PER
L'INAUGURAZIONE DELLA LAPIDE Al
BASSANESI CADUTI NELLE PATRIE...
Pasquale Antonibon
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PER
L'INAUGURAZIONE DELLA LAPIDE
AI
BASSANESI
CADUTINELLEPATRIE BATTAGLIE
ffAMEE
DITTI
BASSANO
AI BASSANESI
MORTI EVIVI
COLSENNO E COLLA MANO
tEtlLA INDIPENDENZA ITALIANA
E
ilprofumodelsanguedeinostrimartiri clicoggisialzadallezollod' Italiaredenta c viene a salutareilterreno nativo.Éilsoffiodell' affettoche ciportanel voltolapolveredegli eroi,checogli atomi eterni scuotelefibbrcdei gagliardied incuora gliuomini dui fiacchi proposili, dalle tarde speranze- Lafestada tanto tempo aspettala è giuntaalfine, la più nobilefesta,o signori, che vada scritta nel calendario diquesta magnanimaterra,l'estàpercuilacarità diunmarmoricordaaiposteriinostricaduticom- battendo, cadutiladicuiimmagine eledicuiopere noi portiamo scolpile nelcuore. Essioggison qui in mezzo a noi, in mezzoailorocompagnid'armicon cuthanno divisol'ausamenlo della battaglia elagioia deltrionfo.Ioliveggosottolenostrebandiere, angiolicustodideinostri destini.E sono nostri, e son figlidiquesta vaghissima cittadina dei monti.Lecittàcomelefamìgliehannolelorosolenni memorie che vanno serbate gelosamente nel santuario dell'animapegnodipassatagrandezza,ricordodi inlimesiorie,eccilamentoedesempiovigorosodi falliavvenire.
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Unsalutodunque con rispetto e venerazione a questinostripassaticheciaddussero per le vie della indipendenza, esull*altaredellapatriasacrificarono, olocaustodisangue,lalorgiovinezza,ilsorrìso delle loro speranze,el'albarosala diun giocondo avvenire.0solvete,salvcteanime care c generose!ilvostro giorno è venuto. EccoTapatria,rotteleantiche ca- tene,lavostra bellissima patriaviviene incontro ve- stitatricolore,raggiantedellaaureoladeivittoriosi,
lapatriache perlearcane vie delsangue e delsa- grifidoottenneilsupremo bene dei popoli,lalibertà.
Salvete, Superbia nostra!La patria comelareligioni!
ditulliipopolicontaed onoraisuoi martiri,ed è diritto,perchè una nazione chemancadiriconoscenza, euna nazione perduta, chenon meritanòlibertà, nò indipendenza. La vostra morie lulanostravita, odoggiBussano riconoscenteaiposteriviricorda, e vuole cheilvostro cullodivenga popolare e solenne, affinchènon restì obbliata lauta virtù che può esser fecondadi.effettimeravigliosi.
Gli antichi conobbero con quanta potenza parlino imorti.GliAchei innalzavanoailoro eroiilsepolcro, presso l'ampioEllesponto,ondoiposterinavigatori dicessero:questo èilmonumentodiun prode anti- camente morto.Sul promontorioRateofuinnalzala lalombadiAjacc,edilsapiente Licurgo ordinòclic
nellacittàsifabbricasseroimonumentiaicaduti pei1 avvezzareicittadiniallamorte.
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Lu saviezzaRomanadivinizzòquesta devozione, seguilanell'evomedio,edorachelaciviltàpro- gredisce,ogniciitaItaliana,poiché uusoffiodi vita sorge dalletombe,vuolechenel patrio camposanto torninoisuoifigliondel'amistà raccolga caldi sensi ediliberaleanimol'esempio.
lìdio vi trascino, o signori, davanti quella lapide.
Nonvogliodescrivervicon soverchio dettaglio lavita dei nostri eroi,leloropere belle,lamagnanima lormorte.Puòegli ilpennello del pittore dipinger forse lafurilidell'uragano, oiraggidel sole?Vi sonofatti
cositoccantie solennichesisentono e nonsidicono, poichépiùmuta èlaparolalàdove più, 0 signori, imperal'affetto.
Dallaprimaall'ultima guerra nazionale questa mia patria risposeall'appello.Quando sventolava una bandiera tricolore,ne fosseGonfalonieroilRe Ga- lantuomo oilLeonediCaprera,inostrifratelli,per lesegrete vieclicsoloiprodi conoscono, accorrevano anelantiallepatriebattaglie.Eranoanime antiche esulaledatempi antichi. Ed ancorafranoibattono .cuori copertidallapiùillustredelle decorazioni, dalla medaglia del valor militare.
Arompereilsonno irculenne,aspezzarei turpimercatidiViennaeleopere dispotiche della Santa Alleanza sorse una famosa epoca.Ilquarantotto, sublime epopeadiun popolo che scuoteilmanto del servaggio esisente forte della novella sua vita sona
(lollestorie,dalletradizioni,daimonumenti;ilqua- rantolio,epopea in cui un popolo ritornaalleidee del passato,riprendeilsentimento della esistenza c eolio giubilantesapienzadelvero lanciasinel)'avvenire, epopeafamosaperindomaligiovanilientusiasmi ,
per gloriosierroric cadute,incutl'Italiadestala, Fenicenovella,dalsuolettodicenerepienadi confidentebaldanzascende suicampi edaccedala formidabilepugna della libertà, e guslalagioiainef- fabiledimisurarsi col proprio opprcssprc- Ohi allora ogni solecliesorgeva illuminava una nuova battaglia, e cadendomorivasuitrofeidiuna nuovavittoria!
Santoaccordodipopolie di principichefortiin risolutezza,armalida lunghi patimenti,anelanoalla gioiaviriledellapugna, finchel'Italia,questa terra dove perunapostatasiconiano cento martiri,non doveapiù essere trofeo delle altruivittorie,mare- denta per braccio dei proprifigli.
Dalle nostre Alpi titaniche,da quel Canale in- vincibilechesolcalaBrentaeche Dioponeva a Termopiled'Italia,da quel canaledovesiruppela possadelferoceHainau, chenellelibereofficino diLondradoveatrovardegno premiodelsangue versalo,simosseuna geniedicuiancora sottoi nostristendardivediamoleoneste sembianze, e l'eco deimoschettiperdendosiperlevallifurmidutepor- tava«Rlavoce della libertà, elàaccorsero mossi da unospirilosolo-ivalorosi,collacrocesulpetto,
periiìè illusida Ildobrnndo c Giovanni Maslaiipopoli toninocredutoollavocedeiloro profeti,sognando verificaloilvolodiGiulioII.Oh!Incroce daicampi dell'amore dovea disertare emetter radici sull'orrido deserto della intolleranza e dei tradimenti!
Fu singolare ardimeiiiol Sulle giogaiediEuego unbrancodìgagliardifrenòperlungo andaredi giornilaprepotenza austriaca e l'aquila degli Asburgo ionio più volle invanodiposarsi sullecime contrastale.
L'umile chicseiladiFaslro futestimonedelvalore deinostri,chefe'rapidoilcalledellafugaall'orda nemica.MacornoilTarloche fuggendolanciala frecciadue olocausti furono immolali! Din! intrepidi troppo! Diol inconsci della temuta potenza nemicai Dove imperal'amore di patria gl'inimici non van numerati.
Etulàcadevi,oprotomartirenostro,Giulio Macllo!La tua memoria mi piombacome una lagrima sul cuore.Addioamico della mia giovinezza! e quello slessosacerdozioche aveafalloun sonlo connubio eolialibcrlà,eproclamò alloraglialliprincipiper cuituerimorlo,oggiha ribrezzodiripeterela benedizionediun giorno,maper noilatuatomba è un' ara, c piamente ascolleremolavoce chemove da quella, emainon mentiremoalgiuramentoche laciloe risolutoabbiamo pronuncialo.
Mailsangue è rugiada vendicatrice cheinaffia ilfioredellalibertà.Benedettivoiche ancorn-qui presentipotetedirediaverne raccoltoilprofumo,c
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Inbenedetto,mio egregio amico Giuseppe Bobcrti, che fostiilcondotlierodiquegliardimentosi!Visono unirnedie precedonoitempi,e Infostiper molla èraincompreso.La patria risorta oratièriconoscerne.
Mailnumero soverchiòilvalore,edinostri Crocialicercaronoraminghiasiloperlearduemon- tagne nella combattuta Vicenza, nella degua Leonessa deiCericicolli,cheraccoglievagiàleceneridi l'ietroDalCorno nostro, spento sui fulminalicampi
<ìiSorio,elàpenetraronoodducendo secoITeutoni
prigionierifragliasserraglialievigilibattaglioni ne- inioiper assisterealfunesto spettacolodiunacittà elioardeva,percossadaliebombestraniere.Colà l'angiolodellamorie dovea mietereun'altranobile lestadiguerriero odiartista.
Io!ovidimorentesul lìoredell'etàcollemille armoniedell'artistaiteli'animaiPovero CrescimiLa pallanemica colpiva inleuna dellepiùcare lusin- ghe della IcrradeiDa-Fonie.L'arte animatrice del inorialepensieroliavevaapertiisuoiarcani,e l'amoredipatriagiovanissimolispense, ina daltuo capo nontolselacoronachetiaspeltava,perchèla morie è giusla dispenserà di giuriaaigenerosi.
Affaticatadauna forza operosal'Italiapareva spentaa Novara,maguardando nell'estremo oi'izzunle versoilsuomare, ullinio baluardo,vedeal'indila Dogaressa affamala,mendica,mache vigile ancora serbava intemeralalabandierad'Ilalia.Quel baluardo
clicsorgevadall'ondaeraun tempio d'eroi.Colà seppelostranierocome non fosse niorloilprisco valore,comegì'Italianilavasserol'ontadeiturpi mercatidiCampoformio,gl'Italianidie voleuno rinno- vareifattidiSuliie diMissokmgi ed aveano scritto suibranideilorosquarciativessilliilgridoininior-- talediun popolo cui ora fuggilafin l'ultimasperanza:
resistere adognicosto.Elàtrovò tomba pugnando Angelo Pasqualini.
IntantolaJujielicaAmazzone del Tevere com- battevapur esjaI'ultimapugna,edimamanofra- tricidamandavaisuoiinvincibilibattaglionitinti ancora del sangue delle libere barricate della Senna, ad ucciderelalibertàinnomedellalibertà.EGaribaldi fuggiascoraccoglieva1'ultimoanelilodellaeroica Attuila.Quell'anelito,quel sospirodimorte lavali n Magenta ed a Solferino, sorsero ancoraduitumulo santo esidiffusero invendicalisulGolgotadiMentana!
IllasulpontefatalediSlargherà fu innalzalala bandiera bianca, e sovra una povera barca esule par- tivaManin, ultimo vinto.Maquella bianca bandiera era simbolo della nostra fede, fede ribattezzata nella feroce Mainolda, nelle carceridiJoscfsladt,c sulle forchedi Mantova.Unlìemagnanimo udìilgridoduinostro doloro eloraccolse.Le ardilefiladel risorgimento Italianoerano governale nellamanosapiente delConio immortale,elseinauguròlagrande vendetta sulle punto d'Jncherauuii)edellaCernala.
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Sempre apparizione soave nelle patrie battaglie scendevaungiovinettobello,biondoedi gentile aspetto.La infanzialoavvezzòallasventura,lasven- turaglifeceilsenno maturo. Erailcav.Andrea Folo chedodicenne pugnavaaccanto del padre,come A- chillediPatroclo,lacrocialadel1818,chedifese Vicenza, duròlinoall'ultimoaVenezia, e poi assa- poròperlunghiunnil'amaropanedell'esiglionel- l'ospitalec calunnialo Piemonte.Nel48B9siascrisse volontario nel tredicesimo reggimento diFumeria, e fu sullecontrastatecime diSan Martino che combat- tendo,ferito,siguadagnòlamedaglia delvalormili- tare.Ruppeleordepapesche a Caslelfidurdo, edal- l'assedio d'Ancona meritòlucroce di cavalieredel- l'ordine militarediSavoia,perchè
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lacompagnia da essodirettoattaccòvivamenteepresed'ussolloii ridottodimonte Pelago.—
Passato nel Napoletanocol suocorpoonde snidareibrigantida Civltelladel Trontoegli,che incolumepugnò tante battaglie, servo aldovere,che eilprimo elementodiforzae potenza neglieserciti,fumiseramentesbranatoaMozzano d'Abbruzsto du quelle ordesanguinolente chelaspenta leggitlimilàedilfanatismo sferra dallacittàdiCesare, come ienedalcovo insanguinato,benedicendolein nomedelDio dell'amore control'Italiaredenta. Gloria a te,nobile giovine, e maledizionealpugnale sicariocheeirapivauna così splendidagemmadallanostra co- rona.
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Slanca1*aquilaFrancese sul Mincio, paurosadi questaItaliaohe balzavaarmalacome Minervadal capodiGiove,siArrestò.Mainostri destinidoveano compirsi.
MiracolosoUn legno raccolse una nottemillo prodi.EranogliArgonautiche andavanointraccia delvelod'orodellalibertà.LIguidava Giuseppi) Garibaldi.Ilvaloreelafortunasiassidevano a prora diquel legno.Vivanoimille1Son sbarcati, han vinto.
L'unità d'Italia Èfatta.Fraquel mille,clicbastano allastoriadiun secolo,non mancava un Bassancsc;
epoichélagloriadeimortinon deve offuscarelaglo- riadelvivièconrispettocheionominoMarco Marchiorazzo.La medaglia chogliappende dal petto èpurnostra,èsuperbia Invidialadeltaterracho glidiedelaculla.Eiproceda glorioso, e sappfacho non aspettiamolaveritàdellatombaper mandargli un inno di lode,
L'oro ulliinadeli'Italorlscoltoera già presso asuonare.ACuslozza a Lissasirinnovaronolegesta piùsplendidedella storia Romana,clatrombadi Garibaldisuonava l'innodellavittoriasuimonti di Bezzeeca. AhiIdura vittoria checirapivailveterano dellenostre guerre,ildegnofigliodeiDogi, Filippo Cappello, e conluiAstolfoLuigi,BorlolazziValeriane, Angelo Filippi e Bordignon Domenico,colpitidaimo- schettideitiglidiAndrea Hoffcr emorii gridando:
Vival' Italia IOh!quelsangue possadar frullo di
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liberiàallanostra vaghissima bersagleràdell'Alpi,al Tirolo Italiano!lacuiredenzione è scritta a caratteri disanguesiiliepuntediMonte Suello di Condino c BczzeccOi
SiaDio spense Senaclicribbo aSadowa lascian- do a noi, ultimo Prometeo incatenato, schiavalati- rannadeiliberiche attendelariscossadiMonte rotondo eMentano.
Salvelc nobili vittime1Voisietevendicale,e sorgo dal vostro sassoilfioredellaconcordia,ondo luttistrettiinun patto d'amoreformeremoquella pietraangolare su cuideve posarel'avvenired'Italia,
Imortihan compiuto splendidamentelaparte loro,edivivi?
Quelmarmoparlauna grande parola.
Aegregie coseilforteanimo accendono L'urne deiforti....e bella Esantafannoalpellegrinlaterra Chelericopre.
Enoiraccoglieremolalorocredila.Unlungo avveniredilollecirestaancora.L'intelligenza,o signori, è chiamataallapugna. Noi dobbiamo accettare lasfida.
Essi,ipassati,cihanno data una patria,mail grande edificio nazionale è ancora da compiere. L'u-
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inanitàè schierata indue campidistinti.Una parie vuol demolire,l'altraedificare.Lalottaèterribile, guaisenoilaimprendiamo sgomentati!
Benedettapure1'ideacheinnalzavaquesto marmo,mailmonumentovero,degno,immortale chenoi lorodobbiamo innalzareèlapatrianostra, lapatriacomune, unificata nei pensieri, negli offeUi,
nellememi, nei cuori, unificala nelle sue più nobili c santeaspirazioni.Ilrenderliberounpaese pu'ò esserl"operadiuna giornata e voi dicanolecampane diPahrmo,ilsassodi Balilla,l'audaciadiMasaniello;
maunificareilpaese,marenderloindipendente oc- corrono lunghe battaglie morali,altisagrifizidianni edi lustri.In noidomina soverchiamenteilsentimento elaimpazienzaciflagella.Le nazionisiformano e simantengono colla abnegazione, colla sapienza pra-
tica,collevirtùcivili,coli'amore.Le rivoluzioni, o signori, rare velie dan fruttosollecito.L' Inghilterra dìEnrico,ilMessicodiCortes,laGermaniadiFede- ricoilSavio,ilBelgiodiIloornee dì Egmont, l'America diWasingthon,!aFranciadiBobespierre passarono peF un tango martirologio. Appena ora purificata, sorge dal sangue della Lambal misto con quellodiVergnieaud,di AndreaChènierediDunlonlaidearigè nera[riee temperataallelibereformediprincipidinuova eguaglianza e di più giusta e ponderalalibertà.Sembra quasicheigrandi movimenti politico -sociali ereli- giosiabbiano bisognodiuna misteriosa gestazione,di
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arcaniriposi,comeilseme gettato sulla terra, per germogliare e metter radici efrutti.
RicordiamocichequestaItalianostradovea sorgere sullemacerie di molti regni per cuileman- cavailprimo fattoredellaforza,l'omogeneità degli ciomenli.Essadovea respingerelesecolaritirannidi feudali, oligarchiche, burocratiche, autocratiche, teocra- ticheesuiruderinefastiassodarelasuanuova possanza.
Avantidunque pel nuovo cammino, eleombre deinostrimartiriesulteranno. Sulla loro fossa sagri- fichiamoilfreddoegoismo, l'ambizione personule,le steriligare,gl'ignobiliinteressi,nebbie maligneche
sielevanodall'atmosfera del passato per offuscareil
soledellalibertà.
Dio l'hafattagrande questaItalia,l'ha santi- ficatacon mille dolori;mailvoto anticoche sorse a Pontidanondeveesalareiraicollicruentidi Mentana.
Noi vogliamolapatrianostraemancipala, indi- pendente,compiuta.Fermisullabarricaladiuna robustamoderazione, condotta dal magnanimoRe che non temelaniorLc,romperemolebarrierechel'C- goismo,lafanaticasuperstizione,ilpregiudizio ipocrita pongono sui nostri passi.Noi non vogliamoilrogo diSavonarolacdiArnaldoda Brescia,lostiloelio colpivafraPaolo Surpi,lenottidiSan Bortolomio,i ferriroventidellaSanla inquisizione,ilcapestro di
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Locateli],iluciliCossopot.Ld battagliedell'errorevìui combat Iute con quelle armi; inanon sonolenostre.
L'educazioneper noi porterà emancipa/.ione, distrug- gendoilpregiudizio.0laforzalaragionedevono dominareilmondo,nèaifreniviolentied immorali può surrogarsi che colla educazione,manonuna edu- cazioneeunuca ed ipocrita;maaltae patriotticadie ingagliardiscalaintelligenza,eciaccenda ne)cuore lavampa inestinguibile della patria carità.
La nostra gioventùaffaticatacon lungo e gene- rosoamore nell'acquisto del vero, che disprezzo qua-, lunqucbassaservitùdell'animo,che assapora nella virginità degliaffettilaumanagrandezza,che èsi- tibonda di giustizia,diverità,diazionenon sarà mai respintaversoilpassato,maribattezzerànoli'avve- nirelenuove generazioni. L' umanità cammina, nes- sun turbine l'arresta. Dal sangue dei giganti sorgono igiganti,glieroida quello degli eroi. Ai nostrifigli
affidiamoleiorpreziose reliquie,edossiche amano tullelegrandiclenobilicosecompirannoquesta patriaadorata,elacrocediSavoia s'alzeràimpavida eserena accantoallacrocediCristo inCampidoglio.
SS95.ÉI3É. OigLiiicO-D/Google