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Avvertenza
Nello studio di fonti inglesi e toscane relative al periodo esaminato in questa tesi si deve affrontare una doppia discrepanza tra il calendario allora in uso in Inghilterra e quello in uso in Toscana. Una consisteva nella data in cui era posto il capodanno, che in Inghilterra corrispondeva al primo gennaio, mentre nel Granducato era posto al 25 marzo successivo (Annunciazione del Signore).
L’altra era dovuta al fatto che in Inghilterra era ancora in vigore il calendario giuliano, sostituito nel continente dal calendario gregoriano che era avanti di dieci giorni
1.
Ho deciso di riportare il giorno e il mese così come appaiono nelle fonti, mentre ho riportato l’anno considerando il capodanno corrispondente al primo gennaio. Quindi, ad esempio, se nelle fonti appare una data così formulata: «26 febbraio 169
67» (1696 per lo stile fiorentino e 1697 per quello in uso in Inghilterra), questa è stata riportata nel seguente modo: «26 febbraio 1697».
Abbreviazioni
AAPi: Archivio Arcivescovile di Pisa ASFi: Archivio di Stato di Firenze ASVe: Archivio di Stato di Venezia
TNA: The National Archives, Kew, Londra
1 Questa differenza era uno dei frutti della riforma del calendario realizzata dal papa Gregorio XIII e formalizzata con la bolla Inter gravissimas del 24 febbraio 1582, volta a sincronizzare il calendario civile con l’anno solare. Il calendario giuliano infatti aveva un margine di errore che aveva fatto sì che a metà XVI secolo l’equinozio di primavera si verificasse l’11 marzo anziché il 21 marzo, data che comunque continuava a rappresentare l’inizio della stagione primaverile nel calendario civile.