• Non ci sono risultati.

Obiettivi formativi qualificanti della classe: L-21 Scienze della pianificazione territoriale, urbanistica, paesaggistica e ambientale

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Obiettivi formativi qualificanti della classe: L-21 Scienze della pianificazione territoriale, urbanistica, paesaggistica e ambientale"

Copied!
7
0
0

Testo completo

(1)

Università Università degli Studi di GENOVA

Classe L-21 - Scienze della pianificazione territoriale, urbanistica,

paesaggistica e ambientale

Nome del corso Scienze per il progetto integrato del territorio dell'ambiente e del

paesaggio

Nome inglese Sciences for the integrated project of the territory, the environment,

the landscape

Lingua in cui si tiene il corso italiano

Codice interno all'ateneo del corso 9005

Il corso é

trasformazione ai sensi del DM 16 marzo 2007, art 1

Tecniche per la pianificazione urbanistica, territoriale e ambientale (GENOVA cod 55935)

Data di approvazione del consiglio di facoltà 04/12/2009

Data di approvazione del senato accademico 26/01/2010

Data della relazione tecnica del nucleo di valutazione 14/01/2010 Data della consultazione con le organizzazioni rappresentative a livello locale

della produzione, servizi, professioni 23/11/2009 -

Modalità di svolgimento convenzionale

Eventuale indirizzo internet del corso di laurea www.arch.unige.it

Facoltà di riferimento ai fini amministrativi ARCHITETTURA

Altre Facolta INGEGNERIA

Massimo numero di crediti riconoscibili 60

Numero del gruppo di affinità 1

Obiettivi formativi qualificanti della classe: L-21 Scienze della pianificazione territoriale, urbanistica, paesaggistica e ambientale I laureati nei corsi di laurea della classe devono:

possedere le conoscenze di base (teoriche, metodologiche e tecnico-strumentali) per l'analisi dei processi di trasformazione della città, del territorio, del paesaggio e dell'ambiente;

sviluppare un'adeguata capacità interpretativa delle strutture insediative, paesistiche ed ambientali nei loro processi evolutivi, sotto l'aspetto economico, sociale e fisico;

possedere le conoscenze di base relative alla pianificazione e progettazione urbanistica, territoriale, paesaggistica e ambientale, ed alle politiche di governo del territorio;

essere in grado di analizzare il processo di formazione di politiche, programmi e progetti complessi;

possedere le conoscenze di base per valutare le conseguenze esercitate da azioni di governo del territorio sotto l'aspetto insediativo, ambientale, paesaggistico, sociale ed economico;

acquisire la capacità di trattamento dell'informazione territoriale e ambientale mediante le nuove tecnologie informatiche;

essere capaci di comunicare efficacemente, in forma scritta e orale, in almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano.

I laureati della classe avranno una formazione adeguata, dai punti di vista teorico, critico-interpretativo e metodologico, per l'accesso alle lauree magistrali, in termini di acquisizione delle conoscenze fondamentali negli ambiti dell'analisi e della pianificazione urbana, territoriale, paesaggistica e ambientale, e della costruzione e attuazione di programmi e politiche e della loro valutazione.

I principali sbocchi occupazionali previsti dai corsi di laurea della classe sono:

- attività di analisi delle strutture urbane, territoriali e ambientali anche con l'uso delle nuove tecnologie, concorrendo e collaborando all'elaborazione di atti di pianificazione, programmazione, gestione e valutazione, contribuendo alla definizione di strategie di amministrazioni, istituzioni e imprese con riferimento al recupero, valorizzazione e trasformazione della città, del territorio e dell'ambiente.

Gli ambiti di riferimento potranno essere la libera professione, nonché le attività presso istituzioni ed enti pubblici e privati operanti per la trasformazione ed il governo della città, del territorio e dell'ambiente.

Criteri seguiti nella trasformazione del corso da ordinamento 509 a 270 (DM 31 ottobre 2007, n.544, allegato C)

Il Corso di laurea in Classe L21 "Scienze per il Progetto integrato del territorio dell'ambiente e del paesaggio" SPITAP - è il naturale sviluppo, ai sensi del DM 270 del 22/10/2004, del Corso di laurea in Classe 7 "Tecniche per la pianificazione urbanistica territoriale ambientale", attivato il 01/09/2002 dalle Facoltà di Architettura e di Ingegneria dellUniversità di Genova ai sensi del DM 509 del 3/11/1999. Nella trasformazione sono stati seguiti criteri atti a caratterizzare in modo più efficace l'integrazione nella nuova figura professionale dei contributi formativi forniti dalle due facoltà, ai fini di:

- rafforzare la cooperazione interdisciplinare tra le discipline che riguardano l'ingegneria del territorio, fornite dalla Facoltà di Ingegneria, e le discipline che riguardano la pianificazione, la valutazione e la gestione delle trasformazioni del territorio, dell'ambiente e del paesaggio, fornite dalla Facoltà di Architettura;

- creare una figura professionale con sicura formazione di base e con chiare competenze tecniche in grado di fornire supporto ai processi decisionali, di pianificazione e progettuali attenti al corretto inserimento delle opere di "ingegneria del territorio" nei contesti territoriali, ambientali e paesaggistici in cui si localizzano o che attraversano;

- realizzare l'integrazione tra discipline e saperi attraverso attività didattiche innovative, sviluppate soprattutto nei laboratori e negli workshop.

Sintesi della relazione tecnica del nucleo di valutazione

La progettazione del corso risulta corretta. Le informazioni per gli studenti sono pienamente adeguate. La descrizione dei risultati attesi e degli sbocchi occupazionali appare ben dettagliata.

La consultazione con le organizzazioni rappresentative a livello locale della produzione, servizi, professioni, è stata attuata in modo efficace.

(2)

Ladeguatezza e compatibilità delle proposte con le risorse di docenza e di strutture potrà essere verificata solo in fase Off.F, quando tutte le informazioni saranno disponibili.

Questa iniziativa, considerata unitamente alle altre presentate dalla Facoltà, pare poter contribuire al raggiungimento di obiettivi di razionalizzazione e qualificazione dellofferta formativa, comunque meglio valutabile in fase Off.F.

Sintesi della consultazione con le organizzazioni rappresentative a livello locale della produzione, servizi, professioni

Il corso di laurea è stato presentato ai rappresentati dei seguenti enti ed organi: Collegio Geometri della Provincia di La Spezia; CONFINDUSTRIA Genova; Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori delle Provincie di Cuneo, di Genova, di Imperia, di Savona e di La Spezia; Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Liguria.

In relazione all'istituzione del nuovo CdS L21 le parti sociali convengono sull'opportunità di trasformazione dell'esistente CdS classe 7, in modo che l'ateneo regionale possa mantenere una propria offerta formativa indirizzata a preparare figure professionali dotate di specifiche capacità per operare nel settore della pianificazione e della gestione del territorio. Auspicano che vengano valutate le possibilità di proseguire il percorso formativo a livello di lauree magistrali.

Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo Obiettivi formativi specifici

Il CdL forma una figura professionale innovativa, riconosciuta dal DPR 328/2001 sulla riforma gli Ordini professionali. Essa, infatti, è inquadrata nellAlbo degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, in particolare nella sezione B, dei "pianificatori junior", del settore "pianificazione territoriale", che accoglie i laureati delle lauree triennali.

La figura del pianificatore junior corrisponde ad un profilo professionale, già consolidato a livello europeo, ma ancora poco diffuso in Italia, in grado di inserirsi e interagire in processi di analisi, valutazione, pianificazione e gestione del territorio, del paesaggio e dellambiente, avendo acquisito competenze:

"nell'applicazione delle scienze volte al concorso ed alla collaborazione nelle attività di pianificazione del territorio, dell'ambiente e del paesaggio;

-nella costruzione e nella gestione di sistemi informativi per l'analisi e la gestione della città, del territorio, dell'ambiente e del paesaggio;

-nell'analisi, nell monitoraggio enel la valutazione territoriale, paesaggistica ed ambientale;

-nelle procedure di gestione e di valutazione di atti di pianificazione territoriale e relativi programmi complessi".

La struttura interfacoltà orienta il percorso formativo verso una particolare competenza nella comprensione e nel controllo delle trasformazioni prodotte dalle opere di ingegneria del territorio. Il CdL, attraverso lapproccio integrato e interdisciplinare fornisce le conoscenze per:

conoscere la città, il territorio, lambiente ed il paesaggio alle diverse scale e nei diversi fattori fisici, funzionali, strutturali, socio-economici e formali-figurativi;

interpretare e valutare i sistemi insediativi e le reti di urbanizzazione, le dinamiche ambientali, i processi di trasformazione e degrado, le situazioni di rischio, le qualità del paesaggio alla luce della loro evoluzione storica;

leggere e confrontare la strumentazione urbanistica ai vari livelli, dal progetto urbano al piano urbanistico al piano darea vasta, nella prospettiva di un coordinamento basato sullapplicazione di criteri di sostenibilità;

analizzare e ricomporre in un quadro unitario le politiche, i programmi e i progetti della città, del territorio, del paesaggio, dellambiente;

valutare le azioni di governo del territorio sotto diversi punti di vista, in modo da pervenire a bilanci di sostenibilità complessiva;

trattare le informazioni ed i dati con tecnologie e strumenti informatici adeguati, in modo da ricomporli entro un quadro unitario;

applicare i più aggiornati metodi e strumenti qualitativi e quantitativi di analisi e valutazione, utilizzando le tecnologie innovative dellinformazione e della comunicazione.

Gli obiettivi del CdL rispondono ad esigenze formative che considerano in modo articolato e complesso il controllo delle trasformazioni, che prospettano modelli innovativi di assetto territoriale conseguenti ai processi di sviluppo sociale ed economico,.

Per un verso, sono richieste nuove dotazioni di attrezzature ed infrastrutture territoriali per adeguare i territori alla sfida della competitività globale, alla scala europea e mondiale. Per altro verso, si fa sempre più pressante la domanda di qualità della vita, valutata in termini di salvaguardia dell'ambiente, nei suoi molteplici aspetti, e di tutela delle identità locali, paesaggistiche e territoriali.

L'obiettivo del CdL è quello formare figure professionali in grado di considerare le attrezzature e le infrastrutture, funzionali allo sviluppo del territorio, avendo specifica considerazione delle problematiche e delle compatibilità con l'ambiente, il paesaggio e lo sviluppo locale.

Intende conseguire tale obiettivo fornendo gli strumenti teorici, metodologici e tecnico sperimentali, adeguati alla collaborazione e comprensione interdisciplinare, e praticando l'approccio integrato, che corrisponde alla implementazione dei principi della sostenibilità nelle pratiche e nelle azioni della pianificazione territoriale ed urbana..

In particolare, il CdL forma una figura professionale in grado di:

- contribuire ad una rinnovata comprensione dei caratteri dei contesti ambientali e dei profili paesaggistici come condizione imprescindibile per fondare ogni trasformazione consapevole dellesistente, non più considerato come semplice sfondo, ma come componente strutturale e strategica del progetto;

- avere la consapevolezza che le scelte tecnologiche e strutturali comportano implicazioni paesaggistiche ed ambientali ineludibili ai fini della sostenibilità territoriale degli interventi di ingegneria del territorio, non solo culturale e ambientale, ma soprattutto economica e di efficienza gestionale;

- affrontare i processi e progetti di trasformazione della città, del territorio, dellambiente e del paesaggio nella loro effettiva complessità, attraverso l'approccio interdisciplinare che consente di operare, tenendo conto di diverse tematiche e problematiche;

- avere la padronanza di ambienti cognitivi, approcci metodologici e strumenti tecnologici adeguati

all'uso specialistico e non generico delle tecnologie informatiche, ed in particolare di quelle dell'informazione geografica.

La struttura interfacoltà del CdL garantisce l'integrazione delle conoscenze e delle competenze fornite dai settori disciplinari relativi alla dotazione di attrezzature, impianti ed infrastrutture, centrali nelle Facoltà di Ingegneria (ICAR/01, ICAR/02, ICAR/04,ICAR/07)e alla pianificazione, valutazione, progettazione e gestione delle

trasformazione del territorio centrali nelle Facoltà di Architettura (ICAR/20, ICAR/21, ICAR/14, ICAR/15, ICAR/22), avvalendosi degli apporti forniti da settori disciplinari di base (ICAR/17, MAT/05, INF/01, ING-INF/05, FIS/07)ma anche dei settori disciplinari che affrontano lo studio analitico del territorio, negli aspetti naturalistici ed ambientali (SSD GEO/04, BIO/03)ed in quelli storici,giuridici, economici e sociali (SSD ICAR/18, IUS/10, SECS-P/06, SPS/10).

Percorso formativo

Il percorso formativo comporta attività didattiche articolate in corsi monodisciplinari, corsi integrati, laboratori ed workshop interdisciplinari, seminari, visite guidate, tirocini, privilegiando lintegrazione tra le discipline e la sinergia tra differenti modalità didattiche.

I corsi monodisciplinari e integrati, sono finalizzati allacquisizione delle conoscenze di base per la formazione culturale e tecnica e per la corretta impostazione metodologica dei problemi. Essi forniscono teorie, metodi e strumenti nei settori della matematica, dellinformatica, della rappresentazione, della storia, delle scienze storiche, naturali e fisiche, della modellistica, della pianificazione della città, del territorio, dellambiente, del paesaggio.

I laboratori, tramite esperienze applicative e sperimentali, mirano ad affinare e verificare la capacità di analizzare i contesti territoriali ambientali e paesaggistici e di valutare criticamente le trasformazioni della città, del territorio, dellambiente e del paesaggio nella dimensione complessa, proponendo soluzioni sostenibili. Vi convergono diversi moduli disciplinari che, attraverso la piattaforma comune dell'area di sperimentazione, introducono empiricamente lo studente all'approccio interdisciplinare ed ai metodi e modelli della complessità. Il percorso formativo trova nel confronto sperimentale dei laboratori i momenti didattici di integrazione e sintesi multidisciplinare. Sono privilegiati temi relativi all'analisi, alla pianificazione ed alla gestione delle nuove forme insediative, delle grandi infrastrutture di trasporto, della sistemazione dei suoli e delle acque, degli impianti e delle attrezzature territoriali, secondo approcci multifunzionali che traguardano anche la formazione di nuovi paesaggi, il supporto allo sviluppo locale, l'attenzione alle compatibilità ed ai rischi ambientali, le valutazioni sociali ed economiche.

I seminari hanno lo scopo consentire allo studente di affrontare in modo agevole e con sicurezza metodologica i temi dell'interdisciplinarità e della complessità e di comunicare con chiarezza gli esiti di analisi e valutazioni. Essi si collocano all'interno di laboratori e workshop e attività prelaurea, e sono supportati da elementi essenziali della metodologia cognitiva e delle tecniche della comunicazione.

I tirocini sono effettuati presso enti e soggetti pubblici o privati convenzionati sulla base di progetti formativi definiti e concordati.

Gli workshop costituiscono momenti di convergenza interdisciplinare prelaurea in cui sono affrontati temi rilevanti per attualità e problematicità. Le conoscenze acquisite nelle altre attività didattiche sono applicate in maniera diretta in esperienze di valutazione ed interpretazione di casi reali di pianificazione, progettazione e gestione di trasformazioni territoriali ed urbane complesse.

Prosecuzione del percorso formativo

Il titolo conseguito a conclusione del percorso formativo garantisce, ai sensi del DPR 328/2001 l'ammissione all'esame di stato per l'iscrizione all'Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (Sezione B - Settore "pianificazione territoriale"), l'accessi ai Master di I livello, o l'accesso ai corsi di Laurea magistrale.

Allinterno del Corso di laurea lo studente può costruire percorsi individuali che facilitano laccesso a corsi di laurea magistrali offerti della Facoltà di Architettura

(3)

(Architettura del Paesaggio, LM-3), dalla Facoltà di Ingegneria (Ingegneria per lambiente e il territorio, LM-35) dell'Università di Genova o ai corsi di laurea in Pianificazione territoriale, urbanistica e ambientale, LM-48 attivati presso altri atenei.

Il percorso formativo comporta attività didattiche che offrono agli studenti la possibilità di costruire in modo responsabile e personalizzato diversi profili:

un profilo che prevede la possibilità di scegliere un orientamento specifico che soddisfi i requisiti curriculari necessari per l'accesso alle Lauree Magistrali di Ingegneria nelle classi LM-35 e LM-23, attive presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università di Genova;

un profilo che consente la prosecuzione nella laurea magistrale interateneo in "Architettura del paesaggio" di Genova, Torino e Milano, LM-3 con la scelta di insegnamenti che affrontano argomenti pertinenti il profilo di "architettura del paesaggio";

un profilo che consente la prosecuzione nelle lauree magistrali LM-48 in "Pianificazione urbanistica, territoriale, ambientale e paesaggistica", attivate presso altre Università, ed eventualmente in specifica laurea magistrale in "Pianificazione urbanistica, territoriale, ambientale e paesaggistica" attivata a Genova.

Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei del titolo di studio (DM 16/03/2007, art. 3, comma 7) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)

Il laureato del CdL deve:

conoscere strumenti e tecniche per rilevare, analizzare, rappresentare i fenomeni urbani, territoriali, ambientali e paesaggistici, conoscere teorie, metodi e tecniche per comprendere ed interpretare la loro evoluzione storica,

conoscere i modelli e gli strumenti interdisciplinari per comprendere i processi di trasformazione e valutare le interazioni tra i diversi fenomeni urbani territoriali ambientali nei confronti dei rischi e della compatibilità ambientale e paesaggistica,

conoscere e comprendere le dinamiche sociali, ambientali, fisiche e funzionali che determinano le trasformazioni delle città del territorio, dellambiente e del paesaggio, conoscere gli elementi fondamentali della matematica, dellinformatica, della fisica ambientale, dellecologia, della geologia,

conoscere teorie, modelli e tecniche per leggere, analizzare e valutare gli strumenti e i documenti della pianificazione della città, del territorio, del paesaggio e dellambiente che controllano e indirizzano le trasformazioni,

conoscere metodi, tecniche e strumenti per comprendere ed operare nelle diverse fasi dei processi di pianificazione, da quelle di impostazione più generale a quelle della progettazione e della gestione delle trasformazioni della città, del territorio, dellambiente e del paesaggio,

conoscere metodi e tecniche per analizzare e comprendere le istanze sociali, di sviluppo economico e culturale, di identità e di qualità ambientale e paesaggistica espresse dalle popolazioni e dalle società locali.

Tali conoscenze e capacità di comprensione sono conseguite prevalentemente attraverso gli insegnamenti di base e attraverso gli insegnamenti caratterizzanti a carattere generale del primo e del secondo anno di corso. Richiedono lo studio della letteratura, nelle sue declinazioni umanistiche, tecniche, scientifiche e progettuali, la partecipazione a seminari, visite e sopralluoghi, orientati allapprendimento e allesercizio del saper fare. Lo studente matura ulteriormente le conoscenze degli strumenti adeguati allanalisi, alla valutazione, alla progettazione e la capacità di comprensione dei fenomeni urbani, territoriali, ambientali e paesaggistici nelle esperienze di laboratorio in cui affronta casi di studio reali.

Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)

Applicando le conoscenze e gli strumenti acquisiti nel percorso formativo, il laureato deve essere in grado di comprendere la complessità dei fenomeni urbani, territoriali, ambientali e paesaggistici, di utilizzare metodologie articolate ed integrate di analisi, valutazione, pianificazione e progettazione, con riferimento alle diverse scale contestuali, alle diverse fasi temporali e alle loro interrelazioni. Il laureato deve quindi essere in grado di:

scegliere ed applicare i metodi, le tecniche e gli strumenti più appropriati alle analisi ed alle valutazioni dei contesti in cui opera,

sviluppare ed applicare modelli sintetici adeguati a prospettare scenari sostenibili e valutare i processi di trasformazione della città, del territorio, del paesaggio e dellambiente;

utilizzare in modo pertinente i metodi e gli strumenti per analizzare, costruire e decostruire i documenti della pianificazione della città, del territorio, del paesaggio e dellambiente;

sviluppare capacità critiche in relazione all'impostazione dei problemi ed alla adozione dei metodi e delle tecniche più adeguati alle loro soluzioni:

contribuire, in termini operativi e critici, ad un progetto urbano, territoriale, di riqualificazione del paesaggio e dellambiente orientato a soddisfare le istanze espresse dalle società locali e dallinteresse pubblico.

La capacità di applicare in modo selettivo e ragionato le conoscenze acquisite è conseguita prevalentemente attraverso i laboratori, le verifiche intermedie dei corsi di base del primo e del secondo anno, le esercitazioni tematiche condotte allinterno di singoli insegnamenti, workshop, visite e sopralluoghi e quelle esperienze didattiche che trattano del progetto di città, di territorio, di ambiente e di paesaggio nelle sue varie accezioni e componenti. Tale capacità viene inoltre sviluppata nel confronto e nella sintesi interdisciplinare che si sviluppa soprattutto nei laboratori e nella prova finale.

Autonomia di giudizio (making judgements)

Le attività formative del corso di laurea sviluppano nello studente, oltre alla capacità di acquisire e applicare conoscenze, lautonomia critica e la capacità di valutazione, indispensabili per analizzare, valutare e pianificare in modo responsabile le trasformazioni della città, del territorio, dellambiente e del paesaggio. Il laureato, infatti, saprà confrontarsi con altri attori del processo di pianificazione sostenendo le proprie decisioni in merito agli strumenti, alle tecniche, alle valutazioni ed alle scelte progettuali.

Lo studente, attraverso lo studio teorico, le esercitazioni progettuali, la partecipazione a workshop e la prova finale, deve dimostrare di essere in grado di:

scegliere tecniche e strumenti più opportuni per analizzare e interpretare autonomamente i diversi processi di trasformazione della città e del territorio;

comprendere e valutare un progetto urbano, territoriale, di riqualificazione del paesaggio e dellambiente;

valutare tra soluzioni progettuali alternative e tra politiche urbane e territoriali diverse;

orientarsi rispetto a tematiche di suo interesse sui temi della trasformazione del territorio;

valutare le ripercussioni che le trasformazioni proposte possono indurre sugli assetti spaziali, culturali e sociali dei contesti territoriali, argomentando gli obiettivi e le ragioni delle scelte progettuali.

Lautonomia di giudizio del laureando si esercita nella scelta di temi e metodologie di lavoro allinterno dei laboratori e delle esercitazioni, nellimpostazione e nella conduzione del lavoro di sintesi svolto per la prova finale; è verificata in base alla sua capacità di sostenere e giustificare tali scelte. Durante il percorso formativo lo studente acquisisce tali capacità imparando a lavorare in gruppo, a confrontarsi con altri gruppi di lavoro e con la docenza. Lo studente,inoltre, avrà modo di mettere in pratica lacquisita autonomia di giudizio attraverso la costruzione di un proprio percorso individuale orientato ai possibili sbocchi di uscita professionale o di ulteriore formazione postlaurea.

Abilità comunicative (communication skills)

I laureati devono essere in grado di comunicare con proprietà, in forma disegnata, scritta e orale, i risultati delle diverse attività di analisi, di valutazione e di progettazione, utilizzando i linguaggi pertinenti. La comunicazione deve essere efficace e fare uso di strumenti e tecnologie adeguati per dialogare con interlocutori esperti e non esperti e per interagire con altre le competenze professionali coinvolte. I laureati devono essere in grado di comunicare in forma scritta e orale sia in italiano sia in un'altra lingua dellUnione Europea.

Alle abilità comunicative viene dedicata particolare attenzione sin dallo sviluppo delle prime attività dei corsi e dei laboratori. Il corso fornisce, inoltre specifici contributi formativi della discipline della comunicazione. Tali abilità sono acquisite attraverso attività seminariali ed insegnamenti specifici, in cui gli studenti apprendono le tecniche della rappresentazione e della comunicazione. Le abilità comunicative sono esercitate attraverso lesposizione orale, la stesura di rapporti scritti, lelaborazione di materiali grafici e cartografici, la presentazione tramite strumenti informatici del lavoro e vengono verificate prevalentemente a conclusione dei laboratori e nella prova finale; sono inoltre previste, allinterno dei laboratori, presentazioni pubbliche dei lavori svolti.

Capacità di apprendimento (learning skills)

A conclusione del percorso formativo lo studente deve essere in grado di ampliare e aggiornare autonomamente le conoscenze e le competenze tecniche acquisite, con

(4)

riferimento anche ad ambiti caratterizzati da innovazione tematica e metodologica.

In campo professionale, il laureato deve essere in grado di:

- saper individuare le prospettive e gli obiettivi per la propria formazione continua e possedere gli strumenti cognitivi di base per laggiornamento continuo delle proprie conoscenze;

- sapersi inserire e partecipare nella vita culturale, economica e professionale;

- operare con gradi di autonomia definiti e adeguati al profilo professionale individuato;

- saper gestire e valutare la propria professionalità, sia individualmente che entro gruppi di lavoro.

I laureati che intendono proseguire gli studi universitari, anche allestero, devono possedere un buon livello di autonomia nello studio e le capacità necessarie per affrontare temi progettuali mediamente complessi, utilizzando strumenti di analisi, progettazione e gestione adeguati alle situazioni in cui opereranno.

I percorsi individuali ed il carico di lavoro personale sono finalizzati a sviluppare le capacità di apprendimento e di autovalutazione. Lindividuazione del percorso formativo individuale è un fondamentale esercizio volto a sviluppare una linea personale di apprendimento, che può essere supportata dalla partecipazione a programmi formativi allestero, previsti dal Corso di laurea.

Lo sviluppo di capacità interpretative, lacquisizione della padronanza nelluso degli strumenti informatici rappresentano capisaldi concettuali e tecnici per lo sviluppo della capacità di apprendimento. Lapporto del corso allo sviluppo della capacità di apprendimento si conclude nel condurre lo studente a scegliere consapevolmente uno sbocco professionale o un ulteriore percorso formativo universitario.

Conoscenze richieste per l'accesso (DM 270/04, art 6, comma 1 e 2)

Per essere ammessi al Corso di laurea occorre essere in possesso di diploma di scuola secondaria superiore o di titolo equivalente conseguito allestero e riconosciuto.

E' necessario che lo studente in ingresso abbia una discreta cultura generale, scientifica e umanistica, buona padronanza della lingua italiana, dimestichezza con il computer, propensione alla sintesi critica.

Il Regolamento didattico del corso di studio definirà le modalità di verifica delle conoscenze richieste per l'accesso e la modalità della loro verifica.

Caratteristiche della prova finale (DM 270/04, art 11, comma 3-d)

La prova finale consiste nella discussione di un elaborato che il laureando sviluppa sotto la guida di un docente e che consiste nell'approfondimento critico di temi affrontati nel corso di studio.

Nella prova finale il laureando deve dimostrare di essere in grado di operare sintesi delle conoscenze acquisite nel corso e di saper applicare consapevolmente gli strumenti analitici e operativi che gli sono stati forniti, delineando una propria linea di interessi.

Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati (Decreti sulle Classi, Art. 3, comma 7)

Con le competenze acquisite nel CdL il laureato è uno specialista delle analisi e delle valutazioni delle strutture urbane, territoriali, ambientali e paesaggistiche e nell'utilizzo delle nuove tecnologie dell'informazione, della conoscenza, della comunicazione. Concorre e collabora all'elaborazione di atti di pianificazione, programmazione, gestione e valutazione. Contribuisce alla definizione di strategie di amministrazioni, istituzioni ed imprese con riferimento al recupero, alla valorizzazione, alla trasformazione della città, del territorio, dell'ambiente e del paesaggio.

Avendo tali competenze egli può:

svolgere libera professione come pianificatore junior (previo superamento dellEsame di Stato ed iscrizione allOrdine degli Architetti PPC);

trovare impiego presso o svolgere consulenze per enti territoriali e pubbliche amministrazioni;

trovare impiego o svolgere collaborazioni presso centri di studi e ricerche in campo territoriale, studi professionali di urbanistica e architettura, società di ingegneria.

Il corso prepara alla professione di

Tecnici delle costruzioni civili ed assimilati - (3.1.2.5)

Il rettore dichiara che nella stesura dei regolamenti didattici dei corsi di studio il presente corso ed i suoi eventuali curricula differiranno di almeno 40 crediti dagli altri corsi e curriculum della medesima classe, ai sensi del DM 16/3/2007, art. 1 §2.

(5)

Attività di base

ambito disciplinare settore

CFU minimo

da D.M.

per l'ambito

min max

Matematica, informatica statistica

FIS/07 Fisica applicata (a beni culturali, ambientali, biologia e medicina) INF/01 Informatica

ING-INF/05 Sistemi di elaborazione delle informazioni MAT/03 Geometria

MAT/05 Analisi matematica MAT/08 Analisi numerica

24 38 -

Ecologia, geografia e geologia

AGR/02 Agronomia e coltivazioni erbacee

AGR/03 Arboricoltura generale e coltivazioni arboree BIO/03 Botanica ambientale e applicata

BIO/07 Ecologia

GEO/04 Geografia fisica e geomorfologia M-GGR/01 Geografia

8 12 -

Rappresentazione ICAR/06 Topografia e cartografia

ICAR/17 Disegno 10 12 -

Minimo di crediti riservati dall'ateneo minimo da D.M. 30: -

Totale Attività di Base 42 - 62

Attività caratterizzanti

ambito disciplinare settore

CFU minimo

da D.M.

per l'ambito

min max

Architettura e ingegneria

ICAR/02 Costruzioni idrauliche e marittime e idrologia ICAR/04 Strade, ferrovie e aeroporti

ICAR/05 Trasporti

ICAR/14 Composizione architettonica e urbana ICAR/15 Architettura del paesaggio

ICAR/18 Storia dell'architettura ICAR/19 Restauro

ICAR/20 Tecnica e pianificazione urbanistica ICAR/21 Urbanistica

ICAR/22 Estimo

66 78 -

Diritto, economia e sociologia

IUS/10 Diritto amministrativo SECS-P/06 Economia applicata

SPS/10 Sociologia dell'ambiente e del territorio

6 12 -

Minimo di crediti riservati dall'ateneo minimo da D.M. 50: -

Totale Attività Caratterizzanti 72 - 90

(6)

Attività affini

ambito disciplinare settore

CFU minimo

da D.M.

per l'ambito

min max

Attività formative affini o integrative

ICAR/01 - Idraulica

ICAR/04 - Strade, ferrovie e aeroporti ICAR/06 - Topografia e cartografia ICAR/07 - Geotecnica

ICAR/08 - Scienza delle costruzioni ICAR/09 - Tecnica delle costruzioni

ICAR/14 - Composizione architettonica e urbana ICAR/15 - Architettura del paesaggio

ICAR/20 - Tecnica e pianificazione urbanistica ICAR/21 - Urbanistica

ICAR/22 - Estimo

MED/42 - Igiene generale e applicata

20 36 18

Totale Attività Affini 20 - 36

Altre attività

ambito disciplinare CFU

min

CFU max

A scelta dello studente 12 12

Per la prova finale e la lingua straniera (art. 10, comma 5, lettera c)

Per la prova finale 3 4

Per la conoscenza di almeno una lingua straniera 3 4 Minimo di crediti riservati dall'ateneo alle Attività art. 10, comma 5 lett. c -

Ulteriori attività formative (art. 10, comma 5, lettera d)

Ulteriori conoscenze linguistiche - -

Abilità informatiche e telematiche - -

Tirocini formativi e di orientamento 8 8

Altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del

lavoro 4 4

Minimo di crediti riservati dall'ateneo alle Attività art. 10, comma 5 lett. d 12

Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali - -

Totale Altre Attività 30 - 32

Riepilogo CFU

CFU totali per il conseguimento del titolo 180

Range CFU totali del corso 164 - 220

Motivazioni dell'inserimento nelle attività affini di settori previsti dalla classe (ICAR/04 ICAR/06 ICAR/14 ICAR/15 ICAR/20 ICAR/21 ICAR/22 )

NOTA - L'ampio intervallo dei crediti per attività affini e l'inserimento tra queste di settori previsti dalla classe come caratterizzanti, sono motivati dall'opportunità di attivare, collocandoli prevalentemente a conclusione del corso di studi, insegnamenti e laboratori tematici opzionali, tra i quali lo studente scelga quelli che danno maggior sviluppo agli interessi maturati e rendono più agevole l'accesso o al mondo del lavoro o ad una laurea magistrale.

Nel secondo caso, oltre ad una linea finalizzata a proseguire la formazione nel settore della pianificazione urbana e territoriale, si attiveranno linee utili a proseguire gli studi nei campi affini dell'architettura del paesaggio e dell'ingegneria ambientale, in coerenza con l'offerta formativa propria dell'Ateneo.

Il laboratorio integrato (nel quale docenti di più ssd aderiscono ad un programma unitario e scelgono un unico oggetto di lavoro, considerato sotto diversi punti di vista) è già stato ampiamente sperimentato all'interno del CdS classe 7 (DM509/1999) nel quale ha prodotto risultati lusinghieri. All'interno del laboratorio integrato può essere individuato un insegnamento caratterizzante con compito di coordinamento, mentre altri insegnamenti possono essere chiamati a svolgere un ruolo integrativo o di specializzazione settoriale.

Il regolamento didattico del corso di studio e l'offerta formativa saranno tali da consentire agli studenti di individuare le scelte più confacenti alle proprie abilità e più opportune in relazione alle domande provenienti dal mondo del lavoro, monitorate in collaborazione con i rappresentanti delle organizzazioni rappresentative della produzione, dei servizi e delle professioni a livello locale.

(7)

ICAR/04 - Strade, ferrovie e aeroporti; ICAR/14 - Composizione architettonica e urbana

Trattandosi di un CdS interfacoltà Architettura/Ingegneria, la presenza anche tra le attività affini di tali ssd consente di inserire all'interno dei laboratori tematici moduli finalizzati allo sviluppo dei diversi approcci e dei diversi temi della progettazione edilizia e infrastrutturale.

ICAR/06 - Topografia e cartografia

Il SSD di base ICAR/06 affronta questioni relative alla capacità di rilievo e restituzione dei dati concernenti il territorio che, come apporti di materia affine, potranno sia essere oggetto di approfondimenti teorico-critici e analitico-strumentali, sia trovare applicazioni mirate all'interno dei laboratori integrati.

ICAR/15 - Architettura del paesaggio ICAR/20 - Tecnica e pianificazione urbanistica ICAR/21 - Urbanistica

I SSD ICAR/20, ICAR/21 e ICAR/15 sono caratterizzati da tematiche molto ampie, relative ai problemi dell'analisi e della gestione del territorio, dell'ambiente e del paesaggio che trovano spazio tra le materie caratterizzanti il corso di laurea ma che possono essere articolate in specifici approfondimenti di aspetti settoriali che completano la formazione della figura del pianificatore junior come discipline affini e integrative. In particolare, tali approfondimenti potranno essere affrontati, in integrazione con altri ssd, con modalità didattiche prevalentemente laboratoriali e applicative e riguardare tematiche quali lo sviluppo dei GIS e degli apparati analitici e conoscitivi, lo studio della gestione dei processi di piano, l'integrazione della tematiche ambientali e pasaggistiche all'interno della pianificazione ambientale.

ICAR/22 - Estimo

Come materia affine, ICR/22 potrà contribuire ai laboratori di pianificazione che affrontano le tematiche della valutazione di piani e progetti.

Note relative alle altre attività

Le altre attività previste consistono in un tirocinio da svolgersi presso enti pubblici, studi professionali, agenzie e società che si occupano di governo del territorio, gestione di reti, etc. Nella scelta di una sede e nella definzione di un programma congrui con il percorso formativo sarà di notevole aiuto l'esperienza che si è acquisita con i tirocini svoltoi nell'ambito del CdS classe 7 precedentemente attivato ed i rapporti stabiliti con soggetti (Regione, Province, Comuni) che hanno manifestato interesse a proseguire la collaborazione con il corso in pianificazione allo scopo di contribuire ad orientare la formazione dei laureandi in modo da agevolarne l'eventuale futuro inserimento nelle proprie struttute tecniche.

Note relative alle attività di base

Note relative alle attività caratterizzanti

RAD chiuso il 27/01/2010

Riferimenti

Documenti correlati

Alla consultazione delle Parti Sociali per discutere in merito alla Trasformazione del Corso di Laurea Specialistica in Chimica in Laurea Magistrale (Classe LM54) in base al

Classe 7 - Classe delle lauree in urbanistica e scienze della pianificazione territoriale e ambientale.. Nome del corso Pianificazione territoriale, urbanistica

Il Senato Accademico con delibera del 22 maggio 2007., ha stabilito, in parte anticipando i contenuti del D.M. In particolare ha fissato un numero di immatricolati nell'ultimo

40472 del 29 ottobre 2019 di indizione della procedura negoziata per l’affidamento del servizio di traduzione Italiano-Francese, Francese-Italiano dei documenti, dei prodotti di

I piani di studio, comprensivi dell’indicazione della materie a scelta, dovranno essere presentati alla segreteria studenti della Facoltà di Architettura entro la

* conoscenze teoriche di base e competenze operative nelle scienze pedagogiche e metodologico-didattiche, integrate da ambiti differenziati di conoscenze e competenze nelle

sui nuovi corsi di Laurea triennale e Laurea magistrale proposti dalle Facoltà di Architettura e Scienze MM.FF.NN..Il Comitato di Indirizzo del Polo delle Scienze e delle

1 di procedere all’indizione della procedura negoziata per l’affidamento del servizio di traduzione Italiano-Francese, Francese-Italiano dei documenti, dei prodotti di progetto