• Non ci sono risultati.

L ottimizzazione della fiscalità nelle operazioni straordinarie. Milano 16 novembre 2005

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "L ottimizzazione della fiscalità nelle operazioni straordinarie. Milano 16 novembre 2005"

Copied!
43
0
0

Testo completo

(1)

L’ottimizzazione della fiscalità nelle operazioni

straordinarie

Milano

16 novembre 2005

(2)

Alcuni spunti di riflessione

• l'importanza della pianificazione: come gestire il processo;

• la pianificazione fiscale all'interno della pianificazione globale;

• la struttura e la gestione delle risorse:

come organizzarsi;

• gli aspetti da considerare per non svilire il processo di pianificazione.

(3)

La gestione del processo

• Analisi dei benefici e verifica della fattibilità:

– I livelli di tassazione e le modalità;

– Elaborazione di documenti extra contabili a supporto;

– Applicazione del modello al caso concreto

(4)

Una pianificazione globale

• Il reddito d’impresa considerato come unitaria materia imponibile la cui

scomposizione in sotto voci consente di ottimizzare la tassazione di ogni singolo componente e realizzare

economie di scala.

(5)

L’organizzazione del business

• La sinergica collaborazione con istituzioni finanziarie e banche

consente l’ottenimento di vantaggi competitivi di non scarso valore, soprattutto nei casi in cui

l’internazionalizzazione del business facilità progetti di tax planning.

(6)

Gli ostacoli sul percorso

• La redditività dell’impresa;

• Gli eventuali asset caratteristici;

• I rischi finanziari e di business;

• L’ottimizzazione dei processi;

• La sinergia tra area fiscale e finanziaria.

(7)

La norma di riferimento nel caso in cui si ceda l’azienda

Art. 86 del T.U.I.R.

fornisce tutte le ipotesi in cui le plusvalenze dei beni relativi all’impresa sono tassati

poiché concorrono a formare reddito

(8)

La logica di base

• La cessione di un’azienda, intesa come il complesso di beni e servizi utilizzati dall’imprenditore per esercitare la

propria impresa, si caratterizza per il fatto che i valori dei beni aziendali

vengono monetizzati in capo al

venditore e fiscalmente riconosciuti

(9)

Il trattamento delle plusvalenze prima e dopo

Plusvalenza da cessione di azienda

Fino al 31.12.03 Dal 01.01.2004

Intero costo fiscalmente riconosciuto

Costo fiscalmente riconosciuto: quello

sul conferente

Imposta sostitutiva del 19% ?

(10)

La determinazione dei valori da tassare

Corrispettivo concordato per il complesso dei beni e servizi dell’azienda, compreso l’avviamento

Costo fiscalmente

riconosciuto al quale deve essere aggiunto anche il valore delle rimanenze

• azienda.

(11)

Il prezzo di cessione

La legge concede ai contribuenti piena libertà

in relazione alla determinazione del prezzo di cessione, anche se è sempre presente l’occhio

attento del FISCO sulle transazioni concluse a TITOLO ONEROSO

(12)

Attenzione all’elusione

• Non si possono ignorare i rischi della sovra valutazione dei beni costituendi il complesso azienda, vista l’esistenza di una norma la cui applicazione

consente di disconoscere i benefici fiscali ottenuti da condotte elusive:

Art. 37/bis D.p.R. 600/73

(13)

Norma anti elusione

• Sono inopponibili all'amministrazione finanziaria gli atti, i fatti e i negozi, anche collegati tra loro, privi di valide ragioni economiche,diretti ad aggirare obblighi o divieti previsti

dall'ordinamento tributario e ad ottenere riduzioni di imposte o rimborsi, altrimenti indebiti.

(14)

La soluzione di caso concreto

Tra fiscalità e finanza:

in medio stat virtus

(15)

Lo schema

• S.r.l. con fatturato > 10 Mio €;

• Gestione familiare;

• Bilancio in attivo;

• Discreta liquidità;

• Scarso ricorso alle banche;

• Reinvestimento di utili.

(16)

Problematica ante cessione

• Riorganizzare la struttura economico finanziaria dell’azienda con ricorso al capitale di debito;

• Eliminare dal bilancio (SP) alcune voci di scarso appeal per il potenziale

acquirente;

• Soddisfare una esigenza di

(17)

La soluzione

Prestito

obbligazionario Trust

Prestito da banche

sottoscrizione Rapporto di

Controllo

(18)

Il caso della vendita dell’impresa familiare

• La problematica che emerge in questo caso è quella relativa alla

ridistribuzione del reddito tra l’imprenditore ed i collaboratori familiari.

(19)

Il caso della vendita dell’impresa familiare

Integralmente in capo al titolare dell’impresa familiare si veda Cir. Min. 320/1997

(20)

Il caso della vendita dell’impresa familiare

Suddivisione tra titolare e collaboratori

Nota Min. 984/1997

(21)

L’imputazione delle plusvalenze tra i collaboratori

Il Fisco le determina proporzionalmente alle quote di lavoro apportato da

ciascun collaboratore. Si preferisce parlare, tuttavia, di:

“imputazione al titolare”

(22)

Problemi applicativi

Nel caso in cui il collaboratore familiare cessi di prestare il suo apporto

d’opera il FISCO non ha chiarito, ad esempio, come dovrà essere gestita

tale eventualità post imputazione.

(23)

Lo schema

• Ditta individuale;

• Impresa familiare regolarmente costituita (marito e moglie);

• Regime comunione

• Problematiche di divisione;

• Immobile in leasing da riscattare;

• Necessità di ottimizzare la fiscalità.

(24)

Tutto nasce dall’interpretazione della norma

• Al momento del riscatto si prevede

che il collaboratore familiare rinunci a vita a quanto gli spetti, senza alcun

indennizzo;

(25)

La soluzione

• Si procede alla costituzione di un autonomo soggetto giuridico per

gestire il passaggio generazionale e ottimizzare la fiscalità

(26)

La soluzione

Riscatto

Trust in trust delle quote

conferimento

Affitto immobile a ditta individuale

(27)

La previsione ex art. 14 D.lgs 472/1997

• Il cessionario è responsabile con il cedente per il debito tributario

riferibile a violazioni commesse nell’anno in cui è avvenuto il

trasferimento e nei due precedenti.

(28)

La way out concessa dal Fisco

• La richiesta e l’ottenimento, ovvero il mancato rilascio, da parte

dell’amministrazione finanziaria di una certificazione riguardante la

posizione tributaria del cedente ha effetti liberatori nei confronti del cessionario

(29)

Parte seconda

La leva finanziaria a supporto delle operazioni d’acquisto

d’azienda

(30)

Il ruolo delle istituzioni finanziarie

1. Comprendere i bisogni

dell’imprenditore acquirente e supportarne lo sviluppo;

2. Recepire la liquidità

dell’imprenditore cedente ed ottimizzarne l’impiego.

(31)

Le banche e le imprese: il mondo anglosassone

L’esperienza del mondo anglosassone ci permette di affermare che le

banche partecipano alle operazioni straordinarie anche condividendo il

rischio d’impresa.

(32)

Le banche e le imprese: il modello italiano

Il rapporto banca-impresa nel nostro paese è stato da sempre

caratterizzato da un costante

rigetto dell’idea di condivisione del rischio d’impresa.

(33)

Le banche e le imprese: il modello italiano - segue

L’unico rischio deve essere quello finanziario

e per di più adeguatamente

calcolato e remunerato

(34)

Le banche e le imprese: il modello italiano - segue

L’equity fund non è una

pratica diffusa per i nostri istituti

di credito

(35)

Qualcosa sta cambiando

In Italia alcune importanti famiglie imprenditoriali hanno costituito e fatto gestire da SGR fondi chiusi con l’obiettivo strategico di favorire

il development capital approach

(36)

Il problema è il dimensionamento delle operazioni

Le grandi merchant bank o le banche istituzionali guardano al business

dell’M&A delle aziende c.d.

corporate. Le PMI sono in parte tagliate fuori da questo mondo

(37)

Ci si accorge che le previsioni cambiano

80% del tessuto economico del nostro paese è costituito da PMI.

Alcuni si stanno attrezzando

(38)

Cosa frena gli investors istituzionali

1. Nelle PMI spesso manca un management;

(39)

Cosa frena gli investors istituzionali segue

2. L’impreditore si accorge tardi delle difficoltà di un repentino passaggio

generazionale

(40)

Cosa frena gli investors istituzionali segue

3. Il flusso di informazioni economiche sull’impresa è difficoltoso e spesso

non utile alle valutazioni dei terzi

(41)

Cosa frena gli investors istituzionali segue

4. La liquidità e i pricipali indicatori economico finanziari non

rispecchiano la reale situazione dell’azienda

(42)

Cosa fare per migliorare il trend

• Utilizzare la banca come partner;

• Strutturare l’azienda e

managerailizzarla accrescendo così il suo valore;

• Ricercare gli assets caratterizzanti

(43)

Ma prima di ogni cosa…!

• Bisogna partire dalla valorizzazione

del proprio asset aziendale per meglio comprendere se le opportunità di

crescita dovranno essere affrontate da soli o con l’aiuto di partner

finanziari o industriali.

Riferimenti

Documenti correlati

Si potrà utilizzare il termine “origine” esclusivamente per le carni di animali nati, allevati e macellati, ovvero interamente ottenuti in un unico Stato membro o Paese terzo, mentre

Analogamente alla riduzione delle ospedalizzazioni e delle necessità di cure venivano ad essere ridotti i costi sanitari associati ad ogni condizione e questo fa

Ci decidiamo ora a farlo in nome delle battaglie che, come Forum Salute Mentale e Comitato Stopopg, da sempre ci vedono impegnati sul fronte del riconoscimento

In caso di integrazione con la procedura cespiti procedere al calcolo ammortamento per il periodo liquidazione indicando come date quella di inizio liquidazione e quella di

177 in data 9 febbraio 2011, il Tribunale amministrativo della Calabria, sede di Catanzaro, respingeva il ricorso, in quanto la ricorrente aspira alla assegnazione

Allenamento alla camminata: La stimolazione elettrica tramite un inter- ruttore a pedale favorisce il sollevamento della punta del piede nella fase di oscillazione del passo.

Indagine in ordine alla natura elusiva dello scambio delle partecipazioni con riferimento a talune operazioni causalmente connesse al passaggio generazionale: il punto di

Formula 06_01 Cessione di quote di società in nome collettivo e trasformazione in società in accomandita semplice