• Non ci sono risultati.

COMUNE DI TELGATE VARIANTI AL PIANO DELLE REGOLE E AL PIANO DEI SERVIZI DEL PGT RELAZIONE TECNICA RAPPORTO PRELIMINARE DI ECSLUSIONE VAS

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "COMUNE DI TELGATE VARIANTI AL PIANO DELLE REGOLE E AL PIANO DEI SERVIZI DEL PGT RELAZIONE TECNICA RAPPORTO PRELIMINARE DI ECSLUSIONE VAS"

Copied!
70
0
0

Testo completo

(1)

1 ________________________________________________________________________

dott. arch. Piergiorgio Tosetti

(2)

2 ________________________________________________________________________

dott. arch. Piergiorgio Tosetti PREMESSA

LE VARIANTI PROPOSTE DAL PRESENTE DOCUMENTO

Le indicazioni preliminari individuate dall’Amministrazione in fase di avvio del procedimento della prima variante sono state valutate nel corso di predisposizione della variante stessa e si sono in una serie di modificazioni che hannno interessato sia le preisioni del progetto e quindi gli aspetti cartografici, sia la predisposizione di interventi sui contenuti della normativa.

Tali previsioni si sono successivamente perfezionale a seguito dell’esame delle osservazioni e delle conseguenti decisioni del Consiglio Comunale in sede di approvazione del provvedimento.

In tale sede il Consiglo Comunale ha ritenuto di esaminare anche alcune osservazioni che erano state presentate, benché queste non fossero roferite a parti o elementi del PGT oggetto delle varianti effettuate.

Per questa ragione, pur avendo esaminato le richieste che erano state formulate il Consiglio, pur prendendo atto del fatto che esse non potevano formalmente essere accolte, in quanto non pertinenti, aveva ritenuto di esprimere, per alcune situazioni relative alla tematica delle attività economiche, di esprimere, in linea di indirizzo, una valutazione positiva relativamente a quelle che presentavano elementi connessi alle esigenze delle attività già insediate e a/ o

(3)

3 ________________________________________________________________________

dott. arch. Piergiorgio Tosetti

proponevano necessità di dar corso a iniziative utili alla crescita del tessuto economico produttivo del territorio.

In rapporto a queste valutazioni il Consiglio Comunale dava quindi mandato ai responsabile dell’ Ufficio di provvedere ad avviare un nuovo procedimento di variante, da considerarsi di fatto come completamento dell’iter appena terminato, al fine di dare anche a queste richieste una soluzione operativa, ovviamente nell’ambito delle necessarie verifiche di fattibilità.

Successivamente al pronunciamento del Consiglio Comunale la Giunta, con deliberazione n.86 del 31.08.2018 dava avvio al nuovo procedimento di variante con specifico riferimento alle istanze non approvabili nel precedente procedimento “considerato che le istanze in oggetto si inquadrano pienamente negli indirizzi definiti dalla delibera della Giunta Comunale n. 39 del 06.04.2016 … nella quale si indicava l’obbiettivo di definire una maggiore ed adeguata politica di sostegno delle attività economiche e produttive già presenti nel territorio, integrandone gli indirizzi operativi in ordine alla disciplina di settore, anche mediante l’individuazione di nuove tipologie di funzioni non tradizionalmente presenti all’interno del tessuto economico del territorio telgatese, al fine di favorire una pluralità di attività e destinazioni in grado di costituire una positiva integrazione del quadro economico e occupazionale attuale”.

Nelle premesse alla formazione dellea prima variante erano infatti stati assunti alcuni specifici criteri in ordine alle necessità e alle prospettive del settore economico all’interno delle quali si poneva una particolare attenzione “al sistema degli insediamenti produttivi, in rapporto ad una

(4)

4 ________________________________________________________________________

dott. arch. Piergiorgio Tosetti

situazione congiunturale del settore che ha fortemente inciso su un tessuto fino a pochi anni orsono particolarmente significativo per vivacità e solidità economica” del territorio” e che aveva “portato l’Amministrazione alla necessità di assumere i seguenti criteri preliminari per la definizione di nuove ipotesi strategiche e operative di integrazione delle previsioni già consolidate:

 Il riconoscimento di ogni tipologia di attività economica come elemento, di fatto o potenzialmente, significativo per le prospettive socio economiche del territorio e della comunità di Telgate;

 La convinzione che anche le tipologie che possono determinare situazioni di problematicità debbono potere trovare allocazione all’interno del territorio, a condizione che il rapporto tra gli elementi di positività e le opportunità di cui possono essere portatrici risultino prevalenti sui possibili aspetti di negatività e problematicità”

Questi assunti sono stati considerati anche nell’impostazione della nuova variante, che ha quindi preso in considerazione le proposte già valutate positivamente dal Consiglio Comunale in sede di approvazione della prima variante, alle quali, a seguito della pubblicazione dell’”Avviso di avvio del Procedimento” si sono aggiunte alcune ulteriori richieste che sono state ,ovviamente prese in considerazione

.

Ciò ha portato alla definizione del quadro delle nuove variazioni al PGT che saranno sottoposte al Consiglio Comunale a seguito della conclusione della prevista procedura di “Verifica di esclusione VAS” che viene fatta oggetto del Presente Rapporto.

Le varianti che vengono proposte sono complessivamente in numero di sette, oltre a due variazioni della disciplina del Piano delle Regole e due variazioni della disciplina del Piano dei Servizi.

(5)

5 ________________________________________________________________________

dott. arch. Piergiorgio Tosetti

LE VARIANTI ALLA CARTOGRAFIA DI PROGETTO

Come detto in premessa le varianti di carattere progettuale che interessano la cartografia di piano sono in numero di sette e rispondono in parte alle esigenze delle attività che avevano già presentato osservazione alla variante n. 1 non potendo tuttavia essere accolte. Ad esse si sono aggiunte ulteriori varianti per effetto di alcune richieste formulate a seguito dell’avviso di avvio del procedimento e alcuni elementi di variazione cartografica e normativa per la definizione delle fasce di ambientazione stradale disciplinate dal piano dei servizi e per l’eliminazione di un’area a destinazione pubblica il cui vincolo è ormai decaduto.

(6)

6 ________________________________________________________________________

dott. arch. Piergiorgio Tosetti VARIANTE 1 STATO DI FATTO DELL’AREA

Estratto fotopiano

ELEMENTI DESCRITTIVI DELLA VARIANTE

Modifica cartografica

Localizzazione Via S.P. 87

Atto di PGT Piano delle Regole

descrizione La variante prevede la ridefinizione della fascia di rispetto sulla via S.P. 87 riconducendola alla profondità di 10 m. più consona alla tipologia della viabilità di riferimento che è interna al perimetro del centro abitato. La modifica della fascia non comporta alcun tipo di incremento del potenziale edificativo già previsto dalla variante 1 al PGT, ormai vigiente.

modifica capacità

insediativa nessuna

modifica dotazione

servizi nessuna

Incidenza sugli

indicatori ambientali nessuna

(7)

7 ________________________________________________________________________

dott. arch. Piergiorgio Tosetti

ESTRATTO CARTOGRAFO PDR

INDIVIDUAZIONE DELLA PROPOSTA

(8)

8 ________________________________________________________________________

dott. arch. Piergiorgio Tosetti ELEMENTI DI POSSIBILE PROBLEMATICITA‘

DELLA VARIANTE

Interna a zone di tutela assoluta di pozzi e/o sorgenti ad uso potabile

acquedottistico no

Interna a zone e fasce di rispetto

cimiteriale no

Adiacente ad impianti sportivi no

Interna a zone a traffico medio

Strutture per allevamenti a distanza

inferiore a 200 m. no

Interna a fasce di rispetto del reticolo idrico minore (principale e consortile)

no Presenza di gangli primari o varchi della

rete ecologica no

Interna a zone interessate da Piani di

indirizzo forestale no

Interna a fasce di rispetto di elettrodotti no Interessate da aree soggette a fenomeni

alluvionali inserite nel PGRA no

In prossimità di impianti soggetti ad

Autorizzazione Ambientale Integrata no In aree prive di rete acquedottistica no In aree prive di rete fognaria e

depurazione

no Classe di fattibilità geologica 3 Classe di zonizzazione acustica 5

(9)

9 ________________________________________________________________________

dott. arch. Piergiorgio Tosetti VARIANTE 2

STATO DI FATTO DELL’AREA

Estratto fotopiano

ELEMENTI DESCRITTIVI DELLA VARIANTE

Modifica cartografica

Localizzazione Via Romana n. 9

Atto di PGT Piano delle Regole

descrizione La variante prevede una modifica al grado di intervento di un corpo minore dell’organismo edilizio di rifeimento che viene ricondotto al grado 4°.

modifica capacità insediativa

nessuna modifica dotazione

servizi

nessuna modifica consumo di

suolo nessuna

(10)

10 ________________________________________________________________________

dott. arch. Piergiorgio Tosetti

ESTRATTO CARTOGRAFICO PDR

INDIVIDUAZIONE DELLA PROPOSTA

(11)

11 ________________________________________________________________________

dott. arch. Piergiorgio Tosetti ELEMENTI DI POSSIBILE PROBLEMATICITA‘

DELLA VARIANTE

Interna a zone di tutela assoluta di pozzi e/o sorgenti ad uso potabile

acquedottistico

no

Interna a zone e fasce di rispetto

cimiteriale no

Adiacente ad impianti sportivi no

Interna a zone a traffico intenso no Strutture per allevamenti a distanza

inferiore a 200 m. no

Interna a fasce di rispetto del reticolo

idrico minore (principale e consortile) no Presenza di gangli primari o varchi della

rete ecologica no

Interna a zone interessate da Piani di

indirizzo forestale no

Interna a fasce di rispetto di elettrodotti no Interessate da aree soggette a fenomeni

alluvionali inserite nel PGRA no

In prossimità di impianti soggetti ad

Autorizzazione Ambientale Integrata no In aree prive di rete acquedottistica no In aree prive di rete fognaria e

depurazione no

Classe di fattibilità geologica 2 Classe di zonizzazione acustica 2

(12)

12 ________________________________________________________________________

dott. arch. Piergiorgio Tosetti VARIANTE 3

STATO DI FATTO DELL’AREA

Estratto fotopiano

ELEMENTI DESCRITTIVI DELLA VARIANTE

Modifica cartografica

Localizzazione Via Papa Giovanni XXIII

Atto di PGT Piano delle Regole

descrizione Nell’area posta sul fronte della via IV Novembre, già individuata come edificabile dal PGT vigente, si prevede la realizzazione di un magazzino completamente automatizzato e robotizzato al servizio dell’attività esistente della Soc. Metalscatola, insediata sul fronte opposto della medesima strada e privo di ogni possibilità di nuova edificazione essendo la superficie già coperta giunta ad un livello di occupazione non superabile.

Tale struttura tuttavia ha necessità di un’altezza

significativamente superiore a quella prevista per la zona produttiva di riferimento e necessita quindi della modificazione di tale parametro che è definito in ml. 28 per consentire

l’installazione delle strutture funzionali alla tipologia del magazzino.

(13)

13 ________________________________________________________________________

dott. arch. Piergiorgio Tosetti

Verificato che tale altezza cosituisce conditio sine qua non per consentire il funzionamento ottimale dell’impianto

l’Amministrazione ha ritenuto possibile consentire la realizzazione dell‘intervento edilizio finalizzato alla realizzazione delle

volumetrie necessarie all’insediamento delle strutture di deposito e magazzinaggio, che dovranno essere connesse

esclusivamente al servizio dell’attività dell’azienda insediata, prevedendo i seguenti parametri edificatori:

h max: mt 28

superficie coperta massima 70% della s.f. dell‘area

La realizzazione di tale intervento viene tuttavia subordinata alle seguenti prescrizioni:

a) il progetto dovrà essere esteso all’intero complesso edilizio (costituito dall’insediamento esistente e dalle nuove volumetrie ammesse) sia per quanto concerne la definizione complessiva degli aspetti urbanistico-architettonici e planivolumetrici, nonchè in relazione alla rappresentazione della distribuzione interna degli spazi e delle funzioni, che dovrà consentire di verificare la complessiva organicità delle relazioni tra le superfici esistenti e le nuove superfici di progetto e quindi l’unitarietà funzionale dell’intervento

b) il progetto unitario di cui al precedente punto a) dovrà essere definito nei suoi caratteri planivolumetrici e nella

caratterizzazione percettiva, mediante un’elaborazione progettuale di elevato profilo architettonico, inquadrata in una rappresentazione di inserimento ambientale nel contesto paesistico esistente da verificarsi attraverso opportune restituzioni con immagini tridimensionali (rendering) che consentano di valutare gli effetti della percezione di tale emergenza architettonica in rapporto a vettori di percezione visiva da postare fino alla distanza di 500 mt dal punto focale dell’intervento, ed in particolare da individuare in vari punti lungo i percorsi e le direttrici della viabilità principale.

c) a tal fine il progetto dovrà essere fatto oggetto di preventiva valutazione di compatibilità urbanistica, ai sensi dell’art. 44 delle NtA del Piano delle Regole,

d) a tal fine il progetto dovrà essere fatto oggetto di preventiva valutazione di compatibilità urbanistica, ai sensi dell’art. 44 delle NtA del Piano delle Regole, nonché della preventiva valutazione ambientale e paesistica, mediante la presentazione del

“Progetto Preliminare” di cui all’art. 12 delle medesime NtA e acquisizione del parere della Commissione per il Paesaggio della quale dovranno essere recepite le eventuali prescrizioni.

e) a tal fine il progetto dovrà essere fatto oggetto di preventiva valutazione di compatibilità urbanistica, ai sensi dell’art. 44 delle NtA del Piano delle Regole, nonché della preventiva valutazione ambientale e paesistica, mediante la presentazione del

“Progetto Preliminare” di cui all’art. 12 delle medesime NtA e acquisizione del parere della Commissione per il Paesaggio della quale dovranno essere recepite le eventuali prescrizioni.

modifica capacità

insediativa nessuna

modifica dotazione servizi nessuna modifica consumo di suolo nessuna

(14)

14 ________________________________________________________________________

dott. arch. Piergiorgio Tosetti

ESTRATTO CARTOGRAFICO PDR

INDIVIDUAZIONE DELLA PROPOSTA

(15)

15 ________________________________________________________________________

dott. arch. Piergiorgio Tosetti ELEMENTI DI POSSIBILE PROBLEMATICITA‘

DELLA VARIANTE

Interna a zone di tutela assoluta di pozzi e/o sorgenti ad uso potabile

acquedottistico

no

Interna a zone e fasce di rispetto

cimiteriale no

Adiacente ad impianti sportivi no

Interna a zone a traffico medio

Strutture per allevamenti a distanza

inferiore a 200 m. no

Interna a fasce di rispetto del reticolo idrico minore (principale e consortile)

no Presenza di gangli primari o varchi della

rete ecologica no

Interna a zone interessate da Piani di

indirizzo forestale no

Interna a fasce di rispetto di elettrodotti Nel margine sud dell‘area

Interessate da aree soggette a fenomeni

alluvionali inserite nel PGRA no

In prossimità di impianti soggetti ad

Autorizzazione Ambientale Integrata no In aree prive di rete acquedottistica no In aree prive di rete fognaria e

depurazione

no Classe di fattibilità geologica 3 Classe di zonizzazione acustica 5

(16)

16 ________________________________________________________________________

dott. arch. Piergiorgio Tosetti

VARIANTE 4

STATO DI FATTO DELL’AREA

Estratto fotopiano

ELEMENTI DESCRITTIVI DELLA VARIANTE

Modifica cartografica

Localizzazione Via S.P. 86/Via T. Tasso

Atto di PGT Piano delle Regole

descrizione L’area oggetto della variante ha già destinazione per attività ricettivo alberghiere tuttavia è stata avanzata richiesta per la realizzazione di una struttura alberghiera di 90 camere che può soddisfare più adeguatamente le esigenze della domanda stimata dal proponente in rapporto all’effettiva domanda presente nell’intorno. Ciò comporta l’incremento dell’altezza fino a 4 piani fuori terra con ulteriore soprastante struttura per la realizzazione di servizi tecnologici. Viene quindi prevista un’altezza massima di ml 18.00 in variante all’altezza definita dalla normativa attuale del Piano delle Regole. La struttura dovrà essere dotata dei posti auto previsti dalla disciplina del Piano dei Servizi con riferimento al carico urbanistico alto.

modifica capacità

insediativa La superficie lorda di pavimento ammissibile integrativa è prevista in mq. 500.

modifica dotazione servizi nessuna modifica consumo di suolo nessuna

(17)

17 ________________________________________________________________________

dott. arch. Piergiorgio Tosetti

ESTRATTO CARTOGRAFICO PDR

INDIVIDUAZIONE DELLA PROPOSTA

(18)

18 ________________________________________________________________________

dott. arch. Piergiorgio Tosetti ELEMENTI DI POSSIBILE PROBLEMATICITA‘

DELLA VARIANTE

Interna a zone di tutela assoluta di pozzi e/o sorgenti ad uso potabile

acquedottistico

no

Interna a zone e fasce di rispetto cimiteriale

no Adiacente ad impianti sportivi si Interna a zone a traffico intenso no Strutture per allevamenti a distanza

inferiore a 200 m. no

Interna a fasce di rispetto del reticolo

idrico minore (principale e consortile) no Presenza di gangli primari o varchi della

rete ecologica no

Interna a zone interessate da Piani di

indirizzo forestale no

Interna a fasce di rispetto di elettrodotti no Interessate da aree soggette a fenomeni

alluvionali inserite nel PGRA

no In prossimità di impianti soggetti ad

Autorizzazione Ambientale Integrata no In aree prive di rete acquedottistica no In aree prive di rete fognaria e

depurazione no

Classe di fattibilità geologica 3 Classe di zonizzazione acustica 2

(19)

19 ________________________________________________________________________

dott. arch. Piergiorgio Tosetti VARIANTE 5

STATO DI FATTO DELL’AREA

Estratto fotopiano

ELEMENTI DESCRITTIVI DELLA VARIANTE

Modifica cartografica

Localizzazione Via S. Pertini

Atto di PGT Piano delle Regole

descrizione L’area oggetto di variante si pone come completamento

dell’insediamento della Società Marmi Orobici che necessita di un ampliamento delle strutture esistenti nell’ambito dell’area già utilizzata e conseguentemente della realizzazione di nuovi spazi di deposito dei materiali all’aperto e la realizzazione di spazi espositivi.

La variante quindi prevede un incremento della Superficie Fondiaria nei termini individuati nella planimetria allegata per una superficie complessiva di 17.000 mq. pari a circa un terzo della superficie occupata attuale. E‘ prevista la possibilità di incremento di Superficie Coperta nella misura del 15% della nuova Superficie Fondiaria da realizzarsi tendenzialmente nel lotto già edificato previa approvazione di Piano Attuativo esteso all’intero comparto (esistente più ampliamento). Il P.A. sarà soggetto a preliminare verifica di compatibilità urbanistica in ordine alla collocazione dei volumi e degli accessi e dal conseguente parere della

Commissione per la qualità Urbana. Le altezze massime non potranno essere superiori a quelle dei fabbricati esistenti.

modifica capacità

insediativa + 2.550 mq di SLP

modifica dotazione servizi nessuna

modifica consumo di suolo + mq. 17.000 (superficie che viene compensata con la diminuzione di aree per attrezzature per mq. 39.500 con riduzione di consumo di suolo pari a 22.500 mq.)

(20)

20 ________________________________________________________________________

dott. arch. Piergiorgio Tosetti

ESTRATTO CARTOGRAFICO PDR

INDIVIDUAZIONE PROPOSTA

(21)

21 ________________________________________________________________________

dott. arch. Piergiorgio Tosetti ELEMENTI DI POSSIBILE PROBLEMATICITA‘

DELLA VARIANTE

Interna a zone di tutela assoluta di pozzi e/o sorgenti ad uso potabile

acquedottistico

no

Interna a zone e fasce di rispetto

cimiteriale no

Adiacente ad impianti sportivi no

Interna a zone a traffico intenso Autostrada A4

Strutture per allevamenti a distanza

inferiore a 200 m. no

Interna a fasce di rispetto del reticolo

idrico minore (principale e consortile) no Presenza di gangli primari o varchi della

rete ecologica

no Interna a zone interessate da Piani di

indirizzo forestale no

Interna a fasce di rispetto di elettrodotti no Interessate da aree soggette a fenomeni

alluvionali inserite nel PGRA no

In prossimità di impianti soggetti ad

Autorizzazione Ambientale Integrata no In aree prive di rete acquedottistica no In aree prive di rete fognaria e

depurazione

no Classe di fattibilità geologica 2/3 Classe di zonizzazione acustica 4

(22)

22 ________________________________________________________________________

dott. arch. Piergiorgio Tosetti VARIANTE 6

STATO DI FATTO DELL’AREA

Estratto fotopiano

ELEMENTI DESCRITTIVI DELLA VARIANTE

Modifica cartografica

Localizzazione Via S. Pertini

Atto di PGT Piano delle Regole

descrizione Le aree inedificate poste lungo il percorso dell’autostrada A4, vengono identificate come “fasce di ambientazione stradale”

secondo le previsioni dell’art. 13 c.18 del Piano dei Servizi. Tali aree sono individuate quali „elelmenti di interesse paesistico“ connessi alla „percezione dinamica“ degli ambiti di immedito rapporto con il percorso dell’Autostrada A4. All’interno di tali fasce, come già previsto dall’art. 13 c. 18 del Piano dei Servizi sono ammesse le sole strutture e attrezzature al servizio della mobilità che potranno essere realizzate previa verifica di compatibilità urbanistica ai sensi dell’art. 44 delle NTA del Piano delle Regole, come specificato dall’art. 14 c. 5 delle NTA del Piano dei Servizi e al preventivo parere della Commissione per la qualità urbana.

modifica capacità

insediativa nessuna

modifica dotazione servizi nessuna modifica consumo di suolo nessuna

(23)

23 ________________________________________________________________________

dott. arch. Piergiorgio Tosetti ESTRATTO CARTOGRAFICO PDR

INDIVIDUAZIONE PROPOSTA

(24)

24 ________________________________________________________________________

dott. arch. Piergiorgio Tosetti VARIANTE 7

STATO DI FATTO DELL’AREA

Estratto fotopiano

ELEMENTI DESCRITTIVI DELLA VARIANTE

Modifica cartografica

Localizzazione Via G. Scirea

Atto di PGT Piano delle Regole

descrizione La variante prevede la riduzione di una quota parte delle superfici destinate dal PGT all’ampliamento dell’ambito destinato ad attrezzature e strutture per lo sport e il tempo libero. Tale riduzione viene effettuata in relazione alla presenza di un vincolo ormai decaduto e alla verifica dell’eccessivo dimensionemento delle aree in rapporto alle effettive esigenze di tale tipologie di strutture, anche in considerazione delle limitate possibilità economiche del Comune.

E‘ stata comunque mantenuta una positiva riserva di spazi liberi. La diminuzione di superficie è di mq. 39.500 che determina un

equivalente risprmio di consume di suolo trattandosi di aree che non erano destinate all’attività agro-silvo-pastorale. La quota di aree libere che rimane ancora disponibile per futuri ampliamenti delle strutture sportive è di mq. 26.200.

Va precisato infine che la quantità complessiva di aree pubbliche che rimangono nelle previsioni del PGT supera comunque in modo significativo i minimi delle aree a stndard e di verde previsti per legge. Le aree dalle quali è stato eliminato il vincolo vengono ricondotte ad „ambiti ed aree verdi di corona degli insediamenti urbani“ per le quali è prevista la sola utilizzazione „a fini colturali da parte delle aziende agricole presenti sul territorio“ e quindi in sostanza individuano una previsione urbanistica che non prevede consumo di suolo.

modifica capacità

insediativa nessuna

modifica dotazione servizi nessuna

modifica consumo di suolo Diminuzione di consumo pari a mq. 39.500

(25)

25 ________________________________________________________________________

dott. arch. Piergiorgio Tosetti

ESTRATTO CARTOGRAFICO PDR

INDIVIDUAZIONE PROPOSTA

(26)

26 ________________________________________________________________________

dott. arch. Piergiorgio Tosetti

LE VARIAZIONI ALLA DISCIPLINA DEL PGT

Le varianti normative che vengono proposte intendono da un lato meglio definirele “Fasce di ambientazione stradale“, già previste dalla diciplina dell’art. 133, comma 18 delle NtA del Piano die Servizi vigente, che ne demanda l’individuazione al Piano delle Regole, come già graficamente effettuato con la Variante n. 6.

Dall’altro la variante provvede a coerenziare e chiarire la materia relativa alle attrezzature al servizio della mobilità che, nell’attuale configurazione normativa ha causato alcune problematiche applicative, essendo distribuita in diversi articoli di cui due nel Piano delle Regole e due nel Piano dei Servizi.

In tal modo ladisciplina di tali attrezzature risulta piùchiara e viene distinta dalla disciplina dell’art. 74 che in realtà non prevedeva la disciplina degli “impianti per la distribuzione di carburanti e attrezzature al servizio della mobilità“ come invece erroneamente risultava dal titolo dell’articolo stesso.

Oltre a tale rettifica, le variazioni alla disciplina del Piano delle Regole si riferiscono inoltre all’art. 72, nel quale viene precisata la possibilità di inserire impianti di distribuzione dei carburanti nelle fasce di rispetto stradale e soprattutto vengono declinati i caratteri delle “fasce di ambientazione stradale“ quali elementi di interesse paesistico connessi alla “percezione dinamica“ da parte degli utenti della fascia di immediato rapporto con le infrastruttura dei caratteri paesistici – positivi o negativi - dell’intorno.

Per quanto concerne le variazioni alla disciplina del Piano dei Servizi si sono introdotti chiarimenti in ordine alle “Aree destinate alla realizzazione delle infrastrutture della mobilità” di cui all’art. 13 al fine di precisare la natura dell’intervento di “ambientazione che già prevede “la realizzazione di una quantità equivalente (anche dal punto di vista funzionale e di mitigazione degli impatti) di area di

(27)

27 ________________________________________________________________________

dott. arch. Piergiorgio Tosetti

ambientazione…”,intesa come superficie compensativa rispetto all’intervento, ”che dovrà essere realizzata in adiacenza, sul perimetro degli impianti” ma che tale area dovrà essere progettata in funzone della collocazione di un’adeguata “armatura arborea”.

E infine, all’art 14, relativo alla disciplina specifica degli impianti di distribuzione dei carburanti, è stato introdotto l’obbligo, “nelle fasce di ambientazione stradale“, della preventiva e pregiudiziale “Verifica di Compatibitiltà Urbanistica ai sensi dell’art. 44 delle NtA del Piano delle Regole“.

(28)

28 ________________________________________________________________________

dott. arch. Piergiorgio Tosetti A - LE VARIAZIONI ALLA DISCIPLINA DEL PDR

Art. 72 Fasce e aree di rispetto e fasce di ambientazione stradale.

1. Il Piano delle Regole individua e determina, anche in estensione, le fasce e aree di rispetto o di contenimento previste a tutela di specifiche entità; ove manchino l’individuazione o la determinazione anzidette, trovano comunque applicazione le disposizioni di legge statale e regionale; indipendentemente da quanto cartograficamente indicato nelle tavole di piano, ma coerentemente alla profondità indicata, la fascia di rispetto va misurata dalla reale posizione dell’entità da salvaguardare.

2. Sono consentiti gli interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo per le costruzioni già esistenti; alla data di adozione del Piano.

3. All’atto della presentazione di istanze di concessioni o autorizzazioni edilizie in attuazione delle previsioni del Piano dei Servizi, si potrà procedere a verifiche, mediante rilevazioni planimetriche riferite a caposaldi noti ed inamovibili, delle distanze che hanno determinato il vincolo di rispetto a cui le fasce si riferiscono.

4. L’Amministrazione Comunale, fatte le necessarie verifiche, potrà procedere al rilascio di Permessi di Costruire per quegli interventi che risultassero effettivamente non ricadenti nelle fasce di rispetto di cui al presente articolo.

5. Nelle aree di rispetto dei cimiteri non sono ammesse nuove costruzioni diverse dai chioschi a servizio del cimitero stesso, né ampliamenti di fabbricati; negli edifici esistenti alla data di

(29)

29 ________________________________________________________________________

dott. arch. Piergiorgio Tosetti

adozione del progetto preliminare del presente Piano delle Regole sono consentiti gli interventi di manutenzione, restauro, risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia senza aumento di volume; è ammesso altresì la realizzazione di parcheggi, parchi e colture arboree anche industriali.

6. Nelle aree di rispetto intorno alle opere di presa degli acquedotti, e per il raggio stabilito dalla normativa igienico sanitaria sono vietate le seguenti attività e destinazioni:

a) dispersione ovvero immissione in fossi non impermeabilizzati;

b) accumulo di concimi organici;

c) dispersione nel sottosuolo di acque bianche provenienti da piazzali e strade;

d) realizzazione di aree cimiteriali;

e) spandimento di pesticidi e fertilizzanti;

f) apertura di cave e pozzi;

g) discariche di qualsiasi tipo, anche se controllate;

h) stoccaggio di rifiuti, reflui, prodotti, sostanze chimiche pericolose, sostanze radioattive;

i) centri di raccolta, demolizione o rottamazione di autoveicoli;

j) impianti di trattamento di rifiuti;

k) pascolo e stazzo di bestiame;

l) insediamento di fognature e di pozzi di scarico nonché di depuratori.

7. Nelle aree di rispetto intorno agli impianti di depurazione delle acque di rifiuto è vietata qualsiasi edificazione.

8. Nelle fasce di rispetto dei metanodotti sono consentiti gli interventi ammessi dalle disposizioni che disciplinano la materia, ed in particolare dal D. Min. Interno 24.11.1984.

9. Nelle fasce di rispetto stradale esterne al territorio urbanizzato, come definite dalla normativa vigente, e ad eccezione delle

(30)

30 ________________________________________________________________________

dott. arch. Piergiorgio Tosetti

zone di interesse ambientale, è inoltre consentita l’edificazione di impianti per la distribuzione di carburante con relativi servizi accessori.

10. Ai sensi dell’art. 13, comma 18 della disciplina del Piano die Servizi la cartografia del Piano delle Regole individua, lungo il percorso della Autostrada A4 le “fasce di ambientazione stradale“ quali elementi di interesse paesistico connessi alla

“percezione dinamica“ della fascia di immediato rapporto con tale infrastruttura.

All’interno di tali fasce, nel rispettto della disciplina del citato at.

13, comma 18 del PdS, sono ammesse le strutture e attrezzature al servizio della mobilità.

Gli interventi saranno comunque soggetti al parere preventivo della Commissione per la Qualità Urbana.

(31)

31 ________________________________________________________________________

dott. arch. Piergiorgio Tosetti

Art. 74 Chioschi, edicole, impianti per la distribuzione di carburanti e attrezzature al servizio della mobilità e altri manufatti provvisori lungo gli assi della viabilità interna e nelle aree a destinazione pubblica

1. È consentita in tutto il territorio comunale, ivi comprese le aree vincolate per servizi pubblici, nel rispetto delle disposizioni dei commi seguenti e delle norme sulle fasce e zone di rispetto, l’installazione provvisoria di chioschi ed edicole per attività di tipo commerciale quali edicole di giornali, chioschi di vendita di fiori e piante, chioschi di somministrazione al pubblico di bevande e alimenti.

2. L’atto di assenso ad installare le opere di cui al precedente comma su aree vincolare a servizi pubblici è caratterizzato da precarietà, essendo subordinato nella sua efficacia al permanere dell’assenza di un interesse pubblico prevalente, la cui soddisfazione comporti la rimozione dell’opera.

3. Non è comunque consentita l’installazione di chioschi o edicole od altre strutture , che coprano più di venti metri quadrati, derogabili, in caso di sostituzione di strutture preesistenti, fino al limite massimo della superficie precedentemente concessa.

Omissis

(32)

32 ________________________________________________________________________

dott. arch. Piergiorgio Tosetti A - LE VARIAZIONI ALLA DISCIPLINA DEL PDS

Art. 13 Aree destinate alla realizzazione delle infrastrutture della mobilità

1. Il Piano dei Servizi definisce i tracciati delle strade e delle aree pubbliche destinate alla mobilità, esistenti e previste nel territorio comunale.

2. Le aree destinate alle infrastrutture viabilistiche e fasce di rispetto comprendono le sedi stradali, anche localizzate all’interno degli strumenti urbanistici esecutivi, i parcheggi pubblici e/o di uso pubblico, le piste ciclabili e generano le fasce di rispetto di cui alla normativa nazionale e regionale vigente ed a quella del Piano dei Servizi, all’interno delle quali potrà essere realizzata parte dell’ambientazione delle infrastrutture stesse in relazione ai tessuti urbanizzati e/o al territorio extraurbano circostante.

3. In sede di progettazione delle singole opere è ammesso lo spostamento dei relativi tracciati senza alcuna procedura di variante urbanistica, a condizione che detto spostamento sia contenuto all’interno di aree pubbliche o delle fasce di rispetto stradale e che non pregiudichi le possibilità edificatorie preesistenti.

4. Le fasce di rispetto stradale ove non individuate dalla disciplina del Piano delle Regole sono determinate dalle disposizioni del Codice della Strada, sia nel centro abitato che fuori da esso; nel centro abitato si intendono dimensionate in conformità all’art.9 del DM 1444/68 anche se non evidenziati in cartografia.

(33)

33 ________________________________________________________________________

dott. arch. Piergiorgio Tosetti

5. Esse potranno variare in funzione delle effettive caratteristiche tecniche e funzionali assunte dalla nuova viabilità in sede di progetto esecutivo.

6. Gli strumenti urbanistici esecutivi definiscono le strade di lottizzazione e le altre aree destinate alla mobilità, aventi rilevanza limitata all’insediamento oggetto dello strumento urbanistico medesimo; la convenzione o le norme del PA potranno prevedere lo scomputo dei costi di realizzazione solo se la viabilità consenta l’interconnessione di due assi della viabilità esistente.

7. In sede di attuazione del PA, attraverso la progettazione esecutiva, possono anche essere variate le indicazioni di cui al comma precedente, purchè siano rispettate le connessioni con la viabilità esterna al perimetro dell’intervento nonché la loro finalità di interesse generale.

8. Le strade di lottizzazione non possono presentare larghezza della sede veicolare inferiore a mt 7; esse devono essere munite altresì di un marciapiede o comunque di un percorso pedonale e ciclabile di larghezza non inferiore a mt. 1,50 9. Negli edifici e nei manufatti esistenti sulle aree destinate a

strade e a spazi per la mobilità, sono consentiti in via provvisoria la manutenzione, il ripristino e la costruzione di recinzioni, previa formale rinuncia dell’interessato, da valere anche per gli aventi causa, alla pretesa di indennizzi attinenti all’opera, in caso di realizzazione dell’infrastruttura.

10. L’atto notarile unilaterale e registrato, di rinuncia, dovrà descrivere, sulla scorta di consulenza tecnica asseverata, in modo esatto e completo le opere che non saranno indennizzate, ed indicare il valore attuale della eventuale

(34)

34 ________________________________________________________________________

dott. arch. Piergiorgio Tosetti

preesistenza che resta indennizzabile, da aggiornarsi alla data di effettivo pagamento.

11. L’atto di rinuncia di cui al comma 6 non è dovuto nel caso in cui l’acquisizione dell’area da parte dell’Ente pubblico intervenga dopo che sono decorsi cinque anni dalla data di pubblicazione, sul Bollettino Ufficiale della Regione, della delibera di approvazione del Piano dei Servizi.

12. Nel territorio comunale, ed in specie nelle aree edificabili poste lungo il tracciato delle strade di scorrimento a grande traffico, trovano applicazione le disposizioni in tema di contenimento dell’inquinamento acustico.

13. Il Piano dei Servizi prevede la rete delle piste ciclabili interne al territorio comunale.

14. Nelle fasce, oltre alla realizzazione di nuove strade, è previsto l’ampliamento delle strade esistenti, la realizzazione di percorsi pedonali e di piste ciclabili, la sistemazione a verde, la rimodellazione del suolo in funzione paesaggistica ed ecologica e la realizzazione di barriere antirumore.

15. Nelle fasce di rispetto stradale fino all’esecuzione delle infrastrutture è consentita la realizzazione di temporanee recinzioni e di parcheggi in superficie.

16. Per gli edifici esistenti collocati all’interno delle fasce di rispetto sono consentiti gli interventi fino al restauro e risanamento conservativo. Interventi di ristrutturazione edilizia senza aumento di volume sono ammessi previo atto d’obbligo che accerta in sede di eventuale esproprio il non riconoscimento per l’indennizzo del valore degli interventi edilizi eccedenti il restauro e risanamento.

(35)

35 ________________________________________________________________________

dott. arch. Piergiorgio Tosetti

17. Nelle fasce di rispetto stradale esterne al territorio urbanizzato, come definite dalla normativa vigente, e nelle fasce di ambientazione di cui all’art. 72 del Piano delle Regole, ad eccezione delle zone di interesse ambientale, è inoltre consentita l’edificazione di impianti per la distribuzione di carburante con relativi servizi accessori.

18. Nel caso in cui l’area degli impianti per la distribuzione del carburante ed i relativi accessori ricada all’interno delle fasce di ambientazione stradale, che sarà individuata nel PGT dal Piano delle Regole, la realizzazione di tali impianti ed attrezzature è condizionata alla realizzazione di una quantità equivalente (anche dal punto di vista funzionale e di mitigazione degli impatti), di area di ambientazione, con armatura arborea, che dovrà essere realizzata in adiacenza sul perimetro degli impianti, compensando in questo modo la sottrazione di aree necessarie all’impianto.

19. Ove il Piano dei Servizi preveda la sovrapposizione delle fasce di rispetto con altra zona, tale parte sovrapposta è comunque per intero computabile ai fini edificatori.

(36)

36 ________________________________________________________________________

dott. arch. Piergiorgio Tosetti

Art. 14 Distributori di carburante e servizi accessori

1. Il Piano dei Servizi conferma e prevede specifiche aree da destinarsi all’esercizio delle attività di distribuzione dei carburanti e delle funzioni accessorie.

2. I manufatti e gli edifici per l’esercizio delle attività, ad esclusione delle colonnine di servizio e delle tettoie di protezione, non potranno superare i seguenti parametri:

a. altezza massima: ml. 4,50 b. superficie coperta: 40%

3. Sono fatte salve le eventuali strutture edilizie esistenti che superino i parametri sopra indicati.

4. La realizzazione degli impianti e la ristrutturazione delle strutture esistenti sarà soggetta a Permesso di Costruire convenzionato previa approvazione dei criteri di inquadramento territoriale di cui all’art. 86 della L.R. 6/2010.

5. L’edificazione di impianti per la distribuzione di carburante con relativi servizi accessori può essere realizzata nelle fasce di rispetto stradale esterne al territorio urbanizzato, come definite dalla normativa vigente, e nelle fasce di ambientazione stradale, ad eccezione delle zone di interesse ambientale, previa verifica di compatibitiltà urbanistica ai sensi dell’art. 44 delle NtA del Piano delle Regole.

(37)

37 ________________________________________________________________________

dott. arch. Piergiorgio Tosetti

PARTE TERZA

RAPPORTO PRELIMINARE DI ESCLUSIONE VAS

IL PROCEDIMENTO DI VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA E LA VERIFICA DI ESCLUSIONE

(38)

38 ________________________________________________________________________

dott. arch. Piergiorgio Tosetti Riferimenti normativi e linee guida

La Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) è la procedura amministrativa da redigere nel caso in cui le Pubbliche Amministrazioni effettuino attività pianificatorie dell’attività umana sul territorio.

La Direttiva Europea e la legislazione nazionale

L’impianto normativo comunitario è costituito dalle direttive:

- 2001/42/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27.06.2001, concernente la valutazione degli impatti di determinati piani e programmi sull'ambiente;

- 85/337/CEE del Consiglio del 27.06.1985, concernente la Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) di determinati progetti pubblici e privati, come modificata ed integrata con la direttiva 97/11/CE del Consiglio del 3 marzo 1997 e con la direttiva 2003/35/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 26.05.2003.

L’obiettivo generale della Direttiva 2001/42/CE è quello di “[…] garantire un elevato livello di protezione dell’ambiente e di contribuire all’integrazione di considerazioni ambientali all’atto dell’elaborazione e dell’adozione di piani e programmi al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile, [...] assicurando che [...] venga effettuata la valutazione ambientale di determinati piani e programmi che possono avere effetti significativi sull’ambiente […]”

disciplina regionale, alla quale compete definire i criteri di applicazione della normativa Europea e Statle. Afferma per altro che per i piani e i programmi generalmente soggetti alla procedura di V.A.S., allorché determinino l’uso di piccole aree a livello locale o riguardino modifiche minori di piani e programmi, la valutazione ambientale è necessaria solo se gli Stati membri determinano che essi possono avere effetti significativi sull’ambiente.

(39)

39 ________________________________________________________________________

dott. arch. Piergiorgio Tosetti

Con la lettera f) dell’articolo 1 della L. n. 308 del 15.12.2004, il Parlamento italiano ha delegato il Governo ad adottare uno o più decreti di riordino, coordinamento e integrazione delle disposizioni legislative relative alla V.I.A.

e alla V.A.S.

Il Governo ha dato attuazione alla Direttiva mediante l’approvazione del D.Lgs. n.152 del 03.04.2006 e delle successive disposizioni correttive di cui ai D.Lgs. n. 4 del 16.01.2008 e n.128 del 29.06.2010, entrato in vigore in data 26.08.2010.

Con quest’ultimo disposto sono state riscritte le norme su V.I.A. e V.A.S., con modifiche di tipo procedurale e sostanziale, introducendo un importante novità in merito al campo di applicazione della norma stessa.

E’ previsto che la procedura di screening riguardi solo i progetti che determinano o possono determinare un impatto sull’ambiente che sia al tempo stesso significativo e negativo (la normativa precedente prevedeva invece solo il requisito della significatività).

E tale non è il caso delle Varianti oggetto della presente relazione, che non attengono alcun tipo di nuove trasformazioni urbane e/o territoriali e si limitano a integrazioni prevalentemente rivolte a specificazioni operative della normativa.

La normativa della Regione Lombardia

La V.A.S. relativa ai Piani viene introdotta in Lombardia dall’art 4 della L.R.

12/2005.

Tale articolo fornisce alcune indicazioni di riferimento, che vengono poi specificate nei criteri attuativi approvati dal Consiglio Regionale il 13.03.2007 con la Deliberazione 8/351.

(40)

40 ________________________________________________________________________

dott. arch. Piergiorgio Tosetti

I criteri attuativi relativi alla V.A.S. contengono una dettagliata serie di indicazioni, in attuazione di quanto previsto dall’art 4 della L.R. sul governo del territorio.

Come diretta conseguenza di questi criteri dettati dal Consiglio Regionale, la Giunta ha approvato la Delibera n. 8/6420 del 26.12.2007 “Determinazione della procedura per la Valutazione Ambientale di piani e programmi – V.A.S.” (successivamente integrata dalle Delibere di Giunta Regionale n.

8/10971 del 30.12.2009 e n. 9/761 del 10.11.2010).

Il “modello metodologico procedurale e organizzativo della valutazione ambientale di piani e programmi (V.A.S.)”, del Documento di Piano del PGT, costituisce la specificazione degli indirizzi generali per la “valutazione ambientale di piani e programmi”, alla luce dell’entrata in vigore del D.Lgs.

03.04.2006 n.152 “Norme in materia ambientale” e s.m.i., modello che è sintetizzato, per quanto concerne la “verifica di esclusione”, nello schema che segue.

(41)

41 ________________________________________________________________________

dott. arch. Piergiorgio Tosetti

Schema generale - Verifica di esclusione

[Fonte: Regione Lombardia]

(42)

42 ________________________________________________________________________

dott. arch. Piergiorgio Tosetti

L’AVVIO DEL PROCEDIMENTO PER LA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA’ A VAS DELLE PRESENTI VARIANTI

Premesso che , come si è già precedentemente ricordato, l’art. 4, comma 2 bis, della LR 12/2005 precisa che “le varianti al Piano dei Servizi di cui all’art. 9 e al Piano delle Regole di cui all’art. 10, sono soggette a verifica di assoggettabilità a VAS, fatte salve le fattispecie previste per l’applicazione della VAS di cui all’art. 6 commi 2 e 6 del Decreto legislativo 3.4.2006 n. 152 (Norme in materia ambientale)” e precisato preliminarmente che le varianti in oggetto non ricadono nella fattispecie precedentemente indicata, la Giunta Comunale di Telgate con propria deliberazione n. 131 ha dato avvio al procedimento per la predisposizione di varianti al PGT oggetto del presente “Rapporto Preliminare” .

All’interno di tale deliberazione la Giunta, ai fini dell’attuazione del procedimento, ha individuato i “Soggetti competenti in materia ambientale e gli Enti territorialmente interessati” definendone l’elencazione che di seguito viene riportata

1. Soggetti competenti in materia ambientale:

 ARPA Dipartimento di Bergamo;

 ATS di Bergamo;

 Direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia;

 Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Lombardia;

 Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia;

 Comando Provincia dei Vigili del Fuoco di Bergamo 2. Enti territorialmente interessati:

 Regione Lombardia Direzione Generale Territorio ed Urbanistica;

 Regione Lombardia Direzione Generale Agricoltura;

(43)

43 ________________________________________________________________________

dott. arch. Piergiorgio Tosetti

 Regione Lombardia STER Sede Territoriale di Bergamo;

 Provincia di Bergamo Direzione Settore Ambiente;

 Provincia di Bergamo Settore Tutela Risorse Naturali;

 Provincia di Bergamo Settore Pianificazione Territoriale e Grandi Infrastrutture;

 Provincia di Bergamo Progettazione Viabilità e Trasporti;

 Comuni confinanti: Bolgare, Grumello del Monte, Chiuduno, Palazzolo sull’Oglio

La Giunta infine ha individuato il “Pubblico interessato” nelle “persone fisiche giuridiche e le loro associazioni legalmente riconosciute portatrici di interessi in materia ambientale e paesistica che soddisfano le condizioni incluse nella Convenzione di Aarhus, ratificata con legge 16.03.2001 n. 108 che ne facciano esplicita richiesta”.

Ai soggetti indicati ai punti 1 e 2 verrà quindi comunicata l’avvenuta pubblicazione del presente rapporto affinchè possano effettuare le proprie valutazioni e dare , nei termini di legge, eventuali contributi o segnalare le proprie valutazioni.

Il pubblico interessato verrà informato attraverso la pubblicazione del rapporto sul sito web di Telgate e sul sito della Regione Lombardia.

(44)

44 ________________________________________________________________________

dott. arch. Piergiorgio Tosetti Il Rapporto Preliminare

Il presente “Rapporto Preliminare per la verifica di assoggettabilità della V.A.S.”, è quindi stato redatto ai sensi del punto 5.4 “Elaborazione del rapporto preliminare” dell’allegato 1a “Modello metodologico procedurale e organizzativo della valutazione ambientale di piani e programmi”, ed ha lo scopo di fornire all’Autorità che deve esprimere il provvedimento di Verifica, le informazioni necessarie per la decisione inerente la necessità o meno della Valutazione Ambientale Strategica, ed è stato predisposto secondo i criteri di cui all’allegato 1u di cui alla delibera della Giunta Regionale 25.07.2012 n. IX/3836.

Tale allegato, individua il modello metodologico per l’elaborazione del Rapporto e, al paragrafo 5.4, cita testualmente:

L’autorità procedente predispone un rapporto preliminare contenente le informazioni e i dati necessari alla verifica degli effetti significativi sull’ambiente, sulla salute umana e sul patrimonio culturale, facendo riferimento ai criteri dell’allegato II della Direttiva:

Caratteristiche del P/P, tenendo conto in particolare, dei seguenti elementi:

- in quale misura il P/P stabilisce un quadro di riferimento per progetti ed altre attività, o per quanto riguarda l’ubicazione, la natura, le dimensioni e le condizioni operative o attraverso la ripartizione delle risorse;

- in quale misura il P/P influenza altri P/P, inclusi quelli gerarchicamente ordinati;

- la pertinenza del P/P per l’integrazione delle considerazioni ambientali, in particolare al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile;

- problemi ambientali relativi al P/P;

- la rilevanza del P/P per l’attuazione della normativa comunitaria nel settore dell’ambiente (ad es. P/P connessi alla gestione dei rifiuti o alla protezione delle acque).

Caratteristiche degli effetti e delle aree che possono essere interessate, tenendo conto in particolare, dei seguenti elementi:

- probabilità, durata, frequenza e reversibilità degli effetti;

(45)

45 ________________________________________________________________________

dott. arch. Piergiorgio Tosetti - carattere cumulativo degli effetti;

- natura transfrontaliera degli effetti;

- rischi per la salute umana o per l’ambiente (ad es. in caso di incidenti);

- entità ed estensione nello spazio degli effetti (area geografica e popolazione potenzialmente interessata);

- valore e vulnerabilità dell’area che potrebbe essere interessata a causa:

- delle speciali caratteristiche naturali o del patrimonio culturale;

- del superamento dei livelli di qualità ambientale o dei valori limite;

- dell’utilizzo intensivo del suolo;

- effetti su aree o paesaggi riconosciuti come protetti a livello nazionale, comunitario o internazionale”.

Per la redazione del Rapporto Preliminare, il quadro di riferimento conoscitivo nei vari ambiti di applicazione della VAS è il Sistema Informativo Territoriale Integrato, previsto dall’art. 3 della Legge di Governo del Territorio, nel quale sono peraltro acquisibili tutti gli elementi utili alla conoscenza dei caratteri del territorio, delle sue relazioni con i contesti circostanti e soprattutto i contenuti del PGT già vigente, del Rapporto Ambientale di VAS prodotto e approvato nella fase preliminare all’approvazione del Piano di Governo del Territorio e quello aggiornato redatto contestualmente al procedimento di Revisione del DdP tutt’ora in fase di approvazione.

Tali documenti vengono richiamati come parte sostanziale della presente relazione che ne costituisce un’ulteriore integrazione, per le fattispecie che saranno considerate.

(46)

46 ________________________________________________________________________

dott. arch. Piergiorgio Tosetti

CONSIDERAZIONI RELATIVE ALLA VERIFICA DI

ESCLUSIONE VAS

Riferimenti

Documenti correlati

Fino alla data di validità della Convenzione Urbanistica del PII n. 1, vigente alla data di adozione del presente PGT, sono comunque fatte salve le

− con delibera di Consiglio comunale n. 29 del 29 aprile 2015, è stata definitivamente approvata la «Variante al Piano di Gover- no del Territorio (PGT) n. 5 relativa al Piano

- gli atti assumono efficacia dalla data di pubblicazione del presente avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia (Serie Avvisi e Concorsi n. 39 del

proiezione nel medio e lungo periodo, attraverso l’individuazione “caso per caso” della soluzione di.. sosta più utile alle esigenze del territorio e della mobilità

1) Elaborazione di un nuovo Piano Urbano Parcheggi collegato a un nuovo piano della mobilità, stilato sulla base di uno studio effettuato da un soggetto pubblico, in cui siano

Le aree ricomprese all’interno del Parco delle Groane, fermo restando la riconferma delle discipline del Piano territoriale del Parco, gli ambiti sono, nella

Le schede dovranno essere corredate da documentazione fotografica e storica adeguata, quest'ultima reperibile presso l'uffico tecnico (cfr. del …/2002 e non contrastanti con

Per quanto riguarda le aree per l’insediamento di attività di gestione e smaltimento di rifiuti speciali, tenuto conto della attuale normativa comunitaria, nazionale e regionale