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LUGLIO. AGOSTO netfzlario di Vita parrocchiale

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(1)

L UGLIO . AGOSTO 1981

netfzlar i o di Vita

parrocchiale

(2)

L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE E LA BIBLIOTECA. IN COLLABORAZIONE CON: C.A.I. - MARONE

CENTRO GIOVANILE S. GIUSEPPE COMMERCIANTI

GRUPPO ALPINI PARROCCHIA

POLISPORTIVA MARONESE GRU?PO MARINAI PRESENTANO IL ROGRAMMA DELLE MANIFEST,llZIONI :

AGOSTO MARONESE 1981

31 LUGLIO

- 2 - 3 - 4 AGOSTO

Presso la Biblioteca Comunale Mostra Artigianale di incisioni (Revera Vas:o e Ghitti Vittorio) 6 AGOSTO

Film di cartoni animati all'aperto (davanti alla chiesa)

7 AGOSTO

Biblioteca Comunale Arena di Verona:

IX Sinfonia di L. V. Beethoven

7 - 8 - 9 - 10 - 11 -12 - 13 - 14 - 15 - 16 AGOSTO Presso la Biblioteca Comunale

Mostra Fotografica Trasformazioni (Pedrali Roberto)

8-9 AGOSTO Festa dell'Estate Presso Porto Nuovo (C.A.I. Marone) 13 AGOSTO

Film all'aperto 14 AGOSTO

Proiezione diapositive Valle Camonica e Lago d'Iseo

Ali 'aperto davanti (Pedrali Roberto) 15 AGOSTO

al la chiesa

Festa della ore 14.- ore 15.-

Madonna della ROTA Giochi all'aperto Concerto bandistico 20 AGOSTO

Film all'aperto

21 - 22 - 23 - 24 · 25 AGOSTO Presso Biblioteca Comunale Mostra di pittura

(Amleto Romele) 23 AGOSTO

Giornata dello sport (Polisportiva Maronese) 27 AGOSTO

Film all'aperto 29 AGOSTO

Arena di Verona:

"Don Chisciotte", di L. Minkus Monte Guglielmo

Posa del la "Rosa dei Venti"

(Alunni lii Media e Gruopo Alpini ore 21.- Concerto bandistico

e Festa di Chiusura Presso sede Alpini

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di Maro11 )

Il Comit J

In preparaz ione a lla f/ esta d e ll a Ma(l onna A ss u nta al San tu ario rle lla /{ ola

Questo numero del bollettino esce un po in

fretta e a poca distanza dall'ultimo, soprattutto per ricordare la scadenza ormai vicina della festa al Santuario della Madonna della Rota, il 15 agosto.

Forse qualcuno si chiederà se ha ancora senso raccogliersi in preghiera davanti a una statua della Madonna? ,che senso ha recarsi al suo Santuario?

che senso ha la devozione alla Madonna in un mon- do che stenta a credere in Dio?

Ci vorrebbe un discorso troppo lungo per rispon- dere a questi interrogativi, e forse non basterebbe ancora. Vorrei dire questo soltanto: se è vero che tante cose cambiano e noi oggi non ci sentiamo più di fare nostre alcune forme ed espressioni di devo- zione religiosa di altri tempi, rimane un fatto che a volte ci sembra venir meno quel vigoroso spirito di fede che ispirava tali tradizioni.

Non possiamo negare che oggi in tutta la Chiesa si sta facendo un grande sforzo di rinnovamento, si cerca ciò che è essenziale della re·ligione e si cer- cano forme più adeguate al nostro spirito ed alla nostra mentalità moderna.

E questo è bene ed è segno di crescita cristiana.

Tuttavia non possiamo nasconderci che un grave malessere serpeggia per tutto il corpo sociale della comunità; non ne voglio neppure elencare i sintomi, sono troppo evidenti.

Le cause? che non sia l'indifferenza religiosa che oggi imperversa come la peste di un tempo?

Ci potrà salvare la Madonna?

Se abbiamo l'umiltà di guardarla in volto, come figlioli malmessi che si rivolgono alla loro madre, credo proprio di sì.

Vedete: la Chiesa (e l'umanità tutta) è come una famiglia; in una famiglia c'è la madre; e la ma- dre della Chiesa è la Madonna.

Apriamo la Bibbia; ascoltiamo la parola di Dio;

essa presenta la Madonna come colei che ha, per volere di Dio, una funzione essenziale nel mistero della salvezza, che si è attuato in Cristo e continua nella Chiesa.

Profeticamente adombrata nella promessa del Salvatore; annunciata come Vergine, che darà alla luce un figlio, il cui nome sarà Emmanuele, cioè Dio con noi, salutata dall'Angelo come "piena di grazia", diviene madre di Gesù, il Figlio di Dio fat- to uomo.

Con il suo "SI" alla volontà di Dio di salvare gli uomini, consacrò totalmente se stessa quale An- cella del Signore, alla persona ed all'opera de Fi- gio suo, fino ad associarsi con animo materno al sacrificio di Lui sulla Croce, e da Lui stesso mo- rente in Croce, fu dato quale Madre agli uomini nella persona dell'Apostolo Giovanni, con queste pa- role: "Donna, ecco tuo Figlio", ed al discepolo:

"E:co tua Madre" (Gv. 19, 26-27).

Questo sempre la Chiesa ha creduto e insegna-

to: questo fu sempre il contenuto della vera devo- zione a Maria.

Le feste in onore alla Madonna sono un'occasio- ne di grazia per rinvigorire la nostra fede, scuotere la nostra volontà per un piu generoso impegno di vita cristiana. Si tratta di celebrarle con un certo stile: Innanzitutto: la preghiera e la riflessione sulla parola di Dio sono la migliore preparazione.

La preghiera insegna tante cose. dà molte ener- gie di bene, ci rende tutti piu buoni.

Le feste del la Madonna sono dunque una gioiosa festa di famiglia attorno alla Mamma. che ci rende più buoni tutti e non per un giorno soltanto.

Vostro

Don GIANNI

P ROGRAMMA

D E L L A F E S T A

AL SANTUARIO

ore B. - ore 9.- ore 11.- ore 14.- ore 15.- ore 16.- ore 18.-

S. Messa • Confessioni S. Messa - Confessioni S. Messa cantata con "Le Voci di Marone"

Caccia ai premi con gli occhi bendati Concerto bandistico Caccia al Tesoro S. Messa Vespertina preceduta dal Rosario

(3)

Lettere

redazione

San Diego. 22-6-81

Caro Don Gianni.

anche se con enorme ritardo.

mi fa cci o vivo per esprimere la mia gi.o·ia e allegria per I.a sua an- nunciatc1 visita. in settembre, con alcuni nwrnnesi, qui in Venezuelci e in Colombia. Don Riccm·do, ve-

nti to a visitarmi ai primi di mag- gio, mi ha espresso la pe1·plessità per mancanza di un'adegt1ata in- formazione circa questo viaggio.

Non so se questi dati possono es- sere utili:

- Sia il Venewela che la Co- lombia non sono attrezzati per pre- stm·e un servizio decente per il tu- rista o per il normale viaggiatore;

per cui non sarebbe a mio parere, consigliabile un gruppo numeroso, soprattutto per il trasporto e per l'alloggio. Mentre un piccolo grup- po: 6-7 persone è più facile che ri- ceva un'attenzione tipo famiglia.

L'aereo che parte da Milano per la Colombia si ferma a Cara- cas: tanto varrebbe fare la prima tappa qui in Venezuela e poi pro- seguire con Don Riccardo o con me o con ambedue verso Cartage- na.

Quelli che vengono, devono prepararsi psicologicamente ad a- vere molta pazienza e a sopportare alcuni disagi: sia il Venezuela che la Colombia sono paesi sottosvilup- pati, dove la mancanza e la caren- za dei servizi è malattia cronica; ol-

tre il caldo, ecc. ecc.

Non dico questo per scornggiare;

tutto il contrario, ma af finchè i maronesi che vengono in America Latina, possano "assaporare" que- sta realtà tanto diversa.

- Fatemi sapere con 15 giorni di anticipo la data del vostro ar- rivo all'aeroporto di Caracas per venirvi a prendere in macchina con un altro Padre ( e un'altra macchina) per stare libero da im- pegni per tutto il tempo che rimar- rete qui in Venezuela. Non so se questo consiglio possa essere utile:

sarebbe conveniente arrivare in giorno di giovedi o venerdì a Ca-

2

rncas, per avere poi la settimana seguente completamente libera per dare un'occhiatina a questo vastis- simo paese. La domenica non si

può lasciare la parrocchia ed e quasi impossibile trovare un so- stituto, mentre in settimana ( da lunedì a sabato) è più facile.

- Sarei contento di essere al corrente quanto prima circa i vo- stri piani per questo viaggio. So- no completamente a Vostra dispo- sizione e sarete graditi ospiti, non solo miei, ma anche dei Padri e della Parrocchia di Los Guayos.

A risentirci presto. Un caro sa- luto e un arrivederci presto.

Vostro aff.mo Padre Angelo

Marone, 2 luglio 1981 Caro P. Angiolino,

ricevo questa mattina la tua graditissima e ti rispondo imme- diatamente. L'idea del viaggio or- mai è matura ma il programma non è ancora stato definito sia per- chè si svolgerà nella seconda metà del mese di settembre e sia perchè è ancora incerto il numero dei par- tecipanti. Comunque in linea di massima: se saremo soltanto sei o sette persone, seguiremo molto vo- lentieri i tuoi suggerimenti; se in- vece saremo di più prenderemo al- loggio a Cartagena e lì stabilire- mo il punto degli incontri, anche per eventuali spostamenti.

Sono in attesa di notizie che ho richiesto a Padre Giovanni ed ap- pena ne sarò in possesso le con- fronterò con le tue per definire e precisare il programma; certo che se fossi venuto da solo avrei po- tuto muovermi e fermarmi un po' dappertutto, ma ormai la notizia è stata pubblicizzata e non posso im- pedire la partecipazione di chi lo desidera.

Potrebhe anche verificarsi che allo scalo di Caracas, qualcuno pos-

~a venire con te per poi raggiun•

gere gli altri a Cartagena. Comun- que ti scriverò ancora alla fine di

luglio per darti le ultime informa·

zioni.

Intanto se hai delle novità fam- mele sapere. Tanti cari sai uti e speriamo di rivederci.

*

*

tuo aff.mo Don Gianni

Parroquia del E. Sto. del carmen de Bo!. Col. S.A. 12-7-81.

Carissimo Don Gianni,

L'altro ieri ho ricevuto la Sua del 23-6-81, della quale la rin- grazio e le rispondo.

1) Quante persone posso rice- vere, tutte quelle che vengono;

2) posso prenderli a Cartagena, sempre che mi dicano il giorno e ora più o meno;

3) la veste qua sono pochissi- mi quelli che la usano, perciò non ha importanza;

4) se vuole può stare più di una settimana;

5) il clima qua è sempre più o meno sempre uguale; portare ve- sti d'estate.

Favorisca scrivermi a tempo an- ticipato, quando sa la data precisa.

Mio fratello Don Andrea verrà con Lei?

Grazie mille del suo interesse per me. Salutoni a tutti e a Lei uno speciale.

Padre Giovanni Cristini

* * *

Laviano, 20 Luglio 1981 Don Gianni Carissimo,

dopo un abbondante spazio di tempo dalla mia ultima eccomi nuovamente tramite la presente.

Spero di trovarLa in eccellenti condizioni di salute, insieme a tutti coloro che Ella ama.

Qualche giorno fa tramite le ca- re Suore di Vara!lo ho ricevuto sia il Bollettino della Sua magnifica parrocchia, sia il frutto della Sua solidarietà e della Sua Comunità.

La ringrazio di cuore per tanta carità e mi auguro di poterLa pre•

sto ringraziare di persona. LCL pro· messa di unCL SuCL visita mi hCL re- so felice.

In quanto a me e all'attuale si- tuazione Le dirò che tutto VCL CL- vanti piuttosto benino. Certo so- prattutto in questo periodo la vitCL è molto convulsa: emigranti e vo- lontari ci stanno invadendo; cer- to è segno di vita che riprende e che continua.

Credo che per la fine di settem· bre ogni fa miglia avrà un soddi·

sfacente prefabbricato in legno; ci CLuguriamo che questa sistemazio~

ne non duri a lungo anche se ci tiene uniti, Le auguro un mondo di bene tra i Suoi fedeli, Le assicuro il mio ricordo presso il Signore e la saluto molto caramente.

Aff.tno Sac. Giuseppe Zarra

* * *

Centro Sociale

"MARCO LINI - BEVILACQU A"

fondato dalla "Cariplo"

Fondazione 00.SS.

BRESCIA

viale Caduti del Lavoro, 17 te!: direzione 310061 -ospiti: 310881

Ci è gradito portare a conoscen- guito di lavori di ristrutturazione, ha ripreso pienamente a funziona- re in via Caduti del Lavoro 17 il Centro Sociale costruito dalla Fon- dazione Opere Sociali della Cari- plo e ora intestato al Car. P. Be- vilacqua e a P. Marcolini, atto a ricevere - in camere singole - 110 giovani accrescibili in futuro a 160, in etcì dai 19 ai 26 anni, o- perai o universitari, celibi, prov~- nienti da zone discoste dalla citta.

L'ospitalità offerta, di anno in anno, a prezzi il più possibile mo- dici considera - tra l'altro - la pos;ibilità di fruire a mezzogiorn_o e sera dei pasti nel ripristinato Ri- storante limitrofo, gestito dalle

Acli. "

I documenti per l'ammissione - da rinnovare ogni anno - sono:

1) Stato di famiglia, rilasciato dal Comune di residenza, con l'in- dicazione della professione dei componenti la famiglia;

2) certificato penale generale;

3) certificato medico;

4) dichiarazione della retribu- zione da parte della Ditta presso la quale il richiedente lavora;

5) f otocopw libretto d'is ·nzio·

ne all'Università ed evenlUale co- pia dichiarazione dei redd;ti;

6) n" 3 fotografie.

Le domande dovranno essf'Te in- dirizzate a "Centro Sociale Mar- colini-Bevilacqua", viale Caduti del Lavoro, 17 25100 Brescia

/.Jp-r ('l)l'rttualt mf urmazuJm e chiarimenti gli infl,ri,HHILLt riotran- no rt1)1Jl!J1'r.~i ali'

f

ftl'w s,,yrrl.PrW, il cui atiualr ùrari!J " il -~"r;uent,,:

maltmo: ore 1/J - 12, pomeriggw: ore /(j - IO.

Cordialmente Padre Luigi ltin;;l<lini cl.O.

3

(4)

La figura del Diacono

OIWINANDONE SETTE ((;L,J ALTRI RICEVERANNO L'ORDINAZIONE NEL NOVEMBRE PROS- SIMO). TRA I QUALI LUH~I GUERINI. IL VESCOVO NE HA RICORDATI I VOTI E I COMPITI NELLA COMUNITA' ECCLESIALE IN TUTTE LE OPERE PASTORALI.

Solenne concelebrazione sabato 27 giugno nella Cattedrale di Brescia dove il nostro Vescovo ha conferito l'ordine del diaconato a un primo gruppo di chieri:i, tra i quali il nostro Luigi Guerini.

Con i I Vescovo hanno concelebrato i Superiori del Seminario. i sacerdoti novelli e i sacerdoti de-Ile parrocchie degli ordinandi. Erano presenti i fami- gliari e i parenti dei nuovi diaconi e una numerosa rappresentanza di parrocchiani.

Il Pontificale é iniziato alle ore 16.30. Dopo le letture della Messa. il Vescovo ha rivolto agli or- dinandi le sue raccomandazioni.

Mons. Morstabilini ha preso lo spunto proprio dai testi biblici letti po:o prima.

Il primo pensiero si é riferito al salmo respon- soriale che dice: " Adempirò i miei voti al Signore davanti a tutto il popolo"·

Quali sono questi voti che il nuovo diacono si impegna ad adempiere7

Riauarrl:rno. ha rletto il Vescovo, la decisione del r:P.libato che stabilisr.e lo stato di vita per sempre:

la decisione di nreahiP.ra r.on l'impeano di recitarP.

per semore la liturnia delle ore: la decisione di obbedienza al Vescovo.

Ouesti voti sono rivolti al Sianore, e cnstitu;- s -nno un onore anche se comoortann sacrifici. e vP.noono oron1mr.iati davanti a tutto il popolo cri.

sti,inn. raooresP.ntato durante la consacrazione da ou;inti snno presenti e che :ostituiscono la Chiesa r.he é in Brescia.

NP.lla sP.r.onda lettur:i vi é l'ammonimento: "Chi f,i onere di misericordia le compia con qioia". Il diacono deve fare ooP.re di misericordia a servizio dP.i nf1\/f!ri or:i rl:a rli;icoro appunto, e poi an:ora ou::Jndo sari:l sacerdote.

OnP.ra di misP.rir.orrlia in primo luono verso i nir.r.oli r.nn l';issisten7,1 P lr1 catechP.si. Il SacP.r- rlntP. chP. trascura i piccoli trascura il servizio del diar:onato.

Ou;ndi qli anziani che stanno diventando sem- nrP. oiù una ~l;issP. cli Pmilrnin:iti. Per loro vi sono si IP. ooP.rP. assistP.n1.iali cli nqai. ma troppe volte P. solo 11n'assistP.n7'1 m,iteriale: oer loro viene a m,inr.are il cuorP.. P. ouestn lo dP.ve dare il diar:ono lnfinP. ali ,immalati e i noveri. che sempre avrannn hisnflnO rii onere di miserir.ordi,i Tilli ooere PP.rò r!P.vnnn eHserP. r.nmniutP. r.nn oioiil P. aenernsitil sP.n?;i f;ir nP.9,JrP. l,i f,itir.8. San Paoln dice: • E' più h1>llri rl:.ire r.h<è rir.P.vP.rP. •.

Lo gioia è mossim,:1 quando si dà con l'anima.

cercando di -:onvinr.ersi che il vero beneficato é

4

colui che dona anche per la ricompensa che rice- verà alla fine della vita.

Da ricordare. per ultimo. quanto dice Gesù nel Vangelo: " Cosi splenda la vostra luce davanti agli uomini perché vedano le vostre opere buone e ren- dano gloria al Padre vostro che sta nei cieli "·

Il diacono prima, e il prete poi, deve far risplen- de~e la sua luce.

Egli non é un eremita. ma é messo sul ::alen- dario. Questa preminenza diriende solo dai doni del Signore, non dai consacrnti: però la tentazione di accapparrarci tutto per noi é fortissima.

E se siamo sul lucerniere. ha aggiunto il Ve- scovo, é per brillare di luce vera, inti?-riore. auten- tica. Però questa luce é Cristo. deve essere Cristo che é in noi e nel quale siamo immedesimati. Il fatto poi che g·li uomini devono vedere le nostre opere buone é solo perché tutto rjò non torni a nostra gloria e nemmeno solo per aiutare gli altri. ma unicamente perché si renda gloria al Padre.

Se le nostre opere di miseri:ordia. di evangelizza- zione e di ministero si fermano all'uomo, esse non raggiungono il motivo per cui Gesù ci manda ad operare nel mondo.

Concludendo. il Vescovo ha raccomandato agli ordinandi e a tutti. anche alle religiose e ai laici. che queste indicazioni si stampino nel cuore per meglio conoscere la missione alla quale ognuno è chiamato.

I Sacerdoti in particolare, e lo stesso Ves,:ovo. hanno bisogno di cogliere questa occasione dell'or- dinazione dai diaconi per rinnovare le proprie pro- messe al Signore. per far brillare la luce di Cristo che é in noi.

E' quindi proseguita la cerimonia pontificale I nuovi diaconi. che 9ià erano stati chiamati dal Ve- scovo. si sono inginoc:hiati davanti al consacrante che ha rivolto loro le indicazioni che la Chiesa sta- bilisce per il ministero diaconale.

Poi il canto delle Litanie dei Santi e la sugqe- stiva imposizione delle mani per invocare lo Spirito Santo sugli ordinandi e il "Veni Creator".

Il rito é ricco di simbolismo e di preçJhiera A quest'ultima si sono uniti. con spirito di pietà.

i presenti che hanno accompaqnato le preghiere li- turçi;:he e la celebrazione della Messa. Numerosis- sime le comunioni distribuite dal Vescovo e dai no- velli diaconi.

La benedizione solenne del Vescovo ha concluso il Pontificale.

G. A.

Cronaca Parrocchiale

FESTA D'ADDIO

ALLE MAESTRE IN PENSIONE

11 giorno 17 giugno HlHl - presso le scuole ck- mentari di Marorie - si è svolta un'él s1mpc1t1c:1 cerimonia, più frutto di stntita spontaneità che di meticolosa organizzazione.

Insegnanti ed alunni, in concomitanza dell'ul- timo giorno di scuola, hanno salutato le maestre, che se ne sono andate in pensione.

Sono quattro:

Maestra Mari Cristini Maestra Bentoglio Caterina Maestra Guerini Irma Maestra Genini Maria

Nel cortile della scuola si è allestito un altare da campo e don Gianni, parroco di Marane,_ ha ce- lebrato la Messa, presenti il Sindaco, 1'l Direttrice Didattica, diversi genitori degli alunni delle quat- tro insegnanti. tutti gli alunni delle elementari, molti dei quali senza blusina e grembiule, già in spirito di vacanza e che formavano con le loro m1- gliette e gonnelline una suggestiva macchia di co- lore sullo sfondo verde del prato.

Il parroco commentò il Vangelo e in_ merito _alla vita delle insegnanti. spesa nell'opera d1 educ'lz_1onc e di form'lzione dei bambini di tante generaz1on1.

ricordò che « chi semina molto, raccoglie molto!».

Nel salone delle riunioni, il Sindaco - con fa- scia Tricolore - intessè il suo breve ma sentito intervento sul binomio --riccnoscenz'él - ringrazi(l- mento".

Anch:ci il Maestro Fehppi ha porto, a nome elci colleghi del plesso cli Marone, un cordiJle saluto esaltc1ndo il concetto che la «coscienz'l individu'l- Je di aver fatto il proprio dovere rende gioioso .'Jn- che il giorno "triste" dell'abbandono dell'l propri•i attività».

La Direttrice Didattica con poche c commosse prole ha recato il grazie di tutta la Scuoi·¾.

Alla fine il Sindaco ha offerto. a nome del!,, Amministrazione comunale e della Scuola, qu'lttro

"targhe1.1p" d'argento con la scritb:

' "Per la costante dedizione all'educazione di tanti ragazzi

esprimono ap1>rezzamenlo e riconoscenza La Scuola L'Amministrazione"

Un c'lloroso baltim:mi di tutt i presenti h;i h11n

do cornice alla evidente commozione rlell(, festeri- ((iate, che hanno ringraziato cli tuttn cuore. .

Giacomo Felapr•

.J-É NADli .ÈN PENSiù Dopo t.cm<T a.qn lé q · /w la.,sà t, /,u. clas, i s.cècc. la .,ciilu (ricordi bei e brocc)

e sci Dèt d1e 'n fi de-i conce èl rJ'lw d<'spi.as.

,,erchè mn la 1w1 di: s1ws l,, fnya j-iic<·.

G-hf' slrll 'nll ymn r·o11L1.lSSÌ1.l r,el suludus, èn yulu sia f"rnwl <'11 yror, Il li-ice, lé 1.;'hu smilil per gndis eri srmlu pus del luurri i .rncrn srmc f rikc. Mi9u sul n

,,,uni

·nu mri lu mulila le g-hu 'm;egual, nir, ac afronw la vita, e col fu conce. lrser ,scnes luw.:c num le g-hu enseynul oli e.~er galanlom. E siigiir udès che j-è nude èn pensiu g-hè re.~lerù nel si, cor tancc bei iiciù.

IL RITO ANTICO DI S. PIETRO RINNOVATO A PREGASSO

L'estate ventura sarà forse possibile completare i restauri

G. Bontempi

Dice il Zanotti, di Pregasso puro sangue:

« La Festa di S. Pietro a Pregasso è di sapore antico: un po' come aprire l'albo delle fotografie di famiglia e leggervi come eravamo».

Ribatte il Gucrini:

« Non c'è sagra dcli.ultima domenicc1 di giugno che mi possa s~oprire assente». .

E l'uno e l'altro s'incamminano, lasciata la con-

trada, verso la salita di S. Pietro, sorto sulla roccia omonim'.l dove in antico c'era il castello med10eval_~- Un sito, insomma, dove stanno le rad1c1 p1u profonde d2lla comunità civile e religiosa di Ma~

rone e che fa parte del s ntimento popolare cosi che un comitato. riunitosi intorno al Parroco, ha avuto vita facile nel raggranellare fondi da con- vertire in coppi e malta per il necessario restauro.

Gli abitanti sono generosi e si danno da fare con le raccolte mensili e l'organizzazione delle

feste. . .

Di nuovo, rispetto al 1980. il 28 giugno s1 e visto l:1 messa a punto ciel tetto, il restauro del portichetto e la sistemnione dell'esterno.. . . Si è soddisfatti, m'è! molto resta da fa1e. Cosi che non si ammaina mai la bandiera dell'impegno.

Non per nulla Maron'.!, che alle volte appare un ro' sorgnon3 , ha dato vita, in quest_o decennio, a quel museo tipic3m2nte legato al terntono _al_ quale comunità più numerose guar:lano _con mv1d1a. . Osserva Eugenio Guerini, che d1 S. Pietro e dei suoi restauratori è il port·,voce: .

« Proscguirelllo nei nostri int.ervent,1, contando ovviamente sulla confermata generos1ta deHa no- stra gente. oltre che sui proventi dei_ panm1 e. sa- lallle, delle gazzose e della buona tnppa che s~p- pi·imo cucinare. Ci soslcrrù l'apporto della Sov1 lll-

' .· •d ·1 restauro lllterno

tendenza per quanto 11gua1 a 1 •. . . . dell'l'dificio. Vogliamo sp rare che I Ammm1st1a-

5

(5)

zionL' comunalL• non si tircrù in lictr . E ~, il igno-

l'l' conscn•L'rÙ in buona salut l'alpino ttantenne

Stl'fano Tu ria, ntiamo di compi tar, i restauri p ·r la prossima estat , ».

La ricorr nza. con la gremiti sima Me. sa d::?I t;1rclo mattino, · vissuta an ·he in r-ligiosità. Que- sta. dovl'l'osamcnte. ne rappres nta l'incentivo per i locali ' per chi viene da fuori anch se un poco.

mancando il custode e ci •teriorand si gli edifici.

:cmbra ess ·re scemata la fama e l'attrattiva del luogo. he si verrà poi ristabilendo, speditamen- te. se spe::lite procederanno le opere di recupero ambientale.

poi la c ntrada al buon brodo di gallina les- sa, rcclut· ta nel pollaio, ffrirà un piatto di buona cera (che di questi t2111pi molto i apprezza) e si mostrerà compatta n_l s nsibilizzare anche gli al- tri . ull'in10ortanza dello sforzo che sta compiendo.

allora Pietro non tarderà a tornare accoglient~

c 111_ lo fu.

M3, ne ·iamo certi. che la cordialità continuerà a rim,1nere la r?r,;itteristica della contrada di Pre- gasso.

L'AVEMARIA DE S. PIERO Dopo i lré - i sich - i sèt bòc de convensiù '/. roméi. (ò de ordinansa

·1 dàa amò 'n bèl strepù

la campana la nàa avanti amò a sunà 'l

f

àa per derviqa i ace ai dormentù là, tac i fantasmi cle la not casac vià ià con(inaa 'n val surda

'n cloe de S. Pietro la us no la po! rià la storia che la mé mama

la ma contàa per

f

am durmì e che mé mè 'ndormentae senza mai sintì !a fì.

Al qabolaro "Simbol Marù"

adès ria manca 'n ram la r·ésa aa manca 'l sò romet qhè pio la poesia. dè l'Avemaria sènte che: manca argot lr1 campana dè S. Piero

lr1 turne amò a fas sinti e a le sich clè la matina

"col penser mé, riturne picinì".

G. Bianl'hi

NEL 750° A NIVr.:H~ARJO DELLA MORTE 01 S. ANTOI'- O 01 PADOVA

Sarà ~i~temata definitivamente la Chiesetta di S. Antonio in Croce.

L'inaugurazione coinciderà con la festa dei cacciatori.

11 fallo che, dopo sl!ll s ·coli e m •zzo dalla morlf· cii S. Antonio, sia slat- fatta la ricognizione ci ·liv su· spogli mortali p, compr>nd rne meglio

];1 figura eh · le· avar' notizie storich • avevano tra- 6

mandai.o, è un avvenimento storico che non anelava i nornto.

Ecco perchè un gruppo di "Amici di S. Anto- nio", dopo essersi incontrati in Croce di Marane h·i pensato di sistemare la Chies li.a cl dicata aÌ Santo di Padova, amico degli uomini e pr dicatorc ci Ila parola di salvezza.

Già nel settembre del 1977 si era prnvveduto al rifacimento del t li.o in cemento e legno per ras- sicurarlo del peso della neve; rimanevano da fare lo scavo per il risanamento delle fondazioni a mon- te, il pavimento della chiesetta e del portichetto antistante e 13. tinteggiatura. Queste opere stanno per essere eseguite e resteranno come segno della devozione e dell'attaccamento a S. Antonio che è sempre stato ed è ancora oggi di casa a Marane.

Nella chiesa parrocchiale infatti c'è un altare laterale a lui dedicato con un dipinto d I secolo XVIIT che raffigura il Santo inginocchiato ai piedi d~lla Ver_gine con Bimbo e S. Giuseppe in glori:i.

L ope_ra e quasi c rtamente del pittore Pompl'o Gh1tt1, e molto vicina alla pala del medesimo nelh parrocchiale di Sale Marasino.

Sono. riconoscibili i caratteri di questo pittore formatosi al gusto veneto di Palma il Giovane , del Veronese.

L'altare invece. in marmo con intarsi di marm policromi provenienti molto prob,;ibilmente dal! precedente chiesa di S. Martino, e:l è tipico ese1 nlare dell'artigianato del m<J.rmo del XVIII seco (bresciano o bergamasco).

La chiesetta di Croce invece è recente e n•

1943 fu al centro di un sanguinoso scontro fra te deschi e partigiani che portò all'annient·qmento -i

quasi tutti i primi nuclei partigiani del Monte Gt glielmo.

Nel novembre del 1962 è stata scooerta, a r' corda di questi tristi giorni. un,;i lapide che reç nueste parole: « S. Antonio di Pa:lov,;i. che protes~

Marane il 9 novembre 1943, ottenga requie ai morl' la fratellanza fn italiani. la pac al mondo».

Centro « S. Giuseppe »

.brevi annotazioni in margine al « Grest »

Dal l" al 24 luglio si è svolto al centro "S. Giuseppe" la 2" edizione del cosiddetto "GREST" (eh si- gnifica: "gruppo ragazzi estivo o estate"). Più di cinquanta ragazzi e ragazze dai 7-8 anni ai 13-14 an- ni hanno partecipalo con entusia- smo a questa iniziativa della par- rocchia.

L'idea è nata dal fatto di voler aiutare i nostri ragazzi, che non so- no andati al mare o in montagna,

él vivere dei pomeriggi istruttivi insieme e in allegria.

La metodologia seguita è di tipo

"esperienzale"; cioè partire dalla vita concreta vissuta dai ragazzi nella loro mentalità e nell'ambito del loro paese, per giungere a far maturare in loro alcuni atteggi - menti di rispetto e di amore che ci sembrano indispensabili, sia dal punto di vista umano sia da quel- lo cristiano. La mela era, forse, ambiziosa e alta ed i risultati non sono, forse, stati all'altezza, ma credo che i ragazzi abbiano impa- rato egualmente molto.

I ragazzi erano divisi in quattro gruppi ed erano seguiti da alcuni giovani che fungevano da anima- tori e assistenti, e ai quali va, sen- z'altro, il nostro più sentito rin- graziamento per l'entusiasmo e la passione impiegati in questo non facile compito.

In queste settimane abbiamo cercato di avvicinare i ragazzi a temi importanti quali:

La riscoperta di alcuni elementi naturali indispensabili (ma poco pensati) come l'acqua (e il suo uso e abuso); l'approfondimento e una maggiore conoscenza del nostro paese e delle sue ricchezze artisti- che e culturali; e infine il ruolo po- sitivo e negativo dei mass-media.

Naturalmente oltre a tutto que- sto (svolto nei lavori di gruppo), c'è stato anche molto tempo dedi- cato ai giochi all'aperto e alle va- rie gite, cose tutte che hanno con- tribuilo a far crescere il clima di allegria e di gioia di vivere insie- me, caratteristiche di questa espe- rienza.

A margine di questa breve nota di cronaca, credo vada anche detto che ho notato una certa generale incapacità dei nostri ragazzi a la-

varare con costanza costrulliva- mr-nte n i gruppi (fors ;;nch p •r i num rosissimi e banali litigi) co- me pure una c rta difficoltà ad in- serirsi nei giochi collettivi.

Tutto ciò è dato, certo, dal no- tevole individualismo serp ggian- te anche il loro come, in generale, nella società odierna. Tuttavia pen-

so eh po rc•mo migliorarr• !!U que- sto punto, vista li.I grancir· volonta cii utti i part ·cipnnt1 al "CREST"

di ritrovarsi i prossimi anni p-r del le cspC;ri nz •, spero, sempre mi- gliori e piu co;trutlivC!.

Con aff ·tlo ringrazio tutti, don Giuscpp e animatori del "GREST".

TRAGEDIA SU L LAGO

Scomparso n e l lago in te mpes ta me ntre prati.ca il wind - urf

Domenico Rinaldi, sposato Be- rardi, di 43 anni e padre di quattro figli è scomparso nel lago venerdì :; luglio mentre infuriava il nubi- fragio che ha investito il lago d'I- seo.

Nel lardo pomeriggio di vener- dì il Rinaldi, appassionato di wind surf, approfittando del vento che

«rinfrescava• scendeva in 11cqua e cominciava a veleggiare.

Improvvisamente il vento au- mentava di forza e nel cielo si preannunciava il più temibile dei temporali del lago d'Iseo: la fa- mosa «sarneghera», conosciut sul Sébi110 per il terribile infuriare. Il Rinaldi, conosci tc,re del lago, C"1 -

cava a quel punto di riguadagnare la riva ma le onde ed il vento a- vevano ragione dei suoi sforzi e lo spingevano al largo.

Fral,anto da terra il figlio Si- mone, 16 anni, intuiva il pericolo che il padre stava correndo e, sa- lito su una barca a motore, pren- deva iì largo per tentare di por- targli soccorso.

Lo raggiungeva fidando le on- de ed il vento al largo dell11 locali- tà Vaccarezzo ma, mentre cercava cli avvicinarlo, gli si spegneva i I motore e, nel disperato tentativo di farlo ripartire, si tranciava la cordina d'avviamento. Il vento e la corrente trascinavano così la barca del ragazzo lontano dal pa- dre, aggrappato alla tavola del wind surf.

Nonostante gli sforzi di Simone lo scafo, in balia degli elem nti, veniva sospinto dalle onde in un'ansa di fronte a Toline da dove

il giovane riusciva a raggiungere la riva. Da qui, telefonava alla ma- dre informandola dell'accaduto.

Prontamente intervenivano i ca- rabinieri - che dispongono di un natante attrezzalo per il soccorso sul lago - e iniziavano, aiutali da alcuni volontari, le ricerche. Que- ste però non davano alcun esito, anche perch ·, nel frattempo, era sopraggiunta l'oscurità. Passava co- sì per i familiari una notte di an- sia nella speranza che il congiunto fosse riuscito a guadagnare la riva.

Le ricerche ripresero la mattina:

verso le 7 veniva ritrovata vicino a Iseo la barca che il figlio aveva ormeggiato a Toline e che la furia del vento aveva strappato dalla riva; poco più tardi veniva avvi- stato e recuperato di fronte a Mon- tisola l'wind surf del Rinaldi. L'o- pera dei carabinieri di Marane - maresciallo Berardi ed appuntato Cherchi e carabiniere Caria - del- la guardia di finanza di Pisogne e dei volontari non ha più dato al- cun esito. Va considerato che la zona di lago dove pr sumibi !men- te l'uomo è finito in acqua è una delle più profonde (duecentocin- quanta metri circa) e attrav rsata da forti correnti subaquee.

La disgrazia ha suscitato una vi- va impressione fra gli abitanti di Marane, dove il Rinaldi titolare di un distributore di benzina sul- l'autostrada Mi !ano-Venezia era molto conosciuto e stimato.

Alla famiglia Rinaldi Berardi

così duramente provata esprimia- mo le nostre più vive condoglianze.

7

(6)

Anagrafe Parrocchiale

BATTESIMI

Scalvini Vito Tiziano di Lino e di Crislini !audia nato il 14-3-81 ba t zzalo il 7-6-1981;

Bontempi Donatella di Giampietro e di Pezzotti Fiorenza nata il 21-2-81 battezzata il 14-6-81; Cri tini Piergiorgio di Giuseppe e

di Moretti Liliana nato il 2-4-81 battezzata i 1 14-6-81;

Gigola Elena di Francesco e di Guerini Pierina nata il 29-3-81 battezzata il 14-6-81;

Gheza Andrea di Gregorio e di Ghirardelli Maria nato il 25-2- 81 battezzato il 14-6-81;

Bassini Stefania di Alfredo e di

VIAGG IO A LERICI - CI

1

0

'--

UE TERRE - PISA 4 - 7 SETTEMBRE 1981

4 SEITEMBRE (Venerdì) MARO E

BOCCA 01 MAGRA

Partenza al mattino da Mara- ne in pullman verso Parma e La Spezia. Arrivo a Bocca di Magra verso le ore 12. Sisle- mazion in pensione e pranzo. Nel pomeriggio trasferimento a Pisa e visita della celebre Piazza dei Miracoli. Sos a inol- tre a Viareggio. Rien ro in se- rata a Bocca di Magra. Cena e pernottamen lo.

5 SETTEMBRE (Sabato) LERICI

CINQ E TERRE

Dopo la prima colazione par- t ,nza in pullman per L -rici.

Imbarco sul ba elio per Por- to Yen •re e visita dell'incan- vol promon orio. Ri ntro in ba telli a Lerici rasf Prim n- lo a Bocca d1 Magra. Pranzo.

-1 pomeriggio visi a delle cinqu · ·rre (Riomaggiore, V ·rnazza ·cc). RiC'n M in se-

rata a Bocca di Magra; cena e pernottamento.

6 SETTEMBRE (Domenica) PORTOFINO

CHIAVARI RAPALLO

Dopo la prima colazione par- tenza per Rapallo. Visita del- la cittadina e salita al Santua- rio di Mon enegro. Pranzo in risorante a Rapallo. Nel pome- riggio escursione a Portofino in barca. Rientro in serata in pensione; cena e pernottamen- to.

7 SETTEMBRE (Lunedì) BOCCA DI MAGRA MARONE

Dopo la prima colazione visi- a a Chiavari (Madonna del- l'or o) e a La Spezia (arsena- le). Pranzo in pension . Nel pomE:riggio par enza p r il ri-

orno via autos rada della Ci- sa. Arrivo a Marane in serata.

Quota di partecipazione: L. I 50.000 (minimo 40 par cipanti).

co F ,1 ,\'t r:o , lt 1 ·.Yt 1 nt u · sso

e (;() /(() ,\'/:' ! '.. FIO/(! /JI or;.\'/ '/'/1

1()

Pluda Milena nata il 25-4-81 battezzata il 21-6-81;

Bonvicini Fabrizio di Pietro e di Roccia Isabella nato il 16-4-81 battezzato il 21-6-81;

Zanotti Eliana di Mario e di Cor- sini Eugenia nata il 2-2-81 bat- tezzata il 28-6-81;

Bontempi Diego di Gianluigi e di Piantoni Giacomina nato il 21 -4-81 battezzato il 28-6-81;

Guerini Simone di Rosolino e di Turelli Natalina nato il 5-5-81 battezzato il 28-6-81;

Cristini Massjmo di Marco e di Buffali Cecilia nato il 1-4-81 battezzato il 5-7-81;

Guerini Elisabetta di Luigi e di Guerini Agata nata il 8-5-81 battezzata il 5-7-81;

Berardi Valentina Zelda di Valerio e di Tosoni Giliola nata il 9-3-81 battezzala il 26-7-81.

lATRIMONl

Cristini Antonio e Venturelli Ema- nuela coniugc1ti il 6-6-81; Crislini Dario e Lonardi Anna Ma-

ria coniugati il 11-7-81.

FUORI PARROCCHIA Gorini Piero Luigi e Crislini Linda

Luigina coniugati a Sale Ma- rasi no i 1 5-5-81.

DEFUNTI

Costanlini Maria in Comelli, d· anni 47, morta il 15-6-81; Turelli Ernesto Antonio, di ann

70, morto il 6-7-81;

Zanolli Mare' Antonio, di anni 8f- morto il 10-7-81;

Turelli Domenica ved. Bcrlagna di anni 91, morta il 19-7-81.

ONORANZE

FUNEBRI

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di CHISTJNI P.G . (Conte)

FABBHICA BOMBONIERE

Vendita dettag lio - Ingrosso - Prezzi di fabbrica per Nozze - Cresime - Battesimi - Prim e Comunion i

Vi.i Homa n. 2 1 -2!'> - T e!. (0:W) 0872 I!) ~ IAHONb

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SABATO

(1)1\ /:'S/1O/UU: /:'I C,\All'INC:l

Parrocchia di Marane

SERVIZIO LITURGICO FESTIVO

GOTTESDIENST - SERVICE RELIGIEUX TIME TABLE FOR FEAST - DAY MASSES

CSAMSTAG - SAMEDI - SATURDAY)

CHIESA PARROCCHIALE OR E 18.30

DOMENICA

CSONNTAG - DIMANCHE - SUNDA Y) CHIESA PARROCC HIALE

CHIESA DI VESTO

CHIESA DI COLLEPIANO

ORE 7 - 8 - 9.30 - 11 - 18.30 O RE 9.00

ORE 17.00

e Al TURISTI ITALIANI E STRANIERI,

e AL "PERSONALE DIPENDENTE DELL' ATTIVITA' ALBERGHIERA E COMMERCIALE"

e E Al FEDELI DELLA COMUNITA ' PARROCCHIALE

PORGO L'AUGURIO DI UNA ESTATE SERENA E CRISTIANA.

"QUESTO E' IL PIU' PROFONDO SIGNIFICATO DELL'OSPIT ALITA' CRI- STIANA: PRESTARSI VICENDEVOLE APPOGGIO SULLA STRADA VER-

SO

L'ETERNA PATRIA".

IL PARROCO

Suppl1•rn('n o " "Ln Vor·r, del PoprJlrJ" n. 28 ci I 30 lugl10 HJ81 - Direttore don Antonio Fappani - Brcsc1 Tipografi;, S4ué1ss111a - Br •scia

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