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Il trattamento ed il riuso delle acque reflue agro Il trattamento ed il riuso delle acque reflue agro--

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Academic year: 2021

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WORKSHOP

WORKSHOP:: “Il“Il trattamentotrattamento naturalenaturale delledelle acqueacque refluereflue enologicheenologiche ee didi insediamentiinsediamenti agro

agro--industrialiindustriali ””

Il trattamento ed il riuso delle acque reflue agro Il trattamento ed il riuso delle acque reflue agro--

Progetto VIENERGY

Progetto co-finanziato dall’Unione Europea Fondo Europeo di Sviluppo Regionale

UNIONE EUROPEA

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Noto (SR), 20 giugno 2014 Noto (SR), 20 giugno 2014 Azienda Agricola Marabino

Azienda Agricola Marabino -- C.da Bimmisca AgliastroC.da Bimmisca Agliastro

Il trattamento ed il riuso delle acque reflue agro Il trattamento ed il riuso delle acque reflue agro--

industriali e di insediamenti produttivi industriali e di insediamenti produttivi

Prof. Antonio Lopez

Prof. Antonio Lopez –– IRSA CNR BariIRSA CNR Bari

Con il patrocinio di:

Con il patrocinio di:

Regione Siciliana

Assessorato Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea Dipartimento Regionale dell’Agricoltura

Consiglio della Federazione Regionale degli Ordini dei Dottori Agronomi e Forestali della Sicilia Ministero della Giustizia

Ordine dei Tecnologi Alimentari di Sicilia e Sardegna

Ordine degli Ingegneri della Provincia di Catania

Ordine dei Chimici della provincia di Ragusa

Ordine dei Chimici della provincia di Siracusa

AIAT Sicilia

Associazione Ingegneri per l’Ambiente e il Territorio della Regione Sicilia

AIAPP Sezione Sicilia

Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio

(2)

PREMESSA

Per controllare l’inquinamento idrico, le principali opzioni implementabili sono:

•Contenere l’impiego di prodotti inquinanti e/o sostituirli con sostanze meno dannose

•Modificare i processi produttivi implementando procedure di risparmio idrico e riciclo di acqua e materie prime

risparmio idrico e riciclo di acqua e materie prime

•Rinunciare all’acqua come veicolo di smaltimento di rifiuti vari

•Depurare le acque reflue, ossia rimuovere gli inquinanti dai reflui

Ad oggi, la rimozione degli inquinanti dai reflui civili e/o industriali mediante trattamenti di depurazione “end of pipe” si conferma come l’opzione tecnologica prevalente.

(3)

Pricipali inquinanti (effetti):

INQUINANTI DI ORIGINE NATURALE:

Sostanze biodegradabili(riduzione O2 nei corpi idrici recettori)

Nutrienti (N,P,K) (eutrofizzazione)

Microrganismi patogeni (malattie infettive)

INQUINANTI CHIMICI: inorganici (es. Metalli), organici (PPCPs, INQUINANTI CHIMICI: inorganici (es. Metalli), organici (PPCPs, POPs, ED) (tossicità)

INQUINANTI FISICI: (es. Temperatura) (variazione termiche negli ecosistemi interessati)

(4)

Depurazione & Problemi:

- elevati consumi energetici - notevole produzione di

fanghi

- dimensioni impianti elevate - dimensioni impianti elevate - produzione ed emissione di

odori sgradevoli

- presenza di “nuovi”

inquinanti bioresistenti

L’urlo - Eduard Munch (1983)

(5)

Oggigiorno, il rapido aumento del prezzo delle materie prime insieme alla crescente preoccupazione per lo sfruttamento intensivo delle risorse naturali sta modificando il nostro concetto di rifiuto tant’è che nell’ambito di qualsiasi attività industriale o di servizio ci si chiede se:

DEPURAZIONE:

IL NUOVO PARADIGMA

“I RIFIUTI SIANO VERAMENTE RIFIUTI ”

Ciò comporta un cambiamento del concetto di depurazione che sta progressivamente modificandosi

da “Rimozione di inquinanti” a “Recupero di risorse ed energia”

(6)

In altre parole, i reflui non vengono più considerati come un rifiuto da smaltire ma come fonte di materie prime, energia e risorse e ciò ovviamente contribuisce alla adozione di politiche ambientali più vicine al concetto di SOSTENIBILITA’.

La Primavera (Allegory of Spring) - Alessandro Filipepi detto il Botticelli (1482)

(7)

ECONOMIA SOSTENIBLE BIORAFFINERIE

(8)
(9)
(10)

Water4Crops – 1st Joint Meeting Bari-Italy, 3-5 December 2013

Water4Crops

Integrating Bio-treated Wastewater Reuse and Valorization with Enhanced Water Use Efficiency to Support the Green Economy in EU and India

Antonio Lopez (IRSA-CNR Italy) & Suhas Wani (ICRISAT- India)

Aim

Better management of water, land and crops to develop viable and sustainable Green Economy

Water4Crops-EU EU-FP7

Coord. Dr. Antonio Lopez

Water4Crops-India INDIA-DBT

Coord. Dr. Suhas P. Wani EC contribution:

6 Mio € DBT contribution:

3 Mio €

Starting date: 1ts August 2012 – Duration: 4 years

(11)

DECOUPLING: A key concept of GREEN ECONOMY

Decoupling Natural Resources Use and Environmental Impacts from Economic Growth (UNEP 2011)

THE GREEN ECONOMY results in improved human

well-being and social equity, while significantly reducing

environmental risks and ecological scarcities.

(12)

Water4Crops – 1st Joint Meeting Bari-Italy, 3-5 December 2013

Principle

Water4Crops Concept

(13)

Reflui da depurare

FORSU

Biogas (CH

4

, CO

2

, ecc.)

Processo di digestione anaerobica

NH3, H2, CO2 Alcoli Idrolisi

Biomassa

FORSU

Residui agricoli

Letame

Digestione Anaerobica

Digestato

Alcoli VFA Chetoni Idrolisi

&

Acidogenesi

Metanogenesi

(14)

NH

3

, H

2

, CO

2

Biofuel gassosi

Idrogeno, Biohythane (CH4 + H2)

Bioplastiche

PHA

Bio-Fine-Chemicals

L’inibizione dei metanigeni, e quindi l’isolamento dei prodotti intermedi della digestione anaerobica porta alla possibile applicazione di una serie di processi alternativi utili alla produzione di biofuels o prodotti chimici ad elevato valore.

NH

3

, H

2

, CO

2

Alcoli

VFA Chetoni

Bio-Solventi

Biofuel liquidi

Alcoli

Bio-Farmaceuticals

(15)

Rilevanza: La produzione di plastiche è oggi prevalentemente effettuata da prodotti petroliferi. Il recupero ed il riciclaggio della plastica interessa però al momento solo una frazione minore di quella prodotta, circa il 20%; per tale motivo da tempo si sta proponendo l’impiego di plastiche biodegradabili, prodotte con substrati organici, non derivati dal petrolio.

Le plastiche biodegradabili sono prodotte mediante sofisticati fermentatori con colture pure di batteri a partire da substrati carboniosi pregiati. Questi batteri, (di origine naturale o ingegnerizzato biomolecolarmente) in particolari condizioni (Feast and Famine process), accumulano all’interno delle cellule elevate

quantità di PHA, fino al 90% della biomassa. I

III

Produzione di poli-idrossialcanoati (PHAs) tramite fanghi attivi da prodotti di risulta per la produzione di plastiche biodegradabili

quantità di PHA, fino al 90% della biomassa.

Attualmente il costo delle bioplastiche è circa quattro volte superiore a quelle derivate dal petrolio.

Tale costo può decisamente abbattersi, effettuando la produzione con biomasse miste, quali i fanghi attivi, ed utilizzando come substrati carboniosi prodotti di risulta, quali scarichi concentrati e/o correnti carboniose ad elevata concentrazione prodotte per fermentazione di fanghi biologici primari o secondari. I costi si presentano decisamente più contenuti e per la disponibilità delle materie di base e per la possibilità di non dover operare in condizioni di stretta sterilità.

5 µm II

Inclusioni di PHA all’interno di batteri evidenziare con

colorazione e microscopia in epifluorescenza)

(16)

Scarti

industriali

PHA

PHA da scarti di birrifici

VFAs

industriali

birrifici

PHA

Processo oggetto di studio in WATER4CROPS

VFAs

(17)

Un altro esempio di possibile valorizzazione di refluo agro-industriale riguarda le Acque di Vegetazione provenienti dall’industria olearia

Idrossitirosolo

Antiossidante

Acque di

Olio

Vegetazione

PHA

Bio-Plastiche

Acque di scarto

(18)

Olive oil mill wastewater (OMW)

Extraction/

Separation

Olive Oil

Pomace (solid) OMW (liquid) Olives

OMW environmental concerns

High amount (about 30 million m3 year-1 in the Mediterranean area, 3.5 in Italy) Very high organic content (50 – 200 g COD L-1);

Olive tree

Very high organic content (50 – 200 g COD L );

High content of lipidic and phenolic compounds (up to 10 g L-1), responsible for OMW phytotoxicity and antibacterial potential

either aerobic or anaerobic treatment requires OMW dilution and/or to operate at low organic load

spreading out on soil is allowed in Italy, with severe limitations

Recovery of polyphenols (natural antioxidants, wide application for food industry, cosmetics, human health)

COD exploitation towards PHA production

Biogas from any process side streams, for energy recovery

Water for agricultural reuse Potential for

OMW refining

(19)

Is the process feasible at an industrial scale?

OMW production and disposal

- Largest production in Italy is from Apulia (South Italy) 1.3 Mton per year are produced from about 1200 mills (average density of 1 mill per 17.6 km2)

- on average 1 m3 OMW corresponds to 100 kg of COD (i.e about 3 million of additional inhabitant equivalents in Apulia)

- mostly treated by spreading out on ground or in municipal WW treatment plants

PHA production

Pure culture industrial process: a medium size plant is presently producing about 2000 ton per year

about 2000 ton per year

Mixed culture process: assuming a PHA/substrate yield of 10 (%, gPHA/gCOD), 20,000 ton per year of influent COD are required.

The production of 2000 ton PHA per year would require 20,0000 ton OMW per year (15% of total Apulia production) ; i.e 2000 ton OMW d-1 (based on an yearly campaign for olive processing of 100 d)

With regards to Apulia, this would correspond to the treatment of OMW produced by 184 mills (distributed over a radius of about 32 Km)

In principle, any fermentable organic waste in that area could be added to increase plant size and decrease seasonality

(20)

In generale: Un approccio più fine al

trattamento di reflui liquidi di varia natura prevede una preliminare separazione delle sue

principali componenti

Frazione lipidica

Frazione fibrosa (carboidrati e proteine)

(21)

Frazione lipidica

• La componente lipidica dei reflui presenta un potenziale energetico ben più importante

rispetto alle altre frazioni

• La sua successiva trasformazione porta alla

produzione di biodiesel utilizzabile come

carburante per autotrazione

(22)
(23)

DP Lubrificanti Srl (Latina)

waste coocking oils

• 160.000 t/anno: potenzialità dello stabilimento

• 30.000 t/anno: quantità di olio effettivamente trasformato (in parte proveniente anche dall’estero)

http://www.dplubrificanti.com/azienda.asp

(24)

Sistema di Raccolta

Trap grease

(25)

Vasca Aerazione Dissabbiatura/

Disoleatura

Disoleato CER 190809 CER 190810*

50-55 wt%

Impianto di depurazione acque reflue come fonte di biodiesel: potenzialità

Sed. I° Vasca Aerazione Sed. II°

Fango Primario Fango Secondario

Fango Digerito Misto Centrifugato

18-20 wt% 2-4 wt%

3-5 wt%

Sed. I° Sed. II°

(26)

Esempi Produttivi (USA)

prelievo di disoleato da WWTP

BioFuelBox

BlackGold Biofuel

Il processo è tale da essere conveniente anche quando trattasi di impianti di piccola scala (impianti pilota

trasportabili).

Impianto pilota da 5 t/anno

Impianto dimostrativo presso uno dei MWWTPs di San Francisco

(27)

• Una frazione importante dei reflui agro-

industriali è sempre costituita da carboidrati più o meno complessi (20-30%).

Frazione Fibrosa (carboidrati e proteine)

• La sua valorizzazione può avvenire attraverso una serie di processi fermentativi di zuccheri semplici SELEZIONATI e di elevato VALORE, a dare differenti prodotti con differenti

applicazioni

(28)

Acido Lattico

(Cosmesi, bio-plastiche degradabili, bevande) 275 000 ton/anno

Acido Citrico

(Additivo alimenti e bevande)

1.400.000 ton/anno

Zuccheri Semplici

Acido Succinico (Biopolimeri) 50000 t/anno 275 000 ton/anno

CH

3

CH

2

OH

Etanolo

(biocombustibile, bevande)

Semplici

PHA

(Biopolimeri) 50000 t/anno

(29)

Questione Etica

• L’uso di materia prima utilizzabile come food-

materials per la produzione di plastiche e

biofuels è stato ben presto considerato

inaccettabile, indirizzando verso l’uso di fonti

inaccettabile, indirizzando verso l’uso di fonti

alternative(Biomasse RESIDUALI agricole ed

alimentari).

(30)

Uso della biomassa ad elevato contenuto

ligno- cellulosico

1200-2400

6000

Chemicals

Euro/ha

Dalla biomassa alla produzione di chemicals, fuels ed energia elettrica

600-800

Energia termica o elettrica

1200-2400 Combustibili liquidi

(31)

Gruppo Mossi Ghisolfi (1)

Crescentino (VC)

Il primo impianto al mondo per la produzione di bioetanolo da biomasse non

alimentari, di proprietà di Beta Renewables, joint venture tra Biochemtex, società di ingegneria del gruppo Mossi Ghisolfi, il fondo americano TPG (Texas Pacific Group) e il leader mondiale della bio-innovazione, la danese Novozymes. Residui di lavorazione delle risaie sono raccolte, trattate e fatte fermentare per ottenere biodiesel di II

generazione.

(32)

Gruppo Mossi Ghisolfi (2)

Modugno (BA)

Biochemtex ha già sviluppato una nuova tecnologia (MOGHI) per la conversione della lignina in bio-nafta e in composti aromatici, largamente utilizzati in numerosi settori industriali. Ben presto un impianto dimostrativo sarà realizzato a Modugno (Bari).

(33)

Altri Processi (Chimici) Innovativi

Reflui Agro-industriali vari

H+, O2 cat

Bio-Diesel

YXY

Sostituto Naturale e biodegradabile del PET, largamente adottato da P&G, Coca Cola e Heinz nel

loro packaging

Acido Levulinico

Cosmesi, Biofuel, nuovi materiali

cat

(34)

CONCLUSIONE

la valorizzazione delle biomasse è forse l’opzione più importante per implementare

una economia SOSTENIBILE

Rubin Nature 454, 841-845 (2008) doi:10.1038/nature07190

(35)

GRAZIE PER

PER

L’ATTENZIONE

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