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GESTIONE DELLA CLASSE E DINAMICHE RELAZIONALI CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA PREVENZIONE DEI FENOMENI DI VIOLENZA, BULLISMO E DISCRIMINAZIONI

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(1)

GESTIONE DELLA CLASSE E DINAMICHE

RELAZIONALI CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA PREVENZIONE DEI FENOMENI DI VIOLENZA,

BULLISMO E DISCRIMINAZIONI

Dott.ssa Rossella Bonistalli

bonistalli.rossella@libero.it

(2)

RIFERIMENTI NORMATIVI CCNL Scuola 2006-09 - Art. 26: Funzione

docente –

Art. 27: Profilo professionale docente

Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012 -

(3)

ART.26

• 1. La funzione docente realizza il processo di insegnamento/apprendimento volto a promuovere lo sviluppo umano, culturale, civile e professionale degli alunni, sulla base delle finalità e degli obiettivi previsti dagli ordinamenti scolastici definiti per i vari ordini e gradi dell'istruzione.

• 2. La funzione docente si fonda sull'autonomia culturale e professionale dei docenti;

essa si esplica nelle attività individuali e collegiali e nella partecipazione alle attività di aggiornamento e formazione in servizio.

• 3. In attuazione dell'autonomia scolastica i docenti, nelle attività collegiali, attraverso processi di confronto ritenuti più utili e idonei, elaborano, attuano e verificano, per gli aspetti pedagogico - didattici, il piano dell'offerta formativa, adattandone l'articolazione alle differenziate esigenze degli alunni e tenendo conto del contesto socio - economico di riferimento, anche al fine del raggiungimento di obiettivi di apprendimento condivisi. Dei relativi risultati saranno informate le famiglie con le modalità decise dal collegio dei docenti.

(4)

ART.27

• Il profilo professionale dei docenti è costituito da competenze

disciplinari, psicopedagogiche, metodologico-didattiche,

organizzativo-relazionali e di ricerca, documentazione e valutazione

tra loro correlate ed interagenti, che si sviluppano col maturare

dell'esperienza didattica, l'attività di studio e di sistematizzazione della

pratica didattica. I contenuti della prestazione professionale del

personale docente si definiscono nel quadro degli obiettivi generali

perseguiti dal sistema nazionale di istruzione e nel rispetto degli indirizzi

delineati nel piano dell'offerta formativa della scuola.

(5)

INDICAZIONI PER IL CURRICOLO

• Particolare cura è necessario dedicare alla formazione della classe come gruppo, alla promozione dei legami cooperativi fra i suoi componenti, alla gestione degli inevitabili conflitti indotti dalla socializzazione. La scuola si deve costruire come luogo accogliente, coinvolgendo in questo compito gli studenti stessi. Sono, infatti, importanti le condizioni che favoriscono lo star bene a scuola, al fine di ottenere la partecipazione più ampia dei bambini e degli adolescenti a un progetto educativo condiviso. La formazione di importanti legami di gruppo non contraddice la scelta di porre la persona al centro dell’azione educativa, ma è al contrario condizione indispensabile per lo sviluppo della personalità di ognuno.

(6)

INDICAZIONI PER IL CURRICOLO

• Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni, per ancorarvi nuovi contenuti;

• - Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità;

• - Favorire l’esplorazione e la scoperta;

• - Incoraggiare l’apprendimento collaborativo; - Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere;

• - Realizzare attività didattiche in forma di laboratorio

(7)

LEGGE 107/15 COMMA 16 ART.1

• Si evidenzia la necessità che il PTOF assicuri

l'attuazione dei principi di pari opportunità,

promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado

l'educazione alla parità tra i sessi,

la prevenzione della violenza di genere e di tutte

le discriminazioni al fine di informare e sensibilizzare

tutti gli alunni /studenti, docenti e genitori sulle

tematiche indicate.

(8)

PIANO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE AL RISPETTO

• Il Piano è finalizzato a contrastare nelle scuole di ogni ordine e grado qualsiasi forma di violenza e discriminazione e a favorire il superamento dei pregiudizi e disuguaglianze secondo i principi dell'art. 3 della Costituzione.

• Fanno parte del Piano le “Linee di orientamento per la prevenzione e

il contrasto al cyberbullismo nelle scuole ” e

le Linee guida nazionali ;”Educare al rispetto :per la parità tra i sessi,la prevenzione alla violenza di genere e di tutte le forme di discriminazione”

(9)

• “Il concetto di gestione della classe include tutte le cose che l’insegnante mette in atto per promuovere l’interesse e la partecipazione dell’allievo nei confronti delle attività di classe e per stabilire un produttivo ambiente di lavoro”

• J. Sanford, B. Clements, E. Emmer

(10)

• Si tratta perciò di:

• organizzare il contesto educativo

• Creare un clima positivo, cercando di risolvere gli inevitabili conflitti considerandoli strumento di crescita e di sviluppo individuale e collettivo

• Promuovere l’interesse

• Favorire l’apprendimento

(11)

La gestione della classe implica:

Il rapporto tra gli alunni

Il rapporto tra alunni e docente Il rapporto tra docenti

Il rapporto con le famiglie

La scelta delle metodologie didattiche

(12)

• Occorre tenere presente che:

• la relazione educativa è asimmetrica

• Gestire la classe implica l’assunzione di potere

• La leadership del docente deve essere

riconosciuta come positiva

(13)

• Un sistema di regole aiuta i bambini/ragazzi a relazionarsi in maniera costruttiva e ad assumere un comportamento responsabile

• Le regole stabilite per la classe devono essere propositive, poche e non solo un elenco di divieti

• Le regole devono essere chiare, concrete e devono

essere formulate in termini positivi

(14)

• Per favorire la motivazione :

• Presentare attività da svolgere in varie fasi Esplicitare i tempi e i modi di lavoro

• Esplicitare i tempi e i modi di verifica

Promuovere l’autovalutazione

(15)

• Importantissime le comunicazioni scuola

famiglia ai fini dello stabilirsi di un’alleanza

educativa. Esse devono essere chiare e

tempestive (diario, registro elettronico,

fonogramma..)

(16)

• All’interno dell’ambiente scolastico:

• condividere programmazioni, progetto educativo, valutazione all’interno del Consiglio di classe/team docenti

• Valorizzare le relazioni tra colleghi e con il

Dirigente

(17)

• la classe come comunità di ricerca

• Imparare a lavorare in gruppo

• Imparare ad imparare

• Sviluppo del pensiero divergente

• Creatività

• Intelligenza emotiva

• Creare un gruppo cooperativo

• Risolvere i conflitti

• Educare alle differenze

• Creare un ambiente inclusivo

(18)

• la classe presenta una storia unica e singolare E’ un sistema aperto con caratteristiche sue proprie non riconducibili a quelle dei suoi membri presi isolatamente Ha regole esplicite e implicite valide solo al proprio interno e cresce nutrendosi delle interazioni e relazioni tra i suoi membri. La classe è un gruppo, luogo di interrelazioni La classe è una totalità dinamica La classe è qualcosa di diverso dalla somma delle singole parti che la compongono.

(19)

• «Un bravo insegnante scrive Safouan si riconosce da come reagisce quando, salendo in cattedra, gli capita di inciampare. Cosa saprà fare di questo inciampo? Ricomporrà immediatamente, non senza disagio, la sua immagine facendo finta di nulla? Rimprovererà con stizza le reazioni divertite degli alunni?

Proverà a nascondere goffamente il suo imbarazzo? Oppure prenderà spunto da questo imprevisto per mostrare ai suoi allievi che la posizione dell’insegnante non è senza incertezze e vacillamenti, che non è al riparo dall’imprevedibilità della vita?»

• «Ci sono insegnanti che separano il sapere dalla vita e che offrono ai loro alunni solo una serie di nozioni nate morte». «In questi casi non c’è inciampo, ma routine, non c’è vitalità erotica del sapere ma un suo uso sterile».

• L’ora di lezione Recalcati

(20)

• Nella gestione della classe occorre tenere

presente che anche lo spazio non è mai

neutro ma veicola sempre emozioni,

sensazioni e come tale va curato in tutti i

suoi aspetti.

(21)

LO SPAZIO

(22)

GESTIRE IL GRUPPO

(23)

• I bambini/ragazzi presentano bisogni e problematiche differenti

• Alunni con problematiche personali e famigliari

• Alunni con problematiche scolastiche

• H, DSA, BES,ADHD

• Alunni/studenti iperdotati

• Alunni stranieri

• Diversi stili di apprendimento

• Intelligenze multiple (H. Gardner)

• TUTTI NATIVI DIGITALI

(24)

• L’uso diffuso delle nuove tecnologie da parte delle nuove generazioni apre nuovi scenari:

• generazioni connesse.

• Facilità di comunicazione.

• Facilità di reperire informazioni.

• Difficoltà di selezionare le informazioni pericoli derivati da un uso non consapevole dei nuovi mezzi : cyberbullismo, ludopatie, difficoltà relazionali.

(25)

• Inoltre, la rete offre una possibilità di condivisione che nessuna generazione ha esperito prima.

• La forte possibilità di condividere contenuti e pensieri porta a due direzioni opposte: una modalità di disinibizione benigna in cui le persone condividono vissuti personali, rivelano emozioni, desideri, paure, mostrando generosità e supporto all'altro. Ma può anche manifestare una modalità di disinibizione tossica, in cui la comunicazione assume connotati violenti e volgari e in cui si esprimono sentimenti di rabbia,

• odio e minaccia. ( Bullismo elettronico-Genta,Brighi,Guarini)

(26)

• Il bullo può agire, ad esempio, pubblicando fotografie, video o informazioni private della vittima, spargendo attraverso messaggi di testo o con la posta elettronica, o con il cellulare, mettendo in atto minacce ripetute.

• Il bullo resta in genere anonimo in quanto può utilizzare un

nickname.

(27)

• La comunicazione online, basata prevalentemente su

contenuti testuali, prescinde dalla

dimensione comportamentale, dalla prossemica, dagli elementi meta-comunicativi contenuti nell'interazione in presenza.

• Gli individui hanno la possibilità di esercitare un maggior

controllo sul tempo e sul luogo dell'interazione, il mezzo

elettronico non subisce limitazioni di spazio e di tempo.

(28)

• La ricerca ha mostrato come il bullismo tramite internet condivida alcuni percorsi con il bullismo, quali l'accettazione di valori normativi che approvano l'azione del bullo, la percezione di un clima scolastico negativo e l'esistenza di relazioni negative con i pari.

• Possibile che il bullismo abbia origine offline e che poi si propaghi anche attraverso il mezzo tecnologico.

• Colui che è vittima di bullismo può divenire aggressore online spinto da dall'anonimato e dal desiderio di vendetta.

(29)

• La scuola è spesso luogo di discriminazione verso il diverso,

occorre non ignorare tutti quei segnali che possono

destare preoccupazione, osservare e cercare

di comprendere le dinamiche del gruppo classe e

soprattutto utilizzare strategie metodologico-didattiche che

possano aiutare a strutturare un ambiente cooperativo.

(30)

L'intelligenza emotiva è una facoltà attraverso la quale si sviluppa l'autocontrollo, l'empatia e l'attenzione agli altri ed è essenziale che venga sviluppata fin dai primi anni e coltivata a scuola per evitare episodi di discriminazione e di bullismo che sono presenti fin dalla scuola primaria.

• Educare alla cittadinanza digitale fin dalla scuola primaria

permetterà di crescere con la consapevolezza del giusto

comportamento da tenere navigando in internet poiché

l'essere nativi digitali non mette al riparo dai pericoli che la

rete nasconde.

(31)

BULLISMO E CYBERBULLISMO

• Il bullismo può essere diretto o indiretto:

• Il bullismo diretto è caratterizzato da una relazione diretta con la vittima e può comprendere anche lesioni fisiche, il bullismo indiretto è meno visibile e tende a danneggiare la vittima nei rapporti con gli altri, escludendola ed isolandola attraverso pettegolezzi e calunnie sul suo conto.

• Il cyberbullismo indica una serie di vessazioni , umiliazioni, molestie indirette effettuate tramite mezzi informatici.

L'aggressione informatica non si esaurisce nel rapporto tra bullo

e bullizzato ma raggiunge un gruppo più ampio tramite la rete.

(32)

• Essere vittime di bullismo porta a una sintomatologia che può includere:

problemi di sonno, enuresi, dolori addominali, mal di testa e tristezza profonda.

• Chi ha sofferto di bullismo, in adolescenza manifesta una bassa autostima e tende ad isolarsi.

• Le vittime di bullismo manifestano alti tassi di assenteismo e peggiori risultati scolastici, un rischio elevato di manifestare disturbi depressivi e ideazione suicidaria a medio e lungo termine.

(33)

IL BULLO

• Le caratteristiche del bullo includono un comportamento

aggressivo verso gli altri siano essi coetanei o adulti. In

genere preferiscono scontrarsi con i più deboli ma litigano

anche con gli altri perché si sentono forti. Spesso sono

impulsivi, vedono la violenza come qualcosa di positivo e

sentono il bisogno di dominare. Non provano empatia verso

la vittima. Sono in genere ansiosi ed insicuri e nascondono

questo loro lato aggredendo gli altri.

(34)

• Accanto al bullo ci sono coloro che assistono o che partecipano per compiacere il bullo, coloro che fanno finta di niente per paura di subire ritorsioni da parte del bullo e del suo gruppo, talvolta anche adulti che sottovalutano la situazione.

• A scuola è importante educare al rispetto e al

riconoscimento dell'altro, alle proprie e alle altrui

emozioni sviluppando l'empatia tra i bambini e

sensibilizzare tutti gli adulti, genitori e docenti sull'importanza

di una educazione rispettosa di tutte le diversità.

(35)

• Spesso vi è una corrispondenza tra l'identikit del bullo e quello della vittima : fragilità, insicurezza, bassa autostima, problemi relazionali.

• Accanto a bullo e vittima un ruolo non indifferente è

quello di coloro che rimangono a guardare senza

partecipare direttamente.

(36)

COME AFFRONTARE BULLISMO E CYBERBULLISMO A SCUOLA?

• L'approfondimento delle dinamiche relazionali della classe

rappresenta un aspetto necessario per contrastare il

bullismo. Occorre tenere presente che le relazioni di un

gruppo non sono immediatamente visibili né leggibili o

interpretabili. L'insegnante può entrare in classe e vedere

due bambini che si picchiano e quindi dedica

immediatamente loro l'attenzione ma se invece entrando in

classe vede un gruppetto di bambini che parlano e ridono

tra loro e un bambino/a che da una parte legge, disegna o

scrive, non si preoccupa della situazione.

(37)

• Sviluppare abilità sociale attraverso le metodologie didattiche per prevenire e contrastare il bullismo e la discriminazione

• Educare alla cittadinanza digitale

• Educazione civica

• Cooperative learning

• Letture

• Role-play

• Teatro

• Phylosophy for community

• Formazione docenti

• Sensibilizzare i genitori

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• Per appurare se invece la situazione presenta problematiche importanti nella relazione tra i bambini/ragazzi sarà necessario entrare nelle dinamiche relazionali della classe valutando la frequenza e la persistenza e l'eventuale sofferenza dei bambini /e che si isolano.

• Occorre osservare attentamente il comportamento dei bambini ma soprattutto mettere in atto tutte le strategie metodologiche per creare un gruppo che riesca a cooperare e a risolvere i conflitti in maniera propositiva imparando a rispettare le opinioni degli altri e le diversità tutte.

(39)

• https://www.piattaformaelisa.it/

• https://www.miur.gov.it/-/scuola-fedeli-al-via-il-piano-nazionale-per-l- educazione-al-rispetto-

• https://miur.gov.it/documents/20182/92942/NOTA+LINEE+B+E+CB++2021+.00 00482.18-02-2021.pdf/0a28bfe8-459e-8cb3-8c4d-

0f4e9b5ce683?version=1.0&t=1617971437453

(40)

• https://www.generazioniconnesse.it/site/it/super-errori/

• http://www.iglossa.org/

(41)

GRAZIE PER L'ATTENZIONE

• Noi non siamo diversi

• insieme non saremo persi,

• siamo tutti uguali

• stessa pelle, esseri speciali

• calzino rosso calzino blu

• quello che importa sei proprio tu

• senza capelli o col cappello

• non siamo questo non siamo quello

• abbiamo un nome, una certezza

• vivere insieme è una ricchezza.

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