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Innanzitutto, desidero anche io darvi il mio caloroso e amichevole benvenuto a San Marino.

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Academic year: 2022

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Illustri Ospiti, Signore e Signori,

Innanzitutto, desidero anche io darvi il mio caloroso e amichevole benvenuto a San Marino.

Di tanto in tanto ho la fortuna di poter viaggiare, molto più spesso mi capita di navigare su internet, di leggere e di rendermi conto piacevolmente giorno dopo giorno, quanto si stia diffondendo sempre di più nel mondo intero, l’attenzione verso i turisti con disabilità, o con bisogni particolari.

Pertanto, intervenire oggi di fronte agli Alti Rappresentanti delle maggiori Agenzie internazionali, promotrici ed artefici di questo processo, e a tanti esperti di Turismo accessibile, mi rende particolarmente felice e orgoglioso.

Grazie a tutti Voi di essere qui.

Desidero ringraziare da subito anche il Governo di San Marino ed in particolar modo la Segreteria di Stato al Turismo che, ospitando questa prestigiosa Conferenza, ha dimostrato interesse ed attenzione sul Tema, non solo sotto l’importante profilo degli indicatori di mercato, ma anche rispetto a fattori di carattere sociale legati al bisogno, e soprattutto al Diritto di ciascuno di svagarsi e trascorrere una vacanza. Grazie a tale impegno, l’obiettivo di aumentare la consapevolezza qui a San Marino, dell'importanza di tutto questo, sarà raggiunto con successo. E io, che sostengo da sempre la grande importanza di sensibilizzare l’opinione pubblica e soprattutto di rendere partecipi le persone con disabilità alla Vita Sociale, culturale e politica del Paese, Le esprimo, Segretario di Stato Teodoro Lonfernini, il mio apprezzamento e sincera gratitudine.

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Turismo per Tutti dunque, con un occhio particolare rivolto alle persone con disabilità.

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Vorrei precisare che non sono un esperto di Turismo e nemmeno di Universal Design, non ho particolari attitudini in materia e né chissà quali meriti.

La visione, neanche tanto originale, che ho io di intendere l’accessibilità è semplicemente l’effetto di tante immagini che a qualsiasi persona in carrozzina passano per la mente: potersi spostare liberamente, non sentirsi ignorati, essere indipendenti nelle scelte, non subire discriminazioni, provare sentimenti come la felicità, l’amore, aver piena coscienza di essere persone e cittadini con le stesse aspirazioni, gli stessi diritti e gli stessi doveri degli altri.

Questa è l’accessibilità che io vorrei e che credo vorrebbero anche le persone con una disabilità diversa dalla mia. Può sembrare un quadro apparentemente illusorio, ma io a questo mi ispiro nelle varie attività in cui cerco di impegnarmi, nella difesa cioè, del “pari accesso” a tutti i Diritti per tutti, comprese le persone con disabilità.

D’altronde, noi persone disabili, lottatori lo diveniamo un po’ tutti nel momento in cui ci ritroviamo a dover reagire di fronte alle diverse discriminazioni che spesso purtroppo ci si parano d’innanzi. Non tutti però ci ritroviamo con le stesse facoltà: c’è a chi la propria disabilità consente comunque fortunatamente di trovare la voglia ed il coraggio di battersi per la difesa dei propri Diritti, e chi invece, mi riferisco alle persone con disabilità molto gravi, che pur volendo, non riescono in tali rivendicazioni perché hanno minor mezzi, minor forza e quindi minor voce.

Nel corso delle varie esperienze che ho vissuto nella società civile, nella politica e nelle Istituzioni, ho sempre sentito il dovere di rappresentare anche loro, persone le quali magari avrebbero saputo e saprebbero far meglio di me e meglio di me avrebbero saputo e saprebbero, far valere i nostri Diritti, ma impossibilitate dalla pesantissima situazione in cui vivono.

Ecco, desideravo fare questa riflessione nell’ambito di questa Conferenza sul Turismo per Tutti, perché oltre ai vari aspetti estremamente importanti e positivi quali sono le esperienze encomiabili e le buone politiche in questo settore che Vi

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apprestate ad illustrare e condividere, credo sia bene non dimenticare il seguente aspetto, altrettanto rilevante:

Ritengo cioè, assolutamente necessario ricordare l’importanza di affiancare a questo tipo di politiche, altre buone politiche in contesti diversi (penso ad esempio a buone politiche sulla Vita Indipendente, sulla non autosufficienza…).

Altrimenti, per le persone con disabilità molto gravi, che quando si svegliano al mattino la prima cosa a cui pensano è la loro sussistenza, l’argomento del turismo accessibile rischia di diventare un tema a loro lontanissimo o del tutto estraneo.

Questo momento rappresenta una grande occasione per la nostra Repubblica, non solo in termini d’immagine, ma anche di potenziale crescita di visitatori e di maggior beneficio per tutti quelli che abitano e vivono e vivranno in una San Marino sempre più accessibile ed accogliente.

Gli interventi eseguiti di riduzione degli ostacoli e quelli che, piccoli o grandi, si realizzeranno per garantire a tutti l'accesso al nostro Patrimonio Turistico, Paesaggistico e Culturale, sono e saranno il frutto dell’impegno prezioso che nel Paese più attori, già oggi stanno profondendo sia in termini di opere sia in termini di sensibilizzazione.

Anche le campagne di sensibilizzazione più efficaci però, hanno bisogno necessariamente di altre condizioni in essere, per ottenere dei risultati concreti:

a questo riguardo, credo che sarebbe molto importante se si instaurasse, una collaborazione tra San Marino ed i qualificati relatori ed enti presenti a questa Conferenza, che sia propedeutica ad esempio, alla costituzione nel breve termine di una rete di lavoro “nostrana” tutta sammarinese.

Una sorta di cabina di regia formata da figure provenienti dai Pubblici Uffici, dalle categorie economiche, da quelle sociali, dalla nostra Università, dalle associazioni di volontariato e anche dalle stesse persone con disabilità, in cui ciascuno porta le proprie conoscenze, dove si possano condividere informazioni, idee e progetti e, attraverso una visione strategica comune e linee guida coerenti

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con l’Art.30 della Convenzione ONU sui Diritti della Persona con Disabilità, gestire la realizzazione degli interventi.

San Marino nel Febbraio del 2008 è stato il 14° Stato al mondo a sottoscrivere la Convenzione, lo dico con un pizzico d’orgoglio perché lo strumento di ratifica depositato porta in calce anche la mia firma, quando ricoprivo all’epoca il ruolo di Capitano Reggente della Repubblica di San Marino.

Oggi sono ben oltre 150 gli Stati Parte.

Il Consiglio Grande e Generale, il nostro Parlamento, nella seduta del mese scorso ha discusso in prima lettura la nuova Legge Quadro sulla Disabilità basata sulla Convenzione e salvo complicazioni, con ogni probabilità nella seduta del prossimo mese di Dicembre, finalmente entrerà in vigore. Essa prevede diversi Decreti Delegati, tra i quali peraltro quello riguardante il Tema del Turismo Accessibile.

Non che il varo di Leggi rappresenti la fine dei problemi, anche perché queste poi vanno applicate e rispettate, tuttavia, io penso che avere delle buone basi normative sia già un bel passo avanti.

Ora, per quale ragione nel mio intervento ho voluto evidenziare l’importanza della sensibilizzazione e della presenza delle persone con disabilità nelle varie dimensioni di una Comunità?

Perché con una costante ed attiva sensibilizzazione si arriva certamente ad una consapevolezza diffusa dell’importanza di intervenire, ma se poi l’inclusione delle persone disabili nella società, non è ancora un elemento culturalmente pienamente acquisito, si rischia l’immobilità e l’inerzia.

E in questo senso, la mia elezione a Capitano Reggente, potremmo definirla un aneddoto eclatante: infatti, con la mia nomina, successe che per l’Amministrazione sammarinese si realizzò l’inaspettata condizione in cui, una persona in carrozzina che, peraltro già da diverso tempo ricopriva il ruolo di Parlamentare, era divenuta Capo di Stato.

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A quel punto si presentò loro il “problema” che questa persona, certamente per esigenze personali, ma soprattutto per esigenze burocratiche doveva avere necessariamente accesso a tutta una serie di luoghi pubblici, e quindi il Governo di allora si trovò di fronte al fatto di dover, nonostante una Legge in materia di accessibilità fosse già vigente da molti anni, provvedere ed in tempi brevi, all’abbattimento di tutte le barriere architettoniche di gran parte di Edifici Pubblici di San Marino, ma anche Uffici, Teatri, Chiese, Musei, Scuole, Biblioteche ecc.

Capite dunque che “l’esigenza protocollare”, in quel caso, si dimostrò più efficace rispetto al Diritto che la Legge esistente già prevedeva per le persone disabili, attraverso una serie di norme in materia di Accessibilità. L’elemento dirompente, fu proprio l’essersi ritrovati a cospetto di un Capo di Stato con talune particolari esigenze e questo, oggettivamente, scosse (credo di poter dire positivamente), la macchina statale.

Ecco perché in materia di Disabilità, è fondamentale che le Amministrazioni dei Paesi portino avanti di pari passo un quadri normativi differenziati, in modo che siano presi nella dovuta considerazione tutti quegli aspetti che alla fine concorrono, alla piena inclusione, rendendola visibile e tangibile.

Illustri Ospiti, Signore e Signori,

naturalmente ci troviamo ad un punto di partenza, il percorso etico intrapreso dal mio Paese sul Turismo Accessibile va nella giusta direzione.

Tuttavia, la strada per arrivare concretamente al pieno raggiungimento di una situazione in cui nessuna persona con disabilità sia esclusa o discriminata è lunga ed ha bisogno di una forte spinta culturale.

Occorre in definitiva comprendere una parte della Società, quella delle persone con disabilità o con bisogni specifici, le quali hanno delle aspettative come chiunque altra persona.

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Voltaire diceva “È ben difficile, in geografia come in morale, capire il mondo senza uscire di casa propria.”, io credo che San Marino stia dimostrando oggi di voler affacciarsi e confrontarsi su questi temi con grande disponibilità e interesse.

A me non rimane altro che augurare a tutti Voi un proficuo lavoro, rinnovarvi il mio benvenuto a San Marino e ringraziavi per il tempo e l’attenzione che mi avete concesso.

Grazie

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