• Non ci sono risultati.

LA NOSTRA ESPERIENZA LA NOSTRA ESPERIENZA LA NOSTRA ESPERIENZA LA NOSTRA ESPERIENZA CAPITOLOCAPITOLOCAPITOLOCAPITOLO----4444

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "LA NOSTRA ESPERIENZA LA NOSTRA ESPERIENZA LA NOSTRA ESPERIENZA LA NOSTRA ESPERIENZA CAPITOLOCAPITOLOCAPITOLOCAPITOLO----4444"

Copied!
51
0
0

Testo completo

(1)

CAPITOLO

CAPITOLO

CAPITOLO

CAPITOLO----4

4

4

4

LA NOSTRA ESPERIENZA

LA NOSTRA ESPERIENZA

LA NOSTRA ESPERIENZA

LA NOSTRA ESPERIENZA

Fatta eccezione per le forme neoplastiche, con le quali non é stata dimostrata una relazione diretta, tutte le altre affezioni prostatiche trovano come causa predisponente quella alterazione fisiopatologica instauratasi precocemente nel parenchima ghiandolare e meglio conosciuta come iperplasia prostatica benigna (Braca et al., 1987). Tale motivo, unito all’aumento della longevità dei cani e all’alto riscontro di problemi prostatici nei soggetti in età senile, ha portato ad indagare più approfonditamente l’evoluzione di questa alterazione durante terapia con Ciproterone acetato; ad oggi farmaco d’elezione.

4.1 : MATERIALI E METODI

Per il nostro studio sono stati selezionati soggetti con Iperplasia Prostatica Benigna (IPB) come unica patologia prostatica presente, o permanente, dopo un breve periodo di terapia per eventuali alterazioni coesistenti. Ciò non é stato facile visto che l’IPB é spesso concomitante, nonché causa predisponente come detto sopra, delle altre malattie della prostata. Per fare ciò inizialmente sono stati presi

(2)

in considerazione tutti i pazienti recatisi presso il Dipartimento di Clinica Veterinaria dell’Università di Pisa nel periodo Giugno 2006-Luglio 2007 che dall’anamnesi dei proprietari mostravano segni di “prostatismo”.

Da qui c’é stata un’ampia selezione basata sull’esame clinico, referti ecografici ed esami di laboratorio; a chi risultava potenzialmente positivo a IPB, da tali accertamenti, veniva prelevato un campione di tessuto prostatico per ulteriori indagini cito/istologiche ed immunocito/istochimiche. Il fine era studiare l’andamento della

patologia e monitorare la terapia, con controlli successivi alla prima

visita, valutando l’attendibilità dell’indagine citologica in alternativa all’istologia e l’applicabilità dell’immunocitochimica nell’evidenziare i

recettori per androgeni

prima e dopo

assunzione di

TAB. 4.1.1: scheda per la raccolta dei dati Ciproterone acetato. dei pazienti dello studio.

(3)

Potendo includere nello studio soggetti che presentavano lievi segni di prostatite, per questi la scelta terapeutica é stato un antimicrobico della classe dei Fluorochinoloni di nuova generazione: la Marbofloxacina (Marbocyl®).

Allo scopo di monitorare la terapia, per ogni soggetto, é stata raccolta un’approfondita anamnesi dai proprietari e seguendo quello che dice la letteratura, abbiamo posto particolare attenzione ai disturbi della defecazione e minzione.

L’esame clinico ha previsto l’esame obiettivo generale (EOG), che per un diagnosi senza preconcetti, non va mai tralasciato (Bizzeti e Sgorbini, 2005) e comprendente: rilievo della temperatura rettale, sviluppo scheletrico e costituzione, stato di nutrizione e tonicità muscolare, stato del sensorio, atteggiamenti e segni particolari, esame della cute, sottocute e annessi cutanei, mucose apparenti e linfonodi esplorabili, polso (frequenza) e respiro (frequenza) ed il mantenimento delle grandi funzioni organiche. A questo seguiva l’esame obiettivo particolare (EOP) dell’ apparato genitale attraverso: palpazione addominale e dei testicoli, esplorazione digito-rettale (DRE), estroflessione del pene, esame ecografico della prostata e dei testicoli. L’esplorazione rettale e addominale della prostata, in accordo con Dorfmann e Barsanti ( 1998), sono sempre state fatte contemporaneamente per valutare correttamente la ghiandola. La tecnica é quella di spingere caudalmente la prostata con la mano che approccia l’addome, verso l’altra che palpa l’organo attraverso il retto.

(4)

Successivamente veniva effettuato un prelievo di sangue per l’ esame emocromocitometrico ed il profilo epato-renale per conoscere le condizioni generali, iniziali, dei pazienti e vedere se la terapia influisce su tali valori.

A questo punto si eseguiva l’esame ultrasonografico per visualizzare prima di tutto le dimensioni dell’organo, nonché la forma, la superficie, la sede e le caratteristiche strutturali. Per quanto riguarda le dimensioni, quando possibile si sono rilevati i diametri cranio-caudale (L), trasverso (W) e dorso-ventrale (D), ottenendo il volume in mm³ secondo la formula [(LxVxD)/2.6]+1.8 (Jonston e all, 2000).

L’ecografie sono state fatte con ecografo Toshiba Core Vision Pro modello SSA-350 dotato di sonde microconvex, convex e lineare da 3.0 MHz e 8.0 MHz e sistema di trasformazioni echi B-Mode; i soggetti venivano messi in decupito dorsale come posizione migliore per l’indagine ecografica ed il reperimento delle misure. A volte é stata necessaria la tricotomia che però cercavamo di evitare in quanto innervosisce gli animali che già si sentono costretti; é sempre stato usato invece un gel ultrasuoni per ottimizzare il contatto del trasduttore con la cute.

Tutti i soggetti che presentavano una sintomatologia e referti ecografici riferibili ad IPB, sono stati dunque sedati e sottoposti a biopsia e agoaspirato.

L’agoaspirato é stato sempre fatto con approccio transaddominale previa tricotomia della parte e disinfezione con alcool e Betadine® utilizzando: un ago spinale 22 G di 0,70x90 mm con mandrino, una

(5)

siringa da 5 ml e vetrini caricati elettricamente su cui mettere il materiale prelevato. Attraverso visualizazione ecografica della prostata ed una guida per l’ago, quest’ultimo veniva sospinto all’interno del parenchima ghiandolare, effettuata un’aspirazione da più punti dell’organo ed il campione cellulare così raccolto successivamente spruzzato su un primo vetrino. Come ultima cosa si eseguiva uno striscio con un secondo vetrino ed il tutto era inviato al dipartimento di Anatomia Patologica. Se il prelievo risultava sufficientemente cellulare e ben conservato, era eseguita una diagnosi citologica ed immunocitochimica valutando il recettore per gli androgeni presenti e l’immunoreattività delle cellule*.

FIG 4.1.2:

materiale usato per eseguire l’agoaspirato ai soggetti dello studio; dal basso verso l’alto e da sinistra a destra: guida da applicare all’ecografo per l’ago, vetrini caricati elettricamente, siringa da 5ml e ago spinale.

*Come detto nel capitolo 1, i AR prostatici sono messi in evidenza in oltre il 95% delle cellule della ghiandola sana ed in percentuale simile durante IPB; diminuiscono in corso di altre patologie (Gallardo, 2007).

(6)

Per quanto riguarda il prelievo bioptico dopo tricotomia, disinfezione della regione inguinale, visualizzazione della ghiandola mediante ecografia e posizionamento della guida per l’ago da

biopsia, la manovra era quella di sospingere l’ago all’interno del parenchima e prelevare un campione di tessuto successivamente messo in formalina per essere mandato anch’esso al Dipartimento di Anatomia Patologica.

Lo strumento usato per montare l’ago da biopsia é stato un “BARD® MAGNUM™” modello REF/Cat. No MG 1522; gli aghi erano di diversa lunghezza e diametro in rapporto al soggetto ( 18,16,14 G) da cui biopsiare il tessuto.

FIG 4.1.3: materiale da biopsia usato nello studio; dall’alto verso il basso: strumento per montare l’ago da biopsia,

contenitore con formalina dove porre il campione di tessuto dopo il prelievo, aghi di diverse misure, guide per gli aghi .

Il prelievo di entrambi i campioni, bioptico e citologico, é stato fatto solo alla prima visita, in quanto i proprietari si rifiutavano di far anestetizzare il proprio cane ad ogni controllo per la biopsia; per questo motivo abbiamo continuato ad eseguire l’ecografia e la visita clinica. Quando ci é stato permesso abbiamo ripetuto l’agoaspirato. Sul materiale prelevato mediante le due tecniche sopra descritte é

(7)

immunoisto/citochimica, (IIC e ICC) secondo le metodiche descritte di seguito.

Indagine istologica :

Ogni campione raccolto era fissato in formalina tamponata al 10%, immerso in paraffina e processato secondo metodiche di routine. Sezioni di cinque micrometri venivano poi colorate con ematossilina-eosina (H-E) per la valutazione al microscopio ottico.

Indagine citologica:

I vetrini, allestiti mediante la metodica sopra descritta e fissati all’aria, sono stati colorati con Diff Quik® e valutati al microscopio ottico.

Tecnica immunoistochimica Altre sezioni di 5µm erano, invece, montate su vetrini Superfrost Plus (Menzdel-Gläser, Braunschweig, Germany) per lo studio immunoistochimico. Per l’indagine immunoistochimica é stato usato un anticorpo policlonale anti-AR umano ed è stata eseguita la metodica streptavidina-biotina-perossidasi e cioé: le sezioni vengono deparaffinate in xilene e reidratate in alcool. L’attività delle perossidasi endogene é bloccata dall’incubazione dei vetrini per 5 min. a 37°C in Endo/Blocker (BiØmeda Corp, Foster City, CA, USA) diluito in metanolo. Per smascherare gli antigeni, i vetrini sono messi tre volte in microonde con 10mM di soluzione citrato, a pH 6 e 650 W per 5 min. Dopo

(8)

incubazione con siero normale di cavallo , i vetrini sono incubati con l’anticorpo primario policlonale di coniglio anti-AR (NCL_ARp, Nococasra lab. Newcastle upon Tyne , UK) con diluizione 1:50 in Phosphate Buffer Saline (PBS) ,pH 7, per 1h a temperatura ambiente in camera umida e dopo si procede al lavaggio abbondante in PBS. Successivamente vengono nuovamente incubati con un anticorpo secondario biotinilato pan-specifico di cavallo (Vector Laboratories Inc., Burlingame, CA, USA) per 10 min. Le sezioni sono di nuovo lavate e incubate per altri 10 min. con il complesso streptavidina- perossidasi (Biospa, Milano, Italia). La reazione é sviluppata con il cromogeno Nova-Red (Vector Laboratories Inc.) . A questo punto le sezioni sono finalmente pronte per essere controcolorate con ematossilina, deidratate e montate. La quantificazione dei risultati è stata ottenuta valutando il numero di nuclei positivi su cento cellule in almeno cinque campi microscopici a 40X e l’intensità dell’immunoreattività come debole, moderata o intensa.

FIG 4.1.4: IPB;

Immunoistochimica per il recettore per

androgeni. Intensa positività rosso-bruna a carico dei nuclei delle cellule epiteliali

ghiandolari. Metodo streptovidina-biotina per ossidasi. Ob. 40x.

(9)

Tecnica immunocitochimica

E’ stata utilizzata la metodica della streptavidina-biotina per ossidasi. Al contrario delle sezioni in paraffina, in questo caso gli strisci sono stati immersi in metanolo per 5 minuti e poi in acqua distillata per una corretta fissazione e permeabilizzazione delle cellule prima di procedere con la metodica sopra descritta. La reazione è stata effettuata al microscopio ottico valutando la presenza di nuclei positivi e l’intensità dell’immunoreattività.

FIG 4.1.5: IPB;

Immunocitochimica per la ricerca del recettore per androgeni. Si rilevano nuclei di cellule prostatiche intensamente reattivi. Ob.100x.

Di tutti i soggetti presi inizialmente in considerazione il risultato é stato di dover selezionare soltanto un piccolo gruppo (evidenziati in giallo) :

(10)

NOME RAZZA ETA’ PATOLOGIA PROSTATICA (presunta)

BALTO meticcio 15 anni ½ Neoplasia

testicolare e IPB

CREMA meticcio 11 anni IPB

VELENO Springer

spaniel

9 anni Prostatite

acuta/IPB

JACK meticcio 12 anni ½ Prostatite

acuta/IPB

GINO Labrador 6 anni ½ Prostatite acuta

MILLY Corso 10 anni IPB/Cisti

paraprostatiche

DEVIL Dobermann 10 anni IPB

TOBIA Setter Irlandese 11 anni ½ IPB

CASPER meticcio 7 anni ½ Cisti

paraprstatiche

RIO meticcio 8 anni Esiti di

prostatite

APRICOT Amstaff 9 anni Cisti prostatica

BIG Dobermann 5 anni Cisti

pareprostatiche

ALI’ Rottweiler 5 anni IPB e ascessi

BIRBA meticcio 5 anni IPB cistica

OTTO Beagle 10 anni Cisti prostatiche

ZAGO Setter Inglese 14 anni IPB/leiomioma

BIGHY Beagle 7 anni Prostatite

cronica

DANTE Breton 1 anno Prostatite acuta

RUDY meticcio 11 anni Neoplasia

BRADO Bracco tedesco 12 anni IPB microcistica

NUVOLA meticcio 10 anni IPB

LEO meticcio 4 anni IPB/Prostatite

acuta

INDI Pastore

maremmano

4 anni ½ Prostatite acuta

(11)

TRUDY meticcio 13 anni IPB/Prostatite purulenta

BARTOLOMEO Dratar 9 anni Prostatite e

ascessi prost.

COSIMO Setter Inglese 7 anni ½ IPB/prostatite

acuta

OLIVER meticcio 10 anni IPB

PIT Corso 10 anni IPB/neoplasia

testicolare

SPYKE Pastore

Tedesco

7 anni IPB/prostatite

acuta

AGO Boxer 8 anni IPB/neoplasia

perineale

CUBO Pit Bull 7 anni IPB

ALBERTO Boxer 7 anni ½ IPB/prostatite

acuta e ascesso

BRUK Pastore

Tedesco

7 anni ½ IPB

TAB 4.1.2: soggetti affetti da patologie prostatiche, portati presso la Clinica Universitaria da Giugno 2006 a Luglio 2007

4.2 : RISULTATI

Dalla tabella precedente (TAB 4.1.2) si può vedere come su 34 cani

portati presso la clinica della nostra Università con segni di patologia prostatica, nel periodo Giugno 2006 -Luglio 2007, in ben 22 é stata diagnosticata IPB. Ad affermare che trattasi di un’affezione dell’età senile che interessa prevalentemente cani di taglia medio-grande (Kay, 1989), tutti i soggetti che la presentano hanno età compresa tra i 5 e i 15 anni e peso tra 25 e 50 kg. Sempre

(12)

osservando la tabella si può notare come la maggior parte dei soggetti presentano altre patologie coesistenti; la sintomatologia determinata da quest’ultime é stata quasi sempre il motivo della prima visita, nonché ragione dell’esclusione dal nostro studio.

Purtroppo i soggetti di cui abbiamo potuto fare un monitoraggio accurato sono stati davvero pochi; normalmente i propietari, una volta visti i miglioramenti, tendevano a non tornare ed altri hanno addirittura rifiutato fin dall’inizio di eseguire biopsia ed agoaspirato.

Facciamo comunque una panoramica su quelli che sono stati i risultati da noi raccolti.

I sintomi riferibili alla prima visita, durante la raccolta dell’anamnesi, sono stati diversi e unendoli ai risultati ottenuti dalle visite successive possiamo riassumerli in:

• Scolo ematico e/o purulento dal pene in assenza di minzione

• Ematuria

• Tenesmo rettale quasi sempre accompagnato da alterazione

della conformazione delle feci, “feci a nastro”

• Dolore addominale

• Risentimento generale con febbre e abbattimento

• Vomito

Nella maggior parte dei soggetti comunque le condizioni generali erano buone e tali manifestazioni, di lieve intensità e presenti singolarmente o diversamente associate tra loro, sono state riferibili più a fenomeni di prostatiti o ascessi prostatici concomitanti, che non all’ iperplasia stessa. Nei cani in cui é stato possibile avere una

(13)

seconda visita abbiamo infatti notato che, eliminato il problema flogistico, c’era una pressoché completa remissione sintomatologica. Nel complesso i cani non presentavano febbre, erano in buono stato di nutrizione, l’appetito era mantenuto e anche all’esplorazione rettale digitale non si notava particolare dolorabilità dell’organo.

NOME RAZZA SEGNI CLINICI ALLA I° VISITA

ALBERTO Boxer -Leggero abbattimento e vomito

-scolo prepuziale siero-purulento -dolore alla DRE

-feci a nastro/tenesmo

BRUK Pastore Tedesco -dolore alla DRE

-tenesmo

-alterazione della seduta

PIT Corso -feci a nastro

-tenesmo

-scolo prepuziale siero-ematico

COSIMO Setter Inglese -niente

OLIVER meticcio -rari episodi di scolo ematico-purulento

CUBO Pit Bull -aumento del volume prostatico alla DRE

-tenesmo/feci a nastro

AGO Boxer -niente

SPYKE Pastore Tedesco -dolore alla DRE

TAB 4.2.1:risultati alla prima visita dei soggetti selezionati per il nostro studio.

Gli esami emocromocitometrico, AST/ALT/GGT epatiche, urea e

creatinina sono stati valutati in tutti i soggetti alla prima visita,

risultando nella norma in ciascuno. Chi é tornato al controllo dopo la cura ha ripetuto gli esami non presentando alterazioni in alcun

(14)

parametro. Ribadendo che abbiamo selezionato cani con sola IPB, eventualmente unita a lievi fenomeni settici scomparsi dopo breve periodo di trattamento, possiamo affermare che tale alterazione non si ripercuote sulle condizioni generali dei soggetti e che anzi in molti casi decorra in via del tutto asintomatica, venendo messa in evidenza proprio da suddetti altri fenomeni.

All’esame ultrasonografico la prostata é stata sempre visualizzata, sia trasversalmente, che in sezione longitudinale con scansioni paraprepuziali. Possiamo così riassumere le alterazioni messe in evidenza nei nostri pazienti:

 Aumento del volume dell’organo

 Are ipo/anecogene ben delimitate riferibili a cisti  Aree ipoecogene riferibili a fenomeni flogistici

 Zone ipo/anecogene con materiale corpuscolato riferibile ad ascesso

 Struttura mantenuta

Tranne un caso di cui attraverso istologia é stata fatta diagnosi di leiomioma, scartato infatti dallo studio, in tutti gli altri casi l’ecogenicità e la struttura organica della ghiandola era mantenuta. Chi ha presentato quadri riferibili a prostatite, cisti e ascesso va sottolineato che erano zone marginali della ghiandola ad essere interessate e che nell’insieme l’immagine ecografica era riferibile ad IPB, pertanto é seguito il trattamento con Marbofloxacina; in caso contrario non abbiamo preso in considerazione il soggetto per lo studio.

(15)

Anche in caso di conferma diagnostica di IPB molti proprietari non sono stati comunque disposti a tornare per fare una panoramica delle modificazioni dell’immagine prostatica all’ecografia.

NOME RAZZA RISULTATO 1° ECOGRAFIA

ALBERTO Boxer Aumento di volume, struttura normale, zona

ipoecogena riferibile ad ascesso.

BRUK Pastore

Tedesco

Aumento di volume in mancanza di altri segni, riferibile a IPB

PIT Corso Aumento di volume riferibile a IPB;

neoplasia testicolare.

COSIMO Setter Inglese Prostata megalica e fibrocistica; IPB e

prostatite.

OLIVER meticcio Aumento di volume con area ipoecogena;

IPB e adenoma

CUBO Pit Bull Niente di particolare.

AGO Boxer Prostata aumentata leggermente di volume.

SPYKE Pastore

Tedesco

Prostata pressoché normale di dimensioni, segni di leggera prostatite.

TAB 4.2.3:risultati al primo controllo ecografico dei soggetti selezionati per il nostro studio.

Nei cani in cui l’esame clinico ed ecografico erano riferibili a quadri di IPB sono stati effettuati biopsia ed agoaspirato e sul materiale prelevato, per avere ulteriore conferma diagnostica, eseguite indagini cito/istologica, immunocitochimica e immunoistochimica per l’evidenziazione dell’espressione dei AR prostatici. Questi recettori sono normalmente presenti nella prostata e responsabili dell’accrescimento fisiologico dell’organo dopo lo sviluppo sessuale; in realtà sembrano però anche i maggiori responsabili

(16)

dell’accrescimento parafisiologico senile (Marcato, 1997). Ad oggi una delle teorie più accreditate sull’eziologia dell’IPB, come detto nel capitolo 3, é infatti uno squilibrio ormonale fra androgeni ed estrogeni nel cane anziano, che vede quindi i recettori degli ormoni steroidei direttamente coinvolti. Per questo motivo volevamo monitorare la loro espressione nelle cellule prostatiche durante terapia con Ciproterone acetato.

L’agoaspirato é senza dubbio una metodica semplice e poco invasiva, era pertanto nostra intenzione valutare se da sola può dare informazioni esaustive sulla patologia in atto e l’espressione recettoriale cellulare; per fare questo nello studio abbiamo eseguito biopsie di “controllo”, all’inizio della sintomatologia, da confrontare con i referti citologici. I soggetti dovevano poi tornare e ripetere l’agoaspirato, da confrontare con i prelievi precedenti, e l’ecografia. Il prelievo tramite agoaspirato non ha portato in nessun caso problemi di nervosismo tali da sospendere la manovra e questo fa intuire che, seppur lungo, l’ago utilizzato non reca gravi disturbi all’animale. D’altro canto però é anche vero che ottenere campioni cellulari rappresentativi non é semplice, spesso infatti sono aspirate poche cellule inoltre, per l’ indagine citochimica, devono essere ben conservate altrimenti risultano poco o niente rappresentative.

Tale metodica non é consigliata in presenza di ascesso prostatico per rischio di peritonite o diffusione d’infezione lungo il tragitto dell’ago; in realtà l’unico caso del nostro studio che presentava ascesso, si trattava di una formazione molto circoscritta e l’ecografia

(17)

permetteva di visualizzare bene il percorso dell’ago, infatti non ci sono state conseguenze negative.

FIG 4.2.1: postata con ascesso , sezione trasversale.

Per quanto riguarda la biopsia nel nostro studio é stata usata come “sentinella” dell’agoaspirato per i risultati. I soggetti sono stati anestetizzati con protocolli molto simili ma ovviamente diversi :

NOME PREMEDICAZIONE INDUZIONE RISVEGLIO

ALBERTO DOMITOR: 0,5 ml EV DIAZEPAM: 3,5 ml EV KETAMINA: 1 ml EV PROPOFOL: 3 ml EV ANTISEDAN: 0,4ml IM BRUK DOMITOR: 0,8 ml EV DIAZEPAM: 0,5 ml EV PROPOFOL: 3 ml EV ANTISEDAN: 0,8ml IM PIT TREMADOLO: 2,5 ml EV DOMITOR:: 1 ml EV DIAZEPAM: 3,5 ml EV PROPOFOL: 10 ml EV ANTISEDAN: 0,6ml IM

(18)

KETAMINA: 0,3 ml EV

COSIMO TREMADOLO: 1 fiala EV

DOMITOR:: 0,4 ml EV DIAZEPAM: 1ml EV ANTISEDAN: 0,4ml IM OLIVER DOMITOR: 0,52ml EV DIAZEPAM: 1ml EV PROPOFOL: 2,6 ml EV ANTISEDAN: 0,5ml IM CUBO DOMITOR: 0,45 ml EV DIAZEPAM: 1,5 ml EV PROPOFOL: ml EV ANTISEDAN: 0,45ml IM AGO DOMITOR: 0,4 ml EV DIAZEPAM: 1,8 ml EV KETAMINA: 0,15 EV PROPOFOL: 13,5 ml EV ANTISEDAN: 0,4ml IM SPYKE DOMITOR: 0,45 ml EV DIAZEPAM: 1,2 ml EV KETAMINA: 0,15 ml EV PROPOFOL:1,5 ml EV

TAB 4.2.4: protocolli anestesiologici di tutti i soggetti sedati

Nei soggetti a cui abbiamo fatto biopsia le risposte cito/istologiche hanno confermato i quadri di IPB risultando positivi per lo studio, come avevano suggerito le ecografie precedentemente eseguite.

NOME RAZZA RISULTATO

1°AGOASPIRATO

RISULTATO BIOPSIA

ALBERTO Boxer campione cellulare.

ICC: positività nucleare per AR nelle cellule epiteliali su residuo di IPB

Istologia: IPB

IIC: positività per AR~ 90%, nuclei positivi in cellule epiteliali ghiandolari; rare cellule stromali positive. Moderata immunoreattività. BRUK Pastore Tedesco campione cellulare.

ICC: positività nucleare per AR nelle cellule epiteliali su residuo di IPB.

Istologia: IPB e prostatite. IIC: positiva per AR~90%; nuclei positivi in cellule epiteliali gh, rare le cellule stromali positive. Immunoreattività

moderata.

(19)

ICC: rara positività nucleare per AR nelle cellule epiteliali; positività citoplasmatica.

nei nuclei delle cellule epiteliali. Immunoreattività moderata. COSIMO Setter Inglese campione ipocellulare.

ICC: positività nucleare debole per AR nelle cellule epiteliali su residuo di IPB.

Istologia: IPB

IIC: positiva per AR~90% delle cellule epiteliali gh., minore nelle cellule

stromali .

Immunoreattività moderata.

OLIVER meticcio campione cellulare.

ICC: positività nucleare per AR nelle cellule epiteliali su residuo di IPB.

Istologia: IPB

IIC: positività per AR~

90%, nuclei positivi in cellule epiteliali ghiandolari; rare cellule stromali positive. Moderata

immunoreattività.

CUBO Pit Bull campione cellulare.

ICC: positività nucleare per AR nelle cellule epiteliali su residuo di IPB.

Istologia: IPB

IIC: positività per AR~

90%, nuclei positivi in cellule epiteliali ghiandolari; rare cellule stromali positive. Forte intensità

dell’immunoreattività

AGO Boxer campione ipocellulare

ICC: rari nuclei positivi per

AR nelle cellule epiteliali su residuo di IPB.

Istologia: IPB

IIC: positività per AR~

90%, nuclei positivi in cellule epiteliali ghiandolari e stromali . Immunoreattività moderata. SPYKE Pastore Tedesco campione cellulare.

ICC: positività nucleare per AR nelle cellule epiteliali su residuo di IPB. Debole immunoreattività.

Istologia: IPB

IIC: positività per AR~

90%, nuclei positivi in cellule epiteliali ghiandolari. Debole intensità

dell’immunoreattività TAB 4.2.5 : risultati di aghiaspirati e prelievi bioptici alla prima visita.

I risultati istologici hanno confermato in tutti i casi la diagnosi di IPB e l’immunoistochimica, come da letteratura (Gallardo, 2007), ha evidenziato un’alta positività per AR (≥90%) soprattutto a livello dei nuclei delle cellule epiteliali ghiandolari e in percentuale minore

(20)

a livello stromale. L’immunoreattività si é presentata moderata in 6 casi su 8, in un caso debole, per altro nel campione istologico come in quello citologico, e in 1 caso di forte intensità.

La citologia al primo prelievo ha dato risultati diagnostici di IPB in 6 casi su 8, due sono risultati infatti ipocellulari e/o mal conservati.

FIG 4.2.2:IPB: Immunocitochimic a per la ricerca di recettori per androgeni. Presenza di un voluminoso foglietto di cellule epiteliali prostatiche con nuclei intensamente reattivi. Ob.100x.

FIG 4.2.3: IPB: ICC per la ricerca del recettore per gli androgeni. Immagine che documenta un campione scarsamente cellulare, con cellule mal conservate nuclei nudi). Sebbene si rilevi immunoreattività, tale campione non ha fornito dati sufficienti per una quantificazione. Ob.100x.

I prelievi effettuati ai controlli successivi destinati

all’immunocitochimica sono risultati diagnostici in tre casi su cinque; un caso é stato infatti mal conservato, l’altro presentava positività nucleare per AR ma il campione era

(21)

ipocellulare e dunque non significativo, tre soggetti non sono più stati portati ai controlli.

Come detto all’inizio del lavoro, la nostra scelta terapeutica dell’iperplasia prostatica é stata il Ciproterone acetato (Androcur®). Il trattamento con Marbofloxacina é stato sostenuto solo per brevi periodi nei soggetti con prostatite e ascesso alla dose di 2mg/Kg/die P.Os .

Il Ciproterone, come riferito nel capitolo precedente, é l’ormone steroideo di sintesi attualmente più indicato nella terapia dell’iperplasia prostatica benigna (Terouanne, 2002) in quanto molti studi hanno dimostrato che la sua azione é assimilabile alla castrazione chirurgica, ancora oggi d’elezione per l’IPB in alcuni paesi, e all’ipofisectomia. I nostri protocolli terapeutici hanno previsto la somministrazione di 1mg/Kg al giorno; alla prima visita il periodo di trattamento é sempre stato di 30 gg. e sarebbe stato cambiato invece ai controlli successivi in base alla valutazione clinica, ecografica e cito/istologica.

Il condizionale é stato usato perché qui si ha, purtroppo, un altro punto critico del nostro studio da aggiungere a quelli precedentemente elencati. il Ciproterone ha portato eccellenti miglioramenti in tutti i soggetti già al primo trattamento, infatti, tutti hanno avuto remissione totale della sintomatologia entro i primi trenta giorni.

(22)

NOME RAZZA TERAPIA ALLA 1° VISITA

ALBERTO Boxer Androcur 50mg(½ comp./die/30gg) e

Marbocyl 80mg(1 comp./die/30gg)

BRUK Pastore

Tedesco

Androcur 50mg(½ comp./die/30gg) e

Marbocyl 80mg(1 comp./die/30gg)

PIT Corso Castrazione per neoplasia

COSIMO Setter Inglese Androcur 50mg(½

comp./die/10gg;¼comp./die/21gg.) e

Marbocyl 80mg(¾ comp./die/30gg)

OLIVER meticcio Androcur 50mg(½ comp./die/30gg)

CUBO Pit Bull /

AGO Boxer Castrazione

SPYKE Pastore

Tedesco

Androcur 50mg(½ comp./die/30gg) e

Marbocyl 80mg(¾ comp./die/30gg

TAB 4.2.6 :terapie somministrate conseguentemente alla prima visita dopo diagnosi di IPB.

Motivo per cui alcuni proprietari non si sono presentati in tempi successivi. Queste persone sono state comunque raggiunte telefonicamente per sapere lo stato di salute del soggetto venendo a mancare però tutto il monitoraggio ecografico ed i rilevamenti immuno-cito/isto-chimici.

NOME RAZZA TERAPIA 2°

VISITA TERAPIA 3° VISITA ALBERTO Boxer / / BRUK Pastore Tedesco / / PIT Corso / /

COSIMO Setter Inglese BACTRIM®

(per 15gg)

(23)

CUBO Pit Bull /

AGO Boxer /

SPYKE Pastore

Tedesco

/ /

TAB 4.2.7 :terapie somministrate ai controlli successivi al primo.

4.3 : VALUTAZIONE DEI CASI CLINICI

SINGOLARMENTE:

1 1 1

1---- ALBERTO : ALBERTO : ALBERTO : ALBERTO :

Alberto é un Boxer di sette anni e mezzo arrivato presso l’Università poiché da tre giorni era molto abbattuto, presentava tremori, scolo prepuziale emato-purulento e da circa tre mesi feci di diametro ridotto; il giorno precedente aveva vomitato succhi gastrici misti a cibo. In altra sede era stata eseguita un’ecografia che aveva messo in evidenza una lesione occupante spazio radiopaca a livello dell’addome posteriore, riferibile alla prostata aumentata di volume. Alla PRIMA visita presso di noi é risultato:

Eesame clinico: Alberto si presentava senza febbre, in buono stato di

(24)

razza, meno esuberante del solito. Le mucose erano rosee, non era presente disidratazione, nè linfoadenomegalia di alcun distretto, ma alla DRE dava segni di intenso fastidio. La prostata non sembrava aumentata di volume e/o alterata di consistenza. All’apice del pene si notava la presenza di scolo siero-purulento.

Esami emocromocitometrico e profilo epato-renale: gli esami erano

stati eseguiti pochi giorni prima ed i valori rientravano tutti negli intervalli di riferimento normali, tranne la presenza di neutrofilia.

Esame ecografico: vescica modicamente repleta senza segni di

alterazione. Prostata di dimensioni normali ipoecogena, struttura conservata, si apprezzava la presenza di una zona ipo/anecogena a contenuto corpuscolato compatibile con ascesso prostatico. DIAGNOSI: IPB cistica con ascesso prostatico.

Ago-aspirato: eseguito; citologia riferibile a IPB: campione

riccamente cellulare e ben conservato. Molte cellule epiteliali ghiandolari isolate e altre disposte a formare cluster di dimensioni variabili. Nei cluster le cellule si dispongono con arrangiamento simil-acinare ed i limiti del citoplasma cellulare sono spesso indistinti. Il citoplasma é spesso abbondante rispetto alla cellula normale, basofilo e finemente granulare. I nuclei rotondi o ovalari talvolta molto grandi con pattern finemente reticolare. I nucleoli non sono generalmente visibili. Si rilevava la presenza di AR mediante immunocitochimica(ICC).

Biopsia: eseguita; conferma istologica di IPB.

IIC: presenza circa 90% di nuclei positivi ad AR nelle cellule epiteliali ghiandolari ed in percentuale minore nelle cellule stromali.

(25)

Terapia: ANDROCUR® 50mg; ½ compressa/die/P.Os per un mese

MARBOCYL® 80mg; 1 compressa/die/P.Os per un mese.

1-misurazione longitudinale(L) 2-misurazione dorso-ventrale(D)

FIG 4.3.1: 1ª ecografia. area ipoecogena riferibile ad ascesso.

Dopo un mese di terapia Alberto é stato portato alla SECONDA visita:

Esame clinico: le perdite prepuziali erano scomparse, come del resto

l’abbattimento, continua a presentare vomito una volta la settimana e le feci sono tornate di forma pressoché normale.

Esame ecografico: prostata ridotta di volume con ecogenicità

normale/ipoecogena, riferibile ad IPB. Riduzione/scomparsa della formazione ascessuale.

Ago-aspirato: eseguito: il campione purtroppo era ipocellulare e

pertanto scarsamente diagnostico.

ICC: le poche cellule mostravano comunque positività ai AR.

Biopsia: non effettuata. Terapia: nessuna.

(26)

Esame clinico: il soggetto sta bene; non c’é più presenza di vomito,

sono scomparse anche le perdite prepuziali e le feci sono tornate normali.

Esame ecografico: prostata di volume ed ecogenicità normali.

Ago-aspirato: eseguito: il campione é stato mal conservato e quindi

non ci ha dato informazioni.

Biopsia: non effettuata.

Terapia: nessuna dato gli ulteriori miglioramenti nonostante la

sospensione da un mese.

A distanza di tre mesi i proletari hanno riportato Alberto per una

QUARTA visita: presentava da due giorni vomito e diarrea modici,

ma il quadro era rifabile ad un cambio di alimentazione, infatti é stato meglio con Enterogermina® e metronidazolo. All’esame ecografico le dimensioni prostatiche continuavano ad essere normali, come la struttura e l’ecogenicità.

FIG 4.3.2: 4ªecografia; riduzione di volume e scomparsa della formazione asessuale. 1-misurazione longitudinale(L) 2-misurazione dorso-ventrale(D).

(27)

 Il cane continua a stare bene dal punto di vista clinico ed avere un quadro ecografico della prostata normale dopo 9 mesi dalla fine della terapia.

ALBERTO Iª IIª IIIª IVª

SEGNI-CLINICI ANORMALI -Leggero abbattimento e vomito -scolo prepuziale siero-purulento -dolore alla -feci a nastro -feci pressoché normali -vomito sporadico NIENTE DI ANORMAL E NIENTE DI ANORMAL E E.EMOCROMO CITOMETRICO/PRO FILO EPTO-RENALE -leucocitosi

neutrofila NORMALE NORMALE NORMALE

E.ECOGRAFICO -IPB cistica con ascesso -riduzione quasi totale dell’ascesso e prostata ridotta di volume. -volume ed ecogenicità normali -volume ed ecogenicità normali

AGOASPIRATO ICC: campione cellulare; positività nucleare in cellule epiteliali. ICC: campione ipocell; rari nuclei positivi apprezzabili ICC: campione mal conservato /

BIOPSIA Istologia: IPB

IIC: positività per

AR>90%, nei nuclei delle cellule epiteliali ghiandolari. Moderata immunoreattività. TERAPIA MRBOCYL® 80mg ANDROCUR®50 mg

NESSUNA NESSUNA NESSUNA TAB 4.3.1 :work-up Alberto.

(28)

2 2 2

2---- BRUK : BRUK : BRUK : BRUK :

Bruk, Pastore Tedesco di sette anni e mezzo, da tre mesi presentava tenesmo e dolore nella defecazione anche se, secondo quello riferito dalla proprietaria, le feci si presentavano di forma e conformazione normale; c’era inoltre un’alterazione nel comportamento di sedersi del soggetto. Alla PRIMA visita:

Esame clinico: il soggetto appariva in buono stato di nutrizione, afebbrile e vigile, non era disidratato e le mucose apparenti rosee. Non si apprezzava linfoadenomegalia generalizzata o locale. All’esplorazione digito-rettale mostrava chiari segni di intenso dolore e si poteva apprezzare aumento del volume prostatico, omogeneo.

Esame emocromocitometrico e profilo epato-renale: i parametri

erano tutti normali.

Esame ecografico: prostata aumentata di volume, struttura

conservata, ecogenicità normale/ipoecogena. Quadro riferibile a IPB con segni di prostatite.

DIAGNOSI: IPB e prostatite.

Ago-aspirato: eseguito: campione cellulare e ben conservato. Le

cellule si presentavano, come descritto nel caso precedente, tipiche del quadro di IPB.

ICC: positività cellulare ai AR.

(29)

IIC: presenza circa 90% di nuclei positivi ad AR nelle cellule epiteliali ghiandolari ed in percentuale minore nelle cellule stromali, moderata immunoreattività.

Terapia: ANDROCUR® 50mg; ½ compressa/die/P.Os per un

mese; MARBOCYL® 80mg; 1 compressa/die/P.Os per un mese.

FIG 4.3.3: 1ªecografia, sezione trasversale struttura conservata, ecogenicità

normale/ipoecogena. Quadro riferibile a IPB con segni di prostatite.

1-misurazione longitudinale(L) 2-misurazione

dorso-ventrale(D).

Dopo un mese e mezzo Bruk é stato portato alla SECONDA visita; la terapia era terminata da pochi giorni.

Esame clinico: il proprietario riferisce che il cane sta meglio, non

presentando più fastidio durante la defecazione. All’esame obiettivo generale infatti risulta in ottime condizioni fisiche.

Esame emocromocitometrico e profilo epato-renale: i parametri

sono stati ripetuti a metà terapia ed erano tutti normali.

Esame ecografico: prostata di dimensioni ridotte. Permangono delle

calcificazioni a livello del parenchima, riferibili ad esiti della prostatite.

(30)

Biopsia: non effettuata

Terapia: nessuna visti i miglioramenti.

Il TERZO controllo é avvenuto dopo un ulteriore un mese dalla sospensione della terapia:

Esame clinico: il proprietario riferisce che Bruk continua a

migliorare. L’esame obiettivo non mette in evidenza alcun tipo di alterazione .

Esame emocromocitometrico e profilo epato-renale: i parametri

sono stati ripetuti e continuano ad essere normali.

Esame ecografico: prostata di dimensioni ridotte. Permangono le

calcificazioni a livello del parenchima esiti della prostatite.

Ago-aspirato: eseguito: un vetrino é risultato ipocellulare, pertanto

non diagnostico; un secondo vetrino era invece cellulare e ben conservato.

ICC: rilevata positività nucleare delle cellule epiteliali ai AR, a volte anche citoplasmatica.

Biopsia: non effettuata Terapia: nessuna.

Passato un altro mese abbiamo rivisto Bruk per il QUARTO controllo; a due mesi d’interruzione dalla terapia il soggetto stava bene, la sintomatologia era completamente scomparsa, urina e feci erano nella norma e la prosatata si presentava di forma e dimensioni normali; anche l’ecogenicità era normale.

(31)

FIG 4.3.4: ultimo controllo ecografico; l’organo si presenta di forma, dimensioni ed ecogenicità normali. 1-misurazione longitudinale(L) 2-misurazione dorso-ventrale(D).

BRUK Iª IIª IIIª IVª

SEGNI-CLINICI ANORMALI -dolore alla -tenesmo -alterazione della seduta -remissione della sintomatologi a NESSUNO NESSUNO E.EMOCROMO CITOMETRICO/PRO FILO EPTO-RENALE

NORMALE NORMALE NORMAL

E

NORMALE

E.ECOGRAFICO -IPB con segni di

prostatite -calcificazioni come esito della flogosi calcificazio ni come esito della flogosi -normale

AGOASPIRATO ICC: positività nucleare in cellule epiteliali ICC: positività nucleare in cellule epiteliali, a volte citoplasma tica

BIOPSIA Istologia: IPB e

prostatite.

IIC: positiva per AR

circa 90%; nuclei positivi in cellule epiteliali gh. Immunoreattività moderata. TERAPIA -MRBOCYL® 80mg -ANDROCUR® 50mg

NESSUNA NESSUNA NESSUNA TAB 4.3.2 :work-up Bruk.

(32)

 Il cane continua a stare bene dal punto di vista clinico ed avere un quadro ecografico della prostata normale dopo 8 mesi dalla fine della terapia

3 3 3

3---- OLIVER : OLIVER : OLIVER : OLIVER :

Oliver é un meticcio di dieci anni, portato presso la nostra clinica poiché aveva avuto episodi di ematuria in seguito ai quali é stata eseguita, dal proprio veterinario, un ecografia che metteva in evidenza un aumento delle dimensioni prostatiche e prescritta terapia con Finasteride (Proscar®).

Alla PRIMA visita presso il nostro dipartimento abbiamo proceduto con:

Esame clinico: il soggetto era afebbrile, in buono stato di salute,

vigile, le grandi funzioni organiche erano mantenute e l’ematuria era scomparsa; vista l’anamnesi é stata fatta comunque un’esplorazione digito-rettale che non evidenziava particolare dolorabilità della parte.

Esame ecografico: prostata leggermente aumentata di volume, lobo

sinistro con area ipoecogena rotondeggiante ben delimitata; lobo destro normale, ecogenicità generale conservata, capsula conservata. DIAGNOSI: IPB.

(33)

Agoaspirato: eseguito; il campione era cellulare e ben conservato.

Citologia riferibile a quadro di IPB. (vedi Alberto)

ICC: mette in evidenza positività nucleare ai AR delle cellule epiteliali.

Biopsia: dopo sedazione del soggetto, prelevando materiale

dall’area ipoecogena e dal parenchima normale. L’istologia ha confermato il quadro di IPB.

IIC: positività per AR per un 90% circa nei nuclei delle cellule epiteliali ghiandolari, meno a livello delle cellule stromali. Moderata immunoreattività.

Esami emocromocitometrico e profilo epato-renale: tutti i valori

ematici sono risultati nella norma; buona anche la funzionalità epatica e renale.

Terapia: ANDROCUR® 50mg , ½ compressa al giorno, P.Os, per

un mese.

FIG 4.3.5: 1ªecografia : prostata leggermente aumentata di volume, area ipoecogena nel lobo sinistro.

(34)

Dopo tre mesi, a causa di contrattempi della proprietaria, Oliver é stato portato al SECONDO controllo; dopo un mese comunque, secondo prescrizione, aveva finito la terapia e l’ematuria non si era ripresentata.

Al controllo abbiamo fatto:

Esame clinico: soggetto in ottime condizioni generali di salute

Ecografia: prostata di dimensioni ridotte, ecogenicità nella norma,

presenza di sospetta neoformazione testicolare; consigliata castrazione.

Esame emocromocitometrico e profilo epato-renale: tutti i valori

sono rimasti inalterati dagli esami precedenti.

Agoaspirato: effettuato: anche in questo caso un vetrino inviato é

risultato mal conservato. L ’altro invece era un campione cellulare e ben conservato.

ICC: positiva all’espressione dei AR.

Biopsia: non effettuata Terapia: nessuna

OLIVER Iª IIª IIIª IVª

SEGNI-CLINICI ANORMALI -rari episodi di scolo ematico-purulento -NESSUNO -NESSUNO E.EMOCROMO CITOMETRICO/PROFILO EPTO-RENALE

-NORMALE NORMALE NORMALE

E.ECOGRAFICO -quadro riferibile

ad IPB -prostata normale -prostata normale

AGOASPIRATO ICC: positività nucleare in cellule epiteliale ICC: positività nucleare in cellule epiteliale ICC:

(35)

AR circa 90% Nuclei positivi in cellule epiteliali. Immunoreattività moderata. TERAPIA -ANDROCUR® 50mg -NESSUNA -NESSUNA TAB 4.3.3 :work-up Oliver.

Ad un TERZO controllo avvenuto dopo altri due mesi dal precedente si può constatare che, a ben quattro mesi e mezzo dalla sospensione della terapia, il soggetto continua ad avere completa remissione della sintomatologia.

Esame clinico: la proprietaria riferisce che Oliver sta bene. L’esame

obiettivo non mette in evidenza alcun tipo di alterazione .

Esame emocromocitometrico e profilo epato-renale: i parametri

sono stati ripetuti e continuano ad essere normali.

Esame ecografico: prostata di dimensioni normali. Struttura ed

ecogenicità nella norma.

Ago-aspirato: eseguito:

ICC:

Biopsia: non effettuata Terapia: nessuna. 1-diametro trasversale(W). FIG 4.3.6: 4ªecografia: la prostata appare ridotta di volume, ecogenicità e struttura normali.

(36)

 Il cane continua a stare bene dal punto di vista clinico ed avere un quadro ecografico della prostata normale dopo 7 mesi dalla fine della terapia

4 4 4

4---- PIT PIT PIT : PIT : : :

Pit é un cane Corso di 10 anni portato presso la nostra Facoltà per un esame ecografico consigliato dal proprio veterinario che, alla visita, aveva rilevato un’alterazione della consistenza del testicolo sinistro. Alla PRIMA visita é stato fatto:

Esame clinico: il soggetto si presentava afebbrile, vigile, in buono

stato di nutrizione e le grandi funzioni organiche mantenute, erano presenti però segni di patologia prostatica quali: feci a nastro e scolo siero-ematico dal prepuzio in assenza di urinazione; per tale motivo é stata eseguita anche un ecografia alla prostata.

Esame emocromo citometrico e profilo epato-renale: i valori

rientravano tutti nei parametri di normalità.

Esame ecografico: formazione tondeggiante iperecogena a carico del

testicolo sinistro riferibile a neoplasia come dall’anamnesi. Prostata leggermente aumentata di volume, presenza di piccole aree ipoecogene riferibili a cavità microcistiche, ecogenicità generale conservata, capsula conservata.

DIAGNOSI: IPB complessa con formazioni microcistiche.

(37)

Diametro trasversale (W): 4,8cm

FIG 4.3.7: 1ªecografia: prostata aumentata di volume microcistica.

Circa venti giorni dopo é avvenuta la SECONDA visita, un’altra ecografia e sono stati ripetuti gli esami emocromocitometrico ed i profili epato-renali poiché due giorni dopo ci sarebbe stato l’intervento; tutto era rimasto inalterato.

Durante l’intervento di orchiectomia é stato eseguito agoaspirato e biopsia prostatica; l’istologia ha confermato IPB.

IIC: anche in questo caso si é rilevata un’immunoreattività moderata. La positività cellulare per l’espressione dei AR é risultata >90% e l’espressione é alta nelle cellule epiteliali.

L’agoaspirato purtroppo é risultato poco cellulare e tante cellule erano rotte.

ICC: le cellule rimaste integre mostravano rara positività ai AR, ma non si può dire con certezza se ciò dipendesse dai traumi subiti dal campione o meno.

(38)

Dopo 25 giorni dall’intervento Pit é stato portato per un controllo e all’ecografia si notava già riduzione del volume della prostata e il parenchima appariva ipoecogeno; le perdite siero-ematiche prepuziali erano scomparse e la conformazione delle feci era tornata pressoché normale. L’agoaspirato anche stavolta era mal conservato; nelle cellule integre si notava una debole positività nucleare e citoplasmatica.

Diametro trasversale (W): 4cm

FIG 4.3.8: 3ªecografia: riduzione del volume prostatico.

PIT Iª IIª IIIª

SEGNI-CLINICI ANORMALI -feci a nastro -tenesmo -scolo prepuziale siero-ematico -NIENTE - NIENTE E.EMOCROMO CITOMETRICO/PROFILO EPTO-RENALE

-normale -normale - normale E.ECOGRAFICO -IPB microcistica -prostata ridotta

di volume -normale

AGOASPIRATO ICC: campione ICC: campione con numerose cellule rotte; rara positività nuclear in cell.ep. conservate e positività citoplasmatica. BIOPSIA Istologia: IPB

IIC: positiva per

AR~ 90% delle cellule epiteliali. Immunoreattività moderata.

TERAPIA -nessuna ORCHIECTOMIA NESSUNA TAB 4.3.4 :work-up Pit.

(39)

5 5 5

5 –––– COSIMO : COSIMO : COSIMO : COSIMO :

Cosimo é un Setter Inglese di sette anni e mezzo, portato per un controllo poiché affetto da displasia bilaterale dell’anca e nella stessa sede é stata fatta un’ecografia dell’addome caudale dove sono stati messi in evidenza segni di prostatismo.

Esame clinico: all’EOG il soggetto, a parte il problema di displasia

diagnosticata da tempo, non presentava rilievi anormali.

Ecografia: prostata lievemente disomogenea per la presenza di aree

subcentimetriche ipoecogene; ben evidenti i dotti prostatici all’interno del parenchima. Ecogenicità nella norma.

DIAGNOSI: prostata fibrocistica, compatibile con lieve fenomeno flogistico ed IPB.

Esame emocromocitometrico e profilo epato-renale: tutti i valori

erano normali.

Agoaspirato: effettuato: campione ipocellulare pertanto non

diagnostico.

ICC: i rari nuclei erano debolmente positivi ai AR.

Biopsia: effettuata: l’istologia ha confermato IPB.

IIC: circa un 90% dei nuclei risultavano positivi nelle cellule epiteliali ghiandolari, minore a livello delle cellule stromali.

Terapia: ANDROCUR® 50mg; ½ compressa per 10 giorni ed ¼ di

compressa per tre settimane.

(40)

FIG 4.3.8: 1ªecografia: prostata disomogenea con aree ipoecogene; quadro riferibile a prostatite e IPB.

1-misurazione longitudinale(L) 2-misurazione dorso-ventrale(D).

Dopo circa un mese Cosimo é stato portato alla SECONDA visita:

Esame clinico: la proprietaria aveva notato cinque giorni prima

gocce di sangue sul pavimento. All’EOG il soggetto appariva vivace, senza febbre, le grandi funzioni organiche erano mantenute e non c’erano rilievi anomali di alcun tipo.

Ecografia: quadro ancora riferibile a prostatite.

Esame emocromocitometrico e profilo epato-renale: tutti i valori

erano normali.

Agoaspirato: effettuato; stavolta il campione era cellulare, ben

conservato, pertanto rappresentativo. (caratteristiche delle cellule vedi Alberto).

ICC: rari nuclei debolmente positivi in cellule epiteliali e positività occasionalmente citoplasmatica.

Biopsia: non eseguita.

(41)

COSIMO Iª IIª IIIª IVª

SEGNI-CLINICI ANORMALI

-NIENTE -unico episodio di scolo prepuziale ematico E.EMOCROMO CITOMETRICO/PROFILO EPTO-RENALE -NORMALE -NORMALE E.ECOGRAFICO -PROSTATA FIBROCISTICA E LIEVE PROSTATITE -LIEVI SEGNI DI PROSTATITE

AGOASPIRATO ICC: campione ipocellulare con positività nucleare in cellule epiteliali ICC: campione cellulare con rari nuclei debolmente positivi e occasionale positività citoplasmatica

BIOPSIA Istologia: IPB IIC: positiva per AR 90%, nelle cellule epiteliali gh. rare cellule stromali positive. Immunoreattività moderata. TERAPIA --MARBOCYL® 80mg -ANDROCUR® 50mg -BACTRIM®

TAB 4.3.5 :work-up Cosimo.

1-misurazione longitudinale(L) 2-misurazione dorso-ventrale(D)

FIG 4.3.8: 2ªecografia: prostata diminuita di volume ma

presenza di segni riferibili a prostatite.

(42)

 Cosimo ha proseguito la terapia antibiotica per 15gg, dopodiché c’é stata remissione completa della sintomatologia ed un quadro ecografico normale; il soggetto continua a stare bene a 5 mesi dal termine della somministrazione di Ciproterone.

6 6 6

6 –––– AGO : AGO : AGO : AGO :

Ago é un Boxer di otto anni portato all’Università per una visita pre-operatoria a causa di una formazione tondeggiante nella regione perianale. Da qualche mese il cane però presentava ematuria resistente alle cure antibiotiche.

Esame clinico: l’esame obiettivo generale non metteva in risalto

nessun tipo di rilievo anomalo.

Ecografia: prostata leggermente aumentata di volume con aree

microcistiche ipoecogene. DIAGNOSI: IPB microcistica.

Esame emocromocitometrico e profilo epato-renale: tutti i valori

erano normali.

Agoaspirato: effettuato: il campione é risultato un po’ ipocellulare

ma comunque diagnostico, con citologia riferibile ad IPB (vedi Alberto).

ICC: nelle cellule presenti i nuclei risultavano positivi ai AR.

Biopsia: eseguita. L’istologia ha confermato il quadro di IPB.

ICC: positività per AR >90% nelle cellule epiteliali ghiandolari e minore in quelle stromali. Moderata immunorettività.

(43)

FIG 4.3.8: 1ªecografia: prostata leggermente aumentata di volume e microcistica.

1-diametro trasversale(W).

Il cane é stato sottoposto ad orchiectomia e nella stessa sede é stato effettuato agoaspirato e biopsia prostatica, oltre ad un’altra ecografia; il quadro di quest’ultima era rimasto invariato.

Ago non é tornato ai controlli, ma il padrone é stato raggiunto telefonicamente e ci ha riferito che l’ematuria é scomparsa ed il cane sta bene.

AGO Iª IIª IIIª IVª

SEGNI-CLINICI ANORMALI -NESSUNO - NESSUNO (telefono) E.EMOCROMO CITOMETRICO/PROFILO EPTO-RENALE -NORMALE /

E.ECOGRAFICO -quadro riferibile ad IPB cistica / AGOASPIRATO campione ipocellulare.IPB ICC: positività nucleare in cell. Ep.

BIOPSIA Istologia: IPB IIC: positiva per

AR>80% in cell. Ep. gh. e stromali. Immunoreattività moderata.

TERAPIA -orchiectomia -/ -/ -/ TAB 4.3.6 :work-up Ago.

(44)

777---- SP7 SP SP SPYKE :YKE :YKE :YKE :

Spyke é un incrocio di Pastore Tedesco di sette anni che presentava perdite di sangue dal prepuzio da qualche mese, aveva terapia antibiotica ma terminata la cura il problema si era ripresentato. Alla

PRIMA visita:

Esame clinico: l’esame del soggetto metteva in evidenza un buono

stato di nutrizione, non c’era febbre, era presente linfoadenomegalia per un presunto fenomeno allergico alimentare, per il quale era già sotto terapia antistaminica; le perdite prepuziali erano cospicue e all’esame digito-rettale si apprezzava un’alterazione della consistenza della prostatica.

Ecografia: prostata normale per forma e dimensioni, a carico del

lobo destro presenza di area localizzata con parenchima ipoecogeno senza alterazioni di struttura.

DIAGNOSI: prostatite con presunta IPB concomitante.

Esame emocromocitometrico e profilo epato-renale: tutti i valori

erano normali.

Agoaspirato: effettuato: campione cellulare mal conservato.

ICC: il campione presentava debole immunoreattività.

Biopsia: eseguita: l’istologia ha dato conferma di IPB.

IIC: i nuclei delle cellule epiteliali ghiandolari sono risultati positivi per AR>80%. L’immunoreattività anche in questo caso é stata debole; si può quindi affermare una corrispondenza di risultati tra IIC e ICC.

(45)

FIG 4.2.4: IPB: ICC con anticorpo per la ricerca dei recettori per gli androgeni.si osserva la presenza di

voluminosi foglietti di cellule epiteliali con immunoreattività debole da citoplasmatica a nucleare (in alto a sx).

Streptavidina per ossidasi. Ob 40x.

FIG 4.2.5: IPB: IiC per il recettori per gli androgeni. Positività rosso-bruna da debole a moderata a carico dei nuclei delle cellule ep. Ghiandolari. Modo Streptavidina-biotina per ossidasi.

Terapia: ANDROCUR® 50mg; ½ compressa per 30 giorni.

MARBOCYL® 80mg; ¾ compressa per 30 giorni.

FIG 4.3.8: 1ªecografia: area ipoecogena a carico del lobo dx, struttura mantenuta.

(46)

 Anche Spyke non é stato portato ai controlli, ma il propietario raggiunto telefonicamente, ci ha riferito che il cane sta bene e le perdite ematiche non sono più presenti, anche a distanza di 6 mesi.

SPYKE Iª IIª IIIª IVª

SEGNI-CLINICI ANORMALI -dolore alla E.EMOCROMO CITOMETRICO/PROFILO EPTO-RENALE -NORMALE

E.ECOGRAFICO -prostatite e IPB

AGOASPIRATO ICC: campione cellulare con debole immunoreattività

BIOPSIA Istologia: IPB

IIC: positiva per AR

circa 90%, nelle cellule epiteliali gh. Debole intensità dell’immunoreattività TERAPIA --MRBOCYL® 80mg -ANDROCUR® 50mg

TAB 4.3.7 :work-up Spyke.

8 8 8

8 –––– CUBO : CUBO : CUBO : CUBO :

Cubo é un Pit bull di sette anni portato per una cistite muco-purulenta persistente, nonostante le terapie ripetute.

(47)

Esame clinico: l’esame del soggetto metteva in evidenza un soggetto

vigile, vivace, in buono stato di nutrizione, afebbrile. Alla si poteva constatare un aumento del volume prostatico.

Ecografia: niente di rilevante.

Esame emocromocitometrico e profilo epato-renale: tutti i valori

erano normali.

Agoaspirato: effettuato; il campione é risultato cellulare e ben

conservato con citologia riferibile a quadro di IPB (vedi Alberto) ICC: positività nucleare delle cellule epiteliali ai AR.

Biopsia: eseguita:positiva per AR per circa 90%. La positività é

prevalentemente a carico de nuclei delle cellule epiteliali ghiandolari. In questo caso si notava una forte intensità dell’immunoreattività.

Terapia: consigliata castrazione.

FIG 4.3.9: 1ªecografia: niente di rilevante.

(48)

CUBO Iª IIª IIIª IVª

SEGNI-CLINICI ANORMALI

-aumento del volume prostatico alla

E.EMOCROMO

CITOMETRICO/PROFILO EPTO-RENALE

-NORMALI

E.ECOGRAFICO -niente di rilevante

AGOASPIRATO ICC: campione cellulare. positività ai AR in cellule epiteliali

BIOPSIA Istologia: IPB

IIC: positiva per AR

circa 90%, nelle cellule epiteliali gh. Forte intensità

dell’immunoreattività.

TERAPIA -NESSUNA TAB 4.3.8 :work-up Cubo.

4.4 : DISCUSSIONE DEI RISULTATI :

Dai risultati ottenuti attraverso il nostro studio possiamo estrapolare che, in accordo con la letteratura, l’iperplasia prostatica benigna é un’affezione estremamente ricorrente in età senile; i casi da noi analizzati presentano, infatti, tutti età compresa tra i 5 e i 15 anni. In accordo con Braca (1987 ) spesso la si ritrova in concomitanza di altre patologie prostatiche delle quali potrebbe essere riconosciuta come causa predisponente. Da qui importante la precocità ed esattezza della diagnosi per una terapia mirata ed efficace che

(49)

elimini il manifestarsi della sintomatologia e la probabile insorgenza di alterazioni secondarie conseguenti.

Dal nostro campione si può affermare in accordo con molti Autori che, da sola, spesso l’IPB decorre in via asintomatica ed eventualmente i segni clinici maggiormente riscontrabili sono riferibili a tenesmo durante la defecazione, con alterazione della conformazione delle feci ,“feci a nastro,”e scolo uretrale ematico.

Le condizioni generali dei soggetti da noi presi in considerazione erano buone nonostante l’età ed i valori degli esami emocromocitometrico e del profilo epato-renale sono sempre stati entro gli intervalli di riferimento ribadendo il concetto di IPB come affezione non invalidante. Soltanto un soggetto con concomitante prostatite acuta ha presentato una transitoria neutrofilia.

Secondo Bretoni et al. (2005) l’esame ultrasonografico in presenza di IPB mette in evidenza un aumento uniforme di volume di vario grado ed un’omogeneità del parenchima che cambia con l’evoluzione della patologia, Burk e Ackerman (1998) sostengono inoltre che architettura ed ecogenicità rimangono normali. Nella nostra casistica, in accordo con quanto detto nella letteratura, alla prima visita: 3 soggetti presentavano aumenti di volume moderati, 4 di lieve entità ed 1 dimensioni riferibili alla norma. Abbiamo rilevato poi che struttura ed ecogenicità sono sempre rimaste pressoché normali o comunque imputabili alle alterazioni che hanno accompagnato l’IPB e non a quest’ultima. Grazie all’ecografia abbiamo potuto valutare anche variazioni di volume in funzione

(50)

della terapia e aiutarci durante il prelievo di tessuto campione per gli accertamenti cito/istologici ed immunocito (ICC)/istochimici (IIC).

Infine dall’analisi dei risultati delle indagini cito/istologiche ed immunocito/istochimiche, in corso di IPB possiamo evincere i seguenti concetti:

 É stato possibile effettuare diagnosi citologica di IPB in 6 casi su 8 e questo é un risultato promettente da approfondire con altra casistica.

 Attraverso l’IIC abbiamo confermato l’elevata presenza di

recettori per androgeni nel tessuto prostatico iperplastico.

 La suddetta tecnica é ormai riproducibile e standardizzata ed

ha reso possibile validare, mediante confronto,

l’immunoreattività delle cellule prostatiche attraverso ICC.

 L’ICC resta ancora una tecnica non ben riproducibile e

standardizzata poiché i risultati sono comunque subordinati a fattori quali campionamento e conservazione, che vanno dunque ottimizzati.

Riguardo la terapia con CPA si può affermare che, nella nostra esperienza, ha dato risultati ottimi visto che un mese di trattamento é stato sufficiente a tutti i nostri pazienti per avere una regressione completa della sintomatologia e diminuzione effettiva del volume dell’organo. E’ stato indagato, inoltre, su eventuali alterazioni degli esami emocromocitometrico e del profilo epato-renale; ciò perché é riportato che tale farmaco possa determinare tossicità epatica quale

(51)

principale via d’escrezione, lieve riduzione del tasso di emoglobina e dell’ematocrito (Hedlund, 2000). I soggetti da noi presi in considerazione non hanno mostrato alcuna di queste problematiche.

Figura

TAB. 4.1.1:  scheda per la raccolta dei dati             Ciproterone acetato.                    dei pazienti dello studio
FIG 4.1.3:  materiale da  biopsia usato nello studio;  dall’alto verso il basso:  strumento per montare  l’ago da biopsia,
FIG 4.1.4:  IPB;
FIG 4.1.5:  IPB;
+7

Riferimenti

Documenti correlati

Il vivere tra lingue e culture diverse ha portato gli autori a intervenire anche dal punto di vista fonetico. Infatti, i suoni della lingua albanese vengono trasferiti ese- guendo

I reperti si presentano tutti in buono stato di conservazione, tant’è che in molti casi è ancora visibile il segno di giunzione delle matrici che componevano lo stampo (bave),

• Se trovo un difetto nella teoria o qualche approssimazione di troppo allora correggo la teoria e rifaccio il confronto con i dati sperimentali. • Se non riesco a trovare

Il supporto fisso non si muove e per la terza legge di newton esercita sulla corda una forza di uguale intensità, ma diretta verso il basso.!.

So, culture as a key factor for economic improvement, cultural industries in Beijing, and creative industries in Shanghai as means of expression of these improvements, creative

Valutazione della fertirrigazione quale tecnica di integrazione alla concimazione per uniformare e regolare la produzione viticola. Natura dell'innovazione Innovazione

B-2, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di Perugia (loc. Sant’Andrea delle Fratte)..

La disseminazione ha suscitato interesse nei singoli docenti che, all’interno delle proprie classi, hanno sperimentato la metodologia Flipped producendo video e materiali