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Art. 1 - Oggetto del contratto

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Academic year: 2022

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CAPITOLATO TECNICO ECONOMICO PER LA CONTRAZIONE DI MUTUO DESTINATO AL FINANZIAMENTO DI SPESE DI INVESTIMENTO (D. LGS. 17/3/1995 N. 157, ART.6, COMMA 1, LETT.A; ART.23, COMMA 1, LETT.A; ALLEGATO 1, CAT.6, LETT. B).

Art. 1 - Oggetto del contratto

1. Il contratto regolato dal presente capitolato ha per oggetto l’erogazione di un mutuo non ipotecario con piano di ammortamento venticinquennale per un valore di € 4.900.000 (quattromilioninovecentomila) destinato al finanziamento di opere pubbliche ed altre spese diverse di investimento.

2. Ferma restando la facoltà dell’Ente di stipulare il contratto di mutuo per un importo inferiore al predetto limite, l’Ente si riserva altresì di specificare, successivamente l’aggiudicazione, gli interventi da finanziare con il mutuo, nonché di apportare variazioni all’interno degli interventi specificati, anche eliminando o sostituendo o modificando l’importo preventivato, senza che la Banca mutuante possa pretendere risarcimento o indennizzi di sorta.

Art. 2 - Categoria del Servizio

1. L’oggetto del contratto rientra nella Categoria 6 lettera b) “Servizi Bancari e finanziari” dell’Allegato 1 al D.Lgs. 17 marzo 1995 n. 157 e s. m. i. : Mutuo di € 4.900.000 destinato al finanziamento di opere pubbliche ed altre spese diverse di investimento.

2. Il finanziamento è regolamentato dall’art. 42 del T.U. delle leggi in materia bancaria e creditizia (D.Lgs. n. 385/1993) e dall’ordinamento finanziario e contabile degli Enti Locali, disciplinato dal T.U. approvato con D. Lgs. 267/2000 e, per quanto non espresso, dal Codice Civile.

Art. 3 - Erogazione e somministrazioni

1. Il mutuo oggetto della gara dovrà essere erogato, per l’intero importo mutuato, al netto delle somministrazioni eventualmente effettuate nel periodo di preammortamento, in un’unica soluzione attraverso il versamento della somma nel conto di Tesoreria intrattenuto presso la Banca che svolge funzione di Tesoreria Civica per conto dell’Ente, e non sarà assoggettato alle disposizioni sulla Tesoreria Unica.

2. L’importo del mutuo sarà erogato alla parte mutuataria mediante versamento al

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3. La valuta di erogazione è pari a quella fissata per l’inizio dell’ammortamento.

4. Fino al 31 dicembre dell’anno precedente quello dell’inizio dell’ammortamento, l’Ente, in relazione ad esigenze di spesa, può richiedere alla Banca, su semplice richiesta scritta del responsabile del procedimento e con preavviso di 10 giorni, di effettuare somministrazioni a valere sulle somme mutuate.

5. La somma versata potrà essere prelevata dall’Ente in relazione alle effettive necessità, nel rispetto di quanto previsto dall’art. 31 della Legge 23.12.1998 n.

448 e dell’art. 204 del D.Lgs. n. 267/2000.

6. L’Ente ha la facoltà di utilizzare le somme derivanti dalla somministrazione del mutuo mediante operazioni fruttifere di pronti c/termine ed altre forme di impiego della liquidità, compatibilmente con i pagamenti degli stati di avanzamento lavori delle opere oggetto del mutuo stesso.

7. Sulle somme derivanti dalla somministrazione del mutuo sono dovuti da parte della Banca Tesoriere dell’Ente gli interessi nella misura e con le modalità fissate dalla Convenzione di Tesoreria vigente tempo per tempo.

Art. 4 - Condizioni del mutuo

1. Il mutuo sarà regolato dal tasso fisso effettivo annuo pari all’I.R.S. (Interest Rate Swap) Euro 12 anni lettera determinato ai sensi del D.M. 10/05/1999, oltre lo

“spread ” offerto in sede di gara. Si applica la regola calcolo giorni 30/360.

Art. 5 - Soggetti partecipanti

1. Il servizio dovrà essere effettuato dai soggetti iscritti all’Albo di cui all’articolo 13 del Dlgs n. 385/1993, tenuto presso la Banca d’Italia.

2. Possono partecipare alla gara i soggetti di cui al comma precedente che abbiano effettuato nel triennio 2002/2003/2004 un volume complessivo di finanziamenti non inferiore a 500 milioni di Euro.

3. Per eventuali raggruppamenti di soggetti partecipanti valgono le disposizioni di cui all’art. 11 del D.Lgs. n. 157/1995.

Art. 6 – Modalità di gara e criterio di aggiudicazione

1. La gara verrà esperita con le modalità di cui all’art. 6 comma 1 lett. a) mediante pubblico incanto, ai sensi dell’art. 9 del D. Lgs. 157/1995 e s. m. i. .

2. Il criterio di aggiudicazione sarà quello di cui all’art. 23 comma 1 lett. a) del D.

Lgs. 157/1995 e s. m. i. , e cioè al prezzo più basso.

3. Nella propria offerta ciascun concorrente dovrà indicare, in cifre ed in lettere (espresso con arrotondamento al terzo decimale), lo “spread” da applicare al tasso IRS 12 anni lettera, nel rispetto delle condizioni indicate dal M.E.F. con proprio decreto del 10/5/1999 per i mutui contratti dagli enti locali.

4. Il servizio verrà aggiudicato a favore del concorrente che avrà offerto lo “spread”

più basso. In caso di parità si procederà al rituale sorteggio.

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5. Stante l’indivisibilità del servizio non è ammessa la facoltà di presentare offerta per una parte soltanto di esso.

6. Non è ammessa la presentazione di varianti al presente capitolato né di condizioni, né di termini, né di proposte di schemi contrattuali alternativi.

Art. 7 – Aggiudicazione del servizio

1. Si potrà procedere all’aggiudicazione anche in presenza di una sola offerta valida, qualora sia ritenuta congrua.

2. L’Ente si riserva la facoltà di non procedere ad aggiudicazione qualora ritenga, a suo insindacabile giudizio, che nessuna delle offerte presentate sia rispondente alle proprie esigenze, ovvero di procedere ad una aggiudicazione parziale.

3. In ogni caso l’Ente si riserva altresì la facoltà di verificare prima della stipula del contratto di mutuo le condizioni praticate sul mercato dalla Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. per i mutui con uguali caratteristiche. Qualora le condizioni praticate dalla CDP S.p.A. risultassero più vantaggiose l’Amministrazione potrà rinunciare alla stipula del contratto stesso senza che l’Istituto mutuante possa pretendere risarcimenti o indennizzi di sorta e acquisire il finanziamento presso la Cassa stessa, salvo che l’Istituto mutuante non ritenga di adeguarsi espressamente alla misura così determinata.

Art. 8 – Stipula del contratto

1. La stipula del contratto di mutuo dovrà avvenire entro il 31.12.2005, su richiesta del Comune, e comunque tenuto conto di quanto stabilito nel successivo comma.

2. Qualora non si proceda alla stipula del contratto entro il termine suddetto, l’Istituto aggiudicatario ha facoltà di recedere dagli obblighi di cui al presente capitolato, senza che possa pretendere risarcimenti o indennizzi di sorta.

Art. 9 - Rimborso del prestito

1. L’Ente si obbliga a rimborsare il mutuo in n. 50 rate semestrali posticipate, comprensive di quota capitale e quota interessi, con scadenza 30 giugno e 31 dicembre di ciascun anno, tenendo conto del relativo piano di ammortamento strutturato sulla base delle condizioni economiche stabilite.

2. L’ammortamento del finanziamento erogato decorrerà dal 1° gennaio del secondo anno successivo a quello in cui avrà luogo il perfezionamento del relativo contratto.

3. Unitamente alla prima rata di ammortamento devono essere corrisposti, ai sensi dell’art. 204 lett. d) del D.Lgs. 267/2000, eventuali interessi di preammortamento conteggiati sulle somme erogate ai sensi del comma 4 del precedente art. 3, al medesimo tasso del mutuo e dalla data di effettiva erogazione.

Art. 10 - Garanzie

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1. A garanzia dell’esatto adempimento delle obbligazioni assunte con il presente contratto, l’Ente rilascia, per tutta la durata di ciascun mutuo, delegazione di pagamento pro solvendo a valere sulle entrate afferenti ai primi tre titoli del bilancio annuale. A tal fine, l’Ente medesimo emette apposito atto di delega, non soggetto ad accettazione, sul proprio Tesoriere, il quale è obbligato a versare alla Banca mutuante l’importo dovuto nei tempi, misure e modi contrattualmente pattuiti, provvedendo opportunamente ad accantonare le somme dell’Ente, con comminatoria delle indennità di mora in caso di ritardato versamento dell’importo delegato ai sensi dell’articolo 3 della Legge n. 843 del 21.12.1978 e s.m.i. , nonché ai sensi degli artt. 206 e 220 del D. Lgs. 267/2000.

2. Alla scadenza del vigente contratto di Tesoreria, l’Ente si impegna a far assumere al nuovo Tesoriere tutti gli obblighi nascenti dal presente contratto.

3. Su richiesta della Banca mutuante, l’Ente fornisce copia del Bilancio.

Art 11 – Estinzione, devoluzione, verifiche

1. L’Ente, in corrispondenza della scadenza di una rata, ha facoltà di estinguere anticipatamente, in tutto o in parte, il presente mutuo, con preavviso scritto di 45 (quarantacinque) giorni, mediante restituzione totale o parziale del capitale mutuato.

2. L’estinzione anticipata parziale comporta la riduzione proporzionale dell’importo delle rate residue e non incide sulla durata dell’operazione così come originariamente pattuita.

3. Unitamente alla restituzione totale o parziale del capitale mutuato dovrà essere effettuato il versamento dei relativi interessi mutuati, senza alcun altro onere aggiuntivo a carico dell’Ente mutuatario.

4. L’utilizzo totale o parziale del mutuo concesso per finalità diverse da quelle originarie, è consentito senza limiti di importo, purché si tratti di investimenti in opere pubbliche, beni durevoli o altre spese per investimenti e che rimangano invariate le condizioni dell’ammortamento.

5. I documenti da produrre al fine di ottenere la devoluzione sono i seguenti:

a) domanda di devoluzione del residuo mutuo;

b) attestazione degli estremi della deliberazione dell’Organo Comunale, con la quale si approva il progetto esecutivo e/o definitivo, laddove si tratti di opere pubbliche, dell’opera da finanziare.

Art 12 - Risoluzione

1. Il mancato puntuale pagamento anche di una sola rata di ammortamento e comunque di qualsiasi somma dovuta ai sensi del presente contratto comporta l’obbligo di corresponsione, oltre che delle somme insolute, degli interessi di mora nella misura pari al tasso come sopra regolante il mutuo, maggiorato di due punti.

2. Trascorsi 30 (trenta) giorni dalla data dell’inadempienza di cui al punto precedente, la Banca si riserva la facoltà – mediante raccomandata – di ritenere risolto di diritto il contratto ai sensi dell’art. 1456 cod. civ., dando luogo

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all’obbligo di soddisfacimento in unica soluzione del residuo debito comprensivo delle somme non corrisposte e degli interessi di mora.

3. L’Ente potrà procedere alla risoluzione del contratto nei seguenti casi:

a) grave ovvero ripetuta negligenza o frode e/o inosservanza nell’esecuzione degli obblighi contrattuali;

b) cessione del contratto e subappalto del servizio a terzi;

Nel caso di cui alla precedente lettera a) dopo la diffida formulata con apposita nota, delle inadempienze contrattuali, qualora il contraente non provveda, entro e non oltre il termine di tre giorni consecutivi dalla relativa comunicazione fattagli pervenire anche via fax, a sanare le medesime, l’Ente provvederà alla risoluzione del contratto ai sensi e per gli effetti dell’art 1454 del Codice Civile.

Nel caso di cui alla precedente lettera b) il contratto si intenderà risolto di diritto ai sensi e per gli effetti dell’art 1456 del Codice Civile.

Nel caso di Raggruppamento di Imprese si applicherà la disciplina di cui all’art.

11 del D. Lgs. 157/1995 e s. m. i.

Art. 13 – Oneri e spese e Foro competente

1. Le spese relative all’istruttoria, qualsiasi altra spesa inerente la gestione del mutuo e le spese per ogni servizio accessorio richiesto durante la vita dell’operazione, comprese le spese contrattuali, sono a completo carico dell’Istituto mutuante.

2. Per le controversie giudiziarie dipendenti dal presente contratto sarà competente esclusivamente il Foro di Sanremo.

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