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A.S.A. Azienda Servizi Ambientali
Comune di Guardistallo
NUOVO SISTEMA DI COLLETTAMENTO ED IMPIANTO DI DEPURAZIONE A SERVIZIO DEL CAPOLUOGO DI
GUARDISTALLO
DOCUMENTO PRELIMINARE ALLA PROGETTAZIONE
Allegato N°
DPP
Data
20/08/2020
Codice PGI G083-0638-001
Codice Commessa DII0136
Centro di Costo DI2032
L’Assistente Progettazione e D.LL.
Ing. Alessandra Igini
Il Responsabile di Commessa
Ing. Antiniska Marchini
Il Responsabile del
Procedimento
Ing. Fabrizio Pacini
2 INDICE
1. Premessa ... 3
2. Obiettivi generali dell’intervento ... 3
3. Regole e norme tecniche da rispettare ... 3
4. Prestazioni richieste ... 4
5. Strategia dell’intervento ... 5
6. Fasi progettuali, sequenza logica e tempistica di svolgimento ... 6
7. Livelli di progettazione ed elaborati grafici e descrittivi da produrre ... 6
8. Impatto delle opere sulle componenti ambientali ... 7
9. Fonti di finanziamento e stima dei costi ... 7
10. Vincoli di legge ... 7
11. Disponibilità delle aree ... 7
12. Gestione e manutenzione delle opere ... 8
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1. Premessa
L’agglomerato di Guardistallo ad oggi è servito da una rete fognaria che scarica in ambiente previa autorizzazione in deroga al D.Lgs. 152/2006 secondo l’Accordo di programma per agglomerati sotto i 2000AE sottoscritto con la Regione Toscana. Le acque reflue urbane prodotte nel capoluogo sono di tipo misto e lo scarico avviene, attualmente, in 4 diversi punti del paese senza alcun tipo di trattamento a monte.
Gli scarichi sono pertanto rilasciati nell’ambiente tal quali, fatta eccezione per la presenza di alcune fosse Imhoff a piè di utenza. L’impatto igienico sanitario risulta essere rilevante.
Tali interventi, previsti nel piano e programma interventi di ASA, sono ritenuti necessari per potenziare la capacità di depurazione dei reflui urbani in modo da contrastare le procedure di infrazione comunitarie in tema di depurazione e scaricare in ambiente un refluo con caratteristiche adeguate a garantire il buono stato qualitativo del corpo idrici ricettore.
2. Obiettivi generali dell’intervento
La realizzazione dell’opera ha come obiettivo principale l’eliminazione degli attuali scarichi parzialmente trattati al fine di condurre le acque reflue in ingresso al nuovo impianto di depurazione e scaricarle in corpo idrico a seguito di opportuni trattamenti appropriati, nel rispetto della normativa vigente, in materia ambientale.
Gli interventi proposti garantirebbero diverse migliorie in termini ambientali legate agli scarichi attualmente presenti nel Capoluogo ed in particolare:
Adeguare lo scarico della fognatura, trattando i reflui con conseguente beneficio ambientale sui corpi idrici ricettori;
Allontanare i punti di scarico dal centro e dalle abitazioni.
All'interno del Piano degli investimenti, ASA prevede la realizzazione di un impianto di depurazione volto a trattare le acque reflue del capoluogo mediante trattamento appropriato.
3. Regole e norme tecniche da rispettare
Oltre alle Delibere Regionali sopracitate, le norme di riferimento per la realizzazione e gestione dell’opera sono:
Norme nazionali:
D.Lgs n. 152, 03/04/2006 Norme in materia ambientale (TU Ambientale);
D.lgs. 81/08 e s.m. (TU sicurezza);
UNI EN ISO 9001;
D.lgs. n.50/16 e smi (TU Lavori Pubblici);
DPR n°207/2010 Regolamento di esecuzione ed attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163- Articoli ancora in vigore;
Decreto Min. Lav. Pubblici 12/12/85-Norme tecniche relative alle tubazioni;
Circolare Ministero dei Lavori Pubblici del 20.03.1986 n. 27291 (Pres. Cons. Superiore - Servizio Tecnico Centrale);
Istruzioni relative alla normativa per le tubazioni;
Circolare 07/01/1974 n. 11633 Ministero dei lavori pubblici - (Pres. Cons. Sup. - Servizio Tecnico Centrale);
Istruzioni per la progettazione delle fognature e degli impianti di trattamento delle acque di rifiuto;
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DPR n.120 del 13/06/2017 Regolamento recante disciplina semplificata della gestione delle terre e rocce da scavo;
Ministero delle Infrastrutture - Approvazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni (NTC 2008);
Decreto Ministeriale 17/01/2018;
Istruzioni per la progettazione delle fognature e degli impianti di trattamento delle acque di rifiuto;
Norme regionali:
Decreto del presidente della giunta regionale 17 dicembre 2012, n. 76/R Modifiche al regolamento emanato con decreto del Presidente della Giunta regionale 8 settembre 2008, n. 46/R (Regolamento di attuazione della legge regionale 31 maggio 2006, n. 20 “Norme per la tutela delle acque dall’inquinamento”).
La Regione Toscana si è dotata di una legge sulla valutazione di impatto ambientale con l'emanazione della Legge Regionale del 12 febbraio 2010, n. 10 “Norme in materia di valutazione ambientale strategica (VAS), di valutazione di impatto ambientale (VIA) e di valutazione di incidenza”, che integra e modifica l’elenco dei progetti sottoposti a VIA o ad assoggettabilità a VIA riportati nell’Allegato IV alla parte II del D.Lgs. 152/06.
Ai sensi dell’allegato A2 alla L.R. 10/2010, il progetto dell’impianto di depurazione di Guardistallo non dovrà essere sottoposto a procedura di Verifica di Valutazione di Impatto Ambientale, dal momento che la potenzialità risulta inferiore alla soglia di 10.000 AE.
Il piano territoriale di coordinamento (PTC);
D.P.G.R. 27/04/2007 n. 26R “Regolamento di attuazione dell’articolo 62 della legge regionale 3 gennaio 2005, n. 1 (Norme per il governo del territorio) in materia di indagini geologiche.
L.R. 10 ottobre 2011, n. 50. Modifiche alla legge regionale 31 maggio 2006, n. 20 (Norme per la tutela delle acque dall’inquinamento) e alla legge regionale 3 marzo 2010, n. 28 (Misure straordinarie in materia di scarichi nei corpi idrici superficiali. Modifiche alla legge regionale 31 maggio 2006, n. 20 “Norme per la tutela delle acque dall’inquinamento” e alla legge regionale 18 maggio 1998, n. 25 “Norme per la gestione dei rifiuti e la bonifica dei siti inquinati”).
L’intervento è parte dell’Accordo di programma per l’adeguamento della depurazione agli standard del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. ai sensi della L.R. 28/10.
Si richiamano altresì tutte le procedure interne e tutte le norme cogenti non espressamente indicate.
Sarà, inoltre, necessario acquisire:
Parere della Soprintendenza (già acquisito Nullaosta per l’Area del Depuratore);
Variante per adeguamento destinazione urbanistica area del Depuratore;
Autorizzazione della RT per scarico del Depuratore nel Botro della Lama;
Autorizzazione AIT del progetto definitivo.
4. Prestazioni richieste
Il depuratore avendo una potenzialità inferiore ai 2000 AE sarà un trattamento appropriato, pertanto per lo scarico non sarà necessario attenersi ai limiti tabellari previsti dalla normativa ambientale. Saranno tuttavia garantite adeguate rese depurative a garanzia della qualità dello scarico e del corpo idrico ricettore.
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5. Strategia dell’intervento
Al fine di garantire le prestazioni richieste, il progetto nel suo insieme prevede la realizzazione di:
Nuovo impianto di depurazione:
Il nuovo impianto di depurazione accoglierà le acque reflue provenienti dal capoluogo di Guardistallo che verranno depurate mediante trattamento appropriato nel rispetto della normativa vigente, in materia ambientale.
In linea con la scelta di applicare un trattamento appropriato, è necessario perseguire i seguenti obiettivi:
semplificare, in relazione alle dimensioni dell’impianto, la gestione e la manutenzione, minimizzando i costi d’investimento e gestione, adottando la minore intensità tecnologica ed il minor utilizzo di energia possibile;
essere in grado di sopportare variazioni orarie o stagionali del carico idraulico ed organico;
permettere la realizzazione di una depurazione efficace anche delle utenze minori e diffuse evitando il collettamento di bassi carichi per lunghe distanze;
favorire il ricorso a soluzioni impiantistiche che permettano il recupero ed il riutilizzo dei reflui depurati a valle degli impianti in presenza di utenze già esistenti o potenziali ed in accordo con i requisiti previsti all’articolo 99 del decreto legislativo;
minimizzare l’impatto paesaggistico e le condizioni di disturbo del vicinato;
tutelare le acque sotterranee specialmente in zone vulnerabili all’inquinamento da nitrati.
A tali obiettivi, previsti dalla normativa, si aggiunge la necessità che l’impianto sia adeguatamente dotato di sistemi di telecontrollo ed automazione, fondamentali per un’adeguata gestione da remoto.
La filiera di trattamento individuata è composta da:
LINEA ACQUE
sfioratore di piena principale;
Centralina di sollevamento;
pozzetto di calma;
misuratore di portata elettromagnetico;
grigliatura fine mediante filtrococlea;
dissabbiatore statico;
equalizzazione;
misuratore di portata elettromagnetico;
processo biologico MABR;
disinfezione di emergenza.
La fase di ossidazione, nitrificazione e denitrificazione avviene in un unico blocco, mediante un processo a biomassa adesa definito MABR (Membrane Aerated Biofilm Reactor). Anche la sedimentazione avviene all’interno del medesimo blocco compatto, grazie alle caratteristiche del moto del fluido al suo interno.
LINEA FANGHI
ispessitore statico (accumulo fanghi);
Ricircolo del surnatante verso l’equalizzazione;
Trasporto del secco a terzi per il trattamento e lo smaltimento.
Non è prevista, dunque, una linea fanghi in sito ma si prevede la raccolta di questi periodicamente (in funzione del contenuto di fango e del volume di accumulo) mediante autospurgo e trasporto dei fanghi a trattamento e smaltimento.
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6. Fasi progettuali, sequenza logica e tempistica di svolgimento
Nel 2019 è iniziata la progettazione definitiva delle opere di collettamento e del depuratore. Il progetto è stato condotto attraverso uno studio preliminare di fattibilità che ha riguardato:
Una caratterizzazione delle utenze precisa e dettagliata che ha portato ad una stima degli Abitanti Equivalenti serviti dalle nuove opere di progetto pari a 1700 AE. considerando anche le fluttuazioni estive, pari circa al 40% ed una nuova lottizzazione prevista nel piano operativo comunale;
Uno studio dei consumi idropotabili, con il quale si è calcolata la dotazione idrica pro-capite che è risultata inferiore al dato standard previsto da normativa;
Un’analisi dei vincoli relativamente alle aree interessate dagli interventi.
Si procederà nei prossimi mesi con l’iter autorizzativo da parte di AIT dei due progetti definitivi e all’acquisizione delle aree, e a seguire con la progettazione esecutiva. L’affidamento e l’inizio lavori è previsto nel 2021.
7. Livelli di progettazione ed elaborati grafici e descrittivi da produrre
Il progetto definitivo del nuovo impianto di depurazione di Guardistallo sarà corredato dai seguenti elaborati:
Elaborati tecnici:
- Relazione generale;
- Relazione specialistica analisi dell’utenza;
- Relazione specialistica analisi dei vincoli;
- Relazione specialistica di processo impianto di depurazione;
- Relazione specialistica censimento e risoluzione delle interferenze;
- Piano preliminare gestione delle terre;
- Piano particellare di esproprio;
- Disciplinare descrittivo e prestazionale degli elementi tecnici;
- Documento contenente le prime indicazioni e disposizioni per la stesura dei piani di sicurezza;
- Verifica preventiva dell’interesse archeologico;
- Relazione geologico-geotecnica;
- Relazione di interessamento delle SP;
- Computo metrico estimativo - Quadro tecnico economico - Elenco dei prezzi unitari.
Elaborati grafici:
- Corografia generale;
- Planimetria generale dello stato attuale;
- Planimetria generale – rilievi topografici;
- Planimetria generale dello stato di progetto;
- Planimetria generale dello stato di progetto – inquadramento urbanistico e vincoli;
- Planimetria generale dello stato di progetto – inquadramento catastale;
- Relazione fotografica dello stato attuale;
- Planimetria censimento e risoluzione delle interferenze;
- Planimetria generale dello stato di progetto – collegamenti idraulici;
- Planimetria sezioni e particolari – Pretrattamenti;
- Planimetria sezioni e particolari – Trattamenti secondari;
- Profilo idraulico;
- Schema a blocchi;
- Elaborato interessamento delle SP.
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8. Impatto delle opere sulle componenti ambientali
È stata eseguita un analisi dell’impatto delle opere di progetto sulle diverse componenti ambientali. In generale la realizzazione delle opere di progetto comporterà un sostanziale beneficio ambientale grazie a:
- l’eliminazione degli scarichi fognari che attualmente sversano senza alcun trattamento nei corsi d’acqua;
- l’adeguamento del sistema fognario alle attuali normative in materia ambientale;
- la realizzazione di un impianto di depurazione che permetterà di avere un unico scarico adeguato ai limiti di legge.
L’area dove sarà realizzato il depuratore subirà un impatto a livello paesaggistico, ma si tratta di un ambito ambientale fortemente antropizzato: il perimetro, infatti, è definito dal sistema della rete stradale.
L’intervento di realizzazione del depuratore accelera il processo di antropizzazione, imposto dal carattere artificiale degli elementi inseriti.
Il progetto, perciò, si configura come inserimento di elementi artificiali che si relazionano con le componenti naturali esistenti in loco e con gli altri interventi previsti.
Data la conformazione morfologica dell’area e la volontà di ridurre al minimo gli impatti sul paesaggio si ricorrerà ad una serie di strategie progettuali tendenti a limitare l’estensione dell’impianto e a mitigare il più possibile il suo inserimento con sistemazione a verde, l’inserimento di manti erbosi nelle zone non utilizzate per i trattamenti o per la viabilità interna, e la messa a dimora di alberi ed arbusti.
9. Fonti di finanziamento e stima dei costi
Il Piano generale degli investimenti di ASA (codice G083-0638-001) prevede un costo complessivo (Lavori, Sicurezza e Somme a disposizione) di € 750.000,00.
L’opera è finanziata per il 34,56%, ovvero per una quota pari a € 259.200,00, da l’Accordo di programma per l'applicazione della direttiva comunitaria 2000/60/CE nel bacino del fiume Cecina in qualità di bacino pilota. Accordo originale rimodulato. Il restante 65,44%, pari a € 490.800,00, è coperto dalla tariffa.
10. Vincoli di legge
L’area individuata per la realizzazione dell’impianto di depurazione non è soggetta a vincoli ambientali: è caratterizzata da pericolosità geomorfologica assente, idraulica bassa e sismica media. Ad ogni modo, il progetto definitivo prevede la stesura di una relazione dettagliata sull’analisi dei vincoli.
Non sono presenti neanche sostanziali interferenze con le reti di acquedotto, fognatura, luce, gas e telefonia ma, anche in questo caso, è previsto un elaborato relativo alle analisi delle interferenze.
Per l’esecuzione delle opere si dovranno ottenere le seguenti autorizzazioni:
Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Pisa e Livorno Abbiamo già il Nullaosta della Soprintendenza che non è vincolato all’esecuzione di Saggi Archeologici nella zona.
Autorizzazione AIT
Variante urbanistica
11. Disponibilità delle aree
Per la realizzazione dell’opera di progetto non è necessario l’attraversamento di aree di proprietà privata.
La realizzazione del depuratore infatti, ricade interamente in aree comunali e l’accesso avviene dalla SP28 dei Tre comuni da una strada già in essere e sufficiente alle necessità.
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12. Gestione e manutenzione delle opere
La gestione e la manutenzione delle opere in oggetto sarà di ASA spa e sarà eseguita secondo le procedure standard interne e che saranno indicate nel Piano di manutenzione e gestione dell’impianto.
Il nuovo depuratore sarà telecontrollato in remoto in modo da gestire al meglio eventuali anomalie.