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MANUALE DEL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE

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Academic year: 2022

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MANUALE

DEL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE

COPIA CONTROLLATA N°

QUESTA PROCEDURA È UNA COPIA CONTROLLATA, REGISTRATA E SOGGETTA AD AGGIORNAMENTO.

COPIA NON CONTROLLATA

QUESTA PROCEDURA È UNA COPIA NON CONTROLLATA, HA CARATTERE UNICAMENTE INFORMATIVO E NON È SOGGETTA AD AGGIORNAMENTO.

REVISIONI

REV. CAUSA DELLA REVISIONE DATA

0 Prima Emissione 10/05/2012

1 Estensione del Sistema a tutto il Consorzio 15/10/2014

Verificato da DG: Approvato da CdA:

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Pag. 3 di 36

Sommario

INTRODUZIONE ... 5

I PRESENTAZIONEDELL’ENTE ... 5

II DESCRIZIONEDELCOMPRENSORIO ... 5

III DESCRIZIONEDELLASTRUTTURA ... 6

IV STORIADELL’ENTE ... 6

V ATTIVITÀDELCONSORZIO ... 7

1 GENERALITÀ ... 8

1.1 SCOPOECAMPODIAPPLICAZIONE ... 8

1.2 RIFERIMENTINORMATIVI ... 8

1.3 DEFINIZIONI,TERMINOLOGIAEABBREVIAZIONI ... 9

1.4 RESPONSABILITÀ ... 9

1.5 DISTRIBUZIONEEARCHIVIAZIONE ... 10

2 REQUISITI DEL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE ... 11

3 POLITICA AMBIENTALE ... 12

3.1 GENERALITÀ ... 12

3.2 RESPONSABILITÀ ... 12

3.3 DISTRIBUZIONE ... 12

3.4 DICHIARAZIONEDIPOLITICAAMBIENTALE ... 13

4 PIANIFICAZIONE ... 15

4.1 GENERALITÀ ... 15

4.2 ASPETTIAMBIENTALI ... 15

4.3 PRESCRIZIONILEGALIEALTREPRESCRIZIONI ... 16

4.4 OBIETTIVI,TRAGUARDIEPROGRAMMA/I ... 17

5 ATTUAZIONE E FUNZIONAMENTO ... 18

5.1 GENERALITÀ ... 18

5.2 FUNZIONIERESPONSABILITÀ ... 18

5.3 COMPETENZA,FORMAZIONEECONSAPEVOLEZZA ... 26

5.4 COMUNICAZIONE ... 26

5.5 DOCUMENTAZIONEDELSISTEMADIGESTIONEAMBIENTALE ... 27

5.6 CONTROLLODELLADOCUMENTAZIONE ... 28

5.7 CONTROLLOOPERATIVO ... 29

5.8 PREPARAZIONEERISPOSTAALLEEMERGENZE ... 29

6 VERIFICA ... 31

6.1 SORVEGLIANZAEMISURAZIONI ... 31

6.2 VALUTAZIONEDELRISPETTODELLEPRESCRIZIONI ... 32

6.3 NONCONFORMITÀ,AZIONICORRETTIVEEPREVENTIVE ... 32

6.4 CONTROLLODELLEREGISTRAZIONI ... 33

6.5 VERIFICHEISPETTIVE(AUDIT) ... 33

7 RIESAME DELLA DIREZIONE ... 35

8 MODULI ... 36

9 ALLEGATI ... 36

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INTRODUZIONE

I PRESENTAZIONE DELL’ENTE

Il Consorzio di Bonifica è un ente di diritto pubblico a servizio di tutti i proprietari di immobili e terreni siti nel comprensorio che traggono benefici dalla bonifica e dagli impianti di irrigazione.

L’Ente, infatti, svolge una duplice funzione; con la bonifica, attraverso i numerosi impianti idrovori presenti, garantisce il deflusso di acque meteoriche che altrimenti stagnerebbero allagando i territori per i quali non è garantito il deflusso per gravità, avendo questi quote altimetriche più basse degli scoli e dei canali, mentre con gli impianti di irrigazione fornisce ai coltivatori una regolare fornitura di acqua da destinare alle coltivazioni presenti.

Il Consorzio, inoltre, è produttore di energia idroelettrica ottenuta attraverso alcune centrali.

Tali impianti producono circa 12 milioni di chilowattora all'anno; è energia “pulita”, da fonte rinnovabile, con vantaggi non solo economici, ma anche ambientali.

Per l’espletamento dei compiti descritti, l’Ente ha il compito di gestire gli impianti di bonifica ed irrigazione, di manutenere le opere di bonifica esistenti e di gestire il territorio mantenendo i corsi d’acqua in buone condizioni, principalmente attraverso la pulizia dei canali e lo sfalcio della vegetazione arginale, spondale ed acquatica.

La realizzazione di nuove opere di bonifica, invece, compete allo Stato e alla Regione, che possono farle progettare ed eseguire al Consorzio con appositi finanziamenti pubblici.

Il contributo dei proprietari nelle spese di manutenzione e gestione avviene in base al beneficio, secondo un apposito Piano di Riparto approvato dalla Regione.

La gestione della rete di alvei e scoli consortili, oltre a provvedere alla sicurezza idraulica del territorio, garantisce la disponibilità idrica per gli scopi irrigui. Le fonti dei prelievi per irrigazione sono principalmente le acque del Brenta e quelle provenienti dalle risorgive.

La sede principale del Consorzio è sita a Cittadella, in Riva IV novembre n. 15, appena fuori dalle antiche mura cittadine; in questa sede vi sono gli uffici tecnici ed amministrativi, oltre alla presidenza e direzione dell’Ente.

L’officina per le attività di manutenzione è sita a Carmignano di Brenta.

Infine vi è una sede operativa a San Lazzaro di Bassano del Grappa.

II DESCRIZIONE DEL COMPRENSORIO

Il comprensorio del Consorzio Brenta è situato nel Veneto centrale, a cavallo del fiume Brenta, tra i massicci del Grappa e dell'Altopiano di Asiago a Nord, il fiume Bacchiglione a Sud, il fiume Astico-Tesina ad Ovest ed il sistema del torrente Muson dei Sassi ad Est.

La superficie interessata, pari a 70.933 ettari, si estende su 54 Comuni delle 3 Province di Padova, Treviso e Vicenza, per una popolazione stimata pari a 250.000 abitanti.

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Pag. 6 di 36 III DESCRIZIONE DELLA STRUTTURA

L'apparato è formato da oltre cento dipendenti fissi, inquadrati nell’Area Amministrativa o nell’Area Tecnica, a sua volta suddivisa nel Settore Territorio e Ambiente, nel Settore Energia e Difesa Suolo e nel Settore Lavori Pubblici.

AREA TECNICA

I dipendenti inquadrati nell’Area Tecnica che non svolgono mansioni di ufficio, per la maggior parte sono operanti nei vari cantieri di lavoro o in continuo movimento per le operazioni sui numerosi organi di manovra ed il controllo dei vari impianti.

Ai lavoratori presenti in pianta stabile si aggiungono annualmente, per circa sei mesi all’anno, lavoratori stagionali in numero di circa sessanta unità. L’impiego di questa manodopera aggiunta nel periodo primaverile - estivo è rivolto principalmente ai siti in cui lo svolgimento delle manutenzioni dei canali con i mezzi operativi non è consentito per difficoltà o impossibilità di accesso (zone urbanizzate, presenza di siepi sugli argini, presenza di campi coltivati, ecc.).

I lavoratori stagionali sono infatti impiegati principalmente per operazioni di manutenzione con attrezzature manuali (decespugliatori, falci, ecc.).

Il territorio è suddiviso in 13 zone omogenee, affidate ciascuna ad un sorvegliante, che ha il compito di sorvegliare i canali, di organizzare le manutenzioni e di effettuare le manovre idrauliche, al fine di gestire la risorsa idrica irrigua nel periodo estivo e di prevenire i sempre più frequenti eventi di piena.

Il restante personale compone squadre specializzate di intervento su canali e manufatti con l’ausilio di un moderno parco macchine, costituito da: escavatori (dotati di particolari benne per l'espurgo e il diserbo dei fossi), terne, trattrici diserbatrici, motobarche diserbatrici (per lo sfalcio della vegetazione acquatica), autocarri, autovetture, oltre a varie attrezzature da cantiere. Per le emergenze sono inoltre disponibili alcuni gruppi elettrogeni ed elettropompe mobili. La potenza di lavoro delle macchine operatrici è di circa 6.000 kW.

Ove la presenza di alberature, di fabbricati e recinzioni lungo le sponde impedisca il transito delle macchine, come in precedenza descritto, diventa necessario l' intervento manuale, necessariamente più lungo e con maggiori oneri, eseguito dai lavoratori stagionali.

L'organico si completa con il personale di ufficio dei diversi settori e sezioni.

AREA AMMINISTRATIVA

L’Area Amministrativa è composta da un solo Settore suddiviso nella Sezione Affari Generali e nella Sezione Ragioneria e Personale.

IV STORIA DELL’ENTE

La data di nascita della bonifica si suole far risalire tradizionalmente al fondamentale R.D.

n. 215 del 13 febbraio 1933, che rappresenta oggi, come allora, una piattaforma legislativa che detta la logica interna e sul territorio delle azioni del Consorzio di Bonifica.

In ogni caso, va tenuto presente che il ruolo dei consorzi di bonifica ed irrigazione ha profonde radici nella storia del nostro paese in materia di acque e bonifiche, settore in cui svolgono istituzionalmente la loro azione. La specifica conoscenza delle esigenze peculiari del settore, del territorio comprensoriale, la circostanza di essere

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Pag. 7 di 36 un’aggregazione di utenti, ossia di diretti interessati, di stabilire il coordinamento degli stessi, di realizzare una irrigazione collettiva, che di per sé presuppone una razionale utilizzazione delle acque, fa sì che i consorzi siano autentici protagonisti nella tutela del territorio.

Il Consorzio di Bonifica Brenta ha origine dai disposti della L.R. n. 12 del 08.05.2009, che ha dettato le nuove norme per la bonifica e la tutela del territorio e contestualmente ha provveduto al riordino dei consorzi di bonifica e alla determinazione dei relativi comprensori. Con detta L.R. il Consorzio di Bonifica Brenta subentra al Consorzio di Bonifica Pedemontano Brenta senza che vi siano state modifiche al comprensorio di competenza.

V ATTIVITÀ DEL CONSORZIO

Le attività svolte dal Consorzio riguardano, essenzialmente, la bonifica idraulica e l’irrigazione. Collegate a tali attività sono le operazioni di espurgo e diserbo dei canali, di gestione e manutenzione delle condotte, di manutenzione e gestione dei manufatti idraulici, di esercizio degli impianti di sollevamento irrigui ed idrovori, di distribuzione irrigua e di allontanamento delle acque di scolo, di risparmio idrico grazie alla trasformazione irrigua, passando dalla tradizionale pratica per scorrimento superficiale (che attualmente interessa circa 20.000 ettari) a quella per aspersione (circa 8.500 ettari), di ricalibratura e/o canalizzazione di tratti di rete inadeguati o ancora di sistemazione idraulica di corsi d’acqua pedemontani, di potenziamento degli impianti esistenti.

Il personale del Consorzio, concorre ove possibile in quanto dotato di adeguata professionalità, alle manutenzioni delle apparecchiature idrauliche, che servono per regimare le acque, delle elettropompe di sollevamento e del parco macchine consorziale presso l’officina consortile di Carmignano di Brenta.

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1 GENERALITÀ

1.1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE

Il presente Manuale del Sistema di Gestione Ambientale (MGA) descrive ed illustra il sistema di gestione del Consorzio di Bonifica Brenta, realizzato conformemente alla Norma ISO 14001:2004.

Il MGA rappresenta il documento di riferimento che descrive operativamente l’impegno che il Consorzio di Bonifica Brenta ha intrapreso e mantiene nel tempo, per controllare e migliorare la propria performance ambientale ai fini di mantenere la qualità delle matrici ambientali con le quali interagisce, l’ambiente idrico in particolare, e di individuare, quando possibile, strategie per ridurre le modificazioni indotte dalle proprie attività sull’ambiente.

I capitoli del presente manuale descrivono gli elementi fondamentali del sistema di gestione e le loro interazioni, definiscono le modalità di gestione e forniscono indicazioni in merito alle procedure e alla documentazione correlata.

I contenuti del presente manuale di gestione ambientale e della documentazione correlata si applicano a tutte le aree e settori del Consorzio, ed in particolare:

− AREA AMMINISTRATIVA, con un unico settore

− AREA TECNICA, suddivisa in tre settori:

− Settore Territorio e Ambiente

− Settore Energia e Difesa del Suolo

− Settore Lavori Pubblici

Per le specifiche competenze di ogni singola area e settore del Consorzio si rimanda al Piano Esecutivo di Gestione (PEG).

In sintesi, lo scopo del Sistema è il seguente: progettazione, realizzazione, gestione e manutenzione di opere di bonifica ed irrigazione all’interno del comprensorio di propria competenza.

Esso si applica a:

Consorzio di Bonifica Brenta - Riva IV Novembre, 15 - 35013 Cittadella (PD);

Deposito 1: Via Provinciale, 11 - 35010 Carmignano di Brenta (PD);

Deposito 2: Via San Fortunato e Lazzaro – 36061 Bassano del Grappa (VI).

1.2 RIFERIMENTI NORMATIVI

Nella preparazione del presente Manuale sono stati considerati i requisiti cogenti applicabili nonché quelli espressi dai seguenti documenti normativi:

− Norma ISO 14001 - Sistemi di Gestione Ambientale – Requisiti e guida per l’uso;

− Norma ISO 19011 – Linee guida per gli audit dei sistemi di gestione per la qualità e/o di gestione ambientale;

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Pag. 9 di 36 Per il dettaglio dei requisiti cogenti applicabili si rimanda al “Registro delle leggi ambientali” previsto dalla procedura PRA.LEG "Gestione delle prescrizioni ambientali".

In caso di contrasto nell’interpretazione delle norme applicabili e dei documenti del Sistema di Gestione Ambientale vale il seguente criterio di priorità:

− Normazione

− Manuale di Gestione Ambientale

− Procedure

− Istruzioni di lavoro.

1.3 DEFINIZIONI, TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI

Per le definizioni e la terminologia si rimanda alla norma ISO 14001:2004, capitolo 3.

Abbreviazioni

SGA Sistema di Gestione Ambientale

MGA Manuale del Sistema di Gestione Ambientale RSGA Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale DL Datore di Lavoro

DG Direttore Generale

CdA Consiglio di Amministrazione OdV Organismo di Vigilanza DAT Dirigente area tecnica

CED Capo settore energia e difesa suolo CTA Capo settore territorio e ambiente CLP Capo settore lavori pubblici

PC Primo collaboratore

COL Collaboratore professionale CP Capo sorvegliante

SV Sorvegliante CO Capo operai

OP Operai capi squadra NC Non Conformità AC Azione Correttiva AP Azione Preventiva

1.4 RESPONSABILITÀ

La responsabilità di compilare, aggiornare e verificare il presente Manuale è del Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale.

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Pag. 10 di 36 Il manuale di gestione Ambientale è approvato dal Consiglio di Amministrazione.

1.5 DISTRIBUZIONE E ARCHIVIAZIONE

Il MGA è disponibile in modo non controllato al personale dell’organizzazione abilitato all’accesso nella rete informatica consorziale. La distribuzione dello stesso in modo controllato e degli eventuali aggiornamenti avviene inviando apposita comunicazione al personale inserito nella lista di distribuzione predisposta dal Responsabile del Sistema di gestione Ambientale.

Il Sistema di Gestione Ambientale è disponibile inoltre, previa autorizzazione del Direttore Generale, a persone esterne interessate.

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2 REQUISITI DEL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE

L’impostazione e la successiva attuazione nella realtà del Consorzio di un Sistema di Gestione Ambientale conforme alla norma ISO 14001 comporta un significativo impegno verso il miglioramento continuo delle proprie prestazioni ambientali.

A tale scopo, i requisiti generali del sistema di gestione prevedono che l’organizzazione:

− elabori un’appropriata politica ambientale;

− identifichi gli aspetti ambientali, effettui una valutazione degli impatti ambientali e definisca le misure di controllo;

− identifichi le prescrizioni ambientali applicabili e garantisca la conformità alle stesse;

− stabilisca gli obiettivi ed i traguardi, identificando le priorità;

− definisca ruoli, responsabilità e autorità del personale e stabilisca risorse adeguate all’implementazione, al mantenimento e al miglioramento del sistema;

− assicuri che il personale abbia competenze, formazione e sensibilità adeguate;

− garantisca la partecipazione e consultazione dei lavoratori in merito alle performance ambientali che l’organizzazione intende perseguire;

− attui le fasi di controllo, verifica e riesame per garantire che la gestione sia coerente con la politica e assicuri l’efficacia del sistema di gestione;

− adegui il proprio sistema di gestione ai mutamenti che potranno verificarsi sia all’interno sia all’esterno dell’organizzazione.

I requisiti appena descritti si avvalgono di due strumenti complementari:

− un organismo dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo con il compito di vigilare sul funzionamento del sistema e sulla conformità dello stesso al modello stabilito, nonché sulle necessità di modifica e aggiornamento.

− un sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel sistema di gestione

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3 POLITICA AMBIENTALE

3.1 GENERALITÀ

La Politica Ambientale costituisce per l'organizzazione un codice etico, ovvero una guida per il miglioramento delle proprie prestazioni in ambito ambientale ed è un punto di riferimento fondamentale per la definizione degli obiettivi e traguardi in campo ambientale.

Questi obiettivi e principi spingono l’organizzazione a considerare, nella propria gestione interna, anche fattori ambientali oltre che produttivi, che si tradurranno, nelle fasi successive, in decisioni strategiche ed operative.

I principi fondamentali su cui si basa la Politica ambientale di un’organizzazione sono:

− il rispetto delle leggi ambientali come presupposto fondamentale;

− il miglioramento continuo delle prestazioni ambientali;

− la prevenzione.

La definizione e l’aggiornamento della Politica Ambientale avviene in modo coerente a quanto stabilito dalla procedura PRA.DIR “Programma di gestione ambientale e riesame della Direzione”.

3.2 RESPONSABILITÀ

La Politica viene definita e approvata dal Consiglio di Amministrazione. La definizione avviene, in collaborazione con il Direttore Generate, il Dirigente Area Tecnica e il Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale, a seguito della conclusione della fase preliminare di identificazione degli aspetti ambientali, valutazione degli impatti ambientali e definizione delle misure di controllo; la politica é successivamente sottoposta a periodico riesame ai sensi della norma.

3.3 DISTRIBUZIONE

La Politica viene diffusa a tutti i dipendenti e collaboratori tramite le attività di comunicazione, informazione e sensibilizzazione, l’affissione presso i punti di informazione all’interno delle sedi dell’organizzazione e la consegna del documento stesso al personale interno e alle ditte esterne che operano all’interno dell’organizzazione o per conto della stessa.

Essa è disponibile al pubblico che ne faccia richiesta.

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Pag. 13 di 36 3.4 DICHIARAZIONE DI POLITICA AMBIENTALE

Il Consorzio di Bonifica Brenta considera di fondamentale importanza poter svolgere le proprie attività tutelando nel contempo il territorio, al fine di garantire la fruibilità dell’ambiente anche per le future generazioni.

A tal fine, l’organizzazione intende stabilire e mantenere operativo un sistema di gestione ambientale nel rispetto della norma UNI EN ISO 14001:2004.

Il Consorzio di Bonifica Brenta, attraverso questo documento, intende definire e comunicare a tutto il personale e ai collaboratori i principi guida nel campo della prevenzione e protezione ambientale.

Uno degli obiettivi prioritari dei Consorzi di bonifica è la soddisfazione delle esigenze dei propri utenti attraverso la programmazione, l’attuazione ed il controllo delle funzioni di difesa idraulica, irrigazione e presidio idrogeologico nei territori, compatibilmente con la valorizzazione ed il rafforzamento delle ricadute positive sull’ambiente, il contenimento dei consumi delle risorse irriproducibili e, contestualmente, la prevenzione nonché la riduzione dei fenomeni di inquinamento.

Il perseguimento di comportamenti eco-efficienti da parte del Consorzio si basa sul principio guida del miglioramento continuo, nel rispetto delle disposizioni legislative e delle linee di indirizzo predisposte dalla Regione e dagli Enti territoriali, compatibilmente con i compiti e le funzioni statutarie cui il Consorzio è tenuto ad ottemperare.

Il Consorzio, pertanto, intende assumere “comportamenti virtuosi sotto il profilo ambientale” nello svolgimento delle attività di progettazione, realizzazione, gestione, sorveglianza e manutenzione delle opere di propria pertinenza, nonché nella gestione delle funzioni in materia di bonifica ed irrigazione, di difesa del suolo e di tutela della qualità delle acque e gestione dei corpi idrici.

I principi ispiratori dell’attività consortile dovranno di conseguenza essere i seguenti:

− coinvolgere e informare il proprio personale in merito alle interazioni ambientali collegate alle attività svolte e sugli obiettivi assunti per la salvaguardia dell’ambiente, nonché garantire la formazione degli addetti sulle modalità operative da adottare per svolgere i propri compiti nel rispetto dell’ambiente;

− utilizzare, laddove economicamente praticabile, tecniche e tecnologie compatibili con l’ambiente, soprattutto in relazione allo svolgimento delle attività di manutenzione, ordinaria e straordinaria della rete di bonifica e di irrigazione, nonché nell’esercizio degli impianti;

− perfezionare il sistema informativo interno di contabilità ambientale mediante organizzazione di attività di formazione e aggiornamento del proprio personale nelle materie della progettazione, gestione e contabilità ambientale degli interventi consortili;

− accrescere ulteriormente l’efficienza e l’efficacia di gestione degli eventi incidentali attraverso un rafforzamento del sistema di monitoraggio, un consolidamento delle prassi di emergenza e di revisione dei risultati conseguiti;

− consolidare le strategie di prevenzione, attraverso un potenziamento delle correlazioni esistenti tra esercizio, sorveglianza e manutenzione, per minimizzare la

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Pag. 14 di 36 possibilità di accadimento di eventi incidentali, i consumi di risorse e gli inquinamenti;

− impostare analisi, studi e sistemi di monitoraggio relativamente ai consumi energetici e alla qualità e utilizzo delle acque nonché espandere, ove possibile, l’utilizzo di tecniche di manutenzione dei canali e dei territori in equilibrio con l’ecosistema;

− consolidare la collaborazione con Enti e Organizzazioni pubbliche e private per la risoluzione di determinate problematiche ambientali di interesse comune, fornendo un contributo commisurato al proprio ruolo sul territorio;

− rafforzare le iniziative di sensibilizzazione dei propri consorziati e della cittadinanza del comprensorio nonché dei portatori di interesse diffuso del territorio in modo da creare un terreno favorevole per la crescita della cultura ambientale relativamente all’utilizzo delle risorse e alla salvaguardia degli spazi di naturalità.

Inoltre, al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile e valorizzare la valenza ambientale delle attività di bonifica, il Consorzio redige il bilancio ambientale con periodicità annuale in base alle previsioni della Legge Regionale n° 12 dell’8 maggio 2009, articolo 15.

Il Bilancio Ambientale, oltre a fornire dati ed informazioni sull’ambiente, dovrà rappresentare i miglioramenti ottenuti dall’implementazione del sistema di gestione ambientale agli Enti, alle Associazioni economiche e sociali portatrici di rilevanti interessi sul territorio e di interessi diffusi nonché ai gestori di servizi pubblici e di uso pubblico.

Pertanto, successivamente all’approvazione del Bilancio Ambientale, sarà compito degli Organi consortili proporre e diffondere nel territorio tale strumento, sia in funzione divulgativa che in funzione di recepimento delle attese a carattere ambientale della collettività locale.

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4 PIANIFICAZIONE

4.1 GENERALITÀ

Lo scopo della pianificazione è quello di definire gli obiettivi e i risultati ambientali desiderati tenendo conto della situazione iniziale dell’organizzazione, della politica ambientale, delle prescrizioni legislative, delle risorse disponibili, delle alternative tecnologiche, dei punti di vista delle parti interessate, e dell'impegno al miglioramento continuo.

Per poter effettuare la pianificazione è necessario conoscere le condizioni di riferimento, e cioè individuare e valutare gli aspetti ambientali connessi alle attività, ai prodotti e ai servizi offerti dell’organizzazione.

La valutazione degli aspetti ambientali è un’attività essenziale del sistema e avviene attraverso un continuo processo di analisi dell’impatto ambientale considerando le attività passate, presenti e future dell’organizzazione.

Per la fase di pianificazione, i tre requisiti fondamentali prescritti dalla norma ISO 14001 sono quindi:

− l’individuazione degli aspetti ambientali (elemento di un'attività, prodotto o servizio del Consorzio che può interagire con l'ambiente),

− l’individuazione delle prescrizioni legali e di eventuali altre prescrizioni applicabili all’Organizzazione;

− la definizione di obiettivi, traguardi e programmi ambientali.

La responsabilità di individuare gli aspetti ambientali significativi spetta al Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale su mandato del Direttore Generale; al Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale spetta inoltre raccogliere tutte le prescrizioni legali e di altro tipo che regolano la gestione degli aspetti stessi.

Al Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale spetta anche la definizione degli obiettivi e dei traguardi ambientali sulla base della Politica Ambientale definita dal Consiglio di Amministrazione, che verranno sottoposti ad approvazione della Direzione nell’ambito del Riesame della Direzione.

Gli obiettivi devono essere misurabili e quantificabili, in modo tale che una volta approvati dalla Direzione formalizzati nel "Programma di gestione ambientale" sia possibile verificarne successivamente il raggiungimento o meno.

4.2 ASPETTI AMBIENTALI

L’analisi ambientale iniziale rappresenta lo strumento di base per la gestione e il controllo di quelle attività legate all'organizzazione che possono avere impatti significativi sull’ambiente.

Per tale motivo l'analisi viene effettuata in fase di pianificazione del sistema ed i risultati saranno riassunti in un documento denominato “Analisi ambientale iniziale".

La prima fase si sviluppa mediante la raccolta e l’analisi dei dati e delle informazioni relative alle caratteristiche dell'organizzazione, alle caratteristiche ambientali dei siti in

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Pag. 16 di 36 gestione e del contesto ambientale e all'inquadramento legislativo relativo alle norme con validità generale in materia ambientale.

In una seconda fase, tali dati vengono registrati ed organizzati per individuare gli aspetti ambientali legati all’attività dell’organizzazione e per valutarne la significatività.

I criteri, le modalità e le responsabilità per identificare e valutare gli aspetti ambientali connessi alle attività, prodotti e servizi del Consorzio di Bonifica Brenta che hanno o possono avere impatti significativi sull’ambiente sono descritti nella procedura PRA.ASP

“Analisi aspetti ambientali e programma di gestione ambientale”

4.3 PRESCRIZIONI LEGALI E ALTRE PRESCRIZIONI

Il Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale, con l'eventuale ausilio di servizi esterni, individua i requisiti legislativi ed i regolamenti in campo ambientale di carattere europeo e nazionale, la cui applicabilità viene valutata dal Direttore Generale. In particolare il Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale cura poi l’integrazione della normativa suddetta con i requisiti legislativi di carattere regionale, provinciale, locale.

L’accesso ai testi di legge e l’aggiornamento normativo del Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale avviene attraverso la sottoscrizione di abbonamenti a riviste specializzate, consulenze esterne, servizi di aggiornamento on-line e consultando siti internet istituzionali (Comune, Provincia, Regione, ARPAV, ecc.).

Con l’ausilio degli strumenti descritti il Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale procede all’identificazione dei requisiti legislativi e di altri eventuali regolamenti inerenti le attività, prodotti, servizi dell'organizzazione e gli aspetti ambientali collegati, e compila il

"Registro delle leggi ambientali". Tale registro sarà aggiornato ogni qual volta sia rilevata l’approvazione di nuove leggi o prescrizioni applicabili, e comunque almeno con cadenza annuale.

L’elenco delle norme e delle leggi identifica gli obblighi derivanti dalla legislazione vigente che devono essere rispettati in relazione alle specificità delle attività svolte dell'organizzazione.

I testi integrali sono conservati presso il Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale in appositi dossier catalogati, resi rintracciabili e reperibili, ed, infine, quando opportuno, ritirati o se del caso rinnovati.

I documenti di cui sopra possono anche essere gestiti su supporto informatico.

Inoltre il Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale dispone, per quanto di interesse, di un "Registro" per la gestione di tutti gli adempimenti quali autorizzazioni, denunce periodiche, dichiarazioni, permessi, certificazioni e di uno "Scadenziario operativo" legato agli adempimenti periodici aventi rilevanza ambientale quali ad es.

manutenzione periodica impianti, effettuazione di analisi e monitoraggi periodici, verifiche etc..

Tutte le indicazioni di cui sopra sono governate dalla procedura PRA.LEG “Gestione delle prescrizioni ambientali” che:

− definisce le modalità e le responsabilità di identificazione, accesso e gestione dei relativi oneri dettati dalla legislazione comunitaria, nazionale, regionale e locale a rilevanza ambientale, e delle altre prescrizioni ambientali che il Consorzio di

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Pag. 17 di 36 Bonifica Brenta decide di sottoscrivere, applicabili alle attività dello stesso nell’ambito del comprensorio;

− governa le attività attraverso cui il Consorzio, per realizzare una migliore organizzazione delle tematiche inerenti gli aspetti ambientali, assicura che i documenti rilevanti per l'ambiente e richiesti dalla norma, siano identificati, catalogati, conservati, resi rintracciabili e reperibili, ed, infine, quando opportuno, ritirati o se del caso rinnovati;

− stabilisce le modalità per valutare periodicamente la conformità a tale normativa.

4.4 OBIETTIVI, TRAGUARDI E PROGRAMMA/I

Il Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale definisce gli obiettivi ed i traguardi ambientali nel "Programma di gestione Ambientale" al fine di realizzare gli impegni espressi con la dichiarazione di politica ambientale.

Questi obiettivi e traguardi vengono fissati tenendo in considerazione gli aspetti ambientali significativi emersi dalla valutazione, e valutando la fattibilità di tali obiettivi in relazione alle prescrizioni legali, alle opzioni tecnologiche e operative, alle esigenze finanziarie e commerciali, e alle osservazioni delle parti interessate.

La Direzione approva gli obiettivi ed i programmi e mette a budget le risorse finanziarie, tecniche e umane per il raggiungimento degli stessi.

Il “Programma di gestione Ambientale” viene mantenuto aggiornato dal Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale, in occasione del raggiungimento o meno dei traguardi/obiettivi ambientali, in caso di aggiornamento della politica ambientale, in occasione dei periodici riesami e comunque almeno annualmente.

La procedura PRA.ASP “Analisi aspetti ambientali e programma di gestione ambientale”

definisce le modalità, le prescrizioni e le responsabilità per l’individuazione degli obiettivi e dei traguardi di carattere ambientale.

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5 ATTUAZIONE E FUNZIONAMENTO

5.1 GENERALITÀ

Il Datore di Lavoro, in collaborazione con il Direttore Generale ed i dirigenti di area, definisce struttura, ruoli, responsabilità ed autorità del sistema di gestione. Su proposta del Direttore Generale il Consiglio di Amministrazione assegna le risorse necessarie per l’attuazione e l’efficace funzionamento di tale sistema.

Il Consiglio di Amministrazione nomina un rappresentante con le responsabilità di assicurare e verificare costantemente che i requisiti del Sistema di Gestione Ambientale siano stabiliti, applicati e mantenuti.

Viene di seguito riportata la descrizione, per ciascuna mansione, delle responsabilità all’interno del sistema. In allegato è visibile l’organigramma dell’organizzazione relativo al Sistema di Gestione Ambientale.

5.2 FUNZIONI E RESPONSABILITÀ

Consiglio di Amministrazione

− Definisce e Approva la Politica Ambientale dell'organizzazione;

− Approva il Manuale del Sistema di Gestione Ambientale;

− Mette a budget le risorse finanziarie, tecniche e umane per il raggiungimento degli obiettivi e dei programmi prefissati;

− Nomina il Rappresentante della Direzione di cui al punto 4.4.1della norma UNI EN 14001;

− Nomina il personale incaricato dell'attuazione delle misure di gestione dell'emergenza;

− Nomina l'Organismo di Vigilanza;

Datore di Lavoro (Consiglio di Amministrazione nella persona del Presidente - Legale Rappresentante dell’ente)

− Rappresenta il Consorzio per tutte le questioni riguardanti gli aspetti ambientali legati allo svolgimento dei compiti istituzionali;

− Assicura il funzionamento dell’organizzazione, verificando che la struttura organizzativa ambientale sia adeguata a soddisfare i requisiti stabiliti dalla Politica Ambientale e promuovendo, nel contempo, le eventuali azioni correttive;

Direttore Generale

− Verifica il Manuale di Gestione Ambientale;

− Approva le Procedure gestionali del Sistema di Gestione Ambientale;

− Approva il programma e il piano degli audit;

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− Identifica, in collaborazione con il Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale e il Dirigente Area Tecnica, gli obiettivi, i traguardi ed i programmi ambientali;

− Approva il programma di informazione, formazione ed addestramento del personale;

− Valuta le richieste e le segnalazioni provenienti dalle parti interessate esterne e formula, con il supporto tecnico del Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale e del Dirigente Area Tecnica, le risposte da fornire;

− Decide le iniziative di comunicazione da intraprendere verso le parti interessate esterne sulla base delle esigenze della politica, degli obiettivi prestabiliti e delle leggi applicabili;

− Effettua l'attività di sorveglianza, per quanto di sua competenza;

− In tutti i casi in cui si verificano incidenti ambientali gravi o potenzialmente gravi, il Direttore Generale in collaborazione con il Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale e il Dirigente Area Tecnica provvede, senza indugi, a darne comunicazione all'Organismo di Vigilanza;

− Approva gli esiti degli audit e trasmette al Consiglio di Amministrazione eventuali richieste di finanziamenti per la risoluzione di eventuali rilievi emersi;

− Conduce ed approva il Riesame della Direzione;

− È responsabile degli acquisti di macchine, attrezzature e prodotti;

− È responsabile della gestione degli appalti.

Organismo di Vigilanza

L'organismo di vigilanza, dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo, è composto da un dirigente amministrativo e da un consulente tecnico esterno esperto in materia di sicurezza-ambiente e sistemi di gestione; esso ha il compito di:

− vigilare sul funzionamento del sistema per verificarne l'adeguatezza a prevenire le situazioni ed i comportamenti che possono dar luogo a reati;

− vigilare sull'osservanza da parte di tutti i componenti dell'organizzazione delle modalità d'operare e delle procedure previste dal sistema, rilevando degli eventuali scostamenti comportamentali che dovessero emergere;

− garantire l'aggiornamento del sistema nel caso in cui siano necessarie correzioni ed adeguamenti;

− formulare delle proposte ai componenti degli organi decisionali (Datore di Lavoro e Direttore Generale) per gli eventuali aggiornamenti del Sistema di Gestione Ambientale, da realizzarsi mediante le modifiche e/o le integrazioni che si dovessero rendere necessarie in conseguenza di:

− significative violazioni delle prescrizioni del modello organizzativo;

− significative modificazioni dell'assetto interno dell'Ente e/o delle modalità di svolgimento delle attività;

− modifiche normative;

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− segnalare ai componenti degli organi decisionali (Datore di Lavoro e Direttore Generale), per gli opportuni provvedimenti, quelle violazioni accertate del Sistema di Gestione Ambientale che possano comportare l'insorgere di una responsabilità in capo all'Ente.

Per lo svolgimento dei compiti assegnati e per garantire la continuità d'azione l'Organismo di Vigilanza provvederà alla calendarizzazione dell'attività, alla predisposizione di una relazione informativa, su base almeno semestrale, per organi decisionali (Datore di Lavoro e Direttore Generale) e alla verbalizzazione delle riunioni;

quest'ultime, tuttavia, non potranno avere frequenza inferiore al semestre. Il funzionamento dell'Organismo di Vigilanza è regolamentato da un disciplinare formulato dallo stesso in cui sono definiti: le cadenze temporali dei controlli, i criteri e le procedure di analisi, la disciplina dei flussi informativi dalle strutture dell'organizzazione all'Organismo, e ogni altro aspetto ritenuto pertinente allo svolgimento dei propri compiti istituzionali.

Le attività poste in essere dall'Organismo di Vigilanza non possono essere sindacate da alcun altro organismo o struttura dell'organizzazione, fermo restando però che gli organi decisionali (Datore di Lavoro e Direttore Generale) sono in ogni caso chiamati a svolgere un'attività di vigilanza sull'adeguatezza del suo intervento, in quanto agli organi decisionali rimonta la responsabilità ultima del funzionamento (e dell'efficacia) del Sistema di Gestione Ambientale;

L'Organismo di Vigilanza deve:

− avere libero accesso presso tutte le funzioni dell'organizzazione, senza necessità di alcun consenso preventivo, onde ottenere ogni informazione o dato ritenuto necessario per lo svolgimento dei compiti previsti dal D. Lgs. n. 231 /2001;

− poter avvalersi, sotto la sua diretta sorveglianza e responsabilità, dell'ausilio di tutte le strutture dell'organizzazione ovvero dei suoi consulenti esterni.

Infine, nel contesto delle procedure di formazione del budget, il Consiglio di Amministrazione dovrà approvare una dotazione adeguata di risorse finanziarie, proposta dall'Organismo di Vigilanza stesso, della quale l'Organismo di Vigilanza potrà disporre per ogni esigenza necessaria al corretto svolgimento dei compiti (es. consulenze specialistiche, trasferte, ecc.).

Dirigente Area Tecnica

− Sovrintende all’esecuzione delle varie attività necessarie alla mitigazione degli aspetti ambientali individuati, assicurando il coordinamento ed il controllo delle stesse;

− Sovrintende alla gestione delle problematiche ambientali legate alle attività dei fornitori e Affidatari/Subappaltatori;

− Assicura il monitoraggio delle prestazioni ambientali delle attività adottando le misure necessarie per prevenire, assorbire o minimizzare gli impatti derivanti dalle varie attività e le condizioni contrarie agli obiettivi ambientali stabiliti;

− Verifica l’elaborazione del rapporto ambientale periodico e/o di rapporti specifici qualora richiesti;

− Riesamina i risultati degli Audit interni;

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− Contribuisce alla gestione delle Non Conformità Ambientali con le competenze individuate nella procedura di riferimento.

RESPONSABILE DEL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE - Rappresentante dell’Alta Direzione – Capo settore territorio e ambiente

− Individua gli aspetti ambientali significativi e gestisce gli impatti correlati alla manutenzione ordinaria del sistema di canali e delle opere idrauliche;

− Supporta le funzioni competenti nella redazione delle procedure operative e di emergenza ed, in genere, nella definizione delle misure preventive e protettive e dei sistemi di controllo di tali misure;

− Supporta il Datore di Lavoro, Il Direttore Generale e il Dirigente Area Tecnica nella designazione del personale incaricato dell'attuazione delle misure di gestione dell'emergenza;

− Pianifica, in collaborazione con il Responsabile del Sistema di Gestione della Sicurezza, le prove secondo le indicazioni del Fascicolo per la gestione delle emergenze ambientali;

− Identifica le disposizioni legislative in campo ambientale a livello comunitario, nazionale, regionale, provinciale e locale, applicabili, individua gli adempimenti da attuare, informa e sovrintende alla loro effettuazione;

− Redige e tiene aggiornato il Registro della normativa ambientale;

− Ottiene e mantiene aggiornate le autorizzazioni necessarie;

− Effettua le valutazioni di conformità alla normativa;

− Collabora con il Direttore Generale e il Dirigente Area Tecnica alla identificazione e programmazione degli obiettivi;

− Collabora con Capo Settore Energia e Difesa del Suolo per il coordinamento dei responsabili delle diverse funzioni per la pianificazione e lo svolgimento delle attività programmate;

− Individua, in collaborazione con il Responsabile del Sistema di Gestione della Sicurezza, le esigenze di informazione, formazione ed addestramento del personale coinvolto in compiti aventi rilevanza in termini ambientali e di sicurezza e salute negli ambienti di lavoro;

− Formula, in collaborazione con il Responsabile del Sistema di Gestione della Sicurezza, il programma di informazione, formazione ed addestramento del personale e lo sottopone all'approvazione del Direttore Generale;

− Assicura la comunicazione fra la Dirigenza (Direttore Generale e dirigenti di settore) ed i diversi livelli dell'organizzazione, registra e archivia tutte le comunicazioni interne ed esterne sia in forma scritta che verbale;

− Emette, verifica, archivia ed elimina i documenti relativi al Sistema di Gestione Ambientale, acquisisce la documentazione esterna di interesse per l'organizzazione;

− Emette il Manuale di Gestione Ambientale;

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− Individua le procedure gestionali e tecniche necessarie, supporta il personale interessato nella loro redazione;

− Verifica e approva le istruzioni operative;

− Individua, in collaborazione con il Responsabile del Sistema di Gestione della Sicurezza e con il supporto operativo dei Primo Collaboratore e dei Collaboratori professionali, i rischi potenziali, le situazioni di emergenza e le relative modalità di prevenzione e protezione, supporta il personale interessato nella redazione delle procedure di emergenza;

− Dispone le misure di prevenzione, messa in sicurezza e ripristino da adottare per la gestione degli incidenti e delle emergenze ambientali e vigilare sulla loro corretta ed efficacia esecuzione;

− Sorveglia il regolare svolgimento delle attività in conformità a quanto definito dal Sistema di Gestione Ambientale;

− Approva il piano dei controlli ambientali;

− Definisce le azioni risolutive per l'eliminazione delle Non Conformità, concorda con le funzioni od eventualmente gli enti competenti le Azioni Correttive e le Azioni Preventive, chiude le Non Conformità, verifica l'efficacia delle Azioni Correttive e delle Azioni Preventive e le chiude;

− Coadiuvato dal Primo Collaboratore provvede a pianificare con il Capo Sorveglianti o i Collaboratori professionali e/o a altro personale interno o esterno l'esecuzione di attività di sorveglianza ambientale specifica;

− Identifica le registrazioni e il tempo di conservazione in archivio;

− Definisce il programma di audit, propone al Direttore Generale la nomina dell’auditor e/o del gruppo di audit, riceve il Rapporto di audit, lo analizza e concorda con le funzioni interessate le azioni conseguenti a eventuali Non Conformità;

− Raccoglie la documentazione da analizzare nel corso della riunione di Riesame della Direzione e redige una relazione sull'andamento del sistema (Rapporto Ambientale Periodico);

− Pianifica, sentito il Direttore Generale e il Dirigente Area Tecnica, il Riesame della Direzione;

− Collabora con il Direttore Generale e il Dirigente Area Tecnica nella definizione dei requisiti di macchine, attrezzature e prodotti da acquistare.

Capo settore energia e difesa suolo

− Individua gli aspetti ambientali significativi e gestisce gli impatti correlati ai cantieri temporanei e mobili;

− Collabora con il Capo settore Territorio e Ambiente al coordinamento dei responsabili delle diverse funzioni per la pianificazione e lo svolgimento delle attività programmate;

− Collabora con il Direttore Generale nella definizione dei requisiti di macchine, attrezzature e prodotti da acquistare.

(23)

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− Sottopone la documentazione relativa ai nuovi macchinari/attrezzature e processi al Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale per la relativa analisi di impatto ambientale;

− Collabora con il Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale e il Responsabile del Sistema di Gestione della Sicurezza ad individuare i rischi potenziali e le possibili situazioni incidentali e di emergenza e le relative modalità di prevenzione e protezione;

− Supporta il personale interessato nella redazione delle procedure/istruzioni di emergenza;

− Supporta il Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale e il Responsabile del Sistema di Gestione della Sicurezza nella designazione del personale incaricato dell'attuazione delle misure di gestione dell'emergenza;

− Collabora a pianificare le prove secondo le indicazioni del Fascicolo per la gestione delle emergenze ambientali;

− Collabora ad individuare le misure di prevenzione, messa in sicurezza e ripristino da adottare per la gestione degli incidenti e delle emergenze ambientali e vigilare sulla loro corretta ed efficacia esecuzione

− Individua i prodotti chimici necessari all'attività e li sottopone alla valutazione del Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale;

− Richiede le schede di sicurezza dei nuovi prodotti di cui si valuta l'acquisto e dispone, nel caso di sostanze/preparati classificati pericolosi l'aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi; dispone inoltre la informazione da impartire ai lavoratori sul corretto impiego dei prodotti chimici, la diffusione agli stessi delle relative schede di sicurezza e l'eventuale fornitura di specifici Dispositivi di Protezione Individuale;

− Effettua l'attività di sorveglianza sul Sistema di Gestione Ambientale per quanto di sua competenza;

− Applica per quanto di sua competenza il Manuale e le Procedure del Sistema di Gestione Ambientale.

Responsabile Ufficio Lavori Pubblici

− Individua gli aspetti ambientali significativi e gestisce gli impatti correlati alle attività dell’ufficio Lavori pubblici;

− Individua l’incaricato della progettazione;

− Definisce le attività, le tempistiche, le risorse (interne ed esterne) e i momenti di verifica e di riesame dell’attività di progettazione;

− Effettua l'attività di sorveglianza sul Sistema di Gestione Ambientale per quanto di sua competenza;

− Applica per quanto di sua competenza il Manuale e le Procedure del Sistema di Gestione Ambientale.

Primo Collaboratore Settore Ambiente Sezione Tutela

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− Collabora alla redazione ed aggiornamento del Sistema di Gestione Ambientale;

− Assiste il Direttore Generale, il Dirigente Area Tecnica e Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale nei rapporti con gli Enti e gli Organi di controllo;

− Coadiuva il Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale nelle ispezioni sullo svolgimento dell’attività di manutenzione e/o delle altre attività gestite dal Sistema di Gestione Ambientale, al fine di valutare le condizioni di gestione delle diverse componenti ambientali;

− Rileva evidenze di possibili Non Conformità da parte dei sub-affidatari e le segnala al Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale;

− Partecipa alla verifica finale per la chiusura delle Non Conformità e alla verifica di azioni correttive e/o preventive proposte mediante l’analisi delle Non Conformità o di audit;

− Collabora alla sensibilizzazione delle risorse umane del Consorzio attraverso attività di formazione/informazione;

− Verifica gli interventi di attenuazione ambientale;

− Supporta il Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale e il Responsabile del Sistema di Gestione della Sicurezza nell’individuare i rischi potenziali e le possibili situazioni incidentali e di emergenza e le relative modalità di prevenzione e protezione;

− Collabora alla redazione delle procedure/istruzioni di emergenza;

− Collabora ad individuare le misure di prevenzione, messa in sicurezza e ripristino da adottare per la gestione degli incidenti e delle emergenze ambientali e vigilare sulla loro corretta ed efficacia esecuzione,

− Collabora alla corretta esecuzione delle prove per l’attuazione delle procedure di emergenza.

− Richiede le schede di sicurezza dei nuovi prodotti di cui si valuta l'acquisto e dispone, nel caso di sostanze/preparati classificati pericolosi l'aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi; dispone inoltre la informazione da impartire ai lavoratori sul corretto impiego dei prodotti chimici, la diffusione agli stessi delle relative schede di sicurezza e l'eventuale fornitura di specifici Dispositivi di Protezione Individuale;

− Applica per quanto di sua competenza il Manuale e le Procedure del Sistema di Gestione Ambientale;

− Effettua l'attività di sorveglianza sul Sistema di Gestione Ambientale per quanto di sua competenza.

Collaboratore professionale

− Collabora con il Primo Collaboratore nelle attività di verifica e controllo sulle lavorazioni ai fini del rispetto della normativa ambientale

− Coadiuva il Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale e il Primo Collaboratore nel mantenimento delle registrazioni di Sistema;

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− Rileva osservazioni o non conformità nello svolgimento delle attività di manutenzione e li riferisce al Primo Collaboratore;

− Sorvegliano il regolare svolgimento delle attività in conformità a quanto definito dal Sistema di Gestione Ambientale;

− Supporta il Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale e il Responsabile del Sistema di Gestione della Sicurezza nell’individuare i rischi potenziali e le possibili situazioni incidentali e di emergenza e le relative modalità di prevenzione e protezione;

− Collabora alla redazione delle procedure/istruzioni di emergenza;

− Collabora ad individuare le misure di prevenzione, messa in sicurezza e ripristino da adottare per la gestione degli incidenti e delle emergenze ambientali e vigilare sulla loro corretta ed efficacia esecuzione,

− Collabora alla corretta esecuzione delle prove per l’attuazione delle procedure di emergenza.

− Propone al Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale o al Primo Collaboratore suggerimenti volti a migliorare le prestazioni dell'Ente in campo ambientale.

Capo sorvegliante, Sorveglianti, Capo operai, Operai capi squadra

− Rilevano problemi o non conformità e li riferiscono al Primo Collaboratore capo settore ambiente;

− Sorvegliano il regolare svolgimento delle attività in conformità a quanto definito dal SGA;

− Propongono al Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale, al Primo Collaboratore o al Collaboratore professionale suggerimenti volti a migliorare le prestazioni dell'organizzazione in campo ambientale;

− Comunica immediatamente al diretto superiore o al Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale ogni evenienza riguardo a pericoli potenziali o in atto;

Ufficio Protocollo

− Protocolla le comunicazioni esterne/interne correlate al Sistema di Gestione Ambientale in uscita ed in ingresso e trasmette quest'ultime all'ufficio competente e per presa visione al Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale.

Tutto il personale

− Può proporre al diretto responsabile o al Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale suggerimenti volti a migliorare le prestazioni dell'organizzazione in campo ambientale;

− Rileva problemi o non conformità e li riferisce al diretto superiore o al Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale;

− Comunica immediatamente al diretto superiore o al Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale ogni evenienza riguardo a pericoli potenziali o in atto;

(26)

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− Applica per quanto di sua competenza il Manuale e le Procedure del Sistema di Gestione Ambientale.

5.3 COMPETENZA, FORMAZIONE E CONSAPEVOLEZZA

Il Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale per quanto di competenza collabora con il Responsabile del Sistema di Gestione della Sicurezza alla gestione delle attività di formazione nell’ambito delle responsabilità e delle attività già definite nel Sistema di Gestione per la Sicurezza.

In particolare per la Gestione Ambientale si assicura:

− di identificare le necessità formative sulla base degli aspetti ambientali individuati;

− di sensibilizzare tutto il personale che opera per l’Organizzazione affinché sia adeguatamente consapevole dal punto di vista ambientale;

− di formare adeguatamente, aumentandone le competenze, le persone che eseguano, per l’organizzazione stessa o per conto di essa, compiti che possono causare uno o più impatti ambientali.

La sensibilizzazione che viene effettuata per aumentare la consapevolezza del personale risulta imperniata sui seguenti temi:

− rispetto della Politica Ambientale;

− conoscenza del Sistema di Gestione Ambientale;

− conoscenza delle conseguenze sull’ambiente delle attività svolte individualmente;

− conoscenza dei benefici per l’ambiente risultanti dal miglioramento delle prestazioni individuali;

− conoscenza dei ruoli e delle responsabilità, soprattutto in condizioni di emergenza;

− conoscenza delle conseguenze nel caso di scostamenti rispetto alle procedure aziendali;

− sicurezza in ambiente di lavoro interno;

− processi e prodotti utilizzati dall’Organizzazione.

Per la formazione specifica vengono utilizzati corsi di addestramento interni e/o esterni all’azienda. I corsi di formazione interna vengono tenuti da risorse qualificate tenute costantemente aggiornate attraverso la partecipazione a corsi esterni.

Le modalità di identificazione, pianificazione, erogazione, registrazione e verifica delle attività info-formative sono descritte nella procedura PRA.FOR “Formazione e addestramento personale”.

5.4 COMUNICAZIONE

La Direzione divulga gli obiettivi ed i traguardi raggiunti e da perseguire nell’ambito del sistema di gestione ambientale, sotto forma di documentazione facilmente leggibile del tipo:

− Bilancio Ambientale annuale;

− affissioni di comunicazioni nelle bacheche (Comunicati, indicatori, grafici, ecc.);

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− distribuzione di opuscoli agli operatori aziendali;

− incontri di sensibilizzazione.

In questo modo si persegue lo scopo di mantenere un’informazione capillare e continuamente aggiornata in materia ambientale, contribuendo ad aumentare ed a consolidare la sensibilità generale degli operatori.

Per quanto attiene comunicazioni interne, relative ad aspetti ambientali non correttamente gestiti, esse sono indirizzate verbalmente o per iscritto dagli operatori al Responsabile del Sistema d Gestione Ambientale/Primo Collaboratore.

Le tipologie di comunicazioni esterne in materia ambientale possono invece ricondursi a:

divulgazione della politica e dei principi del consorzio Brenta in tema di gestione ambientale;

corrispondenza/segnalazioni/reclami a rilevanza ambientale e riguardanti aspetti correlati al Sistema di Gestione Ambientale.

La successiva gestione di eventuali non conformità ambientali avviene conformemente a quanto prescritto nella procedura PRA.NCA “Gestione delle non conformità, azioni correttive e preventive, reclami”.

Le modalità di gestione della comunicazione interna ed esterna a rilevanza ambientale è riportata nel dettaglio nella procedura PRA.DOC “Gestione della documentazione del SGA e delle comunicazioni ambientali”.

5.5 DOCUMENTAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE

La documentazione di sistema si divide essenzialmente in due parti, una denominata Manuale di Gestione ed una Procedure. Quest’ultima parte integra anche, per ciascuna procedura, eventuali istruzioni operative e/o documenti di registrazione.

Il Manuale di Gestione Ambientale (MGA) descrive il Sistema di Gestione Ambientale per dare l’evidenza della rispondenza dell’organizzazione ai requisiti della norma UNI EN ISO 14001. Tale documento é a livello informativo/riassuntivo

Procedure

Istruzioni di Lavoro

Documenti di Registrazione Manuale

di Gestione Ambientale

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Pag. 28 di 36 ed è rivolto sia all’interno dell’organizzazione che all’esterno (Clienti e/o Enti di controllo).

Le Procedure Ambientali sono documenti a livello informativo/organizzativo. Esse descrivono le modalità di gestione e quindi definiscono le responsabilità e le modalità di conduzione dei singoli processi dell'organizzazione (chi fa e che cosa).

Si dividono in Procedure Gestionali, rispondenti ai punti della norma di riferimento, e Procedure Operative maggiormente specifiche per alcune attività. Le procedure sono documenti interni all’Organizzazione e sono di supporto al Manuale di Gestione Ambientale.

Le Istruzioni di Lavoro sono documenti a livello Informativo/descrittivo. Esse descrivono le specifiche modalità di conduzione delle attività quindi definiscono come viene eseguita una attività (come). Le Istruzioni di Lavoro sono documenti interni all’Organizzazione e sono di supporto alle Procedure.

− I Documenti di Registrazione Ambientali sono documenti a livello Informativo/puntuale. Essi sono i format, identificati da apposito numero, che opportunamente compilati, contengono la evidenza delle registrazioni e vengono utilizzati per la emissione di documenti o file di dati.

Tutta la documentazione viene redatta garantendo la conformità ai criteri della norma UNI EN ISO 14001 sulla base delle indicazioni riportate nella procedura PRA.DOC

“Gestione della documentazione del SGA e delle comunicazioni ambientali”.

5.6 CONTROLLO DELLA DOCUMENTAZIONE

La documentazione sia di origine interna che di origine esterna viene gestita con le modalità descritte nella procedura PRA.DOC “Gestione della documentazione del Sistema di Gestione Ambientale e delle comunicazioni ambientali”.

In via generale il controllo dei documenti interni si articola lungo tre fasi principali:

− Redazione: consiste nella stesura e formalizzazione del documento da parte del Responsabile Ambientale o da parte del Responsabile del processo di riferimento;

− Verifica: consiste nell'accertare l’adeguatezza del documento all’operatività dell'organizzazione. E’ importante sottolineare che la Funzione che redige il documento non può anche verificarlo;

− Approvazione: rappresenta il consenso finale, da parte della Direzione, del documento in esame permettendone l’emissione e la successiva distribuzione.

Nel Manuale, nelle procedure e nelle istruzioni operative le firme poste in prima pagina certificano che questi documenti hanno superato le fasi precedentemente descritte con esito positivo. La data di redazione di un nuovo documento coinciderà con il livello di revisione zero e verrà riportato a piè di pagina del documento stesso.

I moduli e gli allegati che hanno superato l’iter precedentemente descritto vengono approvati mediante firma a piè di pagina della Direzione sulla copia master (copia bianca). Anche per questo tipo di documenti la data di redazione coinciderà con il livello di revisione zero e verrà nello stesso riportato.

Il controllo dei documenti esterni, ovvero corrispondenza/segnalazioni/reclami a rilevanza ambientale che pervengono da enti o terze parti interessate, viene protocollata dall’Ufficio Protocollo ed inviata al Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale

(29)

Pag. 29 di 36 /Primo Collaboratore. Questi la esamina e se del caso provvede a preparare le risposte adeguate ad eventuali richieste specifiche; il Direttore Generale valuta ed approva tali risposte. Le eventuali comunicazioni in uscita, sono protocollate analogamente a quanto avviene per quelle in ingresso.

5.7 CONTROLLO OPERATIVO

Il Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale può concordare con il Direttore Generale e le altre Funzioni coinvolte apposite modalità di gestione degli impatti ambientali identificati e valutati in fase precedente, formalizzandole in:

− procedure/istruzioni di lavoro dedicate, per gli impatti in condizioni normali/anomale;

piani/fascicoli di emergenza, per gli impatti in condizioni di emergenza;

In generale il controllo operativo si esplica sia sulle attività operative che sulle attività di supporto, pertanto nel seguito vengono identificate in maniera generale le modalità di controllo degli aspetti ambientali più significativi presso tutte le aree dell'organizzazione.

− Progettazione e direzione dei lavori: il controllo operativo avviene mediante la compilazione di un apposito modulo di Sistema che gestisce le fasi e i vincoli del progetto.

− Gestione della manutenzione, inclusi magazzini e officine, e delle attività nei cantieri temporanei e mobili: il controllo operativo è rappresentato dalla gestione delle attività di manutenzione dei canali, manufatti e impianti e di costruzione e demolizione di opere e manufatti consortili. In tali ambiti sono gestiti, con il supporto di apposite istruzioni di lavoro e moduli di Sistema, gli aspetti ambientali quali i rifiuti, le emissioni in atmosfera, gli scarichi idrici, gli approvvigionamenti energetici ed idrici, il rumore esterno, nonché il controllo dello stoccaggio e movimentazione delle sostanze pericolose, la manutenzione periodica di impianti e apparecchiature per la produzione ed i servizi ausiliari, la gestione delle attività di trasporto e dei mezzi operativi.

− Acquisti: il controllo operativo dei fornitori di materiali e servizi si esplica innanzitutto attraverso la selezione dei fornitori sulla base di criteri ambientali. Al fine di garantire che i contraenti e coloro che agiscono per conto del Consorzio, si conformino alla politica ambientale e al Sistema di Gestione Ambientale, per quanto di loro competenza, con il Contratto di appalto vengono fornite apposite indicazioni per la gestione ambientale dei lavori affidati. Inoltre, ai fornitori vengono richieste le schede di sicurezza dei prodotti, le dichiarazioni di conformità delle macchine, le garanzie per i laboratori di analisi e prove, nonché a tutti i fornitori di servizi di gestione rifiuti l’iscrizione all’Albo o le altre autorizzazioni necessarie all’attività secondo le disposizioni di legge.

− Uffici: il controllo operativo è rappresentato dalla corretta gestione dei rifiuti, in particolare dei rifiuti speciali quali toner di stampanti e fotocopiatrici.

5.8 PREPARAZIONE E RISPOSTA ALLE EMERGENZE

Ogni possibile incidente/situazione di emergenza di tipo ambientale viene analizzata in relazione all’identificazione e valutazione degli Aspetti Ambientali di cui alla procedura PRA.ASP “Analisi degli aspetti ambientali e Programma di gestione Ambientale”.

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