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Sintesi non tecnica Istanza di riesame dell'aia dello Stabilimento Versalis S.p.A. di Priolo (SR)

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RELAZIONE

Sintesi non tecnica

Istanza di riesame dell'AIA dello Stabilimento Versalis S.p.A. di Priolo (SR)

Presentato a:

Versalis S.p.A.

Versalis S.p.A.

Via Litoranea Priolese 39 96010 Priolo (SR) Italia

Inviato da:

Golder Associates S.r.l.

Via Antonio Banfo 43, 10155 Torino, Italia

+39 011 23 44 211

18114788/12033

Febbraio 2019

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Indice

1.0  INTRODUZIONE ED INFORMAZIONI GENERALI ... 3 

2.0  DOVE È SITUATO LO STABILIMENTO E DA QUALI AREE È COSTITUITO? ... 3 

3.0  QUALE TIPOLOGIA DI INDUSTRIA È LO STABILIMENTO E COSA PRODUCE? ... 4 

4.0  QUAL’È LA STORIA DELLO STABILIMENTO? ... 5 

5.0  DA QUALI IMPIANTI È COSTITUITO LO STABILIMENTO? ... 5 

6.0  QUALI MATERIE PRIME UTILIZZA LO STABILIMENTO E QUALI SONO LE MODALITÀ DI MOVIMENTAZIONE E STOCCAGGIO DELLE MEDESIME? ... 6 

7.0  QUALI SONO LE INTERCONNESSIONI DELLO STABILIMENTO CON L’ESTERNO? ... 7 

8.0  QUALI COMBUSTIBILI UTILIZZA LO STABILIMENTO? ... 7 

9.0  QUALI SONO LE RISORSE IDRICHE UTILIZZATE DALLO STABILIMENTO? ... 8 

10.0  QUALI SONO LE EMISSIONI IN ACQUA DELLO STABILIMENTO? ... 8 

11.0  QUALI EMISSIONI IN ATMOSFERA GENERA LO STABILIMENTO? ... 8 

12.0  QUALI RIFIUTI GENERA LO STABILIMENTO? ... 10 

13.0  QUALI SONO LE MODALITÀ DI GESTIONE DELLO STABILIMENTO? ... 11 

14.0  LO STABILIMENTO È UN IMPIANTO A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE? ... 11 

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1.0 INTRODUZIONE ED INFORMAZIONI GENERALI

La presente relazione descrive in modo sintetico l’evoluzione nel tempo dell’impianto, il ciclo produttivo, i flussi in ingresso e in uscita dal medesimo e costituisce la Sintesi Non Tecnica della Domanda di Riesame dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) dello Stabilimento Versalis (Stabilimento), situato in via Litoranea Priolese, Priolo (SR) e di proprietà della Versalis S.p.A. (“Versalis”).

La struttura della presente relazione è stata pensata per rispondere a una serie di domande che ripercorrono gli argomenti trattati nelle schede e negli allegati alla Domanda di Riesame dell’AIA con un linguaggio comprensibile ai non addetti ai lavori; per una descrizione più approfondita degli argomenti si rimanda pertanto a tali documenti.

2.0 DOVE È SITUATO LO STABILIMENTO E DA QUALI AREE È COSTITUITO?

Lo Stabilimento è inserito all’interno di un sito multisocietario costituito, oltre che da Versalis anche dalle società coinsediate Isab Impianti Nord e Syndial, situato in Comune di Priolo Gargallo (SR), nell’area compresa tra la S.P. n 114 ed il tratto di costa del Mar Jonio compreso tra la rada di Augusta (Rada) e la penisola di Melilli. Sul tratto di costa antistante all’area occupata dal sito multisocietario sono presenti alcuni pontili a servizio degli stabilimenti.

Lo Stabilimento è costituito dalle seguenti aree/impianti:

Area Etilene (ETI, Area A1), in cui sono situati gli impianti di produzione dell’etilene mediante processo di steam cracking a partire da gasolio e Virgin nafta. L’area ETI è ubicata in corrispondenza dell’estremità settentrionale del sito multisocietario a circa 500 m ad ovest dalla Rada.

Area Aromatici (ARO, Area A2): in questo reparto vengono prodotti benzene, etilbenzene, xileni e toluene a partire da benzina BK ed idrogeno. L’area ARO è ubicata in una posizione centrale del sito multisocietario, a una distanza di circa 450 m ad ovest dalla Rada. Gli impianti ARO sono fortemente interconnessi tra di loro, oltre che con l’impianto per la produzione di Etilene e con l’adiacente raffineria Isab – Impianti Nord.

Aree di movimentazione e stoccaggio, comprendenti un pontile per il carico dei prodotti e scarico delle materie prime approvvigionati via nave, ubicato fuori dalla Rada, una pipeline per il trasferimento dell’etilene prodotto dallo Stabilimento agli impianti di Ragusa e Gela, due parchi di stoccaggio dei prodotti petrolchimici, denominati SG11 (Area A3-B1 ed ubicata in prossimità della costa) ed SG14 e tubazioni di collegamento dai parchi stoccaggio agli impianti di Stabilimento.

Area C2, originariamente adibita a stoccaggio del cloruro di sodio e del cloruro di potassio (materie prime per la lavorazione dell’impianto Clorosoda) in cumuli sul terreno. A partire dal 2002, data in cui Versalis ne ha assunto la gestione, parte dell’area è occupata dai serbatoi tumulati per lo stoccaggio di propilene liquido in pressione.

Area D2, che risulta in parte occupata dall’impianto Polietilene, in parte da aree di stoccaggio materiali e container, mentre la restante parte è a verde. Tale area è ubicata nella parte sudoccidentale del sito multisiocietario.

Area B3, ubicata alla radice di quello che era il pontile solidi, allo stato attuale non è occupata da impianti.

Area D3, che non risulta essere mai stata oggetto di industrializzazione ed è attualmente un’area a verde.

Infine, Versalis è proprietaria di una porzione dell’area A6 che è priva di serbatoi ed impianti.

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3.0 QUALE TIPOLOGIA DI INDUSTRIA È LO STABILIMENTO E COSA PRODUCE?

Lo Stabilimento svolge l’attività di fabbricazione di prodotti chimici organici di base.

L’impianto Etilene (ETI) produce etilene e propilene mediante pirolisi ad alta temperatura in presenza di vapor acqueo (steam cracking).

La materia prima è costituita da prodotti petroliferi essenzialmente virgin nafta, gasolio e gas di petrolio liquefatto (GPL). Altri prodotti della reazione di steam cracking sono costituiti da idrogeno, una frazione gassosa leggera (prevalentemente metano), una frazione ricca in butadiene (Miscela C4), Benzina da cracking (BK) ed olio combustibile da cracking (FOK).

In considerazione del fatto che l’impianto di produzione del polietilene (PE – Fase 3) è attualmente in stato di inoperosità, l’etilene è venduto ad altre società o spedito via pipeline agli altri stabilimenti del gruppo Versalis di Ragusa.

Anche il propilene ed il FOK sono venduti all’esterno (fatta salva la possibilità, da parte dello Stabilimento, di utilizzare un’aliquota del FOK prodotta come combustibile di riserva la caldaia B-1015), mentre la BK costituisce la materia prima degli impianti ARO (Fase 2).

L’idrogeno è inviato agli impianti Aromatici (Fase 2) nella sezione di idrogenazione (CR11), la parte in eccedenza può essere venduta.

Lo steam cracking avviene all’interno di 13 forni di processo i quali, a seguito di un intervento di riassetto, operano contemporaneamente 10 alla volta.

L’impianto marcia a ciclo continuo per 24 h/giorno. La fermata programmata per lavori di manutenzione, sostituzione delle apparecchiature obsolete e scadenze decennali di apparecchiature è prevista ogni 6 anni e fra due fermate si effettua almeno una fermata parziale (fermata di una sola linea).

Il gruppo Aromatici è costituito da una serie di impianti per la produzione di BTX (Benzene, Toluene, Xileni) fortemente interconnessi tra loro, oltre che con l’impianto per la produzione di Etilene e con l’adiacente Raffineria Isab. Il ciclo produttivo Aromatici è costituito dalle seguenti sezioni d’impianto:

Idrogenazione benzina da cracking (CR11/16A);

Estrazione idrocarburi aromatici (CR14);

Disproporzionamento selettivo Toluene (CR16);

Distillazione etilbenzene (CR23);

Recupero taglio C9 insaturo dalla BKP (CR60);

Sezione trattamento acque di processo;

Stoccaggio intermedio (CR15).

Gli impianti utilizzano la benzina da cracking prodotta dall’impianto ETI e importata dall’esterno e producono benzene, toluene, xileni, etilbenzene, penteni, raffinato, BCP, Idrocarburi C10+, taglio C9 insaturo.

Principali Materie Prime: Benzina da cracking, Taglio C6 saturo, BKP (BKR-CR), idrogeno.

Principali Prodotti: Benzene, toluene, xileni, etilbenzene, taglio C9 insaturo.

Uso finale dei Prodotti: I prodotti sono trasferiti via mare in altri stabilimenti del gruppo o immessi sul mercato per ottenere solventi, materie plastiche e fibre sintetiche.

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Gli impianti del gruppo Aromatici lavorano tutti a ciclo continuo e vengono fermati periodicamente per le attività di manutenzione, sostituzione delle apparecchiature, rigenerazione e/o cambio dei catalizzatori, e per effettuare i controlli di legge previsti sulle apparecchiature. Si effettuano sia fermate parziali di zone o sezioni di un singolo impianto, sia fermate generali di una o più sezioni di impianti, sia la fermata generale di tutto il gruppo con una periodicità di 4 anni.

4.0 QUAL’È LA STORIA DELLO STABILIMENTO?

L'agglomerato industriale di Priolo Gargallo (SR) è sorto alla fine degli anni '50 con la società Edison &

Montecatini (poi Montedison), come polo chimico.

Fra gli anni '60 e '70 subì una trasformazione strutturale, in virtù della costituzione degli impianti per la raffinazione del petrolio, divenendo così uno dei più importanti poli petrolchimici nazionali.

Nell’assetto attuale, il Complesso Petrolchimico Integrato di Priolo, nel seguito denominato Sito, è costituito dalle seguenti società: Versalis, Raffineria ISAB Impianti NORD, Erg Power Generation (EPG), Air Liquide, PRIOLO SERVIZI S.C.a.r.l., Syndial.

Attualmente il sito multisocietario comprende i cicli produttivi del cracking termico (per la produzione di etilene), degli aromatici e della polimerizzazione dell’etilene (Versalis), dalla raffinazione del petrolio (Isab), dalla produzione di energia elettrica e vapore (EPG), dalla produzione dei gas tecnici (Air Liquide), con un sistema produttivo fortemente integrato.

Il 1 gennaio 2002 Enichem S.p.A. (oggi Syndial S.p.A.) ha ceduto alla Polimeri Europa il ramo d’azienda denominato “Attività chimiche strategiche”, costituito dai business olefine ed aromatici, cumene - fenolo e dimetilcarbonato, stirenici ed elastomeri.

In particolare, Polimeri Europa ha avviato le proprie attività all’interno dello Stabilimento in due fasi successive:

a partire dal 1 aprile 1995 per quanto riguarda l’impianto Polietilene;

a partire dal 1 gennaio 2002 per quanto riguarda gli impianti etilene (ETI), Aromatici (ARO), stoccaggi, logistica ed interconnessioni.

In data 12/11/2013, con DM n. 321 rilasciato dal MATTM, Polimeri Europa ha conseguito l’AIA per l’esercizio dello Stabilimento. A partire da tale data, il Gestore ha realizzato una serie di modifiche e migliorie impiantistiche, previa comunicazione agli enti preposti; la seguente tabella riporta un elenco delle principali modifiche e dei relativi provvedimenti autorizzativi.

5.0 DA QUALI IMPIANTI È COSTITUITO LO STABILIMENTO?

Lo Stabilimento comprende le seguenti unità:

Impianto etilene (ETI, Fase 1), comprendente al suo interno anche le caldaie ausiliarie di produzione vapore (Fase 5);

Impianti e stoccaggi Aromatici (ARO, Fase 2), comprendenti i seguenti reparti:

 CR11, idrogenazione benzine 1° e 2° stadio;

 CR16A, idrogenazione benzine 2° stadio;

 CR14, estrazione e separazione aromatici (benzene, toluene e xileni);

 CR16, disproporzionamento selettivo toluene;

 CR23, distillazione etilbenzene;

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 CR15, stoccaggi prodotti finiti ed intermedi;

 CR60, distillazione C9 resin oil

 Sezione trattamento acque di processo

Impianto polietilene (Fase 3), comprendente impianti e varie aree di stoccaggio, da agosto 2013 in stato di inoperosità;

Movimentazione e Stoccaggio (Fase 4), a sua volta suddivisa in:

 Stoccaggio SG14 e pontile fuori rada, comprendente 7 serbatoi;

 Stoccaggio SG11, comprendente 19 serbatoi;

 Interconnecting.

6.0 QUALI MATERIE PRIME UTILIZZA LO STABILIMENTO E QUALI SONO LE MODALITÀ DI MOVIMENTAZIONE E STOCCAGGIO DELLE MEDESIME?

La materia prima di progetto dell’impianto ETI è la Virgin Nafta (frazione petrolifera costituita in prevalenza da paraffine e cicloparaffine), ma l’impianto è in grado di processare altre miscele di idrocarburi quali gasolio, etano e propano di riciclo (autoprodotti dall’impianto), idrocarburi leggeri (C3 e C4, es. GPL), raffinato, penteni ed idrocarburi C10+ dagli Impianti ARO.

L’impianto ETI è dotato di uno stoccaggio di reparto che consiste in 22 serbatoi fuori terra.

La materia prima dell’impianto ARO è costituita dalla benzina da cracking ottenuta dall’impianto ETI e da altri idrocarburi liquidi approvvigionati dall’esterno. Anche l’impianto ARO è dotato di uno stoccaggio operativo di materie prime, intermedi di processo e dei prodotti finiti in serbatoi fuori terra.

Lo Stabilimento dispone di un sistema articolato per la movimentazione e lo stoccaggio delle materie prime e dei prodotti finiti, integrato la Raffineria Isab.

Le infrastrutture gestite da Versalis consistono in:

un pontile fuori della diga foranea della rada con due accosti operativi (B34 e B35) per gas liquefatti (l’accosto B33 è fuori servizio);

due parchi di stoccaggio di prodotti petroliferi e petrolchimici denominati SG11 ed SG14;

una pipeline per il trasferimento di etilene gas a Ragusa e Gela (i tratti da Ragusa a Gela, sia da 10” sia da 6”, sono stati esclusi, isolati e si trovano in ambiente di gas inerte).

Ai fini della sicurezza e per la prevenzione di eventuali incidenti, tutto il personale operativo è adeguatamente formato ed addestrato e la gestione avviene secondo manuali operativi e procedure specifiche per ogni prodotto movimentato. In particolare, la pipeline per il trasferimento di etilene viene ispezionata giornalmente lungo tutto il percorso e le possibili situazioni di emergenza sono regolamentate secondo una procedura condivisa con gli Stabilimenti di Gela e Ragusa e comunicata agli Enti esterni.

Le infrastrutture Isab utilizzate a fronte di contratti di service sono:

2 pontili per i liquidi e gas liquefatti;

alcuni serbatoi per lo stoccaggio di materie prime per l’impianto Etilene ed Aromatici.

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7.0 QUALI SONO LE INTERCONNESSIONI DELLO STABILIMENTO CON L’ESTERNO?

Per quanto riguarda le interconnessioni dello Stabilimento con il sito multisocietario, la situazione aggiornata è la seguente:

L’acqua dolce è approvvigionata dalla EPG già trattata;

L’acqua mare è approvvigionata da Priolo Servizi;

L’energia elettrica è fornita da EPG ed è distribuita agli utenti del sito multisocietario attraverso una rete interna con sottostazioni e cabine di trasformazione;

Il vapore è prodotto da EPG è distribuito agli utenti con tre livelli di pressione 5, 18 e 35 atmosfere. Il vapore dopo l’utilizzo nelle apparecchiature viene recuperato come autoconsumo all’interno degli stessi impianti;

Il fuel gas è prelevato dalla omonima rete della Raffineria Isab ed è utilizzato dallo Stabilimento come combustibile all’interno degli impianti ETI ed ARO ad integrazione del fuel gas autoprodotto e del gas metano fornito da SNAM;

La virgin nafta, materia prima principale dell’impianto ETI è ricevuta dalla Raffineria Sonatrach via tubo.

Inoltre viene ricevuta dalla Raffineria Isab o via mare con stoccaggio in serbatoi situati in area Nord dello Stabilimento e gestiti da Isab;

L’attività di logistica è effettuata da Isab e riguarda movimentazioni ai pontili di Isab per il trasporto via mare delle materie prime in ricezione (virgin nafta e benzina da cracking) e dei prodotti in spedizione (etilene ed aromatici);

È presente un sistema unico di torce (costituito da collettori, sistema di recupero del gas come combustibile e 6 fiaccole) comune agli stabilimenti del sito multisocietario; in aggiunta, l’impianto ETI è provvisto di una propria torcia smokeless dedicata;

Gli impianti Etilene ed Aromatici generano reflui costituiti da sode sulfuree originate dalle sezioni di lavaggio caustico dei gas di processo e del gas combustibile. Tali sode sulfuree sono inviate via tubazione all’impianto di ossidazione CR32 gestito dalla società Isab; i prodotti solforati dopo aver subito un processo di degradazione ossidativa, mediante aria e vapore, sono restituiti via tubo a Versalis che li conferisce tramite il punto d’immissione denominato P1bis all’impianto biologico consortile I.A.S. per la depurazione finale

Il Servizio Antincendio è fornito da Priolo Servizi

Air Liquide fornisce aria e azoto agli impianti Versalis. Le forniture di aria ed azoto sono regolamentate da contratti tra le Società;

L’impianto Biologico consortile IAS tratta le acque reflue di processo e le acque meteoriche potenzialmente contaminate (ovvero ricadenti in aree occupate da impianti) dello Stabilimento; l’operatività tra le Società è disciplinata da apposito regolamento di fornitura.

I suddetti servizi forniti allo Stabilimento Versalis sono regolati da appositi contratti/convenzioni.

8.0 QUALI COMBUSTIBILI UTILIZZA LO STABILIMENTO?

I combustibili utilizzati dallo Stabilimento sono gas naturale ed off gas, in parte autoprodotto ed in parte approvvigionato dalla vicina raffineria Isab.

Tutti i forni di processo degli impianti di produzione e le due caldaie di produzione vapore, in conformità alla AIA vigente, utilizzano gas naturale come combustibile principale, integrato con combustibile gassoso in parte autoprodotto ed in parte approvvigionato dalla vicina raffineria Isab.

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9.0 QUALI SONO LE RISORSE IDRICHE UTILIZZATE DALLO STABILIMENTO?

L’approvvigionamento idrico dello Stabilimento è costituito dalle seguenti fonti:

acqua mare di raffreddamento, prelevata dal Mar Ionio attraverso 7 punti di captazione;

acqua di falda e acqua proveniente dai corpi idrici superficiali (sorgente San Cusumano e invaso dell’Ogliastro), usata sia per scopi industriali (raffreddamento e processo) sia per i servizi igienico-sanitari;

acqua demineralizzata per uso industriale (processo) proveniente dall’impianto di demineralizzazione SA9 di EPG.

In ottemperanza a quanto prescritto in AIA, il Gestore ha installato una serie di misuratori di portata di acqua mare, acqua di falda, acqua superficiale ed acqua demi in ingresso alle unità di impianto.

10.0 QUALI SONO LE EMISSIONI IN ACQUA DELLO STABILIMENTO?

Lo Stabilimento genera acque di processo dagli impianti di produzione le quali sono conferite, insieme alle acque meteoriche ricadenti sulle aree di impianto e di stoccaggio, all’impianto di depurazione consortile esterno gestito da Industria Acque Siracusane Srl (“IAS”) attraverso 6 punti di scarico finale al collettore esterno.

ciascuno scarico finale a sua volta raccoglie i reflui da uno o più scarichi parziali ubicati in varie zone degli impianti dello stabilimento, come illustrato nella seguente tabella.

Gli unici scarichi idrici di Stabilimento diretti a corpo idrico superficiale sono costituiti dalle acque di raffreddamento, dalle condense della rete di vapore e dalle acque meteoriche ricadenti su aree non occupate da impianti (acque di dilavamento da aree non potenzialmente contaminate); tali flussi sono scaricati a mare attraverso 8 punti distinti.

Tutti gli scarichi sono soggetti ai controlli previsti dal Piano di Monitoraggio e Controllo dell’AIA.

Tabella 1: Schema degli scarichi idrici delle acque di raffreddamento e meteoriche non contaminate

Tipologia scarico Destinazione

scarico

Punto di scarico finale

Acque di processo

IAS P1, P1bis, P2, P3, P5, PE Acque meteoriche (da aree di impianto) e di

processo

Acque di condensa

mare 2, 14E, 18, 18A, 346, 502, 348, ETI

Acque di raffreddamento

Acque meteoriche (da piazzale su cui non insistono impianti)

11.0 QUALI EMISSIONI IN ATMOSFERA GENERA LO STABILIMENTO?

Le emissioni in atmosfera dello Stabilimento sono delle seguenti tipologie: convogliate, diffuse e fuggitive.

Le emissioni in atmosfera dagli impianti produttivi sono convogliate in una serie di camini riportati nella seguente tabella.

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Tabella 2: Elenco dei punti di emissione convogliata in atmosfera Sigla camino Impianto Unità di provenienza

BT1001

Etilene Fase 1 - Forni B1001÷1012, B1213 (cracking) Fase 5 - Caldaie B1015, B1016 (produzione vapore)

H-1219/A Etilene Fase 1 - Forni B1001, B1002 (Decoking)

H-1219/B Etilene Fase 1 - Forni B1003, B1004 (Decoking)

H-1219/C Etilene Fase 1 - Forni B1005, B1006 (Decoking)

H-1219/D Etilene Fase 1 - Forni B1007, B1008 (Decoking)

H-1219/E Etilene Fase 1 - Forni B1009, B1010 (Decoking)

H-1219/F Etilene Fase 1 - Forni B1011, B1012 (Decoking)

H-1216 Etilene Fase 1 - Forni B1213 (Decoking)

H-2037 Etilene Fase 1 - Assorbitore reattori di idrogenazione R2001A/B/C e R2002A/B

A1 Aromatici Fase 2 - Forno B103/A

A2 Aromatici Fase 2 - Forno B103/B

A3 Aromatici Fase 2 - Forno B102/A

A4 Aromatici Fase 2 - Forno B102/B

A5 Aromatici Fase 2 - Forno B101

A7 Aromatici Fase 2 - Forno B1380/A

A8 Aromatici Fase 2 - Forno B1380/B

A9 Aromatici Fase 2 - Forno B1601

A10 Aromatici Fase 2 - Forno B1651

A13 Aromatici Fase 2 - Forno B001

1 Polietilene Fase 3 - Forno L1202/A

2 Polietilene Fase 3 - Forno L1202/B

9 Polietilene Fase 3 - Blender H1001/A

10 Polietilene Fase 3 - Blender H1001/B

11 Polietilene Fase 3 - Blender H1001/C

12 Polietilene Fase 3 - Blender H1001/D

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Sigla camino Impianto Unità di provenienza

13÷32 Polietilene Fase 3 - Sileria

33÷52 Polietilene Fase 3 - Sileria

53÷58 Polietilene Fase 3 - Sileria

59÷64 Polietilene Fase 3 - Sileria

65 Polietilene Fase 3 - Classificatore K-2203

66, 67 Polietilene Fase 3 - Polmoni K1, K2

In ottemperanza all’AIA il Gestore esegue il monitoraggio delle emissioni dai suddetti camini secondo le cadenze riportate nel Piano di Monitoraggio e Controllo di AIA (analisi in continuo per il camino BT1001 e con frequenza trimestrale per tutti gli altri camini).

All’interno dello Stabilimento sono presenti le seguenti sorgenti di emissioni non convogliate a camino di Composti Organici Volatili (COV):

elementi di impianto (flange, compressori, fine linea, valvole etc.), sottoposte a monitoraggio con frequenza annuale all’interno del programma leak, detection and repair (LDAR program), programma che prevede l’intervento di riparazione per tutte le sorgenti che risultano emettere COV fuori soglia;

serbatoi (a tetto fisso ed a tetto galleggiante), le cui emissioni sono calcolate su base trimestrale attraverso software che esegue la stima delle quantità emesse a partire da fattori di emissione, dall’operatività dei serbatoi e dai dati meteo;

vasche di disoleazione, le cui emissioni sono stimate attraverso calcolo.

12.0 QUALI RIFIUTI GENERA LO STABILIMENTO?

Lo Stabilimento produce rifiuti dal processo da attività di manutenzione (ordinaria e straordinaria), da fermate generali, da attività di cantiere e dalle attività di messa in sicurezza dei suoli e della falda.

Si riporta l’elenco rappresentativo (non esaustivo) dei rifiuti di processo prodotti dallo Stabilimento:

soluzioni acquose di lavaggio (da pulizia serbatoi, da processo)

fondi e residui di reazione (da processo)

residui di filtrazione e assorbenti esauriti (da processo)

fanghi prodotti dalla pulizia di fognature ed impianti

imballaggi

catalizzatori esauriti

I rifiuti vengono raccolti e gestiti in 8 aree di deposito temporaneo prima del loro avvio a conferimento presso impianti esterni di recupero o smaltimento. Ciascuna area è impermeabilizzata, recintata, dotata di canalette e pozzetti intercettati per la raccolta delle acque meteoriche e/o eventuali spanti; la parte riservata allo stoccaggio dei rifiuti liquidi è coperta. All’interno di ciascuna area inoltre sono presenti sistemi di sicurezza quali estintori carrellati, sabbia di assorbimento, etc.

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13.0 QUALI SONO LE MODALITÀ DI GESTIONE DELLO STABILIMENTO?

Dal punto di vista generale la politica seguita da Versalis a livello impiantistico ed a livello operativo, si articola nelle seguenti linee di base:

Dal punto di vista impiantistico:

Progettazione secondo criteri rigorosi di conformità alle norme e standard propri di ciascuna tecnologia, applicate, ove necessario, ai maggiori livelli di sicurezza e garantiti dal Sistema di Garanzia di Qualità applicato dalla Società.

Introduzione di un affidabile sistema di blocchi mirato non solo agli obiettivi di produzione, ma prioritariamente a quelli della sicurezza.

Realizzazione dell’interconnessione e condotte con sensibili sovraspessori (ove sono presenti effetti di corrosione interna ed esterna), riduzioni al minimo delle flangiature, sia su apparecchi che tubazioni e, nelle aree critiche, controlli estensioni delle saldature.

Convogliamento e controllo degli scarichi, dei venting e dei draining.

Dal punto di vista Operativo:

Manuali Operativi riferiti a tutte le fasi operative degli impianti/stoccaggi anche con l’allegato di procedure specifiche (vedi Rapporto di Sicurezza Singoli)

“Programmi di Manutenzione” e “Piani di Ispezione di Impianto” procedurati con adeguate schede di ispezioni e controllo e richieste di intervento.

Verifica programmata di tutti i sistemi di sicurezza e di blocco.

La rigorosa applicazione delle procedure operative e di sicurezza, che considerano anche le manovre da eseguire in caso di scostamenti anomali dei parametri di processo, per la prevenzione dei rischi dovuti all’errore umano;

Il personale che opera in impianto è, con azione continua, aggiornato professionalmente.

In generale le operazioni di gestione del processo vengono effettuate dall’operatore in sala controllo tramite comandi a consolle.

L’operatore, attraverso l’interfaccia grafica del videoterminale o la strumentazione riportata a quadro, dispone di tutte le informazioni necessarie e sufficienti per la corretta esecuzione dei comandi.

Le procedure riportate nel Manuale Operativo prevedono, per gli operatori in campo, durante il normale esercizio, compiti di presidio dell’area, lettura routinaria di strumenti locali, rilevazione di anomalie (trafilamento di fluidi, vibrazioni, rumori anormali, rotture meccaniche), nonché l’esecuzione di interventi di esercizio, quali operazioni di vuotamento, spurgo e bonifica a circuito chiuso di linee e apparecchiature, assistenza alle attività di manutenzione, ecc. queste operazioni, ove presentino dei rischi, sono regolate da chiare procedure scritte.

I comandi di avviamento di pompe e compressori per fluidi pericolosi sono esclusivamente da quadro locale, per consentire allo stesso operatore di effettuare le verifiche di sicurezza, come specificato nei Manuali Operativi. I quadri locali di comando recano indicazioni atte alla chiara identificazione della macchina servita.

14.0 LO STABILIMENTO È UN IMPIANTO A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE?

Lo Stabilimento è un impianto che rientra nel campo di applicazione del Decreto Legislativo del 26 giugno 2015, n. 105, relativo al controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con le sostanze pericolose stoccate ed utilizzate nei processi.

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Secondo la suddetta normativa, lo Stabilimento è tenuto a osservare specifici adempimenti, quali:

la redazione e l’aggiornamento di un apposito documento, definito “Rapporto di Sicurezza”, il quale individua e valuta i possibili scenari incidentali, definendo le misure di prevenzione e/o contenimento delle conseguenze correlate;

la redazione di Piani di emergenza, sia interno che esterno al sito dello Stabilimento, in caso di occorrenza degli episodi incidentali identificati dal Rapporto di Sicurezza.

Golder Associates S.r.l.

C.F. e P.IVA 03674811009 Registro Imprese Torino R.E.A. Torino n. TO-938498 Capitale sociale Euro 105.200,00 i.v.

Società soggetta a direzione e coordinamento di Enterra Holding Ltd. ex art. 2497 c.c.

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golder.com

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