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SERVIZIO CIVILE ALL’ESTERO Caschi Bianchi: ASIA 2017

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SERVIZIO CIVILE ALL’ESTERO Caschi Bianchi: ASIA 2017

SCHEDA SINTETICA – CINA (OVCI)

Volontari richiesti: N.2(2 Sede PECHINO)

PAESE DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: CINA

Area di intervento: Cooperazione allo Sviluppo ai sensi della Legge 125/2014.

INTRODUZIONE

FOCSIV è la più grande Federazione italiana di ONG che da oltre 40 anni lavora nei sud del mondo realizzando progetti di cooperazione internazionale. Punto fermo di tutti gli interventi è stato ed è quello di contribuire, attraverso il lavoro di partenariato e la promozione dell’autosviluppo al superamento di quelle condizioni di ingiustizia che potenzialmente sarebbero potute essere, sono o sono state fonte di conflitti e di maggiori ingiustizie, costruendo percorsi di pace. Per dare continuità al lavoro di prevenzione dei conflitti (intesi nel senso sopra descritto), volendo offrire la possibilità ai giovani italiani di sperimentarsi come operatori privilegiati della solidarietà internazionale, FOCSIV in collaborazione con l’Associazione Papa Giovanni XXIII, la Caritas Italiana e il GAVCI ha ripresentato nel febbraio del 2007, all’UNSC il progetto madre “Caschi Bianchi” che intende collocare la progettualità relativa al servizio civile all’estero come intervento di costruzione di processi pace nelle aree di crisi e di conflitto (armato, sociale, economico, religioso, culturale, etnico..) con mezzi e metodi non armati e nonviolenti attraverso l’implementazione di progetti di sviluppo,tenendo presente che i conflitti trovano terreno fertile dove la povertà è più diffusa, i diritti umani non sono sempre adeguatamente tutelati, i processi decisionali non sono pienamente partecipati ed alcune comunità sono emarginate. Il presente progetto di servizio civile vuole essere un ulteriore testimonianza dell’impegno della Federazione nella costruzione della pace nel mondo e vuol far sperimentare concretamente ai giovani in servizio civile che la migliore terapia per la costruzione di una società pacificata è lottare contro la povertà, la fame, l’esclusione sociale, il degrado ambientale; che le conflittualità possono essere dipanate attraverso percorsi di negoziazione, mediazione, di riconoscimento della positività dell’altro.

FOCSIV realizza il presente Progetto attraverso la ONG OVCI.

L’Organismo di Volontariato per la Cooperazione Internazionale OVCI la Nostra Famiglia, è stato costituito nel 1982 a Ponte Lambro (CO) e riconosciuto dal Ministero Affari Esteri come “idoneo” ai sensi della L. 38/79 con D.M. 2/9/83 n. 2129, idoneità riconfermata ai sensi della Legge 49/87, con D.M. 14/9/1988 n.

4187.Ampliamento idoneità alla formazione in loco di cittadini di Paesi in via di Sviluppo, decreto del 30/8/1995. Dal 2016 è iscritta all’Agenzia per la Cooperazione allo Sviluppo (Decreto n. 2016/337/000245/4) secondo la nuova normativa che regola la cooperazione internazionale italiana, Legge n. 125/2014.OVCI nasce dall’iniziativa di due Enti Promotori:

 l’Associazione Italiana “la Nostra Famiglia”, impegnata dal 1948 nel recupero delle disabilità infantili, anche gravi, realizzando progetti di ricerca, cura e riabilitazione

 il gruppo Amici di don Luigi Monza, Associazione che si propone di approfondire la spiritualità del Beato don Luigi Monza, affiancando “la Nostra Famiglia” nel suo impegno.

OVCI è attualmente attivo con i suoi volontari, specializzati nel campo della salute di base, dell’educazione, formazione professionale e riabilitazione di soggetti con disabilità, in Sud Sudan, Sudan, Ecuador, Cina, Marocco e Brasile. Sul territorio italiano, l’Organismo si articola attraverso sedi territoriali - “gruppi di animazione OVCI”, referenti e soci. Attualmente, i gruppi di animazione OVCI, sono 8.OVCI è presente in Cina dal 1996, inizialmente impegnata in un progetto a Fang Shan (zona rurale della Municipalità di Pechino), per formare il personale locale di un Centro di Riabilitazione sulle tecniche riabilitative di minori e per promuovere buone pratiche gestionali a livello dirigenziale. Il modello proposto da OVCI mette al centro il binomio bambino-famiglia, avendo il fine ultimo di rafforzare il legame familiare per ridurre il rischio di abbandono dei bambini con disabilità. Circostanza diffusa in tutta la Cina, come conseguenza della legge del figlio unico.L’impegno di OVCI prosegue nel centro di Pechino, grazie alla stretta collaborazione con l’associazione locale WomendeJiayuan, associazione di diritto costituita su spinta di giovani professionisti cinesi che hanno fatto proprio l’approccio olistico di OVCI alla disabilità. Questa collaborazione ha portato all’attivazione di un Servizio di Valutazione e Guida, inaugurato nel 2010, dove accedono sia adulti che bambini per una prima valutazione e per follow up successivi. Il Centro offre servizi psicologici, valutazione delle abilità cognitive, servizi di fisioterapia, terapia occupazionale (con una particolare attenzione alle tecnologie assistive), terapia del linguaggio, interventi mirati per il supporto all’inclusione scolastica e lavorativa delle persone con disabilità. Altro aspetto fondamentale seguito dal Centro è la formazione di professionisti sui temi della disabilità e dei diritti delle persone con disabilità, oltre a sessioni informative e formative per i genitori di bambini con disabilità.Già nei primi anni dopo l’apertura del Centro Valutazione e

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Guida, diversi orfanotrofi e Istituti di Pechino, di Tianjin e nelle province del Nord della Cina (Hebei, Shanxi, Shaanxi, Henan, Shandong) hanno chiesto interventi di formazione a OVCI per migliorare le proprie competenze socio-educative, condividendo l’approccio di OVCI – che considera la persona con disabilità nella sua complessità –partendo dalla valorizzazione delle capacità residue dei bambini con disabilità e coinvolgendo le famiglie (dove presenti) e la comunità di appartenenza,. Da questa richiesta è nata una collaborazione duratura nel tempo basata su alternanza tra momenti formativi (corsi strutturati, training on- the-job, consulenza a livello dirigenziale) e lavoro diretto con i bambini per migliorare la qualità di vita dei bambini con disabilità ospitati nelle strutture.

DESCRIZIONE DEL CONTESTO SOCIO POLITICO ED ECONOMICO DEL PAESE O DELL’AREA GEOGRAFICA DOVE SI REALIZZA IL PROGETTO:

Contesto Cina:

Persecolilaciviltà cinesehaprimeggiatonelcampodelleartiedellascienza,subendounarrestonelXXsecolo, a causa dicarestie,sconfittemilitaried un’occupazionestraniera.Il travagliato periodo delle dueguerrecivilifranazionalistiecomunisti(1927-1937e1945-1949)edell'invasionegiapponese(1937-

1945)terminò di fatto il 1° Ottobre 1949, con laproclamazionedellaRepubblicaPopolareCinese guidata da Mao Zedong. Negli anni immediatamenteseguenti,siaffermòunsistemasocialistaautocraticoispirato ad unalineaeconomicacheinizialmenteseguìilmodellosovietico,caratterizzatodaltentativodirealizzareun’economia pianificatacentralizzata.Il percorso successivo (“Grande Balzo in Avanti”,1958-1960) tentò di promuovere unpianosocioeconomico

chesiproponevadimobilitarelapopolazioneperriformarerapidamenteilPaese,trasformandoilsistemaeconomico,f ino ad allora di tipo rurale,inun’economia modernaedindustrializzata.Questo piano si rivelò tuttavia completamente fallimentare: non solo condizionòdi fatto per anni la crescita economica del Paese, ma causò anche una vasta carestia, con effetti pesantissimi sulla popolazione.Dal1966MaoZedonglanciòla cosiddetta RivoluzioneCulturale,voltaafrenarel’ondatariformistapromossainsenoalpartito.Ilperiododicaoscheneseguìsiint erruppesolonel 1976.Dopo la morte di Mao,DengXiaopingedileaders che lo hanno seguito sisonofocalizzatisuunosviluppoeconomicopiùorientatoalmercato,unasceltachehaportatoilPaeseaquadruplicar elaproduzione, attestandosi fra le primepotenzemondiali. Attraverso il Piano delle Quattro Modernizzazioni (agricoltura, industria, scienza e tecnologia, difesa nazionale) promosso da Deng XiaoPing, a partire dalla fine degli anni ’70 sono state attuate una serie di riforme qualilapianificazionedell’agricolturacollettiva, lagradualeliberalizzazionedeiprezzi,ildecentramentofiscale,lamaggiorautonomiaalleimpresestatali,larapidaes pansionedelsettoreprivato,l’aperturaalcommercioeagliinvestimentiesteri etc. Come conseguenza, il benessere è generalmente cresciuto, specialmente lungo le aree costiere e in quelle urbane più direttamente coinvolte nel processo di modernizzazione. Per comprendere la portata di tale cambiamento, possiamo ricordare che - all’inizio delle riforme - la Cina aveva un PIL per capita simile allo Zambia (più basso della media dei paesi asiatici e 2/3 più basso della media dei paesi africani), e lo ha visto aumentare di quasi 49 volte. Circa 3/4 della riduzione della povertà globale a livello mondiale fra il 1990 ed il 2005 è stato a carico del cambiamento in atto nel Paese. La crescita delPIL reale è arrivata al 7,4 %, nel 2014, con una flessione al 6,9 % nel 2015. Diversi fattori ne hanno rallentato la crescita, tra cui l’eccesso del debito pubblico e della capacità industriale, l'allocazione inefficiente del capitale da parte delle banche di proprietà statale, la lenta ripresa dei partner commerciali della Cina.Naturalmente,pur riconoscendo come questo trend in crescita (al di là delle fisiologiche fluttuazioni) stia trasformando il Paese, sono tuttora presenti alcune criticità e sfide: il gap economico fra le aree costiere e metropolitane e la campagna, che porta a diseguaglianze ed instabilità sociali; l’aumento della popolazione anziana e la relativa diminuzione della forza-lavoro; l’economia altamente dipendente sull’espansione del credito e su elevate spese di investimento, il livello preoccupante di inquinamento etc.Tali criticità si sono rese evidenti già a partire dalla presidenza di HuJin Tao, e sono state messe in luce anche da quella attuale diXiJinPing, il cui Governo - in carica dal 2013 -ha segnalato una maggiore disponibilità a intraprendere riforme che si concentrino sulla sostenibilità economica a lungo termine del Paese, con uno sforzopiù decisivo nella equa ripartizione delle risorse. Sebbene gli ultimi reports dall’Ufficio Statistico Nazionale dicano che la Cina non sia più un Paese a basso reddito, ma un Paese a basso-medio reddito (standard della Banca Mondiale), 135 milioni di persone vivono ancora sotto lo standard mondiale di 1 US$/daye più di 500 milioni a 2 US$/day. Povertà, uguaglianza sociale e sostenibilità ambientale restano quindi importanti sfide, delle quali il Governo è consapevole. Nello specifico del problema dell’inquinamento, per esempio,nel 2014 la Cina ha accettato di iniziare a limitare le emissioni di anidride carbonica entro il 2030.

LaCinaoccupail90°postonellaclassificadel Human Development Index (UNDP), con un valore pari a0,738: si trova fra i Paesi classificati nella categoria “High Human Development”, in trend di crescita, appena sotto la media della categoria (7,46) ed appena sopra la media dei paesi East Asia & Pacific entro la stessa categoria (7,20). Sebbene l’HDI sia un indicatore di media (come tale maschera eventuali inuguaglianze messe in evidenza dall’indicatore IHDI, non ancora disponibile per la Cina), tuttavia è importante notare che dal 1990 al 2016 l’incremento dell’HDI è stato del 47,8%.

Naturalmente, insieme alle riforme nei settori suddetti, l’auspicio è che l’apertura del Paese porti anche ad un rinnovamento nell’ambito politico, così come in quello legislativo e del Social Welfare. In un sistema

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fortemente centralizzato e tuttora guidato da un unico partito (CCP), che ha nel Politburo (25 membri) e nello Standing Committee (9 membri) le più alte autorità, vanno colti i segnali di cambiamento, per quanto possano sembrare non significativi a molti osservatori internazionali. Negli ultimi anni sono ad esempio stati posti dei limiti temporali alle posizioni politiche e governative a tutti i livelli, così da garantire una successione. Nel 2013 sono state prese posizioni sull’abbandono del sistema dei campi di lavoro forzato, e sebbene molto resti ancora da fare in tale direzione, la questione è stata posta a livello del Governo centrale.

Maggior indipendenza è stata data alle Corti/Tribunali a livello locale. La politica del figlio unico è stata superata attraverso fasi di applicazione sempre più orientate alla liberalizzazione (la nuova politica è stata attuata il 1° gennaio 2016.), ed in alcune aree geografiche si sta sperimentando la riforma del sistema di registrazione anagrafico (hukou), che ha sempre controllato in modo rigido la mobilità e l’accesso ai servizi da parte dei cittadini. Le riforme contro la corruzione, che è certamente un grande problema del Paese a diversi livelli, sono state più continuative ed incisive con la presidenza attuale, e comunque tale è la percezione di una vasta parte della popolazione. Il Paese si sta aprendo sempre di più ai contatti con altri Paesi, attraverso molteplici modalità e piattaforme: per questo sarà sempre maggiormente esposto a standards e regolamenti internazionali. Pur mantenendo la sua identità di sistema di mercato socialista con caratteristiche cinesi, è indubbio che tali contatti favoriranno il dialogo in diversi ambiti. Per quanto riguarda i diritti umani, dal 2009 ad oggi, la Cina ha promulgato alcuni “Action Plan” sui diritti umani e quello attualmente in vigore (http://english.gov.cn/archive/publications/2016/09/29/content_281475454482622.htm).

copre il periodo 2016-2020. Sebbene lasituazionedeidirittiumaninelPaesecontiniasubirenumerosecriticheda parte di molteassociazioniinternazionalichedenuncianoabusi (ilsistemalegaleèspessodenunciatocome insufficiente a garantire la salvaguardadellelibertàedei diritti fondamentali), si segnala tuttavia la presenza di alcune organizzazioni internazionali che lavorano con istituzioni cinesi in questo settore, con uno scambio sugli standards internazionaliche ci si auspica possa ulteriormente approfondirsi in futuro. Nonostante la dimensione del PIL cinese, le spese dello Stato per l’istruzione si attestano ad un livello ancora piuttosto basso (2,3%), ma con trend decisamente in crescita.

La Cina è dotata di un sistema d’istruzione nazionale che– anche a motivo della complessità socioeconomica del Paese –presenta al suo interno profonde differenze a seconda del livello di sviluppo economico e di appartenenza culturale. Esistono zone rurali più arretrate, che interessano circa il 25% della popolazione, regioni abitate da minoranze etniche alle quali è consentito lo studio della propria lingua e delle proprie tradizioni (nel Paese ci sono 56 etnie), e naturalmente anche scuole di eccellenza, specialmente nelle zone già toccate dallo sviluppo economico. Il sistema di accesso all’università è attraverso un unico a livello nazionale (gaokao).Tutti i bambini hanno diritto allo studio per legge fino a 9 anni di scuola ma la carenza di insegnanti, la debolezza delle infrastrutture e problemi di povertà ancora esistenti in alcune zone, non rendono completamente accessibile l’istruzione scolastica (il livello di alfabetizzazione supera il 96%

della popolazione, ma si abbassa nelle zone rurali del Paese, soprattutto per le bambine).

Ulteriori sforzi devono essere fatti per un effettivo inserimento scolastico delle persone con disabilità, ed a questo riguardo si segnala la revisione della policy in materia, con aperture rispetto a quelle precedenti.Unostudioannualedell’AccademiaCinesedelleScienzeSocialievidenzia i limitidel sistemasanitario, che è molto costoso e non garantisce l’assistenza alle fasce più povere, specialmente per interventi di rilevante

entità.Ilproblemaèmaggiorenellezonerurali,doveil90%dellapopolazionepuògoderesolodialcuniserviziessenzial igratuiti,mentreperirestantidevepagarecostispesso superioriallepossibilitàeconomichefamiliari (la popolazione che vive nelle zone rurali supera il 30%).

Resta elevata la % della popolazione che non hacompletoaccesso ai servizi sanitari (23,5%; fonte: Central Intelligence Agency), anche per i costi che essi comportano per le fasce più povere della popolazione, con un forte divario dai centri abitati alle zone rurali anche per quanto riguarda la qualità dei servizi (gli Ospedali di Terzo livello sono concentrati infatti nelle zone urbane).

A fronte di questa situazione che resta certamente critica, si segnalano anche gli sforzi per verificare come possa essere attuata una forma di supporto più allargata nell’ambito degli interventi sanitari, nei limiti delle possibilità offerte dal livello attuale di sviluppo del Paese. A tal proposito, è in atto anche un dialogo istituzionale con i competenti Ministeri italiani, per uno scambio sulle buone pratiche. Si segnala anche un allargamento delle aree geografiche coperte da policy a sostegno delle persone con disabilità (ad esempio, possibilità di coprire i trattamenti in età evolutiva grazie a sovvenzioni governative), che pur restando insufficienti rispetto ai bisogni, segnano tuttavia una tendenza positiva di sviluppo.

Permangono naturalmente criticità che non favoriscono la piena libertà di stampa e di espressione, così come la piena libertà religiosa. Per quanto riguarda quest’ultima, ed in merito alla religione cattolica, segnaliamo però il dialogo sempre più frequente con il Vaticano, per raggiungere accordi su alcuni aspetti considerati di basilare importanza da ambo le parti, dialogo che si spera porti ad uno sviluppo sempre più positivo delle relazioni, senza naturalmente nascondere i nodi e le problematiche tuttora esistenti.

Infine, elemento in generale certamente favorevole è il sempre maggior sviluppo delle Civil Society Organizations locali, che svolgono un ruolo di advocacy a diversi livelli, anche nel nostro ambito specifico.

Di seguito si riportano le esperienze maturate dalle singole organizzazioni che opereranno nel Paese con il presente progetto, e una breve presentazione dei rispettivi partner (nella parentesi l’ente che avrà la diretta

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responsabilità delle attività della sede e l’indicazione del codice Helios della sede).

DESCRIZIONE DEL PROGETTO PER SEDE

Pechino - (OVCI - 76742)

Pechino (in lingua locale北京– Běijīng, letteralmente “capitale del nord”), è la capitale della Cina, conta 21,516 milioni di cittadini (dati 2014), copre una superficie di 16.801,25 kmq. Pechino è la seconda città più popolosa della Cina (la prima è Shagai), la capitale di stato più popolosa al mondo e la terza città del mondo per popolazione. La densità abitativa è superiore nei quartieri settentrionali e orientali rispetto alle aree meridionali e occidentali dello spazio urbano di Pechino.Si trova nell’omonima Municipalità, confina esclusivamente con la provincia dell’Hebei, e a sud-est con la municipalità di Tientsin. È una delle 4 municipalità autonome della Cina (le altre sono Shanghai, Tianjin e Chongqing). È riconosciuta come il centro politico, scientifico e culturale della Nazione, mentre il centro economico è Shangai.

Le colline dominano la Municipalità di Pechino a nord, nord-ovest e ovest: il mone Dongling con i suoi 2.303 mt è il punto più elevato della Municipalità, la Municipalità è attraversata da due fiumi.L’area urbana di Pechino è invece situata nella parte centro-meridionale della Municipalità, occupandone una vasta area.

L’estensione della città vera e propria è di circa 300 kmq.Il clima della città è fortemente continentale per via delle estati calde e umide, spesso molto afose e poco tollerabili anche da un punto di vista di inquinamento urbano, e degli inverni decisamente freddi, ma anche molto ventilati e secchi. Le temperature oscillano tra i - 7/-4°C di gennaio e i 25/26°C di luglio. Le precipitazione annue soni di 600 mm in media.Le attività industriali e il traffico automobilistico sono le principali cause del forte inquinamento atmosferico.L'erosione dei deserti settentrionali e occidentali della Cina e la deforestazione della municipalità di Pechino provocano tempeste di sabbia che affliggono periodicamente la città.I cittadini urbani di Pechino parlano il dialetto di Pechino che appartiene al ceppo mandarino del cinese parlato, solo le persone di cultura elevata usano quotidianamente la lingua inglese.La città è ben collegata con il resto del Paese da strade e autostrade. Il numero crescente di automobili private e la dinamica economia urbana creano notevoli problemi di traffico: i raccordi anulari e le principali arterie sono spesso congestionate, specialmente durante gli spostamenti dei pendolari da e verso i quartieri finanziari e commerciali.La disoccupazione reale in Cina è maggiore rispetto ai dati forniti dal Governo Cinese, secondo il Fathom Consulting sarebbe di oltre tre volte superiore ai dati ufficiali: l’indicatore sarebbe cresciuto al 12,9% dal 2012, mentre i dati ufficiali si attestano attorno al 4% ormai da 4 anni.

Nel territorio di Pechino si interviene nel settore Sanità e Grandi Malattie Settore di intervento del progetto: SANITA’ E GRANDI MALATTIE

La situazione sanitaria della Cina, in particolare della disabilità è molto approssimativa, mancano dati attendibili e aggiornati. Spesso la situazione della disabilità infantile è oscurata e nascosta dal più frequente abbandono familiare.Secondo le più recenti fonti ufficiali, in Cina si contano 82.950.000 persone con disabilità (6,34% della popolazione). Di questi 3.870.000 hanno meno di 14 anni di età (4,66%). Un’indagine condotta nel 2005 dal Ministero Cinese degli Affari Civili ha rilevato che ben 573.000 persone al di sotto dei 18 anni è orfana.Secondo l’indagine del 2005 “The Current Status of ChineseOrphans and the Challenge we face”, sponsorizzata dal Ministero Cinese degli Affari Civili, alla quale hanno partecipato la Scuola Superiore di Sviluppo e Politica Pubblica dell’Università Normale di Pechino, e l’ONG britannica Save the Children risulta che l’86% degli orfani con disabilità vivono in aree rurali. Dati recenti, inoltre, sostengono che ci sia un incremento del 24% nel numero degli “orfani” negli ultimi 5 anni.OVCI ha realizzato autonomamente un censimento nel 2008 sulla realtà di 52 Centri di Riabilitazione e Orfanotrofi di alcune Province limitrofe a Pechino della Municipalità di Pechino (Hebei, Shanxi e Shaanxi), è emerso che l’80% degli ospiti degli orfanotrofi del territorio presentano una disabilità. La maggior parte di questi ospiti non sono – in effetti – veri e propri orfani, ma bambini abbandonati dai genitori a causa della situazione di disabilità. Rispetto alle 4.585 persone con disabilità raggiunte dal censimento, almeno 2.000 non hanno mai ricevuto una diagnosi e trattamento riabilitativo prima di allora.Dai dati precedenti – seppur non recentissimi – si evince come la percentuale di persone con disabilità sia elevata, soprattutto negli orfanotrofi. OVCI si inserisce in questo conflitto sociale riguardante sia l’abbandono dei bambini con disabilità sia la difficoltà da parte delle famiglie di ricevere supporto quando all’interno della famiglia è presente un bambino con disabilità.Rispetto alla situazione di abbandono e alla presenza di numerosi bambini con disabilità negli orfanotrofi, OVCI si impegna a realizzare corsi di formazione agli operatori degli orfanotrofi per la gestione quotidiana degli ospiti con disabilità per migliorare la vita di questi bambini che già vivono la fatica dell’essere stati abbandonati, seguendo da un punto di vista formativo 200 caregivers.In Cina non esiste un approccio olistico alla persona disabile, ma un approccio medico-ospedalizzante che tende a considerare il bambino con disabilità come un malato. Le persone con disabilità vengono trattate in ospedale, con una fisioterapia di tipo manuale: il bambino viene disteso sul tappeto e il fisioterapista gli fa muovere passivamente gli arti e le parti del corpo compromesse. Terminato il trattamento, il bambino ritorna a casa aspettando quello successivo.Dalla sua presenza in Cina, OVCI si sta impegnando per proporre una nuova visione sulla disabilità di tipo multidisciplinare, che tenga conto della persona nella sua complessità, delle reti e di tutti i

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servizi presenti sul territorio, dall’aspetto diagnostico/riabilitativo, a quello di integrazione scolastica, per arrivare alla vera inclusione sociale. Per fare questo OVCI, in stretta collaborazione con professionisti locali, gestisce il Centro di Valutazione e Guida, dove sono presenti i servizi di: prima accoglienza e interventi psicologici,valutazione abilità cognitive,fisioterapia, terapia occupazionale, con una particolare attenzione alle Tecnologie Assistive (finalizzate a rendere accessibili i prodotti informatici), terapia del linguaggio, interventi mirati per favorire l’integrazione scolastica e lavorativa, formazione sui temi della disabilità/diritti e gestione per professionisti e genitori di bambini con disabilità.Dall’inizio del servizio sono state seguite 1.733 persone con disabilità, 275 persone con disabilità hanno ricevuto la prima visita presso il Centro Valutazione e Guida; in percentuali:

Bambini 0-3 anni: 28%

Bambini 3-6 anni: 17%

Bambini 6-12 anni: 17%

Ragazzi 12-18 anni: 14%

Giovani 18-30 anni: 19%

Adulti > 30 anni: 5%

Più del 36% delle persone che accedono al servizio sono bambini tra i 3 e i 14 anni.Per far fronte ai numerosi accessi, si rende necessario un ampliamento della sede del Centro Valutazione e Guida, oltre alla necessità di garantire un costante aggiornamento formativo ai 10 operatori del Centro e un’attenzione particolare al bisogno di integrazione scolastica dei bambini che sono in età formativa (n. 240 bambini) che, senza un adeguato supporto, non sarebbero in grado di frequentare con successo la scuola. Oltre alla necessità di formare gli educatori e gli insegnanti della scuola (n. 80 unità) per accogliere e seguire studenti con disabilità.Il presente progetto si realizzerà in tutta la Municipalità di Pechino.

I partner: per la realizzazione del presente progettoOVCIcollaborerà con i seguenti partner:

 ASSOCIAZIONE “WOMENDE JIA YUAN - WJY”. Associazione riconosciuta dal Governo Locale con registrazione formale avvenuta in data 31 maggio 2012. È parte attiva del sistema del welfare della Municipalità di Pechino, al 5° grado (il più alto per la qualità del servizio) del Ministero Affari Civili.

Operano all’interno del Centro Valutazione e Guida in favore delle persone con disabilità e le loro famiglie, con una particolare attenzione all’età evolutiva. I servizi in cui si inseriscono sono quelli di fisioterapia, terapia occupazionale e logopedia, oltre ad occuparsi di educazione inclusiva.

Nel settore SANITÀ E GRANDI MALATTIE OVCI interviene nel territorio di Pechino con i seguenti destinatari diretti e beneficiari.

Destinatari diretti:

 350 persone con disabilità valutati dal Centro di Valutazione e Guida

 240 bambini con disabilità (3-14 anni) valutati e/o orientati al sistema educativo

 80 professionisti del settore riabilitativo ed educativo

 10 professionisti del Centro Valutazione e Guida

 200 caregivers (professionisti e genitori che si prende cura della persona in difficoltà) – che risiedono in prossimità dei 4 Centri/Istituti con cui operiamo

Beneficiari:

 2.000 familiari e/o caregivers di bambini con disabilità orientati al sistema educativo

 1.000 familiari di bambini/persone con disabilità presi in carico dal Servizio Valutazione e Guida

 500 bambini e persone con disabilità ospiti dei 4 Centri e Istituti seguiti

 300 rappresentanti di delegazione o enti che visitano il Servizio Valutazione e Guida OBIETTIVI DEL PROGETTO

 Incrementare l’accesso a 350 persone con disabilità seguite annualmente dal Servizio Valutazione e Guida dove potranno avere una diagnosi e indicazioni terapeutiche.

 Favorire l’inserimento scolastico di 240 bambini con disabilità (3-14 anni) partendo dalla valutazione dei bisogni

 Favorire la diffusione di un approccio olistico alla persona con disabilità, migliorando le conoscenze sui temi disabilità, riabilitazione e inclusione scolastica per BCD ai 10 professionisti del Centro di Valutazione e Guida e ai 200 caregivers residenti in prossimità dei 4 Centri/Istituti in cui operiamo COMPLESSO DELLE ATTIVITA’ PREVISTE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI

Per ogni sede di realizzazione del progetto si riportano di seguito il dettaglio delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi precedentemente identificati.

Azione 1. Incremento dell’accesso a 350 persone con disabilità seguite dal Servizio Valutazione e Guida dove potranno ricevere una diagnosi e indicazioni terapeutiche

1. Trasloco presso nuova sede del Servizio di 1.000 mq di Centro

2. Allestimento di una classe pilota modello nel nuovo Centro Valutazione e Guida

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3. Allestimento delle stanze adibite alla diagnosi e terapia (fisioterapia, terapia occupazionale, logopedia, psico-pedagogica, prima visita e valutazione ragazzi con disabilità)

4. Valutazioni e stesura di piani di intervento individualizzati per la presa in carico di n° 350 persone con disabilità

5. Realizzazione di incontri di staff mensili per la pianificazione e il monitoraggio di qualità e quantità dei servizi offerti

6. Raccolta dati relativi al Servizio ed elaborazione periodica dei dati stessi

7. Realizzazione di riunioni bimestrali programmatiche e di monitoraggio del Servizio di Valutazione e Guida

Azione 2. Favorire l’inserimento scolastico di 240 bambini con disabilità (3-14 anni) partendo dalla valutazione dei loro bisogni

1. Individuazione di 240 bambini (tra Centro Valutazione e Guida, i 4 Centri/Istituti con cui collaboriamo nelle province di Hebei, Sahnxi e Shaanxi e gli altri Centri/Istituti limitrofi), per facilitare l’inserimento scolastico partendo dall’individuazione dei bisogni formativi

2. Realizzazione di 2 incontri formativi sui temi dell’educazione inclusiva per 80 professionisti del settore riabilitativo ed educativo

Azione 3. Favorire la diffusione di un approccio olistico alla persona con disabilità

1. Realizzazione di un seminario destinato agli stakeholders in cui sono invitati anche i10 professionisti del Centro Valutazione e Guida per promuovere l’educazione inclusiva

2. Realizzazione di un incontro formativo della durata di 1 settimana per la gestione della classe pilota allestita presso il nuovo Centro Valutazione e Guida rivolto ai 10 professionisti del Centro

3. Training on-the-job sui temi dell’educazione inclusiva per i 10 professionisti del Centro Valutazione e Guida

4. Realizzazione di n. 3 workshop della durata di 1 settimana ciascuno sui temi disabilità, riabilitazione e inclusione scolastica per 200 caregivers

5. Supervisione on-the-job dei200 caregivers nella gestione quotidiana e valutazione di n. 500 bambini con disabilità presi in carico dai 4 Centri/Istitui e altri Istituti presenti nel territorio

6. Realizzazione di 250 ore di consulenzarealizzatepresso i 4 Centri (anche tramite la tecnologia della teleformazione)rivolte ai 200 caregivers, al fine di creare efficienti modelli di servizi socio-riabilitativi residenziali e non rivolti a bambini con disabilità

7. Formazione tranining on-the-job ai 200 caregivers sui PEI (Programmi Educativi Individualizzati) da mettere in atto con bambini con disabilità

8. Realizzazione di 10 incontri di formazione sui temi dell’educazione inclusiva a 200caregivers Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto:

Volontario 1:

 Supporto nella fase di allestimento della classe pilota nel nuovo Centro Valutazione e Guida

 Supporto nell’allestimento delle stanze adibite a diagnosi e terapia

 Affiancamento nella stesura dei piani di intervento individualizzati per la presa in carico di 350 persone con disabilità

 Affiancamento nelle riunioni mensili di staff per la pianificazione e il monitoraggio di qualità e quantità dei servizi offerti

 Supporto nella raccolta dati del Servizi e nella elaborazione periodica degli stessi

 Affiancamento nelle riunioni bimestrali programmatiche e di monitoraggio del Servizio Valutazione e Guida

 Affiancamento nella realizzazione di un seminario destinato agli stakeholders in cui sono coinvolti anche i 10 professionisti del Centro Valutazione e Guida per promuovere l’educazione inclusiva

 Affiancamento nella realizzazione di un incontro informativo della durata di 1 settimana per la gestione della classe pilota allestita presso il nuovo Centro Valutazione e Guida rivolto ai 10 professionisti del Centro

 Supporto nella realizzazione del training on-the-job sui temi dell’educazione inclusiva per i 10 professionisti del Centro Valutazione e Guida

 Affiancamento nella supervisione on-the-job dei 200 caregivers nella gestione quotidiana e valutazione di 500 bambini con disabilità presi in carico dai 4 Centri/Istituti e altri Istituti presenti nel territorio

 Affiancamento nella realizzazione di 250 ore di consulenza realizzate presso i 4 Centri rivolte ai 200 caregivers, al fine di creare efficienti modelli di servizi socio-riabilitativi residenziali e non rivolti a bambini con disabilità

Volontario 2:

 Supporto nella fase di allestimento della classe pilota nel nuovo Centro Valutazione e Guida

 Supporto nell’allestimento delle stanze adibite a diagnosi e terapia

 Affiancamento nella stesura dei piani di intervento individualizzati per la presa in carico di 350 persone con disabilità

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 Affiancamento nella realizzazione di un seminario destinato agli stakeholders in cui sono coinvolti anche i 10 professionisti del Centro Valutazione e Guida per promuovere l’educazione inclusiva

 Affiancamento nella realizzazione di un incontro informativo della durata di 1 settimana per la gestione della classe pilota allestita presso il nuovo Centro Valutazione e Guida rivolto ai 10 professionisti del Centro

 Supporto nella realizzazione del training on-the-job sui temi dell’educazione inclusiva per i 10 professionisti del Centro Valutazione e Guida

 Supporto nella realizzazione di 3 workshop della durata di 1 settimana ciascuno sui temi disabilità, riabilitazione e inclusione scolastica per 200 caregivers

 Affiancamento nella supervisione on-the-job dei 200 caregivers nella gestione quotidiana e valutazione di 500 bambini con disabilità presi in carico dai 4 Centri/Istituti e altri Istituti presenti nel territorio

 Affiancamento nella realizzazione di 250 ore di consulenza realizzate presso i 4 Centri rivolte ai 200 caregivers, al fine di creare efficienti modelli di servizi socio-riabilitativi residenziali e non rivolti a bambini con disabilità

 Supporto nella realizzazione di tranining on-the-job ai 200 caregivers sui PEI (Programmi Educativi Individualizzati) da mettere in atto con bambini con disabilità

 Affiancamento nella realizzazione di 10 incontri di formazione sui temi dell’educazione inclusiva a 200caregivers

REQUISITI RICHIESTI AI CANDIDATI PER LA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA

Si ritiene di suddividere i requisiti che preferibilmente i candidati devono possedere tra generici, che tutti devono possedere, e specifici, inerenti gli aspetti tecnici connessi alle singole sedi e alle singole attività che i Volontari andranno ad implementare.

Generici:

 Esperienza nel mondo del volontariato;

 Conoscenza della Federazione o di uno degli Organismi ad essa associati e delle attività da questi promossi;

 Competenze informatiche di base e di Internet;

Specifici:

CINA – Pechino (OVCI 76742) Volontario n. 1

 Preferibile formazione in ambito socio-sanitario e/o riabilitativo

 Conoscenza lingua inglese

 Preferibile pregressa esperienza nel settore socio-sanitario e/o riabilitativo Volontario n. 2

 Preferibile formazione in ambito socio-educativo e/o riabilitativo

 Conoscenza lingua inglese

 Preferibile pregressa esperienza nel settore socio-sanitario e/o riabilitativo

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ULTERIORI INFORMAZIONI ORGANIZZATIVE

NUMERO ORE DI SERVIZIO SETTIMANALI DEI VOLONTARI: 35

GIORNI DI SERVIZIO A SETTIMANA DEI VOLONTARI: 5

MESI DI PERMANENZA ALL’ESTERO:I volontari in servizio civile permarranno all’estero mediamente dieci (10) mesi.

EVENTUALI PARTICOLARI OBBLIGHI DEI VOLONTARI DURANTE IL PERIODO DI SERVIZIO:

Ai volontari in servizio, su tutte le sedi, si richiede:

 elevato spirito di adattabilità;

 flessibilità oraria;

 eventuale svolgimento del servizio anche durante alcuni fine settimana;

 attenersi alle disposizioni impartite dai responsabili dei propri organismi e dei partner locali di riferimento, osservando attentamente le indicazioni soprattutto in materia di prevenzione dei rischi sociali, ambientali e di tutela della salute;

 comunicare al proprio responsabile in loco qualsiasi tipo di spostamento al di la di quelli già programmati e previsti dal progetto;

 partecipazione a situazioni di vita comunitaria;

 I volontari sono tenuti ad abitare nelle strutture indicate dall’Ente;

 rispettare i termini degli accordi con le controparti locali;

 partecipare a incontri/eventi di sensibilizzazione e di testimonianza ai temi della solidarietà internazionale al termine della permanenza all’estero;

 scrivere almeno tre (3) articoli sull’esperienza di servizio e/o sull’analisi delle problematiche settoriali locali, da pubblicare sul sito “Antenne di Pace”, portale della Rete Caschi Bianchi;

 partecipare ad un modulo di formazione comunitaria e residenziale prima della partenza per l’estero.

 partecipare alla valutazione finale progettuale

Inoltre, per le sedi di attuazione di seguito riportate, si elencano i seguenti obblighi aggiuntivi:

CINA – Pechino (OVCI 76742)

 Si richiede al volontario di riferire al Responsabile di Progetto e al Rappresentate Paese in loco per ogni suo spostamento o comportamento, anche nel periodo di permesso, a garanzia del regolare svolgimento delle attività e del rispetto delle finalità dell’Ente

 Si richiede al volontario in servizio civile di mantenere un rapporto costante con il Responsabile del Servizio Civile presso la sede italiana

 La disponibilità a spostarsi in tutta la Municipalità di Pechino, sede di realizzazione del progetto

PARTICOLARI CONDIZIONI DI DISAGIO PER I VOLONTARI CONNESSE ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO

CINA – Pechino (OVCI 76742)

 Condividere l’appartamento che l’Organismo mette a disposizione per i due volontari in Servizio Civile

 Le attività di progetto prevedono lunghi spostamenti

 Difficoltà nell’organizzare il proprio tempo libero

PARTICOLARI CONDIZIONI DI RISCHIO PER I VOLONTARI CONNESSE ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO

Nello svolgimento del proprio servizio, i volontari in servizio civile impiegati nel progetto sono soggetti alle seguenti condizioni di rischio:

Rischi politici e di ordine pubblico

Il Paese è sostanzialmente stabile e sicuro. Si sono però verificate recentemente delle situazioni che sono state presentate come atti terroristici dalle Autorità cinesi con la conseguente intensificazione delle misure di sicurezza (episodi di violenza che si sono verificati a Urumqi - Xinjiang).La microcriminalità è in aumento e tocca anche gli stranieri, i quali sono soprattutto vittime di scippi e furti di passaporto.Dopo 15 anni di presenza in Cina, possiamo dire che Pechino e le zone dove OVCI opera, sono aree estremamente sicure per gli stranieri. Gli episodi di furti e scippi sono concentranti nella città di Pechino, ma sono paragonabili a qualsiasi capitale occidentale, e a volte inferiori. Gli stessi locali ci tranquillizzano rispetto la questione sicurezza e si sono sempre posti come garanti per la nostra incolumità fisica.

Rischi sanitari:

STRUTTURE SANITARIE: La qualità del servizio sanitario in Cina non è elevata. Solo nelle metropoli è possibile trovare personale medico e sanitario competente, ma con limitata conoscenza dell’inglese o di altre

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lingue veicolari. I costi di degenza ospedaliera per i cittadini stranieri sono; molto onerosi sono anche i servizi forniti da alcune cliniche gestite da associazioni straniere, presenti solo nelle grandi città. Nelle aree rurali, possono riscontrarsi pesanti carenze sanitarie, strutture inadeguate e personale medico non sufficientemente specializzato.

MALATTIE PRESENTI: Non esistono malattie endemiche particolari, tuttavia la tubercolosi e l'epatite A e B sono molto diffuse. Al contrario, in molte città cinesi, incluse Pechino e Tianjin, si registrano altissimi livelli di concentrazioni di polveri sottili particolarmente nocive in presenza di condizioni atmosferiche di alta pressione e mancanza di vento. A Pechino non sono richiesti vaccini particolari in quanto il livello di igiene è buono, tuttavia si consigliano i vaccini tipici del viaggiatore, tetano/difterite; epatite A; epatite B; tifo OS.

L’encefalite giapponese ha fatto registrare in passato un numero limitato di vittime durante la stagione estiva in aree rurali ed umide del Paese.Se si viaggia nello Yunnan o nell’isola di Hainan, è bene proteggersi dalle punture di zanzare per evitare il pur minimo rischio di contrarre la malaria. Lo Yunnan, il Guangdong, lo Henan ed altre province del centro e del sud sembrano le più interessate dalla diffusione della malattia. Si segnala la presenza di febbre tipo dengue nel sud del Paese (Guangdong). Si verificano ogni anno in media 1000 casi di rabbia sull’uomo. E’ bene dunque evitare il contatto con animali randagi. In forte crescita le malattie a diffusione sessuale, in particolare l’AIDS, per il quale si consiglia di prendere ogni opportuna precauzione (nei rapporti sessuali, nelle cure mediche che implichino l’utilizzo di aghi, ecc). Si sono registrati in passato nel territorio cinese (ad esclusione del Tibet), migliaia di casi (nella quasi totalità bambini di età inferiore ai 5 anni) ed alcuni decessi per sindrome HFMD “Hand-foot-mouth-disease”. Trattasi di un’infezione virale (Coxackievirus 16 e Eterovirus 71-EV71) trasmessa da contagio tra persone (saliva etc.). Dall’inizio del 2014 si è assistito ad una recrudescenza di casi di infezione da influenza aviaria A(H7N9). Le province più colpite sono quelle meridionali del Guangdong e dello Zhejiang.

Altri Rischi:

Si ricorda che in Cina esistono numerose zone sismiche.

COMPETENZE ACQUISIBILI

Conseguentemente a quanto esposto e precisato nei precedenti punti, i giovani coinvolti nel presente progetto, avranno l’opportunità di acquisire sia specifiche conoscenze, utili alla propria crescita professionale, a seconda della sede di attuazione del progetto, sia di maturare una capacità di vivere la propria cittadinanza, nazionale ed internazionale, in termini attivi e solidali, con una crescita della consapevolezza dei problemi legati allo sviluppo dei sud del mondo.

Di seguito gli ambiti nei quali si prevede una acquisizione di specifiche conoscenze:

 Accrescimento della consapevolezza della possibilità di esercitare in maniera efficace il proprio diritto di cittadinanza attiva anche a livello internazionale;

 Approfondimento delle conoscenze di politica internazionale e di cooperazione allo sviluppo interpretate alla luce di una cultura politica fondata sulla solidarietà;

 Accrescimento del panorama delle informazioni utili per una efficace relazione interculturale;

 Acquisizione di conoscenze tecniche relative alla progettualità;

 Acquisizione della conoscenza dei modelli e delle tecniche necessarie per l’intervento sul territorio;

 Rafforzamento delle conoscenze relative al dialogo sociale;

 Acquisizione della conoscenza dei modelli e delle tecniche necessarie per l’analisi, la sintesi e l’orientamento all’obiettivo

 Accrescimento della comprensione dei modelli di problemsolving;

 Approfondimento delle tecniche di animazione e\o educazione;

 Accrescimento della comprensione dei modelli di lavoro in equipe;

 Accrescimento della comprensione dei modelli di lavoro associativo e di rete (centro – periferia e viceversa);

 Acquisizione delle conoscenze tecniche relative al proprio settore di formazione.

Verrà anche rilasciata, da parte FOCSIV, una certificazione delle conoscenze acquisite nella realizzazione delle specifiche attività previste dal presente progetto

FORMAZIONE GENERALE DEI VOLONTARI

La formazione generale verrà erogata come evidenziato nel sistema di formazione accreditato. E sarà realizzata all’inizio dell’anno di servizio in un corso residenziale. La durata della formazione generale sarà nel suo complesso di ore50 e sarà erogata entro e non oltre il 180° giorno dall’avvio del progetto

FORMAZIONE SPECIFICA (RELATIVA AL SINGOLO PROGETTO) DEI VOLONTARI

La formazione specifica sarà realizzata in parte Italia e in parte in loco, nei Paesi di realizzazione del progetto.La durata complessiva della formazione specifica sarà di 80 ore, una parte delle quali sarà realizzata nelle sedi di appoggio in Italia e per la restante parte realizzata nelle sedi all’estero di attuazione del progetto, entro e non oltre 90 giorni dall’avvio dello stesso.

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Per la sede:CINA – Pechino (OVCI 76742)

Tematiche di formazione

Presentazione della cultura, della storia e della situazione socio-economica del Marocco e della sede di servizio Presentazione del progetto

Presentazione dell’ente di invio e della sua esperienza nel territorio di realizzazione del progetto Conoscenza dei partner locali di progetto

Conoscenza di usi e costumi locali

Presentazione nel dettaglio delle attività di impiego e del ruolo specifico dei volontari

Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari nel progetto di servizio civile sulla sede (presentazione dei rischi presenti e indicazione delle misure di prevenzione ed emergenza adottate)

Informazioni di tipo logistico

Modalità di comunicazione e relazione con la sede in Italia Monitoraggio dell’esperienza e gestione dei momenti di crisi

Tecniche di Riabilitazione su Base Comunitaria: strategia di sviluppo comunitario per la riabilitazione, equiparazione di opportunità e integrazione sociale delle persone con disabilità

L’importanza della raccolta dati per l’inserimento sociale delle persone con disabilità

Approfondimento sul quadro legislativo di riferimento e sulla percezione della disabilità sul territorio Il significato dell’intervento educativo-riabilitativo nel territorio di implementazione del progetto

Finalità e strumenti di sensibilizzazione sociale e coinvolgimento delle famiglie e delle comunità locale sul tema della disabilità

Tecniche di osservazione del percorso valutativo e rieducativo della persona con disabilità

Riepilogo degli strumenti di monitoraggio dell’esperienza, predisposizione del piano di lavoro personale e gestione dei momenti di crisi

DOVE INVIARE LA CANDIDATURA

tramite posta “raccomandata A/R”: la candidatura dovrà pervenire direttamente all’indirizzo sotto riportato.(Nota Bene: non farà fede il timbro postale di invio, ma la data di ricezione in sede delle domande)

ENTE CITTA’ INDIRIZZO TELEFONO SITO

OVCI PONTE LAMBRO (CO)

VIA DON LUIGI

MONZA, 1 – 22037 031-625311 www.ovci.org

 tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) di cui è titolare l'interessato, allegando la documentazione richiesta in formato pdf, a [email protected] avendo cura di specificare nell'oggetto iltitolo del progetto “CASCHI BIANCHI: ASIA 2017”

Nota Bene: per inviare la candidatura via PEC

è necessario possedere un indirizzo PEC di invio (non funziona da una mail normale),

non è possibile utilizzare indirizzi di pec gratuiti con la desinenza "postacertificata.gov.it", utili al solo dialogo con gli Enti pubblici.

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