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SHATKRYA - Yoga per le pulie di Pasqua
“Senza una regolare pulizia del sistema, non si possono ottenere i massimi benefici dalle pratiche (di yoga). Senza la purificazione del corpo, non si sarà pronti per le pratiche yoga più elevate. Quando il corpo è libero, anche la mente funziona adeguatamente”. Satyananda Saraswati
“Il corpo è il mio tempio,
le asana sono le mie preghiere”
B.N.S YIengar
Pasqua è la festa del rinnovamento tipico della primavera, dove la natura rinasce dopo l’inverno. A tale rinnovamento si associano molte pratiche religiose ed altre tradizioni come le ‘pulizie’, anch’esse alla base del rinnovamento.
E’ un periodo perfetto per rinnovarsi andando a ripulire il corpo in tutti i suoi livelli (fisico, energetico, emotivo, psicologico e mentale) attraverso i Krya, le pratiche di pulizia da millenni praticate nello yoga. Alcune sono complesse e necessitano della supervisione e dell’insegnamento da parte di maestri esperti, altre possono essere praticate anche da neofiti all’interno di gruppi ed altre una volta acquisite possono essere praticate individualmente sulla base delle proprie disponibilità di tempo.
Quelle più facilmente praticabili al bisogno sono sicuramente Neti, ovvero la pulizia del naso con la lota ed alcuni Dauti, come ad esempio la pulizia della lingua. Praticabili in gruppo e poi ripetibili individualmente sono il trataka ed il kapalabhati.
Da praticare dopo un idoneo insegnamento sicuramente il Nauli e lo Shanka Prakshalana.
Le pulizie agiscono sempre su vari livelli, ad esempio Shanka Prakshalana pulisce in profondità l’intestino che da pochi anni anche la scienza occidentale ha riconosciuto come secondo cervello per la gestione immediata degli aspetti emotivi ed anche per l’immagazzinamento delle memorie legate alle emozioni. Trataka pulisce gli occhi, attraverso le lacrime è infatti l’unico modo di eliminare il manganese immagazzinato nel corpo ma allo stesso tempo è un formidabile stimolo per la mente intuitiva.
BASTI - shanka prakshalana
Con basti (scritto anche vasti) si intendono diversi metodi di pulizia del colon. Queste pratiche sono fatte solitamente nel cambio di stagione per rinforzare il sistema immunitario e sono anche utili se si hanno problemi di stitichezza e intestino pigro; possono inoltre alleviare alcune tensioni muscolari della zona addominale che possono portare a nervosismo, stress e, in alcuni casi, indurre mal di testa.
Shanka prakshalana (chiamata anche varisara dhauti) è una pratica intensa, che permette di effettuare un lavaggio completo dell’intero sistema digerente, da effettuarsi sempre sotto la guida di un maestro e nelle condizioni idonee.
I prerequisiti per la sua pratica sono: conoscere le asana necessarie, iniziare la pratica di primo mattino, a stomaco vuoto, dopo una cena leggera e meglio se dopo qualche giorno di dieta sana, prendersi il tempo per la pratica, dedicarsi un’ora di riposo dopo la pratica (totale almento 3,5/4 ore) e riprendere un’alimentazione leggera e sana per i primi pasti successivi alla pratica.
Tale krya consiste nella pratica continua di una serie di 5 posture dinamiche dopo aver bevuto due bicchieri di acqua tiepida leggermente salata (anche 1 dopo qualche seriee richiede due/tre ore per essere completata, ovvero portare a scaricare esclusivamente acqua, avendo pulito efficacemente stomaco ed intestino nella loro interezza. Le posture sono studiate per muovere l’acqua dallo stomaco all’intestino permettendone poi l’evacuazione non per via urinaria ma intestinale, quindi tale pratica può essere assimilata ad un’idrocolon terapia non invasiva e più completa in quanto comprende l’intero apparato gastrointestinale. Le cinque sono da eseguire ognuna per 8 ripetizioni (o 8+8 se dai due lati) e secondo lo schema sottostante: 1 TADASANA, 2 TIRYAKA TADASANA, 3 KATI CHAKRASANA, 4 TIRYAKA BHUJANGASANA, 5 UDARAKARSHANASANA; la durata complessiva di ogni serie avrà quindi una durata complessiva di circa 5 minuti.
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