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SOMMARIO

1. REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE... 4

Glossario...4

Norme Generali...6

Art. 1 – Oggetto del Regolamento ...6

Principi di organizzazione ...7

Art. 2 – I Principi fondanti ...7

Art. 3 – La Struttura Dipartimentale ...7

Art. 4 – L’integrazione delle funzioni amministrative e assistenziali ...8

Art. 5 – La partecipazione del medico di medicina generale, del pediatra di libera scelta e del medico specialista convenzionato ...8

Art. 6 – Le collaborazioni professionali ...8

L’Articolazione Organizzativa ...9

Art. 7 – Tipologia di strutture organizzative ...9

Art. 8 – Le Strutture Organizzative Funzionali ...9

Art. 9 – Le Strutture Organizzative Professionali...9

L’Organizzazione Funzionale ... 10

Art. 10 – I Macrolivelli... 10

Art. 11 – Il Presidio Ospedaliero ... 10

Art. 12 – Il Direttore del Presidio Ospedaliero ... 11

Art. 13 – La Zona Distretto... 11

Art. 14 – Il Responsabile di Zona Distretto ... 12

Art. 15 – Il Dipartimento della Prevenzione... 12

Art. 16 – Il Direttore del Dipartimento della Prevenzione ... 12

Art. 17 – Il Dipartimento Gestionale ... 12

Art. 18 – L’articolazione del Dipartimento Gestionale ... 13

Art. 19 – Il Dipartimento di Coordinamento Tecnico ... 14

Art. 20 – L’articolazione del Dipartimento di Coordinamento Tecnico ... 15

Art. 21 – La matrice organizzativa ... 16

Art. 22 – Il Coordinamento dei Dipartimenti... 16

Art. 23 – I Dipartimenti del Centro Direzionale ... 17

Art. 24 – Il Dipartimento di STAFF ... 17

Art. 25 – Il Direttore del Dipartimento di Staff... 18

Art. 26 – Il Dipartimento Amministrativo ... 18

Art. 27 – Il Direttore del Dipartimento Amministrativo ... 19

Art. 28 – Il Dipartimento Tecnico... 19

Art. 29 – Il Direttore del Dipartimento Tecnico ... 19

Art. 30 – I Settori del Dipartimento di Staff ... 20

Art. 31 – Le Unità Funzionali del Dipartimento della Prevenzione ... 20

L’Organizzazione Professionale... 21

Art. 32 – L’Unità Operativa Complessa ... 21

Art. 33 – Il Direttore di Unità Operativa Complessa... 21

Art. 34 – L’ Unità Operativa Semplice Dipartimentale ... 22

Art. 35 – Gli Incarichi di Alta Specializzazione ... 22

Procedure per il conferimento degli incarichi ... 24

Art. 36 – I principi fondamentali... 24

Art. 37 – Il conferimento dell’incarico di Direttore di Dipartimento ... 24

(3)

Art. 39 – Il conferimento dell’incarico di Direttore di Struttura Professionale

Complessa UOC Dirigenza Medico/Veterinaria e Sanitaria ... 26

Art. 40 – Il conferimento dell’incarico di Direttore di Struttura Professionale Complessa UOC Dirigenza Professionale/Tecnica/Amministrativa ... 27

Art. 41 – Il conferimento dell’incarico di Direttore di Struttura Professionale Semplice Dipartimentale – UOSD... 28

Art. 42 – Il conferimento dell’Incarico PROFESSIONALE di Alta Specializzazione – IAS ... 28

Disposizioni finali e transitorie... 30

Art. 43 – Entrata in vigore ... 30

Art. 44 – Norme transitorie... 30

Art. 45 – Norma di rinvio... 30

2. REPERTORIO DELLE STRUTTURE ORGANIZZATIVE AZIENDALI...31

3. REPERTORIO DEGLI INCARICHI PROFESSIONALI DI ALTA SPECIALIZZAZIONE.36 4. FUNZIONIGRAMMA...37

5. ORGANIGRAMMA...96

L’originale del presente documento è depositato presso la U.O. Politiche e Gestione del Personale.

Il presente documento è diffuso a tutti attraverso il programma “White Paper” visibile attraverso Intranet aziendale e visibile sul sito internet aziendale: www.usl4.toscana.it.

(4)

1.

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

GLOSSARIO

Centro Direzionale: articolazione aziendale che raggruppa le strutture organizzative

professionali corrispondenti alle funzioni amministrative, tecniche e di supporto alla Direzione aziendale.

Dipartimento: aggregazione organizzativa di strutture complesse e strutture semplici; può

essere di due tipologie: Gestionale oppure di Coordinamento Tecnico.

Dipartimento di Coordinamento Tecnico: aggregazione organizzativa garante dell’omogeneità delle procedure operative adottate dalle strutture di appartenenza. E’ caratterizzato dall’omogeneità delle strutture organizzative di appartenenza dal punto di vista delle attività, delle figure professionali coinvolte e delle tecnologie impiegate.

Dipartimento Gestionale: aggregazione organizzativa titolare di budget. Al suo interno si

espletano la gestione di tutte le risorse (umane e strumentali) e la loro organizzazione al fine del perseguimento degli obiettivi aziendali. E’ caratterizzato dalla multidisciplinarietà; in esso confluiscono strutture e professionisti appartenenti a diversi Dipartimenti di Coordinamento Tecnico.

Incarico professionale di Alta Specializzazione IAS: articolazione funzionale della struttura

organizzativa (UOC) connessa alla presenza di elevate competenze tecnico professionali che producono prestazioni quali-quantitative complesse riferite alla disciplina ed organizzazione interna della struttura di riferimento1.

Prevalenza: criterio di rappresentazione grafica delle strutture professionali e IAS all’interno

dell’organigramma aziendale; la struttura o l’incarico vengono rappresentati all’interno del Dipartimento gestionale ove i professionisti prevalentemente operano.

Settore: articolazione organizzativa del Dipartimento di Staff che aggrega strutture e IAS

appartenenti a ambiti omogenei di attività.

Struttura: articolazione interna dell’Azienda alla quale è attribuita la responsabilità di

gestione di risorse umane, tecniche o finanziarie.

Struttura complessa: articolazione dotata di piena autonomia tecnico-professionale,

esercitata nel rispetto degli indirizzi aziendali.

Struttura organizzativa funzionale: insieme di più funzioni operative riconosciute

appartenenti a settori omogenei di attività.

Struttura organizzativa professionale: insieme di professionalità omogenee, attinenti ad una

specifica funzione operativa.

(5)

Struttura semplice dipartimentale: articolazione organizzativa a valenza dipartimentale,

dotata di responsabilità ed autonomia che si esercita nell’ambito di direttive impartite dal Direttore della struttura funzionale di riferimento.

Unità Funzionale: unità organizzativa multiprofessionale che aggrega funzioni operative

appartenenti a settori omogenei di attività all’interno del Dipartimento della Prevenzione.

Unità Operativa Complessa UOC: l'insieme di professionalità omogenee, attinenti ad una

specifica funzione operativa; dotata di piena autonomia tecnico-professionale e direttamente titolare di una funzione operativa.

Unità Operativa Professionale UOP: UO a titolarità comparto (D/Ds) attinente ad una

specifica funzione delle professioni di cui alla Legge 251/00; dotata di autonomia tecnico-professionale da esercitare nell’ambito delle direttive impartite dal Direttore del Dipartimento di Coordinamento Tecnico di afferenza.

Unità Operativa Semplice Dipartimentale UOSD: l'insieme di professionalità omogenee,

(6)

NORME GENERALI

ART.1–OGGETTO DEL REGOLAMENTO

Il Regolamento di Organizzazione aziendale disciplina, in accordo con la normativa vigente e con lo Statuto dell’Azienda USL 4 Prato (di seguito denominata Azienda) approvato con deliberazione DG 405 del 28 aprile 2010:

• l’organizzazione del Presidio Ospedaliero, della Zona Distretto e del Dipartimento della Prevenzione;

• l’organizzazione delle funzioni del Centro Direzionale. Il Regolamento di Organizzazione aziendale è formato: 1. dalla parte normativa, artt. 1 - 45;

2. dal Repertorio delle strutture organizzative;

3. dal Repertorio degli incarichi professionali di alta specializzazione;

4. dal Funzionigramma, quale repertorio delle funzioni operative e dei principali ambiti di attività;

5. dall’Organigramma, quale rappresentazione grafica delle strutture organizzative e degli incarichi di alta specializzazione.

Il presente Regolamento innova e sostituisce il precedente adottato con deliberazione DG 1705 del 21 ottobre 1999.

(7)

PRINCIPI DI ORGANIZZAZIONE

ART.2–IPRINCIPI FONDANTI

L’organizzazione ed il funzionamento dell’Azienda e quindi l’attività delle articolazioni organizzative aziendali, sono informati ai principi di seguito riportati:

• cultura del servizio e senso di appartenenza ad una Azienda di servizi alla persona

• orientamento all’utenza (accoglienza – flessibilità – tempestività – trasparenza – rispetto della privacy)

• efficacia e appropriatezza, interna ed esterna

• efficienza tecnologica e comportamentale

• qualità delle prestazioni

• economicità

• sicurezza nei processi di lavoro.

Il fulcro sul quale l’Azienda fonda le prospettive di successo della nuova organizzazione è la leale collaborazione delle persone che, a diverso titolo, prestano la loro attività professionale e lavorativa per conto dell’Azienda, sia nei riguardi degli utenti, sia degli altri operatori e delle altre istituzioni che concorrono, ciascuno per le specifiche competenze, alla promozione e alla tutela del diritto alla salute.

L’organizzazione aziendale pertanto favorisce e promuove:

• autonomia e responsabilità professionale

• attribuzione dei livelli decisionali coerente con i livelli di responsabilità

• semplificazione e informatizzazione sistematica dell’attività

• collegamento operativo e collaborazione con tutti gli attori del SSR.

ART.3–LA STRUTTURA DIPARTIMENTALE

Elemento distintivo dell’organizzazione aziendale è la struttura dipartimentale, intesa sia quale luogo di integrazione e coordinamento sia quale luogo di accrescimento delle conoscenze e delle competenze, elementi strategicamente indispensabili ai fini di una prospettiva di sviluppo futuro del sistema sanitario nel suo complesso.

Il Dipartimento, definibile come un’aggregazione organizzativa di strutture complesse e strutture semplici, può essere di due tipi:

• Dipartimento Gestionale

• Dipartimento di Coordinamento Tecnico.

Tutte le attività aziendali di natura sanitaria e socio sanitaria (Presidio Ospedaliero e Zona Distretto) sono svolte all’interno di Dipartimenti Gestionali e di Coordinamento Tecnico. L’organizzazione Dipartimentale consente il raggiungimento di:

• obiettivi organizzativi, con il miglioramento del coordinamento delle attività di assistenza, diagnosi e cura del paziente (Dipartimento Gestionale);

(8)

• obiettivi economici, con la razionalizzazione e l’ottimizzazione nell’impiego delle risorse (Dipartimento Gestionale);

• obiettivi strategici, con la diffusione delle conoscenze e lo sviluppo delle competenze (Dipartimento di Coordinamento Tecnico).

Il modello dipartimentale viene assunto anche per l’organizzazione delle funzioni afferenti al Centro Direzionale.

ART.4–L’INTEGRAZIONE DELLE FUNZIONI AMMINISTRATIVE E ASSISTENZIALI

Nell’ottica di una più stretta collaborazione tra il supporto amministrativo e le attività sanitarie, a supporto dell’attività di erogazione delle prestazioni di assistenza ospedaliera, di assistenza territoriale e di prevenzione collettiva, svolte nei Macrolivelli, vengono attivate specifiche strutture organizzative professionali amministrative, le cui funzioni sono inserite nel Funzionigramma allegato.

Tali strutture coordinano, tra l’altro, le attività amministrative di staff dei Dipartimenti gestionali.

Il modello di integrazione delle funzioni amministrative viene esteso anche al Dipartimento di Staff.

ART.5–LA PARTECIPAZIONE DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE, DEL PEDIATRA DI LIBERA SCELTA E DEL MEDICO SPECIALISTA CONVENZIONATO

I medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, anche in forma associata ed i medici specialisti convenzionati sono attori fondamentali della gestione della domanda sanitaria e socio sanitaria e nella valutazione dei bisogni di salute della popolazione.

Nell’ottica dell’ottimizzazione dei servizi, dell’omogeneizzazione dei comportamenti e dell’integrazione Presidio Ospedaliero - Zona Distretto, l’Azienda attiva, nel Dipartimento di Staff, le figure di Referenti per la medicina generale e la specialistica convenzionata.

Nel rispetto delle Convenzioni e dei contratti in essere, l’Azienda è impegnata a valorizzare la piena integrazione dei medici, non in rapporto di dipendenza, nel proprio assetto organizzativo e professionale.

ART.6–LE COLLABORAZIONI PROFESSIONALI

In ambiti di particolare interesse e di specifica professionalità l’Azienda può attivare rapporti convenzionali al fine di garantire l’espletamento delle relative funzioni operative.

(9)

L’ARTICOLAZIONE ORGANIZZATIVA

ART.7–TIPOLOGIA DI STRUTTURE ORGANIZZATIVE

L’Azienda, per il conseguimento degli obiettivi previsti dalla programmazione nazionale e regionale ed in coerenza con quanto previsto dalla Legge Regionale 40/05 e successive modifiche e dalla vigente programmazione sanitaria regionale, è articolata in strutture organizzative funzionali e professionali.

Negli allegati sono individuate le strutture organizzative, funzionali e professionali, necessarie per il pieno assolvimento delle funzioni aziendali e le loro specifiche attività.

Le strutture organizzative individuate dal presente Regolamento si intendono attivate con la nomina del relativo Direttore.

ART.8–LE STRUTTURE ORGANIZZATIVE FUNZIONALI

Al fine di coordinare ed integrare le varie funzioni, le attività aziendali sono organizzate e dirette attraverso strutture organizzative funzionali che comprendono, nella loro sfera di competenza, l’insieme delle strutture organizzative professionali raggruppate in settori omogenei di attività.

Le strutture organizzative funzionali dell’Azienda USL 4 Prato si qualificano come:

• Macrolivelli (Presidio Ospedaliero, Zona Distretto, Dipartimento della Prevenzione)

• Dipartimenti Gestionali

• Dipartimenti di Coordinamento Tecnico

• Dipartimento di Staff

• Dipartimento Amministrativo

• Dipartimento Tecnico

• Settori del Dipartimento di Staff

• Unità Funzionali del Dipartimento della Prevenzione.

ART.9–LE STRUTTURE ORGANIZZATIVE PROFESSIONALI

Sono costituite in relazione alle dimensioni delle attività aziendali, con riferimento ai livelli ottimali di attività, in funzione dei percorsi assistenziali ed in previsione del miglioramento qualitativo delle attività, della semplificazione e dell’adeguatezza di risposta alle esigenze gestionali, oltre che in ottemperanza delle indicazioni regionali e di pianificazione aziendale. Le strutture organizzative professionali dell’Azienda USL 4 Prato si qualificano come:

• Unità operative complesse;

(10)

L’ORGANIZZAZIONE FUNZIONALE

ART.10–IMACROLIVELLI

Il primo livello di articolazione organizzativa funzionale dell’Azienda è rappresentato dai 3 Macrolivelli: Presidio Ospedaliero, Zona Distretto, Dipartimento della Prevenzione, così come disciplinati dalla normativa nazionale, regionale, dallo Statuto aziendale e dalle deliberazioni DG di riferimento2.

I Macrolivelli costituiscono le strutture organizzative funzionali di riferimento nell’erogazione delle prestazioni di assistenza ospedaliera, di assistenza territoriale e di prevenzione collettiva. I Direttori di Macrolivello (Direttore del Presidio Ospedaliero, Responsabile Zona Distretto e Direttore Dipartimento della Prevenzione), ciascuno per l’ambito di rispettiva competenza:

• partecipano alla programmazione strategica delle attività aziendali e ne garantiscono la declinazione in piani di attività delle strutture funzionali del Macrolivello

• negoziano con le strutture organizzative funzionali del Macrolivello il budget assegnato dalla Direzione aziendale

• curano l’esercizio integrato delle funzioni operative allocate nel Macrolivello

• favoriscono l’integrazione tra le attività ospedaliere, i servizi sanitari territoriali e le attività di prevenzione.

I Direttori di Macrolivello procedono annualmente all’individuazione del proprio sostituto nel rispetto delle norme di riferimento.

ART.11–IL PRESIDIO OSPEDALIERO

L’Azienda dispone di un unico Presidio Ospedaliero – Nuovo Ospedale di Prato S. Stefano. Esso costituisce la struttura funzionale finalizzata all’organizzazione e all’erogazione delle prestazioni specialistiche di ricovero, compreso il servizio psichiatrico di diagnosi e cura (S.P.D.C.) e delle altre prestazioni specialistiche erogate in ambito intraospedaliero.

L’Azienda per l’erogazione delle prestazioni specialistiche ospedaliere di ricovero, di day hospital, day surgery e ambulatoriali si avvale, in base a programmi aziendali e ai relativi contratti, della collaborazione di strutture sanitarie accreditate. In tal caso, i rapporti, oltre che dagli accordi contrattuali, sono regolati da specifici protocolli operativi per l’individuazione delle responsabilità e la messa a disposizione delle risorse.

Nell’ambito dell’assistenza ospedaliera, le modalità assistenziali sono organizzate in livelli differenziati per intensità di cura, secondo la complessità del bisogno assistenziale del paziente e del carico di assistenza che ne deriva e per aree di degenza, con distinte responsabilità gestionali sul versante clinico-assistenziale, infermieristico e di supporto ospedaliero.

Cardini di tale sistema sono:

• i “livelli” ospedalieri

2

Del. 973 del 29.12.11 – Regolamento Zona Distretto; Del. 654 del 27.06.13 – Modello organizzativo

(11)

• l’assegnazione flessibile del personale

• il tasso programmato di occupazione dei posti letto.

ART.12–IL DIRETTORE DEL PRESIDIO OSPEDALIERO

Il Direttore del Presidio Ospedaliero, opera in conformità alle disposizioni dettate dalla Direzione aziendale. Risponde funzionalmente al Direttore Sanitario dell’Azienda ed agisce per il raggiungimento degli obiettivi di funzionamento del Presidio, collabora con il Responsabile di Zona Distretto ed il Direttore del Dipartimento della Prevenzione per assicurare il coordinamento delle attività ospedaliere con i servizi territoriali di zona e della prevenzione. Assicura l’organizzazione del Presidio in conformità alla pianificazione aziendale, di Area Vasta e regionale.

Per l’esercizio delle proprie funzioni, particolarmente per quelle di coordinamento ed indirizzo il Direttore si avvale del Coordinamento dei Dipartimenti (art. 22).

L’Azienda, con deliberazione DG 908 del 10 ottobre 2013 ha identificato il Direttore Sanitario del Presidio Ospedaliero come l’unico interlocutore del Concessionario di Project Financing e Responsabile Unico del Procedimento (R.U.P.) della fase di gestione dei servizi in concessione a livello di Presidio.

Sono affidate al Direttore del Presidio Ospedaliero specifiche attività di coordinamento, monitoraggio e controllo dei servizi non sanitari aggiudicati nel Project Financing, così come disciplinati dalla Convenzione in atto con il Concessionario.

Esercita le funzioni ed i compiti direttamente assegnati dalla Direzione aziendale.

ART.13–LA ZONA DISTRETTO

In un modello organizzativo che ruota attorno ai bisogni del cittadino il territorio rappresenta il primo terminale di intercettazione dei bisogni e di erogazione dell’offerta preventiva, clinica, terapeutica, assistenziale e riabilitativa. L’Azienda USL 4 Prato opera sul territorio attraverso Dipartimenti ed unità operative specifiche, medici con rapporto di convenzione, proiezioni di servizi specialistici e altri attori territoriali (farmacie, volontariato, strutture convenzionate).

La Zona Distretto è il livello organizzativo al quale sono affidati:

a. la valutazione dei bisogni sanitari e sociali della popolazione di riferimento e la definizione dei servizi necessari a soddisfarne, in base alle risorse disponibili, i bisogni assistenziali;

b. l’organizzazione e l’erogazione delle prestazioni sanitarie territoriali, socio sanitarie ad elevata integrazione sanitaria e delle prestazioni sociali ove delegate dai Comuni;

c. il coordinamento e l’integrazione operativa delle attività territoriali con i servizi ospedalieri e della prevenzione, nonché con le attività svolte dai Comuni;

d. lo svolgimento dei percorsi assistenziali attivati dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta, nonché dai servizi direttamente gestiti dall’Azienda USL 4 Prato; e. lo sviluppo di campagne di educazione sanitaria e di informazione;

(12)

ART.14–IL RESPONSABILE DI ZONA DISTRETTO

Alla Zona Distretto è preposto un Responsabile in possesso dei requisiti previsti dalla normativa vigente.

Laddove sia costituita la Società della Salute, il Direttore Generale delega al Direttore della Società della Salute le funzioni di Responsabile di Zona Distretto, che le esercita sulla base dell’intesa prevista dall’art. 50 comma 6 Legge Regionale 40/05 ed in conformità al Regolamento di organizzazione della Società della Salute.

Il funzionamento della Zona Distretto e gli ambiti di intervento attribuiti al Responsabile sono disciplinati da apposito regolamento approvato con deliberazione DG 973 del 29.12.2011. Esercita le funzioni ed i compiti direttamente assegnati dalla Direzione aziendale.

Dalla data di adozione del presente Regolamento il Responsabile di Zona Distretto è impegnato nella revisione del Regolamento di Zona Distretto per i conseguenti aggiornamenti.

ART.15–IL DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE

In ottemperanza alle disposizioni regionali di cui alla delibera GRT 1235/12, l’Azienda ha definito l’assetto organizzativo del Dipartimento con deliberazione DG 654 del 27.06.2013. Il Dipartimento della Prevenzione è la struttura organizzativa funzionale che, mediante azioni volte ad individuare e rimuovere i rischi presenti negli ambienti di vita e di lavoro, persegue obiettivi di promozione della salute, prevenzione delle malattie e miglioramento della qualità della vita, nonché di tutela medico legale della persona con disabilità funzionali, anche in coerenza con gli obiettivi di salute e di benessere di cui all’art 21, comma 2, lettera a) della Legge Regionale 40/05 e successive modifiche e integrazioni.

Realizza le proprie finalità mediante lo svolgimento delle funzioni di conoscenza, sorveglianza epidemiologica, informazione, assistenza, controllo, consulenza e vigilanza.

ART.16–IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE

Il Direttore del Dipartimento opera in conformità alle disposizioni della Direzione aziendale. Risponde funzionalmente al Direttore Sanitario dell’Azienda ed agisce per il raggiungimento degli obiettivi di funzionamento della prevenzione collettiva; collabora con il Responsabile di Zona Distretto per assicurare il coordinamento di tali attività con i servizi territoriali di Zona. Assicura l’organizzazione del Dipartimento in conformità alla pianificazione aziendale, di Area Vasta e regionale.

Esercita le funzioni ed i compiti direttamente assegnati dalla Direzione aziendale.

ART.17–IL DIPARTIMENTO GESTIONALE Il Dipartimento Gestionale:

• è titolare di budget; è quindi al suo interno che si espletano la gestione di tutte le risorse (umane e strumentali) e la loro organizzazione al fine del perseguimento degli obiettivi aziendali;

(13)

• risponde alla necessità di ottimizzare l’impiego delle risorse disponibili e di recuperare la centralità del paziente all’interno dell’organizzazione.

Il Dipartimento Gestionale ha lo scopo:

• di allineare le attività delle strutture organizzative professionali e degli incarichi di alta specializzazione afferenti al Dipartimento in modo da indirizzarle al raggiungimento degli obiettivi fissati dalla programmazione regionale, Aziendale e locale;

• di indirizzare l’operato del personale assegnato orientandolo a criteri di efficacia, efficienza, economicità, equità ed etica dei servizi;

• di promuovere la flessibilità nell’utilizzo delle risorse umane e strumentali all’interno delle strutture afferenti il Dipartimento nell’ottica dell’ottimizzazione e della sinergia. Il Dipartimento Gestionale può essere Ospedaliero, di Zona Distretto o afferente ad entrambi. Sono attivati i seguenti Dipartimenti Gestionali:

1. ALTA INTENSITÀ

2. MULTIDISCIPLINARE AD INDIRIZZO CHIRURGICO 3. MULTIDISCIPLINARE AD INDIRIZZO MEDICO 4. DEI SERVIZI

5. DEU

6. CONTINUITÀ ASSISTENZIALE 7. CURE PRIMARIE

8. DELLA COMPLESSITÀ SOCIOSANITARIA

La suddetta articolazione risponde a due principi guida:

• livello di complessità assistenziale

• integrazione dell’assistenza ospedaliera e territoriale.

ART.18–L’ARTICOLAZIONE DEL DIPARTIMENTO GESTIONALE

Ad ogni Dipartimento Gestionale è preposto un Direttore che si avvale dello Staff di Dipartimento.

Il Direttore del Dipartimento Gestionale espleta funzioni di natura prevalentemente manageriale, traducendo in termini operativi gli indirizzi strategici della Direzione Aziendale. Il Direttore di Dipartimento:

• propone alla Direzione Aziendale specifico regolamento di organizzazione del Dipartimento sentiti i Direttori dei Dipartimenti di Coordinamento Tecnico interessati, attraverso il Coordinamento dei Dipartimenti;

• negozia con il Direttore del Macrolivello di afferenza le attività, l’allocazione delle risorse, il budget, gli obiettivi generali e specifici affidati al Dipartimento sulla base di una visione sistemica delle proposte e tenuto conto delle indicazioni regionali e delle prospettive di sviluppo dell’intera organizzazione;

• negozia con i Direttori di Struttura Complessa e Semplice Dipartimentale il budget e gli obiettivi generali e specifici per le singole strutture afferenti al Dipartimento;

(14)

• verifica i risultati raggiunti;

• è responsabile dell’organizzazione e dell’economicità nell’uso delle risorse assegnate al Dipartimento;

• è responsabile degli aspetti riguardanti la sicurezza dei Presidi, secondo il sistema di gestione della sicurezza aziendale;

• esercita le funzioni ed i compiti direttamente assegnati dalla Direzione aziendale.

Il Direttore di Dipartimento convoca almeno una volta l’anno la Conferenza di Dipartimento. Alla Conferenza partecipa tutto il personale del Dipartimento. Le Conferenze di Dipartimento sono strumento di partecipazione e momento d’informazione diffusa, al fine di:

• riportare i risultati raggiunti;

• valutare lo stato di attuazione dei piani di azione;

• comunicare e condividere i criteri di impostazione dei nuovi programmi. Lo Staff di Dipartimento è composto da:

• un Referente amministrativo, (posizione organizzativa afferente la UOC Attività amministrative del Presidio Ospedaliero/UOC Attività amministrative della Zona Distretto e Dipartimento della Prevenzione);

• un Referente delle Professioni infermieristiche e ostetriche oppure delle Professioni tecnico sanitarie, (posizione organizzativa afferente le UUOOCC di riferimento);

• un Referente della UOC Direzione medica di Presidio/un Referente del Sociale, (posizione organizzativa afferente UOC Assistenza Sociale).

Lo Staff di Dipartimento coadiuva Il Direttore di Dipartimento nella gestione ordinaria delle attività.

Il Direttore di Dipartimento è supportato, nell’espletamento delle funzioni, dai Direttori delle UUOOCC e delle UUOOSSDD afferenti il Dipartimento.

ART.19–IL DIPARTIMENTO DI COORDINAMENTO TECNICO Il Dipartimento di Coordinamento Tecnico:

• è garante dell’omogeneità delle procedure operative adottate dalle strutture di appartenenza;

• è caratterizzato dall’omogeneità delle strutture organizzative di appartenenza dal punto di vista delle attività, delle figure professionali coinvolte e delle tecnologie impiegate;

• favorisce lo sviluppo di comportamenti clinico assistenziali basati sull’evidenza e costituisce l’ambito privilegiato in cui poter contestualizzare le attività di Governo Clinico nelle sue principali estensioni ovvero:

o la misurazione degli esiti

o la gestione del rischio clinico

o l’adozione di linee guida e protocolli diagnostico terapeutici

o la formazione continua;

• garantisce la valorizzazione di tutte le categorie professionali operanti in Azienda;

(15)

Il Dipartimento di Coordinamento Tecnico, quale struttura funzionale volta a garantire l’uniformità tecnico professionale, espleta la propria funzione in maniera trasversale Presidio Ospedaliero/Zona Distretto.

Sono attivati i seguenti Dipartimenti di Coordinamento Tecnico:

1. MATERNO INFANTILE 2. CHIRURGICO 3. ONCOLOGICO 4. MEDICO 5. INTENSIVO 6. DIAGNOSTICA

7. SALUTE MENTALE E DIPENDENZE

8. PROFESSIONI INFERMIERISTICHE ED OSTETRICHE 9. PROFESSIONI TECNICO SANITARIE

La suddetta articolazione risponde a due principi:

• affinità professionale

• omogeneizzazione dei protocolli e delle procedure diagnostico assistenziali.

ART.20–L’ARTICOLAZIONE DEL DIPARTIMENTO DI COORDINAMENTO TECNICO Ad ogni Dipartimento di Coordinamento Tecnico è preposto un Direttore.

Il Direttore del Dipartimento di Coordinamento Tecnico espleta funzioni di natura prevalentemente professionale, garantendo la qualità dell’assistenza attraverso linee guida, protocolli, PDTA, ecc.

Il Direttore del Dipartimento:

• partecipa attivamente alla definizione, programmazione, monitoraggio e valutazione degli obiettivi di budget per gli aspetti di competenza;

• presiede alla valutazione professionale in seno al Collegio Tecnico costituito per la valutazione periodica degli incarichi dei direttori delle strutture ed incarichi afferenti al Dipartimento;

• verifica i risultati raggiunti;

• utilizza metodiche appropriate finalizzate al miglioramento continuo della qualità delle attività svolte;

• elabora ed implementa sistemi e protocolli, per conferire la massima omogeneità e sicurezza alle procedure con idonei meccanismi di verifica;

• individua e promuove nuove attività o nuovi modelli nello specifico campo di competenza;

• individua il fabbisogno di formazione ed aggiornamento del personale operante nell'ambito delle differenti strutture, concertando le iniziative al fine di perseguire specifici obiettivi nella logica dello sviluppo continuo delle professionalità.

(16)

ART.21–LA MATRICE ORGANIZZATIVA

Il rapporto fra i Dipartimenti Gestionali e di Coordinamento Tecnico è di assoluta complementarietà e si sviluppa all’interno di una matrice in cui i Direttori delle due tipologie di Dipartimento hanno la stessa autorità, agita in ambiti diversi (gestione e programmazione da una parte, qualità assistenziale ed uniformità professionale dall’altra) ed i dipendenti riportano ad entrambi, come di seguito specificato.

Il Direttore di Dipartimento Gestionale negozia con il Direttore di Dipartimento Tecnico, coadiuvato dai Direttori delle singole strutture organizzative professionali, le ore di lavoro dei diversi professionisti necessarie al raggiungimento degli obiettivi di attività. Il Direttore di UOC/UOSD, afferente al singolo Dipartimento Tecnico, ha il compito di assicurare le ore di lavoro negoziate attraverso la gestione dell’orario di lavoro e degli istituti contrattuali connessi.

Il singolo operatore, in linea con quanto previsto dalla normativa regionale di riferimento, ha una dipendenza in termini organizzativi dal Direttore del Dipartimento gestionale ed in termini professionali dal Direttore UO, in primo luogo, e dal Direttore del Dipartimento di Coordinamento Tecnico in senso più ampio.

L’assegnazione del personale alle strutture organizzative professionali può avvenire anche in misura percentuale rispetto all’orario contrattualmente dovuto.

Le funzioni operative, proprie delle strutture organizzative professionali, sono coordinate dai Dipartimenti di Coordinamento Tecnico ed esercitate all’interno dei Dipartimenti Gestionali.

ART.22–IL COORDINAMENTO DEI DIPARTIMENTI

Per lo sviluppo operativo della matrice organizzativa è istituito il Coordinamento dei Dipartimenti. Al Coordinamento partecipano i Direttori dei Dipartimenti Gestionali e di Coordinamento Tecnico.

Il Coordinamento espleta funzioni consultive e di supporto sia per la Direzione aziendale che per i Direttori di Macrolivello. E’ coinvolto nel ciclo di Budget e nella predisposizione e definizione dei Regolamenti dei singoli Dipartimenti.

Al Coordinamento è preposto un Referente, scelto dal Direttore Generale, su proposta del Direttore Sanitario, fra i dirigenti che abbiano maturato un’esperienza di direzione di Area/Dipartimento.

Le sedute del Coordinamento sono valide in presenza della metà più uno dei componenti e le soluzioni adottate, se sottoposte a votazione, devono raggiungere un quorum pari alla metà più uno dei componenti presenti. In caso di parità il voto del Referente è dirimente. Le stesse sono verbalizzate e rese pubbliche.

Il Referente assicura il funzionamento del Coordinamento, garantendone la convocazione mensile nonché le procedure e la tempistica di intervento.

(17)

ART.23–IDIPARTIMENTI DEL CENTRO DIREZIONALE

In analogia al modello organizzativo adottato per le attività di assistenza sanitaria e socio sanitaria integrata, anche l’organizzazione funzionale delle attività del Centro Direzionale risponde alla logica dipartimentale.

Sono attivati i seguenti Dipartimenti:

• Dipartimento di Staff

• Dipartimento Amministrativo

• Dipartimento Tecnico.

Essi rispondono, al loro interno, sia alle competenze puramente gestionali (budget, organizzazione del lavoro, ecc.) che di coordinamento tecnico (omogeneità procedure, formazione, ecc.).

Sia le competenze gestionali che di coordinamento tecnico fanno capo al Direttore del Dipartimento.

ART.24–IL DIPARTIMENTO DI STAFF

Il Dipartimento di Staff supporta la Direzione aziendale nella programmazione strategica e operativa e nelle funzioni di monitoraggio e controllo delle attività e dei costi.

Le strutture organizzative di Staff agiscono come un sistema a rete dove ciascun nodo sviluppa la propria attività in stretto coordinamento funzionale con gli altri. In relazione a ciò lo Staff prevede articolazioni organizzative riportabili ai seguenti Settori di riferimento:

1. PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO cui afferiscono la gestione del processo di budget ed il monitoraggio delle attività; le analisi economiche e la contabilità analitica; le politiche del personale e le relazioni sindacali, la farmaceutica e le politiche del farmaco, l’organizzazione dei servizi sanitari. A questo ambito fanno capo anche le figure dei Referenti della medicina generale e della medicina specialistica convenzionata.

2. FORMAZIONE, SVILUPPO E PROMOZIONE DELLA SALUTE cui afferiscono la formazione, educazione e promozione della salute; la ricerca e innovazione; la comunicazione e marketing; la salute partecipata e cooperazione sanitaria internazionale; il coordinamento donazione e trapianti; la clinica delle organizzazioni.

3. QUALITA’, SICUREZZA E TRASPARENZA cui afferiscono la prevenzione e protezione dai rischi sui luoghi di lavoro; la medicina legale; il contenzioso e sinistri; il rischio clinico; la prevenzione rischi e contenzioso; la qualità, accreditamento e trasparenza; il governo clinico e delle liste d’attesa.

Questa soluzione organizzativa risponde:

• a principi di economicità di gestione aziendale

(18)

ART.25–IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO DI STAFF

Il Direttore del Dipartimento di Staff opera in conformità alle disposizioni della Direzione aziendale. Risponde funzionalmente alla Direzione aziendale ed assicura il raggiungimento degli obiettivi derivanti dalla pianificazione aziendale, di Area Vasta e regionale.

Il Direttore del Dipartimento Staff ha compiti di coordinamento interno e di integrazione dell’attività consulenziale nei confronti del resto dell’Azienda ed in questo senso:

• cura lo svolgimento e le coerenze del processo di programmazione assicurando il coordinamento delle strutture interessate a livello aziendale;

• monitora l’efficacia degli strumenti di programmazione adottati proponendo soluzioni e metodologie innovative a supporto anche dell’analisi strategica;

• è direttamente responsabile della gestione del Ciclo del budget annuale aziendale, coordinando le attività periodiche previste e gli incontri di negoziazione, monitoraggio e verifica con le strutture funzionali e professionali;

• coordina l’azione dei componenti del Dipartimento di Staff per il perseguimento degli obiettivi dei diversi Settori;

• orienta la gestione del Dipartimento di Staff rispetto ai principi di condivisione, collaborazione ed interazione fra le diverse specifiche competenze professionali che lo compongono;

• è responsabile del budget di Dipartimento e della programmazione operativa del Dipartimento, negozia con le UUOO appartenenti al Dipartimento i budget di unità operativa nei limite del Budget di Dipartimento e verifica gli scostamenti;

• esercita le funzioni ed i compiti direttamente assegnati dalla Direzione aziendale.

ART.26–IL DIPARTIMENTO AMMINISTRATIVO

La matrice organizzativa aziendale, oltre i Dipartimenti Gestionali e di Coordinamento Tecnico, che svolgono la loro attività in campo sanitario e socio sanitario ad alta integrazione, prevede la presenza di Dipartimenti, a valenza aziendale, a supporto di tali attività: il Dipartimento Amministrativo e il Dipartimento Tecnico.

Il Dipartimento Amministrativo provvede:

• a tutti gli adempimenti di Legge in materia finanziaria, fiscale ed amministrativa in genere, nel rispetto dei principi di buona contabilità e gestione;

• all'esecuzione degli atti adottati dal Direttore Generale;

• alla responsabile gestione del personale assegnato alla struttura organizzativa, armonizzando gli orari di servizio e di apertura secondo le esigenze dell'utenza e dei vari servizi aziendali;

• ad assicurare la trasparenza dell'azione amministrativa e all'applicazione delle disposizioni di cui alla Legge 241/90 e s.m.i. e al relativo regolamento interno, individuando i responsabili dei procedimenti amministrativi;

• al supporto amministrativo delle varie attività aziendali, sia di tipo gestionale che di applicazione e di indirizzo tecnico/giuridico negli ambiti non trasferiti alla competenza degli ESTAV;

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ART.27–IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO AMMINISTRATIVO

Il Direttore del Dipartimento Amministrativo opera in conformità alle disposizioni della Direzione aziendale. Risponde funzionalmente al Direttore Amministrativo dell’Azienda ed assicura il raggiungimento degli obiettivi derivanti dalla pianificazione aziendale, di Area Vasta e regionale.

Il Direttore del Dipartimento Amministrativo:

• è responsabile del budget di Dipartimento e della programmazione operativa del Dipartimento, negozia con le UUOO appartenenti al Dipartimento i budget di unità operativa nei limite del Budget di Dipartimento e verifica gli scostamenti;

• cura la diffusione, tra le strutture afferenti, delle decisioni e degli indirizzi adottati dalla Direzione aziendale oltre che delle priorità da osservare nella realizzazione dei programmi unitari o di quelli interessanti altre strutture;

• predispone e cura le regole di attuazione delle procedure e si raccorda con il Direttore del Dipartimento Tecnico per la ottimizzazione delle attività interdipartimentali;

• orienta la gestione del Dipartimento rispetto ai principi di condivisione, collaborazione ed interazione fra le diverse specifiche competenze professionali che lo compongono;

• esercita le funzioni ed i compiti direttamente assegnati dalla Direzione aziendale.

ART.28–IL DIPARTIMENTO TECNICO Il Dipartimento Tecnico provvede:

• a tutti gli adempimenti di carattere tecnico, gestionali ed amministrativi connessi alla realizzazione di nuove opere, alla manutenzione degli immobili e degli impianti, nel rispetto dei principi di buona contabilità e gestione;

• all'esecuzione degli atti adottati dal Direttore Generale;

• alla responsabile gestione del personale assegnato alla struttura organizzativa, armonizzando gli orari di servizio e di apertura secondo le esigenze dei vari servizi aziendali;

• ad assicurare la trasparenza dell'azione amministrativa e all'applicazione delle disposizioni di cui alla Legge 241/90 e s.m.i. e al relativo regolamento interno, individuando i responsabili dei procedimenti amministrativi;

• al supporto tecnico delle varie attività aziendali, negli ambiti non trasferiti alla competenza degli ESTAV;

• è garante dell’omogeneità delle procedure operative adottate dalle strutture di appartenenza.

ART.29–IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO TECNICO

Il Direttore del Dipartimento Tecnico opera in conformità alle disposizioni della Direzione aziendale. Risponde funzionalmente al Direttore Amministrativo dell’Azienda ed assicura il raggiungimento degli obiettivi derivanti dalla pianificazione aziendale, di Area Vasta e regionale.

(20)

• cura la diffusione, tra le strutture afferenti, delle decisioni e degli indirizzi adottati dalla Direzione aziendale oltre che delle priorità da osservare nella realizzazione dei programmi unitari o di quelli interessanti altre strutture;

• predispone e cura le regole di attuazione delle procedure e si raccorda con il Direttore del Dipartimento Amministrativo per la ottimizzazione delle attività interdipartimentali;

• orienta la gestione del Dipartimento rispetto ai principi di condivisione, collaborazione ed interazione fra le diverse specifiche competenze professionali che lo compongono;

• esercita le funzioni ed i compiti direttamente assegnati dalla Direzione aziendale.

ART.30–ISETTORI DEL DIPARTIMENTO DI STAFF

I Settori del Dipartimento di Staff sono articolazioni organizzative a carattere gestionale che aggregano strutture e IAS appartenenti ad ambiti ad omogenei di attività.

A ciascun Settore è preposto un Coordinatore che:

• supporta il Direttore del Dipartimento di Staff nella programmazione delle attività e nella gestione del budget;

• è garante dell’omogeneità delle procedure operative adottate nel Settore;

• assicura il fabbisogno formativo dei professionisti afferenti al Settore;

• esercita le funzioni ed i compiti direttamente assegnati dalla Direzione aziendale e dal Direttore del Dipartimento di Staff.

ART.31–LE UNITÀ FUNZIONALI DEL DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE

Le Unità Funzionali, a valenza Zonale, sono le Strutture organizzative che governano il personale, hanno rappresentatività esterna e sono responsabili degli obiettivi che vengono assegnati all’interno della struttura dipartimentale.

Possono essere strutture semplici o complesse, in ragione della molteplicità delle professionalità impiegate, della numerosità di personale, della complessità della programmazione operativa, ecc.

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L’ORGANIZZAZIONE PROFESSIONALE

ART.32–L’UNITÀ OPERATIVA COMPLESSA

L’Unità Operativa Complessa è una struttura organizzativa professionale dotata di piena autonomia tecnico professionale da esercitare nel rispetto degli indirizzi aziendali, delle direttive professionali del Direttore di Dipartimento di Coordinamento Tecnico e delle esigenze del cittadino/utente.

L’Unità Operativa Complessa è direttamente titolare di una funzione operativa, cioè dell’insieme di attività riconosciute come omogenee sotto il profilo professionale.

La UOC è caratterizzata da:

• strategicità rispetto alla mission aziendale;

• complessità e specializzazione delle materie e delle patologie trattate;

• complessità e numerosità del sistema di relazioni intra ed extra-aziendali.

In coerenza con tale “complessità“, le UUOOCC costituiscono Centri di Responsabilità all’interno del processo di budget secondo i rapporti e le regole gerarchiche adottate in Azienda.

La responsabilità dell’UOC è attribuita ad un Dirigente nominato dal Direttore Generale in conformità alle procedure stabilite dalle normative in vigore e da quanto di seguito espresso.

ART.33–IL DIRETTORE DI UNITÀ OPERATIVA COMPLESSA

Il Direttore di Unità Operativa Complessa, oltre ai compiti previsti dall’art. 60 della Legge Regionale 40/05 e successive modifiche, esercita i seguenti compiti raccordandosi con i Direttori di Dipartimento:

• assicura tempestività ed adeguatezza di risposta ai problemi professionali tipici delle funzioni svolte;

• emana linee guida su aspetti deontologici, di responsabilità professionale rispetto alle competenze tipiche di ogni profilo professionale;

• cura l’aggiornamento professionale del personale attraverso la promozione di interventi di aggiornamento e formazione e la partecipazione alla programmazione strategica del piano di formazione;

• propone e promuove, in accordo con i Direttori di Dipartimento interessati e compatibilmente con le risorse disponibili, eventuali sperimentazioni, anche in relazione all’introduzione di nuove tecniche;

• promuove strumenti di valutazione e autovalutazione professionale volti alla misurazione della qualità della prestazione e dei servizi;

• cura l’iter di inserimento del personale neo assunto;

• partecipa alle procedure informative, contabili, di controllo di gestione, di verifica e revisione delle qualità delle prestazioni;

(22)

• esercita le funzioni ed i compiti direttamente assegnati dalla Direzione aziendale.

ART.34–L’UNITÀ OPERATIVA SEMPLICE DIPARTIMENTALE

È anch’essa una struttura organizzativa professionale dotata di piena autonomia tecnico professionale da esercitare nel rispetto degli indirizzi aziendali, delle direttive professionali del Direttore di Dipartimento di Coordinamento Tecnico e delle esigenze del cittadino/utente. Pur non essendo graduata come struttura complessa, costituisce un’articolazione interna del Dipartimento e ad essa è, di norma, attribuita la responsabilità di risorse umane, tecniche e finanziarie.

Le UUOOSSDD costituiscono Centri di Responsabilità all’interno del processo di budget secondo i rapporti e le regole gerarchiche adottate in Azienda.

La responsabilità dell’UOSD è attribuita ad un Dirigente nominato dal Direttore Generale in conformità alle procedure stabilite dalle normative in vigore e da quanto di seguito espresso. Il Direttore di Unità Operativa Semplice Dipartimentale svolge le seguenti funzioni:

• assicura tempestività ed adeguatezza di risposta ai problemi professionali tipici delle funzioni svolte;

• emana linee guida su aspetti deontologici, di responsabilità professionale rispetto alle competenze tipiche di ogni profilo professionale;

• cura l’aggiornamento professionale del personale attraverso la promozione di interventi di aggiornamento e formazione e la partecipazione alla programmazione strategica del piano di formazione;

• propone e promuove, in accordo con i Direttori di Dipartimento interessati e compatibilmente con le risorse disponibili, eventuali sperimentazioni, anche in relazione all’introduzione di nuove tecniche;

• promuove strumenti di valutazione e autovalutazione professionale volti alla misurazione della qualità della prestazione e dei servizi;

• cura l’iter di inserimento del personale neo assunto;

• partecipa alle procedure informative, contabili, di controllo di gestione, di verifica e revisione delle qualità delle prestazioni;

• concorre all’attivazione delle iniziative aziendali tendenti al miglioramento della qualità delle prestazioni e dell’assistenza e al miglioramento dei rapporti con i cittadini;

• esercita le funzioni ed i compiti direttamente assegnati dalla Direzione aziendale.

ART.35–GLI INCARICHI DI ALTA SPECIALIZZAZIONE

Alla luce dei criteri di complessità assistenziale e di crescente specializzazione degli atti professionali, la nuova organizzazione intende attuare quanto previsto dalla normativa contrattuale vigente introducendo oltre agli incarichi di struttura semplice dipartimentale, gli incarichi di alta specializzazione IAS.

Gli IAS si presentano quali tipologie di incarico che possono raggiungere una valorizzazione economica analoga, nel quadro della graduazione delle funzioni prevista a livello aziendale, agli incarichi di struttura semplice presenti in Azienda.

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prestazioni quali-quantitative complesse riferite alla disciplina ed organizzazione interna della struttura di riferimento.

(24)

PROCEDURE PER IL CONFERIMENTO DEGLI INCARICHI

ART.36–I PRINCIPI FONDAMENTALI

Le procedure per il conferimento degli incarichi di struttura, dipartimentale – complessa - semplice, e degli incarichi professionali di alta specializzazione, IAS, si uniformano a tre principi fondamentali:

1) la conoscibilità, da parte dei dirigenti potenzialmente interessati (quale logico corollario di un ampio concetto di trasparenza), del numero e della tipologia dei posti che si intendono affidare;

2) l’acquisizione della disponibilità dei soggetti eventualmente interessati alla copertura di quel posto che presuppone, pertanto, una comunicazione agli stessi di tale volontà di affidamento da parte dell’organo a ciò preposto;

3) la valutazione infine, delle richieste di disponibilità pervenute, che veicolerà la scelta.

ART.37–IL CONFERIMENTO DELL’INCARICO DI DIRETTORE DI DIPARTIMENTO La procedura si applica nel conferimento dei seguenti incarichi:

• Incarico di Direttore di Dipartimento Gestionale/di Coordinamento Tecnico

• Incarico di Direttore di Dipartimento Amministrativo – Tecnico – di Staff

Il DG pubblica un avviso degli incarichi da conferire (conoscibilità) sul sito istituzionale dell’Azienda, nei termini indicati in premessa.

I Direttori di struttura complessa interessati, che abbiano maturato un’esperienza quinquennale nel profilo dirigenziale, presentano la propria dichiarazione di disponibilità all’incarico (acquisizione disponibilità).

Il DG verificate le disponibilità acquisite e sentiti i Direttori Sanitario e Amministrativo, nonché i Direttori di Macrolivello di riferimento (Direttore del Presidio Ospedaliero – Responsabile di Zona Distretto), procede alla Valutazione ed assegna l’incarico.

Nell’assegnazione dell’incarico il DG si attiene ai criteri di valutazione concertati con le OOSS (Organizzazioni Sindacali) della Dirigenza e, nell’atto di conferimento, fornisce motivazione della scelta (valutazione).

Il conferimento si perfeziona con la sottoscrizione di specifico contratto.

Il Direttore di Dipartimento può essere Direttore di un solo Dipartimento e mantiene l’incarico di Struttura di cui è titolare.

Il Direttore di Dipartimento annualmente indica, tra i direttori di Unità Operativa Complessa, chi lo sostituisce in caso di impedimento o assenza.

L’incarico ha durata biennale con facoltà di rinnovo, previa verifica positiva da parte del Collegio Tecnico.

La natura dell’incarico ne determina una durata che non può essere comunque superiore a quella dell’incarico del Direttore Generale.

(25)

L’accertamento dei risultati negativi di gestione o l’inosservanza delle direttive impartite sono causa di revoca dell’incarico di direzione di Dipartimento.

La revoca avviene con atto scritto e motivato secondo le procedure e con gli effetti previsti dal CCNL.

L’incarico è sottoposto a verifica annuale ai fini della retribuzione di risultato.

Criteri di Valutazione per il conferimento dell’incarico di Direttore di Dipartimento Gestionale – Direttore del Dipartimento di Staff

• Area e disciplina di appartenenza

• Natura della struttura dipartimentale e caratteristiche dei programmi da realizzare

• Valutazioni dell’OIV in ordine alla verifica del livello di raggiungimento degli obiettivi assegnati nella direzione di UOC

• Attitudini personali

• Rotazione, ove possibile

• Eventuale colloquio

Criteri di Valutazione per il conferimento dell’incarico di Direttore di Dipartimento di Coordinamento Tecnico – Dipartimento Amministrativo – Dipartimento Tecnico

• Area e disciplina di appartenenza

• Natura della struttura dipartimentale e caratteristiche dei programmi da realizzare

• Valutazioni del Collegio Tecnico in ordine alla professionalità espressa nella direzione di UOC

• Capacità professionali

• Rotazione, ove possibile

• Eventuale colloquio

ART.38–IL CONFERIMENTO DELL’INCARICO DI COORDINATORE DI SETTORE

Gli incarichi di Coordinatore di Settore del Dipartimento di Staff sono conferiti dal DG ad uno dei Direttori afferenti al Settore, che abbia maturato un’esperienza quinquennale nel profilo dirigenziale.

Il Coordinatore di Settore mantiene l’incarico di struttura di cui è titolare.

Il DG pubblica un avviso degli incarichi da conferire (conoscibilità) sul sito istituzionale dell’Azienda, nei termini indicati in premessa.

I Direttori interessati presentano la propria dichiarazione di disponibilità all’incarico (acquisizione disponibilità).

Il DG verificate le disponibilità acquisite e sentito il Direttore del Dipartimento di Staff, procede alla Valutazione ed assegna l’incarico.

Nell’assegnazione dell’incarico il DG si attiene ai criteri di valutazione concertati con le OOSS della Dirigenza e, nell’atto di conferimento, fornisce motivazione della scelta (valutazione).

Il conferimento si perfeziona con la sottoscrizione di specifico contratto.

(26)

L’incarico di Coordinatore di Settore del Dipartimento di Staff ha durata biennale con facoltà di rinnovo, previa verifica positiva da parte del Collegio Tecnico.

La natura dell’incarico ne determina una durata che non può essere comunque superiore a quella dell’incarico del Direttore Generale.

Il Coordinatore di Settore resta comunque in carica fino alla nomina del nuovo Coordinatore. L’accertamento dei risultati negativi di gestione o l’inosservanza delle direttive impartite sono causa di revoca dell’incarico.

La revoca avviene con atto scritto e motivato secondo le procedure e con gli effetti previsti dal CCNL.

L’incarico è sottoposto a verifica annuale ai fini della retribuzione di risultato.

Criteri di Valutazione per il conferimento dell’incarico di Coordinatore di Settore del Dipartimento di Staff

• Natura del Settore e caratteristiche dei programmi da realizzare

• Attitudini personali

• Rotazione, ove possibile

• Eventuale colloquio.

ART.39–IL CONFERIMENTO DELL’INCARICO DI DIRETTORE DI STRUTTURA

PROFESSIONALE COMPLESSA UOCDIRIGENZA MEDICO/VETERINARIA E SANITARIA Gli incarichi di Direttore di UOC medico/veterinaria e sanitaria sono conferiti con le procedure selettive di cui al DPR 484/97 a dirigenti medico/veterinari e sanitari in regime di rapporto di lavoro esclusivo da mantenere per tutta la durata dell’incarico.

Per il conferimento di incarico di Direttore di UOC di cui sopra non si può fare ricorso alle procedure di cui all’art. 15 septies del Decreto Legislativo 502/92.

Il conferimento si perfeziona con la sottoscrizione di specifico contratto.

Il Direttore di UOC annualmente indica, in ottemperanza alle previsioni contrattuali, il dirigente dell’UOC che lo sostituisce in caso di impedimento o assenza.

L’incarico di Direttore di UOC ha durata quinquennale con facoltà di rinnovo, previa verifica positiva da parte del Collegio Tecnico.

L’accertamento dei risultati negativi di gestione o l’inosservanza delle direttive impartite sono causa di revoca dell’incarico di direzione di struttura complessa.

La revoca avviene con atto scritto e motivato secondo le procedure e con gli effetti previsti dal CCNL

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ART.40–IL CONFERIMENTO DELL’INCARICO DI DIRETTORE DI STRUTTURA

PROFESSIONALE COMPLESSA UOCDIRIGENZA

PROFESSIONALE/TECNICA/AMMINISTRATIVA

Gli incarichi di Direttore di UOC TPA sono conferiti dal DG a dirigenti TPA che abbiano maturato un’esperienza quinquennale nel profilo dirigenziale.

In assenza della richiesta esperienza quinquennale si rinvia ai requisiti ed alle condizioni previste dai CCNL vigenti3.

Per il conferimento di incarico di Direttore di UOC TPA si può fare ricorso alle procedure di cui all’art. 15 septies del Decreto Lgs. 502/92.

Il DG pubblica un avviso degli incarichi da conferire (conoscibilità) sul sito istituzionale dell’Azienda, nei termini indicati in premessa.

I Dirigenti interessati presentano la propria dichiarazione di disponibilità all’incarico (acquisizione disponibilità).

Il DG verificate le disponibilità acquisite e sentito il Direttore Amministrativo, nonché a regime, i Direttori di Dipartimento di riferimento (Amministrativo – Tecnico – di Staff), procede alla Valutazione ed assegna l’incarico.

Nell’assegnazione dell’incarico il DG si attiene ai criteri di valutazione concertati con le OOSS della Dirigenza e, nell’atto di conferimento, fornisce motivazione della scelta (valutazione).

Il conferimento si perfeziona con la sottoscrizione di specifico contratto.

Il Direttore di UOC annualmente indica, in ottemperanza alle previsioni contrattuali, il dirigente dell’UOC che lo sostituisce in caso di impedimento o assenza.

L’incarico di Direttore di UOC ha durata quinquennale con facoltà di rinnovo, previa verifica positiva da parte del Collegio Tecnico.

L’accertamento dei risultati negativi di gestione o l’inosservanza delle direttive impartite sono causa di revoca dell’incarico di direzione di struttura complessa.

La revoca avviene con atto scritto e motivato secondo le procedure e con gli effetti previsti dal CCNL.

L’incarico è sottoposto a verifica annuale ai fini della retribuzione di risultato.

Criteri di Valutazione per il conferimento dell’incarico di Direttore di struttura professionale complessa – UOC dirigenza professionale/tecnica/amministrativa

• Natura dell’UOC e caratteristiche dei programmi da realizzare

• Capacità professionali e attitudini personali

• Formazione specifica

• Rotazione, ove possibile

• Eventuale colloquio.

3

In assenza della richiesta esperienza quinquennale si procede all’applicazione della clausola speciale contenuta nel

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ART.41–IL CONFERIMENTO DELL’INCARICO DI DIRETTORE DI STRUTTURA

PROFESSIONALE SEMPLICE DIPARTIMENTALE –UOSD

Gli incarichi di Direttore di UOSD sono conferiti dal DG a dirigenti che abbiano maturato un’esperienza quinquennale nel profilo dirigenziale.

Il DG pubblica un avviso degli incarichi da conferire (conoscibilità) sul sito istituzionale dell’Azienda, nei termini indicati in premessa.

I Dirigenti interessati presentano la propria dichiarazione di disponibilità all’incarico (acquisizione disponibilità).

L'incarico di Direttore di UOSD, intesa come articolazione interna di un Dipartimento, è attribuito dal Direttore Generale, su proposta motivata del Direttore di Dipartimento Gestionale sentito il Direttore del Dipartimento di Coordinamento Tecnico oppure dal solo Direttore di Dipartimento per le strutture del Centro Direzionale.

Il conferimento si perfeziona con la sottoscrizione di specifico contratto.

Il Direttore di UOSD annualmente indica, in ottemperanza alle previsioni contrattuali, il dirigente dell’UOSD che lo sostituisce in caso di impedimento o assenza.

L’incarico di Direttore di UOSD ha durata triennale con facoltà di rinnovo, previa verifica positiva da parte del Collegio Tecnico.

L’accertamento dei risultati negativi di gestione o l’inosservanza delle direttive impartite sono causa di revoca dell’incarico di direzione di struttura semplice.

La revoca avviene con atto scritto e motivato secondo le procedure e con gli effetti previsti dal CCNL.

Nel caso di valutazione negativa il dirigente verrà collocato nell’incarico ove ha ricevuto l’ultima valutazione positiva o, se di miglior favore, secondo le previsioni CCNL.

L’incarico è sottoposto a verifica annuale ai fini della retribuzione di risultato.

Criteri di Valutazione per il conferimento dell’incarico di Direttore di struttura professionale semplice dipartimentale – UOSD

• Natura dell’UOSD e caratteristiche dei programmi da realizzare

• Capacità professionali e attitudini personali

• Formazione specifica

• Rotazione, ove possibile

• Eventuale colloquio.

ART.42–IL CONFERIMENTO DELL’INCARICO PROFESSIONALE DI ALTA

SPECIALIZZAZIONE –IAS

Gli incarichi di Alta Specializzazione sono conferiti dal DG a dirigenti che abbiano maturato un’esperienza quinquennale nel profilo dirigenziale.

Il DG pubblica un avviso degli incarichi da conferire (conoscibilità) sul sito istituzionale dell’Azienda, nei termini indicati in premessa.

I Dirigenti interessati presentano la propria dichiarazione di disponibilità all’incarico (acquisizione disponibilità).

(29)

Il conferimento si perfeziona con la sottoscrizione di specifico contratto.

L’incarico ha durata triennale con facoltà di rinnovo, previa verifica positiva da parte del Collegio Tecnico

L’accertamento dei risultati negativi di gestione o l’inosservanza delle direttive impartite sono causa di revoca dell’incarico.

La revoca avviene con atto scritto e motivato secondo le procedure e con gli effetti previsti dal CCNL.

L’incarico è sottoposto a verifica annuale ai fini della retribuzione di risultato.

Criteri di Valutazione per il conferimento dell’incarico professionale di Alta Specializzazione – IAS

• Caratteristiche dei programmi da realizzare

• Capacità professionali

• Formazione specifica

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DISPOSIZIONI FINALI E TRANSITORIE

ART.43–ENTRATA IN VIGORE

Il presente Regolamento entra in vigore, per la parte normativa, dopo l’approvazione da parte del Direttore Generale con apposito atto deliberativo e la successiva affissione per 15 gg consecutivi all’Albo aziendale (Albo pretorio on line).

Il Funzionigramma e l’Organigramma hanno immediata esecutività.

Entro 90 gg dall’entrata in vigore del presente Regolamento l’Azienda procede all’aggiornamento dello Statuto aziendale comunque confermato ed osservato nelle sue disposizioni portanti.

ART.44–NORME TRANSITORIE

Le articolazioni organizzative istituite dal presente Regolamento si attivano con la sottoscrizione del contratto di nomina da parte del Dirigente individuato.

I Dirigenti titolari di struttura organizzativa funzionale o professionale mantengono l’incarico in essere, con le specifiche contrattuali sottoscritte, fino a quando il Direttore Generale non provvederà al conferimento degli incarichi in attuazione del presente Regolamento.

Costituisce condizione preclusiva all’assunzione del nuovo incarico dirigenziale il mancato passaggio di consegne rispetto alle funzioni ed ai principali ambiti di attività della struttura di provenienza.

Le UUOO professionali, a titolarità comparto, permangono fino all’attivazione delle corrispondenti strutture organizzative di livello dirigenziale.

ART.45–NORMA DI RINVIO

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2.

REPERTORIO DELLE STRUTTURE ORGANIZZATIVE AZIENDALI

LE STRUTTURE ORGANIZZATIVE FUNZIONALI

I MACROLIVELLI

IL PRESIDIO OSPEDALIERO LA ZONA DISTRETTO

IL DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE

I DIPARTIMENTI GESTIONALI

ALTA INTENSITA'

MULTIDISCIPLINARE AD INDIRIZZO CHIRURGICO MULTIDISCIPLINARE AD INDIRIZZO MEDICO DEI SERVIZI

DEU

CONTINUITA' ASSISTENZIALE CURE PRIMARIE

DELLA COMPLESSITA' SOCIOSANITARIA

I DIPARTIMENTI DI COORDINAMENTO TECNICO

MATERNO INFANTILE CHIRURGICO ONCOLOGICO MEDICO INTENSIVO DIAGNOSTICA

SALUTE MENTALE E DIPENDENZE

PROFESSIONI INFERMIERISTICHE ED OSTETRICHE PROFESSIONI TECNICO SANITARIE

IL DIPARTIMENTO DI STAFF IL DIPARTIMENTO AMMINISTRATIVO

IL DIPARTIMENTO TECNICO

I SETTORI DEL DIPARTIMENTO DI STAFF

PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO

(32)

LE UNITÀ FUNZIONALI DEL DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE

IGIENE PUBBLICA E DELLA NUTRIZIONE

(33)

LE STRUTTURE ORGANIZZATIVE PROFESSIONALI COMPLESSE

PRESIDIO OSPEDALIERO

1. UOC ANALISI CHIMICO CLINICHE

2. UOC ANATOMIA PATOLOGICA

3. UOC ANESTESIA E RIANIMAZIONE 4. UOC ASSISTENZA OSTETRICA

5. UOC ATTIVITA' AMMINISTRATIVE DIPARTIMENTI OSPEDALIERI

6. UOC CARDIOLOGIA

7. UOC CHIRURGIA GENERALE E ONCOLOGICA

8. UOC DIAGNOSTICA DI LABORATORIO

9. UOC DIAGNOSTICA PER IMMAGINI 10.UOC DIREZIONE MEDICA DI PRESIDIO

11.UOC EMERGENZA E ACCETTAZIONE

12.UOC GERIATRIA

13.UOC MEDICINA TRASFUSIONALE E IMMUNOEMATOLOGIA

14.UOC INFERMIERISTICA 15.UOC MALATTIE INFETTIVE 16.UOC MEDICINA GENERALE I 17.UOC MEDICINA GENERALE II 18.UOC MEDICINA NUCLEARE 19.UOC NEFROLOGIA

20.UOC NEUROLOGIA 21.UOC OCULISTICA 22.UOC ONCOLOGIA

23.UOC ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA

24.UOC OSTETRICIA E GINECOLOGIA 25.UOC OTORINOLARINGOIATRIA 26.UOC PEDIATRIA

27.UOC RADIOLOGIA

28.UOC RECUPERO E RIEDUCAZIONE FUNZIONALE

29.UOC REUMATOLOGIA

30.UOC UROLOGIA

ZONA DISTRETTO

1. UOC ASSISTENZA SOCIALE

2. UOC ATTIVITA' AMMINISTRATIVE ZONA DISTRETTO E DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE*

3. UOC ATTIVITA' SANITARIE DI COMUNITA'

4. UOC FARMACOTOSSICODIPENDENZE

5. UOC GESTIONE CONVENZIONI UNICHE NAZIONALI

6. UOC NEUROPSICHIATRIA INFANTILE

7. UOC PROFESSIONI DELLA RIABILITAZIONE 8. UOC PSICHIATRIA

(34)

DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE

1. UOC ATTIVITA' AMMINISTRATIVE ZONA DISTRETTO E DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE*

2. UOC IGIENE DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE 3. UOC IGIENE DEGLI ALIMENTI E NUTRIZIONE

4. UOC IGIENE E SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO 5. UOC IGIENE E SANITA' PUBBLICA

6. UOC PREVENZIONE E SICUREZZA

7. UOC PROFESSIONI DELLA PREVENZIONE

8. UOC SANITA' ANIMALE E IGIENE DEGLI ALLEVAMENTI

DIPARTIMENTO DI STAFF

1. UOC ATTIVITA' AMMINISTRATIVE DI STAFF 2. UOC CONTENZIOSO E SINISTRI

3. UOC CONTROLLI DI GESTIONE E ANALISI STATISTICHE 4. UOC EPIDEMIOLOGIA

5. UOC FARMACEUTICA E POLITICHE DEL FARMACO

6. UOC MEDICINA LEGALE

7. UOC PIANIFICAZIONE STRATEGICA E CONTROLLO DIREZIONALE 8. UOC POLITICHE DEL PERSONALE E RELAZIONI SINDACALI

9. UOC PREVENZIONE E PROTEZIONE DAI RISCHI

10.UOC QUALITA' ACCREDITAMENTO E TRASPARENZA

DIPARTIMENTO AMMINISTRATIVO

1. UOC AFFARI GENERALI

2. UOC AMMINISTRAZIONE DEL PERSONALE

3. UOC ATTIVITA' CONTRATTUALE

4. UOC GESTIONE CONVENZIONI ISTITUTI ACCREDITATI 5. UOC GESTIONI ECONOMICHE E FINANZIARIE

DIPARTIMENTO TECNICO

1. UOC GRANDI OPERE

2. UOC MANUTENZIONE E RISTRUTTURAZIONE IMMOBILI

(35)

LE STRUTTURE ORGANIZZATIVE PROFESSIONALI SEMPLICI

PRESIDIO OSPEDALIERO

1. UOSD ALLERGOLOGIA E IMMUNOLOGIA

2. UOSD CHIRURGIA D'URGENZA

3. UOSD CHIRURGIA SENOLOGICA

4. UOSD DERMATOLOGIA

5. UOSD DIABETOLOGIA

6. UOSD EMERGENZA TERRITORIALE

7. UOSD ENDOSCOPIA DIGESTIVA

8. UOSD FISICA SANITARIA

9. UOSD MEDICINA POLISPECIALISTICA 10.UOSD ORTOPEDIA PEDIATRICA

11.UOSD OSSERVAZIONE E MEDICINA D'URGENZA

12.UOSD PNEUMOLOGIA

13.UOSD RADIOLOGIA D'URGENZA 14.UOSD RADIOTERAPIA

ZONA DISTRETTO

1. UOSD CONSULTORI E DIAGNOSI PRENATALE

2. UOSD CURE PALLIATIVE E TERAPIE SUPPORTIVE

3. UOSD CURE PRIMARIE

4. UOSD IGIENE DELLE STRUTTURE 5. UOSD ITT

6. UOSD ODONTOSTOMATOLOGIA

7. UOSD PREVENZIONE ONCOLOGICA

8. UOSD SALUTE IN CARCERE

9. UOSD SPECIALISTICA TERRITORIALE CONVENZIONATA

10.UOSD TERAPIA DEL DOLORE

DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE

1. UOSD MEDICINA DELLO SPORT

DIPARTIMENTO DI STAFF

1. UOSD FORMAZIONE EDUCAZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE

2. UOSD GESTIONE RISCHIO CLINICO

3. UOSD GOVERNO CLINICO E LISTE D’ATTESA

4. UOSD COMUNICAZIONE E MARKETING

5. UOSD ORGANIZZAZIONE SERVIZI SANITARI 6. UOSD PREVENZIONE RISCHI E CONTENZIOSO

Riferimenti

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