STATISTICA ·
DELLA POPOLAZIONE
DELLO
STATO PONTIFICIO
DELL' ANNO 1853
CO~IPILATA
NEL MINISTERO' DEL COl\lMERCIO E LAVORI PUBBLICf
_ ...... ~, ··v· ' ... ~.. '- '
ROMA
DALLA <fIPOGR,HIA DELLA REV. CAM., APOSTOLICA .,...,.. . ..
1857
INDIe E
DELLE MATERIE CONTENUTE NEL PROEMIO
a.!lleea
C ensimenti antichi . . " ., . . . Popolazione di Roma dell' anno 1198
, Con~igl'i di -Statistica. . . :" . • . '. . Modo tenuto nel fare il censimento .
Popolazione divisa per parrocchie, case e fa- miglie . .... . . . . . .. ,. . . . . . . . .' . . Popolazione degli anni 1816, 1833, 1844, 1853... . . . ' .' . . . . . : . .' . .'. . . . Acc'rescimento della popolazione . . . . Popolazione delle, città, e· d~lla campag,na. . Opinione circa l'accumularsi delle persone
nelle città gl'a1~di . . . . . . .. ,. . . . . Stato della famiglia. . . . . . . . . . . . . . . Catasto . . . • . . . . . . . . . . . . . , 'Nume1'0 delle case e opinioni sul valore delle medesime. . . . . . . ; .. . . . . . . . . : Superficie dello Stato e popolazione assoluta
e 1'elaliva. '. . . . . . . . . . . . . . . '" . Estimo' delle Provincie e dei prodotti ag1'icoli.
Agr'icoltura.· . . . .. . . . . . . . . . . . Qualità dei terreni . . , e 4iverse colture in otto
prov'tnc'te . . . . . . . . . . Popolazione mutaMle.. ~.
Scolar'i . . . . . . . Milita1'i. . . .. . . . . . ,
. Ca1'ce,'ati. .. . . . . .
CQndannati. . . . . . . . .
.
. .. "
~ . .
.
PAG,
,II II III XIX
XXI
xxu /
XXIV XXX
XXXI XXXI
xxxm'--,
XXXIV
XL __
XLII XLIII
XLIV XLVI XLVI XLVI , XJ,.VII XLVII
,I
•
PAQ
Rei di delitti maggiori nell' anno t 853 . L Pa'l'agoni diversi . . . .. " L Ebt'ei ed Eterodossi . . . .. LIII
Divz'sione della popolazione . . . .. LIII
Comuni più o meno popolate. . . .. LIV
Comuni dai 10 mila ai ~O millt abitanti. LlV
Comuni sopra 20 mila abitanti. . . . . .. LIV Individui, che stanno in comun,' più popolose LlV
Divisioni amministrative degli Stati . . .. LV
Dz'slretti e Govm'ni dello Stato Pontificio nel- . l'anno 1855 . . . . . . . . . . . . LVI
Considerazioni particolari sull' aumento o di-
minuzione di qualche popolazi·olle. LVII
Età e sesso della popolazione. . . . LVIII
Dz'visioni della vita. . . . . . LVIIl
Intet'valli, nei quali vien separata l'umana esistenz a. . . : . LlX
Maschi e femmine sotto i cinque an,.i. LIX
- Dai cinque ai dieci annz·. . . LIX
- Dai dieci ai venti anni. . . . LIX
- Dai venti ai quaranta anni. LX
~- Dai quaranta ai sessanta . anni LX
- Dai sessanta agli ottanta anni. LX
- Dagli ottant~ ai novantacinque anni. LXI
- Dai novanta cinque ai cento, e so-
pra i cento anni. . . . . LXI
Numero dei maschi e delle femmine. LXI
Vita probabile. . . . .. . . . . LXIII
. Benefizi apportati dai Religiosi. . . . . LXIV
Educazione religiosa . . . .. .. LXIV _
Popolazione divisa per condizione domestica.. LXVI
Diversità del numm'o dei coniugati . . . . . LXVII
C el ibi . . . . LXVIII J Maritatz~ che (Umorano nell'abitato e nella
campagna. . . . LXX
PAG.
Vedovi e vedove. . . . . - . . .. . LXXI Età paragonate coll' intero della popolazione. . LXXII Abitatori delle città, delle provincie, e stranieri;
ossia popolazione distribuita per origine. LXXII _
Emig1·azione. . .' . . . . . . . . . . . . . . . . LXXIlI_ Popolazione divisa nelle principali categorie.. LXXIV
Clero . .. . . . .' . . . . . LXXV lJlilitari. . . . . . . . . LXXV Possidenti. . . .'. . .' . . . . . . LXXV Divisione della possessione:.. . . . . . . . . &XXVI
Agricoltori . . . .' . . . . . . . . LXXVIII P astori . . . . . . . .' . . . .. . " . . . . LXXIX
S .,
erv'ttu . ... .' . '. . . .. . .' . .. . . . . . LXXIX.
. Studenti. . . . .. -, . .
Maestri. . . . . " . . . .
.
Poveri. . ." . . . . . .. . . . . . . .
• • • • LXXIX LXXX
• • • LXXX
INDICE DELLE TAVOLE Tav. 1. A. Popolazione. distribuita per par-
rocchi~, case e famiglie . . . . 3 Tav. 1. B. Popolazione distribuita per coma-
, m', case, famiglie e luogo di abitazione. 179 Riepilogo della Tav. I. A. e B. . . .. 235 Tav. Il. Popolazione muta bile . . . .. 239 Riepilogo. della Tav. II. . . . . . . . .. 278
Tav. III. Comuni, nei quali dimorano gli
ebrei e gli acattolici . . . . . . . .. 281 R,iepilogo della Tav. III. ' .' . . . . . . . .. 284
Tav. IV. Comuni ed Appodiati distribuiti per serie secondo il mlmero dei loro
abitanti. . . . . . . . .. 286
~- V Popolazione distribuita per distretti e per
governi . .'. . . . . . . . . .. . . . 291
l'AG.
Riepilogo della Tav. V. . . . 299 Tav. VI. Prospetto della superficie e della
popolazione dello Stato Pontificio . . o ' 302 Tav. VII. Popolazione distribuita per età e.
per sesso . . . . o • • o • o o • • 306 Tavo Vlll. Popolazione distribuita per con-
dizione domestica o • • • • • • • o • • • • 310 Tav. IX. Popolazione distribuita per origine. 315 Tav. X. Popolazione distribuita per pt'inci-
pali categorz'e . . . . . . . . '. 318
•
,
ALLA
SA~TITADI N. S
PAPA PIO IX.
FELICEMENTE REGNANTE
••
BEATISSIMO PADRE
'.
. .
Dopo molta cura, e molto studio .ne è riuscito ' di compiere il novero della ' .popola-
I zione di. questo Stato, che ' la Divina Provvi-
. denza' ha confidato al paterno reggimento
de; Sommi Pontefici. E poichè fra le tante
· . sollecitudini, con le quali la SANTIT A' V
o-
STRA di continuo intende al bene de' suoi sudditi, si è degnata di ordinare, che ad utilità delle pubbliche Ammi!listrazioni si com- ponesse, e si stampasse la presente Statistica;
cosÌ è come· per adempiere ad un debito di gratitudine, che questa opera si presenta oggi al suo Autore. Nella quale, se la SANTITA' VOSTRA non troverà tanta perfezione da corrispondere al buon volere, con cui fu composta, vorrà attribuirlo alla difficoltà e
novità di tali Studj, anzi che a difetto di
...
quella pronta e diligente osservanza, che tutti LE dobbiamo.
Accolga pertanto benignamente la SAN- TITA' VOSTRA
r
animo devoto più che r o- pera di quanti vi ebbero parte concedendoner
Apostolica Benedizione, che per se e per gli altri implora prostrato a suoi piediDi Roma li 21 Gennajo 1857.
L'timilissimo Dnoli55imo Obbedientissimo Figlio e SuJdito
GIUSEPPE MILESI
1Ih~ISTRO DEL CO!llll!RGlO E DR' LAVORI PUBBLICI
PROEMIO
L'
. uso d." noverare "l l popo l o non so o non è nuo-l C.cnsimcnti aDIi·vo fra noi ~ ma è manifesto che la città di Roma lo cbl.
abbia accolto fino quasi dalla origine sua, imperoc- chè il primo a fare il censo fu il R è Servio Tullio.
Il quale ordinamento essendo ravvisato, siccome è utilissimo, fu continuato in progresso con eleggervi una magistratura, che fu delle principali , e i due personaggi dei più illustri, éui era conferita chia- marono censori. Dalle cerimonie poi, che seguirono il compimento di cotai descrizione invalse il nome di lustro, che rinnovellandosi in ogni cinque anni si tolse pure per dinotare simile spazio. E bene s'ar- gomentarono i Romani che il censimento dovesse rei- terarsi a certo determinato tempo, giacchè variando del continuo lo stato delle persone, l'un novero non sarebbe apparso più veritiero se non ne fosse succes- so un altro, ove il cambiamento avvenuto nelle fa- miglie o da nascite, o da· morti, o da matrimoni, o la condizione, o il sorgere, o il cessamento loro si registrasse. La qual cosa da noi s'appellerebbe mo- vimento. Non dee entrare iIi questo proemio lo svol-
r:; re tutti i lustri celebrati in Roma, bastando sola- mente l'indicare che fino dall' anno 278, secondo si
A
..
Il - '
. ' .
trae da Dionigi, non vi era ignoto il ripartire la po-
'polazione in più classi nel. fare il censo. Sem~ra però
. che Augusto fosse il primo a comandare la eriume- l'azione delle persone e dei beni in tutto l'impero con editto reso celebre nelle ' sacre carte, deputando per ciò venti uomini de' più ragguardevoli. Come col declinare dell' impero romano e col sopravvenire del- la dominazione de' barbari andasse smarrito un tanto necessario ordinamento . è facile l' immaginarlQ attese le guerre e le calamità di que' secoli, cosicchè 'pare . che · dalla èensura di Vespasiano e: di Tito, che ' fu . nell'anno 94 di Nostra Redenzione, non s'abbia più
traccia di lustri.
Ahitatori dcl\'an- . '. Varie sono state le' sentenze rispetto agli abita-
tic;! Roma. tOl'i dell' a,ntica' Roma,. sulle quali non fa di. mesti~l'i l'intel'teilersi quando ' ne hanno disc.orso· David Hu-.
. me . nel suo saggio sulla popolazione· delle nazioni antiche, Dureau de la Mal1e (t), e il conte di Tournon~
J)~polaziollc di Laonde trascorse le età· di mezzo, uno. de' primi do-
Homa dall' anno cumenti che t.ornino a dichiarare la· popolazione di
1198. , . ' .
Roma si è 'quello dell' amio 1 t 9~, in cui ·ci viene' mo- ..
strata ascendere a· trentacinque mila anime solto il pontificato· . di Innocenzo III. Ma col trasferirsi del Sommo Pontefice. in Avignone rimanendo abbassato lo . splendore di questa città, se ne scemò la popola- zione eziandio, che. era'"discesa a· sole diciassette mi- la anime nel 1377.'Col ritorno della Santa Sede s'ac- crebbe la prosperità .per modo. che sotio Leone X vi si contavano sessanta ' mila abitatori. E quantunque ne rimanesse priva per quasi di una metà, aIlol'Chè fu COl'sa dalle soldatesche di Carlo V, giacchè cessa~
. to il saccheggiare i superstiti .si ritrovarono in tren-
(1) Économi~ Politique Des Romains.
- 111
tatremiIa, pure si riebbe subitamente, e in partico- lare per la virtù del Sommo Pontefice Sisto V. La quale virtù fu sÌ' grande che rIuscì a procacciare la pace a' sudditi suoi, e da quell' epoca aumentandosi in Roma ogni giorno più gli abitatori, è stato no- tato che al principiare del secolo XVIII fossero per- venuti a centotrent' otto mila. E ampliandosi sem7 pre un cotal numero durante questo secolo, ascese nel 1796 a quello di centosessantacinque mila. Fin- chè sull' entrare del secolo XIX, i mali che r af-
flissero allora r aveano ridotto a centoventitrè mila nel 1809. Ma' come piacque al Signore, 'che è da- tore di ogni bene, di ricondurre in Roma il Sommo Pontefice Pio VII, e resa questa città colla dimora della Sede Apostolica fiorente e popolosa, fu dalla saggezza di quell' ottimo Pontefice pubblicato il M.oto Proprio dei 6 Luglio 1816 con in fine una statistica della popolazione di Roma e· delle provincie, della quale terremo conto insieme coll' altra divulgata per comandamento della S. M. di Gregorio XVI nel Ri- parto Territoriale dell' anno 1833.
Da questo tempo in poi niun censimento, che Censime~to dell'
I :l Il' . , S . , Il anno 1803.
procec esse ua autol'lta ovrana era pIU apparso.
pel'chè intendendosi dalla Santità di N. S. PP. PIO IX
di fornirne l'amministrazione pubblica, ha decretato che in una statistica composta nel Ministero del Commer- cio secondo le regole mostrate da coloro, che più si sono segnalati in tale studio, tutti i sudditi suoi si descrivessero, degnandosi di compartire a me il par- ziale favore di dirigere quest' opera e di recarla al termine suo.
L'ordine e i modi da tenervisi vennero divisati Consigli di Stati-
da un Consiglio istituito nel Ministero ~ ove giudicos- stica.
si acconcio il raccogliere dalle provincie le notizie sulla qualità delle persone. Il che repuiandosi che
- I V -
più facilmente e diligentemente verrebbe conseguito se ne fosse dato il carico ai notabili di ogni comu- ne, fu sano avvedimento quello di creare un consi- glio in ciascuna sede di Delegazione e questo appel- lossi provinciale, ed un altro per ogni comune, che fu distinto col nome di comunale, acciò corrispon- desse con quello della città principale della provin- cia, cui el'a ingiunto di ragguagliare il Ministero del- le notizie raccolte, e vi fu deputato l'anno 1853 .
. Essendosi da tutti compiuto alle commesse inge- renze con lodevolissima osservanza, faremo qui men- zione di que' signori, che furono eletti nei consigli di Roma e delle Provincie, si per attestare il gradi- mento delle fatiche loro, e si · per far chiare le ori- gini d'onde procedono le indagini. adatte alla compila- zione di questo censimento dell' anno . 1853.
- v -
CONSIGLIO DI STA CA
NEL M.INISTERO DEL COMMERCIO E LA V ORI PUBBLICI.
o I l • • l'' g
PRESIDENTE
IL MINISTRO DEL COMMERCIO E LAVORI PUBBLICI
DIRETTORE
Cav. Luigi Grifi Segretario Generale del Mi- nistero. del Commercio eco
MEMBRI DEL CONSIGLIO
Rffio P. Bertini Rettore Generale dei Chierici Regolari della Madre di Di.o
Prof. Calandrelli D. Ignazio
Prof. Cavalieri S. Bertolo ~iccola
Sig. Jacobini Agostino Sig. Manzoni Fabrizio
Sig. Cav. Avv. Mondini Lorenzo
- V I -
GLI PROVINCIALI
Q Il • • • • • O
ANCONA
PRESIDENTE
Il Commissario Straordinario ' della Provincia
MEMBRI
Asdrubali Dott. Antonio Baldini Conte Clemente Baluffi Cav. Avv. Giuseppe Barili Monsig. D. Lorenzo Boidi Eriberto .
Cinti Avv. Alessandro Flamini Cav. Francesco
Frontini Canonico D. Antonio
Gabuzzi Ingegnere Gio: Battista Segretario Mancini Cav. Gioacchino
Milesi Conte Enea
Modesti Cav. Dott. Pietro
ASCOLI
PRESIDENTE
Il Delegato Apostolico della Provincia
, .
- V I I -
MEMBRI
. Ainbrosi Monsig. Canonico Gaetiulo Pro-Vica- rio Generale Vescovile .'
Anastasi Filippo ' ..
Crocetti D. Luigi Segretario . Or sini Prof. Antonio
· .Mazzocchi Gaetano
Mazzoni Ingegriere .~uigi
Merli Luigi
·Micheli Ingegnere Luigi Saladini Conte Mariano
· . Sgariglia Conte Marco , Sgariglia Dalmonte .Conte OUavio Talianini Prof. Francesco
Tramazzini Luigi
'. ~ .
-
Il Delegato Apostolico' della Provincia:
MEMBRI
Andreotti Marchese Glo: Battista
· Capasso Conte · Fabio Chiarotti P.ietro
He-Martini Girolamo
Gramignazzi Serrone Canonico D. Luigi :
· Gramignazzi Serrone Avv. S~lvatore Segret.
- TIII . -..
Pacca Marchese Giuseppe
Ros~i Dott. Angelo Antonio Sorda Dott. Francesco Saverio Tair Francesco
. Tomaselli Luigi
BOLOGNA
PHESIDENTE
Il Commissario Straordinario Pro-Legato della Provincia .
MEMBRI
Aldrovandi Conte Luigi BajeUi Cav. Prof. Rinaldo Bevilacqua Marchese Cesare
Davia Marchese Comm. Luigi Senatore di Bo- logna .
. GaspariIii Prof. Avv. Cav. Bernardo Golfieri Monsig. Gaetano
Masi A vv. Tito
Pancaldi Avv. Ferdinando . Ranuzzi Conte Cav. Angelo Rasori Jngegnere Romano Sgarzi Prof. Cav. Gaetano
Toldi Dott. Ingegn~re Giuseppe
,
- - IX -
CAMERINO
PRESIDENTE
Il Delegato Apos~olico' della Provincia
MEMBRI
Battibocca Cav. Tommaso
Betti Prof .. Leopardo Segretario Carsidoni dei Conti Cav. Venanzio Conti Dott. Gaudenzio
Doncecchi Emidio
Fiorgentili Avv. Francesco Franceschi Alessandro Gabrielli Avv. Pietro Maurizi Venanzio
Piergentili Ingegnere Camillo Simonetti Canonico D. Gaetano Voglia Marchese . Rodolfo
CIVITAVECCHIA . .
PRESIDENTE
Il Delegato Apostolico della Provincia
MEMBRI
Alibrandi Giuseppe Arata Cav. Luigi Bartolo Luigi
- x -
De Filippi Pietro
Guglielmotti Cav. Nicc,ola Mazzaroni Rffio P. Giacomo Palomba Cav. Gio: Andrea
FERMO
PRESIDENTE
Il Delegato Pontificio della Provincia
MEMBRI
Fracassetti Avv. Giuseppe Vice-Presidente Bianchini Dott. Alessandro
Cordella Monsig. Arcidiacono Bartolomeo Costantini Ingegnere Giovanni
De Minicis Avv. Raffaele Marfori ·Savini Avv. Attilio Martello Conte Marco Ottaviani Avv. Giuseppe ' Ranaldi Domenico
Ridolfi Ingegnere Frances'co
Vitali Arciprete Canonico D. Francesco
PRESIDENTE
Il Delegato Apostolico della Provincia
•
- X I -
MEMBRI
Angelini Dott. Antonio .
Avventi Conte Colonnello Francesco Segr.
Barillari Ingegnern in capo Pacifico Bonaccioli Prof. Tommaso
BosiProf. Luigi
Canonici Marchese F erdillando Casazza Andrea
Deliliers Avv. Filippo F erlini Prof. Marco Grossi Camillo
Malagò Monsig. Canonico Paolo Pasetti Avv. Francesco
Solieri Cav. Dott. Sante Tranz Cav. Francesco
FORLI'
PRESIDENTE
Il Delegato Apostolico della Provincia
MEMBRI
Guarini Conte Comm. Pietro Vice-Presidente Albicini Marchese Raffaello ·
Bofondi .conte Pio
Brunelli Canonico Arciprete Domenico Segr.
·Colonnelli Angelo .
Fratti Ingegnere Luigi
.: .
. ,
- X I I -
Guarini Conte Giòvanni Lovatelli Conte Gaetano . Matteucci Bordi Augusto
Merenda Conte Giuliano Reggiani Lorenzo
Versari Dott. Calnillo Zannoli Dott. Francesco
'FROSINONE
PRESIDENTE
Il Delegato Apostolico della Provincia
MEMBRO El\'IERITO
Monsig. Giovanni Rosati ora Vescovo 'di Todi
ME~BRI
Boretti Vincenzo Borsa Pomponio
Cagiano Conte Vincenzo Ciatti Dott. Giuseppe De Mattheis Giacomo , Guglielmi Francesco-
Scapaticci Arcidiacono Don Luigi MACERATA
PRESIDENTE
Il Delegato Apostolico della Provincia
•
- XIII -
MEMBRI
Band~ni Marchese Cav. Giuseppe Bianchini Fedele
Bianchini Ingegnere Francesco Costa Marchese Andrea
Mancini Benedetto Ma,scalchi Pacifico , . Mucci Dott. Enrico
Narducci Barone Filippo Segretario Pellegrini Dott. Pietro . Prosperi Ingegnere Camillo
Prosperi Francesco
Saluti Canonico D. Ulderico Severini Dott. Giuseppe
Tambroni Armaroli Conte Ernesto
o .R V I E T O
PRESIDENTE . •
. .
. Il Delegato Apostolico della Provincia
MEMBRO EMERITO .
Monsig. Vincenzo Moretti ora Vescovo di Co- macchio
MEMBRI Bucciotti N. U. Giuseppe Galeotti Andrea
- X I V -
Mancini Ingegnere Vincenzo.
Mazzo.cchi N. U. Leandro.
Miserico.rdia Giro.lamo.·
Pensi Cano.nico. D. Giulio. Vicario. Gep.erale . Po.lvero.si Do.tt. Etto.re
Ravizza' N. U. Giuseppe Segretario.
PERUGIA
PRESIDENTE
Il Delegato. Apo.sto.lico. della Pro.vincia
MEMBRI
Barto.li Pro.f. Francesco' Vice-Segretario.
Bianchi Gio.: Battista
Borgia Mando.lini Giuseppe Bruschi Pro.f. Do.menico.
Co.nestabile Co.nte Gio.: Carlo Segretario.
Degli Azzi Pro.f. Giustiniano.
Laurenzi Mo.nsignOl' Carlo.
Liverani Ingegnere Pao.lo.
Martini Pro.f. Matteo.
Massari Pro.f. Cesare
Mo.ndrago.ni Ingegnere Do.menico. . Purgo.tti Pro.f. Sebastiano.
Severini Pro.f. Giuseppe
- x v -
PESARO E URB,INO
PRESIDENTE
Il D.elegato Apostolico della Provincia •
MEMBRI
Baldassini Marchese Carlo Bertuccioli Luigi
Bontà Vincenzo
Buffalini Ingegnere in capo Luigi Galvani Dott. Domenico .
Mazzoli Canonico D. Antonio Meli Cav. Prof. Domenico Piergiovanni VIncenzo
Salvatori Dott. Giacomo
Serrani Canonico, D. Catervo
RAVENNA
PRESIDENTE
Il Delegato Apostolico della Provincia
MEMBRI
Mancurti Conte Avv. Antonio Vice-Presidente Cavalli Marchèse Vincenzo
Fahbri Canonico D. Giovanni F abri Prof. Santi
Ghezzo Dott. Emilio
- X T I -
Malagola Cav. ~ott. Luigi Martinetti Pietro
Monghini Ipgegnere Gaetano Nabruzzi Ingegnere Francesco Orioli Ingegnere Luigi
Sangiorgi Filippo Santucci Pietro
Spreti Marchese Bonifazio
. RIETI PRESIDENTE
Il Delegato Apostolico della Provincia
MEMBRO EMERITO -
Marchese Clemente Crispolti MEMBRI Canali Marchese Adriano
Corona Canonico Arcidiacono D .. Francesco Corona Ignazio
~rispolti Marchese· Tommaso Segretario
. Falconi Carlo . .
Leoni Marchese Paolo Severi Cav. Niccola·
Silvestroni Dott. Vincenzo SoIivetti Ingegnere Luigi
Vincenti Mareri Conte Giacinto
..
- XVII -
Vincentini Marchese GIUseppe , Vincentini Marchese Vincenzo
SPOLETO
PRESIDENTE
Il Delegato Apostolico della Provincia
MEMBRI
Aleandri IngegnerB Ireneo Buzj A vv. Vincenzo
Della Genga Conte Commendatore Alfonso Giovannetti Dott. Domenico Segretario
Leoncilli Monsig. Arcidiacono D. Alessandro Masi Benedetti Tommaso
Montani Conte Montano Filippo Morelli Conte Pietro . Petrucci Cav. Domenico Pian ciani Conte Leopoldo Sorchi Giuseppe
V E L L E T R' I
PHESIDENTE
Il Delegato Apostolico della Provinc ia
MEMBRI
Alfonsi A vv. Raimondo
Andreoli Ingegnere Giuseppe
c
- XVIII -
C omparetti Giovanni Corsetti Camillo
Legge Dott. Luigi
Nanni Canonico D. Pietro Segretario Nicolucci Vincenzo
Pisani P .. Riìio Prof. D. Luigi Salimei Cavaliere Antonio Ulisse Cesare
V I T E ·R B O
PRESIDENTE
Il Delegato Apostolico d'ella ProYÌncia
MEMBRI
Ceccotti Canonico Professore Segretario Cristofari Prof. Gabriele .
Liberati N. U. Liberato Pazzi Dott. Giacinto . Pocci Conte Cesare Pompei Pompeo
Tabarrini Canonico D. Girolamo ' Venturini Conte Filippo
Zelli l"acobuzzi N. U~Girolamo.
,
- XIX
In capo di questo catalogo avremmo collocato as- sai .volentieri il consiglio di Roma e sua Comarca, cui insieme con tutti gli altri qui menzionati voglia- mo sia manifesto l'animo nostro obbligato attesa la premura: toltasi con moltissima efficacia nelle. nuove e difficili indagini, se nonch~ nel secondare la pre- ghiera sua porta al Ministero di tacerne i nomi, non
vogliamo o che s'intenda che Boma e Comarca man- chi del suo consiglio composto di egregi e sceltissi·
mi . signori, o che si debba imputare a trascuranza il declin'are dal farne il meritato encomio, o l'occultare la gratitudine somma, che gli professiamo.
I quali elogi e la quale riconoscenza debbonsi in . prima agli Ordinari e poscia ai Parrochi pel' ·la sol- lecitudine messa nell' avere accolto gli uffici della, S. Congl'eg'aiione de' Vescovi e Regolari contenuti nel- la lettel'a dei 15 Marzo 1 $52 coll' apprestare le no- tizie occorrenti, onde più spedito ed esatto riuscisse il censimento. E quindi vi hanno diritto i Consigli Comunali, cui non meno degli altri andiamo debitori del concorso nell' operare 'e de' l'icevuti ragguagli.
E certo sarebbe stato pure nostro desiderio di ag- giungerne qui l'elenco di tutti, sÌ per render loro giQsta testimonianza della divozione al Sommo. Pon- tefice nell'averne adempito g~i ordini puntualissima- mente, e sì per apportal'e autorità maggiore a que- st' oper~, ma' noI permette la brevità del proemio.
Ad evitare ciò che avvenne in Francia nel regno Modi tenuti nel
di Luigi XIV, epoca nella quale vi cominciarono i ~~~e il censimen- censimenti, che il divisamento di una statistica non .
·sortisse l'effetto suo, perchè non procedeva da meto- . do, nè vi era servato uri m()do conforme in ogni pro- vincia, ne ha giovato la regola tratta dalle statistiche recenti della Fl'ancia, dell' In.ghilterra, del Belgio, e di varii Stati Italiani. Laonde colla esperienza del buon
xx -
successo ottenuto da loro è. stata formala una norma da essere osservata dalle provincie ugualmente, la quale venne distesa in adatte istruzioni, che fUl'ono mandate in istampa ai consigli Provinciali e Comunali cogli esemplari di un modulo,affinchè in maniera con- forme i particolari dinotati in questo si ricercassero e solto i diversi titoli ivi segnati si regisb'assero. .
Censo nominativo Qui deesi avvertire che rispetto alla formazione è stato preferito il censo nominativo all' enumerativo, imperocchè il primo nell' appellare ciascuna pel;sona col nome e cognome suo dichiarandola viemmaggiOl'- mente col nome del genitore, rende più sicuro e più guarentito il computo e più facile il coneggerlo in caso di errore, e perciò tiensi questo modo ne' mi- gliol'i noveri di popolazione. I quaderni ove è stata descritta oltre all' indicare nella prima pagina la pro- vincia, il comune, l'appodiato, la diocesi, e la parroc- chia, sono ripartiti nelle altre in tredici spartimenti ove si espone la denominazione della contrada, il nu- mèl'O della casa, per la qual cosa erasi provveduto per innanzi al rinnovellamento di tai numeri o~e fos- sero cancellali o all' affissione loro ovunque mancas- sero, il numero progressivo delle case, delle famiglie e delle persone, il nome e cognome di coloro, che vi si hanno da notare e il nome del . padre di ciascuno, l'età, lo stato domestico, la professione, se la 'dimol'a sia nell'abitato o nella campagna, e la palt'ia, sel'bando alle ossel'vazioni l'ultimo partimento.
Unite in tal guisa le fatte indagini era d'uopo di rappresenlarle ne' termini proprii della statistica ossia dei numeri, che usa per significare altrui le cose evidenti. Nel che fare bramandosi che tutto si con- ducesse col medesimo accordo e ugualmente nelle pro- vincie, nuove avvertenze si spedirono, affinchè il rie- pilogo acconciamente in più tavole venisse disposto, e di queste eziandio furono mandati i moduli.
XXI
Scorgesi nella prima contrasegnata col N.o 1 letto A Tav. 1: lclt. A.
I l · . d'" h' ParrocchIe, case e
come a popo aZIOne sia IVIsa m parrocc le,. case e famiglie.
fa.miglie, ovvero quante siano le parrocchie di ogni comune, e per ogni parroç~hia quante case si ritro- vino, quante famiglie e quanti abitatori. 11 fine cui tende questa tavola è quello non solo di ridurre in uno specchio, siccome nel riepilogo alla pagina 235 è stato praticato, le parrocchie, le case, le famiglie e il popolo di ciascuna provincia coll' apportarvi un ragguaglio delle famiglie, che albergano in ogni casa e degli individui di. ogni famiglia, ma di ravvisare il numero ~e' sudditi di Sua Beatitudine in tutti i par- timenti, cominciando dalla famiglia col rapporto di que- sta all' abitazione e con separare quella della città da quella . della campagna, e ascendendo alla parrocchia, al comune, alla provincia e da ultimo allo stato. E perchè dalla Tavola t. A non apparirebbe di tratto l'intero degli abitanti di ciascun comune, le parti pl'ese . poi insieme nella Tavola 1. B rilevano il numero loro.
11 ch. Cav. Zuccaglli Orlandini nel proemio della Popolazio.ne P?~
P opo aZIOne I · d' F' l Irenze mc uso ne a statIstIca . l Il . . d l G e ran aUDi. ragoDala ID plU Ducato di Toscana ci ha recato' le opinioni del Bandini,
del Genovesi, del VelTi, Galiani, Briganti, Filangeri, Palmiel'i, Gioja e Homagnosi circa la popolazione, il cambiaI' suo continuo, e gli usi ai quali dee servire l'avel'lle buona contezza. Cosicchè nell' esaminare l'es- sere suo attuale, faremo il paragone della popolazione dello Stato Pontifìcio fra gli anni 1816, 1833, 1844., con quella del 1853. La prima è stata tolta dalla Ta- bella del Riparto Territoriale, che segue il Molo Pro- pl'io del 18t 6, la seconda dal Riparto Territoriale dello Stato Pontificio' a tutto l'anno 1833, la terza dallo stato generale dimostt'ativo della popolazione unito ai 'documenti s atistici pubblicati dalla Presidenza del Cen-
so, onde illustl'are le questioni relative alle strade fer- rate nell' anno 1847.
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POPOLAZIONE DEGLI ANNI
PROVINCIE 1816 ~~33 1844 1853
ROMA ... 13~,087 150,701 171,380 176,002
COMARCA ... 113,116 132,755 ,142,894 150,507
ANCONA ... 147,355 1.58,159 '167,119 176,519
ASCOLI ... ,69,058 78,946 83,980 91,916
BENEVENTO ... 20, t84 2'3,040 22,422 23,176
BOLOGNA ... 280,701 322,228 350,588 375,631
CAMERINO ... 31,136 36,592 37,705 42,991
CIVITAVECCHIA ... 15,886 19,601 24,700 20,701
FERMO •.•...••....•.. 77,089 89404 , , . 104,003 110,321
FERRXRA ... 170,727 210,883 219,109 244',524
FORLI ... . 150;933 194,399 202,546 218,433
FROSINONE ... H6770 , 139,979 142,234 154',559
MACERATA; ... : ... . 197',313 220,130 233,004 243,104
ORVIETO * ... 21,736 24,877 25,253 29,047
PERUGIA ... 181,542 202,660 216,587 234·,533
PESARO E URnINO. 198,145 225,806 235,386 257,751
RAVENNA ... 123767 , 156,552 172,595 175,994
RIETI ... : .... : 55,861 . 59,394 69,755 73,683
SPOLETO .... : ... 1Q2,053 116,75H 126,360 134,939 V ELLETRI *... ' 48,098 56,530 58,313 62,013
VITERBO ... 101,164 113,041 123,874 128,324
Totale ... 2,354, 7~1
-- 2,732,436 2,929,807 3,124,668
Sulla popolazione di Roma dell' anno 1844 abbiamo anteposto il numero degli abitanti fornito dalla Presiùenza del Censo a quello enunciato negli annali universali di Statistica di l\filnno-Tomo IV. 1845 pago 3420 li< li< Nel 1816 Orvieto . e Velletri non eraIW Delegazioni, perciò sono state messe. anlltie per quell'anno
nel presente ordine, assegnando alle comuni la popola zione deno stesso 1816 .
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XXIII
Rechiamoci ora a considerare il numero degli abi- Abitatori .diRoma
tatori di Roma durante il -I700 siccome il tragghiamo durante Il 1700.
da uno specchio · stampato neH' opera del Nicolaj sul- J'Annona di Roma parte 3. pago 142, e da altro in- cluso negli studi statistici su Roma del Conte di ·Tour- non Tom.1. pago 239. Asceridevano nel 1702 a 138568
e accrescendo gradatamente, per quanto vi è dimostra- to ,. in ogni dieci anni erano penenuti a 164586
nel 1795, dal qual tempo procedendo fino al 1810 era- no discesi a t 25023, ma nel 1815 salirono a 128584 e nel 181 fl a quel numero, che ahbiamo notato qui so- pra e che si è aumentato sempre in progresso. r
Medesimamente in questa opera del Nicolaj par- te 3. pago 222 si racchiude il seguente stato delle ani7"
me estratto ~dalle assegne dei Vescovi nell'anno 1769.
Laziò Sabina
Marittima ... .
. Campagn~ .
Patl'IIDonlo ... . Stato di Castro e Ronciglione .. . Umbria e Ducato di Spoleto ... ..
BaronÌa di Collalto ... . Stato e Ducato di Camerino ... . l\'Ia rea ... I • • • • • • I l • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • l ' '
Stato e Ducato. di Urbino ...
277,985 120,763 325,866 273,946 3,022 27,735 4·26,222 153,006
Totale ... 1 ,308,545 ,.
"'Ghiunque abbia favellato della popolazione, e l'abbia come l'indizio o della forza o della prosperità o del- l'ordine o della moralità o dell' industria di uno sta- to, (f) scorgerà dall'esempio qui allegato della capi-
(1) Vasco, Estratti di Economia Politica,-Palmieri, Pubblica Feli- Ilità,-Verri, Meditazioni sull' Economia Politica.
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tale, e questa secondo i precetti del PalmieI'i e del Bo- magnosi deesi tenere in conto principale nelle specula- zioni sui censimenti, e da quello delle provincie, quali anni si debbano appellare più ·fortunati e propizi. E se dall'anno'1815, ossia dal ritorno in Roma della sa. me.
di Pio VII, si voglia fare avvertenza agli accresci-
menti s'avrà .
CAPITALE
PROVINCIE
INDIVIDUI AUMEN TATI
) Roma... 43,915 ( Comarca ... · 37,391
r
Ancona... 29,164 Ascoli... 22,858 Benevento... 2,992 Bologna ... 94',930 Camerino... 11,855 Civitavecchia... 4,815 Fermo... 33,232 Ferrara... 73;~97 .
Forlì ... 67,500 Frosinone... 37,789 Macerata ... :... 45,791 Orvieto... 7,311 Perugia ... 52,H91 Pes31'0 e Urbino... 59,606 Ravenna... 52,227 RietI ... 17,822 Spole lo ... /... 32,886 Velletri ... ;... t 3,915
Viterbo ... 27, t 60 Totale ... 770,4,97
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1"1
ossia aumento di un qua'rlo ·circa.
Paragoni diversi Nel quadro della popolazione dell'Impero di Austria e del suo movimento annuale (1) nell'anno 1818 la po-
(1) Annali di statistica di. Milano voI. 48, 1846 pago 272 .
..
, .
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polazione senza i militari ascendeva a 29,813,586, c nell' anno 1833 a 34,217,494, ossia in quindici anni ne dà un aumento di un sesto circa.,La popolazione del Regno di Napoli di qua dal faro nell' anno 1815 era di 5,095,522 e nell'anno 185·5 di 5,946,320 os- sia venne aumentata in venti anni di più di un quin- to (1). Nel 1851 poi essendo di 6;684,911, secondo l'ultima statistica, si ritrae che dal 1815 a questa ultima epoca sia cresciuta di oltre un terzo.
Nella statistica della Francia pubblicata nel 1837 (2) la . popolazione si scorge registrata coll' aumento se- guente
nel 1801 nel 1806 nel 1821 nel 1826 nel 1836 I .
27,349,003 29,107,425 30,461,875 31,858,937 33,54.0,910
ossia aumento di cil'ca un 'quinto. Ma se qui si traesse innanzi il discorso del ch. Fayet professore in Col- mar, che ha per titolo Accroissement de la popula- tion en France, e si ponderassero i suoi ragionamenti, pei quali con chiude che nel t 789 vi si numerasse- l'O 51,256,800 abitanti,. e 34',250,178 nell'anno 1841, talchè si fossero accresciuti di 2,973,378 in cinquanta anni, il moltiplicare vi sarebbe avvenuto più tardo che nello Stato Pontificio. Perciò dobbiamo star cauti nell'ascoltare quanto ne conta il ch. ·A. Moreau de Jon- nès (5) circa la quantità di individui in varii Stati dell'Europa nell'anno 1788 recati in paragone di quei del 1838, imperocchè non è certo se derivino da giuste notizie.
(1) Annali di statistica di Milano vol. 48, 1836 pago 205.
(2) Territoire, Population pago 212.
(3) Statistique. Population de la France comparée a celle des autl'es états de l'Europeo
D
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Nella statistica dell'Inghiherra pubblicata nel 1854
nelle Tavole dell~ popolazione dell'anno 1"851 pag: 68
Tav. 22 si nota che· questa avendo aumentato pochis- simo dal 1701 fino al 1791, siasi poi moltiplicata quasi del doppio dal 1801 al 1851, talchè novet'an- dovisi nel primo 9,139,704 individui, ne appariscono poi nel secondo 18,004,551.
Non interviene così nella popolaziòne della Scozia, la quale nella prefata statistica pago 154 è .segnata
1821 1841 'I 1851
2,139,852 2,655,110 2,929,638
ossia aumento di un terzo ci.'ca.
Similmente nella statistica dello Stato Sardo stam- pata nel 1839 viene rappresentato l'aumento di quella popolazione in tal guisa
1819 1824 1830 ' 1838
3,419,538 3,674,707 3,972,490 4,125,735
ossia di un quinto ci.'ca.
In Firenze, secondo la .statistica pubblicata dal Ch.
Sig. Cav. Zuccagni Orlandini nel 1848 Tom.1. pago 518
numeravansi 99,698 abitanti nell' anno 1838, mentre ve ne furono raccolti 106,629 nel 184 7, essendo aumen- tati di 8,426 in quel decennio.
Negli stati Estensi, secondo la statistica del Ch.
Consultore Dott. Carlo Roncaglia la popolazione a tutto l'anno 1847 asçendeva a 575,410 anime con aumento annuale sul calcolo di un decennio di 3,497 individui.