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Il Teatro Nuovo Giovanni da Udine porta i Quadri di un esposizione a Berlino con gli studenti dell ISIS Malignani

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Academic year: 2022

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Il Teatro Nuovo Giovanni da Udine porta i Quadri di un’esposizione a Berlino con gli studenti dell’ISIS Malignani

L’opera, realizzata da Vassilij Kandinskij nel 1928 su musiche di Modest Musorgskij, è stata messa in scena dal Teatro Nuovo per la prima volta nel 2003. L’ultima ripresa dello spettacolo sul palcoscenico friulano risale al 2018 a cura degli studenti dell’istituto friulano.

Il Teatro Nuovo Giovanni da Udine porterà a Berlino i Quadri di un’esposizione di Vassilij Kandiskij su musiche di Modest Musorgskij e lo farà coinvolgendo a tutto campo gli studenti dell’ISIS Arturo Malignani. Il 24, 25 e 26 gennaio prossimi infatti, questo spettacolo storico che il Giovanni ha Udine ha messo in scena per la prima volta nel 2003 debutterà nella capitale tedesca in occasione delfestival mondiale per il centenario del Bauhaus.

L’invito a portare i Quadri nel teatro dell’Akademie der Künste è arrivato al Teatro Nuovo da parte degli organizzatori del festival che celebra, con una fitta serie di iniziative di rilievo internazionale, i cento anni dall’inaugurazione della scuola d’arte, architettura e design fondata da Walter Gropius, di cui Kandinskij fu uno dei più autorevoli insegnanti.

L’allestimento dell’opera sarà interamente curato da 15 studenti delle classi quarte e quinte del liceo scientifico di scienze applicate e dell’istituto tecnico professionale ISIS Malignani di Udine, sotto la supervisione del direttore

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tecnico del Teatro Nuovo Stefano Laudato e il coordinamento del professor Roberto Verona.

L’avventura dietro le quinte, per questi ragazzi, è in realtà iniziata poco più di un anno fa quando, nell’ambito del programma di Alternanza Scuola/Lavoro, avevano partecipato alla messa in scena dei Quadri in programma al Giovanni da Udine nel gennaio del 2018: un impegno serrato, fatto di molte ore trascorse sul palcoscenico per imparare i fondamentali di un mestiere affascinante, sia per quanto riguarda le scenografie che le luci, i suoni e i movimenti di scena. Ora, quegli stessi studenti voleranno nella capitale tedesca per aggiungere un altro capitolo decisivo a un’esperienza formativa unica.

“Siamo felici e orgogliosi che questo spettacolo così significativo per la storia del nostro Teatro approdi a Berlino – ha detto ilPresidente della Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine Giovanni Nistri -. E lo siamo doppiamente perché questo allestimento è il frutto di una collaborazione proficua fra le istituzioni cittadine in nome di un comune obiettivo: quello di aprire nuovi orizzonti professionali ai nostri ragazzi. Ci auguriamo pertanto che questa bella esperienza sia solo la prima di una serie di iniziative volte ad avvicinare sempre di più i giovani all’affascinante mondo del teatro”.

“È un piacere essere stati coinvolti dall’organizzazione di Berlino nel centenario della fondazione del Bauhaus. Una richiesta che i nostri studenti hanno saputo interpretare con un approccio volenteroso nell’apprendere i mestieri del teatro, che onora noi e la città – ha detto il Dirigente Scolastico del Malignani di Udine Andrea Carletti – ma soprattutto che rappresenta il teatro dei giovani per un nuovo sentire la cittadinanza europea.”

Progetto rivoluzionario di opera d’arte totale, i Quadri di un’esposizione di Vassilij Kandiskij su musiche di Modest

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Musorgskij debuttarono a Dessau nel 1928, nel pieno dell’esperienza culturale e artistica del Bauhaus: punti, linee e superfici, le stesse forme geometriche che colorano le opere del fondatore dell’arte astratta, lasciavano la bidimensionalità della tela per diventare elementi scenografici, dando concretezza visiva alla musica eseguita dal vivo al pianoforte. Nel 1984 un team di scenografi e registi docenti dell’Universität der Künste di Berlino capeggiato da Horst Birr ricreò sulla scena lo spettacolo come saggio degli studenti: i meravigliosi Quadri di Kandiskij ritornarono così in vita in una versione filologica, per la quale si recuperò lo spartito originale con le annotazioni di scena e si utilizzarono gli stessi semplici strumenti teatrali – stoffe, legno, lampade a incandescenza – impiegati per la prima rappresentazione. Approdati al Giovanni da Udine nel 2003 grazie alla collaborazione avviata fra l’allora direttore artistico musica Carlo de Incontrera e l’Universität der Künste, i Quadri sono stati riproposti più volte al pubblico di ogni età in questi ultimi sedici anni, dimostrandone l’eterna giovinezza artistica e lo straordinario valore quale laboratorio didattico per imparare i segreti della “macchina”

teatrale.

Trio Mondrian inaugura il Festival Cameristico 2019

Sarà il Trio Mondrian, il raffinato Ensemble israeliano composto da Ohad Ben-Ari pianoforte, Daniel Bard violino e Hila Karnivioloncello, a siglare l’inaugurazione del Festival Cameristico 2019 promosso daChamber Music Trieste e

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diretto da Fedra Florit, di scena dal 28 gennaio al 9 settembre 2019 con nove concerti dei più interessanti vincitori del Premio Trio di Trieste, che si appresta a festeggiare la sua 20^ edizione in programma dal 7 al 9 settembre. “Passione e coerenza” saranno il leitmotiv del cartellone Chamber 2019, che si apre dunque lunedì 28 gennaio alle 20.30 al Teatro Verdi di Trieste, Sala Ridotto, con le armonie squadrate e coloratissime del Trio Mondrian, geometrico nelle sue esecuzioni che al tempo stesso risuonano eleganti e sensibili, scandite da apprezzatissimi quadri musicali. Come l’Ensemble aveva subito dimostrato nel 2007, vincendo il Premio Trio di Trieste che ha coinvolto in 20 anni oltre 1500 artisti e 700 complessi cameristici di una q u a r a n t i n a d i P a e s i d e l m o n d o .

Pagine dedicate alla musica per Trio saranno al centro del c o n c e r t o d e l M o n d r i a n, s e l e z i o n a t e d a L u d w i g v a n Beethoven (Trio in sol maggiore op.1 n.2), Ernst Krenek (Trio Phantasie op.63) e Johannes Brahms (Trio in si maggiore

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op.8). Prevendite abbonamenti presso TicketPoint Trieste, tel.

0 4 0 3 4 9 8 2 7 6 . D e t t a g l i e a g g i o r n a m e n t i s u l s i t o www.acmtrioditrieste.it.

La Stagione 2019 dell’Associazione Chamber Music è sostenuta dalla Regione Friuli Venezia Giulia – Assessorato alla Cultura e da Mibact, Comune di Trieste, Iniziativa Centro – Europea, Generali, Banca Mediolanum, Itas Assicurazioni, Suono Vivo – Padova e Zoogami.Sono nove i concerti della prima parte della Stagione Chamber: nove serate che richiameranno a Trieste “the best of”, i vincitori di questi 20 anni del Premio Trio di Trieste, ensemble diventati il meglio della cameristica internazionale: dall’Ars Trio al Mondrian, da Josef Suk Quartet al Trio Debussy, dal Trio Gaon al Duo Lavrynenko – Giuliei

Il pianista Ohad Ben-Ari, il violinista Daniel Bard e la violoncellista Hila Karni creano quadri musicali sempre affascinanti: se nel 2007 conquistavano il Premio Trio di T r i e s t e , o l t r e a l P r e m i o S p e c i a l e p e r l a m i g l i o r interpretazione del Trio di Brahms e lo Young Award, subito dopo si aggiudicavano il Premio del pubblico al Bologna Festival. Marcello Abbado, noto musicista e compositore italiano, ha dedicato loro l’opera intitolata proprio “Trio Mondrian”. L’ensemble si esibisce in Europa regolarmente, alternando ai concerti le incisioni discografiche: la prima registrazione è datata 2008, con opere di Brahms e Dvořák. Ha poi inciso i trii di Ravel e di Šostakovič presso la casa discografica olandese “Challenge Records”. La maestria del pianista Ohad Ben-Ari lo ha portato a tenere recital in tutto il mondo. Ha suonato come solista con l’Orchestra Filarmonica d’Israele, l’Orchestra Sinfonica della Radio Bavarese, l’Orchestra dell’Opera di Monaco e con la Schlezwig-Holstein Music Festival Orchestra, tra le altre, diretto dalla bacchetta di Philippe Entremont, Mendi Rodan, Justus Frantz. Il violinista israelo-canadese Daniel Bard è stato membro del Metro String Quartet, che ha collaborato con

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artisti quali Menahem Pressler, Laurence Lesser e Gilbert Kalish. Nel 2007 è stato invitato da Tabea Zimmermann a suonare come primo violino nella Camerata Bern. Si esibisce in ensemble cameristici in Israele, Europa e Nord America, dal 2009 è spalla delle viole dell’Amsterdam Sinfonietta. La violoncellista Hila Karni ha iniziato a esibirsi negli Stati Uniti e in Europa sin da giovanissima. Ha studiato negli USA con Bernard Greenhouse, che la descrive come “una tra i più sensibili violoncellisti, musicalmente parlando, e tra i più virtuosi delle nuove generazioni”. Si è poi perfezionata con David Geringas a Lubecca e Berlino e si è esibita nei luoghi clou della musica del nostro tempo – dalla Carnegie Hall di New York alla Konzerthaus di Vienna, dal Concertgebouw di Amsterdam alla Megaron Hall di Atene, al Palais des Beaux Arts di Bruxel, alla Kolner Philarmonie, Wigmore Hall di Londra - con musicisti quali Boris Pergamenschikow, Ralf Gothoni, Bernard Greenhouse e Maxim Vengerov.

LA MEMORIA E LA SCELTA che va in scena alla Sala Bartoli da martedì 22 a sabato 26 gen.

Giunge alla terza edizione “La memoria e la scelta/III – Le Scelte”, progetto curato dalla giornalista Paola Pini che il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia ha ideato e realizza in collaborazione con il Comune di Trieste, con la Mediateca e La Cappella Underground. Ne sono protagonisti gli allievi dei licei di Trieste che dal 22 al 26 gennaio, in formazioni diverse presenteranno alla Sala Bartoli emozionanti letture, video e momenti musicali. Divengono così portatori di un messaggio di assoluto valore: scegliere si può, per far

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prevalere un atteggiamento a favore della vita. Per la prima volta i ragazzi si esibiranno anche alla Risiera di San Sabba – Monumento Nazionale, dopo la cerimonia del Giorno della Memoria, domenica 27 gennaio alle 12”.

Cinque serate di spettacolo e di riflessione, cinque momenti in cui – attraverso un emozionante collage di letture, momenti musicali, video – gli allievi dei licei di Trieste si fanno portatori di un messaggio fondamentale per il futuro:

scegliere si può. Anche davanti all’abisso più nero si può far prevalere un atteggiamento a favore della vita.

È questo il senso del progetto “La memoria e la scelta/III – Le Scelte” curato dalla giornalista Paola Pini assieme – per la parte cinematografica – a Daniele Terzoli e Gianluca Guerra, che il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia ha ideato e realizza ormai per il terzo anno, in collaborazione con il Comune di Trieste, con il Servizio Pubblico di Mediateca e La Cappella Underground.

Ciò che rende il progetto ancor più bello, necessario, prezioso sta proprio nel fatto che i protagonisti sono i ragazzi – il futuro – gli allievi dei licei “Carducci/Dante”,

“Galilei”, “Nordio”, “Oberdan”, “Petrarca” e “Prešeren” che si alternano sul palcoscenico della Sala Bartoli, in formazioni diverse, ogni sera, da martedì 22 a sabato 26 gennaio sempre alle ore 21.

A coronare significativamente questa terza edizione è stato poi l’invito da parte del Comune di Trieste a essere presenti con un momento di letture, musica e canto tratto da “La memoria e la scelta/III” alla Risiera di San Sabba – Monumento Nazionale, dopo la cerimonia del Giorno della Memoria, domenica 27 gennaio alle 12.

“La memoria e la scelta/III” si concentra nel 2019 proprio sul

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sul concetto della SCELTA, indagato attraverso la memoria ed i suoi insegnamenti. “Sarei stato carnefice o ribelle?” di Paul Bayard è la base per esplorare alcuni personaggi emblematici, autori di azioni di opposizione o resistenza non violenta, capaci di far prevalere un atteggiamento a favore della vita.

L’indagine, di sera in sera, toccherà diversi episodi e diverse pagine di memoria, riportando alla luce ricordi, immagini, figure esemplari e inducendo la platea alla riflessione.

Così martedì 22 gennaio, la serata verterà sulla figura e sulla scelta di Aristides de Sousa Mendes, diplomatico portoghese. Dal 1939 fu a Bordeaux e assistette al limitarsi dell’“amichevole neutralità” mantenuta rispetto al conflitto dal suo paese, che – fu chiaro ad un certo punto – non si sarebbe spinto fino ad abbracciare i valori umanitari e a venire in aiuto ai sempre più numerosi rifugiati. L’amicizia con il rabbino rifugiato Jacob Kruger lo rese sensibile alla situazione degli ebrei, che dovevano al più presto fuggire dalla Francia, tanto che decise – contro le leggi e le indicazioni del dittatore Salazar – di rilasciare visti a tutti, come se non esistessero più nazionalità, razze, religioni. Nonostante gli fosse stata revocata la possibilità di rilasciare visti, e a proprio rischio, proseguì anche nell’illegalità, validandone oltre 30.000 e salvando la vita a molte persone.

Il 23 gennaio saranno al centro delle letture i fratelli Hans e Sophie Scholl, giovani, tedeschi eppure capaci nel 1942 – mentre il nazismo era potentissimo, incuteva terrore e soffocava con la morte ogni espressione di dissenso – di operare come esponenti del movimento “La Rosa Bianca”che resisteva e si opponeva al regime hitleriano e cercava di risvegliare nella popolazione di Monaco l’orgoglio per il nobile pensiero tedesco del passato (Goethe, Schiller, Novalis) e di sconfiggere negli individui il senso di

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solitudine davanti alla minaccia, e la paura di pensare liberamente.

Giovedì 24 gennaio ci si interrogherà invece su cosa distingua un carnefice da un ribelle, ricostruendo la storia del Battaglione 101: non era un’unità militare, ma un corpo di polizia. Composto di riservisti, non giovani, quasi tutti senza esperienza di tipo militare. Quando in Polonia dovettero esercitare i metodi della “soluzione finale” ne furono inizialmente sconvolti, ma poi si risolsero – all’80%-90% – ad uccidere gli ebrei innocenti, quasi che il senso di responsabilità individuale fosse attutito dal gruppo, dalle direttive ufficiali… Quale gruppo, anche oggi, è immune da un simile rischio? Perché solo pochi hanno saputo e sanno scegliere l’umanità?

Milena Jesenská è la figura che ispirerà pensiero al pubblico nella serata di venerdì 25 gennaio: giornalista e traduttrice ceca, celebre per la sua amicizia con Kafka, Milena è una donna davvero da ammirare. Coraggiosa e vibrante di un amore per la libertà che le diede il coraggio di imporre la propria volontà al volere del padre prima, e di opporsi poi al fascismo e al nazismo che dilagavano in Europa, Milena fu infine arrestata dalla Gestapo e internata a Ravensbrück. Ma anche qui seppe lottare per la sua dignità e per la vita delle sue compagne di prigionia.

L’ultima serata, quella del 26 gennaio, racconterà dell’incredibile opera del pastore protestante André Trocmé e della sua famiglia a Chambon-sur-Lignon. Dopo l’armistizio tra la Germania e la Francia del 1940 e la sua divisione nel territorio occupato dai nazisti da una parte, e nella repubblica collaborazionista di Vichy dall’altra, assieme al pastore Édouard Theis, al direttore della Scuola Statale Roger Darcissac e agli abitanti di Chambon, i Trocmé decisero di trasformare il villaggio in un grande rifugio per gli ebrei

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braccati dai tedeschi e dalla polizia francese, mettendo in piedi una solida rete di protezione sostenuta economicamente da nazioni come la Svezia e la Svizzera e da gruppi religiosi come i quaccheri americani, gruppi cattolici, organismi ecumenici e dalla Cimade, una delle più straordinarie organizzazioni protestanti di soccorso. Sembra ancor oggi miracoloso che con la forza di una guida non impositiva, come era quella di Trocmé, un intero paese fosse riuscito a opporre un’azione non violenta e molto ingegnosa al potere ufficiale.

Ogni giorno dal 22 al 26 l’appuntamento sarà alla Sala Bartoli alle ore 21. Il biglietto ha un prezzo davvero simbolico, soli 3 euro: per una serata che intreccia pensiero, memoria, Storia e si esprime attraverso la sensibilità, l’intelligenza e il talento sorprendente degli allievi dei licei di Trieste.

I biglietti per i cinque spettacoli si acquistano in prevendita presso i punti vendita del Teatro Stabile regionale. Si possono comperare – fino a esaurimento della disponibilità – anche alla Biglietteria del Politeama prima dell’inizio dello spettacolo.

Rimane invece ad ingresso libero, come l’intera manifestazione alla Risiera di San Sabba – Museo nazionale, l’intervento dei ragazzi di domenica 27 gennaio alle 12.

Qui di seguito il programma e gli artisti delle singole giornate.

Martedì 22 gennaio ore 21 – “Il Console di Bordeaux”

con gli allievi del Liceo Petrarca e gli allievi del Liceo Carducci/Dante

testi da “Sarei stato carnefice o ribelle?” di Pierre Bayard e “La bontà insensata – Il segreto degli uomini giusti” di Gabriele Nissim

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con Ginevra de Calò, Silvia Farina, Paola Micheletti, Sara Missio, Maddalena Rollè, Mattia Vodopivec

Katarina Spasic, Maria Celoro – voci Dylan Salvador – chitarra

Samuele Buono – percussioni

intervento musicale “Avram Avinu”, “Morena”

Mercoledì 23 gennaio ore 21 – “La rosa bianca”

con gli allievi del Liceo Oberdan e gli allievi del Liceo Carducci/Dante

testi da “Sarei stato carnefice o ribelle?” di Pierre Bayard e “La Rosa Bianca” di Inge Scholl

con Erica Bussi, Samuele Calabria, Martina Galanti, Francesca Occhiogrosso, Sara Stebel

Alice Franco, Francesca Papini – voci Pietro Furlanetto – violino

intervento musicale “Papirosn”, “Bin ih mir a shnajderl”

Giovedì 24 gennaio ore 21 – “Il battaglione 101”

con gli allievi del Liceo Prešeren e gli allievi del Liceo Carducci/Dante

testi da “Sarei stato carnefice o ribelle?” di Pierre Bayard e

“Uomini comuni. Polizia tedesca e «soluzione finale» in Polonia” di Christopher R. Browning

con Emil Favento, Antje Gruden, Johana Kerschbaumer, Nives Lakovič, Irene Solaro, Martina Sosič

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Evita Bertolini, Mathias Ferluga – voci Andrea Furlan – pianoforte

intervento musicale “Dire-gelt”, “Shlof majn kind”

Venerdì 25 gennaio ore 21 – “Milena Jesenska”

con gli allievi del Liceo Carducci/Dante

testi da “Sarei stato carnefice o ribelle?” di Pierre Bayard e “Milena, l’amica di Kafka” diMargarete Buber-Neumann

c o n P a o l i n a B a s i a c o , L o r e n z o Calacione, Leo Cattaneo, Francesca Giraldi, Piero Ocello, Ambra Rossi

Irene Morpurgo – voce

Leonardo Dante – clarinetto

intervento musicale “Uv mestechko Ljadi”, “A yiddishe mame”

Sabato 26 gennaio ore 21- “André e Magda Trocmé a Chambon-sur- Lignon una moderna città-rifugio”

con gli allievi del Liceo Galilei e del Liceo Nordio e gli allievi del Liceo Carducci/Dante

testi da “Sarei stato carnefice o ribelle?” di Pierre Bayard e

“Il tuo fratello ebreo deve vivere” diPhilip Hallie

con Luca Alberti, Iacopo Bertotti, Simone Valente, Alessio Pessot, Alessia Rainis, Beatrice Seppi

Caterina Trevisan – voce Maria Viviani – voce

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Giulia Brussa – violoncello

intervento musicale “Belc, majn shtetele Belc”, “Tumbalalajke”

Domenica 27 gennaio ore 12, alla Risiera di San Sabba – Monumento Nazionale, dopo la Cerimonia del Giorno della Memoria

testi da “LA MEMORIA E LA SCELTA/III”

con Mattia Vodopivec, Samuele Calabria, Antje Gruden, Ambra Rossi, Simone Valente

gruppo vocale Katarina Spasic, Maria Celoro, Evita Bertolini, Mathias Ferluga, Irene Morpurgo, Caterina Trevisan, Maria Viviani, Duccio Lin, Silvia Zappa, Sofia Deineka, Francesca Acero

direzione Michele Gallas

intervento musicale “Hatikvah”, “Shalom aleichem”

Andrea Forliano

“Dal 23 gennaio ritornano al

Politeama Rossetti gli

Oblivion ne “La Bibbia

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riveduta e scorretta”

“Dal 23 gennaio ritornano al Politeama Rossetti gli Oblivion ne “La Bibbia riveduta e scorretta” per la regia di Giorgio Gallione. Humour, musica, intelligenza, leggerezza e tanto talento contraddistinguono Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda, Fabio Vagnarelli anche in questa nuova e importante tappa della loro carriera.

Repliche fino a domenica 27 gennaio, in abbonamento al Teatro Stabile regionale. Sabato 26 gennaio incontro pomeridiano con il pubblico”.

«Molto metodo e tanta follia. Ecco gli Oblivion» spiega il regista de “La Bibbia riveduta e scorretta” Giorgio Gallione.

Con questo divertente e nuovissimo spettacolo, gli Oblivion ritornano a Trieste e al Politeama Rossetti dove molte volte sono stati applauditi in passato e dove il pubblico li attende con grandissima curiosità. “La Bibbia riveduta e scorretta” va in scena da mercoledì 23 a domenica 27 gennaio, ospite della stagione del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.

«Cinque straordinari “filosofi assurdisti”, cinque rigorosi fantasisti (“l’immaginazione è più importante della conoscenza”, insegna Einstein) – spiega ancora Gallione – cinque ricercatori teatrali che usano il Comico come esercizio di intelligenza critica, di irriverenza; un’arma radiografica, acuminata e gentile, per togliere polvere e noia dal palcoscenico. Cinque instancabili contaminatori, cinque sorridenti secchioni (per questa Bibbia “riveduta e scorretta”

hanno studiato più di tanti seminaristi e teologi…), portatori sani di leggerezza (che non è futilità) e di rigore. Perché per rovesciare il senso occorre prima provare a capirlo. Il teatro degli Oblivion è polifonico, meticcio, seriamente ridicolo, onnivoro, citazionista, ma sempre personalissimo.

Sanno usare la leggerezza (che non è futilità…) come ricerca della precisione, della sintesi, dell’agilità, della rapidità di pensiero e azione teatrale. Essere loro complice in questo

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viaggio biblico è euforico e mai prevedibile. Significa provare a raccontare “la storia delle storie” entrando in un universo surreale, musicale e pittorico che, come tutti i veri creatori/creativi, cerca di mettere ordine nel Caos. In questo caso, da un bislacco Big Bang a un novello Jesus Christ Superstar rapper e alieno»…

C’è da credere alle parole di un artista dell’esperienza di Gallione riguardo all’irresistibile show “Oblivionescamente”

dissacrante.

Oltre dunque allo humour di Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda, Fabio Vagnarelli che il pubblico dello Stabile regionale ama da sempre, non mancherà la dimensione musicale, ricca e declinata in modo nuovo.

Gli Oblivion infatti si mettono alla prova per la prima volta con un inedito musical comico: «Ci siamo trovati a discutere che genere di Musical fare. Non trovando un accordo, abbiamo deciso di farli tutti» scherza nelle sue note Lorenzo Scuda, autore della partitura.

«Complice anche il fatto che con le basi musicali puoi permetterti di avere sonorità che variano da Vivaldi ai Rammstein, abbiamo deciso di omaggiare tutto lo scibile della storia del Musical dagli anni 20 ad oggi. Ogni scena ha un suo mondo musicale, un suo sound di riferimento. Citazioni e richiami a Cole Porter, Stephen Sondheim, Lloyd-Webber, al musical Hamilton, in un Trivial Pursuit completamente inutile in cui dare sfoggio di tutta la propria saccenza. La produzione dei pezzi è stata mastodontica. Ventidue canzoni originali. Ghironde, Zampogne, Chitarre Heavy Metal, Groove Elettronici, Orchestra Sinfonica, Orchestra Barocca con Basso Continuo, Jazz Big Band, Campionamenti di frammenti di altri musical. Tutto pur di non lavorare…».

E il plot? Come si addentreranno questi eccezionali artisti

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nel libro più celebre della storia? Ai testi hanno Pensato Davide Calabrese, Lorenzo Scuda e Fabio Vagnarelli ed hanno immaginato un quadro davvero particolare.

Siamo nella Germania di Gutenberg, intento nella scelta del primo libro da stampare: quand’ecco che gli si presenta il Signore, con un’autobiografia scolpita nella pietra da editare e diffondere in tutte le case. Ne nasce così il primo braccio di ferro tra autore ed editore della storia, il primo deciso a restare fedele alla propria opera, il secondo tutto impegnato nel trasformare in un successo editoriale quello che lui considera un insieme di storie scollegate e bizzarre. Nella tipografia prendono vita le vicende più incredibili dell’Antico e Nuovo Testamento, che Gutenberg renderà un best- seller.

“La Bibbia riveduta e scorretta” va in scena al Politeama Rossetti da mercoledì 23 gennaio a sabato 26 gennaio alle ore 20.30 e domenica 27 gennaio va in scena la recita pomeridiana alle ore 16.

Sabato 26 gennaio alle ore 18 al Café Rossetti, si terrà un incontro con gli Oblivion che approfondiranno temi del loro spettacolo e della loro carriera conversando con Peter Brown, direttore della British School regionale. L’ingresso sarà libero fino a esaurimento dei posti disponibili.

I biglietti per lo spettacolo si possono acquistare nei consueti punti vendita e circuiti oppure in internet accedendo direttamente dal sito del Teatro, www.ilrossetti.it. Per ogni informazione ci si può rivolgere al numero 040. 3593511.

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Mercoledì 23 alle ore 18.00 al cinema Pierrot Ponticelli VOLLA (NA)

23 gennaio ore 18.00 Cineforum Arci Movie

Cinema Pierrot – Ponticelli

L’ARCI MOVIE E L’ORCHESTRA DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO MATILDE SERAO DI VOLLA (NA) UNITI PER FARE CULTURA SUL TERRITORIO E PER AVVICINARE I GIOVANI AL CINEMA E ALLA MUSICA

Mercoledì 23 alle ore 18.00 al cinema Pierrot (Via de Meis – Ponticelli) per il cineforum di Arci Movie verrà proiettato il film “La mélodie” diretto da Rachid Sami. La proiezione sarà preceduta dalla esibizione dell’Orchestra dell’Istituto Comprensivo Matilde Serao di Volla.

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C o m e A r c i M o v i e – d i c e R o b e r t o D’Avascio, Presidente di Arci Movie – lavoriamo costantemente per la creazione di collaborazioni con associazioni, enti e scuole che come noi lavorano sul territorio come presidi di cultura e legalità; il film “La mélodie” che racconta le vicende di un insegnante e di una classe che segue un corso di violino in una scuola difficile della periferia parigina, ci ha dato l’idea d i c o l l a b o r a r e c o n l ’ O r c h e s t r a dell’Istituto Comprensivo Matilde Serao di Volla stimolati anche dalla professoressa Roberta Guarracino insegnante della scuola e membro del nostro consiglio direttivo. Questa iniziativa rafforza la nostra idea del Cineforum del Pierrot come un luogo di aggregazione e di iniziative culturali di qualità”.

L’orchestra è composta da circa 40 ragazzi, allievi delle classi seconda e terza del corso ad indirizzo musicale della scuola secondaria di primo grado e proporrà, prima della proiezione del film, un repertorio composto prevalentemente di musiche tratte dalle colonne sonore di cartoni animati e film.

La mélodie, il film diretto da Rachid Hami, vede protagonista Simon (Kad Merad), un famoso violinista quasi cinquantenne.

Simon è un uomo ormai disilluso dalla vita e sta attraversando un periodo difficile. Seppur distinto, si ritrova privo di ingaggi e non può fare altro che accettare l’offerta di lavoro propostagli da Farid (Samir Guesm), nonostante si tratti di un impiego piuttosto lontano dalle proprie ambizioni: insegnare nella sua classe-orchestra presso una scuola media inferiore alle porte di Parigi, frequentata da ragazzi che vivono in condizioni socio-economiche disagiate.

I metodi d’insegnamento molto rigidi di Simon gli creano

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subito grossi problemi a interagire con gli studenti, che rispondono con un atteggiamento provocatorio e arrogante. Tra loro spicca Arnold, un timido ragazzo di origine africana che dimostra una forte predisposizione per il violino, affascinato dalla sua gestualità e dai suoi suoni. Grazie al talento di Arnold e all’incoraggiante energia del resto della classe, Simon riscopre a poco a poco le gioie della musica. Riuscirà a ritrovare l’energia necessaria per ottenere la fiducia degli allievi e mantenere la promessa di portare la classe a esibirsi al concerto finale alla Filarmonica di Parigi?

Udinese – Parma comincia con una sconfitta il girone di ritorno delle zebrette

Un brutto rientro nel campionato per L’Udinese, dopo una delle più lunghe pause invernali del campionato di serie A. Rieccoci alle contese vere sul campo. Udinese con una classifica non ancora molto tranquilla ed il Parma a cinque punti dalla zona che conta si affrontano al Dacia Arena di Udine in un freddo pomeriggio di gennaio. A sorpresa il tecnico Nicola schiera del primo minuto il fresco acquisto di Okaka. L’incontro si mette subito male per i padroni di casa che all’11 del primo tempo sono già sotto per un rigore assegnato al Parma e realizzato da Inglese. È al 5“`^ del secondo tempo che Okaka rimette la partita sui binari del pareggio ma a metà secondo tempo un irresistibile Gervignho spegne le speranze delle zebrette con una irresistibile galoppata che regala la vittoria alla squadra ospite senza permettere a De Paul e compagni di rimettere i friulani in partita. Il tecnico Nicola amareggiato ma non rassegnato certo che è possibile un

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inversione di cammino in questo girone di ritorno.

Redazione sportiva.

Altra sorpresa con pienone al Teatro del mare di Imperia

Grande successo ieri sera al Auditorium del Museo Navale di Imperia per un nuovo appuntamento con “il teatro del mare” da un’idea di Eugenio Ripepi che ieri sera ha potuto essere veramente soddisfatto del suo lavoro e del suo progetto di ridare una forma di spettacolo ed intrattenimento che langue ad Imperia da qualche anno. Chiuso il teatro Cavour ormai da anni, gli spazi per il teatro sono davvero pochi a Porto Maurizio. Ma l’idea vincente di Eugenio supportato Comune di Imperia (finalmente presente!!! ) e con la fiducia di vari sponsor privati sta dando i suoi frutti. Grazie anche alla collaborazione con il Teatro Nazionale di Genova la rassegna di comici già affermati anche a livello nazionale comincia a dare i suoi frutti. Ieri sera si sono esibiti in una platea stracolma i due componenti di Marta & Gianluca nella piece

“Strapazzami di coccole” . Una serie di duetti sul rapporto di coppia che hanno strappato risate ed applausi durante l’intera serata. Stasera sempre al Museo Navale si replica…..!! Un consiglio non perdetevi la serata.

Enrico Liotti enrico.liotti@ildiscorso.it RIPRODUZIONE RISERVATA®

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Visite guidate per la mostra di Smudja e nuovi laboratori per bambini (19, 20, 30 gennaio e 10 febbraio)

Il PAFF! Palazzo Arti Fumetto Friuli, il nuovo contenitore culturale pordenonese, continua ad accogliere un folto pubblico alla mostra “Smudja – Da Leonardo a Picasso, un viaggio a fumetti nella Storia dell’Arte”, inaugurata lo scorso 9 dicembre e visitabile fino a febbraio 2019.

Vista la grande affluenza, nel week end del 19 e 20 gennaio si aggiunge una visita guidata in più: sabato 19 e domenica 20 gennaio, oltre che dalle 15 alle 16, saranno disponibili anche ulteriori visite guidate dalle 18 alle 19.

P a r a l l e l a m e n t e a l l a m o s t r a , s o n o g i à i n c o r s o diversi laboratori artistici dedicati ai bambini nei quali la responsabile didattica, Eugenia Pupin, elabora in modo artistico il rapporto dei bambini con i loro sentimenti e le loro reazioni. Domenica 20 gennaio alle 10.30 il laboratorio è incentrato sul tema della rabbia. Lo stesso sarà (entrambi per bambini dai 6 ai 10 anni) mercoledì 23 gennaio alle 17.

“Cosa succede quando mi arrabbio? Cosa sento e dove? Cosa ho voglia di fare e come posso cercare di capire cosa mi succede?

Come riesco a superare il momento difficile? Parliamo di rabbia sorridendo e guardandoci dentro con leggera consapevolezza!”. Così recita l’introduzione al laboratorio.

Individuare l’emozione – rabbia nei suoi diversi aspetti e gradi di intensità (spiega la Pupin) vuol dire imparare ad ascoltare il suo modo di manifestarsi in noi stessi e

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legittimare la sua presenza per conoscerla e affrontarla, nella misura della creatività e della spontaneità dei bambini, preziose per coltivare la loro consapevolezza delle sensazioni. I materiali necessari al laboratorio saranno colori di vario genere, colla carta e forbici, libertà di espressione. Il risultato sarà un posticino speciale per la rabbia per i più piccini e la rappresentazione della loro rabbia per i più grandicelli. I laboratori sono destinati ai bambini dai 3 agli 11 anni per un massimo di 12 partecipanti.

L’appuntamento successivo sarà con la paura (mercoledì 30 gennaio 2019, ore 17 e domenica 10 febbraio 2019, ore 16).

“Non ho paura di dire che ho paura perchè sono coraggioso, da oggi la mia paura ha un rifugio speciale e io sono capace di metterla a riposare!”. Così i bambini vengono accolti al laboratorio. Ognuno di noi ha una piccola o grande paura, un timore leggero o una cosa che ci fa trattenere il respiro, la paura trasforma le nostre reazioni e rende imprevedibile il nostro stato d’animo. Con i bambini è bello rendere la paura una compagna di viaggio per spiegare loro che la paura ci aiuta ad avere coraggio. Il laboratorio sarà la creazione di un amuleto speciale che cattura le loro paure. I bambini avranno a disposizione materiali vari per rendere speciale il rifugio delle nostre paure, colori colla carta e piccoli oggetti. Il risultato sarà un luogo in cui le loro paure rese esplicite potranno andare a riposare, per renderli consapevoli e coraggiosi!

Seguiranno altri incontri su tristezza e felicità lungo il mese di febbraio (mercoledì 20 e domenica 24).

Ingresso + visita guidata € 13,00

Agevolato (over 65, bambini, studenti): ingresso + visita guidata €10,00

Ingresso laboratori € 8,00 Andrea Forliano

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Appuntamenti del Centenario al Salone degli INCANTI

Sport, videogames e musica di scena a ingresso libero anche sabato 19 e domenica 20 gennnaio 2019 al Salone degli Incanti nell’ambito della manifestazione “Un secolo di storia di cento primavere” dedicati al centenario della Triestina a cura del Comitato “Unione”.

Sabato e domenica, dalle ore 10.00 alle ore 19.00, appuntamento con i videogame del team 12 Bit e ben 15 postazioni liberamente giocabili, tutte dedicate allo sport più amato dagli Italiani: si va dai primi titoli calcistici su Commodore 64, Amiga 500, Intellivision e Atari 2600, dove l’immaginazione e la fantasia dei giocatori dovevano colmare le lacune tecniche di titoli formati da pochi pixel, alle prime convincenti trasposizioni su Nintendo NES, Super Nintendo e Megadrive, fino a giungere alle realistiche simulazioni degli anni Duemila su PlayStation 2 e GameCube, con calciatori finalmente riconoscibili nei loro tratti fisionomici fondamentali (in allegato, le schede con foto del Team 12 Bit).

Sabato 19 gennaio alle ore 12.00 si terrà un convegno sul Retrogaming con una conferenza sulla Storia del Calcio videoludico. Alle ore 15 avrà luogo il Torneo di videogiochi organizzato da 12 Bit Team Retrogaming.

Alle 18.00, terzo tempo di Triestina-Rimini al Salone degli Incanti e alle ore 20.30 sul palco dell’ex Pescheria saliranno I Soliti Pooh, tribute band dei Pooh composta da Rino Luce alla chitarra e voce , Emilio Cutrara percussioni e voce, Alessandro Claut chitarra e voce, Cenzy Luce basso e voce e

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Stefano Gasperini, tastiere e voce per dare vita a un peertroio che racchiude tutto il meglio della produzione dei Pooh, da Piccola Katy a Parsifal, da Chi fermerà la musica a Uomini soli (biografia e foto allegate). E’ possibile cenare prenotando al 3478504329.

Ogni sabato mattina alle 10 e alle 12 e ogni domenica alle 10 al Salone degli Incanti verrà proiettato il docu-film “U.S.

Triestina Calcio – 100 anni di storia alabardata” realizzato da Dario Roccavini.

Rimane allestita fino al 3 febbraio ed è visitabile gratuitamente anche la mostra sui 100 anni dell’U.S. Triestina che osserverà i seguenti orari: da lunedì al venerdì dalle 15.00 alle 23.00, sabato e domenica dalle 10.00 alle 24.00.

Ingresso libero.

Il team 12 Bit pronto a fare gol al Salone degli Incanti il 19 e 20 gennaio.

Retrogaming: una parola che indica l’amore per i videogiochi del passato. Il gruppo 12 Bit, nato a

Trieste nel 2015, si occupa proprio di questo: divulgare la passione per i vecchi videogiochi

facendo giocare liberamente le persone agli eventi cui prende parte.

E quando si parla di passione, di tifo, inteso nell’accezione sana del termine, di certo la mente vola

subito allo sport ed al calcio in particolare. Ecco allora che il connubio tra l’Unione Sportiva

Triestina, che festeggia in questi giorni il Centenario, e i 12 Bit appare naturale e vincente.

Al Salone degli Incanti di Trieste, dove in questi giorni è presente l’esaustiva mostra che celebra i

Cento Anni dell’Unione Sportiva Triestina, organizzata dal Comitato Unione in collaborazione con il

Comune di Trieste, i 12 Bit allieteranno i visitatori nel week-end del 19-20 gennaio 2019 con 15

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postazioni liberamente giocabili, tutte dedicate allo sport più amato dagli Italiani.

Dai primi titoli calcistici su Commodore 64, Amiga 500, Intellivision e Atari 2600, dove

l’immaginazione e la fantasia dei giocatori dovevano colmare le lacune tecniche di titoli formati da

pochi pixel, alle prime convincenti trasposizioni su Nintendo NES, Super Nintendo e Megadrive,

fino a giungere alle realistiche simulazioni degli anni Duemila su PlayStation 2 e GameCube, con

calciatori finalmente riconoscibili nei loro tratti fisionomici fondamentali: un viaggio/percorso di circa vent’anni che corre tra sei diverse generazioni di macchine e che accompagna il visitatore

nell’evoluzione di questo media di intrattenimento per cercare di coglierne le più intriganti

sfaccettature. Che si tratti di simulazioni estremamente realistiche o di titoli fantasiosi e

scanzonati per tutta la famiglia, gli ospiti potranno cimentarsi in lunghe partite sulle quindici

macchine disponibili per sfidarsi, divertirsi, riscoprire emozioni dimenticate e tornare nuovamente

bambini.

Previsti due tornei con iscrizione gratuita (uno per giornata, ISS Deluxe su Super Nintendo e

Mario Smash Football su GameCube) e premi ufficiali dell’Unione Sportiva Triestina offerti dal

Comitato Unione.

Non solo gioco, comunque, ma anche tanto spazio per la divulgazione, con schede informative

ricche e dettagliate che ripercorrono l’evoluzione delle simulazioni calcistiche e la presenza

dell’Unione Sportiva Triestina nei videogiochi di calcio, una conferenza sulla Storia del Calcio

videoludico sabato 19 gennaio 2019 alle ore 12:00 e ovviamente la possibilità di visitare l’intera

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mostra della Triestina: foto, cimeli, curiosità, eventi, documentari e uno sguardo globale alla Trieste

sportiva degli ultimi cento anni.

Appuntamento dunque imperdibile con il team 12 Bit e la Mostra dell’Unione Sportiva Triestina:

sabato 19 gennaio e domenica 20 gennaio 2019 dalle ore 10:00 alle ore 19:00, presso il

Salone degli Incanti di Trieste, Riva Nazario Sauro 1.

Divertimento garantito.

12 Bit Retrogaming

Il gruppo 12 Bit Retrogaming nasce a Trieste nel 2015. La sua mission è quella di divulgare l’amore per il retrogaming facendo giocare liberamente le persone agli eventi cui prende parte. I membri del team mettono la loro competenza e la loro passione al servizio di tutti coloro che vogliono vivere, rivivere e (ri)scoprire il fascino del retrogaming. Nel 2018 il gruppo 12 Bit ha partecipato con grande riscontro di pubblico al Far East Festival di Udine, al Frogbyte e al Naoniscon di Pordenone, al Dolomity Fantasy di Trichiana, alla Game Fortress III di Palmanova, al Mini Maker Faire di Trieste, al Monfalcomics di Monfalcone e al Città Fiera Comic Convention di Udine, affermandosi come una delle principali realtà di retrogaming del Triveneto. Il 2019 comincerà subito con il botto: grazie alla collaborazione con il Comitato Unione, nell’ambito della manifestazione che festeggia il Centenario dell’Unione Sportiva Triestina i 12 Bit presenteranno un ricco stand al Salone degli Incanti di Trieste (weekend del 19/20 gennaio): per il team triestino si tratta di un ritorno importante nella città natia dopo i successi ottenuti in patria con le ultime edizioni di Fumetti per Gioco e Trieste Mini Maker Faire. Attraverso schede divulgative, goliardici quiz musicali, simpatici tornei e, soprattutto, postazioni di gioco da provare gratuitamente, nello stand del team 12 Bit sarà possibile immergersi nel fascino del videogioco del passato e ripercorrere l’evoluzione

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dei giochi di calcio: dai primi titoli per Intellivision e Atari 2600, dove i pixel lasciavano spazio alla creatività e all’immaginazione, fino alle precise simulazioni dei tempi moderni, così realistiche da diventare la base di una nuova disciplina sportiva: l’e-sport. Ce ne sarà davvero per tutti i gusti: arcade e simulazione, realismo e fantasia, sfide serrate e divertimento. Con un unico comune denominatore: la passione per il videogioco unita a quella per il calcio.

Scendendo nel dettaglio: 15 postazioni liberamente giocabili, formate da Atari 2600, Mattel Intellivision, Nintendo NES, Super Nintendo, Sega Master System, Sega Mega Drive, Nintendo 64, Sega Saturn, Sega Dreamcast, Nintendo GameCube, Sony Playstation 1 e 2, oltre ad un’area retro-computing attrezzata con Commodore 64 Mini (edizione miniaturizzata del leggendario Commodore 64), Armiga (versione moderna del mitico Amiga 500) e Spectrum Vega (riproduzione dello Spectrum ZX Sinclair). Su tutte queste macchine gireranno contemporaneamente i giochi di calcio che hanno lasciato un’impronta indelebile nel mondo dei Videogiochi: Sensible Soccer, Tecmo World Soccer, Virtua Striker, Super Sidekicks, Hat Trick Hero, International Superstar Soccer Deluxe. Senza dimenticare ovviamente i capitoli più significativi di FIFA e PES. Previsti anche due tornei: uno, più serio, si svolgerà nel pomeriggio del sabato e vedrà i giocatori sfidarsi ad ISS Deluxe su Super Nintendo;

l’altro, più goliardico, avrà luogo nel pomeriggio della domenica e proporrà una dinamica quanto imprevedibile sfida a Mario Smash Football su GameCube. Iscrizione gratuita e premi ufficiali della Triestina offerti dal Comitato Unione.

Prevista infine una Conferenza sul palco sabato 19 gennaio alle ore 12:00, dove i 12 Bit, coinvolgendo il pubblico, ripercorreranno l’evoluzione dei giochi di calcio, dalle Pong Machine alle simulazioni iper-realistiche dei giorni nostri che sono alla base dei Campionati di e-sport.

“E’ un grandissimo onore presenziare a questa bellissima manifestazione” afferma Mario Valastro, Presidente del team 12 B i t , “ M o l t i d i n o i , o l t r e a d e s s e r e a p p a s s i o n a t i

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videogiocatori, sono grandi tifosi di calcio e seguono con affetto le vicende dell’Unione e di tutte le altre realtà sportive triestine, come l’Alma, la Pallanuoto Trieste e la Pallamano Trieste. Siamo peraltro convinti che calcio e videogiochi possano andare a braccetto per parlare al cuore delle gente e recapitare messaggi positivi come l’amore per lo sport, l’interesse per le attività ricreative svolte in gruppo e la bellezza di un tifo sano, pulito. Noi ci rivolgiamo anche e soprattutto alle famiglie: ci piace vedere i genitori che giocano con i figli, i nipoti che spiegano il funzionamento di un gioco ai loro nonni, gli adulti che riscoprono il loro bambino interiore di fronte ai giochi della loro infanzia e le persone che si incontrano e fanno amicizia davanti ad un joypad. Il videogioco è per noi uno strumento capace di unire gli individui e non un pericolo che conduce all’isolamento, come talvolta viene erroneamente descritto. Amiamo un clima sereno, familiare, salubre. E auspichiamo che questo possa essere respirato in tutti gli stadi e in tutti i palazzetti d’Italia.”Continua Valastro: “Ci teniamo a ringraziare il Comitato Unione, nelle persone di Giorgio della Valle e Lorenzo Campanale, che ci ha dato questa opportunità. Un grandissimo grazie anche al nostro socio fondatore Daniele De Bortoli, che ha coordinato l’organizzazione di questo evento.

Vi aspettiamo numerosi nel corso del week-end del 19-20 gennaio: crediamo sia una grandissima occasione per divertirci insieme, scambiare quattro chiacchiere, stringere nuove amicizie e passare allegramente un fine settimana. E naturalmente sempre Forza Unione!”. 12 Bit – Gruppo Retrogaming di Trieste: conoscere, scoprire, vivere e divertirsi con le emozioni dei grandi videogiochi che hanno fatto la Storia.

Biografia I Soliti Pooh

Siamo una tribute band dei Pooh composta da Rino Luce alla chitarra e voce , Emilio Cutrara percussioni e voce,

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Alessandro Claut chitarra e voce, Cenzy Luce basso e voce e Stefano Gasperini, tastiere e voce; pur provenendo quasi tutti da generi musicali diversi – chi dal Metal chi dalla new wave – un giorno di 4 anni fa Rino, Emy, Sandro e Cenzy si trovarono in un box nel giardino della falegnameria della famiglia Luce e lo adibirono a sala prove ( il nostro attuale

“buso” del mercoledì sera). Dopo qualche mese alla ricerca di un tastierista Emilio contattò l’amico Stefano che inizialmente rifiutò a causa di altri impegni poi, però si rifece vivo ed accettò l’invito.

Rino, Emilio, Sandro e Cenzy sono dei veri appassionati dei Pooh e da giovani aiutavano i service della zona ad allestire i loro palchi, Stefano è l’unico che li conosceva in modo marginale (era ed è tutt’ora appassionato di Depeche Mode, Ultravox, Rockets, Marillion). Emilio, il batterista, è la voce più penetrante del gruppo, molto simile a quella di Roby Facchinetti, Rino ex batterista e attuale chitarrista fa le veci vocali di Red Canzian e Dodi Battaglia, Sandro è il Riccardo Fogli della situazione, Cenzy un gran bassista e gran lavoratore e Stefano, il tastierista, il motore e organizzatore degli eventi esterni.

Da qui l’idea di allestire una cover band dei Pooh dando comunque un’interpretazione un po’ rockeggiante al loro classico repertorio. Nel 2015 e nel 2017 abbiamo creato 2 spettacoli di beneficenza a favore di Astro (Associazione triestina ospedaliera per il sorriso dei bambini onlus) 1 a favore di Aisla (associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica) ed uno a favore di Save the children per l’allestimento delle strutture di emergenza durante il terremoto di Amatrice e poi l’1 settembre scorso uno a favore di AGMEN FVG organizzato dall’associazione no profit ” Non solo Rozzol”.

Dedichiamo al nostro pubblico, che quest’anno è diventato molto numeroso (all’ evento del 17 agosto a Porto San Rocco abbiamo registrato più di 1000 presenze) prevalentemente i

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sabati sera per esigenze lavoarative, ma a volte è capitato di suonare anche durante la settimana (vedi piazza di Umago un mercoledì dell’estate 2017 grazie ad Ariella Petelin e a Fabrizio Somma (Unipop) con l’organizzazione dalla Good Vibration).

Andrea Forliano

SIENA JAZZ : Javier Edgardo Girotto in concerto a Siena Martedì 22 gen

Javier Edgardo Girotto in concerto a Siena

Martedì 22 gennaio alle ore 22.00, Girotto si esibirà con gli allievi della Siena Jazz University alla Corte dei Miracoli.

Ingresso libero

Il prossimo martedì 22 gennaio a Siena, il sassofonista e compositore argentino Javier Edgardo Girotto, è protagonista di un singolare concerto alla Corte dei Miracoli (inizio ore 22.00 – ingresso libero – ex Ospedale Psichiatrico San Niccolò, via Roma, 56).

Sul palco Girotto sarà impegnato con gli allievi della Siena Jazz University: l’esibizione conclude infatti la prima masterclass SJU–STAGE del 2019, un laboratorio di ricerca musicale che, per tre intense giornate, porterà il musicista argentino a lavorare in aula con gli studenti dei corsi senesi

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autorizzati dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca che rilasciano diplomi di livello universitario riconosciuti e aventi valore legale.

Il concerto vedrà Javier Edgardo Girotto suonare come leader di ben quattro formazioni di studenti selezionate fra i migliori giovani musicisti del corso e dal jazz alla musica latina, lo spettacolo spazierà in un territorio musicale eterogeneo.

Javier Edgardo Girotto è uno dei massimi protagonisti della diffusione del linguaggio vivo, ritmico e solare del Latin Jazz nel mondo, genere musicale che unisce i ritmi dell’America latina alle melodie e alle armonie jazz del sud A m e r i c a , d e i C a r a i b i , d e g l i U S A e dell’Europa.

La sua lunga e prestigiosa carriera iniziata in Argentina lo ha portato ad essere protagonista sui palcoscenici di tutto il mondo, a cominciare dalla lunga esperienza giovanile statunitense condotta accanto a Danilo Perez, George Garzone e altre stelle americane.

Leader di gruppi come l’Aires Tango ha scritto pagine che uniscono le atmosfere del tango con quelle della musica improvvisata.

Con musicisti come Roberto Gatto, Rita Marcotulli, Natalio Mangalavite e Peppe Servillo sviluppa progetti originali che

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lo fanno apprezzare per capacità e versatilità artistiche, fino al saper unire orchestre sinfoniche, come quella di Sofia, con l’arte sopraffina del suo inconfondibile sassofono.

Fra i progetti più interessanti degli ultimi anni c’è “Uomini in frac” (2007) con la Piccola Orchestra Avion Travel dedicato alle canzoni di Domenico Modugno, la collaborazione nel 2008 con la Jazz Orchestra of the Concertgebouw di Amsterdam, il

“De Sica/Fellini” (2017) con Davide Cavuti e il “Mediterranean Symposium 10th Anniversary” spettacolo musicale che festeggia una lunga collaborazione con il duo jazz Marea. Virtuoso del sassofono, Javier Girotto è uno dei pochi musicisti che unisce gli appassionati più esigenti con il grande pubblico.

L’appuntamento è per martedì 22 gennaio alle ore 22, presso la Corte dei Miracoli ex Ospedale Psichiatrico San Niccolò, via Roma, 56. Ingresso libero riservato ai soci della Corte, con possibilità di tesserarsi prima del concerto.

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