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View of Are there differences among anti-TNFa biological drugs?

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Academic year: 2021

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INTRODUZIONE

Reumatismo, 2005; 57 - N. 4 (Suppl. 1):1-2

Esistono delle differenze tra i farmaci biologici anti-TNFα α ?

Are there differences among anti-TNFαα biological drugs?

G. Valesini

Dipartimento di Clinica e Terapia Medica Applicata, Cattedra di Reumatologia, Università degli Studi “La Sapienza”, Roma

Indirizzo per la corrispondenza:

Prof. Guido Valesini

Dipartimento di Terapia Medica Università degli Studi “La Sapienza”

00161 Roma

E-mail: guido.valesini@uniroma1.it

gliere tra tre prodotti che si sono dimostrati capa- ci di migliorare segni e sintomi di malattia, nonché di inibire la progressione del danno strutturale, nei pazienti affetti da Artrite Reumatoide (AR) attiva e da spondiloartropatie.

I preparati oggi in uso, due anticorpi monoclonali anti-TNFα ed una proteina di fusione costituita dal recettore p75 del TNFα, hanno trovato applicazio- ne clinica in virtù della loro dimostrata efficacia e sicurezza di impiego; i tre farmaci presentano pe- rò significative differenze tra loro e, ritenendo uti- le ribadire tutti gli elementi conoscitivi attualmen- te disponibili per adottare scelte terapeutiche con- sapevoli, nei capitoli seguenti saranno presi in esa- me nel dettaglio gli elementi differenziativi.

Questa disamina risulta più facile per quanto attie- ne agli aspetti “di base”, mentre è più problemati- ca quando si tiene conto dei dati clinici e soprat- tutto dell’efficacia.

Un approccio razionale a questo apparente dilem- ma potrebbe essere quello di utilizzare un criterio di valutazione basato sulla gerarchia delle eviden- ze (2) ed in questa luce il peso maggiore avrebbe- ro gli studi di confronto “head-to-head ”, ma risul- tati di studi di questo tipo non sono oggi disponi- bili ed è difficile pensare che ne vengano prodotti nel breve-medio periodo.

La maggiore limitazione a condurre studi di que- INTRODUZIONE

O ltre 10 anni fa, in un’epoca in cui le opzioni te- rapeutiche per le malattie reumatiche erano an- cora relativamente limitate, Daniel Furst (1) scri- veva un celebre articolo intitolato “Are there diffe- rences among nonsteroideal antiinflammatory drugs?”, nel quale sottolineava l’utilità di indivi- duare e riconoscere diverse classi di antinfiamma- tori in funzione del meccanismo d’azione, delle ca- ratteristiche farmacologiche e, in ultima analisi, dell’impiego nella pratica clinica.

Oggi, nell’era dei biologici, con questa rassegna ci si propone di applicare quel tipo di valutazione comparativa ai farmaci anti-TNF che stanno diven- tando, grazie alla loro indubbia efficacia, tratta- menti di riferimento per diverse patologie reuma- tiche (e non solo).

Come allora, infatti, ci si interrogava sul fatto se esistessero e quali fossero le differenze tra gli an- tinfiammatori, anche oggi il reumatologo si trova di fronte ad una situazione in cui deve poter sce-

Reumatismo, 2005; 57 - N. 4 (Suppl. 1):1-2

SUMMARY

Objective: To provide an analysis and a guide tool in using TNFα-antagonists in the current clinical practice.

Methods: Review of the literature on the differences among the three TNFα-antagonists in terms of molecular struc- ture, mechanism of action, pharmacokinetics, effects on the immune and neuroendocrine systems, and therapeutic in- dications.

Results and conclusions: Unfortunately, results of direct comparison studies are lacking. One could obviate this prob- lem by performing statistical-mathematical extrapolations, but there are very few and very small-sized published ex- perimental evidences.

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ment of rheumatoid arthritis: infliximab versus etaner- cept. Expet Opinion on Pharmacotherapy 2001; 2: 75- 84.

5. Hochberg MC, Tracy JK, Hawkins-Holt M, Flores RH.

Comparison of the efficacy of the tumour necrosis fac- tor α blocking agents adalimumab, etanercept, and in- fliximab when added to methotrexate in patients with active rheumatoid arthritis. Ann Rheum Dis 2003; 62 (Suppl II): ii13-ii16.

6. Schwartzman S, Morgan GJ. Does route of administra- tion affect the outcome of TNF antagonist therapy? Ar- thritis Res Ther 2004; 6 (Suppl 2): S19-S23.

7. Schwartzman S, Fleischmann R, Morgan GJ. Do anti- TNF agents have equal efficacy in patients with rheu- matoid arthritis? Arthritis Res Ther 2004; 6 (Suppl 2):

S3-S11.

sto tipo è rappresentata, infatti, principalmente dal- le dimensioni dei campioni da confrontare per met- tere in evidenza differenze o similitudini. Una pos- sibilità per ovviare alla mancanza di risultati di stu- di di confronto diretto può derivare da estrapolazio- ni statistico-matematiche (3) ma anche in questo caso poche e di dimensioni limitate sono le eviden- ze sperimentali pubblicate (4).

Va considerato inoltre che nella scelta del tratta- mento incidono, oltre all’efficacia, ulteriori fattori quali la sicurezza, la tollerabilità, la via di sommi- nistrazione ed i costi; forse l’unica risposta ai nu- merosi interrogativi ancora aperti in questo campo potrà derivare dagli studi osservazionali a lungo termine, specie quelli generati dall’analisi dei dati di registri nazionali (5).

Dal momento che i farmaci in oggetto sono desti- nati alla cura di patologie croniche, spesso alta-

mente invalidanti, un’ulteriore considerazione me- rita la necessità di tener conto del mondo reale piut- tosto che delle astrazioni rappresentate dai trias cli- nici; questo vuol dire che assai frequentemente i pazienti arruolati ad un tipo di trattamento presen- tano esigenze cliniche peculiari che necessitano di modifiche di terapia: basti pensare alle reazioni di ipersensibilità, alla presenza di comorbidità, alle esigenze organizzative ed alla compliance (6, 7).

Scopo di questa rassegna sarà quello di valutare le differenze tra gli anti-TNFα per quanto attiene al- la struttura molecolare, al meccanismo di azione, alla farmacocinetica, agli effetti sul sistema immu- nitario e su quello neuroendocrino, alle differenze nelle indicazioni terapeutiche; tutto questo allo sco- po di fornire uno strumento di analisi e di guida al- la pratica clinica nell’impiego dei tre prodotti bio- logici.

2 G. Valesini

RIASSUNTO

Questo supplemento valuta le differenze tra gli anti-TNFα relative alla struttura molecolare, al meccanismo di azio- ne, alla farmacocinetica, agli effetti sul sistema immunitario e su quello neuroendocrino e alle differenze nelle indica- zioni terapeutiche. Mancano purtroppo risultati di studi di confronto diretto; per ovviare a ciò potrebbero essere effet- tuate estrapolazioni statistico-matematiche, ma anche in questo caso le evidenze sperimentali pubblicate sono poche e di dimensioni limitate. Lo scopo che si prefigge tale rassegna è quello di fornire uno strumento di analisi e di guida al- la pratica clinica nell’impiego dei tre prodotti biologici

Parole chiave - Tumor Necrosis Factor alpha, farmaci, malattie reumatiche.

Key words - Tumor Necrosis Factor alpha, drugs, rheumatic diseases.

BIBLIOGRAFIA

1. Furst DE. Are there differences among nonsteroideal antinflammatory drugs? Arthritis Rheum 1994; 37: 1- 19.

2. McAlister FA, Laupacis A, Wells GA, Sackett DL, for the Evidence-Based Medicine Working Group. Users’

guide to the medical literature XIX. Applying clinical trial results. B. Guidelines for determining whether a drug is exerting (more than) a class effect. JAMA 1999;

282: 1371-7.

3. Bucher HC, Guyatt GH, Griffith LE, Wa lter SD. The results of direct and indirect treatment comparisons in meta-analysis of randomized controlled trials. J Clin Epidemiol 1997; 50: 683-91.

4. Mikuls TR, Moreland LW. TNF blockade in the treat-

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