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giuntivo che deve essere valutato attenta- mente dall’allevatore sulla base dei bene- fi ci che ci si può attendere, soprattutto in termini di migliore salute degli animali, maggiore produzione di latte, migliore fertilità e riduzione dei tassi di rimonta.

Altri aspetti che dovranno essere valu- tati attentamente sono l’eff etto delle alte e basse temperature sulla deformazione e durata del rivestimento, i problemi lega- ti alla pulizia meccanizzata e, non ulti- mo, il rischio di decubito di bovine nelle corsie, con possibile peggioramento del grado di pulizia degli animali, partico- larmente grave per la mammella.

Il progetto pavimenti

Si tratta di un progetto di ricerca bien- nale, dal titolo «Confronto tecnico-eco- nomico di pavimentazioni di stalle per bovini: implicazioni produttive e igieni- co-sanitarie e possibili eff etti sul benes- sere animale e sull’ambiente», fi nanzia- to dalla Regione Lombardia nell’ambito

del Programma regionale di ricerca in campo agricolo 2010-2012.

Il progetto è coordinato dal Centro di ricerca per le produzioni foraggere e lat- tiero-casearie di Lodi del Cra (sede di- staccata di Cremona) e prevede il coin- volgimento del Crpa (Centro ricerche produzioni animali) di Reggio Emilia e dell’Associazione Regionale degli Al- levatori della Lombardia (Aral).

Il progetto ha lo scopo di confronta- re, nelle stalle per vacche da latte, pavi- menti di calcestruzzo forato con o senza gomma deformabile, fornendo rispo- ste in merito ai costi di gestione e agli aspetti economici di maggiore rilevan- za, alle implicazioni di tipo produttivo (qualità e quantità di latte) e igienico- sanitario (lesioni podali, pulizia degli animali, cellule somatiche nel latte), ai possibili eff etti sul benessere animale, con il fi ne di agevolare la scelta da parte degli allevatori e dei progettisti, nonché di favorire la diff usione delle metodiche che danno i migliori risultati.

Cosa sapere prima di installare un pavimento in gomma

di Alessandro Gastaldo, Marisanna Speroni

G

ià da qualche anno allevato- ri, tecnici, veterinari e ricer- ca scientifi ca si stanno inte- ressando delle pavimentazio- ni deformabili in gomma, in alternativa a pavimenti di calcestruzzo, in diverse aree funzionali delle stalle libere per vacche da latte. Si tratta principalmente delle corsie di stabulazione, quali zona di alimentazione (foto 1 e 2) e corsia di smistamento, della zona d’attesa e delle poste di mungitura, ma anche di box per l’isolamento sanitario e di zone di comunicazione tra le diverse aree funzionali, quali passaggi fra le cuc- cette, corsia di ritorno dalla sala di mun- gitura, corsie di collegamento fra zone di stabulazione e zona di mungitura. Nume- rose prove sperimentali, realizzate non solo in Italia, ma anche a livello internazionale, hanno dimostrato che queste soluzioni de- terminano i seguenti vantaggi:

riduzione dell’incidenza delle lesio- ni podali;

riduzione degli scivolamenti e della pressione a livello di arti/piedi con mi- gliore deambulazione delle vacche;

maggiore evidenza dei calori, in quan- to la vacca si sente più sicura e può mani- festare i comportamenti tipici di questa fase del ciclo riproduttivo (cavalcamento di altri animali, irrequietezza).

Per contro, l’uso della gomma in queste aree rappresenta un onere economico ag-

TAPPETI IN GOMMA: MODELLI, COSTI, INDAGINE DI MERCATO

I vantaggi dei tappeti in gomma sono legati a una maggiore sanità degli animali (meno lesioni podali e scivolamenti) e a una maggiore evidenza dei calori (aumento della fertilità).

Di contro ci sono l’onere economico e il rischio di decubito delle bovine nelle corsie

Foto 2 Tappeto su pavimento forato con rilievi romboidali sulla superfi cie superiore

Foto 1 Esempio di modello a incastro con superfi cie superiore martellata e superfi cie inferiore con scanalature

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supplemento a L’Informatore Agrario •14/2012

ATTREZZATURE DI STALLA

© 2012 Copyright Edizioni L'Informatore Agrario S.r.l.

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Modelli presenti sul mercato

Complessivamente, i modelli indivi- duati sul mercato internazionale (Italia compresa) sono pari a 29, di cui 16 per pavimento pieno, 9 per pavimento fes- surato e 4 utilizzabili sia su pavimento pieno, sia su pavimento fessurato.

I modelli individuati sul mercato ita- liano sono pari a 23, di cui 11 per pavi- mento pieno, 8 per pavimento fessura- to e 4 utilizzabili sia su pavimento pie- no, sia su pavimento fessurato. Di questi 23 modelli, 8 sono prodotti in Italia, men- tre i rimanenti 15 sono di provenienza estera (in particolare, Canada, Germania e Francia). Di seguito, vengono riportate alcune delle caratteristiche principali dei modelli presenti sul mercato.

Forma del tappeto

I tappeti possono essere singoli con o senza sistema a incastro (foto 3) o a ro- tolo. Complessivamente, soltanto il 16%

dei modelli è a rotolo, mentre l’84% è a tappeto singolo con incastro (38%) o senza

incastro (46%). Se consideriamo soltanto i modelli per pavimento fessurato, la sud- divisione varia così: 10% tappeto a rotolo, 70% tappeto singolo senza incastro e 20%

tappeto singolo con incastro. Se conside- riamo, invece, soltanto i modelli per pavi- mento pieno, si ha il 21% tappeto a rotolo, 21% tappeto singolo senza incastro e 58%

tappeto singolo con incastro.

Spessore del tappeto

Complessivamente lo spessore del tap- peto varia da 16 a 25 mm; nel 52% dei casi è compresa fra 16 e 19 mm, mentre

nel rimanente 48% è compresa fra 20 e 25 mm. Se consideriamo soltanto i modelli per pavimento fessurato, questa misura varia da 18 a 24 mm, mentre per quelli a pavimento pieno varia da 16 a 25 mm, nel caso di tappeti singoli, e da 16 a 18 mm, nel caso di tappeti a rotolo.

Peso per unità di superfi cie

Complessivamente, il peso varia da 16 a 32,5 kg/m2; nel 69% dei casi è com- preso fra 21 e 25 kg/m2, nel 24% dei casi fra 16 e 18 kg/m2 e soltanto nel 7% dei casi fra 28 e 32,5 kg/m2.

PAVIMENTI IN GOMMA

VANTAGGI SVANTAGGI

쒆 Lesioni podali

쒆 Scivolamenti

쒆 Pressione agli arti

쒅 Evidenza dei calori

쒆 Tassi di rimonta

Onere economico aggiuntivo Effetto alte e basse temperature sulla deformazione

Rischio di decubito nelle corsie

▪ Conoscere le principali tipologie di pa-

vimenti presenti sul mercato nazionale e internazionale;

conoscere la situazione in Lombardia relativamente alla diff usione di soluzioni innovative per la pavimentazione delle aree di movimentazione delle stalle;

conoscere l’opinione dei cosiddet- ti stakeholders (i soggetti infl uenti nei confronti di un’iniziativa economica) lombardi sul tema in questione, dal pun- to di vista tecnico ed economico;

fornire indicazioni tecnico-economi- che dettagliate, mediante prove speri- mentali, sugli eff etti di diverse tipologie di pavimenti fessurati, relativamente a benessere e sanità dell’animale, produ- zione e riproduzione.

Il progetto prevede anche la creazione di un sito dedicato ai risultati del proget- to (www.pavimenti.crpa.it) attivo entro maggio 2012.

Indagine di mercato

L’obiettivo dell’indagine di mercato era avere un quadro esaustivo delle soluzioni disponibili attualmente per le pavimen- tazioni deformabili in gomma utilizzabi- li come superfi ci di calpestamento nelle corsie di stabulazione delle stalle per vac- che da latte. Le attività svolte nell’ambito

dell’indagine di mercato hanno previsto un’intervista con i responsabili marke- ting delle ditte interessate e/o la compi- lazione di un questionario e la raccolta di materiale tecnico-informativo sui di- versi prodotti. Il questionario era suddi- viso in due sezioni:

la prima, unica per ogni ditta, ripor- tante i dati anagrafi ci dell’azienda e del- l’intervistato, se la gomma viene solo commercializzata o anche prodotta, il numero di modelli presenti nel catalogo, suddivisi per utilizzo (solo su pavimento pieno o fessurato-forato, su entrambi), se il mercato è limitato all’Italia o anche a Paesi europei e/o extraeuropei;

la seconda, ripetuta per ogni modello di gomma individuato in ogni ditta, ripor- tante il nome commerciale del prodotto, se la gomma viene solo commercializzata

o anche prodotta, il tipo di gomme uti- lizzate (vergini o riciclate), le categorie bovine per le quali si consiglia, la tipo- logia di pavimento sul quale può essere utilizzato (pieno, fessurato o forato), la tipologia di tappeto (a rotolo, a singolo tappeto con o senza sistema a incastro), il peso (espresso in kg/m2), lo spessore (in mm), la tipologia di superfi cie supe- riore e inferiore, il periodo di garanzia, le modalità di installazione (possibilità di installazione da parte dell’allevatore, tipo di fi ssaggio, tempi di installazione in min/m2 e numero di persone necessarie) e il prezzo di listino in opera. L’indagine ha previsto la collaborazione di personale qualifi cato delle principali ditte che pro- ducono e/o commercializzano questi pro- dotti a livello nazionale e internazionale

(tabella A).

APPROFONDIMENTO

Gli obiettivi del progetto

TABELLA A - Ditte che hanno collaborato all’indagine Euro Steinit srl di Soncino (CR)

Arienti Paolo e C. sas

di Tavazzano con Villavesco (LO) Pignagnoli Impianti srl

di Pieve P. Morone (PV)

Alberti di Alberti Renzo & C. snc di Goito (MN)

Agricow sas di Musicco Alberto & C.

di Carpenedolo (BS)

DeLaval spa di San Donato Milanese (MI) Rota Guido srl di Corte De’ Frati (CR) Brevetti Francesco Cremonesi spa di Albignano (MI)

Bioret Agri di Nort -Sur-Erdre (Francia)

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© 2012 Copyright Edizioni L'Informatore Agrario S.r.l.

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Se consideriamo soltanto i modelli per pavimento fessurato, questa misura varia da 16 a 22,7 kg/m2, mentre per quelli a pavimento pieno varia da 21 a 25 kg/m2, nel caso di tappeti singoli, e da 16 a 32,5 kg/m2, nel caso di tappeti a rotolo.

Superfi cie superiore del tappeto

Tranne in un caso su 29, la parte supe- riore del tappeto presenta sempre una superfi cie antisdrucciolevole, general- mente con profi lo «martellato» (55% dei casi) o con rilievi triangolari/romboidali (38% dei casi). Se consideriamo soltanto i modelli per pavimento fessurato, quel- li con profi lo «martellato» sono il 45%

dei casi e quelli con rilievi triangolari o romboidali il 55% dei casi.

Se consideriamo, invece, soltanto i mo- delli per pavimento pieno, quelli con pro- fi lo «martellato» sono il 62% dei casi e quelli con rilievi triangolari o romboidali il 29% dei casi.

Superfi cie inferiore del tappeto

La parte inferiore del tappeto presenta generalmente una superfi cie con struttu- ra a nodi senza barriera antisporco (33%), con scanalature (29%), con struttura a

nodi con barriera antisporco (12%) o con rilievi circolari (8%). Se consideriamo sol- tanto i modelli per pavimento fessurato, quelli con struttura a nodi senza barriera antisporco sono i più diff usi (60%), men- tre per i modelli da pavimento pieno quel- li con scanalature (41%).

Installazione del tappeto

L’installazione può essere realizza- ta con manodopera dell’allevamento (59% dei casi), oppure necessita dell’in- tervento dell’azienda che produce/com- mercializza il tappeto (41% dei casi).

La posa in opera varia, in particolare, in base alla forma del tappeto e al tipo di pavimento.

Tappeto singolo per pavimen- to pieno. Si prevede il posizionamen- to dei tappeti sul pavimento esistente e il successivo fi ssaggio mediante appositi tasselli in acciaio inox (4-6 per singolo elemento) a volte in posizioni già predi- sposte sul tappeto. Secondo i dati raccolti dalle ditte, per la posa in opera è neces- sario un tempo medio di circa 4 min/m2 (varia da 1,5 a 7 min/m2) con installa- zione eseguita da 2 persone.

Tappeto singolo per pavimento fessurato. Si prevede, prima di tutto, la defi nizione del tipo di pavimento fes- surato/forato (foto 4) di calcestruzzo da

ricoprire con la gomma mediante precise misurazioni relative a dimensione pannel- li, dimensioni e posizionamento travetti e fessure eseguite da personale specializzato della ditta. La raccolta di questi dati per- mette la realizzazione di tappeti «su misu- ra», i quali, successivamente, vengono posi- zionati sul pavimento esistente e fi ssati me- diante appositi chiodi di gomma (6-8 per singolo elemento), oppure mediante tassel- li/viti d’acciaio inox (4-6 per singolo ele- mento). Secondo i dati raccolti dalle ditte, per la posa in opera è necessario un tem- po medio di circa 3-4 min/m2 (varia da 2 a 5 min/m2) con installazione eseguita da 2 persone.

Tappeto a rotolo. Occorre prevede- re, in più rispetto a quanto previsto per i tappeti singoli, il sollevamento del rotolo mediante apposito mezzo e il successivo srotolamento della gomma lungo la cor- sia; il fi ssaggio avviene generalmente me- diante tasselli in acciaio inox. Secondo i dati raccolti da una sola ditta, per la posa in opera è necessario un tempo medio di circa 2 min/m2 nel caso di installa- zione eseguita da 3 persone.

Costi medi di acquisto (inclusa installazione)

Complessivamente, il costo di acquisto comprensivo della posa in opera è pari mediamente a 60 euro/m2 (varia da 40 a 122 euro/m2).

Modelli per pavimento fessurato: il costo di acquisto è pari a 68 euro/m2 (va- ria da 50 a 122 euro/m2).

Modelli per pavimento pieno: il costo di acquisto è pari a 53 euro/m2 (varia da 40 a 72 euro/m2).

Alessandro Gastaldo Crpa Reggio Emilia Marisanna Speroni Cra-Flc, sede distaccata di Cremona

Foto 4 Tappeto istallato in zona di alimentazione a pavimento fessurato Foto 3 Tappeto installato in zona alimentazione a pavimento pieno

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Pubblicato sul Supplemento a L’Informatore Agrario n. 11/2011 a pag. 23.

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Pubblicato sul Supplemento a L’Informatore Agrario n. 38/2009 a pag. 25.

www.informatoreagrario.it/bdo

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Riferimenti

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