Lincei, XIV, Ser. 5, fase. 4.

1907 Clerici. Diatomee della farina calcarea raccolta presso il lago di Arigliano.

Boli. Soc. Geo!. !tal., XXVI, fase. II.

1908 Antonelli. Le Diatomee del torrente e delle acque minerali dell'Aspi o. Atti Pont. Ace. R. Nuovi Lincei, LXI, pag. 7.

1910 Clerici. In occasione del ritrovamento di ciottoli trachiandesitici e di giaci- menti diatomeiferi a Tragliata nei dintorni di Roma. Boll. Soc. Geol.

]tal., XXVIII, fase. 3°.

1914 Antonelli. Di alcuni giacimenti diato- meiferi della Campagna Romana. Mem.

Pont. Ace. R. Nuovi Lincei, XXXII.

1944 Zanon. Giacimento di farina fossile nella bassa Valle dell' Aniene << Sedia del Diavolo l) (Roma). Comment. Pont.

Ac. Scientiarum, VIII, n. 14.

1947 Zanon. Elementid'acquadolce e marina in un calcare farinoso nella zona della

<<Sedia del Diavolo l) in Roma. Act.

Pont. Ac. Scientiarum, Xl, n. 11.

1951 Cyclotella meneghiniana et genuina Cleve-Euler A.

Die Diatomeen von Schweden und Finnland. pag. 48, fig. 63 a-c.

(4)

1961 Cyclotella meneghiniana Helmcke J. G. e Krieger W. Diatomeenschalen im elektronen- mikroskopischen Bild. tavv. 27 e 213- 215, pag. 10.

Forma rotonda. Diametro 10-15 fL· Altezza 7-10 fL.

Superficie curvata tangenzialmente, faccia connet- tivale contorta. Struttura del bordo regolare, striata da coste (8-9 in 10 fL) marcate, che sembrano risol- versi in perle a forte ingrandimento; le coste rag- giungono la metà del raggio e, in alcuni individui, la sorpassano; esse sono chiaramente più larghe alla base e si assottigliano verso il centro termi-

nando alla stessa lunghezza.

Area centrale presente, rotonda, costituita di file delicate di punti raggianti che proseguono le coste e fanno perno su di un punto centrale.

N elle strie del bordo non si notano mai ombreg- giature puntiformi o lineariformi. Gli individui che rappresentano questa specie a Riano sono molto tipici.

Località: <<Valle dell'Inferno>> Riano, (Roma).

Habitat: In acque dolci e salmastre; specie pela- gica, litorale e di fondo, più o meno alofila - Fiumi, laghi, pantani, fontane.

La specie è conosciuta allo stato fossile (Italia).

Distribuzione geografica: Cosmopolita (Europa, Africa, America).

C. kiitzingiana (Thw.) CHAUVIN IX genuina A. CL.

(intesa come C. kiitzingiana CH. s.l.) 1848 Cyclotella kiltzingiana Thwaites. Further obser-

vations on Diatom. etc. Ann. Mag.

Nat. Hist., XI, pag. 169.

1881-93--- De Toni. Sylloge Algarum. Il, Bacil- lariaceae.

1881 Lanzi. Le Diatomee rinvenute nelle Fonti urbane dell'acqua Pia-Marcia.

Atti Ace. Pont. Nuovi Lincei, XXXIV, pag. 3 e S.

1888 Lanzi. Le Diatomee fossili del Monte delle Piche e della Via Ostiense. Atti Ace. Pont. Nuovi Lincei, XL, pag. 8.

1889-1 Lanzi. Diatomee fossili della Via Aurelia. Atti Ace. Pont. Nuovi Lincei, XLII, pag. 4.

1889-2 Lanzi. Diatomee fossili del Giani- colo. Atti Ace. Pont. Nuovi Lincei, XLII, pag. 7.

1895 Corti. Ricerche micropaleontologiche sul deposito glaciale di Re in Val Vigezzo. Rendic. del R. 1st. Lomb.

Se. e Lett., Ser. II, XXVIII, pag. 6.

1896 Corti. Ricerche micropaleontologiche sul Villafranchiano della collina di Castenedolo. Commentari dell'Ateneo di Brescia, pag. 11.

1898 Clerici. Complemento di osservazioni sui Monti Parioli Roma. Boll. Soc. Geo[.

!tal., XVI, fase. 2.

1900 Schmidt. Atlas der Diatomaceenkunde.

tav. 222, figg. 1-7.

1909

1910

1927

1928

1930

1951

Bonetti. Sopra il rinvenimento di un materiale diatomifero presso Riano.

Act. Pont. Ac. Romana Nuovi Lincei, LXII, Sess. Il, pag. 3, tav. I, 7.

v. nobilis Cleve-Euler A. Das Bacillaria- ceenplankton in Gewiissern bei Stoc- kolm. Vorliiufige Mitteilung. Arch. f.

Hydrobiol., VI, pag. 210.

Zanon. Diatomee dello stagno di Platamona o di Sorso (Sassari). Atti Ace. delle Scienze Nuovi Lincei, LXXX, pag. 194.

Zanon. Pugillo di Diatomee dell'Agro Pontino. Atti Ace. delle Scienze Nuovi Lincei, LXXXI, pag. 64.

Hustedt. Die Kieselalgen Deutschlands Oester. u.d. Schweiz. I, pag. 338, fig. 171a.

Cleve-Euler. Die Diatomeen von Schweden und Finnland. pag. 49, fig. 64.

Forma rotonda. Diametro 10-27 fL·

Superficie lievemente curvata tangenzialmente.

Faccia connettivale contorta. Struttura del bordo regolare, striata da strie (12-18 in 10 fL) che rag- giungono la metà della lunghezza del raggio, di- sposte radialmente e della stessa lunghezza.

Area centrale presente, rotonda, mediana, com- pletamente jalina anche a 1400 ingr. Niente om- breggiature o altre formazioni sulle strie del bordo.

Sembra opportuno riferire gli individui esaminati alla f. glabra poichè anche a forte ingrandimento non risulta nulla nell'area centrale; tale forma è corrispondente alla forma tipo degli autori prece- denti (Bonetti, 1909).

Località: <<Valle dell'Inferno>> Riano, (Roma).

Habitat: In acque dolci e salmastre; lacustre, ben tonica anche pelagica, e in fiumi ; è legata alla presenza di specchi d'acqua dolce, piuttosto ampi e tranquilli, è stata descritta insieme a clorificee unicellulari nel fango nero di una pozzanghera africana. La specie è conosciuta allo stato fossile.

Distribuzione geografica: (Europa, Africa), (Fren- guelli, 1927).

C. kiitzingiana (THW.) eH. ~ planetophora FRICKE

(Tav. I, l, 2 e 3)

1900 Cyclotella kiltzingiana (THW.) v. planetophora Schmidt A. Atlas der Diatomaceenkun- de. tav. 222, figg. 9-12.

1902 Cyclotella ocellata Pantocsek J. A Balaton Kova- mosnatai vagy Bacillariai. 15, pag. 318.

1902 Cyclotella cruciata Pantocsek J., ibid. 15, pag. 325.

1930 Cyclotella kiltzingiana (THW.) Hustedt F. Die Kieselalgen Deutschlands, Oester. u.d.

Schweiz. I, pag. 339, fig. 171c.

1951 Cyclotella kiltzingiana ~planetophora Cleve-Euler A.

Die Diatomeen von Schweden und Finnland. I, pag. 51, fig. 64s-v.

(5)

Form'l rotonda. Diametro 6-20 fL·

Superficie pianeggiante. Struttura del bordo come nella C. kiltzingiana Ot genuina, con circa 15 strie in 10 fL. Area centrale con puntini sparsi in numero variabile e quasi mai visibili e con macchie punti- formi (fori crateriformi) di circa l fL di diametro in numero di 3 o poco più (A. Cleve: da 3 a 8);

questi grossi fori sono distintivi di questa forma, si dispongono generalmente a corona; i fori appaiono alternati sulla faccia valvare perchè sono sfasati di posizione nelle due valve. Sulle strie del bordo non ci sono ombreggiature o altre formazioni.

Località: <<Valle dell'Inferno)) e <<Il Crocifisso)>, Riano (Roma).

Habitat: In acque dolci e salmastre; tipica di laghi abbastanza ampi; anche in piccoli fiumi, stagni; litorale, su fondi sabbiosi e fangosi, faldelle galleggianti. È conosciuta allo stato fossile.

Distribuzione geografica: Europa, Africa, Argen- tina.

C. bodanica EULENST y affìnis GRUNOW

(Tav. I, 6)

1880-81 Cyclotella comta v. affinis Van Heurck H.

Synopsis des Diatomées de Belgique.

93, 11, 13.

1902 Cyclotella balatonis Pantocsek. A Balaton Kova- mosnatai vagy Bacillariai. pag. 105, tav. XV, figg. 319, 332.

1930 Cyclotella bodanica Hustedt F. Die Kieselalgen Deutschlands, Oesterreichs und der Schweiz. I, pag. 356, fig. 184.

1951 Cyclotella bodanica y affinis Cleve-Euler A. Die Diatomeen von Schweden und Finn- land. I, pag. 46, fig. 56 i-1.

Forma rotonda. Diametro 20-40 fl·

Valve leggermente curve concentricamente. Strut- tura del bordo a strie raggianti (1500 circa al mm.), alcune più larghe altre più corte alternantesi irre- golarmente, con ombreggiature a forma di corta lineetta: senza << flammande Punkte )) ; la presenza di questi punti (Cleve-Euler 1951 pag. 46) non è un carattere di valore probante, infatti la forma di cui stiamo parlando non li presenta pur apparte- nendo decisamente a C. bodanica.

Area centrale larga da 1/2 a 2/3 del diametro, con file di punti rade e raggianti. Gli esemplari di Riano corrispondono perfettamente alla diagnosi della specie.

Località: <<Il Crocifisso>>, Riano (Roma).

Habitat: In acque dolci, fino a marine non salate e salmastre. È conosciuta allo stato fossile.

Distribuzione geografica: Europa.

C. COmta {E.) KZ. Ò oligactis {E.) GRUNOW

(Tav. I, 5)

1849 CJ:clotella c~mta. Kiitzing. Specie~ Algarum. pag. 20.

1854 Dzscoplea olzgactzs Ehrenberg. M1krogeologie. Tav.

XXXV A, fig. IX, 1.

1880-81 Cyclotella comta f. oligactis Van Heurck H.

Synopsis des Diatomées de Belgique.

93, 18-19.

1887 Lanzi. Le diatomee fossili del terreno quaternario di Roma. Ann. d. Ist. bot.

di Roma, III, pag. 1.

1927 Cyclotella comta var. oligactis Hustedt. Die Kie- selalgen Deutschlands, Oesterr. u.d.

Schweiz. l, fig. 183 e-f.

1951 Cyclotella comta ~ oligactis Cleve-Euler A. Die diatomeen von Schweden und Finn- land. I, pag. 45, fig. 55 k-1.

Forma rotonda. Diametro 10-15 fl·

Superficie curvata in senso concentrico. Striatura del bordo con strie raggianti, 14-20 in l O [.L.

Area centrale presente, rotonda, mediana, con poche file raggianti formate da grossi punti.

Strie del bordo di uguale lunghezza, regolari, non scomponibili a 1400 ingrandimenti. Ogni 3-5 strie si nota un'ombra sub-marginale a forma di corta lineetta.

Area centrale presente, rotonda, mediana, con poche file di grossi punti; questo carattere, che è distintivo della oligactis, è molto evidente negli esemplari di Riano. La forma tipica della specie presenta queste file radiali di grossi punti molto più numerose (v. Helmcke e Krieger, 1961, Tav. 23).

Località: << Il Crocifisso )) Riano, (Roma).

Habitat: In acque dolci, anche termali (500-65o).

Pelagica e di fondo, di fiumi, laghi, sorgenti.

Distribuzione geografica: Europa, Africa centrale, Asia.

In Italia è stata citata nell'isola di Ponza (Zanon, 1947).

C. actinopleurata CLERICI

(Tav. I, 7a, 7b)

1908 Cyclutella actinopleurata Clerici. Analisi micro- scopica del calcare farinoso di S. De- metrio nei Vestini. Boll. Soc. Geol.

Ital., XXVI (1907), pag. 560, tav.

XVI, 8-10.

1929 Clerici. Ricerca d'acqua a Nord della Storta in Agro Romano. Boll. Soc.

Geo!. Ital., XLVII, fase. 2°.

Forma rotonda. Diametro 10-40 I.L· Anello con- nettivo molto robusto, talora assente. Valve a super-

(6)

59,00

- S l - ' ... - ... _,,_ ... _ ... -

51,50

--.sz_

~---··-

5l00 ,.

l

111 l

·::7.::.Ì-:::::;::::::::.~:.::=::::~::-:;;::::.;,

~ -~ ::::~:~~-:::::::~.::::..::::-

- l

m. 50,00

s.l.m.~·:

.. :-_-:-:-_-:::::-.. -:::::-::::

"'li v-e..,ll:"'o'-s-,t-r a-d7a..,..le ... --·-··-···---

CAMNDNE@

{:l IE:7~===================================:::::J

l N{ 3.

CAMPIONE (l! {

! c:=================:::::=============:::::::=====::J

B 2•

,c===================================~

CAMf'DNE Q) {

:H~~:::il:::ill=ill=ill=!ll=lil=iii!=III=III!====================:::::J

D Cyclotella kiUzingiana CH. ~ planetophora FR. mlllllllll Cyclotella meneghiniana KZ. (l. genuina A.CL. - Altre diatomee.

FIG. 2 - Serie stratigrafìca del bacino diatomitico di «Valle dell'Inferno>>, Riano. I livelli punteggiati corrispondono agli strati di tufo, quelli che hanno fornito i fossili più significativi sono contrassegnati da appositi simboli. I numeri indicano i campioni di diatomite - varva bianca (B) e vanta scura (N) - esaminati per lo studio delle diatomee. Le frequenze relative delle due prevalenti specie di Cyclotella KZ., tra loro e con il gruppo di tutte le altre diatomee, sono

indicate dalla lunghezza dei segmenti distinti nella leggenda.

- Stratigraphical series of the diatomite basin of the "Valle dell'Inferno ", Riano. The levels with dots correspond to the layers of tuff. The levels which have fournished the most signifìcant fossils are marked by appropriate symbols.

The numbers indicate the samples of diatomite - white varve (B) and dark varve (N) - examined for the study of the diatoms. The relative frequency of the two prevalent species of Cyclotella Kz., between them and with the

group of ali the other diatoms, are indicated by the lenght of the segments distinguished in the legend.

(7)

83.60

_:sz.._

82,90

--=-

81,20

--=-

79,20

-=-

78,50

_sz_

78.00

-=-

75.70

-=-

74,50

-=-

73,45

-=-

73,00

-=-

.., f·--+ .. ·-··-.. ···-""""'"'""-""

.Q

::::: o

... ,.,

~.

CAMPIONE® {

~~~~~~========================~

CAMPIONE @ {

J ~~~~~=============-:========::::J

nero {

!

3

CAMPIONE (j) :

'~E~~~==============================:=:::J

CAMPIONE@

{:liri"~====================================-

CAMPIONE@

J N{qc·==========~=:=:=:=:=:=:=======~~====~:::::J

ls ~~r==================================~

CAMPIONE@{ N{{

!•

s ~c·==============

139

(8)

CAMPIONE (f) CAMPIONE@

B N B N

CAMPIONE (j) CAMPIONE@

B N B N

CAMPIONE@ CAMPIONE@

B N B N

CAMPIONE

0

CAMPIONI

@e@

CAMPIONE @l)

B N

FIG. 3

D Cyclotella kiitzingiana CH. ~ planetophora Fl<. 111111111111 Cyclotella meneghiniana KZ. oc genuina A.CL. - Altre diatomee.

140

(9)

ficie regolarmente convessa, calottiforme, senza ondulazione laterale nel profilo.

Bordo a coste radiali che partono dalla periferia e si spingono leggermente tortuose, mai ser- peggianti, verso il centro, terminando a distanza molto ineguale da questo.

Tali striature, a ingrandimento non forte e ad un determinato livello del fuoco, appaiono dicotome.

Area centrale libera, a volte provvista di granu- lazioni o di grosse perle di numero variabile, dispo- ste regolarmente o no; queste perle si trovano a vol- te in numero di due o tre anche sparse sulla valva.

La specie è stata opportunamente distinta dal Clerici dalla Cyclotella iris BRVN. (Schmidt, 1900, tav. 222, figg. 37-41) in base alla forma rotonda invece che ovale della teca, per il profilo calotti- forme, e per la superficie valvare non incavata.

Località: <<Il Crocifisso>>, Riano (Roma).

Habitat: Laghi. Bentonica.

Distribuzione geografica: La specie è stata descritta finora solo in I t alia: fossile a S. Demetrio nei V e- s tini e a Roma in loc. La Storta; vivente nei laghi di Albano, Bolsena, Vico e Bracciano.

CONSIDERAZIONI E CONCLUSIONI

Lo studio delle diatomee anche da un esame preliminare, come quello che ho potuto fare sinora, si rivela come una ottima fonte di indicazioni spe- cialmente dal punto di vista paleogeografico.

Nella rappresentazione schematica della forma- zione lacustre di <<Valle dell'Inferno>> (fig. 2), in corrispondenza dei livelli da cui provengono i cam- pioni esaminati, è stato aggiunto un diagramma che indica la presenza delle forme in proporzione li- neare; i diagrammi circolari della fig. 3 danno le proporzioni in percentuale calcolate, per quanto possibile, su 500 individui per campione.

L'associazione è nettamente oligotipica, in alcuni livelli addirittura monotipica; infatti Cyclotella kiitzingiana ~ planetophora FRICKE costituisce da sola quasi la totalità della popolazione; ad essa è

(spiegazione della fig. 3)

associata, in modo molto subordinato, C. mene- ghiniana IX genuina A. CL. e poche altre forme in numero piccolissimo di individui.

La specie prevalente è bentonica, tipica di laghi piuttosto estesi, di acque tranquille e limpide, è una specie anche attualmente molto diffusa (la cita- zione C. kiitzingiana CH. degli antichi AA. deve essere considerata come indicativa del complesso della specie intesa s.I.). Essa è sempre presente, spesso abbondantissima, nelle nostre regioni dove, come a Roma, si trova in tutte le acque (anche nelle fontane); è abituale sebbene con scarsa frequenza in tutta l'Africa (Frenguelli, 1927); diffusa nelle acque lacustri anche delle alte latitudini europee, sebbene in quantità subordinata e a volte addirittura man- cante (Zanon, 1929, 1938.1 ).

FIG. 3 - Diagrammi rappresentativi delle frequenze relative di Cyclotella kiitzingiana ~ planetophora FRICKE, di C. meneghiniana ex genuina A. CL. tra loro e con il gruppo delle altre diatomee. I contrassegni distintivi ed i numeri dei campioni sono gli stessi della fig. 2; ciascun campione esaminato è rappresentato da due diagrammi circolari, uno per le varve chiare (B), uno per le scure (N). L'ultimo diagramma (10 F) rappresenta la percentuale delle fre-·

quenze nel campione prelevato in località << Il Crocifisso>>. L'esame dei livelli chiari e scuri non presenta praticamente differenze apprezzabili. Si noti la scomparsa o l'estrema rarità di C. meneghiniana nei campioni n. 4-6 corrispondenti al massimo di Pterocarya. Nei campioni n. 8-9 e 10 F (loc. << Il Crocifisso >>) l'associazione della scarsa popolazione

presente è molto più variata.

- Diagrams representative of the relative frequency of C. kiitzingiana ~ planetophora FRICKE, of C. meneghiniana ex genuina A.CL. between them and with the other diatoms. The signs and the numbers of the samples are the same as fig. 2. Each sample examined is represented by two circular diagrams, one for the light varves (B) and another for the dark ones (N). The last diagram represents the percentage of the frequency in the sample drawn from the locality " Il Crocifisso ". The examination of light an d dark levels do not present really valuable ditferencies.

Observe the disappearance or the estreme scarcity of C. meneghiniana into the samples no. 4-6, corresponding to the maximum of Pterocarya. lnto the samples no. 8-9 and 10 F (loc. " Il Crocifisso ") the association of the scarce

population is much more varied.

141

(10)

La specie associata, C. meneghiniana KZ., ha dif- fusione universale più uniforme ed è frequente in acque più basse (stagni, paludi).

L'esame dei diagrammi di frequenza ci indica un periodo di esclusività quasi assoluta di C. kut- zingiana ~ planetophora FRICKE in corrispondenza dei campioni 4 e 5, periodo che deve corrispondere alla sedimentazione in un lago abbastanza ampio ad acque limpide e tranquille. Nella parte superiore della formazione (dal campione 6 in poi) si ha au- mento di C. meneghiniana KR., che indica tendenza ad una evoluzione in senso stagnale del lago. Lo stesso rapporto di frequenza tra le specie ho trovato alla base della parte esposta della serie che non deve essere molto più alta del fondo del bacino.

Il primo dei due periodi così distinti corrisponde, secondo i dati floristici in generale e palinologici in particolare, al massimo di prevalenza di Pterocarya

e di diminuzione del faggio (Follieri, 1958.2, 1961) e quindi ad una oscillazione in senso caldo.

L'esame del materiale tufitico-diatomitico della località << Il Crocifisso >>, Riano (Roma), entro al quale è stato recentemente trovato uno scheletro di Elephas antiquus FALC. e CAUTL. (Maccagno 1962), indica un deposito piuttosto stagnale poichè l'asso- ciazione è più variata e C. kutzingiana, benchè ancora abbondante, è affiancata a diverse altre forme tanto di Cyclotella quanto di altri generi. Questo deposito ha però in comune con la porzione alta della serie diatomitica di <<Valle dell'Inferno>> la scarsità in senso assoluto delle diatomee ed è costi- tuito da un limo lacustre ricco di materiali vulcanici e relativamente povero di resti biologici.

Queste considerazioni hanno carattere prelimi- nare, però la loro concordanza con le indicazioni fornite dalle filliti e dai pollini incoraggiano a ritenerle attendibili.

ABSTRACT

In the present work the study of the fossil flora of diatoms from the Quaternary sediments of the zone of Riano (Rome) is begun.

The result of the preliminary examination of the fossil flour of the tufaceous-diatomitic formation from the open quarry of "Valle dell'Inferno"

(Riano) an d of tufaceous-diatomitic layers of '' Il Crocifisso " is comunicated. In the second of these localities we have recently found a skeleton of Elephas antiquus FALC. and CAUTL. Such a form- ation is lying on the '' yellow vacuolized lithic tuff" and is referable to the Mindel-Riss.

The association of diatoms, specially in the first case, is constituted by a flora clearly oligotypical, sometimes monotypical, granted that it is composed almost exclusively of Cyclotella kutzingiana ~

planetophora FRICKE. This is a small benthonic form living even today in rather large lakes in clear, calm waters; very abundant in the living an d fossil associations of the temperate European regions;

common, though not very frequent, in African lakes (Frenguelli, 1927); rare or absolutely lacking in high latitudes of Europe (Zanon, 1929, 1938.1 ).

(It must be noted that the denomination given by the old writers: Cyclotella kiitzingiana CH. must be considered - sensu lato - as meaning the species on the whole).

In the present paper the species of the gen.

Cyclotella KZ. of the diatomitic beds studied, are illustrated.

142

In the stratigraphical series of open quarry of

"Valle dell'Inferno" (Riano), samples very close together are collected (fig. 2); up until now only the samples drawn from the levels which have furnished fossil remains of main interest have been studi ed. The variation of relative frequency ( cal- culated when possible by 500 individuals) of the prevalent species, C. kutzingiana and of the subor- dinate one, C. meneghiniana, between them and with the group of the other diatoms, is represented by diagrams in figures 2 and 3.

It may be noticed that there is an agreement between the maximum of frequency of C. kut- zingiana and of Pterocarya, as indicated by pollen- analysis, during the period corresponding to a phase of lake sedimentation in a rather large basin.

In elevated part of the formation (from the sample no. 6 on), where the sedimentary materia!

is not more diatomaceous earth but a tufaceous lake mud, the diatoms diminish greatly, meanwhi1e the association is much more varied. At the same time the forest association by decrease of Ptero- carya and increase of Abies and Fagus indicates that the climate had become gradually more rigo- rous.

In the second locality (" Il Crocifisso ") the form- ation is constituted by a stagnant episode with very impure tufaceous-diatomitic materia! and scarce diatoms of stagnant-marsh habitat in a much more varied association.

(11)

LAVORI

AccORDI B. e MACCAGNO A. M. (1962) - Researches in the Pleistocene of Riano (Rome). In questo volume.

ANTONELLI G. (1908) - Le Diatomee del torrente e delle acque minerali dell'Aspio. Atti Pont. Ace.

Romana Nuovi Lincei, LXI, sess. III, 16 /2 /1908, pp. 1-15 estratto, Roma.

ANTONELLI G. (1914)- Di alcuni giacimenti diatomeiferi della Campagna Romana. Memorie Pont. Ace. Ro- mana Nuovi Lincei, XXXII, pp. 3-39 estratto, 1 Tav., Roma.

ANTONELLI G. e BoNETTI F. (1&93) - Le diatomee fos- sili di Tor di Valle nei dintorni di Roma. Memorie Pont. Ace. Nuovi Lincei, IX, pp. 3-14 estratto, Roma.

BLANC A. C. (1957) - On the Pleistocene sequence of Rome Paleoecologic and Archeologie correlations.

Quaternaria, IV, pp. 95-109, Roma.

BLANC A. C., CovA G., F'RANCESCHI P., LoNA F., SETTE- PASSI F. (1955) - Ricerche sul Quaternario Laziale - II. Una torba glaciale, avifauna artica e malacofauna montana nel Pleistocene medio inferiore dell'Agro Cerite e di Roma. Il periodo glaciale Flaminio.

Quaternaria, Il, pp. 159-1&6, Tavv. I-IV, Roma.

BLANC A. C., LONA F., SETTEPASSI F. (1955) - Ricerche sul Quaternario Laziale - I. Una torba ad Abies, malacofauna montana e criosedimenti nel Pleisto- cene inferiore di Roma. Il periodo glaciale Cassio.

Quaternaria, II, pp. 151-158, Tavv. I-II, Roma.

BoNETTI F. (1909) - Sopra il rinvenimento di un mate- riale diatomifero presso Riano. Atti Pont. Ace.

Romana Nuovi Lincei, LXII, sess. II, pp. 1-3 estratto, 1 Tav., Roma.

CLERICI E. (1&94.1) - Sopra un giacimento di diatomee al M.te Finocchio o della Creta presso Tor di Valle.

Boll. Soc. Geol. !tal., XII, fase. 4°, pp. 759-821, Roma.

CLERICI E. (1&94.2) - Considerazioni sopra i tufi vul- canici a Nord di Roma fra il fosso della Crescenza e quello della Torraccia. Rd. della R. Ace. Lincei, III, 1° sem., fase. 7, pp. 343-350, Roma.

CLERICI E. (1&95) - Sopra un giacimento di diatomee presso Viterbo. Boll. Soc. Geol. !tal., XIV, fase. 1°, pp. 97-9&, Roma.

CLERICI E. (1&9&) - Complemento di osservazioni sui Monti Parioli presso Roma. Boll. Soc. Geol. !tal., XVI, fase. 2°, pp. 336-368, Roma.

CLERICI E. (1903) - Resoconto sommario delle escur- sioni fatte nei dintorni di Siena ed al Monte Amiata nel settembre 1903. Boll. Soc. Geo[. !tal., XII, fase. 2°, pp. 129-158, Roma.

CLERICI E. (1904) - Sul giacimento diatomeifero di S. Tecla presso Acireale. Boll. Soc. Geol. !tal., XIII, pp. 430-434, Roma.

CLERICI E. (1905) - Sopra una trivellazione eseguita presso Roma sulla via Casilina. Nota Rendiconti R. Ace. Lincei, XIV, 1° sem., s.

sa,

fase. 4°, pp. 224- 228, Roma.

CLERICI E. (1907) - Diatomee della farina calcatea raccolta presso il lago di Arigliano. Boli. Soc. Geol.

!tal., XXVI, fase. 2°, pp. 143-144, Roma.

C LERICI E. (190&.1) - Analisi microscopica del calcare farinoso di S. Demetrio nei Vestini. Boll. Soc.

Geo[. !tal., XXVI, fase. 3°, pp. 557-566, 1 Tav., Roma.

CLERICI E. (1908.2) - Appunti per una escursione geologica a Viterbo. Boll. Soc. Geo[. !tal., XXVII, fase. 3°, pp. 311-336, 1 Tav., Roma.

CONSULTATI

CLERI~! E .. (1910) - In occasione del ritrovamento di cwttoh ~racht-andesitici e di giacimenti diatomeiferi a Traghata nei dintorni di Roma. Boll. Soc. Geol.

!tal., XXVIII, fase. 3°, pp. 649-675, 1 Tav., Roma.

CLERICI E. (1929.1) - Ricerca d'acqua a Nord della Storta in Agro Romano. Boll. Soc. Geol. /tal., XLVII

fase. 2°, pp. 300-302, Roma. '

CLERI~I E .. (1929.2). - Il lago di S. Giovanni in Agro Trburtmo. Attz IV Congresso Intern. di Limnologia teorica e applicata, Roma.

CLEVE-EULER A. (1951-55)- Die Diatomeen von Schwe- dt;n und Fi~nland. Kungl. Svenska Vetenskapsakade- mzens Handlzngar, Fjarde Serien, I-V, Stockholm.

CoRTI B. (1895) - Ricerche micropaleontologiche sul deposito glaciale di Re in Val Vigezzo. Rend. Isti- tuto Lombardo Se. e lett., serie II, XXVIII, pp. 1-7 estratto, Milano.

DE ToNI G. B. (1&91-93) - Sylloge Algarum, II: Bacil- lariaceae. Padova.

EHRENBERG C. G. (1854) - Mikrogeologie. Ed. Von Voss., pp. 374, Tavv. I-XL, Leipzig.

FoLLIERI M. (1958.1) - Notizie preliminari su una flora fossile a Pterocarya rinvenuta nelle diatomiti di Riano. Annali di Botanica, XXVI, fase. 1°, pp. 1-3 estratto, Roma.

FoLLIERI M. (1958.2) - La foresta colchica fossile di Riano Romano - l Studio dei fossili vegetali macro- scopici. Annali di Botanica, XXVI, fase. 1°, pp. 3-16 estratto, Tavv. IX-XXVIII, Roma.

FoLLIERI M. (1959) - Elemmti originali per la storia della vegetazione del Lazio. Nuovo Giornale Botanico Italiano, n.s., LXVI, n. 4, pp. 707-708, Roma.

FoLLIERI M. (1960.1) - Relitti terziari nel Quaternario Laziale. Nuovo Giornale Botanico Italiano, n.s., LXVII, pp. 339-342, Roma.

FoLLIERI M. (1960.2) - Correlazione paleobotanica fra i due bacini diatomeiferi di Valle dell'Inferno e di Valle Pianaperina presso Riano (Roma). Annali di Botanica, XXVI, fase. 3°, Roma.

FoLLIERI M. (1961) -Vegetai tertiary relics persistence in quaternary deposits near Rome. Int. Congr.

INQUA. Abstracts of papers, VI, Warsaw.

FRENGUELLI G. (1927) - Diatomee dei travertini del Uadi Refuf presso l'oasi di Kharga nell'Alto Egitto.

Boll. Soc. Geol. !tal., XLVI, fase. 1°, Roma.

HELMCKE J. G. e KRIEGER W. (1961-62)- Diatomeen- schalen im elektronenmikroskopischen Bild. 3 vo- lumi, 300 Tavole, Ed. Kramer.

HusTEDT F. (1927-1937) - Die Kieselalgen Deutsch- lands, Oesterreichs und der Schweiz. In L. Raben- horst's Kryptogamen Flora ecc., VII, Leipzig.

KOTZING F. T. (1844) - Die Kieselschaligen Bacillarien oder Diatomeen. W. Kohne, 152 pp., 29 tav. (2° ed.

Nordhausen, 1&65).

KDTZING F. T. (1&49) - Species algarum. Lipsiae, F. A. Brockhaus, VI, pp. 922.

LANZl M. (1881) - Le Diatomee rinvenute nelle Fonti Urbane dell'acqua Pia-Marcia. Atti Ace. Pont.

Nuovi Lincei, XXXIV, sess. VI, 12/6/1881, pp. 1-5 estratto, Roma.

LANZI M. (1887) -Le Diatomee fossili del terreno qua- ternario di Roma. Ann. Ist. Botanica, III, fase. 1°, Roma.

143

(12)

LANZI M. (1888) - Le Diatonee fossili del Monte dell~

Piche e della Via Ostiense. Atti Ace. Pont. Nuovz Lincei, XI, sess. VII, 15/5/1887, pp. 2-9 estratto, Roma.

LANZI M. (1889.1) - Le Diatomee fossili della Via Au- relia. Atti Ace. Pont. Nuovi LinCPi, XLII, sess. III, 17 /1 /1889, pp. 1-8 estratto, Roma.

LANZI M. (1889.2) - Le Diatomee fossili del Gianicolo.

Atti Ace. Pont. Nuovi Lincei, XLII, sess. VII, 16/6/1889, pp. 1-9..:_estratto, Roma.

LoNA F. e FoLLIERI M. (1957) - Successione pollinica della serie superiore (Giinz - Mindel) di Leffe (Bergamo). Verhandl. d. Viert. Intern. Tagung der Quartiirbotaniker, H. 34, pp. 86-9S, Ziirich.

PANTOCSEK J. (1902) - A Balaton Kovamosnatai vagy Bacillariai. Budapest.

PELLETAN J., DEBY J., PETIT B., PERAGALLO H. (1891)- Les Diatomées. Ed. Baillière, Paris.

SALMI M. (1944) - Ein Seehundfund aus Ruukki und die Salzwasserkonzentrationsschwankungen des Was- sers in dieser Gegend wahrend der Postglazialzeit auf Grund der fossilen Diatomeenf\oren. Comptes Rendus Soc. Geo!. de Finlande, XVI, Helsinki.

ScHMIDT A., FRICKE F. (1874-1959)- Atlas der Diato- maceenkunde. Ed. F. Hustedt, Leipzig.

THWAITES (1848) - Further observations on the Diato- maceae. Ann. Mag. Nat. Hist, vol. I, sez. 3, London.

ToNGIORGI E. (1936) - Ricerche sulla vegetazione della Etruria marittima. V - Documenti per la storia della vegetazione della Toscana e del Lazio. Nuovo Gior- nale Botanico Italiano, n. s., 43, pp. 785-835, Roma.

TREVISAN L. (1947)-Il bacino diatomeifero quaternario delle Poggiole nella regione vulsinia (tra Bagnoregio e Orvieto) e la sua genesi. Atti Soc. Tosc. di Se.

Nat., Memorie, LIV, Pisa.

VAN HEURCK H. (18!!4) - Synopsis des Diatomées de Belgique. Anvers.

VENZO S. (1948) - La serie quaternaria dell'apparato morenico dell'Adda di Lecco comparata col dia- gramma di Milankovitch. Boli. Soc. Geo!. ltal., LXVI (1947), pp. 1-8 estratto, Roma.

144

VENZO S. (1953) - Stadi della glaciazione del << Donau » sotto al Giinz nella serie lacustre di Leffe (Bergamo, Lombardia). Geologica Bavarica, n. 19, pp. 74-93, Miinchen.

ZANON V. (1927.1) - Diatomee dello Stagno di Plata- mona o di Sorso. (Sassari - Sardegna). Aw: Pont.

Ace. Se. Nuovi Lincei, LXXX, Sess. IV, 20/3/1927, pp. 192-199, Roma.

ZANON V. (1927.2) - Pugillo di Diatomee di Genaz- zano. Secondo contributo alla conoscenza delle Diatomee dei Monti Prenestini. Atti Pont. Ace. Se.

Nuovi Lincei, LXXX, sess. VII, 19/6/1927, pp.

337-340, Roma.

ZANON V. (1927.3) - Pugillo di Diatomee dell'Agro Pontino. Atti Pont. Ace. Se. Nuovi Lincei, sess. I, 18/12/1927, pp. 62-70, Roma.

ZANON V. (1929) - Diatomee della Baia del Re (Swal- bard). Mem. Pont. Ace. d. Se. Nuovi Lincei, XII, pp. 419-463, 1 Tav., Roma.

ZANON V. (1938.1) - Diatomee d'acqua dolce dello Spitzberg. Terzo contributo alla conoscenza delle Diatomee delle Isole Swalbard. Archivio Botanico, XIV, fase. 3-4, pp. 217-258, Forlì.

ZANON V. (1938.2) - Diatomee della regione del Kivu (Congo Belga). Commentationes Pont. Ac. Scien- tiarum, II, n. 14, pp. 535-668, Roma.

ZANON V. (1941.1)- Diatomee dell'Africa Occidentale Francese. Commentationes Pont. Ac. Scientiarum, V, n. 1, pp. 1-60, Roma.

ZANON V. (1941.2) - Le diatomee. Boll. Pesca, Pisci- cultura e Idrobiologia, fase. 2°, pp. 283-342, 3 Tavv., Roma.

ZANON V. (1944) - Giacimento di farina fossile della bassa Valle dell'Aniene <<Sedia del Diavolo>> (Roma).

Commentationes Pont. Ac. Scientiarum, VIII, n. 14, pp. 423-442, Roma.

ZANON V. (1947.1) -Elementi d'acqua dolce e marina in un calcare farinoso nella zona della << Sedia del Diavolo >> in Roma. Acta Pont. Ac. Scientiarum, XI, n. 11, pp. 133-148, Roma.

ZANON V. (1947.2) - Diatomee delle Isole Ponziane.

Boli. d. Pesca, Piscicultura e Idrobiologia, u.s., XXIII, Roma.

(13)

A. M. MACCAGNO - Il genere Cyclotella nti depositi diatomitici di Riano (Roma). Tav. I

Frc. 1 - C. kiltzÙz[,!iana ~ planetophora FR. (Va!Ie dell'Inferno, camp. 4 N). Veduta della faccia valvare (a sinistra) e della faccia connettivale (a destra e in basso).

A t left, view of valvar si de; below an d a t right, connectival si de. x 1200.

FrG. 2 C. kiitzingiana ~ planetophora FR. (Valle dell'Inferno, camp. 4- B). Associazione monotipica. Evidenti sulle facce valvari tre pori in disposizione alterna.

Frc. 3

FIG. 4 FIG. 5 Frc. 6 FIG. 7

Monotypical association. Observe in the valvar si de 3 pores alternating each cther~. x 800.

- C. kiitzingiana ~ planetophora FR. (Valle dell'Inferno, camp. 1). Al centro, in basso, una C. meneghiniana -z genuina A. CL.

Observe low in the center a C. meneghiniana :x genuina A. CL. x 800.

C. meneghiniana :x genuina A. CL. (Valle dell'Inferno, camp. 1 ). Faccia valva re.

Valvar side. x 2.500.

C. comta ò oligactis (E.) GRUN. (Il Crocifisso). Faccia valvare.

Valvar ~ide. x 1.500.

C. bodanica ajji,1is GRl'N. (Il Crocifisso). Faccia valvare.

Valvar side. x 1.500.

C. actinnp-'curata CLERICI (Il Crocifisso). Messa a fuoco: 7a) sull'anello connettivale; 7b) sull'arca centrale.

Valvar sidc. 7a) Focalization on the connectival ring. 7b) Focali-:ation on thc centrai area. x 3.000.

Riferimenti

Documenti correlati

Ci si rende conto che qual- siasi concetto omologante le due culture porta in sé un errore: la diversa storia cultura- le dei due generi a partire dalla differenza biologica che

c-bis) ovvero se trasmesse dall’autore mediante la propria casella di posta elettronica certificata purché le relative credenziali di accesso siano state rilasciate

!lOns, which are repeated in severa! levels of the diatomitic formation. La Storta) the series continues with a brown earthy tuff, rich in leucitic materia!, in

meridionalis; guardano obliquamente in avanti, sono meno alte, proporzionalmente più lunghe (diametro an t. meridio- nalis, e la direzione dell'osso zigomatico è

and nutrient replenishment for increasing biomass and lipid productivity of the marine diatoms Thalassiosira weissflogii and Cyclotella cryptica. The Marine Dinoflagellate

• Promozione della stipula di protocolli con le realtà locali maggiormente rappresentative (società con sede in Roma, enti, istituzioni, associazioni di categoria,

Le persone LGBTIAQ+ vivono ancora situazioni di discriminazione - nei contesti della vita familiare, sociale e lavorativa - a causa del perdurare di una cultura – come detto

La risoluzione di disequazioni di grado superiore al secondo è possibile se si scompone in fattori il polinomio associato.. In tal caso si studia il segno dei diversi fattori e